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Cultura Recanati

Il 'Teatro Instabile' fa il pieno di risate in giro per le Marche: "La nostra lingua? Il dialetto recanatese"

Il 'Teatro Instabile' fa il pieno di risate in giro per le Marche: "La nostra lingua? Il dialetto recanatese"

“…Famme sparì a mi moje – Quant’era mejo quand’era pegio!”, il nuovo spettacolo della compagnia “Teatro Instabile” di Recanati, continua a riscuotere un grande successo e, soprattutto, a regalare risate, divertimento e spensieratezza in giro per le Marche.

Nelle due date di Recanati, entrambe andate sold out, il pubblico del Teatro “Persiani” non ha mai smesso di ridere né di applaudire per tutta la durata della commedia dialettale in tre atti, scritta da Carlo Vittici e adattata da Roberto Tanoni, andata in scena lo scorso weekend. La stessa risposta di pubblico si è verificata in precedenza anche nelle date di Porto San Giorgio e Montelupone.

In attesa che il “Teatro Instabile” si esibisca il 13 maggio 2023 alle ore 21 al Teatro Parrocchiale di Loro Piceno, abbiamo fatto un’amichevole e piacevole chiacchierata con Roberto Tanoni, presidente e capocomico della compagnia teatrale recanatese che nel 2025 festeggerà i suoi primi 30 anni di attività.

Roberto, quanto è importante ridere e far ridere, soprattutto in questo periodo storico che stiamo vivendo?

“La mia risposta è già intrinseca nella tua domanda. È importantissimo ridere e far ridere la gente, anzi ti dirò di più: la gente cerca di poter ridere, nel senso che ha bisogno di svagarsi e svuotare la mente attraverso queste distrazioni che sono fondamentali”.

In cosa consiste esattamente “…Famme sparì a mi moje – Quant’era mejo quand’era pegio!”?

“Il nostro spettacolo è una rielaborazione di ‘La lampada di Aladino’. Fa già ridere dal titolo: ‘…Famme sparì a mi moje – Quant’era mejo quand’era pegio!’. Si tratta di una commedia in tre atti, scritta da Carlo Vittici e adattata da me. Recitiamo in dialetto recanatese, che è piuttosto particolare: è infatti un mix tra maceratese e romanesco, quasi una lingua comprensibile”.

Quale riscontro ha avuto il “Teatro Instabile” finora dal pubblico presente nei teatri marchigiani?

“La gente ha sempre riso, e anche tanto, durante i nostri spettacoli, tutti sold out, a Porto San Giorgio, a Montelupone e due volte a Recanati. Ogni volta, a fine spettacolo, il pubblico non ha mai voluto subito abbandonare il teatro perché aveva ancora voglia di svagarsi e divertirsi con la nostra compagnia. Con il nostro spettacolo, qualsiasi spettatore può galoppare liberamente sulle praterie della fantasia”.

Cosa significa la recitazione per il “Teatro Instabile”?

“Noi cerchiamo sempre di fare un po’ di tutto per divertire il nostro pubblico: per esempio, abbiamo fatto ultimamente le letture online di favole per bambini durante il periodo Covid-19, la rappresentazione vivente della Natività lo scorso inverno e l’interpretazione di ‘La Famiglia Addams’ sia a Halloween che a Carnevale a Recanati, ecc. La compagnia si diverte sempre quando porta in scena uno spettacolo, inclusa la nostra rielaborazione di ‘La lampada di Aladino’. Siamo sì una compagnia teatrale amatoriale, ma nel senso di amatori che hanno tanto amore nei confronti del Teatro, quello con la T maiuscola. Il nostro modo di fare teatro viene spesso considerato di seconda-terza categoria. A volte è così, lo ammetto, ma ci sono anche compagnie che sfiorano la professionalità per esecuzione, teatralità e impegno: si preparano, funzionano bene, non hanno tempi morti, hanno buoni attori e producono cose molto belle, ma in Italia il fatto di non essere professionisti impedisce alle compagnie amatoriali di esibirsi nei teatri. Secondo me, ciò è una grossa carenza”.

Quali sono le prossime date di “…Famme sparì a mi moje – Quant’era mejo quand’era pegio!” e il “Teatro Instabile” ha in cantiere altri nuovi spettacoli?

“Stiamo preparando altri spettacoli, nonostante le tante difficoltà legate alla tutela Siae dei testi. Ci vuole infatti un sacco di tempo, dai 5 agli 8 mesi, prima di poter ottenere l’autorizzazione da parte dell’autore di uno spettacolo che viene scelto da una compagnia come la nostra. Detto questo, invito comunque tutti quanti il prossimo 13 maggio al Teatro Parrocchiale di Loro Piceno, dove ci esibiremo con ‘…Famme sparì a mi moje – Quant’era mejo quand’era pegio!’ alla 25ª ‘Rassegna teatrale per gruppi amatoriali – Premio Castrum Lauri’. Faremo tappa più avanti anche a Corridonia e a Montegiorgio, ma per rimanere sempre aggiornati sulle nostre attività seguite su Facebook la nostra pagina ‘Compagnia Teatro Instabile’!”.

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