Dato l'elevatissimo numero di richieste e la quantità di biglietti venduti in pochi giorni, la produzione in accordo con Amat, il Comune di Tolentino e Compagnia della Rancia, ha deciso di aggiungere una nuova replica di "Ma che problema hai?", primissima regia teatrale di Simone Riccioni.
Lo spettacolo, già in programma per sabato 13 maggio alle ore 21, verrà replicato domenica 14 maggio alle ore 17. I biglietti sono già in vendita sul sito di Vivaticket al costo di 15 euro (platea e palchi” e 12 euro (loggione e posti a visibilità ridotta).
I taglianti oltre che online, sono acquistabili nelle biglietterie del circuito Amat/Vivaticket dal pomeriggio del 17 aprile, e al botteghino del Teatro da giovedì 11 maggio, dalle 18 alle 20.
Mario Venuti aprirà giovedì 4 maggio la due giorni di Musicultura 2023 che vedrà esibirsi gli artisti finalisti della XXXIV edizione del prestigioso concorso in due concerti in programma il 4 e 5 maggio in anteprima nazionale al Teatro Persiani di Recanati.
In attesa di svelare le generalità e le canzoni dei 16 finalisti, il direttore artistico Ezio Nannipieri ha anticipato oggi il nome del primo degli ospiti che si esibirà sullo storico palcoscenico recanatese del Festival.
“La risposta positiva di Mario al nostro invito è un vero piacere. – ha detto Ezio Nannipieri -. Lo stimiamo molto, è un artista puro, eclettico, curioso di ciò che lo circonda. Lui scrive, canta e compone senza domandarsi mai qual è la moda del momento, ma rispondendo alla propria ispirazione e alla propria coscienza".
"E poi trovo abbia una sensibilità davvero speciale, che probabilmente gli deriva anche dalla febbre brasiliana che gli arde dentro, nel coniugare con originalità parola, melodia, armonia, ritmo e approccio vocale. È una peculiarità che lo rende un ospite adattissimo a portare la propria testimonianza in un contesto come quello del concorso, dove le molteplici sfumature che concorrono a creare il fascino obliquo di certe canzoni sono particolarmente apprezzate".
Mario Venuti non sarà l’unico ospite delle due serate di spettacolo del 4 e 5 maggio al Teatro Persiani, altri artisti amici del Festival saliranno sul palco di Recanati, continuando ad alimentare quel confronto espressivo intergenerazionale che è uno dei tratti salienti del progetto Musicultura, con i giovani in concorso agli inizi delle loro carriere artistiche da un lato e personalità che hanno già raccolto successi e raggiunto popolarità dall’altro.
Intanto la grande macchina organizzativa del Festival e gli uffici tecnici del Comune di Recanati scaldano i motori in preparazione della due giorni di grande musica live che vedrà l’esibizione dei 16 finalisti scelti tra le 56 proposte artistiche ascoltate dal vivo al Teatro Lauro Rossi di Macerata, precedentemente selezionate tra le 1.113 candidature iniziali, nuovo record di Musicultura.
I concerti saranno due, il 4 e il 5 maggio, al Teatro Persiani, in collaborazione con Rai Radio 1. La radio ufficiale di Musicultura, trasmetterà in diretta dalle ore 21, subito dopo il Gr, le due serate condotte da Marcella Sullo, Duccio Pasqua e John Vignola.
Sono previste anche le dirette streaming dei concerti sulla pagina Facebook di Musicultura e la diretta televisiva sulla televisione regionale èTV Marche, nonché i collegamenti con il telegiornale della Tgr Marche prima di ogni serata.
L’evento aprirà anche un’importante finestra internazionale sulla città dell’Infinito. Sull’onda della media partnership di Musicultura con la Rai arriverà infatti a Recanati una troupe di Rai Italia per seguire da vicino questo importante snodo del concorso.
I servizi che verranno realizzati raggiungeranno i due milioni di utenti che l’emittente conta nei cinque continenti. Gli orari di messa in onda delle principali città di riferimento sono consultabili sul web: New York per Nord e Centro America, Buenos Aires per Sud America, Pechino per l'Asia, Sydney per l'Australia e Johannesburg per l'Africa.
“Siamo pronti ad accogliere gli artisti finalisti del Festival e a emozionarci con le loro storie e le loro canzoni. Consapevoli di rappresentare una tappa importante nella loro carriera li applaudiremo e faremo in modo di rendere il loro soggiorno a Recanati indimenticabile.– Ha dichiarato il sindaco Antonio Bravi - Felicissimi di poter assistere all’esibizione di Mario Venuti, uno dei cantautori più eclettici della scena musica musicale italiana.”
Si contano circa cento persone tra gli artisti finalisti, i musicisti che li accompagnano, le varie figure tecnico-professionali coinvolte, i giornalisti e il personale RAI in arrivo in quei giorni nella città Leopardiana che vide nascere il Festival nel 1
“L’onda benefica di Musicultura è già nell’aria - ha detto l’assessora alla Cultura Rita Soccio- non vediamo l’ora di conoscere i 16 finalisti di quest’anno e le loro canzoni. Un appuntamento importante per la città sia per la promozione delle sue bellezze storiche e architettoniche, grazie alle dirette e più in generale ai mass media che seguono l’evento, sia per la ricaduta economica che esso ha sul territorio che vedrà il tutto esaurito negli hotel e una gran mole di lavoro per i bar e i ristoranti del centro storico.”
L’appuntamento da non perdere è quindi Recanati, il 4 e 5 maggio, per il doppio concerto dei finalisti di Musicultura 2023. I biglietti sono disponibili presso la Biglietteria del Teatro Persiani di Recanati (aperta dal mercoledì al sabato, dalle 17.00 alle 19.30), presso la biglietteria dei Teatri di Macerata, in tutti i punti vendita Vivaticket e online sul sito del portale.
Torna l’appuntamento cardine del mondo brassicolo marchigiano, il Marca Beer Festival. Due giorni di degustazioni e musica, gastronomia e cultura nella splendida cornice del castello medievale La Rancia di Tolentino. Quattordici birrifici, 8 band, due palchi, area camper e area food.
Quest’anno la kermesse vede la partecipazione di Mukkeller, Babylon, Oltremondo, Sothis, Styles, Malaripe, Mastio, Resina, Molesto, Blink Brewery, Birraformante, Mc77, Godog e Birrificio dei Castelli, per un viaggio sensoriale da oltre 70 birre a coprire l’intero territorio regionale.
A sancire l’importanza della manifestazione, da questa edizione si attiva la collaborazione con il MoBI - Movimento Birraio Italiano, che porterà a Tolentino la prima tappa dell’Homebrewing Contest. Inoltre, saranno attivate degustazioni guidate a cura di Matteo Selvi e Simone Cantone, noti giudici del settore.
Non solo birra, però. Ad accompagnare le due giornate d’assaggio un programma musicale di qualità assoluta. Si inizia sabato 29 aprile alle 18:30 con "I Brema", giovane ma navigata band del maceratese dalle sonorità folk-cantautoriali. Ancora Marche con gli Zeckyboys, pirati del punk-rock, e poi con i romagnoli Lennon Kelly, gruppo storico del combat folk italiano.
Domenica 30 un connubio imperdibile, sullo stesso palco i Little Pieces of Marmelade e i Sick Tamburo, entrambi alle prime date dei rispettivi tour nazionali. Per i Sick Tamburo, band di punta del panorama post e pop punk italiano, sarà anche l’occasione per presentare l’ultimo attesissimo album "Non credere a nessuno".
Entrambe le serate chiudono le danze con set notturni, rispettivamente, di La Tosse Grassa e Dj Nooz. Biglietteria in loco aperta tutti i giorni dalle ore 11 all'una di notte. Ingresso: 10 euro comprensivo di kit degustazione.
Tutti in bici a Montelupone per l'inaugurazione della "Ciclovia del Potenza" per il tratto appartenente al comune. Domenica, alle 15, da San Firmano partirà la passeggiata animata fino a Becerica e al ritorno sarà offerta una merenda per tutti grazie alla collaborazione del forno pasticceria Fior Di Grano.
La festa proseguirà con il Katastrofa, uno spettacolo comico per grandi e piccini a ritmo di rock and roll che, attraverso la magia della clowneria e delle bolle di sapone giganti, coinvolgerà il pubblico diventando parte integrante dello spettacolo con un finale dove un incontro di boxe deciderà chi conquisterà la ragazza del desiderio.
Per partecipare alla merenda è necessario ritirare il ticket di partecipazione presso la tabaccheria Fontinovo (p.zza del Comune), oppure presso il bar Sampaolo (San Firmano).
Il percorso nel comune di Montelupone è di circa 8,5 chilometri e inizia dal confine con il comune di Macerata, seguendo la strada principale, quindi ricalca per un lungo tratto la via di pellegrinaggio denominata "Via Lauretana"; dopo circa 3,2 chilometri il tratto si immette nella strada comunale denominata "delle Rote" per altri 2,2 chilometri arrivando fino all’Abbazia di San Firmano.
“…Famme sparì a mi moje – Quant’era mejo quand’era pegio!”, il nuovo spettacolo della compagnia “Teatro Instabile” di Recanati, continua a riscuotere un grande successo e, soprattutto, a regalare risate, divertimento e spensieratezza in giro per le Marche.
Nelle due date di Recanati, entrambe andate sold out, il pubblico del Teatro “Persiani” non ha mai smesso di ridere né di applaudire per tutta la durata della commedia dialettale in tre atti, scritta da Carlo Vittici e adattata da Roberto Tanoni, andata in scena lo scorso weekend. La stessa risposta di pubblico si è verificata in precedenza anche nelle date di Porto San Giorgio e Montelupone.
In attesa che il “Teatro Instabile” si esibisca il 13 maggio 2023 alle ore 21 al Teatro Parrocchiale di Loro Piceno, abbiamo fatto un’amichevole e piacevole chiacchierata con Roberto Tanoni, presidente e capocomico della compagnia teatrale recanatese che nel 2025 festeggerà i suoi primi 30 anni di attività.
Roberto, quanto è importante ridere e far ridere, soprattutto in questo periodo storico che stiamo vivendo?
“La mia risposta è già intrinseca nella tua domanda. È importantissimo ridere e far ridere la gente, anzi ti dirò di più: la gente cerca di poter ridere, nel senso che ha bisogno di svagarsi e svuotare la mente attraverso queste distrazioni che sono fondamentali”.
In cosa consiste esattamente “…Famme sparì a mi moje – Quant’era mejo quand’era pegio!”?
“Il nostro spettacolo è una rielaborazione di ‘La lampada di Aladino’. Fa già ridere dal titolo: ‘…Famme sparì a mi moje – Quant’era mejo quand’era pegio!’. Si tratta di una commedia in tre atti, scritta da Carlo Vittici e adattata da me. Recitiamo in dialetto recanatese, che è piuttosto particolare: è infatti un mix tra maceratese e romanesco, quasi una lingua comprensibile”.
Quale riscontro ha avuto il “Teatro Instabile” finora dal pubblico presente nei teatri marchigiani?
“La gente ha sempre riso, e anche tanto, durante i nostri spettacoli, tutti sold out, a Porto San Giorgio, a Montelupone e due volte a Recanati. Ogni volta, a fine spettacolo, il pubblico non ha mai voluto subito abbandonare il teatro perché aveva ancora voglia di svagarsi e divertirsi con la nostra compagnia. Con il nostro spettacolo, qualsiasi spettatore può galoppare liberamente sulle praterie della fantasia”.
Cosa significa la recitazione per il “Teatro Instabile”?
“Noi cerchiamo sempre di fare un po’ di tutto per divertire il nostro pubblico: per esempio, abbiamo fatto ultimamente le letture online di favole per bambini durante il periodo Covid-19, la rappresentazione vivente della Natività lo scorso inverno e l’interpretazione di ‘La Famiglia Addams’ sia a Halloween che a Carnevale a Recanati, ecc. La compagnia si diverte sempre quando porta in scena uno spettacolo, inclusa la nostra rielaborazione di ‘La lampada di Aladino’. Siamo sì una compagnia teatrale amatoriale, ma nel senso di amatori che hanno tanto amore nei confronti del Teatro, quello con la T maiuscola. Il nostro modo di fare teatro viene spesso considerato di seconda-terza categoria. A volte è così, lo ammetto, ma ci sono anche compagnie che sfiorano la professionalità per esecuzione, teatralità e impegno: si preparano, funzionano bene, non hanno tempi morti, hanno buoni attori e producono cose molto belle, ma in Italia il fatto di non essere professionisti impedisce alle compagnie amatoriali di esibirsi nei teatri. Secondo me, ciò è una grossa carenza”.
Quali sono le prossime date di “…Famme sparì a mi moje – Quant’era mejo quand’era pegio!” e il “Teatro Instabile” ha in cantiere altri nuovi spettacoli?
“Stiamo preparando altri spettacoli, nonostante le tante difficoltà legate alla tutela Siae dei testi. Ci vuole infatti un sacco di tempo, dai 5 agli 8 mesi, prima di poter ottenere l’autorizzazione da parte dell’autore di uno spettacolo che viene scelto da una compagnia come la nostra. Detto questo, invito comunque tutti quanti il prossimo 13 maggio al Teatro Parrocchiale di Loro Piceno, dove ci esibiremo con ‘…Famme sparì a mi moje – Quant’era mejo quand’era pegio!’ alla 25ª ‘Rassegna teatrale per gruppi amatoriali – Premio Castrum Lauri’. Faremo tappa più avanti anche a Corridonia e a Montegiorgio, ma per rimanere sempre aggiornati sulle nostre attività seguite su Facebook la nostra pagina ‘Compagnia Teatro Instabile’!”.
Il rione Quattro Marine di Fontespina ospiterà uno spettacolo di musica pop, rock e disco dance a cura del gruppo Grilli's Band di Sirolo. L'evento è stato inserito nel calendario degli appuntamenti estivi dell'assessorato al turismo del comune di Civitanova Marche e approvato dalla giunta comunale su proposta dell’assessore Manola Gironacci, che ha accolto la proposta di organizzare in Città una serata del Coro Grilli di Sirolo, gruppo composto da circa 35 elementi che esegue un repertorio di famosi brani nazionali ed internazionali.
"Tra le proposte per l’estate 2023 – ha spiegato l'assessore al turismo Manola Gironacci – vogliamo dare spazio alle iniziative nei quartieri, per sviluppare ed incentivare anche la collaborazione con le tante associazioni che svolgono un ruolo importantissimo e sempre lavorano a fianco dell’Amministrazione. Selezioniamo eventi di alta valenza sociale, culturale per rivitalizzare l'accoglienza turistica senza trascurare la periferia e sostenere così le attività economiche cittadine. L'esibizione musicale del Coro Grilli rappresenta senz’altro un arricchimento della proposta turistico-culturale cittadina".
Sofia Tornambene è Kimono. La ventunenne vincitrice della tredicesima edizione di X Factor torna sulle scene musicali con "Tempesta" (Dischi dei Sognatori / distribuito da Artist First), il nuovo brano disponibile in digitale da venerdì 21 aprile.
"Tempesta", suonato e prodotto dalla stessa artista e da Maestro in collaborazione con Marco Rettani, vede protagonista assoluta l’eterea voce di Kimono, accompagnata da una chitarra malinconica e da una produzione electro-acoustic con venature che si rifanno all'indie/pop.
Il brano ha l’intendo di invitare l'ascoltatore ad abbracciare la propria vulnerabilità e a cercare il sostegno delle persone care nei momenti di difficoltà e caos interiore.
Scritto in seguito al suo trasferimento da Civitanova Marche a Milano, periodo di forte cambiamento e di crescita sia dal punto di vista personale che musicale, Sofia ha trovato il modo di esorcizzare le sue paure scrivendo questo brano.
"È una canzone autobiografica - racconta Kimono - Rispecchia esattamente questo momento della mia vita. Nasce da un periodo difficile, di forte turbamento interiore, quando ci sentiamo sopraffatti dal caos della vita e abbiamo bisogno di trovare un momento di pace e di solitudine".
"Scrivere questo brano per me è stato terapeutico - spiega - e spero che le mie parole possano essere d’aiuto a tutti coloro che si sentono nella tempesta, soprattutto ai miei coetanei che si trovano ad affrontare le incertezze del futuro".
Il Teatro Vaccaj si conferma sede ideale per le residenze di allestimento; a maggio, ospiterà, infatti, lo spettacolo 'Ma che problema hai?', primissima regia teatrale di Simone Riccioni.
L’attore, scrittore e produttore cinematografico marchigiano - che oltre ad aver fondato la casa di produzione LinfaCrowd, dirige e gestisce la scuola di recitazione Cinemachepassione - ha scelto proprio lo storico teatro di Tolentino, per il suo debutto come regista teatrale.
Compagnia della Rancia, Comune di Tolentino e Amat, hanno accolto e sostenuto il progetto, che si inserisce in un percorso più ampio di valorizzazione dello spazio teatrale, dei talenti emergenti, e delle proposte dedicate a scuole e ragazzi (oltre alla replica del sabato sera, infatti, sarà prevista anche una matinée per le scuole del territorio).
Sono proprio alcuni dei suoi allievi a vestire i panni dei protagonisti di ‘Ma che problema hai?’, un gruppo di dieci ragazzi a dir poco stravaganti che si incontrano in una misteriosa sala d’aspetto.
Ognuno di loro farà trapelare le sue caratteristiche, portando inevitabilmente il pubblico a fare supposizioni sui loro ruoli e sul motivo della loro presenza in questa sala d’attesa, che somiglia tanto a quella di uno psicoterapeuta. La realtà però, non sarà affatto scontata.
‘Ma che problema hai?’ vuole essere una storia di riflessione spassosa, divertente, che ha il desiderio di concentrarsi sul rapporto tra essere e rappresentazione dell’essere, sostanza e apparenza, in tempi moderni. Senza prendersi troppo sul serio e senza troppi moralismi.
Sono solo dieci giovani attori che interpretano dieci giovani di oggi, che a loro volta interpretano dieci personaggi...sempre in cerca d’autore, purché mediatico.
La produzione, firmata da Compagnia Amaranto, conta su un testo originale di Valentina Capecci, che riesce a raccontare i disagi giovanili di oggi in modo profondo e allo stesso tempo divertente. La scenografia è di Giorgia Stella, i costumi di Marianna Fazzino.
I giovanissimi attori in scena sono Linda Campana, Enrico Verdicchio, Simone Messi, Elisabetta Lattanzi, Lorenzo Miccini, Celìa Borroni, Sofia Gigli, Genny Serra, Luca Bisto, Letizia Trivelli e Chiara Stacchiotti.
Lo spettacolo è in programma per il 13 maggio, alle ore 21.15, presso il Teatro Nicola Vaccaj di Tolentino. Biglietti: Platea e Palchi – posto unico 15 euro / loggione e posti a visibilità ridotta € 12,00.
I biglietti saranno in vendita, online su www.vivaticket.com, nelle biglietterie del circuito Amat/Vivaticket dal pomeriggio del 17 aprile, e al botteghino del Teatro da giovedì 11 maggio, dalle 18 alle 20. Info: info@teatrovaccaj.it - 0733 960059 opz. 3
A Montecosaro domenica 16 aprile, alle 21:30 al teatro delle Logge data unica di una delle band più apprezzate nel 2022: i Moin, una formazione che gode di un grande credito da parte della critica musicale internazionale.
C'è qualcosa di misterioso nel loro ultimo album: la batteria si trova in primo piano nel mix, e il collage tra suoni, il parlato e l’uso dettagliato e chirurgico dei campionamenti, creano un tipo di minimalismo di grande impatto. L'approccio di Moin in 'Paste' è scarno, ma perspicace: propone una linea interpretativa nuova alla musica indie degli anni '80 e '90, che sa guardare al futuro, plasmata per modellare la loro versione più corposa di sempre.
L’attitudine sperimentale di Joe Andrews e Tom Halstead, noti nel circuito indipendente per essere titolari del progetto Raime, ha scovato nuovi sentieri lastricabili a seguito del colpo di fulmine consumatosi nei confronti del drumming della “nostra” Valentina Magaletti.
Se l’album dello scorso anno, “Moot!”, aveva colto di sorpresa e meravigliato un po’ tutti (ma il trio è operativo nel sottobosco londinese da una decina d’anni), “Paste”, opera seconda dei Moin, porta in dotazione non soltanto piacevoli conferme dal punto di vista stilistico e qualitativo, ma altresì un approccio più fruibile, scelta che potrebbe contribuire ad allargare la schiera di sostenitori, sempre più folta.
L’electro industrial dei Raime resta mitigato dalla presenza delle chitarre, che se da un lato guardano al post-hardcore obliquo e rallentato dei Fugazi (le saturazioni dell’esemplare “Melon”, gli accenti dissonanti di “Forgetting Is Like Syrup”), dall’altro si nutre del post-rock a suo tempo modellato da Slint (i ridondanti armonici di “Hung Up”) e June Of 44 (le inquiete atmosfere di ”Foot Wrong”).
Nel mix sonoro dei Moin non è poi difficile rintracciare ulteriori influenze provenienti sia dal vecchio (Uzeda) che dal nuovo continente (Sonic Youth), scaglie post-grunge (se ne scorgono fra le pieghe di “Knuckle”), math-rock semplificato (il loop sul quale si srotola la conclusiva “Sink”), inquietante astrattismo (“In A Trizzy”) e accenti tribali (un po’ ovunque).
Firmato il protocollo d’intesa tra il comune di Recanati e il Museo Tattile Statale Omero per l’attivazione di un rapporto di collaborazione scientifica e di consulenza mirato all’abbattimento delle barriere architettoniche, cognitive e sensoriali nei musei recanatesi dedicati alla musica: Museo Beniamino Gigli e MuM Museo della Musica.
Un protocollo d’intesa che s’inserisce nell’ambito del progetto di abbattimento delle barriere architettoniche dei due musei che verranno uniti in un unico polo museale realizzato dal Comune di Recanati per il quale si è aggiudicato un finanziamento dal Pnrr di 500 mila euro.
"Tra i fondi che siamo riusciti a reperire con il Pnrr questo progetto ci sta particolarmente a cuore in quanto ci permetterà di rendere perfettamente fruibili a tutti i nostri visitatori i Musei dedicati alla grande musica di Gigli e al suono del nostro territorio" ha dichiarato il sindaco Antonio Bravi.
Proprio il primo cittadino, l'assessora alla Culture Rita Soccio in veste anche di coordinatrice della rete regionale marchigiana del welfare culturale e il Presidente del Museo Omero Aldo Grassini con la fondatrice del Museo Omero Daniela Bottegoni hanno firmato questa mattina l’importante accordo che prevede una collaborazione tra gli enti per l’abbattimento delle barriere architettoniche, sensoriali e cognitive nei Musei recanatesi al fine di migliorarne l’accessibilità fruitiva e l’inclusione.
"L’intero Museo Beniamino Gigli verrà riallestito e valorizzato per una più ampia fruizione grazie all’abbattimento delle barriere architettoniche sensoriali e cognitive che garantiranno la massima accessibilità alla cultura musicale del nostro territorio", ha affermato l'assessora Soccio. Il Museo Omero metterà a disposizione del Comune di Recanati tutta la sua esperienza nel campo dell’accessibilità ai beni culturali per la realizzazione di percorsi museali ed esposizioni accessibili, oltreché di supporto alla formazione del personale.
"Il Comune di Recanati oggi rappresenta un esempio importante di inclusione per tutto il nostro territorio - ha detto il professor Aldo Grassini, presidente del Museo Tattile Omero -. Il lavoro che Recanati sta portando avanti per garantire a tutti i visitatori la fruizione dell’arte e della cultura è un impegno sociale di notevole rilevanza e un simbolo di grande democrazia".
Tra gli obiettivi condivisi nel protocollo d’intesa: la sensibilizzazione del pubblico sui temi dell’inclusione e della diversità intesa come ricchezza, per un coinvolgimento più forte e partecipe, ai fini della conoscenza del patrimonio storico-artistico rappresentato dal Museo Gigli e dal Museo della Musica; la creazione di una rete di buone prassi, di condivisione e partecipazione con le associazioni di settore e gli altri Enti e Luoghi di cultura, compresi quelli appartenenti alla rete del welfare culturale in un contesto territoriale locale e nazionale.
Il 16 aprile, le allieve del corso di recitazione adulti condotto da Saverio Marconi, portano in scena al Teatro Vaccaj due atti unici che sapranno intrattenere e, allo stesso tempo, commuovere il pubblico.
Il primo è ‘Figli’, un testo elaborato dalle allieve del corso guidate dal regista, che racconta difficoltà e gioie dell’essere madri. Seguirà poi un particolare adattamento di ‘Erano un po’ nervosi’, che punta ad esaltare l’arguta comicità di Achille Campanile attraverso il nostro dialetto marchigiano.
L'appuntamento è per domenica 16 aprile alle ore 18:30, al Teatro Nicola Vaccaj. Biglietti in vendita presso il botteghino del Teatro Politeama al prezzo simbolico di 1 euro.
Lo splendido Concerto per violino di Brahms, l’Ouverture Leonora n. 1 e la Seconda Sinfonia di Beethoven sono le musiche protagoniste del prossimo programma della Form, la "colonna sonora delle Marche". Un concerto di grande fascino e suggestione, eseguito dell'Orchestra Filarmonica Marchigiana diretta da Leonardo Sini con la partecipazione della giovane violinista Veriko Tchumburidze, tra i talenti più acclamati della nuova generazione.
L’appuntamento è per venerdì 14 aprile, alle ore 21, al Teatro Lauro Rossi di Macerata, realizzato in collaborazione con l’amministrazione comunale. La serata inizia con Leonora, Ouverture n. 1 in do magg., Op. 138 di Ludwig van Beethoven, composta per Fidelio, Op. 72 ma non inclusa nella versione definitiva dell’opera e, per questo, venne pubblicata dopo la morte dell’autore con un numero di catalogazione autonomo, cioè come Op. 138.
Si prosegue con il Concerto per violino e orchestra in re magg., Op. 77 di Johannes Brahms, l’unica grande prova del compositore nell’ambito del genere, nel quale egli esprime, con un linguaggio "vagante", le profonde emozioni provate di fronte all’incantevole paesaggio del lago di Worth.
Conclusione con la Seconda Sinfonia in re magg., op. 36 di Beethoven, composta a più riprese tra il 1800 e il 1802. Sebbene tenda ancora nel complesso a muoversi entro i confini ideologici e formali del sinfonismo classico di Haydn e Mozart, l’opera contiene alcuni importanti elementi di novità tipicamente beethoveniani che, già presenti in minor misura nella Prima Sinfonia, si manifesteranno poi pienamente nella Terza, travolgendo con tutta la loro forza rivoluzionaria gli argini del vecchio modello sinfonico settecentesco.
La direzione è del giovane sardo Leonardo Sini che, dopo aver ottenuto il primo premio assoluto nel prestigioso concorso "Maestro Solti" di Budapest, si è posto all’attenzione del pubblico e della critica, nonché degli operatori del settore, come una delle più interessanti e promettenti promesse della sua generazione.
Numerosi i debutti in prestigiosi teatri nazionali e internazionali, dalla Sydney Opera House alla Staatsoper di Amburgo, dall’Opernhaus di Zurigo all’Opera di Budapest, passando per Dresda, Liegi, Reggio Emilia.
Veriko Tchumburidze, invece, è stata premiata all’età di 20 anni con il primo premio al prestigioso concorso internazionale Henryk Wieniawski, catalizzando su di sé l’attenzione del mondo musicale. Dopo la vittoria al concorso, l’interprete ha suonato al Beethoven Easter Festival, al Menuhin Festival di Gstadt, allo Schleswig- Holstein Musik Festival, al Musica Mundi Festival, all’Olympus Music Festival con Nicholas Angelich, Maxim Vengherov, Lisa Batiashvili, Michael Sanderling e molti altri direttori.
Dal 2016 la violinista suona un violino di Giambattista Guadagnini, messo a sua disposizione dalla Fondazione tedesca Deutsche Musikleben. Biglietti da 15 a 18 euro, per gli studenti prezzo speciale a 4 euro. Biglietteria dei Teatri: tel. 0733230735. Vendita anche online su www.vivaticket.com.
A San Ginesio, il 14 e 15 aprile, la XII edizione dell’"Incontro tra Dottorandi" di ricerca in diritto internazionale e diritto dell'Unione europea intitolato al giurista e ideologo umanista Alberico Gentili, padre fondatore del diritto internazionale (San Ginesio 1552-Londra 1608).
Organizzato dalla Sidi (Società Italiana di diritto Internazionale e diritto dell’Unione europea) - che è presente col suo presidente, Pasquale De Sena, e molti membri del suo direttivo; dal Cisg (Centro Internazionale Studi Gentiliani), e con la partecipazione dell’Isgi (Istituto di Studi Giuridici Internazionali del Cnr) e del comune di San Ginesio, l'incontro è patrocinato dall’Università di Macerata, dalla Regione Marche-Assessorato Beni e Attività culturali e dall’Unione Montana dei Monti Azzurri.
I 21 dottorandi ammessi, provenienti dalle università di Milano, Padova, Bologna, Firenze, Pisa-Sant'Anna, Roma, Napoli, Foggia, Bari e Cagliari hanno una occasione unica di confrontarsi con i colleghi e con eccellenti cattedratici su tematiche di diritto internazionale pubblico, privato e dell’Unione europea, sulla base delle discipline trattate nelle loro tesi di dottorato. In più saranno coinvolti in una riflessione su questioni di metodo della ricerca.
Arricchiscono l’offerta formativa il "Keynote Speech", "La guerra e le sue trasformazioni", a cura dell’internazionalista di larga fama, Olivier Corten, dell’Université libre de Bruxelles; e la "Lectio Magistralis" su Alberico Gentili del professor Luigi Lacchè dell’Università di Macerata, Presidente del Cisg.
Questa pregiata azione scientifico-formativa costituisce un prezioso legame tra San Ginesio e la Comunità che studia Alberico Gentili e il diritto internazionale, ragione per cui l’impegno del Cisg può essere interpretato come un proficuo investimento culturale e promozionale; infatti divulgare presso gli studiosi in formazione e l’intera comunità degli internazionalisti italiani la figura e l’eredità intellettuale di Alberico Gentili significa creare e conservare un legame strategico con chi il diritto internazionale lo studia e lo vive.
L’appuntamento con lo spettacolo di chiusura della stagione teatrale 2022/2023 di Pollenza è in programma giovedì 13 aprile alle 21:15 presso il teatro Giuseppe Verdi. L’esilarante commedia dal titolo "Alle 5 da me" racconta dei disastrosi incontri sentimentali di un uomo e di una donna: lui in cerca di stabilità affettiva, lei ossessionata dal desiderio di maternità.
Protagonisti Gaia De Laurentiis, che interpreta cinque donne che corteggiano un uomo, e Ugo Dighero, che invece dà voce e volto a cinque uomini che corteggiano una donna. Come spesso capita nella vita, la ricerca spasmodica porta ad essere poco selettivi, e così i due finiscono per accogliere in casa personaggi davvero singolari, a tratti persino paradossali.
Un vero e proprio percorso ad ostacoli, che porterà i due protagonisti a cimentarsi con grande maestria nelle più svariate interpretazioni, dimostrando ognuno le proprie straordinarie capacità attoriali. Un testo ricco di battute e situazioni, una variegata galleria di personaggi acutamente studiata per generare una comicità intelligente, mai grottesca né banale.
Definito dalla critica le venti dita d’oro d’Italia, il duo pianistico formato da Marco Sollini e Salvatore Barbatano è tra i più apprezzati anche a livello internazionale. Domenica 16 aprile alle ore 18:00, in occasione del Master Piano Festival, il duo si esibirà al Politeama di Tolentino in un concerto per pianoforte a quattro mani. In questa occasione eseguirà le più belle pagine di C. W. Gluck, G. Rossini, F. Liszt e composizioni originali di Marco Sollini.
Il Duo Sollini-Barbatano nasce nel 2004 e si consolida negli anni dopo attività solistiche e cameristiche di prestigio. Affronta sia pagine del repertorio per pianoforte a 4 mani che significative opere per due pianoforti e si esibisce anche in veste solistica con orchestra.
Ha suonato in sale prestigiose tra cui il Grosse Saal del Mozarteum di Salisburgo E AL Schouwburg Festival di Jakarta; inoltre, alla Sala Preporodna di Zagabria, in un concerto esclusivo dedicato al ventennale delle Relazioni Diplomatiche tra Repubblica di Croazia e Repubblica Italiana, alla presenza del già Presidente della Repubblica Ivo Josipovic.
Significative le esibizioni in Italia per importanti stagioni concertistiche tra cui l’Associazione Siciliana Amici della Musica di Palermo al Teatro Politeama, Teatro Bibiena di Mantova, Viotti Festival di Vercelli, Alba Music Fest, Teatro Sanzio di Urbino.
I due artisti fondono la loro esperienza musicale anche nella conduzione dell'International Music Festival "Armonie della sera", di cui Sollini è ideatore e direttore artistico e Barbatano è coordinatore artistico. Il compositore, premio Oscar, Luis Bacalov ha scritto e dedicato al duo Sollini-Barbatano il brano "Tanghitud 4".
Il duo è inoltre dedicatario di composizioni scritte da vari importanti musicisti come Michele Dall’Ongaro, Sergio Calligaris, Antonio Giacometti, Patrizio Marrone. Biglietti a 10 euro disponibili al Botteghino del Politeama, aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 17:00 alle ore 20:00 e da tre ore prima di ciascun spettacolo, online all’indirizzo http://www.liveticket.it/politeamatolentino.
Si chiama Il cinema va a teatro la nuova manifestazione cinematografica curata dall’azienda dei Teatri e dal Civitanova Film Festival e inserita all’interno del cartellone di Teatro di Primavera.
Per l’occasione, nella consueta rassegna del CFF 50 anni di…, si proporranno tre importanti film della storia del cinema, che festeggiano quest’anno mezzo secolo di vita. Le proiezioni avverranno proprio nel bellissimo teatro Annibal Caro di Civitanova Alta (21.15): una cornice di assoluto fascino e prestigio.
Si partirà giovedì 13 aprile con Jesus Christ Superstar, il musical diretto da Norman Jewison trasposizione sul grande schermo dell’omonima opera rock di Tim Rice. Giovedì 20 aprile sarà la volta di American Graffiti, malinconico e autobiografico successo che catapultò in avanti la carriera di George Lucas. Le conclusioni, giovedì 27 aprile, sono affidate a La stangata, il colossal - con Paul Newman e Robert Redford - che fece man bassa di statuette agli Oscar.
La stagione del teatro Lauro Rossi appena conclusa (la prima realizzata nella sua interezza dopo la proposta forzatamente ‘a frammenti’ della pandemia) ha consentito di dare vita a un programma perfettamente in bilico tra le esperienze più consolidate della scena e gustose novità, sulla scia della tradizione che connota il teatro della città. Sono state oltre 5mila le presenze registrate complessivamente durante le 17 serate proposte dal Comune di Macerata in collaborazione con l’AMAT.
“Una stagione di qualità che ha raccolto successo di pubblico e di critica – ha commentato l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta -. Il teatro Lauro Rossi, punto di riferimento per l’intero territorio grazie anche alla sua lunga tradizione, rappresenta un luogo di comunità aperto a tutti in cui si cresce, ci si incontra e ci si confronta ma anche uno spazio di riflessione".
"Siamo già a lavoro per la prossima stagione e ci auguriamo che sia ancora più ricca e possa accogliere nuove tendenze, nuovi gusti e compagnie nazionali e locali che lavorano da anni, con costanza e passione, in teatro”.
Tanti i volti popolari che hanno animata la stagione teatrale 2022/2023 - Stefano Massini, Massimiliano Gallo, Franco Branciaroli, Umberto Orsini, Lino Guanciale, Francesco Montanari, Nancy Brilli e Chiara Noschese - diretti dai più interessanti registi della scena, da Pier Luigi Pizzi a Ferdinando Bruni, da Leo Muscato a Ivan Cotroneo. Una stagione all’insegna della grande varietà di proposte, dalle commedie al classico “Edipo Re” - in un allestimento di rara forza visiva che ha consentito anche il coinvolgimento di tanti studenti della città - fino alla danza, con l’ospitalità della più importante compagnia italiana, Aterballetto.
Emozionante l’esito della proposta di teatro per ragazzi e per le loro famiglie che ha visto in scena le più importanti esperienze artistiche della scena nazionale; una proposta tutt’altro che scontata guidata dal desiderio di valorizzare al massimo anche questo settore, strategico per la formazione di una vera cultura teatrale nei più giovani.
Come è ormai di consuetudine, in concomitanza con le festività pasquali riapre al pubblico Palazzo Ricci a Macerata e viene ufficialmente inaugurata la stagione culturale 2023 del museo.
Oltre 160 capolavori di pittura e scultura, provenienti dalla raccolta di arte italiana del Novecento della Fondazione Carima, si susseguono nelle magnifiche sale dell’edificio nobiliare appartenuto alla casata maceratese dei Ricci.
A fare da cornice alle opere esposte le sontuose decorazioni che ornano i singoli ambienti di questa dimora gentilizia, che può essere ancora oggi ammirata nella sua interezza, nonché le raffinate suppellettili e i pregevoli arredi settecenteschi.
Il percorso espositivo consente ai visitatori di fare un viaggio ideale attraverso i principali movimenti artistici del XX secolo e i loro protagonisti: dal primo e secondo Futurismo, con artisti della levatura di Boccioni, Depero e Balla, affiancati dai maceratesi Pannaggi e Tulli, alla Metafisica di De Chirico.
Dagli orientamenti del gruppo Novecento con Dudreville, Sironi, Carrà e Conti, alla Scuola Romana, rappresentata da Scipione, Mafai e Raphaël. Dagli esponenti del gruppo Corrente, quali Treccani e Sassu, al realismo sociale di Guttuso, arrivando alle ricerche astratte di Magnelli e Prampolini, all’universo informale di Burri e Fontana e, infine, alle evoluzioni della Pop Art con Schifano e Festa.
Le ricerche plastiche del secolo scorso, inoltre, sono documentate da un consistente nucleo di sculture firmate da Rosso, Martini, Greco, Messina, Fazzini, i fratelli Pomodoro e Ceroli, solo per citarne alcuni. La visita termina con il "tesoro nascosto" di Palazzo Ricci: la cappellina privata di famiglia all’ultimo piano, dove è custodito il Compianto su Cristo morto di Vittore Crivelli.
Pasqua 2023 all’insegna delle visite guidate per il circuito museale “Infinito Recanati”, che si prepara ad accogliere i visitatori proponendo anche l’apertura straordinaria di tutti i musei civici e dell’ufficio Turistico di via Leopardi per lunedì 10 aprile.
Dunque tutti aperti anche a Pasqua e Pasquetta, con orario 10-13/15-18, i musei di: Villa Colloredo Mels/Museo Emigrazione, Torre del Borgo, Museo Beniamino Gigli/Musica, e tante le visite guidate proposte ai visitatori.
Presso l’Ufficio Turistico nelle giornate del 7,8,9,10 aprile si terrà alle ore 12 il suggestivo percorso teatralizzato nella zona leopardiana “Infinito Experience”; spazio anche ai capolavori lotteschi di Villa Colloredo, che si potranno ammirare in una visita guidata nelle giornate dell’8 e 9 aprile, con partenza alle ore 10.00.
Visite guidate sono in programma anche al Museo Beniamino Gigli/Musica nelle giornate dell’8 e 9 aprile, con partenza alle ore 16.00. Al Museo dell’Emigrazione rimane aperta al pubblico la mostra di Aldo Pastore “…per terra e per mare”, mentre alla Torre del Borgo si potrà visitare l’installazione di Alfredo Saino “Ben tornata tautologia”; ultimi giorni di esposizione, infine, per le installazioni del progetto “Logos Infinito”, curate da Gianluca Marziani e che interessano tutte le strutture del circuito. Nelle prossime festività si potrà inoltre usufruire del biglietto unico tra i musei di Recanati e Macerata, ticket a tariffa agevolata disponibile nelle biglietterie dei 7 musei o acquistabile online.
Le prime righe sono quelle di un’autrice di successo, le successive sono tutte da creare. Queste le premesse del premio letterario Incipit d’autore lanciato dall’associazione culturale Picus, giunto quest’anno alla terza edizione. Madrina del premio la scrittrice Silvia Zucca, l’ideatrice e la creatrice del romanzo di successo che ha ispirato la seguitissima serie Netflix Guida astrologica per cuori infranti.
Compito dei partecipanti sarà di partire dall’incipit fornito da Silvia Zucca e di scrivere un racconto di massimo 5.000 battute. C’è tempo per partecipare fino al 30 maggio 2023, mentre la premiazione avverrà il 2 settembre presso il suggestivo teatro “Pagani” di Monterubbiano.
I racconti verranno giudicati da una giuria tecnica composta dalla sceneggiatrice Valentina Capecci, dagli autori Christina Assouad, Jonathan Arpetti, David Miliozzi, dall’editor e agente letterario Luca Pantanetti, dalla sindaca con delega alla cultura del Comune di Monterubbiano Meri Marziali. Silvia Zucca sarà presidente di giuria e premierà i tre migliori racconti.
Il premio Incipit d’autore ha il patrocinio del Comune di Monterubbiano e il sostegno di Coop Alleanza 3.0 e Confartigianato Macerata-Fermo-Ascoli.