Il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, presidente dell'Associazione Arena Sferisterio, ha nominato Guglielmo Borgiani nuovo componente del CdA dell’Istituzione musicale cittadina in seguito alle dimissioni di Franco Malgrande, membro dal febbraio 2021.
Malgrande, maceratese e direttore dell’allestimento scenico del Teatro alla Scala di Milano, aveva infatti comunicato al sindaco le sue dimissioni "per sopraggiunte difficoltà a svolgere l’incarico con la diligenza richiesta e dovuta" confermando il suo "impegno a rimanere obbligato per gli impegni assunti fino alla scadenza dell’annata sociale".
Il sindaco Parcaroli ha quindi rinnovato a Malgrande i suoi "sentiti ringraziamenti per il prezioso e importante contributo che ha generosamente offerto a beneficio della comunità maceratese". A Guglielmo Borgiani, avvocato cassazionista maceratese, consulente e fiduciario del consiglio di amministrazione di importanti società operanti a livello nazionale e internazionale, sono stati contemporaneamente espressi "i migliori auguri di buon lavoro all’interno del CdA per favorire il più proficuo dialogo e dibattito nel bene dell’Associazione che è impegnata nelle fasi organizzative del Macerata Opera Festival 2023".Contestualmente Parcaroli, in qualità di presidente della provincia, altro ente fondatore dell’Associazione Arena Sferisterio, ha provveduto alla nomina - quale rappresentante della Provincia nel CdA - del nuovo rettore dell’Università di Macerata John Francis McCourt in sostituzione di Francesco Adornato, anche lui membro dal 2021.
Il presidente Parcaroli ha voluto rivolgere all’ex rettore Adornato i "ringraziamenti per l’importante lavoro svolto" e ha voluto dare il benvenuto a McCourt "convinto che potrà dare il suo contributo e la sua visione internazionale per la crescita del Macerata Opera Festival".Il CdA dell’Associazione Arena Sferisterio, presieduto dal presidente Parcaroli, è quindi ad oggi composto da Gabriella Almanza, Guglielmo Borgiani, Valfrido Cicconi, John McCourt, Andrea Mozzoni, Filippo Olivelli, Claudio Pettinari, Giuseppe Rivetti e Carla Sagretti.
Il Phoenix Festival torna in grande stile con l'edizione 2023, nella consueta location in località Le Calvie, a Camerino. I primi ospiti annunciati della line-up sono i Coma Cose, reduci da un Festival di Sanremo vissuto da protagonisti in cui hanno anche reso noto il loro imminente matrimonio. Il concerto è in programma per il prossimo giovedì 13 luglio.
I Coma Cose sono California e Fausto Lama. Un duo nato nel 2016, coppia nella vita e nella musica, che mischia vissuto e gusto sonoro urbano a una poetica cantautorale. Nel loro tour estivo porteranno il loro album "Un meraviglioso modo di salvarsi". Un disco intenso e intimo in cui il duo riflette su come vivere i rapporti, soprattutto quelli di coppia, in una società egocentrica che dà difficilmente modo di relazionarsi con le differenze dell'altro.
Il Festival si terrà nella stessa area delle passate edizioni, in località le Calvie di Camerino, presso gli impianti sportivi del Cus Camerino, con ampi parcheggi nelle vicinanze. Si potrà anche consumare birra, panini (anche con opzione per vegetariani) e tanto cibo nell'area ristoro.
La manifestazione è organizzata dal Movimento Giovanile Panta Rei e e Musicamdo Jazz in collaborazione con la Pro Loco Camerino, Unicam e Comune di Camerino. I biglietti del concerto sono acquistabili via web sul circuito Ticketone.
Anche a marzo e aprile prosegue la rassegna dedicata ai grandi film del momento al cinema San Paolo e promossa con il patrocinio del comune di San Severino Marche. Due gli appuntamenti ogni settimana, nelle serate di giovedì e venerdì con proiezione unica alle ore 21, il venerdì in replica.
Dopo il film d’apertura del nuovo cartellone, “Il primo giorno della mia vita” di Paolo Genovese con Toni Servillo, Margherita Buy, Valerio Mastrandrea e Sara Serraiocco, domani e dopodomani (giovedì 16 e venerdì 17 marzo) verrà presentato: "Laggiù qualcuno mi ama", il docufilm di Mario Martone su Massimo Troisi.
Il lungometraggio raccoglie sequenze di spettacoli televisivi, di interviste di Massimo Troisi, di testimonianze di vario tipo tutte finalizzate a ri-scoprire una figura fondamentale del mondo dello spettacolo italiano e non solo perché chi ha avuto modo di vedere i suoi film doppiati in altre lingue ha davvero vissuto esperienze uniche.
Martone torna ad incontrare, dopo averlo fatto nella vita, Massimo Troisi riproponendolo a chi 'c'era' quando entrava progressivamente nelle case (con la televisione) e nel cuore (con il cinema) degli italiani di qualsiasi latitudine e anche a chi è venuto dopo.
Lo fa attraverso un percorso nella sua carriera di attore e di regista ma anche in quella di uomo con il suo carattere schivo ma estremamente sensibile. Ne ricostruisce il lavoro e le passioni tramite le testimonianze di chi, come Anna Pavignano, lo ha amato e ne ha condiviso il percorso di scrittura e di molti altri che ne hanno apprezzato la genialità e l'arte.
Sabato 18 e domenica 19 marzo arriva a Civitanova Marche, presso il Cine Teatro Conti, il Teatro Umbro dei Burattini con lo spettacolo "Il Piccolo Principe. Viaggio tra i pianeti". L'evento è patrocinato dal comune di Civitanova Marche e viene proposto in due spettacoli, alle ore 15:30 e alle ore 17:30.
Sarà l'antica arte dei burattini a presentare la storia in chiave moderna con uno spettacolo di 75 minuti che ha ottenuto ottimi riscontri di pubblico e da parte dei media nel corso delle precedenti tournée in tutta Italia.
Al Piccolo Principe, portato sul grande schermo dalla pellicola di Mark Osborne del 2015, il compito di veicolare un messaggio contro il bullismo e a favore dell’integrazione sociale, tema sempre più attuale e di primaria importanza anche tra le fasce più giovani e indifese ed esposte a pericoli sia sul web, che negli ambienti di socializzazione.
Lo spettacolo narra la storia di un aviatore atterrato d’emergenza nel deserto del Sahara, lontano da ogni forma di civiltà̀ senza scorta di viveri e d’acqua. Qui incontrerà̀ un bambino, biondo e bellissimo: il Piccolo Principe. Sarà proprio quest’ultimo a raccontare i viaggi da un pianeta all’altro, dove incontrerà̀ strani personaggi che mettono in risalto il lato ridicolo degli affanni umani. Con le sue storie insegnerà̀ a vivere, e attraverso un meraviglioso viaggio di sincerità̀ e fantasia, a ritrovare il bambino che è nascosto in ognuno di noi.
La particolarità dello spettacolo è quella di raccontare una storia senza tempo, letta da generazioni di persone in tutto il mondo, attraverso l’antica arte dei burattini che riesce ancora a emozionare e a divertire, lasciando ai più piccoli anche spazio per l’immaginazione. Un’altra particolarità è l'originale narrazione intervallata da dialoghi dal vivo e canzoni.
La compagnia ha deciso così di avvicinare il pubblico più giovane parlando il suo stesso linguaggio, il linguaggio delle nuove generazioni che trascorrono il tempo su internet oppure davanti allo smartphone o ancora giocando con la playstation. Ma questa volta non sarà così. I bambini potranno fare una nuova esperienza, dal vivo, attraverso un nuovo linguaggio, quello dei burattini, che per molti sarà inedito.
I burattini, di grandi dimensioni, utilizzati dalla compagnia umbra sono in legno e tutti dipinti a mano, delle vere e proprie opere d’arte realizzate da un anziano artigiano torinese. Le musiche dello spettacolo, tutte originali, sono composte da Giuliano Ciabatta in arte "Paco", musicista e compositore, con al suo attivo prestigiose collaborazioni con artisti di livello nazionale. Una fra tutte quella con Lucio Dalla.
Il Teatro Umbro dei Burattini, diretto da Andrea Bertinelli e Vioris Sciolan, ha alle spalle migliaia di spettacoli in tutta la penisola, dal Piemonte alla Sicilia, e si appresta a toccare nuove regioni in occasione del tour invernale che arriva ora nelle Marche per poi raggiungere altre regioni italiane. Per i più curiosi è disponibile il sito internet www.teatrodeiburattini.it e la pagina Facebook Teatro Umbro dei Burattini.
Una grande anteprima del 32° festival con l’artista che ha vinto 3 Grammy Awards per il miglior album di blues contemporaneo. San Severino Blues si è assicurato una delle sole tre date che Fantastic Negrito terrà a maggio in Italia, dopo che avrà aperto il concerto di Bruce Springsteen a Ferrara, da tempo sold out. Xavier Paul Dphrepaulezz, in arte Fantastic Negrito, originario di Oakland, California, vince nel 2015 il primo NPR Tiny Desk Contest.
L'appuntamento è per sabato 20 maggio, alle ore 21:30, presso Largo Servanzi Confidati, a San Severino Marche (posto unico in piedi, 25 euro + d.p.). Grazie alla sua originale miscela di blues, R&B e rock negli anni seguenti Negrito si aggiudica tre Grammy Awards consecutivi nella categoria "Best Contemporary Blues Album" con i dischi "The Last Days of Oakland", "Please Don't Be Dead" e "Have You Lost Your Mind Yet?", conquistando un vasto pubblico, anche oltre il genere blues.
Negrito s’imbarca in tour con personaggi che vanno da Sturgil Simpson a Chris Cornell, collabora in studio con Sting e E40, lancia la sua etichetta Storefront Records, si esibisce a Lollapalooza, Glastonbury, Newport Folk, Bryon Bay Blues e in quasi tutti gli altri grandi festival e fonda Revolution Plantation, una fattoria urbana finalizzata all’educazione e all’empowerment dei giovani.
Quest’anno Negrito ha ricevuto anche la quarta nomination ai Grammy Awards per "Oh Betty", singolo tratto da White Jesus Black Problems, straordinario ultimo lavoro, ispirato ad una storia d’amore interraziale e illegale nella Virginia del 1750 tra una serva bianca e un schiavo di colore, una trascinante ode alla forza della famiglia e alla persistente resilienza del genere umano. Imperdibile.
L’Azienda dei Teatri di Civitanova annuncia il gran finale del suo programma di primavera: giovedì 18 maggio, alle 21.15, sarà al teatro Annibal Caro Paolo Crepet, che presenterà Comizi d’Autore. Dialogo Sentimentale.
L’appuntamento è in collaborazione con Amat, per una produzione di Teatro Ristori di Verona e la distribuzione di Reggio Iniziative Culturali, con l’ideazione del maestro Alberto Martini.
Si tratta di una libera riflessione di Paolo Crepet sull’amore e le passioni umane contestualizzate nella nostra epoca, un tema tra i più dibattuti e cari allo psichiatra-scrittore, che prenderà spunto anche dalle suggestioni musicali offerte da alcune opere di compositori come Arvo Pärt, Michael Nyman, Philip Glass, Eric Satie. Lo spettacolo vedrà sul palco anche Marcello Mazzoni al pianoforte.
“Tutto parte dalla ricerca della felicità e per questo credo che la psichiatria sia l’arte di rimuovere gli ostacoli alla felicità. Sono convinto che la psichiatria abbia più a vedere con l’arte che con altro”, ha spiegato Crepet, che ha aggiunto: “Le emozioni e i sentimenti? Il rischio è che diventino preconfezionati. Sta passando di moda la passione e quindi anche l’amore passionale. Nella seduzione, cioè nell’approccio tra due persone che si piacciono, non può saltare un elemento, che è quello faticoso del conoscersi, dell’approfondire e del creare complicità".
"Complicità vuol dire stare assieme nei momenti difficili, in quei frangenti in cui ci può essere una crisi dell’uno o dell’altro, nel capirsi e nell’ascoltarsi. È per tutta questa roba qui, che la relazione amorosa è per forza difficile e faticosa e non può essere agevolata”.
Per l’appuntamento con Crepet verrà nei prossimi giorni attivata la biglietteria del circuito Vivaticket/Amat per la vendita online e nei punti autorizzati (gli altri spettacoli del cartellone sono sul circuito Ciaoticket), con i biglietti che saranno presto acquistabili anche alla biglietteria “fisica” dell’Azienda Teatri (aperta al Rossini il giovedì dalle 17.30-19.30 e il sabato 10.00-12.00; all’Annibal Caro, il venerdì dalle 17.30 alle 19.30 e i giorni di spettacolo dalle 18.30 per gli spettacoli serali e dalle 15.30 per gli spettacoli pomeridiani).
In moto la macchina organizzativa del comune di Macerata in vista della Festa dell'Europa 2023 che si svolgerà dal 9 al 13 maggio prossimi richiamando, come ormai è consuetudine, una vastissima partecipazione di pubblico.
Assicurato anche quest’anno il viaggio alla scoperta dei sapori attraverso cui apprezzare le tradizioni dei vari Paesi della Ue grazie agli Aperitivi europei che si svolgeranno da mercoledì 10 a sabato 13 maggio.
Proprio per questo l’amministrazione comunale ha convocato per martedì 14 marzo, alle 15.30, nell’Auditorium della Biblioteca Mozzi Borgetti, una riunione preliminare con gli esercenti commerciali per coinvolgerli negli attesissimi Aperitivi.
Collegata alla Festa dell’Europa anche la seconda edizione del contest "L’Europa per me", promosso dagli assessorati alla Cultura e all’Istruzione e alle Politiche Giovanili del comune di Macerata. Un’occasione per stimolare una riflessione sull’Unione Europea e su cosa significa essere cittadini europei nel mondo, nella propria città e nella vita di tutti i giorni.
Il contest è rivolto a tutti i giovani di età compresa tra gli 11 e i 19 anni residenti nel territorio della provincia di Macerata. I ragazzi e le ragazze potranno partecipare come singoli, come gruppo informale di massimo 10 componenti o come classe presentando un elaborato testuale o multimediale che rappresenti la loro visione dell'Unione Europea in modo creativo riprendendo le tematiche promosse dalla Strategia Europea per i giovani o il tema delle competenze, della formazione e del lavoro.
Ai partecipanti del contest sarà dedicato un evento specifico all’interno del programma della Festa dell’Europa durante il quale i giovani potranno confrontarsi e costruire il modello della loro città ideale secondo i valori europei da presentare poi all'amministrazione comunale, con attività dinamiche ed interattive. In questa occasione verranno anche premiati i vincitori del contest che potranno presentare i prodotti presentati a tutta la cittadinanza. La scadenza per presentare la candidatura è fissata per il giorno 21 aprile 2023.
Il 27 gennaio del 1967, mentre tutta l’Europa si apprestava a vivere un grande periodo di contestazioni, a Sanremo, durante il Festival della canzone italiana, il cantautore Luigi Tenco veniva trovato cadavere in una stanza del lussuoso albergo Savoy.
Il racconto della vita di un cantautore romantico e dannato, il suo sguardo glaciale così vero da renderlo diverso dai colleghi dello star system della musica italiana del tempo, finti e patinati; rivivranno sul palco del teatro comunale Feronia domenica 12 marzo, alle ore 17, grazie allo spettacolo di Filippo Paolasini: "Ciao amore ciao. Un’inchiesta su Luigi Tenco", per la regia degli Asini Bardasci.
Quello di Tenco è stato un suicidio o un omicidio? Rimane certo che la sua esistenza in vita abbia donato a tutta la musica italiana un’immensa eredità artistica. Lo spettacolo, proposto dai Teatri di Sanseverino, ha un taglio cinematografico e la narrazione è unita a momenti in cui la messa in scena entra in "quarta parete", rivivendo a pieno l’emozioni e le atmosfere di quegli anni. Sul palco, con Filippo Paolasini, anche Lucia Bianchi e Mario Orlandi al contrabbasso, Andrea Jimmy Catagnoli al sassofono e Lucio Matricardi al pianoforte.
Continua la serie di incontri a tema filosofico, promossa dalla Scuola Popolare di Filosofia, con la conferenza su Aristotele della professoressa Arianna Fermani, docente di storia della filosofia antica all'università di Macerata.
Con il titolo "Chi parla male, pensa male e vive male. Linguaggio e verità nell’ascolto di Aristotele", verrà affrontato uno dei temi più dibattuti e sempre attuali del pensiero e dell’etica umana: il concetto del male nella possibilità dell’individuo e l’articolazione conseguente nella sua vita. L'appuntamento è per venerdì 10 marzo, alle ore 21:00 alla Galleria degli Antichi Forni.
Sabato prossimo (11 marzo), dopo un periodo di chiusura per lavori di sistemazione e miglioramento, riapre ai visitatori il museo della Guerra allestito nelle sale espositive al primo piano di palazzo Servanzi Confidati.
Il museo raccoglie reperti e documenti della linea gotica, opera difensiva che durante la seconda guerra mondiale divenne un baluardo importante per tutto il territorio dell’Italia centrale.
In mostra oltre 3mila reperti del secondo conflitto donati alla città di San Severino Marche da padre Ivo Marchetti, frate cappuccino, che intendono sottolineare gli orrori del secondo conflitto mondiale con la volontà di preservare la memoria storica e sollecitare la conoscenza del passato.
La raccolta resterà poi aperta tutti i fine settimana e i giorni festivi con il seguente orario: sabato dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, domenica e festivi dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.
Sabato prossimo (11 marzo), alle ore 17.30, l’ex sala udienze del giudice di pace, a palazzo dei Governatori, ospita la presentazione del libro dal titolo: “Figurine italiane. Ritratti e storie tra un millennio e l’altro”, pubblicato da Avagliano editore.
L’autore del saggio, Dario Biagi, dialogherà con Mauro Grespini, giornalista e insegnante, ripercorrendo quasi un secolo di vita italiana e tratteggiando personaggi della nostra cultura come Guareschi, Zavattini, Labranca, Gassman, Berto e altri, fino a Enzo Biagi, il grande giornalista e scrittore che dell’autore è lo zio.
Nato in Brasile, Dario Biagi svolge la professione di giornalista. Ha vissuto gran parte della sua vita a Milano ma attualmente risiede a Osimo. Ha lavorato in vari periodici e, a lungo, alla Rai. Ha pubblicato una quindicina di libri, fra cui otto biografie.
Con Avagliano editore sono usciti “L’incantatore. Storia di Gian Carlo Fusco” (2005), “Il dio carta. Vita di Erich Linder” (2007) e “Lettere d’amore di un eccentrico. Epistolario tra Gian Carlo Fusco e Floriana Maudente” (2020).
L’iniziativa, promossa dall'associazione Gopher, è patrocinata dal Comune di San Severino. Sono in scaletta anche la lettura di alcuni brani del libro e una serie di intermezzi musicali a cura della violoncellista Lavinia Repupilli.
Al termine del pomeriggio sarà offerto un aperitivo dalla storica pasticceria Allegretto di San Severino. Collabora alla realizzazione dell'evento la libreria Gulliver di Giorgio Montecchia.
Record di presenze per la mostra "Saluti dal Porto", allestita nella palazzina del Lido Cluana, da Giulio Vesprini, ideatore del progetto “Vedo a Colori”. Domenica la mostra ha chiuso i battenti registrando oltre 500 visitatori. "Un grande successo di pubblico - ha detto soddisfatto Vesprini – voglio ringraziare tutti coloro che sono passati a trovarmi e che hanno dimostrato interesse e curiosità”.
Un pubblico giovanile, ma anche famiglie, scuole e addetti ai lavori in una palazzina avvolta da un fantastico gioco di luci. “Abbiamo dedicato un’intera mattinata alle scuole e accolto, tra gli altri, anche gli studenti dell’ IIS Bonifazi con 2 classi quarte del grafico Pubblicitario. Molti anche fotografi e fotografe – ha continuato Vesprini - che hanno apprezzato il grande lavoro di archiviazione del progetto con oltre 200 fotografie ufficiali e altrettante da selezionare e stampare”.
La mostra – cantiere, un viaggio nella vita del progetto “Vedo a Colori” illustrato da 70 nuove fotografie realizzate da Federica Borroni, Monica Capretti, Silvia Diomedi e Massimo Perugini, è rimasta “aperta una giornata in più per via della grande richiesta da parte del pubblico. Nella sola giornata di sabato – dice Vesprini - “Saluti dal Porto” ha registrato 100 visitatori in poco meno di tre ore”.
Vedo a Colori, quindi, un progetto che ha fatto di Civitanova la città con il porto più colorato d’Italia e che sta, pian piano animando sottopassi e scuole, incassa un altro successo e si prepara a volare all’estero. Grazie all’invito del direttore Marco Gioacchini, direttore dell’istituto di cultura italiana a Dublino, infatti, questa mostra sbarcherà in Irlanda e sarà la sua prima volta fuori dai confini nazionali.
“Complimenti a Giulio, alla mostra e al suo progetto - ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica - che ha fatto di Civitanova un museo urbano e del nostro porto, il porto più colorato d'Italia. “Vedo a Colori” è senza dubbio un valore aggiunto per Civitanova”.
Due grandi attori amati da pubblico e critica, Lino Guanciale e Francesco Montanari con "L’uomo più crudele del mondo", testo e regia di Davide Sacco, giungono al Teatro Lauro Rossi di Macerata l'11 e 12 marzo, nel cartellone teatrale promosso dal Comune con l'Amat.
Una stanza spoglia, in un capannone abbandonato. I rumori della fabbrica fuori e il silenzio totale all’interno. Paul Veres è seduto alla sua scrivania, è l’uomo più crudele del mondo, o almeno questa è la considerazione che la gente ha di lui. Proprietario della più importante azienda di armi d’Europa, ha fama di uomo schivo e riservato.
Davanti a lui un giovane giornalista di una testata locale è stato scelto per intervistarlo, ma la chiacchierata prende subito una strana piega. "Lei crede ancora che si possa andare avanti dopo questa notte… lei crede che questa vita domani mattina sarà la stessa che viveva prima?" dirà Veres al giornalista.
In un susseguirsi di serrati dialoghi emergeranno le personalità dei due personaggi e il loro passato, fino a un finale che ribalterà ogni prospettiva. "Fino a dove può spingersi la crudeltà dell’uomo? – si domanda il regista Davide Sacco – Qual è il limite che separa una brava persona da una bestia? A cosa possiamo arrivare se lasciamo prevalere l’istinto sulla ragione?"
"Queste domande mi hanno guidato durante la stesura del testo e, successivamente, nella direzione degli attori. Volevamo che il pubblico fosse costantemente destabilizzato e non avesse certezze, che si calasse insieme ai personaggi in un viaggio in cui il rapporto tra vittima e carnefice è di volta in volta messo in discussione e ribaltato - conclude Sacco -. La 'feccia' di cui parlano i protagonisti non è visibile nella scena, fatta essenzialmente di luci fredde e asettiche, ma deve emergere gradualmente fino al finale, in cui speriamo che il titolo dello spettacolo possa diventare nella testa degli spettatori non più un'affermazione ma una domanda per riflettere sulla natura del genere umano".
Dopo la tappa inaugurale di Ancona, prosegue a Macerata il festival europeo della scenografia "Prima Scena", con la direzione artistica del premio Oscar Dante Ferretti. Parte del brand "Scenaria", concept di ambito formativo/spettacolo ideato dall’Associazione di Promozione Sociale Centro Culturale, il festival "Prima Scena" ripropone il fil rouge che accomuna i quattro appuntamenti marchigiani: grazie alla presenza di ospiti di livello internazionale, infatti, saranno sviluppati diversi momenti di confronto sullo splendido mondo della scenografia, protagonista assoluta di questo prestigioso festival.
Alcuni puramente formativi, affidati allo special guest dell’evento, altri dal carattere più ludico (mostra monografica, visione di un film, spettacolo o installazione). In occasione dell’appuntamento maceratese, sarà protagonista la scenografa Margherita Palli, direttrice del Triennio di Scenografia e Set Design Advisor Leader al Naba di Milano.
Il 9 marzo Palli racconterà la sua recente esperienza al Teatro Regio di Parma sulla messa in scena dell’opera "Ascesa e caduta della città di Mahagonny". Insieme a lei, per l'occasione, Giancarlo Colis (scenografo e costumista di film come "Il Mercante di Venezia" e "L’Ultimo Imperatore") e Henning Brockhaus (drammaturgo e regista).
Il giorno seguente Margherita Palli condurrà un laboratorio che vedrà coinvolti in prima persona gli studenti di scenografia dell’Accademia delle Belle Arti di Macerata e di Urbino. Lo stesso giorno sarà inaugurata la mostra "Ascesa e caduta della città di Mahagonny", con i bozzetti scenografici di Margherita Palli e dei costumi realizzati da Giancarlo Colis per l’omonimo spettacolo (regia di Henning Brockhaus). Chiuderà la tre giorni il concerto "Oh Moon of Alabama" con un recital brechtiano (al pianoforte Paolo Ceccarini, voce della soprano Afra Morganti).
Ancona, Macerata, Ascoli Piceno e Potenza Picena sono i quattro comuni scelti per ospitare i grandi appuntamenti in programma, che si porranno l’obiettivo di promuovere e divulgare l’arte magica della scenografia, in tutte le sue forme artistiche: da quelle storiche artigianali a quelle tecniche, fino ad arrivare alle ultime innovazioni tecnologiche e spettacolari dei grandi allestimenti cinematografici, teatrali e televisivi. Un viaggio unico nel panorama internazionale diretto dal grande Maestro, che tanto lustro ha portato alla sua città, alla Regione e all’Italia nel mondo.
Gli appuntamenti di Macerata
GIOVEDÌ 9 MARZO
Ore 16
Auditorium biblioteca Mozzi Borgetti
Margherita Palli, Henning Brockhaus, Giancarlo Colis, Pierfrancesco Giannangeli, Francesco Calcagnini, Benito Leonori e Cristina Alaimo dialogano sul tema “La didattica della scenografia”.
I docenti parleranno dell’insegnamento della scenografia nelle Marche, Margherita Palli racconterà la sua recente esperienza al Teatro Regio di Parma sulla messa in scena dell’opera “Ascesa e caduta della città di Mahagonny” con la regia di Hanning Brockhaus e i costumi di Giancarlo Colis. Infine darà un tema agli studenti presenti che sarà sviluppato nel laboratorio del giorno successivo.
VENERDÌ 10 MARZO
Ore 9.30
Sala Cesanelli – Sferisterio
Laboratorio di Margherita Palli con Cristina Alaimo e gli studenti di scenografia.
Ore 17:00
Sala Cesanelli e Corridoio Innocenziano (Arena Sferisterio)
Inaugurazione della mostra “Ascesa e caduta della città di Mahagonny”, con i bozzetti scenografici di Margherita Palli e dei costumi realizzati da Giancarlo Colis per l’omonimo spettacolo presentato al Teatro Regio di Parma ad aprile 2022 per la regia di Henning Brockhaus.
SABATO 11 MARZO
Ore 17:00
Sala Cesanelli
Visita guidata alla mostra e concerto finale “Oh Moon of Alabama”, recital brechtiano, pianoforte Paolo Ceccarini e la soprano Afra Morganti. Ingresso libero su prenotazione al n. 392 445 0125
Durante le giornate verranno fatte riprese degli eventi e ulteriori interviste dei protagonisti ambientate in scorci significativi della città. Tale materiale audio e video confluirà nel docufilm di progetto, con la regia di Lorenzo Cicconi Massi. In ogni location Enrico Maria Lattanzi, uno dei maggiori platinotipisti italiani, realizzerà un fotoritratto in platinotipia dei protagonisti del festival.
Il Centro Studi Storici Maceratesi, in collaborazione con il comune di Macerata che ha concesso il patrocinio, organizza un incontro pubblico intitolato "Storici, letterati e scienziati maceratesi nei rapporti con la cultura nazionale. Viaggio tra 'pillole' di storia locale".
L’evento è previsto per venerdì 10 marzo, alle ore 16, nella Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi-Borgetti di Macerata. Verranno presentati e commentati alcuni brevi video curati dai professori Nazzareno Gaspari e Alberto Meriggi e realizzati dall'emittente locale Emmetv.
I video riguardano pagine inedite di storia locale, concernenti fatti, circostanze curiose e personaggi dei quali il trascorrere del tempo sta mettendone a rischio il ricordo. I video che verranno trasmessi sono corredati da immagini inedite attinenti il tema trattato.
L'incontro sarà aperto dalla presentazione, per la prima volta, di un video riguardante un ricordo del dottor Aldo Adversi, cofondatore del Centro Studi Storici Maceratesi (con i professori Dante Cecchi e Pio Cartechini), coautore della Storia di Macerata (con Dante Cecchi e Libero Paci) e direttore della Biblioteca Mozzi-Borgetti dal 1965 al 1987.
Seguirà un breve commento della dottoressa Alessandra Sfrappini. Poi altre "pillole" riguardanti la fioritura di accademie a Macerata nel Cinquecento e la partecipazione dei letterati maceratesi alle polemiche letterarie del secolo XVI, a cui seguiranno commenti del professor Nazzareno Gaspari.
Verranno mostrate pillole sul medico condotto locale, sostenitore del vaccino del vaiolo, Benedetto Boccanera, detto per la sua bravura "l’Ippocrate delle Marche", con commento della professoressa Donatella Fioretti, sul filosofo, medico e storico della medicina Francesco Puccinotti e i suoi studi sulle malattie epidemiche, sull’estroso sacerdote treiese don Guido Pasqualini, inventore della macchina da scrivere per musica e della prima macchinetta per il caffè.
Accessori per i quali il sacerdote attenne il brevetto. Verrà mostrata al pubblico quella prima "moka" per il caffè, conservata a Treia da Luigi Lausdei e Giacinto Germani e anche il manifestino pubblicitario della ditta Montedoro che la costruiva e vendeva, conservato da Giorgio Bartolacci. Non mancheranno altri video a sorpresa. La conduzione sarà affidata ad Alberto Meriggi, presidente del Centro Studi Storici Maceratesi.
Taglio del nastro da applausi e fila all’ingresso, nei primi due giorni d’apertura, per la mostra delle pittrici inaugurata sabato scorso nell’ex chiesa di Santa Maria della Misericordia, in piazza Del Popolo.
L’iniziativa, promossa dall’associazione Del Colle di Colleluce e organizzata dall’instancabile Serenella Eugeni, ha visto la partecipazione, all’evento inaugurale, del primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, e del vice sindaco e assessore alla Cultura, Vanna Bianconi.
Ritratti, panorami e paesaggi, nature vive e morte, fanno da sfondo alla collettiva che ospita le opere di oltre 40 artiste ed accoglie, in via del tutto eccezionale, anche le sculture di Fabrizio Savi, settempedano che alla donna ha dedicato due sue meravigliose creazioni.
La mostra anticipa, ma solo di qualche giorno, la Festa della donna e, come da tradizione, celebra la creatività femminile. Partita da una ventina di artisti, nella prima edizione, oggi è arrivata a contarne più di quaranta per quella che è l’edizione numero sette.
Negli spazi espositivi che accolgono la rassegna sono presenti i lavori di Adriana Antonini, Fiorella Biondi, Laura Bartolacci, Giulia Bellini, Inge Bathelt, Maria Teresa Cristini, Milvia Catena, Martina Cochi, Anna Palma Conforti, Angelica Dignani, Eliana Della Mora, Anna Evangelisti, Alba Frezzini Crognali, Ginevra Fiori, Simona Giachetta, Barbara Giorgi, Genny Iachetta, Clara Lucarini, Nunzia Lorenzini, Maria Luisa Lacchè, Michela Melchiorri, Maria Paola Marconi, Shura Oyarce, Clara Paciaroni, Samuela Rotili, Laura Tombesi, Anna Maria Valenti e Maria Ersilia Valentini.
Con loro anche le pittrici Maria Luisa Belli di Passo di Treia, Monica Conforti di Tolentino, Tiziana Cameli di Pieve Torina, Clauda Del Curto di Fano, Gabriella Gattari di Tolentino, Serenella Gregorio di Isernia, Andrea Jager di Passo di Treia, Silva Monaco di Pesaro, Silvana Rossi di Fano e Susi Rastelli di Montecassiano
Teatro Valmisa, con il contributo della Regione Marche e in collaborazione con l'Unione Montana dei Monti Azzurri, organizza il Festival "Il Sogno, il Caffè, la Poesia". In quattro comuni del territorio dell'Unione Montana dei Monti Azzurri nel mese di marzo si svolgeranno spettacoli, presentazioni di libri e un originale instameet, per vivere il territorio in modo innovativo e multidisciplinare.
Il Festival muove dall’ispirazione poetica di Giacomo Leopardi che nelle Rimembranze per primo definisce "monti azzurri" questo territorio della regione Marche. Alla sollecitazione leopardiana fa seguito il verso di una poesia di Frida Kalho, da cui il Festival ha preso il nome.
Teatro Valmisa, organizzatore del Festival, immagina il progetto come un piccolo omaggio alla bellezza e alla scoperta dei luoghi, un modo per coniugare la tradizione al contemporaneo grazie al teatro, alla letteratura, alla musica e al digitale, declinati in una chiave popolare e ipercontemporanea.
Il primo degli appuntamenti in programma è per sabato 11 marzo alle ore 18:00 al Centro Culturale "E. Pasquali", in piazza Vittorio Emanuele II a Ripe San Ginesio con Giorgio Biferali, giornalista e saggista ed Emanuele Trevi, critico letterario e scrittore, in un dialogo sul tema Pasolini partendo dal libro “Qualcosa di scritto” di Trevi e dal racconto di Biferali su Pasolini "Finchè siamo vivi”, uscito nell'antologia "Nuvole corsare".
Un omaggio nel segno della poesia a un grande intellettuale del ‘900, Pier Paolo Pasolini, di cui è appena trascorso il centenario della nascita a cui Trevi dedica, attraverso la storia dell’Archivio Pasolini, un ritratto inedito. Il libro, che narra dell’incontro di un giovane scrittore con l’opera di Pier Paolo Pasolini, è edito da Ponte alle Grazie e nel 2012 è arrivato secondo al Premio Strega.
Domenica 19 marzo, il Festival si sposta al Politeama di Tolentino dove alle ore 18.00 ci sarà lo spettacolo Teatrale “Dream”, un grande omaggio teatrale alla capacità che ha l’uomo di determinarsi in un sogno di realizzazione e miglioramento.
Scritto da Angelo Carbone, diretto da Marco Nateri, lo spettacolo vedrà in scena gli attori Ivan Castiglione,Lucia Bendia, Domizia Russo e Roberto Scorza. “Dream” nasce come progetto teatrale europeo nell’ambito del Creative Europe ed è stato rappresentato in Spagna, Danimarca e Belgio dopo aver debuttato al Festival Adriatico Mediterraneo nell’estate 2021.
Sabato 25 marzo a Sarnano, in collaborazione con il Comune, residenti e turisti potranno immergersi in una intensa giornata di eventi divisa in 3 parti. Si inizia con il primo Instameet dedicato ai Monti Azzurri con partenza in Piazza Benedetto Perfetti alle ore 11.. L’Instameet è un evento organizzato da una o più community presenti su Instagram, è un modo in cui coloro che condividono la passione per questo social network e per la fotografia, si incontrano e pubblicano foto con hashtag predefiniti su un determinato tema.
L'obiettivo principale è quello di diffondere e promuovere la cultura fotografica e l’utilizzo consapevole di Instagram e della fotografia come strumento per la valorizzazione del patrimonio culturale e turistico del Paese.
In una passeggiata guidata da Orazio Spoto, presidente nazionale dell’associazione Instagramers Italia, i partecipanti avranno l’occasione di approfondire il funzionamento dei social network anche in ambito professionale. Al termine dell’Instameet, alle ore 13:00, è previsto un dj set green ambientale, una selezione di suoni a cura di dj e selector che, in relazione con l’ambiente, costruiranno percorsi sonori alla scoperta di nuove dimensioni di relazione fra uomo e habitat naturale.
L'organizzazione di questa parte di giornata sarà curata da Medioera, uno dei più importanti festival italiani sulla cultura digitale. La giornata chiuderà alle ore 18:00 nella Sala Consiliare con lo “Spazio Caffè”, in cui Massimiliano Capo, direttore artistico di Medioera, esperto di comunicazione digitale, dialogherà con Federico Meschini, docente di informatica umanistica presso l'Università della Tuscia.
Titolo del panel “Grande è la disinformazione sotto il cielo”. Domenica 26 marzo, l’ultima tappa del Festival porterà al teatro Angeletti di Sant'Angelo in Pontano, dove alle ore 18:00 il Festival chiuderà con lo spettacolo teatrale “Who is Me”, coprodotto da Teatro Valmisa, MediArteCultura e Fattore K, Tratto dal libro “Il poeta delle ceneri” di Pasolini, interpretato da Lucia Bendia, con selezione musicale dal vivo a cura di Dj Fantasma. Il progetto teatrale ha preso parte alle manifestazioni del comune di Roma legate al centenario Pasoliniano dell’anno 2021. Si ricorda che tutti gli ingressi agli eventi sono gratuiti.
La grande musica torna protagonista nel matrimonio tra i Teatri di Sanseverino e la Form, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, che sabato prossimo (4 marzo), alle ore 20:45, porta in scena al prestigioso comunale Feronia una straordinaria serata sulle arie di Richard Strauss e Ludwig van Beethoven.
In programma il poema sinfonico "Le Metamorfosi" di Strauss e la "Sinfonia Eroica" di Beethoven: un'occasione unica di ascoltare due splendidi momenti della musica con un organico orchestrale di alto livello diretto dal maestro Manlio Benzi.
Cambiare forma per rigenerarsi a nuova vita. Questo è il senso di ogni metamorfosi, a partire da quelle descritte nei racconti della mitologia antica, dove la trasformazione in un altro da noi stessi che conservi però intatto il nostro spirito è indicata come l’unica via di uscita da una crisi.
Lo stesso senso è racchiuso nelle Metamorphosen di Strauss, splendida, commovente composizione dell’estrema maturità artistica del musicista, scritta sulle macerie di un’Europa devastata dal secondo conflitto mondiale che aveva di fronte a sé un’unica speranza: raccogliere i frammenti sparsi di un passato buono, bello, sacro per traghettarlo, sotto nuove forme, nel futuro.
Le note della Terza Sinfonia Eroica di Beethoven, l’altro capolavoro della letteratura musicale che completa il programma di questo grande concerto della Form - Orchestra Filarmonica Marchigiana, risuoneranno invece nella seconda parte quale espressione di un sogno musicale di un eroismo salvifico per l’umanità che mantiene intatta, anche oggi, la sua immensa forza comunicativa. Ingresso intero a 12 euro, ingresso ridotto (abbonati alla stagione di prosa) a 10 euro, biglietto di cortesia (giovani under 18 e scuole) a 5 euro.
"Sono molto felice di essere qui ad ascoltare gli artisti, mi gratifica far parte del Comitato Artistico di Garanzia di Musicultura e ritengo sia una bella responsabilità selezionare questi giovani, spero che arrivino in finale quelli che sono entrati con maggiore forza nella musica". Cosi Fabrizio Bosso ha salutato il pubblico di Musicultura nella quinta serata di Audizioni Live che lo ha visto protagonista insieme a Julian Oliver Mazzariello di una formidabile esibizione sul palcoscenico del Lauro Rossi di Macerata.
Bosso, virtuoso della tromba, ha duettato con le raffinate note del pianoforte di Mazzariello con un affiatamento magico. La tecnica e il lirismo della tromba di Fabrizio Bosso, la cura degli arrangiamenti e la personalità musicale di Mazzariello hanno reso unica e irripetibile la performance che ha visto l’esecuzione dei brani “Domenica è sempre Domenica” di Gorni Kramer, “Nuovo Cinema Paradiso” di Ennio Morricone e una travolgente versione di “Je so' pazzo” di Pino Daniele.
Applaudissimi, Bosso e Mazzariello hanno eseguito nei bis la canzone “E allora si” di Pino Daniele e concluso l’emozionante esibizione con la ninna nanna di Johannes Brahms. Da Napoli i Wum hanno conquistato il favore del pubblico e dei social e hanno vinto la Targa Banca Macerata grazie ai brani “Non me Chiamme Rosa” e “Piglia ciato” (prendi fiato) un invito a rallentare a ritmi umani.
L’assessore ai Grandi Eventi del Comune di Macerata Riccardo Sacchi, la Presidente della Fondazione Carima Rosaria Ruiti Del Balzo e Rodolfo Zucchini di Banca Macerata hanno consegnato alla band partenopea l’ambito riconoscimento di Musicultura.
Wum è un trio composto da Carmen voce e danza, Massimo strumenti ed elettronica e Francesco alle percussioni, insieme fondono le musiche tradizionali del Mediterraneo e del Medioriente in una sperimentazione senza fine tra strumenti tradizionali dal mondo e strumenti elettronici. Al centro c’è la gioia del ballo, il sogno di una globalizzazione dal basso o dalla periferia e una festa ritmata.
Suggestive atmosfere quelle offerte da Riccardo Morandini con i brani “Unione” e “Raccolto” dove emerge la forza dell’unione dell’uomo con la natura e con il tutto. Riccardo Morandini di Bologna, studia jazz in conservatorio, collabora con cantautori di musica popolare, gruppi di liscio romagnolo elettrificato, di rock alternativo e avant-jazz.
Dopo l’esperienza decennale come strumentista decide di confrontarsi con una dimensione autoriale: nasce così il primo EP, “Even”, e l’LP “Il Leone verde” del 2022. Parallelamente al progetto solista, collabora con la band disco music Superpop.
Da Bergano arriva a Musicultura Federico Baldi con i brani intensi e pieni di rabbia “La macchina del tempo” e “Ridicolo”, canti vitali per il giovane artista, necessari per scuotere la stasi collettiva.
In bilico tra teatro e musica, calibrando al centimetro esistenzialismo e parodia, autobiografismo e polemica, Federico Baldi cerca in ogni medium un “dolce spaesamento”. Diplomato all’Accademia d’Arte Drammatica di Roma, nel 2022 affianca Filippo Timi come assistente alla regia. Nel tempo ha trasformato i suoi flow rapidi e parlati in un respirato sempre più melodico al piano.
Immagini delicate e surreali quelle proposte dalla performance di Glomarì con il suo ukulele e un set di archi formato da violino e violoncello nei brani “Il teatro dell'anima” e “Ciao settembre”. Musica, poesia e immagine combinate in modo trasversale con inconsueta sensibilità e uno stile molto personale. Figlia legittima della psicomagia di Jodorowsky e della nouvelle vague di Agnès Varda, Glomarì è un’artista fidentina poliedrica. Architetta e poetessa, esordisce con l’EP “Accadimenti”, una trilogia di video-poesie.
Con il secondo episodio della trilogia “Mostarda”, vince il primo premio al concorso “Artefici del nostro tempo” alla 58 Biennale d’Arte di Venezia, esposto nel Padiglione Venezia, ha rappresentato poi il panorama italiano dei nuovi artisti emergenti durante la 13 esima giornata del contemporaneo in Oman. Nel 2020 pubblica il suo primo album “A debita vicinanza”.
Con padronanza di palco e voce potente Zic di Firenze ha presentato al Festival le canzoni “Lampioni” e “Futuro stupendo” un vortice di emozioni tangibili che si scontrano senza fine nei testi.
Lorenzo Ciolini, in arte Zic, classe 1998 comincia a studiare chitarra elettrica a 11 anni e a scrivere canzoni a 17. Nel marzo 2016 inizia il sodalizio artistico con il produttore Pio Stefanini. Dopo la partecipazione ad Amici, il 2018 è il suo anno: Zic pubblica il primo album, “Faceva caldo” e fonda insieme ad altri musicisti la tribù Bonshakara, una sorta di factory o famiglia dove la musica è il centro del tutto. Ultimamente collabora con il rapper fiorentino Shama24K.
Le canzoni, la musica, il disegno e la scrittura. Tutto questo è 'Arcipelago Ivan'. È il luogo che racchiude tutte le sfaccettature artistiche di Ivan Graziani, che convivono in equilibrio, proprio come le isole di un arcipelago. Questo è l’omaggio di Filippo Graziani al padre che come a bordo di una nave traghetterà gli spettatori tra musica, racconti e letture per rivivere i grandi successi di casa Graziani come ‘Lugano addio’, ‘Firenze’, ‘Pigro’, ma anche le canzoni d'esordio e il lato B dei suoi dischi più famosi per scoprire nuove curiosità sul primo cantautore rock italiano.
E di tutto questo potranno godere gli spettatori maceratesi, e non, che il prossimo 24 marzo avranno la possibilità di assistere dal vivo ad "Arcipelago Ivan" in programma al Teatro Lauro Rossi. L’iniziativa è stata presentata questa mattina nel foyer del teatro alla presenza dell’assessore agli eventi Riccardo Sacchi, del presidente Avis provinciale Macerata, Gaetano Ripani, del batterista Tommy Graziani e del manager Superb Music srl Francesco Fabbri.
Si tratta di un evento musicale che nasce sotto l’egida dell’Avis comunale di Macerata realizzata grazie al patrocinio del Comune di Macerata - Assessorato agli Eventi. La serata del concerto, nel foyer del teatro l’Avis allestirà un punto informativo sull’attività della sezione maceratese con la possibilità di iscrizione all’associazione.
"L’Amministrazione comunale ha accolto con convinzione la proposta poiché in linea con le scelte sinora operate e che hanno portato all’organizzazione di una serie di eventi musicali di rilievo, anche internazionale, che proponiamo alla città durante tutto l’arco dell’anno - afferma l’assessore agli Eventi Riccardo Sacchi -. Proprio in questi giorni poi il nostro teatro ospita le audizioni live di Musicultura, una delle più importanti kermesse musicali dedicate alle nuove proposte, un vero e proprio tuffo nei vari generi e questa stimolante, quanto originale cornice, ci è sembrata l’occasione più adatta per presentare ‘Arcipelago Ivan’."
"Uno scambio incondizionato di amore come quello dei figli verso il padre, il nostro dell’Avis verso i suoi donatori. È questa la motivazione che ci ha spinto ad organizzare il concerto – ha detto il presidente Gaetano Ripani -. Il nostro pensiero va soprattutto ai giovani dal momento che, per la prima volta, il 33% dei donatori maceratesi sono al di sotto dei 35 anni di età. In controtendenza con i dati provinciali e regionali la sezione maceratese Avis ha aumentato le donazioni arrivando a 1.752 sacche di sangue e a 701 di plasma, ben 110 sacche in più rispetto all’anno precedente".
"Quando abbiamo organizzato il tour - ha detto il manager Francesco Fabbri -, subito ho pensato di fare una tappa a Macerata perché il ricordo del concerto dell’estate scorsa alla Controra è indelebile e bellissimo, una delle più belle serate del tour e quindi volevamo dare continuità alla cosa e ci sembrava un legame da mantenere. Abbiamo così deciso di sposare questa causa. Il pubblico, nonostante ancora la promozione debba partire ufficialmente, sta rispondendo bene. Orgogliosi e contenti di stare qua".
La parola è passata poi al figlio di Ivan Graziani, Tommy: "La serata estiva dello scorso anno a Macerata è stata una delle più belle. Lo spettacolo che presenteremo prende lo spunto da un diario di mio padre intitolato ‘Arcipelago Chieti” scritto nei primi anni Settanta, nel periodo in cui era all’ospedale militare della cittadina abruzzese. Proporremo dieci pezzi immancabili ma anche una metà di canzoni che credo anche papà non abbia mai suonato dal vivo, cose vecchie, sconosciute che abbiamo riscoperto, riproponendole senza stravolgere nulla, senza riarrangiamenti. A metà spettacolo mio fratello Filippo leggerà anche alcune pagine tratte dal diario".
Con Filippo Graziani sul palcoscenico del teatro maceratese saliranno anche il fratello Tommy (batteria), Francesco Cardelli (basso e chitarra acustica) ed Elia Zambardino (pianoforte, tastiere e fisarmonica). La regia è di Gigi Bischi.