Il Centro Studi Storici Maceratesi, in collaborazione con il comune di Macerata che ha concesso il patrocinio, organizza un incontro pubblico intitolato "Storici, letterati e scienziati maceratesi nei rapporti con la cultura nazionale. Viaggio tra 'pillole' di storia locale".
L’evento è previsto per venerdì 10 marzo, alle ore 16, nella Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi-Borgetti di Macerata. Verranno presentati e commentati alcuni brevi video curati dai professori Nazzareno Gaspari e Alberto Meriggi e realizzati dall'emittente locale Emmetv.
I video riguardano pagine inedite di storia locale, concernenti fatti, circostanze curiose e personaggi dei quali il trascorrere del tempo sta mettendone a rischio il ricordo. I video che verranno trasmessi sono corredati da immagini inedite attinenti il tema trattato.
L'incontro sarà aperto dalla presentazione, per la prima volta, di un video riguardante un ricordo del dottor Aldo Adversi, cofondatore del Centro Studi Storici Maceratesi (con i professori Dante Cecchi e Pio Cartechini), coautore della Storia di Macerata (con Dante Cecchi e Libero Paci) e direttore della Biblioteca Mozzi-Borgetti dal 1965 al 1987.
Seguirà un breve commento della dottoressa Alessandra Sfrappini. Poi altre "pillole" riguardanti la fioritura di accademie a Macerata nel Cinquecento e la partecipazione dei letterati maceratesi alle polemiche letterarie del secolo XVI, a cui seguiranno commenti del professor Nazzareno Gaspari.
Verranno mostrate pillole sul medico condotto locale, sostenitore del vaccino del vaiolo, Benedetto Boccanera, detto per la sua bravura "l’Ippocrate delle Marche", con commento della professoressa Donatella Fioretti, sul filosofo, medico e storico della medicina Francesco Puccinotti e i suoi studi sulle malattie epidemiche, sull’estroso sacerdote treiese don Guido Pasqualini, inventore della macchina da scrivere per musica e della prima macchinetta per il caffè.
Accessori per i quali il sacerdote attenne il brevetto. Verrà mostrata al pubblico quella prima "moka" per il caffè, conservata a Treia da Luigi Lausdei e Giacinto Germani e anche il manifestino pubblicitario della ditta Montedoro che la costruiva e vendeva, conservato da Giorgio Bartolacci. Non mancheranno altri video a sorpresa. La conduzione sarà affidata ad Alberto Meriggi, presidente del Centro Studi Storici Maceratesi.
Taglio del nastro da applausi e fila all’ingresso, nei primi due giorni d’apertura, per la mostra delle pittrici inaugurata sabato scorso nell’ex chiesa di Santa Maria della Misericordia, in piazza Del Popolo.
L’iniziativa, promossa dall’associazione Del Colle di Colleluce e organizzata dall’instancabile Serenella Eugeni, ha visto la partecipazione, all’evento inaugurale, del primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, e del vice sindaco e assessore alla Cultura, Vanna Bianconi.
Ritratti, panorami e paesaggi, nature vive e morte, fanno da sfondo alla collettiva che ospita le opere di oltre 40 artiste ed accoglie, in via del tutto eccezionale, anche le sculture di Fabrizio Savi, settempedano che alla donna ha dedicato due sue meravigliose creazioni.
La mostra anticipa, ma solo di qualche giorno, la Festa della donna e, come da tradizione, celebra la creatività femminile. Partita da una ventina di artisti, nella prima edizione, oggi è arrivata a contarne più di quaranta per quella che è l’edizione numero sette.
Negli spazi espositivi che accolgono la rassegna sono presenti i lavori di Adriana Antonini, Fiorella Biondi, Laura Bartolacci, Giulia Bellini, Inge Bathelt, Maria Teresa Cristini, Milvia Catena, Martina Cochi, Anna Palma Conforti, Angelica Dignani, Eliana Della Mora, Anna Evangelisti, Alba Frezzini Crognali, Ginevra Fiori, Simona Giachetta, Barbara Giorgi, Genny Iachetta, Clara Lucarini, Nunzia Lorenzini, Maria Luisa Lacchè, Michela Melchiorri, Maria Paola Marconi, Shura Oyarce, Clara Paciaroni, Samuela Rotili, Laura Tombesi, Anna Maria Valenti e Maria Ersilia Valentini.
Con loro anche le pittrici Maria Luisa Belli di Passo di Treia, Monica Conforti di Tolentino, Tiziana Cameli di Pieve Torina, Clauda Del Curto di Fano, Gabriella Gattari di Tolentino, Serenella Gregorio di Isernia, Andrea Jager di Passo di Treia, Silva Monaco di Pesaro, Silvana Rossi di Fano e Susi Rastelli di Montecassiano
Teatro Valmisa, con il contributo della Regione Marche e in collaborazione con l'Unione Montana dei Monti Azzurri, organizza il Festival "Il Sogno, il Caffè, la Poesia". In quattro comuni del territorio dell'Unione Montana dei Monti Azzurri nel mese di marzo si svolgeranno spettacoli, presentazioni di libri e un originale instameet, per vivere il territorio in modo innovativo e multidisciplinare.
Il Festival muove dall’ispirazione poetica di Giacomo Leopardi che nelle Rimembranze per primo definisce "monti azzurri" questo territorio della regione Marche. Alla sollecitazione leopardiana fa seguito il verso di una poesia di Frida Kalho, da cui il Festival ha preso il nome.
Teatro Valmisa, organizzatore del Festival, immagina il progetto come un piccolo omaggio alla bellezza e alla scoperta dei luoghi, un modo per coniugare la tradizione al contemporaneo grazie al teatro, alla letteratura, alla musica e al digitale, declinati in una chiave popolare e ipercontemporanea.
Il primo degli appuntamenti in programma è per sabato 11 marzo alle ore 18:00 al Centro Culturale "E. Pasquali", in piazza Vittorio Emanuele II a Ripe San Ginesio con Giorgio Biferali, giornalista e saggista ed Emanuele Trevi, critico letterario e scrittore, in un dialogo sul tema Pasolini partendo dal libro “Qualcosa di scritto” di Trevi e dal racconto di Biferali su Pasolini "Finchè siamo vivi”, uscito nell'antologia "Nuvole corsare".
Un omaggio nel segno della poesia a un grande intellettuale del ‘900, Pier Paolo Pasolini, di cui è appena trascorso il centenario della nascita a cui Trevi dedica, attraverso la storia dell’Archivio Pasolini, un ritratto inedito. Il libro, che narra dell’incontro di un giovane scrittore con l’opera di Pier Paolo Pasolini, è edito da Ponte alle Grazie e nel 2012 è arrivato secondo al Premio Strega.
Domenica 19 marzo, il Festival si sposta al Politeama di Tolentino dove alle ore 18.00 ci sarà lo spettacolo Teatrale “Dream”, un grande omaggio teatrale alla capacità che ha l’uomo di determinarsi in un sogno di realizzazione e miglioramento.
Scritto da Angelo Carbone, diretto da Marco Nateri, lo spettacolo vedrà in scena gli attori Ivan Castiglione,Lucia Bendia, Domizia Russo e Roberto Scorza. “Dream” nasce come progetto teatrale europeo nell’ambito del Creative Europe ed è stato rappresentato in Spagna, Danimarca e Belgio dopo aver debuttato al Festival Adriatico Mediterraneo nell’estate 2021.
Sabato 25 marzo a Sarnano, in collaborazione con il Comune, residenti e turisti potranno immergersi in una intensa giornata di eventi divisa in 3 parti. Si inizia con il primo Instameet dedicato ai Monti Azzurri con partenza in Piazza Benedetto Perfetti alle ore 11.. L’Instameet è un evento organizzato da una o più community presenti su Instagram, è un modo in cui coloro che condividono la passione per questo social network e per la fotografia, si incontrano e pubblicano foto con hashtag predefiniti su un determinato tema.
L'obiettivo principale è quello di diffondere e promuovere la cultura fotografica e l’utilizzo consapevole di Instagram e della fotografia come strumento per la valorizzazione del patrimonio culturale e turistico del Paese.
In una passeggiata guidata da Orazio Spoto, presidente nazionale dell’associazione Instagramers Italia, i partecipanti avranno l’occasione di approfondire il funzionamento dei social network anche in ambito professionale. Al termine dell’Instameet, alle ore 13:00, è previsto un dj set green ambientale, una selezione di suoni a cura di dj e selector che, in relazione con l’ambiente, costruiranno percorsi sonori alla scoperta di nuove dimensioni di relazione fra uomo e habitat naturale.
L'organizzazione di questa parte di giornata sarà curata da Medioera, uno dei più importanti festival italiani sulla cultura digitale. La giornata chiuderà alle ore 18:00 nella Sala Consiliare con lo “Spazio Caffè”, in cui Massimiliano Capo, direttore artistico di Medioera, esperto di comunicazione digitale, dialogherà con Federico Meschini, docente di informatica umanistica presso l'Università della Tuscia.
Titolo del panel “Grande è la disinformazione sotto il cielo”. Domenica 26 marzo, l’ultima tappa del Festival porterà al teatro Angeletti di Sant'Angelo in Pontano, dove alle ore 18:00 il Festival chiuderà con lo spettacolo teatrale “Who is Me”, coprodotto da Teatro Valmisa, MediArteCultura e Fattore K, Tratto dal libro “Il poeta delle ceneri” di Pasolini, interpretato da Lucia Bendia, con selezione musicale dal vivo a cura di Dj Fantasma. Il progetto teatrale ha preso parte alle manifestazioni del comune di Roma legate al centenario Pasoliniano dell’anno 2021. Si ricorda che tutti gli ingressi agli eventi sono gratuiti.
La grande musica torna protagonista nel matrimonio tra i Teatri di Sanseverino e la Form, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, che sabato prossimo (4 marzo), alle ore 20:45, porta in scena al prestigioso comunale Feronia una straordinaria serata sulle arie di Richard Strauss e Ludwig van Beethoven.
In programma il poema sinfonico "Le Metamorfosi" di Strauss e la "Sinfonia Eroica" di Beethoven: un'occasione unica di ascoltare due splendidi momenti della musica con un organico orchestrale di alto livello diretto dal maestro Manlio Benzi.
Cambiare forma per rigenerarsi a nuova vita. Questo è il senso di ogni metamorfosi, a partire da quelle descritte nei racconti della mitologia antica, dove la trasformazione in un altro da noi stessi che conservi però intatto il nostro spirito è indicata come l’unica via di uscita da una crisi.
Lo stesso senso è racchiuso nelle Metamorphosen di Strauss, splendida, commovente composizione dell’estrema maturità artistica del musicista, scritta sulle macerie di un’Europa devastata dal secondo conflitto mondiale che aveva di fronte a sé un’unica speranza: raccogliere i frammenti sparsi di un passato buono, bello, sacro per traghettarlo, sotto nuove forme, nel futuro.
Le note della Terza Sinfonia Eroica di Beethoven, l’altro capolavoro della letteratura musicale che completa il programma di questo grande concerto della Form - Orchestra Filarmonica Marchigiana, risuoneranno invece nella seconda parte quale espressione di un sogno musicale di un eroismo salvifico per l’umanità che mantiene intatta, anche oggi, la sua immensa forza comunicativa. Ingresso intero a 12 euro, ingresso ridotto (abbonati alla stagione di prosa) a 10 euro, biglietto di cortesia (giovani under 18 e scuole) a 5 euro.
"Sono molto felice di essere qui ad ascoltare gli artisti, mi gratifica far parte del Comitato Artistico di Garanzia di Musicultura e ritengo sia una bella responsabilità selezionare questi giovani, spero che arrivino in finale quelli che sono entrati con maggiore forza nella musica". Cosi Fabrizio Bosso ha salutato il pubblico di Musicultura nella quinta serata di Audizioni Live che lo ha visto protagonista insieme a Julian Oliver Mazzariello di una formidabile esibizione sul palcoscenico del Lauro Rossi di Macerata.
Bosso, virtuoso della tromba, ha duettato con le raffinate note del pianoforte di Mazzariello con un affiatamento magico. La tecnica e il lirismo della tromba di Fabrizio Bosso, la cura degli arrangiamenti e la personalità musicale di Mazzariello hanno reso unica e irripetibile la performance che ha visto l’esecuzione dei brani “Domenica è sempre Domenica” di Gorni Kramer, “Nuovo Cinema Paradiso” di Ennio Morricone e una travolgente versione di “Je so' pazzo” di Pino Daniele.
Applaudissimi, Bosso e Mazzariello hanno eseguito nei bis la canzone “E allora si” di Pino Daniele e concluso l’emozionante esibizione con la ninna nanna di Johannes Brahms. Da Napoli i Wum hanno conquistato il favore del pubblico e dei social e hanno vinto la Targa Banca Macerata grazie ai brani “Non me Chiamme Rosa” e “Piglia ciato” (prendi fiato) un invito a rallentare a ritmi umani.
L’assessore ai Grandi Eventi del Comune di Macerata Riccardo Sacchi, la Presidente della Fondazione Carima Rosaria Ruiti Del Balzo e Rodolfo Zucchini di Banca Macerata hanno consegnato alla band partenopea l’ambito riconoscimento di Musicultura.
Wum è un trio composto da Carmen voce e danza, Massimo strumenti ed elettronica e Francesco alle percussioni, insieme fondono le musiche tradizionali del Mediterraneo e del Medioriente in una sperimentazione senza fine tra strumenti tradizionali dal mondo e strumenti elettronici. Al centro c’è la gioia del ballo, il sogno di una globalizzazione dal basso o dalla periferia e una festa ritmata.
Suggestive atmosfere quelle offerte da Riccardo Morandini con i brani “Unione” e “Raccolto” dove emerge la forza dell’unione dell’uomo con la natura e con il tutto. Riccardo Morandini di Bologna, studia jazz in conservatorio, collabora con cantautori di musica popolare, gruppi di liscio romagnolo elettrificato, di rock alternativo e avant-jazz.
Dopo l’esperienza decennale come strumentista decide di confrontarsi con una dimensione autoriale: nasce così il primo EP, “Even”, e l’LP “Il Leone verde” del 2022. Parallelamente al progetto solista, collabora con la band disco music Superpop.
Da Bergano arriva a Musicultura Federico Baldi con i brani intensi e pieni di rabbia “La macchina del tempo” e “Ridicolo”, canti vitali per il giovane artista, necessari per scuotere la stasi collettiva.
In bilico tra teatro e musica, calibrando al centimetro esistenzialismo e parodia, autobiografismo e polemica, Federico Baldi cerca in ogni medium un “dolce spaesamento”. Diplomato all’Accademia d’Arte Drammatica di Roma, nel 2022 affianca Filippo Timi come assistente alla regia. Nel tempo ha trasformato i suoi flow rapidi e parlati in un respirato sempre più melodico al piano.
Immagini delicate e surreali quelle proposte dalla performance di Glomarì con il suo ukulele e un set di archi formato da violino e violoncello nei brani “Il teatro dell'anima” e “Ciao settembre”. Musica, poesia e immagine combinate in modo trasversale con inconsueta sensibilità e uno stile molto personale. Figlia legittima della psicomagia di Jodorowsky e della nouvelle vague di Agnès Varda, Glomarì è un’artista fidentina poliedrica. Architetta e poetessa, esordisce con l’EP “Accadimenti”, una trilogia di video-poesie.
Con il secondo episodio della trilogia “Mostarda”, vince il primo premio al concorso “Artefici del nostro tempo” alla 58 Biennale d’Arte di Venezia, esposto nel Padiglione Venezia, ha rappresentato poi il panorama italiano dei nuovi artisti emergenti durante la 13 esima giornata del contemporaneo in Oman. Nel 2020 pubblica il suo primo album “A debita vicinanza”.
Con padronanza di palco e voce potente Zic di Firenze ha presentato al Festival le canzoni “Lampioni” e “Futuro stupendo” un vortice di emozioni tangibili che si scontrano senza fine nei testi.
Lorenzo Ciolini, in arte Zic, classe 1998 comincia a studiare chitarra elettrica a 11 anni e a scrivere canzoni a 17. Nel marzo 2016 inizia il sodalizio artistico con il produttore Pio Stefanini. Dopo la partecipazione ad Amici, il 2018 è il suo anno: Zic pubblica il primo album, “Faceva caldo” e fonda insieme ad altri musicisti la tribù Bonshakara, una sorta di factory o famiglia dove la musica è il centro del tutto. Ultimamente collabora con il rapper fiorentino Shama24K.
Le canzoni, la musica, il disegno e la scrittura. Tutto questo è 'Arcipelago Ivan'. È il luogo che racchiude tutte le sfaccettature artistiche di Ivan Graziani, che convivono in equilibrio, proprio come le isole di un arcipelago. Questo è l’omaggio di Filippo Graziani al padre che come a bordo di una nave traghetterà gli spettatori tra musica, racconti e letture per rivivere i grandi successi di casa Graziani come ‘Lugano addio’, ‘Firenze’, ‘Pigro’, ma anche le canzoni d'esordio e il lato B dei suoi dischi più famosi per scoprire nuove curiosità sul primo cantautore rock italiano.
E di tutto questo potranno godere gli spettatori maceratesi, e non, che il prossimo 24 marzo avranno la possibilità di assistere dal vivo ad "Arcipelago Ivan" in programma al Teatro Lauro Rossi. L’iniziativa è stata presentata questa mattina nel foyer del teatro alla presenza dell’assessore agli eventi Riccardo Sacchi, del presidente Avis provinciale Macerata, Gaetano Ripani, del batterista Tommy Graziani e del manager Superb Music srl Francesco Fabbri.
Si tratta di un evento musicale che nasce sotto l’egida dell’Avis comunale di Macerata realizzata grazie al patrocinio del Comune di Macerata - Assessorato agli Eventi. La serata del concerto, nel foyer del teatro l’Avis allestirà un punto informativo sull’attività della sezione maceratese con la possibilità di iscrizione all’associazione.
"L’Amministrazione comunale ha accolto con convinzione la proposta poiché in linea con le scelte sinora operate e che hanno portato all’organizzazione di una serie di eventi musicali di rilievo, anche internazionale, che proponiamo alla città durante tutto l’arco dell’anno - afferma l’assessore agli Eventi Riccardo Sacchi -. Proprio in questi giorni poi il nostro teatro ospita le audizioni live di Musicultura, una delle più importanti kermesse musicali dedicate alle nuove proposte, un vero e proprio tuffo nei vari generi e questa stimolante, quanto originale cornice, ci è sembrata l’occasione più adatta per presentare ‘Arcipelago Ivan’."
"Uno scambio incondizionato di amore come quello dei figli verso il padre, il nostro dell’Avis verso i suoi donatori. È questa la motivazione che ci ha spinto ad organizzare il concerto – ha detto il presidente Gaetano Ripani -. Il nostro pensiero va soprattutto ai giovani dal momento che, per la prima volta, il 33% dei donatori maceratesi sono al di sotto dei 35 anni di età. In controtendenza con i dati provinciali e regionali la sezione maceratese Avis ha aumentato le donazioni arrivando a 1.752 sacche di sangue e a 701 di plasma, ben 110 sacche in più rispetto all’anno precedente".
"Quando abbiamo organizzato il tour - ha detto il manager Francesco Fabbri -, subito ho pensato di fare una tappa a Macerata perché il ricordo del concerto dell’estate scorsa alla Controra è indelebile e bellissimo, una delle più belle serate del tour e quindi volevamo dare continuità alla cosa e ci sembrava un legame da mantenere. Abbiamo così deciso di sposare questa causa. Il pubblico, nonostante ancora la promozione debba partire ufficialmente, sta rispondendo bene. Orgogliosi e contenti di stare qua".
La parola è passata poi al figlio di Ivan Graziani, Tommy: "La serata estiva dello scorso anno a Macerata è stata una delle più belle. Lo spettacolo che presenteremo prende lo spunto da un diario di mio padre intitolato ‘Arcipelago Chieti” scritto nei primi anni Settanta, nel periodo in cui era all’ospedale militare della cittadina abruzzese. Proporremo dieci pezzi immancabili ma anche una metà di canzoni che credo anche papà non abbia mai suonato dal vivo, cose vecchie, sconosciute che abbiamo riscoperto, riproponendole senza stravolgere nulla, senza riarrangiamenti. A metà spettacolo mio fratello Filippo leggerà anche alcune pagine tratte dal diario".
Con Filippo Graziani sul palcoscenico del teatro maceratese saliranno anche il fratello Tommy (batteria), Francesco Cardelli (basso e chitarra acustica) ed Elia Zambardino (pianoforte, tastiere e fisarmonica). La regia è di Gigi Bischi.
Da mercoledì 1 marzo, è possibile acquistare i biglietti per tutti gli appuntamenti in programma nel 59° Macerata Opera Festival 2023, sia alla biglietteria di Macerata (piazza Mazzini 10) che online su sferisterio.it o su vivaticket.it
Rimangono invariati rispetto allo scorso anno i settori e i prezzi per i titoli operistici (Carmen, La traviata, Lucia di Lammermoor), i cui biglietti hanno un costo da euro 15 a euro 150.
I biglietti per la Messa da Requiem di Verdi (Orchestra e il Coro del Teatro Comunale di Bologna diretti da Donato Renzetti) e quelli per gli spettacoli di danza (Don Juan e Carmen) hanno un costo da euro 15 a euro 60. I biglietti per serata di proiezione dei film dedicati a Carmen con la colonna sonora eseguita dal vivo hanno un costo da 15 a euro 40.
Coloro che sono ancora in possesso di voucher emessi durante la pandemia riceveranno una specifica comunicazione per il loro utilizzo entro la data di scadenza, così come previsto dalla normativa vigente. È da notare inoltre che, dopo l’annuncio della programmazione a metà febbraio, la biglietteria ha già registrato attenzione e prenotazioni da singoli e gruppi per oltre 1.600 biglietti, in particolare una ventina di gruppi provenienti dal centro Italia e alcuni stranieri da Germania, Svizzera e Scandinavia.
Si conferma quindi l’attenzione verso la programmazione maceratese anche da parte del pubblico straniero; dal 22 al 26 febbraio scorsi, lo Sferisterio è stato inoltre coespositore dello stand della Regione Marche alla fiera F.RE.E di Monaco di Baviera, una delle più rinomate al mondo tra quelle dedicate al tempo libero e ai viaggi, aperta non solo agli operatori ma anche al pubblico che, avvicinandosi al desk per chiedere informazioni, ha dimostrato di conoscere il festival e di apprezzarne la proposta artistica. Il prossimo appuntamento promozionale nell’ambito del turismo sarà dal 7 al 9 marzo all’ITB di Berlino, il più prestigioso appuntamento internazionale per il settore dei viaggi con oltre 10.000 espositori da 180 paesi diversi.
Il programma. La seduzione e le sue mille sfaccettature sono il tema sotteso alla proposta artistica del Macerata Opera Festival 2023, presentata dal sovrintendente Flavio Cavalli e dal direttore artistico Paolo Pinamonti, che si svolgerà allo Sferisterio dal 20 luglio al 19 agosto: cinque weekend in cui si intrecceranno opera, letteratura, cinema e musica. Dalla fragilità di Lucia di Lammermoor – fatta sposa suo malgrado e per questo costretta a un gesto estremo – al mito eterno di Carmen uccisa per le sue scelte, all’ostinata voglia di vivere di Violetta Valèry, che rinuncia all’amore per amore e che da quasi due secoli si scontra contro ogni perbenismo.
Nel dettaglio, nell’Arena maceratese andranno in scena una nuova produzione di Carmen di Georges Bizet (20, 23 e 28 luglio, 6 agosto) firmata da Daniele Menghini e con il direttore musicale del festival Donato Renzetti sul podio, La traviata di Giuseppe Verdi (22 e 30 luglio, 5 e 13 agosto) nello storico allestimento di Josef Svoboda con la regia di Henning Brockhaus e la bacchetta di Domenico Longo, una nuova produzione di Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti (12, 14, 17 e 19 agosto) affidata a Jean-Louis Grinda con Francesco Ivan Ciampa sul podio.
Attorno al mito della sigaraia sivigliana, protagonista di una novella di Prosper Mérimée, si svilupperà un “festival nel festival” che, accanto all’opera di Bizet, avrà altri due appuntamenti imperdibili come il leggendario spettacolo di flamenco Carmen (4 agosto) firmato nel 1983 da Antonio Gades e Carlos Saura proposto dalla Compañía Antonio Gades, e una serata con due pietre miliari del cinema muto: Carmen di Cecil B. DeMille e A Burlesque on Carmen di Charlie Chaplin (11 agosto), sonorizzate dal vivo con la bacchetta di Timothy Brock.
A un altro grande personaggio come Don Giovanni, legato al mito della seduzione, creato nel Seicento dalla penna di Tirso de Molina e poi divenuto nei secoli soggetto di tantissime trasposizioni, è ispirato lo spettacolo di danza Don Juan (27 luglio), una creazione del coreografo Johan Inger, premio Danza&Danza 2020, coprodotta dall’Associazione Arena Sferisterio con la Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto e un ampio gruppo di altre istituzioni teatrali.
L’appuntamento sinfonico 2023 sarà con il capolavoro di musica sacra di Giuseppe Verdi, la Messa da Requiem (29 luglio), coprodotto con la Fondazione Teatro Comunale di Bologna che proporrà il brano anche nella stessa Bologna, a piazza Maggiore, per le celebrazioni in memoria della strage alla Stazione del 2 agosto; sul podio dell’orchestra e coro felsinei Donato Renzetti e un quartetto di solisti vocali come Eleonora Buratto, Clémentine Margaine, Antonio Poli, Roberto Tagliavini.
Per Lucia di Lammermoor di Donizetti (12, 14, 17 e 19 agosto), lo spettacolo sarà frutto di un’importante coproduzione con le Chorégies d’Orange, località francese celebre per l’imponente teatro romano in cui ogni estate si svolge un festival assai simile a quello maceratese (soprattutto per il luogo monumentale sede degli spettacoli).
Nel cast interpreti belcantisti di fama internazionale come Ruth Iniesta (Lucia), Dmitry Korchak (Edgardo) e Davide Luciano (Enrico), guidati da Francesco Ivan Ciampa (che il pubblico ricorderà per la lettura di Macbeth nel 2019), e la regia di Jean-Louis Grinda evocativa dell’ambientazione scozzese tipicamente romantica di questo melodramma. Com’è noto, l’opera più rappresentata al mondo è Carmen di Georges Bizet, che torna in scena a Macerata (20, 23 e 28 luglio, 6 agosto) in un nuovo allestimento firmato da Daniele Menghini, con le scene di Davide Signorini e i costumi di Nika Campisi (applauditi autori del Barbiere di Siviglia della scorsa estate): questo nuovo team creativo sta immaginando un’ambientazione che fa appello a chiari simboli della cultura spagnola e che trasformerà lo Sferisterio in una grande Plaza de Toros, un unico grande spazio, sfruttando il celebre muro in modo peculiare.
Protagonista sarà l’intenso mezzosoprano Ketevan Kemoklidze, con Ragaa Eldin come Don Josè, anche lui tenore emergente molto interessante, e ancora Roberta Mantegna (Micaëla) e Fabrizio Beggi (Escamillo). Violetta tornerà in scena con lo spettacolo più rappresentativo e iconico delle produzioni allo Sferisterio degli ultimi trent’anni – già in cima alle richieste dei gruppi internazionali – La traviata “degli specchi” ideata nel 1992 dallo scenografo Josef Svoboda con la regia Henning Brockhaus e i costumi di Giancarlo Colis (22 e 30 luglio, 5 e 13 agosto).
Nel ruolo della protagonista una delle più apprezzate interpreti di oggi, il soprano Nino Machaidze, con Anthony Ciaramitaro (Alfredo) giovane tenore emergente che sta conquistando le platee dei teatri di tutto il mondo, e Roberto de Candia (Giorgio Germont). Sul podio Domenico Longo.
Come tradizione la Form-Orchestra Filarmonica Marchigiana sarà impegnata in tutti e tre i titoli operistici e quest’anno anche nei due spettacoli di danza e nell’esecuzione dal vivo delle colonne sonore dei film dedicati a Carmen; ad affiancarla il Coro Lirico Marchigiano “Vincenzo Bellini” guidato da Martino Faggiani (coinvolto anche nel balletto Carmen), la Banda Salvadei e i Pueri Cantores “D. Zamberletti” diretti da Gianluca Paolucci in Carmen.
Ancora pochi giorni e poi sarà di nuovo “La notte dei Racconti”, l’evento in programma il prossimo 3 marzo alle ore 21:00, presso il CAG di Corridonia, rivolto a famiglie, bambine e bambini, organizzato dall’associazione Equilibri, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale.
L’iniziativa, quest’anno in via del tutto eccezionale, si svolgerà con qualche giorno di ritardo rispetto all’appuntamento promosso da Reggionarra per il 24 febbraio, ma lo spirito è esattamente lo stesso: rendere i racconti e le storie i veri protagonisti di questa magica serata.
Tema della “Notte dei Racconti” di quest’anno: “Le fiabe sono vere”, il cui sottotitolo è “Una notte tra le pagine di Italo Calvino”, a cento anni dalla nascita di questo grande scrittore. Si parlerà dunque di fiabe, che sono come sosteneva Calvino, il “catalogo dei destini che possono darsi a un uomo e una donna”. E allora, per una sera, che siano le fiabe a condurci nel mondo della fantasia e regalare quelle magiche emozioni che si possono provare, solo se le si ascolta con il cuore.
Le volontarie dell’associazione Equilibri sono già pronte ad accogliere grandi e piccini, rigorosamente in pigiama e calzini antiscivolo, che non vorranno perdere l’occasione di vivere questa specialissima esperienza, lontano dagli schiamazzi e dalla frenesia quotidiana, con poche luci soffuse, fra comodi cuscini e morbidi tappeti e poi, per chi vorrà, spazio alla lettura più intima e raccolta. E infine, prima di augurarsi la buonanotte, un caloroso saluto, che sa di dolcezza e di meravigliosa infanzia, a base di latte e croccanti biscotti.
Una domenica ricca di colori musicali ha concluso con successo il primo weekend di audizioni live di Musicultura che ha visto ogni sera il Teatro Lauro Rossi di Macerata gremito di pubblico, in ogni ordine di posti. Melga, con le canzoni “Qui e ora” e “Dolce Universitaria” ha conquistato il cuore dei presenti in sala e dei social aggiudicandosi il premio del pubblico, l’ambita Targa Banca Macerata.
Cantautrice di Massafra cresciuta a Taranto, Melga dopo la laurea in pianoforte classico ha aperto concerti a numerosi artisti italiani, partecipato al Raffo Fest, al Cinzella Festival e all’Uno Maggio Taranto Libero e Pensante. Nel 2018 la cantautrice ha suonato al TedX con Brunori Sas. Nel 2021 è arrivata seconda al premio De Andrè e nello stesso anno ha inaugurato un tour di oltre 20 date.
Protto è il cognome d’arte di Nicolò Protto, cantautore e pianista torinese che si è esibito con i brani “Ordine” e “Hiroshima”. Il suo progetto artistico nasce alla fine del 2016 e vede all’attivo due ep, “Di cattivo busto” del 2018 e “Dal vangelo secondo round” del 2020, oltre ai singoli “Jazz (a me piace il)” del 2021 e “Ordine” del 2022.
Nel 2021 Protto ha partecipato ad X Factor, superando le auditions di fronte ai giudici con il brano “Fossi ricco”. Uscirà quest’ anno il suo terzo ep Primavera Atomica che darà il via ad una nuova fase più matura del progetto.
Sul palcoscenico del Festival la giovane cantautrice romana Chiara Osso ha offerto le sue canzoni "L’otto" dove parla della bellezza di Roma, la sua amata città e "Emma" la storia di una donna che racconta il suo passato per non farsi giudicare.
Chiara Osso, classe 2004, scrive testi di vita vissuta e vecchie storie tramandate, con la sua penna tenta sempre di trasformare il dolore in arte. Fin da piccolissima prende lezioni di canto, pianoforte e batteria e studia il basso, l’ukulele e la marimba. Chiara Osso all’età di 13 anni ha cantato per Papa Francesco in Piazza San Pietro. L’artista ha recitato nel musical Don Bosco in giro per i teatri di tutta Italia e attualmente frequenta il Saint Louis College of Music.
Da San Giustino (Perugia) il paroliere e polistrumentista Michele Braganti ha proposto con la sua chitarra i brani "La migliore soluzione" e "Aggrapparti con un dito". Studente di lettere all’Università di Perugia, Michele Braganti classe 2002, appena diciassettenne ha partecipato al programma Rai Sanremo Young di Antonella Clerici e l’anno successivo ha vinto il premio speciale al concorso “Il primo giorno del giorno nuovo” di Simone Cristicchi, in collaborazione con l’Orchestra Instabile di Arezzo.
Gli otto x otto, Anna e Andrè di Verona hanno portato sul palco di Musicultura "Soli" la canzone che ha lanciato il loro progetto artistico nato dalla necessita e dall’urgenza di stare insieme e "Preferibilmente Agosto", brani che contengono messaggi di speranza, nonostante gli anni difficili passati e un futuro incerto. Per il duo la musica rappresenta una vera e propria medicina. otto x otto nasce dopo un assiduo ascolto di Alive 2007 dei Daft Punk e dalla volontà di sperimentare sonorità diverse.
Lilo è nome d’arte di Laura Pizzoli, cantautrice di Busto Arsizio che con una grande capacità tecnica e comunicativa ha offerto al pubblico le canzoni "Luce Ovunque" e "Gospel 121" , accompagnata da un coro di cinque elementi. Nel 2018 Lilo è una delle artiste della vetrina Just Discovered di MTV New Generation. Negli anni ha pubblicato numerosi singoli e nell’ottobre 2021 ha firmato un contratto discografico con l’etichetta Piuma Dischi. In uscita prossimamente il suo primo album.
Piacevole ritorno alla Audizioni Live di Musicultura dell’attore Massimo Viganò Fumagalli con la sua apprezzatissima performance del glossario teatrale, dove ha raccontato la figura del macchinista, una figura spesso in secondo piano ma di fondamentale importanza in teatro. Un momento poetico, magico ed intenso che si è concluso con il ricordo di Francis, Francesco Cervigni, storico macchinista dello Sferisterio e del Teatro Lauro Rossi scomparso da poco.
Domani, martedì 28 febbraio, Fabrizio Bosso è l'atteso ospite della serata delle Audizioni Live. Bosso, da quest’anno tra i membri del Comitato Artistico di Garanzia di Musicultura, si esibirà sul palcoscenico del Festival accompagnato al pianoforte da Julian Oliver Mazzariello.
Il museo civico archeologico di Treia si arricchisce di un nuovo reperto egizio: un’importante acquisizione che, sicuramente, incuriosirà non solo gli appassionati di storia e di archeologia.
La cerimonia di consegna, avvenuta per mano dei funzionari della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, Stefano Finocchi e Francesco Pizzimenti, del comandante del nucleo carabinieri per la tutela del patrimonio culturale, maggiore Mattia Ivano Losciale, e del luogotenente Alberto Monfardino, si è tenuta il 16 febbraio alla presenza del sindaco di Treia Franco Capponi, del vicesindaco e assessore alla cultura David Buschittari e del direttore scientifico del museo professor Enzo Catani.
Il reperto, particolarmente prezioso, è una scultura in legno di una mano destra aperta. Si tratta di un reperto tipologicamente pertinente al coperchio di un sarcofago antropoide ligneo, in discreto stato di conservazione, che mantiene parte della decorazione con stucco dorato e sovradipinture di colore rosso-marrone.
Secondo alcuni studi le mani aperte potrebbero essere indicative dell’identità femminile del possessore. Sul reperto è apposta un’etichetta in carta con la seguente dicitura: “mano lignea inserita nelle fasce di lino di mummia della valle dei re”. Per quanto concerne il luogo di provenienza, l’indicazione può considerarsi veritiera. Quanto ai riferimenti temporali, è possibile datare il manufatto a un’epoca compresa tra il XVI e il X Secolo a.C.
Il bene, di proprietà dello Stato, era stato consegnato nel 2021 ai carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale di Ancona da un privato cittadino che lo deteneva legalmente; successivamente è stato consegnato in via definitiva alla Soprintendenza, che ha ritenuto di destinarlo al museo civico archeologico di Treia, in attesa di formale autorizzazione alla mostra temporanea da parte della superiore direzione generale.
Il museo civico archeologico di Treia, inaugurato nel 2004, espone numerosi reperti egizi di notevole importanza, che testimoniano il legame tra la Trea classica e le civiltà orientali. In particolare Treia è tra i pochi siti a vantare, dalla prima metà del II sec. d.C., testimonianze del culto di Iside e del Serapide, divinità egizie alle quali sembra essere dedicato il complesso santuariale all’interno dell’area del Santissimo Crocifisso.
L’amministrazione comunale di Treia esprime gratitudine alla Soprintendenza perl a destinazione del bene al Museo archeologico della città e ringrazia il nucleo tutela patrimonio culturale dei carabinieri per la preziosa opera svolta.
Sala consiliare gremitissima, ieri sera, in occasione della presentazione del libro "Fango e risate. Storia di San Patrignano", alla presenza dell’autore Andrea Muccioli. L’iniziativa, organizzata dall'assessorato al Welfare del comune di Civitanova nell’ambito del progetto "Civitanova Città con l'infanzia", ha visto la presenza oltre che di moltissimi cittadini, di consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione, insegnanti, genitori ed anche dei responsabili del servizio di educativa di strada con i ragazzi.
L’incontro, moderato da Riccardo Ficara, si è aperto con i saluti istituzionali portati per il comune di Civitanova Marche dall'assessore Barbara Capponi e per la regione Marche dal consigliere Pierpaolo Borroni.
Andrea Muccioli ha raccontato, in particolare, la genesi della comunità di San Patrignano e i momenti salienti, anche i più difficili come l'arresto del padre. Durante lo spazio per le domande, Muccioli ha interagito con il pubblico e ha sottolineato l'aspetto dell'educazione e della dipendenza non legata strettamente alla sostanza assunta, ma alla ricerca di situazioni o mezzi che possano sollevare dalle angosce.
Nel corso dell’incontro, sono stati affrontati anche gli argomenti della liberalizzazione e delle droghe cosiddette "leggere" e, a più riprese, è stata rimarcata l'importanza del dialogo in famiglia e della necessità di non edulcorare ai giovani le difficoltà e le criticità, o persino gli eventi più dolorosi.
Soddisfatta l’assessore Barbara Capponi, che ha dichiarato: "Ringrazio tutti gli intervenuti e in particolare Andrea Muccioli, Riccardo Ficara e Andrea Mozzoni per la volontà e la collaborazione di voler organizzare questo momento di riflessione a Civitanova sull’educazione, sulla famiglia e sui concetti di dipendenza, sostanze e relazioni. Ringrazio anche il consigliere regionale Borroni, che ha partecipato in rappresentanza della Regione Marche".
"È stata davvero importante la risposta della cittadinanza, rappresentata in modo copioso e trasversale - ha aggiunto Capponi -: giovani, insegnanti, educatori, professionisti del settore, rappresentanti della politica, genitori, congiuntamente con la loro presenza, hanno dimostrato che c'è grande attenzione sul tema. È stato un momento di condivisione emozionante e anche forte, seguito con attenzione da una comunità attenta e sensibile, a cui va la nostra più sincera gratitudine per il suo volerci essere".
Al termine della presentazione, c’è stata un’ampia risposta della platea, che si è messa in fila per farsi autografare le copie del libro e scambiare due chiacchiere con l'autore. L’evento è stato tradotto nella lingua dei segni (Lis).
Sono iniziati gli scavi esplorativi nell’area adiacente al Centro fiere di Villa Potenza in seguito al ritrovamento della necropoli di età tardo-romana di Recina. Le operazioni archeologiche sono ora in stato di attesa, data l’impossibilità di procedere in caso di pioggia, ma riprenderanno una volta che il clima si sarà stabilizzato con l’arrivo della bella stagione sotto la direzione della Soprintendenza. A fare chiarezza sul ritrovamento è l’assessore comunale all’Urbanistica Silvano Iommi: “Dobbiamo verificare la portata del ritrovamento. I lavori proseguiranno per almeno 2/3 mesi”.
“Lo spostamento del campo da rugby dalla sua attuale posizione vicino al sito archeologico di Recina, nei pressi del fiume, all’area adiacente al Centro fiere era stato motivato dalla volontà di allargare gli scavi di Helvia Recina – spiega Iommi -. Dopo aver ottenuto i fondi del PNRR per il nuovo campo sportivo, sono partite le normali procedure di appalto, le quali prevedevano un’analisi preliminare in prossimità di un’area archeologica”.
“Nonostante il sito in questione non fosse propriamente definibile come tale – continua - a rientrare nella categoria di area archeologica riconosciuta era quella adiacente del campo accanto al Centro fiere, dove dalle foto scattate dall’alto e da rilevazioni precedenti era già emersa chiaramente la presenza di un anfiteatro ancora sepolto”.
“Lo spazio individuato appena più ad est, tra l’area archeologica e il centro fiere, ai primi rilievi superficiali aveva già dato indicazione di presenze a una profondità fra i 3 e i 4 metri – prosegue - Sono iniziati dunque i lavori di archeologia preventiva sotto la supervisione della Soprintendenza che ha commissionato lo scavo delle trincee (scorticamenti superficiali del terreno a nastri atti ad individuare presenze sub-orizzontali, come in foto) iniziali a una ditta terza di fiducia. Queste trincee hanno già portato alla luce qualche reperto e, soprattutto, hanno evidenziato le differenze nel terreno che segnalano quasi certamente la presenza di tombe”.
“Recina è una colonia romana risalente al I secolo avanti Cristo: appare dunque evidente che la necropoli ricada in una datazione presumibilmente tardo-romana – sostiene l’assessore specificando la provvisorietà di queste stime -. Potremmo trovarci di fronte ad un ritrovamento databile intorno alla fine dell’età imperiale (V secolo d.C.) o di qualche secolo successivo, fino al X d.C.”.
“Ora che le tombe sono state individuate – dice - gli scavi dovranno necessariamente proseguire e spetterà direttamente alla Soprintendenza ultimare i lavori. Nei primi scavi abbiamo trovato del laterizio sotto forma di detriti, principalmente tegole che in epoca romana coprivano le tombe. Ciò che colpisce è la grande quantità di ritrovamenti individuati: ad est dell’antico perimetro murario di Recina (ultima rilevazione ad opera dell’archeologo belga Frank Vermeulen) si trovava questa imponente città dei morti che, secondo la consuetudine dell’epoca, precedeva la città dei vivi”.
“L’estensione del sito è molto vasta e i lavori non possono iniziare fin quando c’è il rischio di pioggia – conclude - Si pensa che entro marzo, massimo aprile, saranno giunte al termine queste operazioni preliminari di studio e conoscenza per poi procedere con gli scavi effettivi e la ricopertura dell’area. Un rallentamento di 2/3 mesi è quasi sicuro”.
Taglio del nastro per la mostra “L’esodo degli italiani dall’Istria, Fiume e Dalmazia” allestita nelle gallerie di Palazzo Sangallo in occasione delle celebrazioni del Giorno del Ricordo, dal Comune di Tolentino in collaborazione con l’Unione degli Istriani – libera provincia dell’Istria in Esilio.
In mostra una selezione di masserizie originali appartenute agli esuli giuliano-dalmati, provenienti dal museo di interesse nazionale Centro Raccolta Profughi di Padriciano (TS). L’esposizione è accompagnata dalla collocazione di pannelli esplicativi che ripercorrono, sinteticamente, le fasi salienti della dolorosa pagina di storia dell’esodo degli italiani dall’Istria, Fiume e Dalmazia.
In uno spazio dedicato viene proiettato un video storico con immagini di repertorio dell’esodo giuliano-dalmata mentre un'altra area è allestita per la distribuzione di materiale editoriale relativo agli argomenti trattati, tra cui testi editi dall’Unione degli Istriani.
Alla cerimonia di inaugurazione sono intervenuti tra gli altri, il sindaco Mauro Sclavi, il presidente del Consiglio comunale Alessandro Massi Gentiloni Silverj, per la Provincia di Macerata Laura Sestili, il Consigliere regionale Pierpaolo Borroni e l’assessore del Comune di Macerata Paolo Renna.
La mostra sarà aperta al pubblico, sino al prossimo 5 marzo, dal lunedì al venerdì dalle ore 17 alle ore 20 e il sabato e la domenica dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16 alle ore 20. Ingresso libero e aperto a tutti.
Il comune di San Severino Marche, in qualità di ente capofila della nuova Rete museale dell’Alta Valle del Potenza costituita a seguito della partecipazione al bando della Regione Marche per il “Sostegno alle aggregazioni di istituti e luoghi della cultura”, procederà alla selezione pubblica per titoli, proposta progettuale e colloquio, del direttore di rete. Tale incarico avrà decorrenza dal 1 marzo 2023 e validità fino al 31 dicembre 2024, con la possibilità di un rinnovo.
Per il professionista che sarà chiamato a coordinare la rete museale, è previsto un compenso annuale lordo onnicomprensivo per l’annualità 2023 di circa 27mila euro, che aumenteranno fino a 40mila euro per il 2024 e altri 40mila euro per il 2025. Il responsabile dell’area amministrativa, su mandato della Giunta comunale, procederà dunque all’indizione di una procedura di selezione pubblica.
La Rete museale dell’Alta Valle del Potenza è un progetto di narrazione di comunità che mette in rete alcune delle realtà museali presenti nel territorio che, da sole, rappresentano un ricchissimo patrimonio culturale da salvare e conservare quale espressione di valori, credenze, conoscenze e tradizioni che meritano davvero di essere tramandato.
Di essa fanno parte, oltre alla pinacoteca civica “P. Tacchi Venturi”, al museo civico archeologico “Giuseppe Moretti”, ai musei di Borgo Conce e al museo del Territorio “Oberdani Poleti”, anche il museo nazionale del costume folcloristico “Habitus” di Castelraimondo, i musei civici di Pioraco e il museo degli attrezzi agricoli “Florindo Ferretti” di Sefro.
La nona edizione del premio Città-Cultura-Solidarietà sarà assegnato all’ingegnere Massimo Rogante. Il riconoscimento è pensato dall’associazione Arte e rivolto ai civitanovesi che si sono distinti per il loro impegno in società. La consegna è prevista martedì 21 febbraio alle ore 17.30 al cine-teatro Cecchetti.
Massimo Rogante è dottore di ricerca in ingegneria nucleare, ingegnere meccanico e premio marchigiano dell'anno 2018. Maestro di pianoforte e presidente onorario dell'Academy Liszt Music Art, è pioniere di applicazioni industriali delle tecniche neutroniche, componente italiano del Comitato scientifico internazionale del Centro Neutronico di Budapest, componente del Centro internazionale di Studi sulla Sindone, del comitato scientifico di selezione del Centro di acceleratori e metodi analitici nucleari, Istituto di fisica nucleare della Repubblica Ceca, dell’associazione italiana nucleare, della società nucleare ungherese, della società croata per le tecnologie meccaniche, dell'accademia marchigiana di Scienze, lettere ed arti, dell’accademia georgica Treiensis e dell'accademia dei Catenati.
Autore di più di 300 pubblicazioni scientifiche e tecniche, ha inoltre creato un nuovo semplice metodo per un’efficiente organizzazione del processo d’apprendimento, metodo sperimentato e utilizzato in Italia da anni: un articolo su tale metodo è in corso di imminente pubblicazione su rivista scientifica e sarà liberamente disponibile per tutti.
Referente e componente del comitato editoriale di varie riviste scientifiche internazionali, è organizzatore, co-organizzatore e componente del comitato scientifico di numerose conferenze internazionali, di cui 25 nella sola Croazia, dove lo scorso anno è stato celebrato all’università di Spalato tale speciale anniversario d’argento.
“Massimo Rogante - come ha spiegato la presidente dell’associazione Arte Anna Donati - è un nome molto conosciuto e stimato in città ed è apprezzato per le sue notevoli doti scientifiche, ma anche per il grande piglio culturale e artistico. C’è un’innumerevole serie di motivi che ci spingono, con grande piacere, a conferire a lui un premio che vuole rendere omaggio ai personaggi che onorano la nostra amata Civitanova”.
A seguito del conferimento del premio all’ingegner Rogante, ci sarà un nuovo appuntamento delle lezioni dei Martedì dell’Arte, che vedranno ospite il professor Roberto Cresti sul pittore Ennio Morlotti.
Gli appuntamenti, che si snoderanno fino a marzo 2023, quest’anno hanno un’importante novità, perché la presenza è riconosciuta dal Miur come corsi formativi, al termine dei quali sarà rilasciato un attestato di partecipazione. Inoltre, verrà inaugurata - al foyer del Cecchetti - la mostra “Verso il mito” dell’artista Raze.
Il 29 agosto si terrà a Macerata uno dei concerti più attesi dell’anno: la cantante Madame si esibirà sul palco dello Sferisterio, in uno spettacolo che promette di essere indimenticabile per tutti i fan della scena musicale italiana.
Quinta, tra i cantanti di fama nazionale e internazionale della rassegna di musica dal vivo Sferisterio Live, sarà proprio lei, reduce dal Festival di Sanremo con la canzone “Il bene nel male” con uno degli appuntamenti più attesi della sua tournée estiva, che la porterà in giro per l’Italia.
"Lieti di poter ospitare la cantante Madame, ‘la donna di cui il rap aveva bisogno’, che porterà una ventata d’aria fresca fra le mura maceratesi con i suoi toni urban pop" interviene l’assessore agli Eventi Riccardo Sacchi.
"Emblema del rinnovamento della musica italiana attraverso un genere che riflette la natura eclettica e aperta della cultura giovanile contemporanea - aggiunge l'assessore -. Il concerto di Macerata si preannuncia un grande evento, che vedrà la città marchigiana diventare capitale della musica italiana per una notte. I fan potranno ascoltare dal vivo le sue canzoni e i successi che hanno contribuito a fare di lei una delle voci più innovative e apprezzate della scena musicale italiana. Lo Sferisterio si prepara a ospitare un pubblico numeroso e eterogeneo, essendo quella di Madame l’unica tappa marchigiana, pronto a cantare e ballare insieme alla cantante".
Nata a Vicenza nel 2002, Madame ha saputo conquistare il pubblico con il suo stile unico e originale, che fonde sonorità rap con influenze provenienti dal mondo pop dell’elettronica. Con i suoi testi crudi e sinceri, l’artista ha saputo trasmettere emozioni forti e intense, che hanno fatto breccia nel cuore dei suoi fan.
Leader della generazione Z, Madame descrive uno stile intriso di sentimento che sa stare nel presente con gli occhi tesi verso il futuro. Affrontando diverse tematiche nei suoi testi, dai più personali, emotivi a quelli psicologici, altri come l’autenticità e la ricerca dell’identità, la violenza e la discriminazione di genere, rappresenta appieno i giovani della sua età. Organizzazione Elite Agency Group (info 0871 685020). Biglietti in vendita nei circuiti di vendita abituali Vivaticket e Ticketone.
Anche le pareti del Politeama di Tolentino si vestono d’Edera. La seconda tappa del viaggio avviato dalla Fondazione Design Terrae e ideato e curato dall’associazione culturale Zagreus approda nello storico centro polifunzionale tolentinate domenica 19 febbraio con “Edera. Un lavoro in corso - residenza aperta”. Lo spazio si trasformerà per l’occasione in cantiere d’arte attivo e in comunicazione continua.
Nelle sale principali si articoleranno tre diverse sperimentazioni, tre laboratori affidati ad alcuni dei più eccellenti e promettenti artisti del territorio. Le tre residenze, come il titolo dell’evento suggerisce, saranno infatti assolutamente libere, visitabili e partecipabili. Lo spettatore avrà dunque non solo la possibilità di assistere a un processo creativo in atto e alla produzione dal vivo di un’opera, ma potrà interagire liberamente con gli artisti stessi e in prima persona mettersi all’opera con dei materiali che verranno appositamente predisposti.
Chi varcherà le porte del Politeama di Tolentino domenica 19 febbraio potrà perciò diventare parte del “Teatro Anatomico Inverso” allestito nella sala spettacolo da Paola Tassetti, eclettica artista originaria di Civitanova Marche vincitrice lo scorso anno dei premi Pannaggi e Venere di Frasassi, che con il proprio lavoro multidisciplinare si muove sulla linea di confine estetico tra anatomia, botanica e intimità umana.
Scendendo giù, nei laboratori, si potrà invece osservare al lavoro Luca Cesolari, pittore tolentinate, che attraverso la matericità e l’accostamento di forme e colori riflette sul mezzo pittorico, permettendo al visitatore di intervenire direttamente sulle tele. Nella sala polivalente adiacente al Foyer, ci si potrà invece immergere nelle rarefatte atmosfere di Amoreeterno, collettivo di giovani artisti del territorio che abbraccia tante diverse aree dell’espressione e che per l’occasione costruirà un ambiente capace di connettere onde sonore, colore e tessuto mettendo al centro dell’azione il visitatore.
A corredare l’operato degli artisti, inoltre, l’evento sarà popolato anche da supporti e oggetti con cui artisti e visitatori potranno interagire assieme ad altre piccole esposizioni tematiche, “cerchi magici” da attraversare diffusi nello spazio che vedranno la partecipazione, tra gli altri, anche di alcuni degli artisti che hanno partecipato proprio al primo capitolo di Edera tenutosi il giugno scorso.
In contemporanea micro-esposizioni, momenti di riflessione e condivisione. Le porte si aprono al pubblico alle ore 17.00 e sarà possibile partecipare fino alle ore 24.00.
Bilancio positivo alla Bit di Milano, per la città di Civitanova Marche presente con il proprio materiale promozionale all’interno dello stand di "NoiMarche", nel desk situato all’interno del padiglione della Regione Marche.
"La fiera è stata molto frequentata, anche da operatori stranieri, e molti sono stati i contatti presi in questi giorni - spiega l’assessore al Turismo Manola Gironacci, che ha rappresentato l'amministrazione comunale alla Fiera, insieme al consigliere comunale Paola Campetelli -. Attraverso NoiMarche abbiamo distribuito il materiale promozionale realizzato, un catalogo di itinerari cicloturistici con all’interno informazioni riguardo servizi e strutture Bike Hotel e Bike Friendly. È stato importante per Civitanova poter condividere l'agenda di eventi organizzati dalla Regione Marche, con la presenza dell'Atim, la nuova Agenzia regionale per il turismo e l’internazionalizzazione”.
Grande interesse suscitato anche dal prodotto editoriale realizzato da "Alvento", uno dei magazine di riferimento nel settore del cicloturismo, che contiene lo speciale: "Da Civitanova Marche ai Monti Sibillini andata e ritorno" e dalla rivista "Italia in Bicicletta" realizzata da National Geographic, con un articolo sul progetto scritto dalla giornalista Paola Piacenti.
"NoiMarche - ha riferito la responsabile Loredana Miconi - è stata inviata alla conferenza stampa della presentazione dell'Oscar italiano del cicloturismo 2023, in quanto nel 2022 l’itinerario 'Strade di Marca' (con partenza di Civitanova Marche), realizzato da NoiMarcheBikeLife, ha vinto il secondo premio come la seconda ciclovia più bella d’Italia".
Un altro momento molto importante è stata la partecipazione di NoiMarche all'evento di promozione delle Marche organizzato da Inside Marche (associazione operatori incoming Regione Marche) dove Loredana Miconi e Mauro Fumagalli hanno illustrato il nuovo progetto di collaborazione con i tour operator e agenzie di viaggio per commercializzare il prodotto cicloturismo attraverso la realizzazione di pacchetti turistici.
Soddisfazione espressa anche dai responsabili Dmo (Destination Marketing Organization) Civitanova Turismo, che riferiscono grande movimento ed interesse per Civitanova, con particolare attenzione per il Museo del manifesto di Civitanova Alta. Molte persone hanno lasciato il proprio indirizzo email per ricevere informazioni e saranno ricontattate nei prossimi giorni dagli operatori.
Una relazione meravigliosa quella intessuta tra il pubblico e le opere di Carlo Crivelli. Infatti, sono stati 13.711 i visitatori che si sono recati ai Musei civici di Palazzo Buonaccorsi di Macerata, dal 7 ottobre 2022 al 12 febbraio scorso, giornata di chiusura della mostra "Carlo Crivelli. Le relazioni meravigliose" a cura di Francesca Coltrinari e Giuliana Pascucci, per ammirare i capolavori dell’artista veneziano allestiti in un percorso espositivo reso possibile grazie al progetto della Regione Marche e del Comune di Macerata, in collaborazione con l’Università degli Studi di Macerata e della Fondazione Carima, con il patrocinio del Ministero della Cultura e che ha visto main sponsor Banca Generali.
"La città di Macerata è stata capace di promuovere una mostra di altissimo livello che ha riscontrato un forte gradimento da parte dei visitatori, della stampa, delle scuole, delle imprese e degli addetti ai lavori - ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. Grazie alla sinergia e alla collaborazione abbiamo intercettato un pubblico nazionale e internazionale e stimolato l'investimento sul territorio con un importante ritorno culturale, di incoming turistico ed economico. Un ringraziamento a tutte le persone che hanno collaborato al raggiungimento di questo grande successo che ci spinge a fare sempre meglio per la promozione di Macerata".
Sono stati soprattutto i marchigiani che hanno visitato l’esposizione (7.513) ma di certo non è mancato pubblico proveniente da altre zone di Italia: centro (3.144), nord (2.131), sud e isole (308). Consensi anche dal pubblico straniero arrivato dall’est europeo (64), dalla Gran Bretagna (43), Germania (29), Francia (18), Spagna (15), Olanda e Belgio (11), nord Europa (12), sud America (10) e nord America (9) e Paesi orientali (4).
Gli over 65 sono stati la maggior parte (4.898), 4.323 la platea compresa invece nella fascia 41 – 65 anni, 2.060 in quella 20 – 40 mentre i giovani e giovanissimi, da 0 a 19 anni, 2.430. I giovani, grazie anche alle iniziative organizzate dalle scuole, dall’Università e dall’Accademia di Belle Arti, hanno effettuato visite guidate e in autonomia per un totale di 1.744 studenti e 212 insegnanti. Sette, infine, le visite private guidate da una delle due curatrici, Giuliana Pascucci, organizzate dal main sponsor Banca Generali per un totale di 233 presenze.
Molto partecipate anche le diverse iniziative collaterali organizzate a corollario della mostra e che hanno riguardato attività educative e didattiche, dedicate a bambini e famiglie, visite guidate aperte al pubblico e tematiche. Positivo il bilancio anche per quanto riguarda "Itinerario Crivelli", il progetto sviluppato grazie alla collaborazione con Università degli Studi di Macerata, i comuni interessati – Corridonia, San Ginesio, Sarnano, Monte San Martino, San Severino Marche, Serrapetrona, Belforte del Chienti e Camerino – e le diocesi di Macerata e Camerino, con la visita alle opere del maestro veneziano e di artisti a lui fortemente connessi che ha centrato in pieno l’obiettivo, ovvero far riscoprire l’opera di Crivelli e il legame con il territorio marchigiano che lo ha ospitato in cui ha realizzato la maggior parte dei suoi capolavori e sul quale ha proiettato la sua influenza.
"Carlo Crivelli. Le relazioni meravigliose" ha guadagnato anche le pagine delle maggiori testate giornalistiche nazionali, locali e di settore che hanno dedicato ampie pagine all’evento grazie anche alla scoperta avvenuta durante il restauro della Madonna con il Bambino, custodita a Palazzo Buonaccorsi, effettuato da Daphne De Luca per cui è stato possibile affermare che l’opera fu eseguita direttamente su tela, portando a escludere l'ipotesi del trasporto da tavola fino a oggi sostenuto. La scoperta, supportata da una serie di prove, ha indentificato così la Madonna come l’unico esempio conosciuto di tela dipinta da Crivelli.
Partecipato l’incontro “I diritti delle donne e del popolo iraniano” svoltosi venerdì scorso, 10 febbraio, alla sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti organizzato dal Consiglio delle donne di Macerata.
All’iniziativa erano presenti il sindaco Sandro Parcaroli, il vice sindaco e assessore alle Politiche sociali e Pari opportunità Francesca D’Alessandro, la presidente della commissione Pari opportunità della Regione Marche Maria Lina Vitturini, Anna Menghi consigliera regionale, Martina Biondi dottoranda in Legalità, culture politiche e democrazia della facoltà di Scienze politiche dell’Università di Perugia dove collabora alla cattedra di Politiche e Conflitti dell’Africa Mediterranea e del Medio Oriente, Mia Santacroce avvocato esperta in diritto internazionale della famiglia, Mojtaba Sadeghi che ha frequentato la scuola di giornalismo in Iran e ha studiato alla facoltà di Scienze politiche Unimc e Bahar Ghaempanah, ex direttrice di banca per 18 anni in Iran, attualmente studentessa dell’Università di scienze della formazione di Macerata, appassionata di pittura (Instagram bahar.teymour).
“Le ricorrenze storiche - ha affermato la presidente del Consiglio delle donne Sabrina De Padova - dovrebbero insegnare a evitare il ripetersi degli errori e con essi il bagaglio di orrori, ma purtroppo quasi mai questo accade, basti pensare alla situazione in Iran. Le proteste in Iran sono partite dalla forza, il coraggio, la tenacia, la solidarietà delle donne”.
“Le donne sono le eroine, il motore della rivolta, che protestano in modo pacifico, solo con la forza delle idee, per ottenere quello che è un diritto inalienabile: la libertà, in un Paese dove la violazione dei diritti umani è all’ordine del giorno. Tutti i governi occidentali dovrebbero prendere una posizione netta e decisa contro il regime dittatoriale degli ayatollah, affinché venga ripristinato lo stato di diritto”.
Nel corso dell’incontro si sono succeduti gli interventi dei vari relatori tra cui quello di Martina Biondi che ha parlato della situazione politica e legislativa in Iran, facendo un confronto tra alcuni aspetti legislativi in relazione ai diritti delle donne prima e dopo la rivoluzione islamica mentre l’avvocato Mia Santacroce si è soffermata sulla legislazione che norma i divorzi.
A seguire le testimonianze di Bahar Ghaempanah che ha raccontato come si vive in Iran, i limiti a cui le donne devono sottostare e i pericoli che corrono anche per comportamenti banali, ma che ledono i dettami delle autorità religiose, e di Mojtaba Sadeghi che invece ha fatto un confronto politico tra la situazione di ieri e di oggi e ha raccontato come il popolo iraniano fondamentalmente abbia sempre goduto di una certa emancipazione ma che l’attuale regime reprime.
A trarre le conclusioni del confronto è stata la consigliera Anna Menghi con diverse considerazioni sulla grave situazione delle donne in Iran ricordando la storica intervista della scrittrice Oriana Fallaci all’aytollah Khomeini.
Infine c’è stato l’intervento di uno studente iraniano che ha raccontato la sua esperienza e ha evidenziato le difficoltà circa l’apertura di conti bancari e il trasferimento di denaro a causa dell’embargo. A tal proposito la consigliera Anna Menghi ha preso l’impegno di farsi portavoce presso il Consiglio Regionale di questa problematica al fine di interessare il Governo.
A conclusione dell’incontro la comunità iraniana coinvolta ha ringraziato l’Amministrazione comunale, la presidente del Consiglio delle donne Sabrina De Padova e i convenuti per l’iniziativa, augurando che altri eventi simili possano essere ripetuti per sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema così delicato e fondamentale per il futuro della nazione iraniana.