È in programma alle ore 18 il taglio del nastro della mostra Autres Regards al Lido Cluana di Civitanova Marche. L’apertura è affidata ad un approfondimento culturale legato ai temi filosofici ed estetici connessi all’uso dei nuovi strumenti digitali. A dialogo con Hermas e Lucrezia Ercoli il fotografo Luca Michetti e l’architetto Vittorio Lanciani.
Quali nuove prospettive, interrogativi e limiti si aprono con l’introduzione dell’intelligenza artificiale? Come i nuovi strumenti informatici e digitali si pongono in dialogo con il secolo precedente e come cambieranno il secolo futuro? Interrogativi al centro del pomeriggio di riflessione che Popsophia dedica alla filosofia dell’informazione e alla nuova estetica digitale nel giorno dell’inaugurazione della mostra Autres Regards.
Partendo proprio dalla nuova concezione espositiva possibile grazie alla galleria virtuale e modulare di Popsophia, Lucrezia ed Hermas Ercoli dialogheranno con due esperti del settore per far emergere le implicazioni filosofiche connesse all’uso dei nuovi media e le loro applicazioni sul mondo dell’arte e dell’immagine.
A partire dalle ore 18 tra i relatori Luca Michetti, fotografo ed esperto di digital art, che proporrà l’intervento dal titolo “Ubique et semper” un ovunque e sempre che sono caratteristiche proprie del mondo digitale e virtuale. A seguire Vittorio Lanciani presidente dell’ordine degli architetti che affronterà il tema delle nuove frontiere dell’architettura connesse allo spazio virtuale. Al termine del pomeriggio di vernissage, un momento conviviale per tutti gli intervenuti. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
E’ appena uscito per le edizioni di Anima Mundi, nella collana diretta da Franca Mancinelli e Rossana Abis, "Atelier d’inverno" di Remo Pagnanelli. Si tratta di un libro decisivo per chi ha fin dall’inizio letto le raccolte di Pagnanelli, a partire dalla prima, "Dopo", del 1981.
"Atelier", precisiamo, uscì nel 1985 con una prefazione di Giuliano Gramigna. Daniela Marcheschi nel 2000 pubblicò l’opera omnia ivi incluse le varianti. Ma la novità della recente edizione si deve alla madre di Remo, professoressa Luigia, che proprio nel 2000, recuperava riassestamenti, rimodulazioni, varianti operate da Pagnanelli nel gennaio 1987, anno della sua scomparsa.
Il testo ri\visto da Pagnanelli si trovava in un piccolo pIico che conteneva, appunto, tali evidenti novità. Si deve dunque alla famiglia Pagnanelli il lavoro matto e disperato necessario per inventariare tutti i manoscritti originali presso il Gabinetto Viessieux di Firenze che nel frattempo si era offerto per il deposito biobibliografico, ivi incluse centinaia di lettere (di invio e di risposta) con i maestri di allora, ad esempio Fortini, Luzi, Montale, Sereni, Bertolucci e tantissimi altri.
La riedizione di "Atelier" ha in prefazione un vero e proprio piccolo saggio di Roberto Galaverni che scrive: "Quando all’inizio degli anni Novanta ho cominciato a leggere le sue poesie e i suoi saggi critici, la mia impressione è stata infatti quella di trovarmi davanti a qualcuno che mi poteva insegnare moltissimo. Un maestro insomma", e una commovente ed intensa nota non marginale di Milo De Angelis diretta a segnalare come per Remo la poesia non fosse unicamente "estetica" o "svago" ma più precisamente, "La passione del ragionamento" (questo è il titolo dell’intervento di De Angelis).
"Atelier d’inverno", con la sua insistenza sulla metafora del "freddo" e dell’inverno rappresenta una testimonianza che si è radicata per lingua e per stile nelle generazioni dei poeti successivi, in un segmento ben riconoscibile delle nuove generazioni. Il nuovo testo risulta rimodulato musicalmente e questo, indubbiamente, consentì all’autore di eliminare schegge o ritmi, rileggendo ad alta voce i suoi stessi testi.
Un esercizio di sottrazione e di levigazione: qui, a volte, anche nella scelta di nuovi spazi sulla pagina, appaiono più folgoranti e lucenti certi frammenti di testi memorabili. Più incisivi come fu la sua attività indomabile di critico letterario.
(Credit foto: www.remopagnanelli.it)
Un percorso espositivo per ricordare i protagonisti che hanno reso grandi le Marche. Sarà allestito, a Roma, dal 29 marzo al 28 maggio 2023, presso Palazzo Poli (Istituto centrale per la grafica, via della Stamperia 6 che insiste sulla Fontana di Trevi).
Nella Capitale (Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano, presso la Camera di commercio), il presidente della Regione Francesco Acquaroli ha partecipato alla presentazione della mostra: "Le Marche. L'unicità delle molteplicità" che si potrà visitare gratuitamente e interamente dedicate alle figure che hanno reso le Marche "una regione sempre creativa e competitiva".
Donne e uomini illustri che hanno cambiato la storia operando con modalità vincenti in molteplici ambiti, tutti rappresentati nell’esposizione da un’opera originale, un oggetto, un filmato o delle fotografie. All’interno della mostra, a Palazzo Poli, sarà possibile ammirare una ricca collezione di documenti, foto, video, musiche, oggetti personali, distribuiti in 56 isole: 20 dedicate all’arte, 3 alla letteratura, 7 alla musica, 4 alle scienze, 6 alla società, 8 allo spettacolo, 8 allo sport.
"L’esposizione rappresenta l’occasione straordinaria per raccontare la nostra regione attraverso i suoi testimonial: personaggi che partendo dalle Marche, hanno portato le Marche nel mondo - ha detto il presidente Francesco Acquaroli -. La mostra contribuisce a creare un sentimento di marchigianità capace di superare i campanilismi che ci contraddistinguono. Aiuta a conoscere storie incredibili che gli stessi marchigiani molto spesso non conoscono a fondo".
Acquaroli si è soffermato, in particolare, sull’imprenditorialità marchigiana: "I suoi protagonisti hanno portato lavoro nelle Marche, consentendo ai nostri territori di vivere e progredire". "Per noi oggi è un giorno estremamente importante, perché siamo qui al Tempio di Adriano a presentare le Marche, poi saremo a Palazzo Poli, il palazzo che regge la Fontana di Trevi: due luoghi iconici della città che devono celebrare tutte le eccellenze delle Marche" ha evidenziato il direttore Atim Marco Bruschini.
"Abbiamo fatto una attenta ricerca da cui è emerso che le eccellenze nelle Marche sono tantissime, straordinarie – ha riferito Alessandro Nicosia, curatore e organizzatore della mostra - Abbiamo voluto dimostrare, con questo progetto, che queste unicità di personaggi fanno parte di una logica che è quella di una diversità, una molteplicità, che solo una regione, l’unica al plurale, può portare avanti. È questa la grande novità della mostra".
A Roma le Marche vengono raccontate anche attraverso lo sport. "Grande soddisfazione essere una testimoniale della mostra. Parlerò delle mie vittorie, dei traguardi raggiunti nel 2012, del sacrificio fatto e dell’orgoglio che ho sempre nel rappresentare le Marche", ha affermato Elisa Di Francisca.
Olimpia Leopardi si è soffermata sull’importanza del turismo culturale nelle Marche, “con Giacomo Leopardi filo conduttore di un passato che è anche presente e che sarà anche il futuro, non solo per le Marche”.
“Abbiamo condiviso il progetto della Regione Marche che da anni si sta impegnando in un’ottima valorizzazione del proprio territorio – ha riferito Maura Picciau, direttrice Istituto centrale per la grafica - Mettiamo a disposizione le migliori sale del museo di Palazzo Poli e condotto una ricerca nei nostri archivi per fare emergere i migliori artisti marchigiani di disegno e incisione, a partire dal 1500 fino a oggi, scegliendo una trentina di opere da esporre”.
L’esposizione mira a evidenziare tutte le caratteristiche del dinamismo marchigiano, gli aspetti che ne determinano il fascino e la particolarità, attraverso figure che l'hanno abitata e valorizzata - sono rappresentate tutte le province - e attraverso un focus sulle città d’arte, espressioni di un pluralismo culturale sedimentato da secoli che la rende una tra le regioni d’Italia più ricche di beni culturali.
Alcune delle opere sono state prestate dall’Istituto centrale per la grafica. Dietro una lunga ricerca di materiali, esposti per la prima volta, si documenta un immenso patrimonio di rilevanza internazionale.
Nell’isola destinata a Leopardi saranno presenti due libri di proprietà del grande poeta e scrittore, una penna a piuma d’oca, uno scritto autografo; in quella allestita per Matteo Ricci saranno collocati due testi provenienti dalla biblioteca dei Gesuiti in Vaticano: un volume del 1600 e uno dell’1800; in quella dedicata a Raffaello si troverà una miniatura, ultimo ritratto del Maestro ancora in vita; un autografo musicale di “Canone perpetuo per quattro soprani” sarà il documento appartenuto al grande compositore Rossini presente nell’isola a lui indirizzata; saranno messi in mostra anche maschera, fioretto e guanto dell’atleta Di Francisca e così per tutti gli altri personaggi, anche contemporanei, che testimoniano la grandezza e la peculiarità delle Marche.
A seguito degli interventi conservativi effettuati sulla “Trasfigurazione” di Lorenzo Lotto, iniziati nel mese di ottobre 2022, è stato inaugurato oggi al Museo Civico di Villa Colloredo Mels il nuovo allestimento dell’opera.
“Siamo lieti di restituire al pubblico questa importate opera del Maestro Lorenzo Lotto appena restaurata e riportata al suo massimo splendore - Ha dichiarato il sindaco Antonio Bravi – Il nuovo allestimento della Trasfigurazione e delle altre tre opere del Lotto presenti nel nostro Museo racconta ai visitatori l’importanza che il grande pittore ha avuto nelle Marche. Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato per raggiungere l’ obiettivo di messa in sicurezza e valorizzazione dell’opera”.
Il capolavoro del Lotto, risalente al 1511, commissionato dalla Confraternita dell’Antica Chiesa di Santa Maria in Castelnuovo, lascia trapelare influenze raffaellesche e racconta il momento in cui Gesù rivela agli apostoli la natura divina della sua persona.
Su indicazione della Soprintendenza dei Beni Culturali delle Marche l’opera è stata bonificata e restaurata nei mesi scorsi da alcune tra le migliori professionalità marchigiane del settore, come la ditta Mastro T e il restauratore Giacomo Maranesi. Lavori che gli appassionati e gli studenti hanno potuto seguire direttamente grazie all’organizzazione da parte del Comune di Recanati di tre giornate aperte al pubblico.
“Il restauro della “Trasfigurazione” rappresenta un’importante operazione culturale e un’azione vincente di collaborazione tra enti pubblici e privati. - Ha affermato l’assessora alle Culture Rita Soccio - Il recupero dell’opera del Maestro rinascimentale è un esempio virtuoso di come la sensibilità del privato, in questo caso della Fondazione Carima, possa svolgere un ruolo importante nel salvaguardare l'arte e la cultura del nostro territorio. La “Trasfigurazione” è la prima opera interessata al riallestimento delle Sale Lottesche del nostro museo che stiamo portando avanti con un progetto composto da diversi attori per raccontare la grandezza di Lorenzo Lotto coniugando innovazione e tradizione”. Un importante restaurazione dell’opera resa possibile grazie al contributo economico della Fondazione Carima di Macerata.
“Le opere di Lorenzo Lotto sono delle gemme preziose incastonate nel territorio maceratese, tanto da poter parlare di un ideale itinerario lottesco che passa per Cingoli, Mogliano, Monte San Giusto e arriva a Recanati, dove si trova il nucleo più consistente di dipinti". – Ha detto la presidente della Fondazione Carima Rosaria Del Balzo Ruiti - .
"La Fondazione Carima ha sempre attenzionato questi capolavori nelle sue pubblicazioni, annoverandoli tra i tesori artistici della nostra provincia. Con la “Trasfigurazione” abbiamo fatto un passo ulteriore, sostenendone finanziariamente il restauro e siamo veramente lieti che oggi torni a fare bella mostra di sé nella pregevole cornice del Museo Civico di Villa Colloredo Mels, a disposizione della collettività”.
Confesercenti Provincia di Macerata si rinnova e rilancia nei suoi due settori storici di competenza: commercio e turismo. In programma corsi di aggiornamento e servizi dedicati ai due settori di interesse, con l'obiettivo di sviluppare nuove attività distintive e qualificanti.
Il nuovo percorso avrà inizio con l'iniziativa delle "passeggiate culturali", alla cui presentazione sono intervenuti in conferenza stampa i rappresentanti provinciali di Confesercenti (Ulderico Orazi, Daniela Perroni, Serafina Amodeo, Antonello De Lucia, Riccardo Cogliandro, Guido Poloni), Marco Garbuglia per Edimarca, Simone Giaconi per Giaconi editore e il sindaco e vicesindaco di Appignano, Mariano Calamita e Stefano Montecchiarini.
Proprio ad Appignano e Macerata, infatti, sono fissate le prime due tappe delle "passeggiate culturali". Di seguito il programma previsto:
Sabato 25 marzo a Macerata
ore 15/15:30: ritrovo in piazza Strambi a Macerata (Piazza del Duomo), raccolta della quota adesione, 20 euro a partecipante.
Ore 15:30: visita alla Basilica di Santa Maria della Misericordia e mostra con guida di Federagit Marche, sezione Macerata, "La devozione a Maria nella Diocesi di Macerata"
Ore 17:00/15: aperitivo da "Di Gusto" presso piazza Cesare Battisti, letture nel locale: "Lu pringipittu" di Antoine De Saint-Exupe’ry “co li diseggni” de lu scrittore “rescrittu co’ la parlata de Macerata da Agostino Regnicoli"
Sabato 29 aprile ad Appignano
Ore 15:15/30: ritrovo in piazza del comune di Appignano
Ore 15:30: visita al museo della Ceramica e stanza del telaio.
Ore 17: aperitivo da "Magna marchigiano da Gio" antistante al comune di Appignano.
Ore 17:30: letture nella sala della biblioteca messa a disposizione dal sindaco e dal vice sindaco di Appignano. Ephemeria Editore presenta: i precursori della fisarmonica contemporanea. "Dalla civiltà musicale ottocentesca agli inizi del Novecento con uno sguardo al presente", autore Alessandro Mugnoz con i contributi di Ivano Paterno e Corrado Rojac
I successivi due eventi, in fase di definizione, avranno luogo il 27 maggio a Treia e il 24 giugno a Recanati.
Tornano le giornate Fai di Primavera, uno tra i più importanti appuntamenti dedicati al patrimonio culturale e paesaggistico dell’Italia con tanti luoghi aperti anche a Macerata e dintorni. Sabato 25 e domenica 26 marzo sarà possibile, grazie al lavoro dei volontari della fondazione, visitare alcune realtà di grande interesse che rientrano negli oltre 750 luoghi di 400 città aperti per l’occasione.
A Macerata, sabato 25 marzo, nel pomeriggio (dalle 15 alle 18) e domenica 26 marzo (dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18), sarà possibile visitare l’Istituto Agrario “Garibaldi” – Contrada Lornano – un’area ambientale e rurale molto estesa. I visitatori scopriranno il giardino didattico-sperimentale “Carlotta Parisani-Strampelli”, delimitato da siepi e piante rampicanti con diverse piante botaniche. A seguire la cantina, un’antica struttura a volta, con richiami all'arte e alla cultura.
A Tolentino, sabato 25 marzo nel pomeriggio (dalle 15 alle 18) e domenica 26 marzo (dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18), sarà possibile visitare la Basilica di San Nicola, tra i santuari più importanti dell'Italia centrale; il suo chiostro rappresenta il più antico esempio di chiostro mendicante italiano. Tra gli artisti, l’opera di Giovanni Francesco Barbieri detto Il Guercino, La visione di Sant’Anna (1640). Altro percorso di visita, Le Fontane. In particolare, la fontana delle Conchiglie; la fontana dei Putti proveniente dell’esposizione universale di Parigi (1889) e le fontane degli animali (opere di Nino Patrizi).
A Castelraimondo, domenica 26 marzo (dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 19.00), nella frazione di Crispiero si potrà visitare la casa di Nazzareno Strampelli, tra i più importanti genetisti del suo tempo, studioso innovatore, spesso dimenticato. Uno dei più importanti pionieri del miglioramento genetico del grano e tra i precursori della “rivoluzione verde”. Inoltre, è prevista una visita guidata tra i vicoli del piccolo borgo.
A Castel Santa Maria, oltre alla visita del piccolo borgo, ci saranno rievocazioni storiche, esposizioni di antichi utensili, esposizione fotografica del borgo. Infine, è previsto, negli spazi comunali, un incontro con le realtà aziendali biologiche del territorio. Seguiranno specifiche conferenze stampa a cura dei territori interessati, unitamente alla Delegazione Fai e al Gruppo Giovani di Macerata.
Il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, presidente dell'Associazione Arena Sferisterio, ha nominato Guglielmo Borgiani nuovo componente del CdA dell’Istituzione musicale cittadina in seguito alle dimissioni di Franco Malgrande, membro dal febbraio 2021.
Malgrande, maceratese e direttore dell’allestimento scenico del Teatro alla Scala di Milano, aveva infatti comunicato al sindaco le sue dimissioni "per sopraggiunte difficoltà a svolgere l’incarico con la diligenza richiesta e dovuta" confermando il suo "impegno a rimanere obbligato per gli impegni assunti fino alla scadenza dell’annata sociale".
Il sindaco Parcaroli ha quindi rinnovato a Malgrande i suoi "sentiti ringraziamenti per il prezioso e importante contributo che ha generosamente offerto a beneficio della comunità maceratese". A Guglielmo Borgiani, avvocato cassazionista maceratese, consulente e fiduciario del consiglio di amministrazione di importanti società operanti a livello nazionale e internazionale, sono stati contemporaneamente espressi "i migliori auguri di buon lavoro all’interno del CdA per favorire il più proficuo dialogo e dibattito nel bene dell’Associazione che è impegnata nelle fasi organizzative del Macerata Opera Festival 2023".Contestualmente Parcaroli, in qualità di presidente della provincia, altro ente fondatore dell’Associazione Arena Sferisterio, ha provveduto alla nomina - quale rappresentante della Provincia nel CdA - del nuovo rettore dell’Università di Macerata John Francis McCourt in sostituzione di Francesco Adornato, anche lui membro dal 2021.
Il presidente Parcaroli ha voluto rivolgere all’ex rettore Adornato i "ringraziamenti per l’importante lavoro svolto" e ha voluto dare il benvenuto a McCourt "convinto che potrà dare il suo contributo e la sua visione internazionale per la crescita del Macerata Opera Festival".Il CdA dell’Associazione Arena Sferisterio, presieduto dal presidente Parcaroli, è quindi ad oggi composto da Gabriella Almanza, Guglielmo Borgiani, Valfrido Cicconi, John McCourt, Andrea Mozzoni, Filippo Olivelli, Claudio Pettinari, Giuseppe Rivetti e Carla Sagretti.
Il Phoenix Festival torna in grande stile con l'edizione 2023, nella consueta location in località Le Calvie, a Camerino. I primi ospiti annunciati della line-up sono i Coma Cose, reduci da un Festival di Sanremo vissuto da protagonisti in cui hanno anche reso noto il loro imminente matrimonio. Il concerto è in programma per il prossimo giovedì 13 luglio.
I Coma Cose sono California e Fausto Lama. Un duo nato nel 2016, coppia nella vita e nella musica, che mischia vissuto e gusto sonoro urbano a una poetica cantautorale. Nel loro tour estivo porteranno il loro album "Un meraviglioso modo di salvarsi". Un disco intenso e intimo in cui il duo riflette su come vivere i rapporti, soprattutto quelli di coppia, in una società egocentrica che dà difficilmente modo di relazionarsi con le differenze dell'altro.
Il Festival si terrà nella stessa area delle passate edizioni, in località le Calvie di Camerino, presso gli impianti sportivi del Cus Camerino, con ampi parcheggi nelle vicinanze. Si potrà anche consumare birra, panini (anche con opzione per vegetariani) e tanto cibo nell'area ristoro.
La manifestazione è organizzata dal Movimento Giovanile Panta Rei e e Musicamdo Jazz in collaborazione con la Pro Loco Camerino, Unicam e Comune di Camerino. I biglietti del concerto sono acquistabili via web sul circuito Ticketone.
Anche a marzo e aprile prosegue la rassegna dedicata ai grandi film del momento al cinema San Paolo e promossa con il patrocinio del comune di San Severino Marche. Due gli appuntamenti ogni settimana, nelle serate di giovedì e venerdì con proiezione unica alle ore 21, il venerdì in replica.
Dopo il film d’apertura del nuovo cartellone, “Il primo giorno della mia vita” di Paolo Genovese con Toni Servillo, Margherita Buy, Valerio Mastrandrea e Sara Serraiocco, domani e dopodomani (giovedì 16 e venerdì 17 marzo) verrà presentato: "Laggiù qualcuno mi ama", il docufilm di Mario Martone su Massimo Troisi.
Il lungometraggio raccoglie sequenze di spettacoli televisivi, di interviste di Massimo Troisi, di testimonianze di vario tipo tutte finalizzate a ri-scoprire una figura fondamentale del mondo dello spettacolo italiano e non solo perché chi ha avuto modo di vedere i suoi film doppiati in altre lingue ha davvero vissuto esperienze uniche.
Martone torna ad incontrare, dopo averlo fatto nella vita, Massimo Troisi riproponendolo a chi 'c'era' quando entrava progressivamente nelle case (con la televisione) e nel cuore (con il cinema) degli italiani di qualsiasi latitudine e anche a chi è venuto dopo.
Lo fa attraverso un percorso nella sua carriera di attore e di regista ma anche in quella di uomo con il suo carattere schivo ma estremamente sensibile. Ne ricostruisce il lavoro e le passioni tramite le testimonianze di chi, come Anna Pavignano, lo ha amato e ne ha condiviso il percorso di scrittura e di molti altri che ne hanno apprezzato la genialità e l'arte.
Sabato 18 e domenica 19 marzo arriva a Civitanova Marche, presso il Cine Teatro Conti, il Teatro Umbro dei Burattini con lo spettacolo "Il Piccolo Principe. Viaggio tra i pianeti". L'evento è patrocinato dal comune di Civitanova Marche e viene proposto in due spettacoli, alle ore 15:30 e alle ore 17:30.
Sarà l'antica arte dei burattini a presentare la storia in chiave moderna con uno spettacolo di 75 minuti che ha ottenuto ottimi riscontri di pubblico e da parte dei media nel corso delle precedenti tournée in tutta Italia.
Al Piccolo Principe, portato sul grande schermo dalla pellicola di Mark Osborne del 2015, il compito di veicolare un messaggio contro il bullismo e a favore dell’integrazione sociale, tema sempre più attuale e di primaria importanza anche tra le fasce più giovani e indifese ed esposte a pericoli sia sul web, che negli ambienti di socializzazione.
Lo spettacolo narra la storia di un aviatore atterrato d’emergenza nel deserto del Sahara, lontano da ogni forma di civiltà̀ senza scorta di viveri e d’acqua. Qui incontrerà̀ un bambino, biondo e bellissimo: il Piccolo Principe. Sarà proprio quest’ultimo a raccontare i viaggi da un pianeta all’altro, dove incontrerà̀ strani personaggi che mettono in risalto il lato ridicolo degli affanni umani. Con le sue storie insegnerà̀ a vivere, e attraverso un meraviglioso viaggio di sincerità̀ e fantasia, a ritrovare il bambino che è nascosto in ognuno di noi.
La particolarità dello spettacolo è quella di raccontare una storia senza tempo, letta da generazioni di persone in tutto il mondo, attraverso l’antica arte dei burattini che riesce ancora a emozionare e a divertire, lasciando ai più piccoli anche spazio per l’immaginazione. Un’altra particolarità è l'originale narrazione intervallata da dialoghi dal vivo e canzoni.
La compagnia ha deciso così di avvicinare il pubblico più giovane parlando il suo stesso linguaggio, il linguaggio delle nuove generazioni che trascorrono il tempo su internet oppure davanti allo smartphone o ancora giocando con la playstation. Ma questa volta non sarà così. I bambini potranno fare una nuova esperienza, dal vivo, attraverso un nuovo linguaggio, quello dei burattini, che per molti sarà inedito.
I burattini, di grandi dimensioni, utilizzati dalla compagnia umbra sono in legno e tutti dipinti a mano, delle vere e proprie opere d’arte realizzate da un anziano artigiano torinese. Le musiche dello spettacolo, tutte originali, sono composte da Giuliano Ciabatta in arte "Paco", musicista e compositore, con al suo attivo prestigiose collaborazioni con artisti di livello nazionale. Una fra tutte quella con Lucio Dalla.
Il Teatro Umbro dei Burattini, diretto da Andrea Bertinelli e Vioris Sciolan, ha alle spalle migliaia di spettacoli in tutta la penisola, dal Piemonte alla Sicilia, e si appresta a toccare nuove regioni in occasione del tour invernale che arriva ora nelle Marche per poi raggiungere altre regioni italiane. Per i più curiosi è disponibile il sito internet www.teatrodeiburattini.it e la pagina Facebook Teatro Umbro dei Burattini.
Una grande anteprima del 32° festival con l’artista che ha vinto 3 Grammy Awards per il miglior album di blues contemporaneo. San Severino Blues si è assicurato una delle sole tre date che Fantastic Negrito terrà a maggio in Italia, dopo che avrà aperto il concerto di Bruce Springsteen a Ferrara, da tempo sold out. Xavier Paul Dphrepaulezz, in arte Fantastic Negrito, originario di Oakland, California, vince nel 2015 il primo NPR Tiny Desk Contest.
L'appuntamento è per sabato 20 maggio, alle ore 21:30, presso Largo Servanzi Confidati, a San Severino Marche (posto unico in piedi, 25 euro + d.p.). Grazie alla sua originale miscela di blues, R&B e rock negli anni seguenti Negrito si aggiudica tre Grammy Awards consecutivi nella categoria "Best Contemporary Blues Album" con i dischi "The Last Days of Oakland", "Please Don't Be Dead" e "Have You Lost Your Mind Yet?", conquistando un vasto pubblico, anche oltre il genere blues.
Negrito s’imbarca in tour con personaggi che vanno da Sturgil Simpson a Chris Cornell, collabora in studio con Sting e E40, lancia la sua etichetta Storefront Records, si esibisce a Lollapalooza, Glastonbury, Newport Folk, Bryon Bay Blues e in quasi tutti gli altri grandi festival e fonda Revolution Plantation, una fattoria urbana finalizzata all’educazione e all’empowerment dei giovani.
Quest’anno Negrito ha ricevuto anche la quarta nomination ai Grammy Awards per "Oh Betty", singolo tratto da White Jesus Black Problems, straordinario ultimo lavoro, ispirato ad una storia d’amore interraziale e illegale nella Virginia del 1750 tra una serva bianca e un schiavo di colore, una trascinante ode alla forza della famiglia e alla persistente resilienza del genere umano. Imperdibile.
L’Azienda dei Teatri di Civitanova annuncia il gran finale del suo programma di primavera: giovedì 18 maggio, alle 21.15, sarà al teatro Annibal Caro Paolo Crepet, che presenterà Comizi d’Autore. Dialogo Sentimentale.
L’appuntamento è in collaborazione con Amat, per una produzione di Teatro Ristori di Verona e la distribuzione di Reggio Iniziative Culturali, con l’ideazione del maestro Alberto Martini.
Si tratta di una libera riflessione di Paolo Crepet sull’amore e le passioni umane contestualizzate nella nostra epoca, un tema tra i più dibattuti e cari allo psichiatra-scrittore, che prenderà spunto anche dalle suggestioni musicali offerte da alcune opere di compositori come Arvo Pärt, Michael Nyman, Philip Glass, Eric Satie. Lo spettacolo vedrà sul palco anche Marcello Mazzoni al pianoforte.
“Tutto parte dalla ricerca della felicità e per questo credo che la psichiatria sia l’arte di rimuovere gli ostacoli alla felicità. Sono convinto che la psichiatria abbia più a vedere con l’arte che con altro”, ha spiegato Crepet, che ha aggiunto: “Le emozioni e i sentimenti? Il rischio è che diventino preconfezionati. Sta passando di moda la passione e quindi anche l’amore passionale. Nella seduzione, cioè nell’approccio tra due persone che si piacciono, non può saltare un elemento, che è quello faticoso del conoscersi, dell’approfondire e del creare complicità".
"Complicità vuol dire stare assieme nei momenti difficili, in quei frangenti in cui ci può essere una crisi dell’uno o dell’altro, nel capirsi e nell’ascoltarsi. È per tutta questa roba qui, che la relazione amorosa è per forza difficile e faticosa e non può essere agevolata”.
Per l’appuntamento con Crepet verrà nei prossimi giorni attivata la biglietteria del circuito Vivaticket/Amat per la vendita online e nei punti autorizzati (gli altri spettacoli del cartellone sono sul circuito Ciaoticket), con i biglietti che saranno presto acquistabili anche alla biglietteria “fisica” dell’Azienda Teatri (aperta al Rossini il giovedì dalle 17.30-19.30 e il sabato 10.00-12.00; all’Annibal Caro, il venerdì dalle 17.30 alle 19.30 e i giorni di spettacolo dalle 18.30 per gli spettacoli serali e dalle 15.30 per gli spettacoli pomeridiani).
In moto la macchina organizzativa del comune di Macerata in vista della Festa dell'Europa 2023 che si svolgerà dal 9 al 13 maggio prossimi richiamando, come ormai è consuetudine, una vastissima partecipazione di pubblico.
Assicurato anche quest’anno il viaggio alla scoperta dei sapori attraverso cui apprezzare le tradizioni dei vari Paesi della Ue grazie agli Aperitivi europei che si svolgeranno da mercoledì 10 a sabato 13 maggio.
Proprio per questo l’amministrazione comunale ha convocato per martedì 14 marzo, alle 15.30, nell’Auditorium della Biblioteca Mozzi Borgetti, una riunione preliminare con gli esercenti commerciali per coinvolgerli negli attesissimi Aperitivi.
Collegata alla Festa dell’Europa anche la seconda edizione del contest "L’Europa per me", promosso dagli assessorati alla Cultura e all’Istruzione e alle Politiche Giovanili del comune di Macerata. Un’occasione per stimolare una riflessione sull’Unione Europea e su cosa significa essere cittadini europei nel mondo, nella propria città e nella vita di tutti i giorni.
Il contest è rivolto a tutti i giovani di età compresa tra gli 11 e i 19 anni residenti nel territorio della provincia di Macerata. I ragazzi e le ragazze potranno partecipare come singoli, come gruppo informale di massimo 10 componenti o come classe presentando un elaborato testuale o multimediale che rappresenti la loro visione dell'Unione Europea in modo creativo riprendendo le tematiche promosse dalla Strategia Europea per i giovani o il tema delle competenze, della formazione e del lavoro.
Ai partecipanti del contest sarà dedicato un evento specifico all’interno del programma della Festa dell’Europa durante il quale i giovani potranno confrontarsi e costruire il modello della loro città ideale secondo i valori europei da presentare poi all'amministrazione comunale, con attività dinamiche ed interattive. In questa occasione verranno anche premiati i vincitori del contest che potranno presentare i prodotti presentati a tutta la cittadinanza. La scadenza per presentare la candidatura è fissata per il giorno 21 aprile 2023.
Il 27 gennaio del 1967, mentre tutta l’Europa si apprestava a vivere un grande periodo di contestazioni, a Sanremo, durante il Festival della canzone italiana, il cantautore Luigi Tenco veniva trovato cadavere in una stanza del lussuoso albergo Savoy.
Il racconto della vita di un cantautore romantico e dannato, il suo sguardo glaciale così vero da renderlo diverso dai colleghi dello star system della musica italiana del tempo, finti e patinati; rivivranno sul palco del teatro comunale Feronia domenica 12 marzo, alle ore 17, grazie allo spettacolo di Filippo Paolasini: "Ciao amore ciao. Un’inchiesta su Luigi Tenco", per la regia degli Asini Bardasci.
Quello di Tenco è stato un suicidio o un omicidio? Rimane certo che la sua esistenza in vita abbia donato a tutta la musica italiana un’immensa eredità artistica. Lo spettacolo, proposto dai Teatri di Sanseverino, ha un taglio cinematografico e la narrazione è unita a momenti in cui la messa in scena entra in "quarta parete", rivivendo a pieno l’emozioni e le atmosfere di quegli anni. Sul palco, con Filippo Paolasini, anche Lucia Bianchi e Mario Orlandi al contrabbasso, Andrea Jimmy Catagnoli al sassofono e Lucio Matricardi al pianoforte.
Continua la serie di incontri a tema filosofico, promossa dalla Scuola Popolare di Filosofia, con la conferenza su Aristotele della professoressa Arianna Fermani, docente di storia della filosofia antica all'università di Macerata.
Con il titolo "Chi parla male, pensa male e vive male. Linguaggio e verità nell’ascolto di Aristotele", verrà affrontato uno dei temi più dibattuti e sempre attuali del pensiero e dell’etica umana: il concetto del male nella possibilità dell’individuo e l’articolazione conseguente nella sua vita. L'appuntamento è per venerdì 10 marzo, alle ore 21:00 alla Galleria degli Antichi Forni.
Sabato prossimo (11 marzo), dopo un periodo di chiusura per lavori di sistemazione e miglioramento, riapre ai visitatori il museo della Guerra allestito nelle sale espositive al primo piano di palazzo Servanzi Confidati.
Il museo raccoglie reperti e documenti della linea gotica, opera difensiva che durante la seconda guerra mondiale divenne un baluardo importante per tutto il territorio dell’Italia centrale.
In mostra oltre 3mila reperti del secondo conflitto donati alla città di San Severino Marche da padre Ivo Marchetti, frate cappuccino, che intendono sottolineare gli orrori del secondo conflitto mondiale con la volontà di preservare la memoria storica e sollecitare la conoscenza del passato.
La raccolta resterà poi aperta tutti i fine settimana e i giorni festivi con il seguente orario: sabato dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, domenica e festivi dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.
Sabato prossimo (11 marzo), alle ore 17.30, l’ex sala udienze del giudice di pace, a palazzo dei Governatori, ospita la presentazione del libro dal titolo: “Figurine italiane. Ritratti e storie tra un millennio e l’altro”, pubblicato da Avagliano editore.
L’autore del saggio, Dario Biagi, dialogherà con Mauro Grespini, giornalista e insegnante, ripercorrendo quasi un secolo di vita italiana e tratteggiando personaggi della nostra cultura come Guareschi, Zavattini, Labranca, Gassman, Berto e altri, fino a Enzo Biagi, il grande giornalista e scrittore che dell’autore è lo zio.
Nato in Brasile, Dario Biagi svolge la professione di giornalista. Ha vissuto gran parte della sua vita a Milano ma attualmente risiede a Osimo. Ha lavorato in vari periodici e, a lungo, alla Rai. Ha pubblicato una quindicina di libri, fra cui otto biografie.
Con Avagliano editore sono usciti “L’incantatore. Storia di Gian Carlo Fusco” (2005), “Il dio carta. Vita di Erich Linder” (2007) e “Lettere d’amore di un eccentrico. Epistolario tra Gian Carlo Fusco e Floriana Maudente” (2020).
L’iniziativa, promossa dall'associazione Gopher, è patrocinata dal Comune di San Severino. Sono in scaletta anche la lettura di alcuni brani del libro e una serie di intermezzi musicali a cura della violoncellista Lavinia Repupilli.
Al termine del pomeriggio sarà offerto un aperitivo dalla storica pasticceria Allegretto di San Severino. Collabora alla realizzazione dell'evento la libreria Gulliver di Giorgio Montecchia.
Record di presenze per la mostra "Saluti dal Porto", allestita nella palazzina del Lido Cluana, da Giulio Vesprini, ideatore del progetto “Vedo a Colori”. Domenica la mostra ha chiuso i battenti registrando oltre 500 visitatori. "Un grande successo di pubblico - ha detto soddisfatto Vesprini – voglio ringraziare tutti coloro che sono passati a trovarmi e che hanno dimostrato interesse e curiosità”.
Un pubblico giovanile, ma anche famiglie, scuole e addetti ai lavori in una palazzina avvolta da un fantastico gioco di luci. “Abbiamo dedicato un’intera mattinata alle scuole e accolto, tra gli altri, anche gli studenti dell’ IIS Bonifazi con 2 classi quarte del grafico Pubblicitario. Molti anche fotografi e fotografe – ha continuato Vesprini - che hanno apprezzato il grande lavoro di archiviazione del progetto con oltre 200 fotografie ufficiali e altrettante da selezionare e stampare”.
La mostra – cantiere, un viaggio nella vita del progetto “Vedo a Colori” illustrato da 70 nuove fotografie realizzate da Federica Borroni, Monica Capretti, Silvia Diomedi e Massimo Perugini, è rimasta “aperta una giornata in più per via della grande richiesta da parte del pubblico. Nella sola giornata di sabato – dice Vesprini - “Saluti dal Porto” ha registrato 100 visitatori in poco meno di tre ore”.
Vedo a Colori, quindi, un progetto che ha fatto di Civitanova la città con il porto più colorato d’Italia e che sta, pian piano animando sottopassi e scuole, incassa un altro successo e si prepara a volare all’estero. Grazie all’invito del direttore Marco Gioacchini, direttore dell’istituto di cultura italiana a Dublino, infatti, questa mostra sbarcherà in Irlanda e sarà la sua prima volta fuori dai confini nazionali.
“Complimenti a Giulio, alla mostra e al suo progetto - ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica - che ha fatto di Civitanova un museo urbano e del nostro porto, il porto più colorato d'Italia. “Vedo a Colori” è senza dubbio un valore aggiunto per Civitanova”.
Due grandi attori amati da pubblico e critica, Lino Guanciale e Francesco Montanari con "L’uomo più crudele del mondo", testo e regia di Davide Sacco, giungono al Teatro Lauro Rossi di Macerata l'11 e 12 marzo, nel cartellone teatrale promosso dal Comune con l'Amat.
Una stanza spoglia, in un capannone abbandonato. I rumori della fabbrica fuori e il silenzio totale all’interno. Paul Veres è seduto alla sua scrivania, è l’uomo più crudele del mondo, o almeno questa è la considerazione che la gente ha di lui. Proprietario della più importante azienda di armi d’Europa, ha fama di uomo schivo e riservato.
Davanti a lui un giovane giornalista di una testata locale è stato scelto per intervistarlo, ma la chiacchierata prende subito una strana piega. "Lei crede ancora che si possa andare avanti dopo questa notte… lei crede che questa vita domani mattina sarà la stessa che viveva prima?" dirà Veres al giornalista.
In un susseguirsi di serrati dialoghi emergeranno le personalità dei due personaggi e il loro passato, fino a un finale che ribalterà ogni prospettiva. "Fino a dove può spingersi la crudeltà dell’uomo? – si domanda il regista Davide Sacco – Qual è il limite che separa una brava persona da una bestia? A cosa possiamo arrivare se lasciamo prevalere l’istinto sulla ragione?"
"Queste domande mi hanno guidato durante la stesura del testo e, successivamente, nella direzione degli attori. Volevamo che il pubblico fosse costantemente destabilizzato e non avesse certezze, che si calasse insieme ai personaggi in un viaggio in cui il rapporto tra vittima e carnefice è di volta in volta messo in discussione e ribaltato - conclude Sacco -. La 'feccia' di cui parlano i protagonisti non è visibile nella scena, fatta essenzialmente di luci fredde e asettiche, ma deve emergere gradualmente fino al finale, in cui speriamo che il titolo dello spettacolo possa diventare nella testa degli spettatori non più un'affermazione ma una domanda per riflettere sulla natura del genere umano".
Dopo la tappa inaugurale di Ancona, prosegue a Macerata il festival europeo della scenografia "Prima Scena", con la direzione artistica del premio Oscar Dante Ferretti. Parte del brand "Scenaria", concept di ambito formativo/spettacolo ideato dall’Associazione di Promozione Sociale Centro Culturale, il festival "Prima Scena" ripropone il fil rouge che accomuna i quattro appuntamenti marchigiani: grazie alla presenza di ospiti di livello internazionale, infatti, saranno sviluppati diversi momenti di confronto sullo splendido mondo della scenografia, protagonista assoluta di questo prestigioso festival.
Alcuni puramente formativi, affidati allo special guest dell’evento, altri dal carattere più ludico (mostra monografica, visione di un film, spettacolo o installazione). In occasione dell’appuntamento maceratese, sarà protagonista la scenografa Margherita Palli, direttrice del Triennio di Scenografia e Set Design Advisor Leader al Naba di Milano.
Il 9 marzo Palli racconterà la sua recente esperienza al Teatro Regio di Parma sulla messa in scena dell’opera "Ascesa e caduta della città di Mahagonny". Insieme a lei, per l'occasione, Giancarlo Colis (scenografo e costumista di film come "Il Mercante di Venezia" e "L’Ultimo Imperatore") e Henning Brockhaus (drammaturgo e regista).
Il giorno seguente Margherita Palli condurrà un laboratorio che vedrà coinvolti in prima persona gli studenti di scenografia dell’Accademia delle Belle Arti di Macerata e di Urbino. Lo stesso giorno sarà inaugurata la mostra "Ascesa e caduta della città di Mahagonny", con i bozzetti scenografici di Margherita Palli e dei costumi realizzati da Giancarlo Colis per l’omonimo spettacolo (regia di Henning Brockhaus). Chiuderà la tre giorni il concerto "Oh Moon of Alabama" con un recital brechtiano (al pianoforte Paolo Ceccarini, voce della soprano Afra Morganti).
Ancona, Macerata, Ascoli Piceno e Potenza Picena sono i quattro comuni scelti per ospitare i grandi appuntamenti in programma, che si porranno l’obiettivo di promuovere e divulgare l’arte magica della scenografia, in tutte le sue forme artistiche: da quelle storiche artigianali a quelle tecniche, fino ad arrivare alle ultime innovazioni tecnologiche e spettacolari dei grandi allestimenti cinematografici, teatrali e televisivi. Un viaggio unico nel panorama internazionale diretto dal grande Maestro, che tanto lustro ha portato alla sua città, alla Regione e all’Italia nel mondo.
Gli appuntamenti di Macerata
GIOVEDÌ 9 MARZO
Ore 16
Auditorium biblioteca Mozzi Borgetti
Margherita Palli, Henning Brockhaus, Giancarlo Colis, Pierfrancesco Giannangeli, Francesco Calcagnini, Benito Leonori e Cristina Alaimo dialogano sul tema “La didattica della scenografia”.
I docenti parleranno dell’insegnamento della scenografia nelle Marche, Margherita Palli racconterà la sua recente esperienza al Teatro Regio di Parma sulla messa in scena dell’opera “Ascesa e caduta della città di Mahagonny” con la regia di Hanning Brockhaus e i costumi di Giancarlo Colis. Infine darà un tema agli studenti presenti che sarà sviluppato nel laboratorio del giorno successivo.
VENERDÌ 10 MARZO
Ore 9.30
Sala Cesanelli – Sferisterio
Laboratorio di Margherita Palli con Cristina Alaimo e gli studenti di scenografia.
Ore 17:00
Sala Cesanelli e Corridoio Innocenziano (Arena Sferisterio)
Inaugurazione della mostra “Ascesa e caduta della città di Mahagonny”, con i bozzetti scenografici di Margherita Palli e dei costumi realizzati da Giancarlo Colis per l’omonimo spettacolo presentato al Teatro Regio di Parma ad aprile 2022 per la regia di Henning Brockhaus.
SABATO 11 MARZO
Ore 17:00
Sala Cesanelli
Visita guidata alla mostra e concerto finale “Oh Moon of Alabama”, recital brechtiano, pianoforte Paolo Ceccarini e la soprano Afra Morganti. Ingresso libero su prenotazione al n. 392 445 0125
Durante le giornate verranno fatte riprese degli eventi e ulteriori interviste dei protagonisti ambientate in scorci significativi della città. Tale materiale audio e video confluirà nel docufilm di progetto, con la regia di Lorenzo Cicconi Massi. In ogni location Enrico Maria Lattanzi, uno dei maggiori platinotipisti italiani, realizzerà un fotoritratto in platinotipia dei protagonisti del festival.