La stagione del teatro Lauro Rossi appena conclusa (la prima realizzata nella sua interezza dopo la proposta forzatamente ‘a frammenti’ della pandemia) ha consentito di dare vita a un programma perfettamente in bilico tra le esperienze più consolidate della scena e gustose novità, sulla scia della tradizione che connota il teatro della città. Sono state oltre 5mila le presenze registrate complessivamente durante le 17 serate proposte dal Comune di Macerata in collaborazione con l’AMAT.
“Una stagione di qualità che ha raccolto successo di pubblico e di critica – ha commentato l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta -. Il teatro Lauro Rossi, punto di riferimento per l’intero territorio grazie anche alla sua lunga tradizione, rappresenta un luogo di comunità aperto a tutti in cui si cresce, ci si incontra e ci si confronta ma anche uno spazio di riflessione".
"Siamo già a lavoro per la prossima stagione e ci auguriamo che sia ancora più ricca e possa accogliere nuove tendenze, nuovi gusti e compagnie nazionali e locali che lavorano da anni, con costanza e passione, in teatro”.
Tanti i volti popolari che hanno animata la stagione teatrale 2022/2023 - Stefano Massini, Massimiliano Gallo, Franco Branciaroli, Umberto Orsini, Lino Guanciale, Francesco Montanari, Nancy Brilli e Chiara Noschese - diretti dai più interessanti registi della scena, da Pier Luigi Pizzi a Ferdinando Bruni, da Leo Muscato a Ivan Cotroneo. Una stagione all’insegna della grande varietà di proposte, dalle commedie al classico “Edipo Re” - in un allestimento di rara forza visiva che ha consentito anche il coinvolgimento di tanti studenti della città - fino alla danza, con l’ospitalità della più importante compagnia italiana, Aterballetto.
Emozionante l’esito della proposta di teatro per ragazzi e per le loro famiglie che ha visto in scena le più importanti esperienze artistiche della scena nazionale; una proposta tutt’altro che scontata guidata dal desiderio di valorizzare al massimo anche questo settore, strategico per la formazione di una vera cultura teatrale nei più giovani.
Come è ormai di consuetudine, in concomitanza con le festività pasquali riapre al pubblico Palazzo Ricci a Macerata e viene ufficialmente inaugurata la stagione culturale 2023 del museo.
Oltre 160 capolavori di pittura e scultura, provenienti dalla raccolta di arte italiana del Novecento della Fondazione Carima, si susseguono nelle magnifiche sale dell’edificio nobiliare appartenuto alla casata maceratese dei Ricci.
A fare da cornice alle opere esposte le sontuose decorazioni che ornano i singoli ambienti di questa dimora gentilizia, che può essere ancora oggi ammirata nella sua interezza, nonché le raffinate suppellettili e i pregevoli arredi settecenteschi.
Il percorso espositivo consente ai visitatori di fare un viaggio ideale attraverso i principali movimenti artistici del XX secolo e i loro protagonisti: dal primo e secondo Futurismo, con artisti della levatura di Boccioni, Depero e Balla, affiancati dai maceratesi Pannaggi e Tulli, alla Metafisica di De Chirico.
Dagli orientamenti del gruppo Novecento con Dudreville, Sironi, Carrà e Conti, alla Scuola Romana, rappresentata da Scipione, Mafai e Raphaël. Dagli esponenti del gruppo Corrente, quali Treccani e Sassu, al realismo sociale di Guttuso, arrivando alle ricerche astratte di Magnelli e Prampolini, all’universo informale di Burri e Fontana e, infine, alle evoluzioni della Pop Art con Schifano e Festa.
Le ricerche plastiche del secolo scorso, inoltre, sono documentate da un consistente nucleo di sculture firmate da Rosso, Martini, Greco, Messina, Fazzini, i fratelli Pomodoro e Ceroli, solo per citarne alcuni. La visita termina con il "tesoro nascosto" di Palazzo Ricci: la cappellina privata di famiglia all’ultimo piano, dove è custodito il Compianto su Cristo morto di Vittore Crivelli.
Pasqua 2023 all’insegna delle visite guidate per il circuito museale “Infinito Recanati”, che si prepara ad accogliere i visitatori proponendo anche l’apertura straordinaria di tutti i musei civici e dell’ufficio Turistico di via Leopardi per lunedì 10 aprile.
Dunque tutti aperti anche a Pasqua e Pasquetta, con orario 10-13/15-18, i musei di: Villa Colloredo Mels/Museo Emigrazione, Torre del Borgo, Museo Beniamino Gigli/Musica, e tante le visite guidate proposte ai visitatori.
Presso l’Ufficio Turistico nelle giornate del 7,8,9,10 aprile si terrà alle ore 12 il suggestivo percorso teatralizzato nella zona leopardiana “Infinito Experience”; spazio anche ai capolavori lotteschi di Villa Colloredo, che si potranno ammirare in una visita guidata nelle giornate dell’8 e 9 aprile, con partenza alle ore 10.00.
Visite guidate sono in programma anche al Museo Beniamino Gigli/Musica nelle giornate dell’8 e 9 aprile, con partenza alle ore 16.00. Al Museo dell’Emigrazione rimane aperta al pubblico la mostra di Aldo Pastore “…per terra e per mare”, mentre alla Torre del Borgo si potrà visitare l’installazione di Alfredo Saino “Ben tornata tautologia”; ultimi giorni di esposizione, infine, per le installazioni del progetto “Logos Infinito”, curate da Gianluca Marziani e che interessano tutte le strutture del circuito. Nelle prossime festività si potrà inoltre usufruire del biglietto unico tra i musei di Recanati e Macerata, ticket a tariffa agevolata disponibile nelle biglietterie dei 7 musei o acquistabile online.
Le prime righe sono quelle di un’autrice di successo, le successive sono tutte da creare. Queste le premesse del premio letterario Incipit d’autore lanciato dall’associazione culturale Picus, giunto quest’anno alla terza edizione. Madrina del premio la scrittrice Silvia Zucca, l’ideatrice e la creatrice del romanzo di successo che ha ispirato la seguitissima serie Netflix Guida astrologica per cuori infranti.
Compito dei partecipanti sarà di partire dall’incipit fornito da Silvia Zucca e di scrivere un racconto di massimo 5.000 battute. C’è tempo per partecipare fino al 30 maggio 2023, mentre la premiazione avverrà il 2 settembre presso il suggestivo teatro “Pagani” di Monterubbiano.
I racconti verranno giudicati da una giuria tecnica composta dalla sceneggiatrice Valentina Capecci, dagli autori Christina Assouad, Jonathan Arpetti, David Miliozzi, dall’editor e agente letterario Luca Pantanetti, dalla sindaca con delega alla cultura del Comune di Monterubbiano Meri Marziali. Silvia Zucca sarà presidente di giuria e premierà i tre migliori racconti.
Il premio Incipit d’autore ha il patrocinio del Comune di Monterubbiano e il sostegno di Coop Alleanza 3.0 e Confartigianato Macerata-Fermo-Ascoli.
L’assessore al turismo Manola Gironacci ha rappresentato l’amministrazione comunale di Civitanova Marche in occasione del convegno "Umana Sostenibilità" sui temi del cicloturismo, sicurezza stradale e mobilità sostenibile, organizzato il 28 marzo a Montecosaro, all’interno della manifestazione “Un grande albero c’è”. Ospiti sul palco delle Logge Davide Cassani, Marco Scarponi e Fabio Marziali.
“Ritengo importante partecipare a questi eventi di confronto pubblico sull’ambiente - ha riferito al termine dell’evento l’assessore Gironacci -. La società attuale ci spinge verso un turismo lento, sostenibile, un turismo sicuramente di nicchia, ma le cui richieste sono in notevole crescita. Il comune di Civitanova Marche è da tempo capofila di molti progetti legati alla mobilità sui pedali, ma occorre allargare la rete dei comuni del nostro territorio per arricchire le offerte da proporre ai turisti che arrivano nella nostra regione".
"Le Marche hanno tutte le carte in regola, sia da un punto di vista paesaggistico che artistico, per diventare un’eccellenza del turismo green. Ma, come giustamente è stato sottolineato dagli ospiti del convegno, occorre aumentare la sicurezza in strada. In questo senso, Civitanova già nel 2019 ha installato i primi segnali con la scritta: "Attenzione. Strada frequentata da ciclisti" e per la distanza di 1,5 metri tra l’automobile e la bicicletta. Da qualche settimana il segnale campeggia anche sulla Strada Provinciale Maceratese e presto ce ne saranno altri proprio tra Civitanova alta e Montecosaro" ha concluso Gironacci.
È stata inaugurata ieri a Roma, la mostra “Le Marche. L’unicità delle molteplicità”. L’esposizione è allestita a Palazzo Poli, in via Poli 54, in un edificio che ospita l’Istituto centrale per la grafica e che insiste sulla Fontana di Trevi, e si potrà visitare gratuitamente fino al 28 maggio.
“Un luogo fantastico – ha commentato il presidente Francesco Acquaroli - . È stata un'ottima intuizione allestire la mostra in questa prestigiosa cornice che affaccia sulla Fontana di Trevi. La mostra darà la possibilità di scoprire le Marche attraverso tante storie di personaggi ed anche ammirare dei pezzi unici a loro appartenuti, in un luogo straordinario”.
“Sono convinto dell'efficacia dell'iniziativa che inauguriamo perché riesce a mettere insieme una molteplicità di aree di interesse: lo sport, la cultura, l'arte, la scienza. Vari aspetti come varie sono le Marche, l’unica regione rimasta in Italia a declinarsi ancora al plurale. Questo va visto con orgoglio, come pure l’idea di dare lustro e ringraziare chi con il suo operato, nel presente e nel passato, ha reso importante la nostra storia e il nostro territorio e l’Italia intera, conservando sempre un attaccamento alla terra d'origine”.
Ospite d’eccezione il ct della nazionale di calcio, Roberto Mancini, testimonial delle Marche, che ha visitato la mostra insieme al presidente Francesco Acquaroli e al direttore di Atim, Marco Bruschini. “Le Marche sono una regione fantastica – ha detto il ct della nazionale - ma non solo perché ci sono nato, per cui è chiaro che è un sentimento che viene dal cuore".
"Penso davvero che sia una regione piena di persone perbene, di luoghi fantastici e poi, come la storia dimostra, è stata piena di personaggi incredibili. Questa mostra lo illustra bene. E il calcio può trovare spazio in questa esposizione perché arte e calcio sono sulla stessa lunghezza d’onda. Il calcio è arte”.
L’esposizione è dedicata alle figure che hanno reso le Marche “una regione sempre creativa e competitiva”. Donne e uomini illustri che hanno cambiato la storia operando con modalità vincenti in molteplici ambiti, tutti rappresentati nell’esposizione da un’opera originale, un oggetto, un filmato o delle fotografie, distribuiti in 56 isole: 20 dedicate all’arte, 3 alla letteratura, 7 alla musica, 4 alle scienze, 6 alla società, 8 allo spettacolo, 8 allo sport.
Tra i presenti all’inaugurazione: Vittorio Sgarbi, sottosegretario di Stato alla Cultura; l’onorevole Lucia Albano, sottosegretaria di Stato all’Economia e Finanze; il sottosegretario all'Interno, onorevole Emanuele Prisco; il senatore Guido Castelli, commissario straordinario per il sisma; l’onorevole Mirco Carloni, presidente commissione Agricoltura della Camera; l’assessore regionale Francesco Baldelli.
L’esposizione è curata da Alessandro Nicosia, organizzata e realizzata da C.O.R. Creare Organizzare Realizzare con la collaborazione di Rai Teche e Archivio Storico Luce; sponsor tecnico European Broker, catalogo Gangemi Editore. L’esposizione mira a evidenziare tutte le caratteristiche del dinamismo marchigiano, gli aspetti che ne determinano il fascino e la particolarità, attraverso figure che l'hanno abitata e valorizzata.
Alcune delle opere sono state prestate dall’Istituto centrale per la grafica. Dietro una lunga ricerca di materiali, esposti per la prima volta, si documenta un immenso patrimonio di rilevanza internazionale.
Molto interesse ha suscitato la presentazione del libro “Diverrai diamante” di Sergio Santinelli, organizzata sabato dagli assessorati alle Politiche sociali, Cultura e Turismo e Azienda Teatri di Civitanova nel contesto della mostra “Parlando con voi” - racconti in fotografia di donne disabilità e diritti, allestita all’Auditorium Sant'Agostino di Civitanova Alta dal museo Magma. Con questo progetto, il fotografo ha voluto coinvolgere donne in situazioni di marginalità per sottolineare i loro talenti oltre le loro difficoltà e devolvere parte dell’incasso a sostegno di Uildm - Unione Italiana Lotta alla distrofia muscolare.
L’assessore Barbara Capponi ha sottolineato l’importanza di iniziative come queste, che si caratterizzano per essere molto più di un semplice momento di confronto dove parlare di inclusione. “Nella giornata di sabato l’inclusione si è fatta. Grazie a chi ha collaborato con l'assessorato alle Politiche sociali per toccare con mano la consapevolezza che rovesciare l'ottica è possibile, e che focalizzarsi sulle capacità che ciascuno ha, oltre i limiti inevitabilmente presenti in ogni essere umano, è più facile di quanto si pensi".
"L'Amministrazione comunale con il ‘progetto Civitanova città con l'infanzia’ da anni promuove iniziative di sensibilizzazione su tematiche inerenti alle Pari opportunità di genere e di condizione e proseguiremo su questa strada” - ha detto l’assessore Capponi.
L’iniziativa del 25 marzo, volta ad approfondire gli aspetti legati al ruolo e ai diritti delle donne e, in particolare, delle donne disabili, ha visto ospiti la campionessa civitanovese Cristina Abrami, vice campionessa mondiale e campionessa italiana di seconda categoria di beach tennis e l’architetto Consuelo Agnesi, specializzata in progettazione inclusiva e accessibilità, titolare dello studio di Architettura Studioinmovimento e membro Cerpa Italia onlus.
Per l’occasione ha portato i saluti Marzia Brandi, già membro della commissione Pari opportunità regionale, che ha chiuso l'evento ringraziando tutti gli attori per la grande attenzione e per lo sguardo condiviso sulla vera inclusione.
All'incontro era presente anche Alberto Franceschini di “AspassoBike”, che ha raccontato le motivazioni che hanno spinto un privato a sponsorizzare un progetto sociale così importante. Le testimonianze sono state tradotte nella lingua dei segni.
La pubblicazione raccoglie immagini di 40 donne che hanno fatto un grande percorso di accettazione, affrontato con determinazione e coraggio. Nei ritratti di Santinelli c'è chi, nella propria condizione, ha trovato la parte più vera e bella facendo del proprio ordinario un tempo straordinario.
Le straordinarie donne ritratte in questo libro e le loro storie, più o meno note, sono una fonte di ispirazione ed un esempio costante. Il progetto “Diverrai Diamante” è a sostegno di UILDM Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare - direzione nazionale. Il libro (Edizioni Artestampa, 2021) ha vinto il premio letterario internazionale città di Cattolica (sezione emotion).
La mostra "Parlando con voi. Immagini e parole di trenta fotografe italiane" organizzata dal Museo Archivio della Grafica e del manifesto prosegue all'Auditorium Sant’Agostino di Civitanova Alta fino a venerdì 31 marzo, è visitabile ad ingresso libero.
La Gioconda e un pianoforte... ascoltando le note, Monna Lisa prende coscienza di sé, si libera della tela che la imprigiona e si racconta al pubblico come donna e come icona della pittura mondiale. Domenica 2 aprile alle ore 18,00 va in scena al Politeama di Tolentino Monna Lisa Unplugged con Maria Letizia Gorga e Cinzia Pennesi al pianoforte, che esegue dal vivo le musiche da lei arrangiate.
Uno spettacolo entusiasmante tra teatro e musica per la regia di Pino Ammendola, liberamente ispirato al libro No, la Gioconda no di Carla Cucchiarelli. Video art di Claudio Ammendola e Sara Angelucci.
Ironica, sfuggente e sensuale, la Monna Lisa è stata di volta in volta amata e idolatrata, ma anche irrisa e vandalizzata. Le emozioni della ‘persona’ madonna Lisa di messer Giocondo e la storia e le vicissitudini del quadro più famoso del mondo, il tutto punteggiato e contrappuntato dalle canzoni e dai pezzi musicali dedicati alla Gioconda. Sullo sfondo la miriade di immagini che l’hanno vista esaltata, deturpata, modificata... in qualche modo cannibalizzata. Maria Letizia Gorga partendo proprio da Monna Lisa continua il racconto su altre grandi figure femminili.
Attrice e cantante, Maria Letizia Gorga è stata diretta in teatro da importanti registi come Vassiliev, De Simone, Albertazzi, Scaparro, Barra, Micol, Ammendola, Sepe, Russo, Pesce, Giordano, Pedroni, Giorgetti, La Manna, Gazzara, Tamburi, Prosperi, Belli, Piccoli, Lombardo Radice, Pera Tantina de La Fura dels Baus, Oliviero, e altri e ha collaborato con grandi musicisti come Nicola Piovani, Ezio Bosso, Germano Mazzocchetti.
Ha lavorato sull’interpretazione e la diffusione della poesia con Achille Millo, Elio Pecora, Edoardo Sanguineti, Corrado Calabrò, il Maestro Fausto Razzi, l’Einaudi e il festival Mediterranea diretto da F. Bettini, e per l’Odin Teatret.
Ha composto ed interpretato per il Macerata Opera Festival "Mediterranea, onde sonore" melologo per voce ed archi musicato e diretto dal Maestro Cinzia Pennesi e da Carla Magnan, Carla Rebora e Roberta Vacca. Ha inciso il disco de “La Cantata dei Pastori” di Peppe Barra e del “Decamerone” di Renato Giordano, entrambi con le musiche originali di Lino Cannavacciuolo. È nel film Youth di Paolo Sorrentino e nella sua colonna sonora con il brano "A ma maniere" di P. Sevran.
Drusilla Foer ritorna in scena nell’estate del 2023 ancora una volta con il suo recital in divenire, "Eleganzissima", ormai un format di culto in continua trasformazione. Una manciata di appuntamenti a partire dal 10 giugno per circa due mesi, per un tour in piazze e anfiteatri di grande suggestione. Il 15 luglio sarà all’Arena Beniamino Gigli di Porto Recanati, data organizzata da Vincenzo Berti e Gianluca Bonanno per Ventidieci e Monica Savaresi per Savà Produzioni Creative, con il patrocinio del comune di Porto Recanati.
Un successo clamoroso e consolidato già da qualche stagione, ma mai uguale a sé stesso, "Eleganzissima" è un viaggio fra gli aneddoti tratti dalla vita sorprendente di Madame Foer, vissuta fra l’Italia, Cuba, l’America e l’Europa, e costellata di incontri e grandi amicizie con persone fuori dal comune e personaggi famosi, fra il reale e il verosimile.
Un recital, ricco di musica e canzoni dal vivo, fra racconti confidenziali e unici e ricordi eccezionali e dal valore universale. Il pubblico si troverà coinvolto in un viaggio nella realtà poco ordinaria di un personaggio realmente straordinario, in un'alternanza di momenti che strappano la risata e altri dall'intensità commovente.
In scena con Madame Foer, autrice e interprete di "Eleganzissima", i suoi musicisti, Loris Di Leo al piano e Nico Gori al sax e clarinetto, ai quali si unisce in alcuni momenti alla chitarra classica il suo leggendario manager e produttore Franco Godi, che cura anche la direzione artistica dello spettacolo e lo produce con la sua Best Sound.
Soldi, sentimenti, sesso e successo sono gli ingredienti de "Il test", commedia del giovane drammaturgo spagnolo Jordi Vallejo interpretata da Roberto Ciufoli con Benedicta Boccoli, Simone Colombari e Sarah Biacchi, in scena giovedì 30 marzo all’Auditorium Benedetto XIII di Camerino, nuovo appuntamento del cartellone proposto da Comune e Amat con il sostegno di MiC e Regione Marche con il patrocinio di UniCam.
"Cosa preferisci: centomila euro subito o un milione di euro fra dieci anni?". Ettore e Paola, coppia con qualche problema economico, devono affrontare la scelta che gli propone il vecchio amico Toni, in attesa che li raggiunga per cena la nuova giovane fidanzata, eccentrica psicologa di successo. Accontentarsi di una bella fortuna subito o aspettare anni per decuplicarla? La domanda è semplice, la risposta meno.
"I test appassionano - dice Roberto Ciufoli, che della graffiante pièce, campione di incassi nei teatri spagnoli, firma anche la regia -. La ricerca della giusta risposta per mostrare di essere intelligenti, acuti, pronti, à la page, ha mantenuto un fascino intramontabile. Cosa può mai nascondersi dietro l’innocuo 'è meglio un uovo oggi o la gallina domani'? Rispondere 'dipende dallo stato di salute della gallina' denota sagacia, cinismo o analisi pragmatica?".
"Qualunque sia lo scopo di un test, il risultato finale sarà sempre una scoperta o la conferma di un comportamento che addirittura può sconvolgere chi viene testato. È il nostro caso. I protagonisti della nostra storia vengono letteralmente travolti dagli esiti di quello che all’apparenza è solo un inoffensivo test comportamentale: preferisci la voracità del morso qui e ora o la pazienza dell’attesa di un futuro piatto più sostanzioso? Il test va in scena, potete accontentarvi del morso di una sera o tornare e testare la ricchezza del piatto", conclude Ciufoli.
Il rapper Federico Leonardo Lucia, in arte Fedez, ha testimoniato ad Ancona nel processo 'bis' per la strage nella discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo su presunte responsabilità per la sicurezza e le carenze strutturali del locale, nella notte tra il 7 e l'8 dicembre 2018 quando, nella calca seguita a spruzzi di spray al peperoncino, morirono cinque adolescenti e una madre 39enne.
Fedez, cappotto nero, e look total black, è apparso in buona forma; è entrato e uscito dal Palazzo di giustizia lontano da telecamere e fotografi. Ha risposto alle domande dei pm Paolo Gubinelli, Valentina Bavai e dei legali di difesa e parte civile, parlando anche delle proprie esperienze di djset, prima che la popolarità lo portasse a riempire palazzetti e stadi.
Fedez è stato chiamato a rispondere sulle condizioni del locale, delle quali però non aveva memoria, perché si era esibito due volte in dj-set alla Lanterna nel 2015 (486 biglietti venduti) e 2016 (586 biglietti). In un'intervista in tv il rapper aveva parlato dello "scenario peggiore" accaduto la sera della tragedia a Corinaldo: in aula, rispondendo ai pm, ha confermato il senso delle sue parole a proposito del prevedibile sovraffollamento del locale: "Cachet alto, spesa bassa per i biglietti (20 euro, ndr) e capienza limitata (500 posti, ndr)".
Quella sera si sarebbe dovuto esibire nel locale, in dj-set, Gionata Boschetti in arte Sfera Ebbasta, anche lui chiamato a testimoniare. Per quell'esibizione, che poi non avvenne a causa della tragedia, hanno ricordato i pm era stato pattuito un compenso di 17.500 euro.
Secondo Sfera in altre occasioni era capitato che durante altri show in dj-set venisse spruzzato spray urticante e in un'occasione era stato sgomberato il locale e interrotto il concerto per poi riprendere dopo 20 minuti, senza che nessuno rimanesse ferito. Sfera ha raccontato che, insieme allo staff con diversi van, erano arrivati a un chilometro dal locale quando vennero informati dei problemi che c'erano stati: il manager andò a piedi fino alla discoteca e seppe della tragedia, poi tornarono in albergo.
Il trapper ha parlato di quel periodo in cui, grazie al disco Rockstar, "più venduto in Italia nel 2018", stava ottenendo molto successo e nel quale tutti gli show erano sempre sold-out. "Mi era capitato altre due o tre volte lo spray al peperoncino agli show ma non mi ricordo in quali locali - ha detto -. Una volta, non mi ricordo dove, dovemmo sgomberare la sala e poi lo show è ripreso dopo mezz'ora". Lui nel frattempo era stato portato nel backstage: "Sentivamo bruciori agli occhi e difficoltà a respirare, mentre la gente si agitava".
In quell'occasione, ha riferito, gli "addetti alla sicurezza avevano aperto le uscite di sicurezza per far defluire le persone che poi erano rientrate senza che nessuno rimanesse ferito". In altre occasioni, ha detto ancora Sfera, "non era neanche stata sgomberata la sala, non c'erano state conseguenze".
Sabato 25 marzo i Teatri di Sanseverino tornano ad ospitare la rassegna "Incontri con l’Autore" accogliendo all’Italia, alle ore 17 ad ingresso gratuito, lo scrittore Guido Garufi e l’antologia "La Poesia delle Marche. Il Novecento e oltre", Affinità Elettive edizioni.
Nel labirinto dell’ultimo trentennio, dentro l’attuale società "liquida", questa antologia offre un consuntivo storicamente solido collegandosi al precedente lavoro dell'autore del 1998. Carlo Bo, a tal proposito, ha scritto: “Se si facesse in ogni regione d'Italia il lavoro che Garufi ha fatto per le Marche, avremmo una storia della letteratura contemporanea più ricca e più completa”.
L'opera di Garufi oggi rappresenta il passo successivo e decisivo per comprendere l’attività letteraria delle Marche a partire dalla metà del Novecento fino ai nostri giorni. Lo snodo è fondamentale per chiarire le eventuali variabili (di lingua, di stile o tematiche) che attraversano la "vecchia" generazione nei confronti di quella nata negli anni sessanta e oltre, fino agli esordienti o "novissimi".
La materia presa in esame rivela questioni inedite come la rivoluzione industriale "leggera", internet e dintorni, e dunque la metamorfosi della "lingua generale" che risulta standardizzata nel suo riflesso specifico che è il canone poetico. Pur nel caos e nell'arcipelago della "frammentazione" e della "velocità" affiora decisamente una immagine complessiva della poesia marchigiana unitaria e salda.
Art Festival, primo appuntamento ad inaugurare, per il centro Italia, la stagione estiva dell'arte performativa, scopre le sue carte, annunciando un’edizione formato maxi. Il Festival si svilupperà in 3 weekend, un lungo percorso che dal 23 giugno al 9 luglio e toccherà ben 5 comuni marchigiani: Montelupone, Porto Recanati, Loreto, Numana e Recanati, cinque splendide città per 5 programmi tutti diversi, ognuno adattato alle peculiarità architettoniche che ogni cittadina offre.
Una grande soddisfazione per l’Associazione promotrice Whats Art aps, nata per valorizzare i territori attraverso il fascino delle arti performative. Art Festival si aprirà a Montelupone il 23 giugno con un unico spettacolo in doppia replica in Piazza del Comune.
Il Festival si sposta il 24 giugno a Porto Recanati, come riconferma del successo dell’edizione 2022, nella splendida cornice del Parco Europa, con un programma che sarà scandito dai ritmi del mare. Il 30 giugno ancora una novità e ancora una prima, perché Art Festival sarà a Loreto in via Papa Sisto V, uno dei posti panoramici più belli della costa.
Il primo luglio il Festival torna per il secondo anno anche a Numana, la suggestiva Regina del Conero, che verrà arricchita di performance uniche. Il Festival concluderà il suo itinerario con la due giorni dell’8 e 9 luglio a Recanati, dove tutto il centro storico si trasformerà in un unico vero e proprio palco all'aperto.
Come da format ormai consolidato, artisti e compagnie provenienti da tutto il mondo si esibiranno in strada secondo un programma dettagliato. Tutta la rassegna è ad ingresso libero ed è destinato ad un pubblico di tutte le età. Dal pomeriggio a tarda sera si potrà vivere un momento di grande convivialità e partecipazione, grazie anche alle tante attività collaterali, tra mercatino di artigianato, installazioni e proposte di street food di qualità.
Sabato 25 marzo, alle ore 21:30, secondo appuntamento con "Mount Echò 2023": la rassegna di musica e suoni. Al teatro delle Logge di Montecosaro, nel bellissimo borgo antico nella provincia di Macerata, sta per arrivare Keeley Forsyth: una compositrice, cantante e attrice di Oldham, del nord-ovest dell'Inghilterra. Le composizioni della Forsyth sono incentrate su una ricerca singolare, emotivamente cruda e magnetica investigazione vocale, con devastanti ed esaltanti sfumature.
I personaggi che popolano le sue can zoni raccontano di alte e basse maree; di libertà e intrappolamento, di trionfi duramente conquistati fino a raggiungere gli angoli più bui della vita domestica. Le storie narrate non sono mai soffocanti, ma sorprendentemente empatiche e seducenti.
L’artista inglese estremizza dolore e solitudine con una poetica emula sia di Nick Cave (la spirituale e magnifica title track) che di Colin Stetson, al quale l’autrice ruba il respiro del sax, trasformandolo in voce dell’anima e del corpo nella cupa e ascetica “Blindfolded”. Un singolarissimo viaggio tra molteplici linguaggi artistici, che abbracciano il teatro, la narrazione e la sperimentazione vocale, in perfetto stile MountEcho’.
È in programma alle ore 18 il taglio del nastro della mostra Autres Regards al Lido Cluana di Civitanova Marche. L’apertura è affidata ad un approfondimento culturale legato ai temi filosofici ed estetici connessi all’uso dei nuovi strumenti digitali. A dialogo con Hermas e Lucrezia Ercoli il fotografo Luca Michetti e l’architetto Vittorio Lanciani.
Quali nuove prospettive, interrogativi e limiti si aprono con l’introduzione dell’intelligenza artificiale? Come i nuovi strumenti informatici e digitali si pongono in dialogo con il secolo precedente e come cambieranno il secolo futuro? Interrogativi al centro del pomeriggio di riflessione che Popsophia dedica alla filosofia dell’informazione e alla nuova estetica digitale nel giorno dell’inaugurazione della mostra Autres Regards.
Partendo proprio dalla nuova concezione espositiva possibile grazie alla galleria virtuale e modulare di Popsophia, Lucrezia ed Hermas Ercoli dialogheranno con due esperti del settore per far emergere le implicazioni filosofiche connesse all’uso dei nuovi media e le loro applicazioni sul mondo dell’arte e dell’immagine.
A partire dalle ore 18 tra i relatori Luca Michetti, fotografo ed esperto di digital art, che proporrà l’intervento dal titolo “Ubique et semper” un ovunque e sempre che sono caratteristiche proprie del mondo digitale e virtuale. A seguire Vittorio Lanciani presidente dell’ordine degli architetti che affronterà il tema delle nuove frontiere dell’architettura connesse allo spazio virtuale. Al termine del pomeriggio di vernissage, un momento conviviale per tutti gli intervenuti. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
E’ appena uscito per le edizioni di Anima Mundi, nella collana diretta da Franca Mancinelli e Rossana Abis, "Atelier d’inverno" di Remo Pagnanelli. Si tratta di un libro decisivo per chi ha fin dall’inizio letto le raccolte di Pagnanelli, a partire dalla prima, "Dopo", del 1981.
"Atelier", precisiamo, uscì nel 1985 con una prefazione di Giuliano Gramigna. Daniela Marcheschi nel 2000 pubblicò l’opera omnia ivi incluse le varianti. Ma la novità della recente edizione si deve alla madre di Remo, professoressa Luigia, che proprio nel 2000, recuperava riassestamenti, rimodulazioni, varianti operate da Pagnanelli nel gennaio 1987, anno della sua scomparsa.
Il testo ri\visto da Pagnanelli si trovava in un piccolo pIico che conteneva, appunto, tali evidenti novità. Si deve dunque alla famiglia Pagnanelli il lavoro matto e disperato necessario per inventariare tutti i manoscritti originali presso il Gabinetto Viessieux di Firenze che nel frattempo si era offerto per il deposito biobibliografico, ivi incluse centinaia di lettere (di invio e di risposta) con i maestri di allora, ad esempio Fortini, Luzi, Montale, Sereni, Bertolucci e tantissimi altri.
La riedizione di "Atelier" ha in prefazione un vero e proprio piccolo saggio di Roberto Galaverni che scrive: "Quando all’inizio degli anni Novanta ho cominciato a leggere le sue poesie e i suoi saggi critici, la mia impressione è stata infatti quella di trovarmi davanti a qualcuno che mi poteva insegnare moltissimo. Un maestro insomma", e una commovente ed intensa nota non marginale di Milo De Angelis diretta a segnalare come per Remo la poesia non fosse unicamente "estetica" o "svago" ma più precisamente, "La passione del ragionamento" (questo è il titolo dell’intervento di De Angelis).
"Atelier d’inverno", con la sua insistenza sulla metafora del "freddo" e dell’inverno rappresenta una testimonianza che si è radicata per lingua e per stile nelle generazioni dei poeti successivi, in un segmento ben riconoscibile delle nuove generazioni. Il nuovo testo risulta rimodulato musicalmente e questo, indubbiamente, consentì all’autore di eliminare schegge o ritmi, rileggendo ad alta voce i suoi stessi testi.
Un esercizio di sottrazione e di levigazione: qui, a volte, anche nella scelta di nuovi spazi sulla pagina, appaiono più folgoranti e lucenti certi frammenti di testi memorabili. Più incisivi come fu la sua attività indomabile di critico letterario.
(Credit foto: www.remopagnanelli.it)
Un percorso espositivo per ricordare i protagonisti che hanno reso grandi le Marche. Sarà allestito, a Roma, dal 29 marzo al 28 maggio 2023, presso Palazzo Poli (Istituto centrale per la grafica, via della Stamperia 6 che insiste sulla Fontana di Trevi).
Nella Capitale (Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano, presso la Camera di commercio), il presidente della Regione Francesco Acquaroli ha partecipato alla presentazione della mostra: "Le Marche. L'unicità delle molteplicità" che si potrà visitare gratuitamente e interamente dedicate alle figure che hanno reso le Marche "una regione sempre creativa e competitiva".
Donne e uomini illustri che hanno cambiato la storia operando con modalità vincenti in molteplici ambiti, tutti rappresentati nell’esposizione da un’opera originale, un oggetto, un filmato o delle fotografie. All’interno della mostra, a Palazzo Poli, sarà possibile ammirare una ricca collezione di documenti, foto, video, musiche, oggetti personali, distribuiti in 56 isole: 20 dedicate all’arte, 3 alla letteratura, 7 alla musica, 4 alle scienze, 6 alla società, 8 allo spettacolo, 8 allo sport.
"L’esposizione rappresenta l’occasione straordinaria per raccontare la nostra regione attraverso i suoi testimonial: personaggi che partendo dalle Marche, hanno portato le Marche nel mondo - ha detto il presidente Francesco Acquaroli -. La mostra contribuisce a creare un sentimento di marchigianità capace di superare i campanilismi che ci contraddistinguono. Aiuta a conoscere storie incredibili che gli stessi marchigiani molto spesso non conoscono a fondo".
Acquaroli si è soffermato, in particolare, sull’imprenditorialità marchigiana: "I suoi protagonisti hanno portato lavoro nelle Marche, consentendo ai nostri territori di vivere e progredire". "Per noi oggi è un giorno estremamente importante, perché siamo qui al Tempio di Adriano a presentare le Marche, poi saremo a Palazzo Poli, il palazzo che regge la Fontana di Trevi: due luoghi iconici della città che devono celebrare tutte le eccellenze delle Marche" ha evidenziato il direttore Atim Marco Bruschini.
"Abbiamo fatto una attenta ricerca da cui è emerso che le eccellenze nelle Marche sono tantissime, straordinarie – ha riferito Alessandro Nicosia, curatore e organizzatore della mostra - Abbiamo voluto dimostrare, con questo progetto, che queste unicità di personaggi fanno parte di una logica che è quella di una diversità, una molteplicità, che solo una regione, l’unica al plurale, può portare avanti. È questa la grande novità della mostra".
A Roma le Marche vengono raccontate anche attraverso lo sport. "Grande soddisfazione essere una testimoniale della mostra. Parlerò delle mie vittorie, dei traguardi raggiunti nel 2012, del sacrificio fatto e dell’orgoglio che ho sempre nel rappresentare le Marche", ha affermato Elisa Di Francisca.
Olimpia Leopardi si è soffermata sull’importanza del turismo culturale nelle Marche, “con Giacomo Leopardi filo conduttore di un passato che è anche presente e che sarà anche il futuro, non solo per le Marche”.
“Abbiamo condiviso il progetto della Regione Marche che da anni si sta impegnando in un’ottima valorizzazione del proprio territorio – ha riferito Maura Picciau, direttrice Istituto centrale per la grafica - Mettiamo a disposizione le migliori sale del museo di Palazzo Poli e condotto una ricerca nei nostri archivi per fare emergere i migliori artisti marchigiani di disegno e incisione, a partire dal 1500 fino a oggi, scegliendo una trentina di opere da esporre”.
L’esposizione mira a evidenziare tutte le caratteristiche del dinamismo marchigiano, gli aspetti che ne determinano il fascino e la particolarità, attraverso figure che l'hanno abitata e valorizzata - sono rappresentate tutte le province - e attraverso un focus sulle città d’arte, espressioni di un pluralismo culturale sedimentato da secoli che la rende una tra le regioni d’Italia più ricche di beni culturali.
Alcune delle opere sono state prestate dall’Istituto centrale per la grafica. Dietro una lunga ricerca di materiali, esposti per la prima volta, si documenta un immenso patrimonio di rilevanza internazionale.
Nell’isola destinata a Leopardi saranno presenti due libri di proprietà del grande poeta e scrittore, una penna a piuma d’oca, uno scritto autografo; in quella allestita per Matteo Ricci saranno collocati due testi provenienti dalla biblioteca dei Gesuiti in Vaticano: un volume del 1600 e uno dell’1800; in quella dedicata a Raffaello si troverà una miniatura, ultimo ritratto del Maestro ancora in vita; un autografo musicale di “Canone perpetuo per quattro soprani” sarà il documento appartenuto al grande compositore Rossini presente nell’isola a lui indirizzata; saranno messi in mostra anche maschera, fioretto e guanto dell’atleta Di Francisca e così per tutti gli altri personaggi, anche contemporanei, che testimoniano la grandezza e la peculiarità delle Marche.
A seguito degli interventi conservativi effettuati sulla “Trasfigurazione” di Lorenzo Lotto, iniziati nel mese di ottobre 2022, è stato inaugurato oggi al Museo Civico di Villa Colloredo Mels il nuovo allestimento dell’opera.
“Siamo lieti di restituire al pubblico questa importate opera del Maestro Lorenzo Lotto appena restaurata e riportata al suo massimo splendore - Ha dichiarato il sindaco Antonio Bravi – Il nuovo allestimento della Trasfigurazione e delle altre tre opere del Lotto presenti nel nostro Museo racconta ai visitatori l’importanza che il grande pittore ha avuto nelle Marche. Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato per raggiungere l’ obiettivo di messa in sicurezza e valorizzazione dell’opera”.
Il capolavoro del Lotto, risalente al 1511, commissionato dalla Confraternita dell’Antica Chiesa di Santa Maria in Castelnuovo, lascia trapelare influenze raffaellesche e racconta il momento in cui Gesù rivela agli apostoli la natura divina della sua persona.
Su indicazione della Soprintendenza dei Beni Culturali delle Marche l’opera è stata bonificata e restaurata nei mesi scorsi da alcune tra le migliori professionalità marchigiane del settore, come la ditta Mastro T e il restauratore Giacomo Maranesi. Lavori che gli appassionati e gli studenti hanno potuto seguire direttamente grazie all’organizzazione da parte del Comune di Recanati di tre giornate aperte al pubblico.
“Il restauro della “Trasfigurazione” rappresenta un’importante operazione culturale e un’azione vincente di collaborazione tra enti pubblici e privati. - Ha affermato l’assessora alle Culture Rita Soccio - Il recupero dell’opera del Maestro rinascimentale è un esempio virtuoso di come la sensibilità del privato, in questo caso della Fondazione Carima, possa svolgere un ruolo importante nel salvaguardare l'arte e la cultura del nostro territorio. La “Trasfigurazione” è la prima opera interessata al riallestimento delle Sale Lottesche del nostro museo che stiamo portando avanti con un progetto composto da diversi attori per raccontare la grandezza di Lorenzo Lotto coniugando innovazione e tradizione”. Un importante restaurazione dell’opera resa possibile grazie al contributo economico della Fondazione Carima di Macerata.
“Le opere di Lorenzo Lotto sono delle gemme preziose incastonate nel territorio maceratese, tanto da poter parlare di un ideale itinerario lottesco che passa per Cingoli, Mogliano, Monte San Giusto e arriva a Recanati, dove si trova il nucleo più consistente di dipinti". – Ha detto la presidente della Fondazione Carima Rosaria Del Balzo Ruiti - .
"La Fondazione Carima ha sempre attenzionato questi capolavori nelle sue pubblicazioni, annoverandoli tra i tesori artistici della nostra provincia. Con la “Trasfigurazione” abbiamo fatto un passo ulteriore, sostenendone finanziariamente il restauro e siamo veramente lieti che oggi torni a fare bella mostra di sé nella pregevole cornice del Museo Civico di Villa Colloredo Mels, a disposizione della collettività”.
Confesercenti Provincia di Macerata si rinnova e rilancia nei suoi due settori storici di competenza: commercio e turismo. In programma corsi di aggiornamento e servizi dedicati ai due settori di interesse, con l'obiettivo di sviluppare nuove attività distintive e qualificanti.
Il nuovo percorso avrà inizio con l'iniziativa delle "passeggiate culturali", alla cui presentazione sono intervenuti in conferenza stampa i rappresentanti provinciali di Confesercenti (Ulderico Orazi, Daniela Perroni, Serafina Amodeo, Antonello De Lucia, Riccardo Cogliandro, Guido Poloni), Marco Garbuglia per Edimarca, Simone Giaconi per Giaconi editore e il sindaco e vicesindaco di Appignano, Mariano Calamita e Stefano Montecchiarini.
Proprio ad Appignano e Macerata, infatti, sono fissate le prime due tappe delle "passeggiate culturali". Di seguito il programma previsto:
Sabato 25 marzo a Macerata
ore 15/15:30: ritrovo in piazza Strambi a Macerata (Piazza del Duomo), raccolta della quota adesione, 20 euro a partecipante.
Ore 15:30: visita alla Basilica di Santa Maria della Misericordia e mostra con guida di Federagit Marche, sezione Macerata, "La devozione a Maria nella Diocesi di Macerata"
Ore 17:00/15: aperitivo da "Di Gusto" presso piazza Cesare Battisti, letture nel locale: "Lu pringipittu" di Antoine De Saint-Exupe’ry “co li diseggni” de lu scrittore “rescrittu co’ la parlata de Macerata da Agostino Regnicoli"
Sabato 29 aprile ad Appignano
Ore 15:15/30: ritrovo in piazza del comune di Appignano
Ore 15:30: visita al museo della Ceramica e stanza del telaio.
Ore 17: aperitivo da "Magna marchigiano da Gio" antistante al comune di Appignano.
Ore 17:30: letture nella sala della biblioteca messa a disposizione dal sindaco e dal vice sindaco di Appignano. Ephemeria Editore presenta: i precursori della fisarmonica contemporanea. "Dalla civiltà musicale ottocentesca agli inizi del Novecento con uno sguardo al presente", autore Alessandro Mugnoz con i contributi di Ivano Paterno e Corrado Rojac
I successivi due eventi, in fase di definizione, avranno luogo il 27 maggio a Treia e il 24 giugno a Recanati.
Tornano le giornate Fai di Primavera, uno tra i più importanti appuntamenti dedicati al patrimonio culturale e paesaggistico dell’Italia con tanti luoghi aperti anche a Macerata e dintorni. Sabato 25 e domenica 26 marzo sarà possibile, grazie al lavoro dei volontari della fondazione, visitare alcune realtà di grande interesse che rientrano negli oltre 750 luoghi di 400 città aperti per l’occasione.
A Macerata, sabato 25 marzo, nel pomeriggio (dalle 15 alle 18) e domenica 26 marzo (dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18), sarà possibile visitare l’Istituto Agrario “Garibaldi” – Contrada Lornano – un’area ambientale e rurale molto estesa. I visitatori scopriranno il giardino didattico-sperimentale “Carlotta Parisani-Strampelli”, delimitato da siepi e piante rampicanti con diverse piante botaniche. A seguire la cantina, un’antica struttura a volta, con richiami all'arte e alla cultura.
A Tolentino, sabato 25 marzo nel pomeriggio (dalle 15 alle 18) e domenica 26 marzo (dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18), sarà possibile visitare la Basilica di San Nicola, tra i santuari più importanti dell'Italia centrale; il suo chiostro rappresenta il più antico esempio di chiostro mendicante italiano. Tra gli artisti, l’opera di Giovanni Francesco Barbieri detto Il Guercino, La visione di Sant’Anna (1640). Altro percorso di visita, Le Fontane. In particolare, la fontana delle Conchiglie; la fontana dei Putti proveniente dell’esposizione universale di Parigi (1889) e le fontane degli animali (opere di Nino Patrizi).
A Castelraimondo, domenica 26 marzo (dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 19.00), nella frazione di Crispiero si potrà visitare la casa di Nazzareno Strampelli, tra i più importanti genetisti del suo tempo, studioso innovatore, spesso dimenticato. Uno dei più importanti pionieri del miglioramento genetico del grano e tra i precursori della “rivoluzione verde”. Inoltre, è prevista una visita guidata tra i vicoli del piccolo borgo.
A Castel Santa Maria, oltre alla visita del piccolo borgo, ci saranno rievocazioni storiche, esposizioni di antichi utensili, esposizione fotografica del borgo. Infine, è previsto, negli spazi comunali, un incontro con le realtà aziendali biologiche del territorio. Seguiranno specifiche conferenze stampa a cura dei territori interessati, unitamente alla Delegazione Fai e al Gruppo Giovani di Macerata.