di Isabella Parrucci
I concerti del Conservatorio a UniMc: tornano dal 10 marzo in Ateneo i giovedì musicali
Un'esperienza emozionale in grado di coinvolgere gli ascoltatori attraverso il talento di giovani artisti: è il regalo per il grande pubblico, di studenti e non, offerto dall’Università di Macerata in collaborazione con il conservatorio di Giovanni Battista Pergolesi di Fermo. Dopo lo stop dovuto alla pandemia, riparte infatti dal 10 marzo il ciclo di concerti con le migliori promesse della prestigiosa scuola fermana. I sei incontri musicali - dal jazz, al piano, alla musica da camera – saranno ospitati nell’atmosfera più intima, rispetto a un teatro, di un’aula universitaria e si protrarranno fino al 13 ottobre. Tra i nomi nella rassegna: Giorgia Caldarelli, giovanissimo genio del violino, il pianista Matteo Giorgetti e il fenomeno internazionale Jacopo Fulimeni. Il primo appuntamento è, appunto, per giovedì 10 marzo alle ore 18:30 nell’Aula A della sede di Filosofia in via Garibaldi 20. Protagonisti: Mauro De Donatis voce e Andrea Donzelli al piano, che ci faranno immergere nelle avvolgenti melodie del jazz, musica aperta per eccellenza, fatta di improvvisazione, di provocazione e capace di arrivare a tutti. L’ingresso è gratuito e aperto a tutti, fino a esaurimento posti. I non iscritti possono accedere alle strutture universitarie solo se in possesso del Green Pass rafforzato o di certificazione medica di esenzione. I prossimi appuntamenti in calendario, sempre il giovedì pomeriggio: il duo violino e pianoforte il 21 aprile, recital pianistico il 5 maggio, musica da camera il 19 maggio, duo di chitarre il 19 giugno e di nuovo il jazz in chiusura il 13 ottobre con la Pergolesi Jazz Ensemble. Per informazioni: www.unimc.it.
San Ginesio, tentano di rapinare un anziano dopo essere entrati in casa con una scusa: arrestati
Tentata rapina pluriaggravata a San Ginesio: due uomini sottoposti alla misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Sono indagati per tentata rapina pluriaggravata in concorso i due uomini tratti in arresto nella mattinata di oggi dai carabinieri, in esecuzione della misura cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Macerata. Il fatto si è verificato in San Ginesio e risale allo scorso 29 ottobre, quando uno dei correi si era introdotto clandestinamente all’interno di una privata abitazione; il complice, visto che l’anziano proprietario stava per rientrare in casa, ha tentato di ostacolargli l’accesso cercando di trattenerlo a parlare all’esterno, con delle banali scuse. Ma la vittima non si è fatta ingannare e, avvicinandosi, ha notato la presenza in casa di un estraneo che rovistava tra le sue cose. A questo punto l'anziano ha compreso la situazione e ha cominciato a chiamare a gran voce i parenti sperando di indurre i due uomini a cessare l’azione criminosa. Effettivamente, a questo punto, i complici si sono rapidamente allontanati e hanno raggiunto l’autovettura, parcheggiata ai confini della proprietà. Il solerte proprietario li ha però seguiti, annotando su un foglietto il numero di targa del mezzo. Accortisi del fatto, i due sono riscesi dall’auto, hanno immobilizzato le braccia della vittima e gli hanno preso dalla tasca il biglietto, per poi allontanarsi a forte velocità. Il malcapitato si è quindi rivolto ai carabinieri della Stazione di San Ginesio, ai quali ha puntualmente fornito il numero di targa, ormai memorizzato. Ha quindi sporto denuncia per la tentata rapina. Le successive attività informative svolte dai carabinieri nel territorio, oltre che nella limitrofa regione Umbria, hanno consentito di ipotizzare che gli attori della vicenda fossero due stranieri domiciliati nell’hinterland perugino che hanno talvolta in uso proprio l’autovettura individuata, una Opel Adam, intestata a un terzo. I primi di gennaio, in località Piaggiole di Camerino, un cittadino del posto, che abita in zona isolata, ha notato una Opel Corsa che aveva affiancato la sua auto, parcheggiata davanti al cancello di casa. Anche in questa circostanza il proprietario si è avvicinato e ha visto un uomo seduto sul sedile della sua auto, mentre l’altro era rimasto alla guida della Opel. Come avvenuto a San Ginesio, uno dei correi ha tentato di addurre una scusa, ovvero che era interessato alla vendita dell’auto della vittima, per poi allontanarsi rapidamente con il complice, lasciando il cruscotto aperto, da cui aveva estratto e rovistato un portafoglio. Il proprietario dell’auto, annotata la targa, si è recato a sporgere denuncia dai carabinieri della Stazione di Pioraco. Un episodio simile si è verificato il giorno successivo in località Ormagnano di Seppio e sempre in zona isolata. Una signora, nel fare rientro a casa, ha notato un’auto con un uomo alla guida, ferma nei pressi del garage della propria abitazione, mentre un altro soggetto tentava di introdursi in casa da una scalinata antistante la porta di ingresso del primo piano. Contestualmente la donna ha visto che il garage era stato aperto e all’interno, per terra, era stato lasciato un borsone. Anche in questo caso il giovane, addotta rapidamente una scusa per la propria presenza, è risalito nell’auto e si è allontanato con il complice. Gli accertamenti svolti, anche mediante individuazione fotografica, dai carabinieri della Stazione di Pioraco, hanno consentito di addivenire all’individuazione di uno dei responsabili dei due tentati furti aggravati, correo anche nella tentata rapina verificatasi in San Ginesio. Il Pubblico Ministero titolare delle indagini, sulla base degli elementi portati alla sua attenzione con le informative di reato, ha richiesto al competente GIP del Tribunale di Macerata, misure cautelari nei confronti degli indagati, a fronte del concreto pericolo di reiterazione delle condotte, caratterizzate da un collaudato modus operandi, connotato anche dalla scelta di vittime fragili e zone isolate per la commissione dei reati. In data odierna i Carabinieri di Tolentino e Camerino, con la collaborazione dei colleghi della Compagnia di Perugia, hanno dato esecuzione alla misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, nei confronti di entrambi i soggetti, rintracciati presso un domicilio alla periferia del capoluogo umbro. A seguito di perquisizione, in casa e nel garage, sono stati individuati e posti sotto sequestro, numerosi attrezzi da scasso, una cospicua somma di denaro in contanti, oltre a vario materiale (biciclette, frullini, pompe idrovore, trapani, tagliasiepi, motoseghe, saldatrici, batterie etc) ritenuto provento di furto. I due uomini saranno pertanto deferiti all’Autorità Giudiziaria per il reato di ricettazione.
Una comunità segnata dall'incubo Covid: "Il più crudele dei mesi", il nuovo romanzo di Gigi Riva
"Ero abituato ad andare in giro per il mondo a cercare le notizie per il mio mestiere di giornalista. Finché un giorno le notizie mi sono entrate letteralmente in casa". Così il giornalista e scrittore Gigi Riva, editorialista del gruppo "L'Espresso", presenta il suo nuovo libro "Il più crudele dei mesi". Riva è legato da una ventennale amicizia al direttore di Picchio News, Guido Picchio. Amicizia grazie alla quale siamo riusciti a intervistare l'autore, che ci ha esposto la genesi della sua ultima pubblicazione. "Io sono di Nembro, Valle Seriana, provincia di Bergamo, il paese più colpito dalla prima ondata del Covid 19, 188 morti in due mesi - spiega Riva -. Per dare un ordine di grandezza nella Prima guerra mondiale Nembro aveva contato 126 vittime, nella Seconda 98. Si ammalarono ben presto tutti i miei parenti, molti miei amici d'infanzia contrassero il virus in modo grave, molti conoscenti morirono. Una generazione, quella tra i 70 e i 90 anni, spazzata via". "Tra di loro diversi personaggi che costituivano il panorama umano del paese - continua lo scrittore -. Il presidente del ricovero, il presidente degli artiglieri, il presidente del Motoclub che fu campione del mondo, un vigile urbano, l'ostetrica, l'impiegata dell'anagrafe, il bibliotecario, il factotum del cine-teatro, un medico, due sacerdoti". "All'inizio ero riottoso all'idea di scrivere un libro su una vicenda che mi toccava nell'intimo - ci confida l'autore -. Sono stati i nembresi a convincermi, volevano ci fosse qualcuno che lasciasse una traccia di memoria di quanto era successo. E io lentamente mi sono reso conto che il mio racconto poteva non riguardare solo Nembro ma essere universale. Nembro come paradigma di cosa avviene in una comunità sconvolta all'improvviso da una catastrofe". "Ho adottato la tecnica della letteratura del vero - chiarisce Riva -. Cioè tutti fatti verificati e scritti in forma di romanzo". Il libro si intitola “Il più crudele dei mesi” (Mondadori). Il sottotitolo recita: “Storia di 188 vite”. "Sì, vite - ci dice Gigi Riva -. Ho voluto dare un nome e un volto alle persone scomparse, spiegare perché la loro opera è stata importante, un esempio da seguire per le generazioni future. Ma ho raccontato anche la disperazione dei primi momenti, la paura, il timore di essere additati come untori, la lenta organizzazione della resistenza, il lavoro dei volontari. E infine la speranza. È il libro che non avrei mai voluto scrivere ma che sono più contento di avere scritto".
Unicam, il rettore incontra i neo assunti: "Siete l'identità di questo ateneo"
Il rettore Claudio Pettinari, il pro rettore Vicario Graziano Leoni e il Ddrettore generale Andrea Braschi, hanno incontrato stamattina presso il nuovo edificio del polo di Informatica i neo assunti e coloro che hanno ottenuto progressioni nel proprio percorso professionale nel corso dell’ultimo anno, 87 persone sia tra il personale tecnico e amministrativo che quello docente e ricercatore. “Oggi è il mio 33mo anno di lavoro in Unicam – ha esordito il rettore. Ricordo ancora l’emozione al momento della firma del contratto di lavoro, l’orgoglio di entrare a far parte di questa università e la curiosità sopraggiunta fin da subito di conoscere quella che era la comunità dell’Ateneo. Vi ho voluto qui oggi non solo per darvi il benvenuto in Unicam ma anche per darvi modo di iniziare a conoscere quella che è la comunità universitaria, la vera forza dell’Ateneo”. “Voi, in quanto parte della comunità universitaria siete l’identità di questo Ateneo – ha affermato con orgoglio il rettore. Unicam si caratterizza proprio per questa comunità, che ha fatto sì che l’Ateneo sia arrivato a quasi 700 anni di storia. La nostra capacità di rispondere, di trovare soluzioni, di aiutare, di supportare, di condividere un percorso con le ragazze e i ragazzi che in questi anni ci hanno scelto: è questa la nostra identità, dimostrata facendo squadra anche di fronte a tutte le avversità”. “La pandemia – ha proseguito il rettore – si è sommata al terremoto, ma insieme grazie alla nostra forza siamo riusciti ad affrontare tutto, tanto da essere considerati anche punto di riferimento a livello nazionale. Siamo soggetti attuatori e possiamo scegliere come realizzare gli interventi di ricostruzione per le nostre strutture, abbiamo effettuato una imponente campagna vaccinale, abbiamo messo al centro di tutto il nostro operato la sicurezza ed il benessere sia del personale che degli studenti, abbiamo avuto lo stesso numero di laureati e anche le matricole continuano a sceglierci con gli stessi numeri degli anni precedenti”. Il rettore ha quindi concluso con una doppia esortazione: “Siamo Unicam, Sì amo Unicam. Buon lavoro a tutte e tutti. “Unicam ha creduto di poter cambiare quelli che erano dei problemi in opportunità: per questo si è mantenuta stabile e ha guadagnato credibilità. La nostra dimensione non grande deve diventare una grande opportunità: quando la massa è piccola anche l'inerzia è piccola e quindi con piccole forze possiamo effettuare grandi accelerazioni” – ha affermato il pro rettore vicario Leoni. Ha concluso gli interventi il direttore generale Andrea Braschi. “È stato per me un onore entrare a far parte di questa comunità, nella quale ho visto un importante progetto che mi ha subito coinvolto, un’organizzazione viva e vitale e capace di rinnovarsi. Per affrontare tutta la mole di lavoro che ci aspetta, l'unica cosa di cui avremo bisogno sarà proprio il vostro entusiasmo; il mio augurio, quindi, è che possiate mantenerlo, come me, nei prossimi mesi per dare quella spinta che sarà decisiva per il futuro dell’Ateneo”. Chiamandoli e ringraziandoli uno ad uno, il Rettore ha poi consegnato loro una copia del Piano Strategico di Ateneo 2018/2023 e il Bilancio di Genere dell’Ateneo.
"Lasciarsi un giorno a Roma", proiezione evento al Politeama di Tolentino
Una commedia squisitamente romantica che racconta quanto sia complicato lasciarsi dopo tanti anni di relazione. Sabato 5 febbraio alle ore 21,15 si terrà al Politeama Tolentino la proiezione-evento di Lasciarsi un giorno a Roma, il nuovo film di Edoardo Leo, organizzata con il patrocinio del Comune di Tolentino. Al termine del film interverranno gli sceneggiatori Damiano Bruè e Lisa Riccardi, con Marco Bonini, attore nel cast e sceneggiatore. Compatibilmente con gli impegni lavorativi potranno partecipare anche altri componenti del cast. Tommaso (Edoardo Leo), scrittore di successo, e Zoe (Marta Nieto) brillante game designer vivono un momento complicato. Entrambi sanno che la loro relazione è arrivata al capolinea, coscienti che l’amore è diventato affetto, e che non basta provarci per restare insieme. Sullo sfondo una Roma sublime, alla loro storia d’amore si intreccia quella di una coppia di amici Elena (Claudia Gerini), sindaca di Roma, e del marito (Stefano Fresi), vicepreside di un liceo che si occupa della casa e della figlia. Edoardo Leo, racconta in modo ironico e disincantato le difficoltà legate alla fine di una storia d’amore. Si affrontano diversi temi riguardanti la fine di una relazione, che sia essa una convivenza o un matrimonio, ma soprattutto la difficoltà nel lasciarsi e di conseguenza nel trovare le parole più adatte, nella speranza di non far soffrire l’altro. La fine di un amore messa in scena nella bellezza di una città come Roma che gli amori li fa nascere. Una commedia romantica -spiega Edoardo Leo- “su quante cose accumuliamo negli anni e non diciamo al nostro partner. Su quello che faremmo se avessimo la possibilità di scoprire cosa il nostro partner pensa davvero di noi. Quali cose detesta di noi. Alcune di queste cose passano, alcune si accumulano. E diventano insostenibili. Dopo dieci anni di rapporto lasciarsi significa non solo separarsi, ma lasciare un mondo di amicizie, di rapporti, di consuetudini, di cose che ci fanno stare al sicuro". Tra gli sceneggiatori, Damiano Bruè, nato a Tolentino e trasferitosi da alcuni anni a Roma per seguire la sua carriera nel cinema. A Tolentino è stato tra i fondatori dell’Associazione Officine Mattòli e si è formato presso l’Accademia di Belle Arti di Macerata con indirizzo specifico in “Comunicazione Visiva e Multimediale”. Biglietti a partire da 5 euro disponibili al Botteghino del Politeama, aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 17,00 alle ore 20,00 e da tre ore prima di ciascun spettacolo, online all’indirizzo http://www.liveticket.it/politeamatolentino. Tutte le attività del Politeama si svolgono nel rispetto delle normative per il contrasto del Covid-19, l’ingresso è consentito esibendo il Green Pass “rafforzato” e indossando correttamente la mascherina protettiva FFP2.
Ciclismo, riparte la Granfondo Terre di Varano: al via le iscrizioni
Sono aperte le iscrizioni alla XIII edizione della Granfondo Terre dei Varano, manifestazione ciclistica per cicloamatori ed agonisti che si svolgerà nel cuore dei Monti Sibillini con partenza ed arrivo a Camerino. Istituita dalla ASD Avis Frecce Azzurre di Camerino, dal 2008 la manifestazione racconta un territorio affascinante che, a partire dalla città ducale, abbraccia buona parte del Parco Nazionale dei Sibillini. Come sempre attentissimi al ciclista ospitato, propone percorsi presidiati e sicuri, da gustare con gli occhi e da vivere in sella tra curve, dislivelli e traguardi da raggiungere. Fissata per domenica 10 luglio, la Granfondo Terre dei Varano nel 2022 offrirà molte novità. Tre i percorsi, per soddisfare le necessità e la preparazione di ogni ciclista e garantirne la sicurezza: confermato il Classic che si snoderà per 105 km con 1.700m di dislivello, il rinnovato Marathon che serpeggia tra monti e pianure per ben 130 km con 2.700m di dislivello e la nuova Pedalata Ecologica, aperta ai non agonisti con qualsiasi bici, che offrirà un bellissimo percorso di 47 km e 1.000m di dislivello. Confermate le partenze separate per ogni percorso e l’ulteriore possibilità di partenza alla francese per chi non ama la tensione della griglia. Da questa edizione la manifestazione spalancherà le porte ai ciclisti non agonisti attraverso un percorso loro dedicato, che potranno godere dei magnifici paesaggi attraverso strade sicure e presidiate, con ristori e pasta party finale. Novità anche nelle quote di iscrizione, che presentano l’inserimento dell’Opzione Prima Griglia, per i ciclisti più agonisti che vogliono partire davanti ed esprimere al meglio le loro potenzialità. È possibile iscriversi online mediante il portale Endu (https://join.endu.net/entry?edition=70005), approfittando delle tariffe agevolate fino al 30 marzo. Novità anche nel pacco gara, destinato a tutti gli iscritti dei tre i percorsi, che offrirà la maglia ufficiale della granfondo oltre a prodotti tecnici, tipici ed integratori. Infine, ci sarà la possibilità di acquistare separatamente anche il pantaloncino ufficiale per completare la divisa. In palio oltre 80 premi disponibili, individuali di categoria e per società, in aggiunta ai trofei per i primi classificati: Trofeo Francesco Gentili per il percorso Marathon, Trofeo Alberto Pennesi per il percorso Classic ed il Trofeo Dario Drago per la cronoscalata Sarnano-Sassotetto.
Covid, il Governo cambia ancora. Stop a quarantena e Green pass esteso. Ecco tutte le novità
È ufficiale, il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo decreto sull'estensione dell'uso del green pass e le quarantene. Tra nuove strette e qualche allentamento, il Governo vara l'ultimo decreto anti-Covid di questo secondo anno di pandemia, che si chiude con numeri record sui contagi di questa quarta ondata (nelle ultime 24 ore sono stati quasi 100mila, oltre 1700 nelle sole Marche). Tra le novità, quarantena azzerata ai vaccinati da meno di quattro mesi e a quelli con dose booster, estensione del Super Green pass nell'ambito dei trasporti a lunga percorrenza, fiere e impianti sciistici e prezzi calmierati per le mascherine Ffp2. Dal 10 gennaio, fino al termine dell'emergenza, il lasciapassare in versione 'super' diventa obbligatorio anche per l'accesso e l’utilizzo dei mezzi di trasporto compreso il trasporto pubblico locale o regionale. Estensione anche per le seguenti attività: alberghi e strutture ricettive; feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose; sagre e fiere; centri congressi; servizi di ristorazione all’aperto; impianti di risalita con finalità turistico-commerciale anche se ubicati in comprensori sciistici; piscine, centri natatori, sport di squadra e centri benessere anche all’aperto; centro culturali, centro sociali e ricreativi per le attività all’aperto. Non passa però il fronte di chi chiedeva di estendere l'obbligo del Super Green pass a tutte le categorie di lavoratori, nonostante la sponda delle Regioni. E non prevale la linea rigorista di chi come il ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla scorta dei pareri del Cts e pur d'accordo sulle modifiche alle regole sull'autoisolamento, chiedeva norme non troppo blande. Sia in cabina di regia che in Cdm il confronto è stato serrato: Pd e Forza Italia hanno subìto lo stop della Lega e del Movimento Cinque Stelle sul varo dell'obbligo del certificato verde rafforzato per tutti i lavoratori. Il Pd rilancia l'obbligo per i vaccini e dice sì alle estensioni dell'uso del pass. Intesa per calmierare il prezzo delle mascherine Ffp2: una proposta condivisa nell'esecutivo della quale ora sarà incaricata la struttura commissariale, che dovrebbe stipulare apposite convenzioni con le farmacie. Cambiano le regole per la quarantena, con tre diverse categorie: lo scopo è evitare la paralisi del Paese, che con un alto numero di persone in quarantena, perchè contagiati o venuti a contatto con un infettato, rischia di finire in una sorta di 'mini-lockdown' generato anche dai continui autoisolamenti di chi invece è negativo. Le quarantene non saranno più previste per i vaccinati con booster o con due dosi da meno di quattro mesi che vengano a contatto con una persona poi risultata positiva al Covid, se asintomatici. In questi casi sarà prevista una forma di autosorveglianza e l'esecuzione, al quinto giorno dal contatto con il caso positivo, di un tampone con esito negativo. Per chi ha eseguito l'ultima vaccinazione da più di quattro mesi - quindi con minore copertura dal contagio - l'autoisolamento scenderebbe da 7 a 5 giorni, con test negativo. Nessuna modifica per chi non è vaccinato: la quarantena resta a 10 giorni. Ridotta, infine, la capienza degli stadi al 50%, mentre per gli impianti sportivi al chiuso la capienza potrà arrivare al 35%.
Marche, il Distretto Biologico Unico diventa realtà. "Così torniamo protagonisti nello sviluppo"
È stato sottoscritto oggi, presso l’Aula Consiliare di Palazzo Leopardi, lo Statuto del “Distretto Biologico Marche – La biodiversità che ci unisce – Società cooperativa” che ha visto la sottoscrizione di tutte le parti rappresentative di quello che già stato descritto come il Distretto biologico più grande d’Europa: CIA, Coldiretti, Copagri, Confagricoltura, Legacoop, Confcooperative, AGCI. Una giornata epocale che segna un passo in avanti decisivo per il settore agricolo marchigiano, che già vanta imprese in continua crescita e una solida filiera legata all’attività di trasformazione e vendita - dove in alcuni ambiti è leader in Italia - garantite dal al lavoro di circa 4.000 agricoltori. «Oggi è il passo fondamentale di una sfida per costruire il futuro - ha commentato il presidente della Regione, Francesco Acquaroli dopo la firma dell'atto costitutivo - e per segnare la capacità di essere all'avanguardia e di saper aggregare i territori con un obiettivo comune. È un traguardo ambizioso che ha visto la totale adesione e partecipazione dei soggetti coinvolti, i presupposti cioè per fare bene e costruire un futuro solido. Tengo molto a questo settore che è un'eccellenza, orgoglioso che dalle Marche parta una sfida di avanguardia per l'Italia e oltre. Dobbiamo rallegrarci tutti ma anche sentirci responsabili tutti insieme per poter essere protagonisti di un nuovo futuro di sviluppo per le Marche». «Insieme scriviamo una nuova pagina della storia dell'agricoltura marchigiana - ha aggiunto il vicepresidente Mirco Carloni - un percorso cominciato a febbraio con l’approvazione da parte della Giunta dell’atto che ha definito i criteri per il riconoscimento dei distretti del cibo, tra i quali quello del biologico, requisiti che in questo caso hanno voluto favorire l’aggregazione dei tanti imprenditori e trasformatori che da decenni nella nostra regione si occupano di agricoltura biologica. Nei mesi successivi le organizzazioni di rappresentanza del mondo agricolo, le centrali cooperative e la Camera di Commercio della Marche hanno firmato il Patto per il biologico: un documento di intenti con i quali i sottoscrittori e la Regione Marche si sono impegnati a perseguire obiettivi comuni». Tra questi: incrementare la superficie agricola utile (SAU) coltivata a biologico; potenziare la ricerca, la sperimentazione e la formazione nel settore; tutelare e valorizzare la nostra biodiversità; estendere la certificazione del biologico fino alla tavola dei consumatori; promuovere il consumo dei prodotti biologici nelle mense e nei circuiti commerciali; promuovere le Marche come regione biologica con una elevata qualità della vita per accrescere la loro attrattività turistica. L'obbiettivo della Regione diventa adesso quello di poter riconoscere il distretto nel giro di pochi giorni e candidarlo a soggetto con un ruolo primario anche al livello nazionale ed europeo, sfruttando il prossimo bando del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per il finanziamento dei distretti del cibo a cui le Marche potranno aderire anche con il settore del biologico. Inoltre, Carloni ha voluto sottolineare nel corso dell'incontro quanto interesse abbia suscitato la recente presentazione del Distretto biologico delle Marche durante l’EXPO di DUBAI dove gli operatori hanno illustrato obbiettivi e attività previste per il rafforzamento del settore bio nelle Marche.
"Terapia della Neuro Psicomotricità dell’Età Evolutiva", presentato nuovo corso di laurea
Si è tenuto il saluto di benvenuto per le matricole del corso di laurea in "Terapia della Neuro Psicomotricità dell’Età Evolutiva" di Macerata. Sono 20 le studentesse e gli studenti dell’Università Politecnica delle Marche, che hanno iniziato le lezioni di questo nuovo corso, a partire dal 25 ottobre, presso le aule della Domus San Giuliano di Macerata. Il Rettore Gian Luca Gregori ha guidato l’incontro che ha visto i saluti delle autorità, dei docenti Univpm e degli ordini professionali. Con un video messaggio l'Assessora all’Università e Diritto allo Studio della Regione Marche Giorgia Latini ha inviato i suoi saluti alle studentesse e agli studenti dell'Univpm. Con il Rettore erano presenti nell'aula magna dell’Ite di Macerata che ha ospitato l'incontro la dottoressa Daniela Corsi, direttore dell’Area Vasta 3, il professor Andrea Santarelli Vice Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia UNIVPM, il professor Luigi Ferrante del corso di laurea triennale in Terapia della Neuro e Psicomotricità dell'Età Evolutiva Univpm, la professoressa Maria Rita Rippo Presidente del corso di laurea in Infermieristica di Macerata Univpm, il dottor Fabio D’Ercoli, presidente dell’Ordine Professionale dei TNPEE e il dottor Sandro Di Tuccio, presidente dell’Ordine Professionale degli Infermieri. È stata anche l’occasione per incontrare le studentesse e gli studenti del primo anno in Infermieristica, corso istituito a Macerata nell’anno accademico 2006-2007. IL CORSO - Il corso in Terapia della Neuro Psicomotricità dell’Età Evolutiva (TNPEE), il primo nelle Marche, appartenente alla classe delle lauree in professioni sanitarie della riabilitazione, ha lo scopo di formare operatori sanitari impegnati in attività dirette alla prevenzione, alla cura, alla valutazione funzionale, all’abilitazione e alla riabilitazione di bambini e adolescenti con disturbi dello sviluppo evolutivo di natura neuro e psicomotoria, neuropsicologica e psicopatologica, promuovendo uno sviluppo equilibrato ed armonico del bambino nelle sue funzioni cognitive, psichiche e motorie. La figura professionale del terapista della neuro psicomotricità dell’età evolutiva sarà particolarmente richiesta dal mercato del lavoro nei prossimi dieci anni. L’analisi della condizione occupazionale (report annuale della conferenza nazionale dei corsi di laurea delle professioni sanitarie del 4 dicembre 2019) fa emergere come i laureati in TNPEE del 2017 abbiano trovato occupazione pertinente al profilo nell’84,2% dei casi, a 1 anno dalla laurea, occupando il primo posto tra tutti i laureati delle professioni sanitarie per opportunità di lavoro. Inoltre, il XXIII rapporto annuale del Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea evidenzia una crescita dei tassi di occupazione per le Professioni sanitarie in era Covid. L’ampia rete di tirocinio per la formazione professionalizzante e i rapporti consolidati con sedi di formazione in Italia e all’estero (nell’ambito del progetto Erasmus) permettono agli studenti di effettuare 3 mesi di tirocinio presso Centri di eccellenza. I NUMERI - Sono 20 le studentesse e gli studenti che frequentano a Macerata il corso in TNPEE e che hanno superato il concorso di ammissione tenuto, a livello nazionale, lo scorso 14 settembre 2021. Sono 75 le studentesse e gli studenti iscritti al primo anno in Infermieristica a Macerata. In complesso sono 18 i corsi triennali delle Professioni Sanitarie all’Università Politecnica delle Marche. I nuovi corsi attivi da quest’anno sono Fisioterapia ad Ascoli Piceno, Logopedia a Fermo e Terapia della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva a Macerata. Sono 4 i corsi di laurea magistrali delle professioni sanitarie, tra questi il nuovo corso in Scienze Riabilitative delle Professioni Sanitarie attivo a Pesaro. Il numero complessivo dei posti disponibili per accedere ai corsi triennali delle professioni sanitarie Univpm è aumentato rispetto all’anno precedente, si è passati da 598 del 2020 a 735 posti per il 2021.
A Gualdo l’opera inedita di Romolo Murri: una riflessione sulla condizione cristiana contemporanea
Continuano a Gualdo gli appuntamenti previsti per l’autunno organizzati dal Centro Studi Romolo Murri. Dopo il primo evento in presenza su “I nuovi equilibri internazionali – Dalla crisi afghana all’immobilismo europeo”, il Centro, con il patrocinio del comune di Gualdo, sabato 20 novembre, ha proposto la presentazione dell’opera di Romolo Murri finora inedita, “De Regimine ecclesiae”, Andrea Livi Editore. L’opera, conservata presso l’archivio Murri di proprietà del Centro Studi, è stata un’occasione di riflessione sul pensiero murriano. In apertura dell’incontro, ospitato al teatro provvisorio del comune, la presidente dell’associazione Anna Maria Massucci, ha ricordato l’importanza dell’opera, utile a comprendere la meditazione di Murri nell’ultimo periodo della sua vita e ha comunicato che gli eventi già programmati per celebrare nel 2020, il centocinquantesimo anniversario della nascita dell’intellettuale, sono stati rinviati al 2022 a causa della pandemia. Filippo Mignini, professore emerito di Storia della Filosofia all’Università di Macerata, socio dell'Accademia dei Lincei e collaboratore del Centro Studi, ha trattato della stesura del De Regimine, soffermandosi poi sulla ricerca filosofica di Murri. Il professor Andrea Andreozzi, rettore del Seminario Regionale Umbro, ha affrontato la questione del rinnovamento della Chiesa e ha posto l’accento sull’importanza della cultura e sulla necessità di salvare il patrimonio culturale di chiese e monasteri. Il professor Paolo Petruzzi, curatore della pubblicazione, ha definito l’opera come un trattato di ecclesiologia storica in cui Murri non perde mai di vista l’orizzonte storico, pertanto il De Regimine può considerarsi una riflessione sulla condizione cristiana contemporanea. Il professor Annibale Zambarbieri, docente all’Università di Pavia, nel suo intervento da remoto, ha posto l’accento sulla sostanziale continuità esistente nel pensiero murriano, soffermandosi poi sugli anni della formazione e sull’influsso dei suoi maestri Billot e Labriola. Al termine di ogni intervento la giornalista Barbara Olmai, moderatrice dell’incontro, ha letto passi di opere murriane. Murri, sacerdote, filosofo, teologo, giornalista e uomo politico, è stato un intellettuale europeo. Il centro studi approfondisce e promuove la ricerca e gli studi storici, politici ed economico-sociali partendo proprio dal contributo di Murri. Giovedì 2 dicembre alle ore 17,00 al teatro temporaneo di Gualdo, il prossimo incontro proposto dal Centro Studi, vedrà ospite lo scrittore e giornalista Aldo Cazzullo con “Il posto degli uomini. Dante in Purgatorio dove andremo tutti”, una performance che ripercorre il viaggio del “poeta che inventò l’Italia”.
Macerata, restauro Palazzo della Prefettura: ok al progetto preliminare da oltre 13 milioni di euro
Approvato il progetto preliminare per un valore di 13,3 milioni di euro per il restauro, miglioramento sismico e risanamento conservativo del Palazzo del Governo di Macerata, di proprietà dell’Amministrazione provinciale. L’edificio, situato in piazza della Libertà, a causa degli eventi sismici del 2016 è inagibile al secondo piano, quello di rappresentanza, dove sono collocati il cosiddetto Salone delle Armi, utilizzato in occasione di eventi speciali, l’appartamento del Prefetto e quello di rappresentanza del Capo di Stato. L’inagibilità di questo piano rende anche inaccessibile la Loggia dei Mercanti da dove si può apprezzare dall’alto la vista di piazza della Libertà. Va ricordato come il Palazzo della Prefettura faccia parte di un complesso unitario, composto anche dalla Questura e dal Provveditorato, stabili di rappresentatività e importanza per il territorio, destinati a funzioni pubbliche dello Stato, di carattere strategico. A seguito dell’Ordinanza Speciale emessa dal Commissario per la ricostruzione Giovanni Legnini, è stato finanziato l’intero complesso per un valore totale di 19,6 milioni di euro: oltre ai 13,3 milioni per la Prefettura, infatti, sono stati destinati 3,8 milioni per la Questura e 2,5 milioni di euro per il Provveditorato. Il progetto del Palazzo del Governo è scaturito da una serie di rilievi effettuati, fin dallo scorso anno, con il laser scanner tridimensionale e con il drone, tecniche moderne per appurare lo stato dell’immobile e le sue caratteristiche costruttive e meccaniche; nonché con saggi e indagini per caratterizzare sotto il profilo storico e artistico la natura degli intonaci decorati presenti all’interno. Dopo la raccolta dei dati e lo studio di approfondimento, l’ufficio tecnico della Provincia ha sviluppato, d’intesa con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, gli interventi necessari per la messa in sicurezza e il consolidamento dell’edificio. Nel dettaglio verranno effettuate le riparazioni di danni e lesioni, i consolidamenti strutturali dei solai e delle volte, la sistemazione degli ambienti di sottotetto, il rifacimento di porzioni di copertura, il restauro degli apparati decorativi e della facciata, e l’adeguamento degli impianti. "Il primo problema affrontato è stato verificare lo stato di agibilità dell’intero complesso ai fini della tutela della sicurezza del personale e di chi accede a questi uffici pubblici - afferma il presidente della Provincia Antonio Pettinari -. Per diverso tempo, il Palazzo del Governo, non era stato oggetto di finanziamenti, ma finalmente al termine del 2020 sono state destinate delle risorse, anche se del tutto insufficienti rispetto alle esigenze di messa in sicurezza dell’intero complesso". "Abbiamo intanto avviato i rilievi e la progettazione, un lavoro che ha visto la partecipazione di diversi tecnici dell’Amministrazione provinciale e che ha avuto la spinta decisiva con l’Ordinanza speciale di agosto scorso che ha finanziato gli interventi necessari per un importo di circa 20 milioni di euro e ha garantito l’accelerazione di tutte le fasi dei lavori, dalla progettazione all’esecuzione. È un risultato da ascrivere alla sintonia e alla collaborazione di tutte le Istituzioni interessate, a cominciare dal Prefetto di Macerata, Flavio Ferdani, dalla Regione Marche e dalla volontà di farle proprie da parte del Commissario per la ricostruzione, l’onorevole Giovanni Legnini" ha concluso Pettinari.
Visso, una nuova sede per il Parco dei Monti Sibillini: tante le autorità all'inaugurazione
Inaugurata ieri pomeriggio a Visso, alla presenza del sottosegretario del Ministero della Transizione Ecologica, Ilaria Fontana, e di tante altre autorità locali, regionali e nazionali, la nuova sede temporanea del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. “Abbiamo scelto una data simbolo: il 30 ottobre di cinque anni fa la devastazione del sisma ha rischiato di annientare questo territorio. Ne è seguito un periodo buio, difficile, ma grazie alla resilienza delle genti che lo abitano, al senso di appartenenza, al grandissimo lavoro svolto dalle istituzioni, in primis i sindaci, che hanno saputo prendere per mano le loro comunità, oggi siamo qui a inaugurare ufficialmente la nuova sede del Parco, con la convinzione che possa contribuire in modo significativo alla rigenerazione sociale ed economica del territorio”. Ad aprire gli interventi è stato Andrea Spaterna, presidente dell’Ente Parco, che, dopo i saluti e i ringraziamenti, estesi al Prefetto di Macerata, al Questore e ai rappresentanti delle forze dell’ordine, delle Università e delle associazioni ambientaliste e di categoria presenti, ha ripercorso l’iter che ha portato il Parco a ritrovare un proprio spazio operativo, temporaneo, “costruito con criteri di ingegneria ambientale e di efficienza energetica, e che ha ridato dignità lavorativa ai dipendenti dell’ente, per lungo tempo divisi in sedi provvisorie, tra Visso, Foligno e Tolentino. Sono certo che la realizzazione di questa nuova sede possa rappresentare un segnale di speranza per tutto il territorio del Parco quale simbolo di una ricostruzione che è partita e che sta procedendo”. A fare gli onori di casa il sindaco di Visso, Gian Luigi Spiganti Maurizi. A seguire, ha preso la parola il Commissario Straordinario per la ricostruzione, Giovanni Legnini, il quale ha sottolineato come la collaborazione tra le diverse autorità di governo sul territorio, centrale, regionale e locale, rappresenti un esempio virtuoso di “governo multilivello, in cui s’incunea la funzione di un’istituzione di radicamento territoriale ma di rango statale come il Parco, e dove le decisioni vengono assunte in modo condiviso, senza dissensi, con una cooperazione costante e con l’obiettivo di una ricostruzione sostenibile”. Per la Protezione Civile è poi intervenuto l’ingegner Nazzareno Santilli ricordando il “significato strategico del Parco per il territorio, anzitutto per l’attività di tutela delle risorse naturali che oggi, in condizioni di cambiamento climatico ed eventi estremi, acquista una forte valenza di prevenzione dei rischi”. Si sono susseguiti altri interventi, il rettore dell’Università di Camerino, Claudio Pettinari, l’assessore della Regione Umbria, Enrico Melesecche, gli assessori della Regione Marche, Guido Castelli e Stefano Aguzzi, il vicepresidente del Parco, Alessandro Gentilucci, il presidente della Comunità del Parco, Michele Franchi, il Comandante della Regione Carabinieri Forestali Marche, Gianpiero Andreatta, sino a quello conclusivo del sottosegretario Fontana che ha salutato il Parco con queste parole: “per me è un onore essere qui, in questa giornata particolare in cui, con l’inaugurazione della nuova sede diamo un messaggio di essenzialità e di speranza. Il Parco deve essere al centro del percorso di ricostruzione in un momento in cui affrontiamo una crisi climatica che, proprio nei parchi, nelle foreste, nei boschi può trovare un argine. La transizione ecologica è la capacità di rispondere a queste sfide facendo perno sulla capacità di rete, sul lavoro di squadra delle istituzioni, sulle tante risorse a disposizione che dovremo saper utilizzare, perché oggi più che mai ambiente e lavoro devono andare insieme: lo dobbiamo alle generazioni che verranno”.
Gli estratti della buccia della mela rossa contro i danni provocati dall'Ictus: nuovo studio Unicam
Camerino, 28 ottobre 2021 – L’ictus rappresenta una grave emergenza medica ed una delle tre principali cause di decesso in Italia (dopo cardiopatie e prima del cancro). Si tratta di un danno del tessuto cerebrale causato da un insufficiente afflusso di sangue ossigenato in un’area del cervello con possibile morte delle cellule e perdita di una o più funzioni cerebrali. Per prevenire l’ictus è fondamentale uno stile di vita sano, ad esempio praticando attività fisica con regolarità, ed una corretta alimentazione. A questo riguardo è ampiamente riconosciuto dalla comunità scientifica che il consumo di frutta e verdura riveste un ruolo importante nella prevenzione di numerose malattie invalidanti quali l’ictus per merito dei fitonutrienti che contengono e che riescono a modulare vari processi cellulari predisponenti all’insorgenza delle suddette malattie. E’ proprio per questo che nell’ambito del progetto di dottorato Eureka sulla Mela Rosa dei Monti Sibillini, finanziato oltre che dall’Università di Camerino, anche da Regione Marche e Bacino Imbrifero montano del Tronto, svolto in collaborazione con il Comune di Montedinove e coordinato dal prof. Filippo Maggi, docente della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute di Unicam, si è studiato l’effetto protettivo di estratti idroalcolici ottenuti da buccia e polpa di mela rosa nei confronti dei danni provocati da ictus ischemico nei ratti. Lo studio, dal titolo ‘Therapeutic effects of hydroalcoholic extracts from the ancient apple Mela Rosa dei Monti Sibillini in transient global ischemia in rats’, è stato appena pubblicato nella rivista internazionale Pharmaceuticals. I risultati dello studio hanno confermato una protezione di entrambi gli estratti nei confronti della produzione di citochine infiammatorie e dello stress ossidativo nelle cellule nervose. L’estratto delle bucce ha, inoltre, manifestato anche un effetto protettivo nelle cellule cerebrali riducendo la morte cellulare indotta da ictus. Sono stati, infine, effettuati anche studi comportamentali che hanno evidenziato un ruolo neuroprotettivo degli estratti di mela rosa. “I risultati del nostro studio – ha sottolineato il prof. Maggi – hanno quindi dimostrato che la mela rosa è una fonte di nutraceutici in grado di proteggere dai danni da ischemia cerebrale. Non c’è dubbio, pertanto, come questa antica varietà possa rappresentare il frutto ideale da inserire all’interno di una dieta sana ed equilibrata al fine di prevenire le principali cause di morbilità nella nostra popolazione e da utilizzare come fonte di attivi nel settore della nutraceutica”.
Sarnano, "procedura concorsuale legittima": il Tar respinge il ricorso dell'Unione Montana
Il TAR per le Marche, con la sentenza n. 672/2021, pubblicata il 20 settembre scorso, ha respinto il ricorso proposto dall'Unione Montana dei Monti Azzurri di San Ginesio stabilendo che la procedura avviata dal Comune di Sarnano per la copertura di un posto di assistente sociale è legittima La vicenda ha avuto origine nel marzo scorso, quando il Comune di Sarnano ha approvato gli atti amministrativi con cui si avviava la procedura per la copertura di un posto vacante, nel proprio organico, corrispondente ad un assistente sociale di categoria D1 a tempo indeterminato e parziale al 50%. Contro tali atti proponeva ricorso al TAR Marche l'Unione Montana dei Monti Azzurri, sostenendo che il Comune di Sarnano avesse violato lo Statuto dell’Unione Montana (di cui il Comune di Sarnano fa parte) che prevede il conferimento all’Unione della progettazione e gestione dei servizi sociali, nonché della convenzione approvata dal Consiglio Comunale di Sarnano con delibera n. 47/2015, a detta dell'Unione ancora valida ed efficace. Il TAR Marche, con la citata sentenza, ha invece accolto integralmente le motivazioni rese dal Comune di Sarnano, confermando la piena legittimità dell'operato dell'Amministrazione Comunale, che aveva avviato la procedura per la copertura del posto di assistente sociale debitamente dopo che era scaduta la convenzione stipulata con l'Unione Montana nel 2015. "La sentenza del TAR Marche - ha affermato l'amministrazione comunale di Sarnano in una nota, ha messo un punto su una vicenda spiacevole, che ha visto, fatto più unico che raro nell'intero panorama nazionale, una Unione Montana agire giudizialmente contro un suo Comune associato, il Comune di Sarnano, che si è visto suo malgrado trascinato in un contenzioso nonostante l'evidenza dei documenti lasciasse fin da subito trasparire la piena legittimità del suo operato". "L'auspicio è che l'Unione Montana dei Monti Azzurri, alla luce delle chiarissime motivazioni con cui il TAR Marche ha respinto il suo ricorso, desista da ulteriori azioni giudiziali su questa vicenda, che a questo punto si rivelerebbero come un ingiustificato ed inaccettabile comportamento ostile nei confronti del Comune di Sarnano. Peraltro, questo ricorso ha già provocato un danno economico ad entrambi gli enti, visto che, avendo il TAR Marche ritenuto di dover compensare le spese legali (nonostante avesse respinto il ricorso), su ognuno graveranno le relative spese di giudizio: 10mila euro sono gli oneri già sostenuti dal Comune di Sarnano (quelli dell'Unione Montana al momento non si conoscono), oneri che inevitabilmente lieviterebbero di diverse decine di migliaia di euro di soldi pubblici se malauguratamente si volesse pervicacemente proseguire in ulteriori gradi di giudizio un contenzioso che ha rischiato di compromettere i rapporti istituzionali tra le parti e che, con un po' di buon senso, avrebbe potuto sicuramente essere evitato" ha concluso la nota dell'amministrazione.
Unimc: torna la Notte Europea dei Ricercatori, tra aperitivi culturali e concerti. Il programma
Torna il 24 settembre la Notte Europea dei Ricercatori, con un ricco programma pensato dall’Università di Macerata in collaborazione con il Comune del capoluogo. Un carnet di iniziative presentate stamane presso la Biblioteca didattica di Ateneo. Hanno partecipato il rettore Unimc Francesco Adornato, la delegata del rettore alla ricerca Francesca Spigarelli, il direttore generale dell’ateneo di Macerata, Mauro Giustozzi, e l’assessore Katiuscia Cassetta. Per il quarto anno consecutivo l’Ateneo maceratese, in sinergia con la Politecnica delle Marche, partecipa all’evento tramite il progetto sostenuto dalla Commissione europea Sharper, coordinato dalla società di comunicazione scientifica Psiquadro, in collaborazione con un consorzio nazionale di istituto, musei e università. Gli eventi tonano in presenza, ma non mancheranno iniziative online. “L’Ateneo propone un’offerta culturale che consente alla città di collocarsi in un contesto internazionale. Macerata come città della cultura e dell’internazionalità" – ha esordito Adornato - . “Come Università, grazie al Pnrr, stiamo facendo investimenti di prospettiva che dovranno coinvolgere anche gli altri atenei del territorio”. Abbiamo bisogno di un ricambio generazionale, che sia in grado di reggere l’urto delle prove del presente. Il rettore ha infine sottolineato l’importanza che riveste il rapporto simbiotico tra l’Università e la città. Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore Katiuscia Cassetta, che ha sottolineato la disponibilità del Comune ad accogliere queste iniziative. Le ricercatrici e i ricercatori Unimc – una cinquantina circa i partecipanti - hanno organizzato una serie di talk, aperitivi culturali, presentazione di libri, mostre, laboratori e conferenze divulgative. Parte degli incontri sono in corso già dalla settimana scorsa per condurre i partecipanti al cuore della manifestazione del prossimo 24 settembre. La partecipazione consentirà anche di vivere in modo nuovo alcuni dei gioielli architettonici della città. È la professoressa, Francesca Spigarelli a spiegare nel dettaglio il ricco programma. “Al centro dell’evento ovviamente i giovani talenti e dottorandi che grazie ai progetti europei hanno avuto un prospettiva di carriera migliorata. Ci saranno testimonianze di ex dottori di ricerca Unimc che racconteranno la loro esperienza”. La Notte dei ricercatori maceratese comincerà alle 10 con una narrazione dello Sferisterio a cura di Marco Severini che sarà trasmessa sulla pagina Facebook dell’Ateneo. Alla biblioteca Mozzi Borgetti, (orario da definire), “Dante young”, primo incontro inaugurale di un ciclo di cinque lecturae Dantis, in occasione delle celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri. Gli incontri sono tenuti da giovani studiosi e cultori della poesia dantesca e rivolti a studenti delle scuole secondarie superiori. Partecipazione su prenotazione Da non perdere le interviste online a importanti personaggi del panorama nazionale e internazionale, che possono essere seguite sulla pagina Facebook di UniMc: alle 12:30 ci sarà Marco Cattaneo, direttore di Le Scienze, Mind e National Geographic, mentre alle 15:30, sarà la volta dello scienziato tedesco Rolf Marshalek, “un detective sulle tracce del Covid”. Per i più piccoli, e non solo, dalle 17, sotto il loggiato del Palazzo degli Studi in via Gramsci, ci saranno i laboratori per bambini Sharper for kids: quello di robotica educativa in collaborazione con Clementoni SpA “Giocare, divertirsi, pensare”; “Edueat”, giochi sensoriali per un’alimentazione sensata, in collaborazione con il Laboratorio delle idee; e Philosophy for children, laboratorio filosofico per bambini e ragazzi. Sempre in via Gramsci, alle 19:30 esibizione di Clown Terapia con “Doctor Clown” a cura de “Il baule dei sogni”, che proprio nei giorni scorsi, attraverso un accordo con UniMc e Comune di Monte San Giusto, ha avviato il progetto di un polo scientifico di ricerca e formazione sull’umorismo e la clownterapia. Alle 18:00 nella sede della casa editrice EUM in corso della Repubblica, Luca Chiurchiù presenta il suo libro “Primavera d’incertezza. Mito e malattia della giovinezza in Federigo Tozzi, Alberto Moravia e Vitaliano Brancati”. Tra le 19 e le 19:30 in alcuni dei locali del centro sarà possibile partecipare agli aperitivi culturali offerti da UniMc: “Professione Sport” al Giro Lab; “Salute e Intelligenza artificiale” a Vere Italie; “Arte, comunicazione e patrimonio culturale” al Centrale.Eat. Non mancheranno gli stand della “Scena del crimine” a cura della Polizia Scientifica, e lo European Corner per informazioni e opportunità sui programmi europei. Il Gran finale alle 21 in piazza della Libertà con “UniMC Music Awards”, dove band universitarie si sfideranno a colpi di buona musica. L’evento si colloca sulla falsa riga di ciò che accade nelle altre città europee durante la Notte dei Ricercatori. La notte, inoltre si trasforma quindi nella mattina del 25 settembre con la visita guidata alla città romana di Urbs Salvia in coincidenza con la Giornata Europea del Patrimonio, con il Ministero della cultura e il Comune di Urbisaglia. Per partecipare agli eventi in presenza è necessario prenotarsi su https://www.sharper-night.it/sharper-macerata