I Teatri di Sanseverino aprono le porte ai più piccoli e domani (venerdì 16 novembre), con due rappresentazioni previste per le ore 10 e le ore 11,30, ospitano la Form, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, con il nuovo progetto rivolto alle scuole delle zone terremotate dal titolo: “Suoni per la rinascita””.
L’evento si terrà al Feronia a conclusione di un mini tour che ha interessato anche altre realtà del Maceratese ferite dal sisma.
Il programma si aprirà con “I musicanti di Brema”, la nota fiaba dei fratelli Grimm messa in musica nel 1957 con grande forza espressiva dal compositore americano Bernard Rogers per voce narrante e piccola orchestra. Dopo questa divertente e istruttiva storia di riscatto e libertà che vedrà protagonista anche Enrico Marconi come voce recitante, si prosegue con “Ma Mere l’Oye” (Mia madre l’oca) di Maurice Ravel, “Peer Gynt” di Edvard Grieg e “Lo schiaccianoci” di Pëtr Il’ič Čajkovskij, per trascinare i piccoli spettatori nel mondo della fantasia e dell’immaginazione. L’Orchestra Filarmonica Marchigiana sarà diretta, per l’occasione, da Mirco Barani.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto “Marche InVita”. Lo spettacolo dal vivo per la rinascita dal sisma, sostenuto dall’intesa Mibact e Regione Marche, con il coordi-namento del Consorzio Marche Spettacolo, si avvale del patrocinio del Comune di San Severino Marche e la collaborazione dell’Istituti comprensivo “P. Tacchi Venturi”.
I Teatri di Sanseverino hanno in programma poi per sabato prossimo (17 novembre), alle ore 21 all’Italia ad ingresso gratuito, un nuovo appuntamento della rassegna “Incontri con l’Autore”. Ospite della serata sarà Alberto Mattioli, autore di “Meno grigi, più Verdi. Come un genio ha spiegato l'Italia agli italiani”, edito da Garzanti.
Il libro parla di Giuseppe Verdi, il più celebre e popolare tra i compositori che, secondo l’autore, è l’unico ad aver saputo descrivere gli italiani non per come credono di essere, ma per come sono veramente. Le sue opere sono infatti modelli dei nostri vizi e delle nostre virtù: la cena in “Rigoletto” sembra svolgersi durante uno degli eleganti incontri di Arcore; il protagonista di “Un ballo in maschera” è l'archetipo del bamboccione di provincia pronto per comparire nei “Vitelloni”; Radamès è il ragazzo di buona famiglia che si innamora della colf immigrata Aida. In tutti i suoi capolavori ritroviamo atmosfere, situazioni e istituzioni che sono, nel bene e nel male, tipicamente italiane. Con sterminata ammirazione l'autore, Alberto Mattioli, giornalista ed esperto d’opera, ci insegna a riconoscere in queste pagine divertite e partecipi come Verdi - rappresentandoli con lucida e profonda consapevolezza - ha fatto gli italiani. Senza dimenticare che, in fondo, anche gli italiani hanno fatto Verdi.
Inaugurata con successo la seconda edizione di “Potenza delle Parole”, si prosegue con la rassegna culturale, organizzata dalla Biblioteca comunale, dall’Accademia dei Calaginosi, con il contributo e patrocinio del Comune di Potenza Picena, sabato 17 novembre alle ore 18 alla Sala Boccabianca (sotto la Biblioteca comunale di Potenza Picena, in via Trento, 3) con la scrittrice Maria Lenti, che presenterà due libri “Ai piedi del faro” (La vita felice edizioni) libro di versi che è testimonianza e vissuto reale, una sorta di confessione scritta ai piedi di un faro in cui non c’è luce ma dove ancora è possibile, anzi necessario, ricompitare l’esistenza attraverso sempre nuovi percorsi di senso e “Certe piccole lune” (Fara editore) libro invece di racconti che offre emozioni e preziosi insegnamenti per governare la nostra barca in questa temperie storica e sociale così fluida e inquieta, ma ricca al tempo stesso di sorprese, magari piccole e quotidiane.
Ricordiamo dell’autrice una selezionata bibliografia: “Un altro tempo”; “Albero e foglia”; “Sinopia per appunti”; “Versi alfabetici”, “Cambio di luci”; “Giardini d’aria” (presentato a suo tempo alla Biblioteca comunale di Potenza Picena); “Amore del Cinema e della Resistenza”; “In vino levitas. Poeti latini e vino”. Inoltre l’autrice è stata anche presidente del Premio di poesia “VersoMonteSanto” a Potenza Picena, di cui ne dà conto anche nella sua raccolta di scritti diversi “Effetto giorno”. L’appuntamento di sabato, moderato da Roberto Marconi, è a ingresso libero.
Venerdì 16 novembre, alle ore17.30, nell’ambito della rassegna “Letture animate”, la Biblioteca comunale “Silvio Zavatti” propone il testo: “Come catturare il sole” di F. Brunetti per bambini dai 7 ai 10 anni.
Venerdì 16 novembre, alle ore 21,00, presso la sala “Enrico Cecchetti” della Biblioteca Comunale “Silvio Zavatti”, secondo appuntamento de “Il giallo del venerdì” con Pierfrancesco Curzi, giornalista, collaboratore Il Resto del Carlino e Il Fatto quotidiano.
Altro appuntamento con i libri, sabato 17 novembre, alle ore 17,30, sempre presso la sala “Cecchetti” della Biblioteca per la presentazione del libro “L’oro del Duce: la vera storia dell’oro di Dongo e degli altri tesori occultati dal regime fascista” (Newton Compton, 2017) di Giuseppina Mellace.
Cosa accadde davvero gli ultimi giorni prima della caduta della Repubblica Sociale Italiana e della definitiva liberazione d’Italia? Questo saggio ricostruisce, con dovizia di particolari e una ricca documentazione, il contesto di quell’epoca.
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Impegno, studio, costanza, talento, passione. I lavoratori dello spettacolo conoscono bene queste parole perché le praticano ogni giorno. Accanto a loro c’è un esercito che consente a chi è di scena di affrontare il palco nel migliore dei modi, curando ogni singolo aspetto. Uno di questi è Francesco Vignati.
Lui disegna le luci per donare quella magia che solo uno spettacolo sa regalare. Francesco è di San Severino Marche. Dopo la scuola inizia il suo percorso come assistente tecnico luci, poi si forma, diviene tecnico luci e nel 2010 lavora nel tour di Francesco De Gregori e dei Litfiba. Diviene disegnatore luci e collabora con cantanti del pop italiano come Alexia, Paolo Meneguzzi, Zero Assoluto. L’incontro che segna il suo destino professionale è quello con Saverio Marconi, regista della Compagnia della Rancia con cui collabora in numerosi musical che gli hanno consentito di calcare palchi italiani ed esteri. Per Compagnia della Rancia collabora a Il giorno della tartaruga, A Chorus Line, Pinocchio il grande musical, nel quale lavora in sinergia con Valerio Tiberi al disegno luci (tour internazionale in Corea 2009, tour italiano 2009/10, Kaye Playhouse di New York ottobre 2010), Grease, Cats, Rain Man, Happy Days, Frankenstein Junior e molti altri spettacoli dal vivo. Nel 2016 firma le luci di Footloose il musical, regia di Martin Michel e Le Avventure di Alice nel Paese delle meraviglie regia di Chiara Noschese. Nel 2015 e nel 2016, Francesco è assistente al disegno luci per Grease regia di S. Marconi, per Dirty Dancing Italia e UK tour, regia di F. Bellone, per La Febbre del Sabato Sera regia di Claudio Insegno, per American Idiot regia di Marco Iacomelli. Negli anni Francesco firma il disegno luci di tanti spettacoli. Non si ferma, vive a Milano anche se vorrebbe trascorrere più tempo nella sua San Severino Marche. Ama la sua regione, ricca di teatri storici che potrebbero accogliere rappresentazioni prestigiose ancora più di quanto faccia. Oggi Francesco è impegnato nel disegno luci dello spettacolo “Pesce d’aprile”, che debutterà il prossimo 30 novembre al Teatro Lauro Rossi di Macerata. Tratto dall’omonimo romanzo autobiografico scritto da Daniela Spada e Cesare Bocci, il testo racconta come anche una brutta malattia può diventare un atto d’amore.
Protagonisti sul palco Cesare Bocci, che firma anche la regia e Tiziana Foschi. Contemporaneamente a questa tournèe, Francesco torna ad illuminare, questa volta come lighting designer, “A Chorus Line”, originariamente ideato, diretto e coreografato da Michael Bennett, in questa versione italiana la regia è firmata da Chiara Noschese. Il “Re dei Musical”, così chiamato perché dopo il debutto nel 1975 rimase in cartellone a Broadway per 15 anni, avrà le coreografie originali, riprodotte fedelmente da Fabrizio Angelini. L’orchestra dal vivo farà immergere lo spettatore come dentro al palco, immaginando di essere uno di quei ballerini che vogliono farcela ad aggiudicarsi un ruolo di linea nel prossimo spettacolo. Come loro, dietro le quinte altri protagonisti senza luci di scena, sapranno regalare quella atmosfera unica di uno spettacolo dal vivo. Anche questa volta Francesco Vignati ci sarà.
Primo dei tre gli appuntamenti in programma per la rassegna Dialettiamoci8, sabato 17 alle 21.15, a Caldarola, nella sala polivalente Tonelli.
Il Teatro club Gubinelli di San Severino Marche porterà in scena la commedia “Patre pe’ procura” di Amedeo Gubinelli, per la regia di Alberto Pellegrino.
Si tratta di un’opera sperimentata da tempo, ricca di spunti, scritta sapientemente da un sacerdote che ben conosceva l’animo umano, interpretata magistralmente dagli attori settempedani. Dalle note di regia:
“La solitudine dei sentimenti. Questa commedia, scritta nel 1980, può essere considerata il capolavoro della drammaturgia di Amedeo Gubinelli e uno dei migliori testi del teatro dialettale marchigiano del Novecento. L’autore ha scritto: “Ho voluto mostrare la vita quotidiana di un prete, i suoi problemi, le sue difficoltà, il piccolo mondo che circonda la parrocchia”. Per raggiungere questo scopo Gubinelli non trascura nessuno degli elementi che caratterizzano una vicenda circoscritta a un piccolo paese della provincia marchigiana: un bambino abbandonato da ignoti genitori; l’aristocratica altezzosa ed egoista, madre di un nobile di provincia conquistatore a buon mercato; una domestica scorbutica e materna; un sacrestano intrigante e fedele, una stagionata Figlia di Maria, zitella per forza e beghina per vocazione. Sembra a prima vista una commedia di costume con qualche velata intenzione educativa, come spesso accade nel teatro di Gubinelli. Il testo, a una seconda lettura, mostra notevole profondità sul piano sentimentale, psicologico e letterario, la quale conferisce un valore aggiunto che sta alla base del successo di pubblico riscosso da questa commedia. Per prima cosa emerge dal testo una totale identificazione tra il sacerdote-autore e il sacerdote-protagonista, perché identiche sono le emozioni e le motivazioni che ha provato nella vita quotidiana e che ora rivivono sulla scena. Alla base di questa vicenda c’è un sentimento di solitudine umana, ben diversa dalla solitudine spirituale che ha una sua sublimazione nella fede. Si tratta di una solitudine che affligge l’uomo-sacerdote, il quale è chiamato dal suo mandato a esercitare la carità e a donare amore a tutti fino a rischiare di restarne privo per sé. Il protagonista avverte dentro di sé un bisogno di paternità e di affetto che costituiscono dei sentimenti naturali per ogni uomo, sentimenti che percorrono questa storia di un sacerdote tanto coraggioso da sfidare le autorità ecclesiastiche e la comunità parrocchiale per tenere presso di sé un “figlio di nessuno”. Sulla base di quest’analisi, senza rinunciare a quanto di divertente la commedia contiene, si è scelta una chiave di lettura più interiore e meno “scanzonata”, che in alcuni passaggi appare persino avvolta in un sottile velo di malinconia, decisa a dare libero sfogo ai sentimenti. Prende così corpo la figura di un sacerdote che è anche un uomo assalito dai ricordi della sua giovinezza, che si trova improvvisamente al centro di una storia turbolenta fatta di sospetti, di pettegolezzi, di gravi accuse morali, di calunnie tendenti a ledere la sua dignità. Egli, con l’ingenua semplicità di chi si affida all’amore ispirato dal Cristo, decide di sfidare l’ambiente sociale, i suoi superiori, i potentati locali, scegliendo di diventare un “patre pe’ procura”, capace di vivere fino in fondo la bella avventura della paternità. Avrà al suo fianco la solidale presenza del sacrestano e soprattutto dell’arcigna domestica, non solo custode-tiranna dell’onorabilità della parrocchia, ma anche “matre pe’ procura” di quell’uomo che rischia di essere travolto dal suo atto d’amore. Dalla coraggiosa decisione di Don Piero, nasce così una nuova e un po’ strana famiglia attraversata da una fresca ventata di speranza: ora l’uomo e il sacerdote non saranno più soli, ma avranno accanto delle piccole mani che accarezzeranno il suo volto”.
Il biglietto costerà 8 €; non sono previsti abbonamenti. Ritorna il concorso, come per le passate edizioni: a votare la migliore commedia presentata sarà solo il pubblico.
La rassegna è organizzata dalla compagnia teatrale Valenti, con la collaborazione dei 5Comuni ed il sostegno di Banca di Macerata, Oro della Terra e ASSM-Terme di S. Lucia di Tolentino.
Per info e prenotazioni si può telefonare al seguente numero: 335/7681738 dalle ore 17 alle 20 di tutti i giorni.
Domenica 18 novembre si apre il sipario su La domenica al Persiani, rassegna di teatro per ragazzi al Teatro Persiani di Recanati promossa dal Comune con l’AMAT che rinnova l’invito alle famiglie con un cartellone di sei appuntamenti con spettacoli per grandi e piccini.
L’inaugurazione è affidata a La gallinella rossa di Accademia Perduta / Tanti cosi progetti. “C’era una volta una gallinella rossa – si legge nelle note allo spettacolo - che viveva in una fattoria con i suoi pulcini... Un giorno la gallinella rossa stava razzolando alla ricerca di cibo, quando trovò dei chicchi di grano. Così le venne in mente un’idea… La gallinella è abituata a cercare grassi vermi sempre col pensiero di nutrire i suoi pulcini. Quando trova il chicco di grano capisce che può farne un uso diverso, un uso il cui risultato non è immediato ma che richiede lavoro, impegno, pazienza e che darà i suoi frutti. Molte sono le varianti legate soprattutto ai personaggi del racconto, accanto alla gallina, sempre laboriosa e tenace, possiamo infatti trovare il maiale, il topo, l’agnello, l'anatra, il gatto, o altri animali di fattoria, ma tutti hanno un denominatore comune: nessuno di questi animali aiuterà la gallinella a preparare la terra, a piantare e innaffiare il grano, a mieterlo e trebbiarlo, a portarlo al mulino e a fare il pane. Tutti troppo pigri o troppo impegnati a fare altro. Solo nel finale, quando il pane viene sfornato caldo e profumato vorrebbero mangiarlo...”. Il testo è di Danilo Conti – anche interprete dello spettacolo - e Antonella Piroli.
La domenica al Persiani prosegue il 9 dicembre con Aspettando il natale di Ferruccio Filipazzi, cantastorie che, in scena con la sua chitarra, racconta e canta quell’atmosfera così speciale che si respira nel tempo del Natale, aiutato dagli oggetti magici e gioiosi di Marco, che si fanno luce, movimento, scenografia. Il 13 gennaio è la volta di Cappuccetto Rosso di La luna nel letto. Michelangelo Campanale dirige un gruppo di danzatori-acrobati affrontando la più popolare tra le fiabe. Le relazioni tra i personaggi e la dinamica della storia si rivelano sulla scena attraverso il corpo, il linguaggio non parlato, ispirato all’immaginario dei cartoni animati di inizio ‘900; le luci, i costumi e le scene si compongono in una danza di simboli, citazioni pittoriche (Goya, Turner, Bosch, Leonardo da Vinci) che ridisegnano la fiaba con la semplicità di ciò che vive da sempre e per sempre. Nel giorno più strano del calendario, il 29 Febbraio 1792, nasce a Pesaro Gioachino Rossini. La storia di Gioachino qua Giachino là! del Teatro delle Isole in scena il 3 febbraio inizia così… mescolando realtà e invenzione in una narrazione dell’infanzia di un bambino qualunque… ma anche un po’ speciale! La domenica al Persiani prosegue il 17 marzo con Le lacrime del Principe di Compagnia Mattioli, un tuffo nel mondo dei colori e delle emozioni: noia, paura, felicità, tristezza, amore e rabbia. La rassegna volge al termine il 31 marzo con Bu bu settete! Fammi ridere che io non ho paura di ATGTP nel quale il Teatro Pirata, con la solita ironia, i pupazzi, le scenografie di Marina Montelli e una colonna sonora originale, mette in scena magiche suggestioni e momenti indimenticabili in cui le paure più profonde e inconfessate si sciolgono grazie ad un divertente gioco teatrale. Per informazioni: biglietteria del teatro 071 7579445. Inizio spettacolo ore 17.
Nuovi film per le sale civitanovesi. Al cinema Rossini da domani 15 a mercoledì 21 novembre c’è Cosa fai a Capodanno?, la pellicola diretta da Filippo Bologna, la cui storia si svolge il 31 dicembre in un isolato chalet di montagna. Cast notevole con Luca Argentero, Alessandro Haber, Vittoria Puccini, Isabella Ferrari, Valentina Lodovini, Riccardo Scamarcio per un racconto ricco di intrighi. Orario: giovedì 21.15; sabato 18.30-20.30-22.30; domenica 16.30-18.30-20.30; martedì e mercoledì 21.15.
Al Cecchetti invece, da giovedì 15 a domenica 18 novembre ci sono in programmazione due pellicole: Tutti lo sanno, diretta e sceneggiata da Asghar Farhardi, con protagonista l’attrice premio Oscar Penelope Cruz e Notti Magiche di Paolo Virzì. Gli orari del film del regista iraniano sono venerdì e sabato alle 20.30 e alle 22.45; domenica alle 18.15 e alle 20.30, mentre la commedia dell’artista livornese viene proiettata domani (15 novembre) alle 21.15 e domenica alle 16.
Il prezzo del biglietto intero è di 5 euro, ridotto 4 (fino a 18 anni, oltre i 65 anni e studenti universitari fino a 24 anni) tutti i giorni.
Per informazioni è attivo il numero TDiC informa: 351/5715757, dalle 11 alle 23, tutti i giorni ci sarà sempre un operatore a disposizione.
Tutto pronto per la pista di pattinaggio in piazza della Libertà a Macerata. Dal primo dicembre al sei gennaio il centro storico del capoluogo sarà teatro di una bella iniziativa promossa dal Comune di Macerata e denominata “Macerata vive il Natale”. Oltre alla pista di pattinaggio su ghiaccio (misure 20 x 10 metri) anche un mercatino con postazioni fisse in casette di legno riservato a prodotti tipici e articoli natalizi. Ci sarà inoltre la casa di Babbo Natale a disposizione per foto e momenti simpatici per i più piccoli.
Orari: dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 22, i pattini verranno forniti dall’organizzazione. Un evento che richiamerà migliaia di persone sia per pattinare che per vivere un'atmosfera magica e che vivacizzerà il cuore della città. L'amministrazione ha fortemente voluto questo appuntamento, scegliendo, tra diverse proposte quella della Zero18 nonsoloeventi, che insieme a Medusa Eventi, curerà l'organizzazione. Restano alcune casette commerciali disponibili, per chi fosse interessato può chiamare per informazioni il numero 338-5211311.
Dopo una eliminatoria nella quale una Commissione di esperti ha visionato una trentina di lavori presentati da compagnie provenienti da tutte le provincie della nostra Regione, il Festival teatrale “Dialetti Marchigiani a Confronto” è entrato nella fase finale che si terrà dal 17 novembre al 16 dicembre al Teatro Mugellini di Potenza Picena.
Quattro i gruppi (uno per ogni zona linguistica regionale, considerando Fermo ed Ascoli Piceno un’unica provincia) che si contenderanno lo scettro di miglior Compagnia Dialettale delle Marche. Il programma prevede l’apertura sabato 17 novembre alle ore 21,15 con “La Neve de Ziu Anzermo” della Compagnia Filarmonica di Macerata. Seguiranno: sabato 25 novembre (ore 21,15) “Tutti chi come i soldi da uno” della Compagnia El Passì di Jesi, quindi domenica 2 dicembre (ore 17,30) “Antò mezzu dente” del Gruppo Arco del Fermano, per chiudere la competizione sabato 8 dicembre (ore 17,30) con “Pillol e cunfett” del Teatro Accademia di Pesaro.
Domenica 16 dicembre alle ore 17,30 si svolgeranno le premiazioni e lo spettacolo “La Barcaccia: Venticello Romano”. La manifestazione è organizzata dalla sezione Marche della Federazione Italiana Teatro Amatori in collaborazione con il Comune di Potenza Picena e l’Associazione La Torre che Ride, e con il patrocinio della Regione Marche.
Il delitto di Garlasco è stato uno dei maggiori fatti di cronaca che hanno scosso l'Italia negli ultimi anni,con una lunga rilevanza mediatica. Il processo giudiziario che ne è scaturito sarà al centro di un convegno che sarà proposto venerdì 16 novembre dal Rotary Club di Civitanova, e che si terrà dalle 16:00 al centro congressi del Ristorante Orso, a Civitanova. A prendere parte all'incontro ci sarà l'avvocato Gian Luigi Tizzoni, che è stato penalista legale di parte civile della famiglia di Chiara Poggi e che ha recentemente pubblicato un libro sulla vicenda, che verrà presentato.
Con lui interverranno il dottor Gian Gaetano Bellavia, consulente della procura generale di Milano ed esperto di diritto penale dell'economia, noto anche per essere ospite in moltissime trasmissioni televisive tra cui Report, e l'ingegner Paolo Reale, consulente informatico della parte civile e presidente dell'osservatorio nazionale di informatica forese. A moderare il dibattito, il presidente del Rotary Civitanova, l'avvocato Dino Gazzani, che sul convegno ha detto: “Questo rappresenta il secondo evento organizzato quest'anno al quale invitiamo protagonisti di casi di cronache che hanno attirato l'attenzione dei media – le sue parole - e dell'opinione pubblica italiana. Ad aprile infatti era giunta a Civitanova a presentare il suo libro Carolina Orlandi, la figlia di David Rossi, il manager del Monte dei Paschi di Siena morto in circostanze misteriose. Stavolta l'avvocato Tizzoni ci parlerà della sua esperienza e di questo lungo e articolato processo, seguendo il titolo del suo libro, Processo Garlasco: diritto alla verità”.
Il convegno è accreditato presso l'ordine degli avvocati di Macerata, che ha dato il patrocinio all'iniziativa. L'ingresso è libero e tutta la cittadinanza è invitata.
Nuovo appuntamento con la musica da gustare quello di casa al ristorante Mescola di Civitanova. Ogni venerdì infatti sarà di scena “Divenire” una rassegna che porterà tra le mura del ristorante una riflessione tra musica ed enogastronomia. Nata dall’esperienza di Piazza Conchiglia Sounds, la rassegna si sviluppa con un percorso musicale ben definito che sviscererà periodi storici e sfoglierà pagine del grande libro della storia musicale.
«Una musica d’ascolto – racconta lo Chef Massimo Garofoli – e cioè una proposta musicale che stimoli la riflessione e la capacità di porsi in silenzio per captarne tutte le caratteristiche. E quell’ascolto si fa percorso tra piatti e storia in un connubio inscindibile tra buon cibo e buona musica».
Resident dj della rassegna è Agostino Maria Ticino «Ogni venerdi ci sarà un "episodio" differente con un percorso musicale ben definito, che sarà il titolo del nostro "libro" – spiega – una proposta che libera la musica dalla connotazione di solo intrattenimento e dal paradigma tipico della discoteca dove la musica si fruisce solo ad alto volume e in pista».
In questo caso la fruizione migliore avviene a tavola, assaporando piatti e sonorità in un percorso che più che mero intrattenimento si rivela culturale.
«Un piccolo viaggio fatto di sapori e musiche – raccontano Garofoli e Ticino - che difficilmente riuscirebbero a farsi spazio nella quotidianità, dove spesso la musica è sfondo che tutto avvolge e appiattisce e serve solo ad intrattenere».
Accanto ad Agostino Maria Ticino anche il dj Lorenzo Giulio Morresi e numerosi altri ospiti tra dj, selezionatori e collezionisti di vinili.
Ad aprire la rassegna questo venerdì sarà proprio Ticino con un percorso intitolato “Te Necesito, i favolosi anni 50 dalla America Latina all’Europa delle orchestre da Ballo”.
Applausi a scena aperta per Michele Placido che ha incantato il pubblico del Persiani, nella prima della nuova stagione teatrale promossa dal Comune di Recanati con l’AMAT e con il contributo di Regione Marche e MiBAC. Sold out per l’inaugurazione che è stata affidata a un grande mattatore della scena in veste di regista e interprete con una numerosa e talentuosa compagine di attori, alle prese con un classico del teatro, Sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello. "In questo luogo c'è una fonte ancora viva. Se abbiamo fatto un buon Pirandello lo dobbiamo anche a lui. Lui ci fa muovere sempre i primi passi". Così Michele Placido dopo avere raccolto minuti di applausi dal pubblico del Teatro Persiani, stracolmo per il trionfale debutto della stagione teatrale.
"Torno sempre a Recanati con gioia. Da ragazzo, quando mi avvicinai alla dizione e alla recitazione, sull'esempio di Carmelo Bene, studiavo Leopardi e Dante. Leopardi è stato per me fonte di ispirazione. Andrò ancora una volta a passeggiare sul Colle dell'Infinito e mi entusiasma l'idea che nel 2019 avremo la traduzione de l'Infinito in tutte le lingue del mondo. Iniziativa straordinaria". Di classico in classico il cartellone della nuova stagione del Persiani prosegue con la danza. Il 6 dicembre è in calendario il nuovo Schiaccianoci, titolo tra i più amati del repertorio classico sulle splendide note di Cajkovskij, qui proposto dal Balletto di Roma su coreografie di Massimiliano Volpini.
Lo sport come metafora della vita è il filo conduttore del film “Borg McEnroe” che la rassegna cinematografica promossa dai Teatri di Sanseverino, con la collaborazione del cinema San Paolo, presenta domani (giovedì 15 novembre) e dopodomani (venerdì 16 novembre) all’Italia con spettacolo unico alle ore 21.
Il film, per la regia di Janus Metz Pedersen e con Sverrir Gudnason, Shia LaBeouf, Stellan Skarsgard, Tuva Novotny e Ian Blackman, mette in scena uno dei match più importanti del secolo scorso e ne sottolinea le valenze metaforiche con l’aiuto di una sceneggiatura estremamente accessibile anche a chi non conosce la storia di quell'evento e non segue il tennis, creando un film che ha uno dei suoi punti di forza in un montaggio coinvolgente.
Estate 1980. Sta per prendere il via il Torneo di Wimbledon e i due giocatori più quotati per la vittoria sono lo svedese Bjorn Borg e l'americano John McEnroe, due tennisti e due giovani uomini che non potrebbero essere più diversi. Borg, già quattro volte vincitore a Wimbledon, è soprannominato "uomo di ghiaccio": algido, apparentemente privo di emozioni, una macchina segnapunti con un rovescio a due mani che è una fucilata. McEnroe, di tre anni più giovane, è detto invece "Superbrat" perché sul campo impreca, dà in escandescenze e si accapiglia con gli arbitri. La loro rivalità, in occasione del confronto a Wimbledon, è alimentata ad arte dal circo mediatico: il dio scandinavo e il ribelle di origine irlandese. Il pubblico sta dalla parte del compassato Borg ma ama anche detestare il collerico McEnroe. In vista dell'incontro i due campioni si studiano a vicenda, riconoscendo nell'altro la propria stessa voglia di vincere.
“Questo film – spiega Franceso Rapaccioni, direttore artistico dei Teatri di Sanseverino – insegna che per diventare un campione, oltre alla preparazione atletica e tecnica, è fondamentale avere la “testa”, cioè possedere una straordinaria capacità di concentrazione e coniugarla a una spaventosa determinazione. Borg è definito come un iceberg, ma in realtà è una pentola a pressione, sempre al limite, sempre pericolosamente sul punto di scoppiare; McEnroe è un esagitato, uno sboccato e maleducato dotato di classe cristallina: i due, all'apparenza così diversi, così agli antipodi, in realtà coincidono e risultano clamorosamente simili. Il film narra una partita di tennis e la vita stessa, ritraendo due personalità celebri e discusse anche nella vita privata”.
La rassegna cinematografica prosegue con la commedia francese C’est la vie – Prendila come viene (giovedì 22 e venerdì 23 novembre), The Post (giovedì 29 e venerdì 30 novembre). Quindi il divertente Io sono tempesta (mercoledì 5 e giovedì 6 dicembre). Il 2018 si chiuderà con il film vincitore di numerosi premi Oscar: Tre manifesti a Ebbing, Missouri (giovedì 13 e venerdì 14 dicembre). A chiudere la rassegna lo splendido film Loving Vincent (giovedì 17 e venerdì 18 gennaio).
Ad un secolo dalla fine della Prima Guerra Mondiale, anche nel territorio marchigiano si succedono le celebrazioni volte a ricordare le vicende storiche e omaggiare i tanti caduti d’Italia. Uno di questi appuntamenti sarà domenica 18 novembre alle 18,00 al teatro “Giuseppe Verdi” di Pollenza. Ad organizzare la serata dal titolo “La riva bianca, la riva nera” è l’Associazione Nazionale Carabinieri - Sezione Salvo D’Acquisto guidata dal Presidente Franco Mogetta, che ha voluto uno spettacolo fatto di musica, immagini e parole. Si esibirà infatti il Coro Sibilla, fondato nel 1976 sotto l’egida del C.A.I. di Macerata e cresciuto negli anni per la sua espressività canora e per il repertorio ampio che va dal tradizionale al moderno.
Il Coro, diretto dal Maestro Fabiano Pippa, regalerà al pubblico una rassegna di canti popolari molto diffusi negli anni della guerra: intonati dai soldati sui campi di battaglia oppure orecchiati da chi per sua fortuna è rimasto a casa, questi motivi. La musica riuscirà ad essere ancora più emozionante grazie ad immagini storiche e alla lettura di brani tratti dalle memorie personali e dalle lettere di alcuni nostri soldati. Si tratta di un’occasione unica per conoscere le vicende biografiche di alcuni giovani che si sono trovati a combattere la guerra più sanguinosa della storia italiana recente e per rendere loro omaggio attraverso il ricordo.
L’ingresso allo spettacolo è libero e gratuito.
Continuano gli eventi per vivacizzare il centro storico di Recanati. Dopo il fine settimana dedicato alla birra agricola e artigianale, alle castagne accompagnate dall'antiquariato e al cioccolato e al commercio equo e solidale che si è svolto domenica scorsa, la città è pronta a dar vita a "La poesia del vino". L'appuntamento è in piazza Giacomo Leopardi e nelle vie del centro nelle giornate di sabato 17 e domenica 18 novembre, ed è promosso dall'assessorato al commercio e alle politiche giovanili guidato da Roberta Pennacchioni. Ricco il programma che promuove mercatini, degustazioni, laboratori per bambini e incontri tematici con esperti del settore. L'evento sarà affiancato dalle piazzette dei sapori e dei mestieri con assaggi di pasta gratuiti e la castagnata in piazza.
Tra gli appuntamenti si segnalano quelli di sabato: alle 18 un viaggio tra poesia e vino con Maria Chiara Rafaiani, il sommelier Fabrizio Maranesi e l’opinionista RAI della trasmissione “La prova del cuoco” Daniele Paci; alle 19 “Che pasta bolle in pentola?”, pillole di assaggio di pasta a cura di Roberta Fiordolmo, esperta del controllo qualità e membro dell’Associazione Professionisti Assaggiatori Flavor. Domenica 18 novembre alle 17.30 – “Vino, Olio e fantasia…”, Degustazione guidata di vini e di olio a cura del sommelier Cesare Lapadula e del Capo Panel ASSAM – Regione Marche Barbara Alfei; alle 19 "L'arte dell'intaglio”, Dimostrazione dell’arte dell’intaglio di frutta e verdura con lo chef Paolo Re. Non mancherà la musica con i concerti live a cura di band locali, sabato alle 21 e domenica alle 18, e l'animazione per bambini con i laboratori di Ettore Sbaffi.
Martedì scorso, 13 novembre, alle ore 17, nella Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi-Borgetti di Macerata si è concluso il ciclo di incontri sul Centenario della Prima Guerra Mondiale (2015-2018) organizzati dalla sezione provinciale di Macerata dell'Associazione Nazionale fra mutilati ed invalidi di guerra in collaborazione con l'Università degli Studi di Macerata, il Comune di Macerata e il Comitato d'intesa delle Associazioni d'Arma di Macerata. Una conclusione che ha registrato il tutto esaurito con molte persone costrette a rimanere in piedi anche nell'ampio atrio che dà accesso all'antica Sala Castiglioni.
Dopo i saluti di Gilda Coacci, presidente della sezione provinciale di Macerata dell'ANMIG, e di Silvana Giaccaglia, presidente regionale, ha preso la parola il Prof. Angelo Ventrone, docente di Storia contemporanea dell'Università degli Studi di Macerata, che ha parlato sull'argomento "Perchè parliamo ancora della Grande Guerra". A seguire si è tenuto il concerto particolarmente emozionante "Non ti ricordi...i canti della Grande Guerra" del coro Vox Phoenicis di Loreto diretto da Carlo Paniccià, accompagnato al pianoforte da Marco Mannini e con la voce recitante di Andrea Anconetani, che ha eseguito una suggestiva suite di canti popolari italiani di montagna risalenti alla prima guerra mondiale nell’elaborazione per coro misto e pianoforte di Mario Lanaro e Mauro Zuccante oltre all’esecuzione di due brani originali tra cui “Tutti avevano la faccia del Cristo” di Battista Pradal.
L’associazione Help Sos Salute e Famiglia onlus, in collaborazione con l’Istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi” e con il patrocinio del Comune di San Severino Marche, organizza per martedì 13 novembre alle ore 21:00, nell’auditorium della scuola di viale Bigioli un incontro pubblico con lo scrittore Francesco Riva, autore del libro: “Il pesce che scese dall’albero. La mia storia di dislessico felice” edito da Sperling & Kupfer. La prefazione del volume è stata scritta dal professor Giacomo Stella uno dei maggiori conoscitori della dislessia. L’ingresso è gratuito, i ragazzi, gli adolescenti, i giovani, i genitori, gli insegnanti e gli educatori sono invitati a partecipare.
L’impegno di San Patrignano nella prevenzione delle dipendenze arriva a Civitanova, su invito dell’Amministrazione comunale. Nel racconto di Antonio, che ora ha 25 anni, i ragazzi presenti in sala hanno ascoltato tutto il buio di chi cade nel gambling e la luce di chi ne è uscito e non ha più paura. In un teatro Rossini gremito con oltre 600 studenti presenti, l’assessore alle Politiche sociali e Welfare Barbara Capponi ha dato il benvenuto allo staff della Comunità terapeutica dell’Emilia Romagna, che ha ideato il nuovo format “Rien Ne Va Plus”, che vede tra le prossime date Milano e Vicenza.
Sul palco, insieme all’assessore Capponi, il presidente del Consiglio comunale Claudio Morresi e il consigliere comunale Monia Rossi, e in platea molte autorità tra cui il prefetto Iolanda Rolli, il questore Antonio Pignataro, il comandante provinciale dell'Arma dei Carabinieri tenente colonnello Michele Roberti, il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Macerata colonnello Amedeo Gravina, il dirigente della dalla Squadra Mobile Maria Raffaella Abbate, il coordinatore dell’Ambito territoriale Carlo Flamini.
Trenta milioni di italiani giocano d’azzardo, spesi circa 1450 euro pro capite, il 40% degli studenti tra i 15 e i 19 anni ha giocato d’azzardo (1 milione di adolescenti).
“L’Amministrazione ha voluto invitare tanti ragazzi a riflettere su un tema sociale così importante come quello delle dipendenze – ha detto l’assessore Capponi nel suo saluto. Una occasione straordinaria avere quasi 700 tra studenti, dirigenti ed insegnanti. Sono orgogliosa di vedere oggi con noi le massime autorità della nostra Provincia e ringrazio con gratitudine tutti gli intervenuti e tutti coloro che hanno lavorato per rendere possibile questo momento. L'amministrazione fa orgogliosamente parte del tavolo nato in prefettura "Uniti contro le droghe", che riunisce i principali attori istituzionali della Provincia in un lavoro di riflessione e interventi sulle dipendenze e sulle dinamiche e le strategie ad esse collegati. Molte cose possono essere buone o cattive a secondo gli usi: è necessario conoscere meccanismi e segnali di allarme. Quando un passatempo diviene patologico? Di gioco d’azzardo si parla ancora poco ma è tanto diffuso anche tra voi giovani”.
Il consigliere Rossi, presidente Commissione Commercio, ha sottolineato la necessità del nuovo Regolamento comunale sul gioco d’azzardo e l’importanza della prevenzione, ma anche della regolamentazione degli orari. “Su queste tematiche stiamo lavorando - ha spiegato Rossi - e mi piacerebbe che anche a scuola si facesse formazione, lavorando con i ragazzi per capire come poter migliorare la loro autostima e venire incontro alle loro aspettative: non sognare di vincere qualcosa ma realizzarsi con le proprie capacità”.
Il presidente Morresi ha annunciato altre iniziative a breve a Civitanova ed altri interventi sul tema della droga.
Sul palco c’era Marco Freti da Bergamo, che lavora a San Patrignano, che ha descritto la vita e accoglienza in comunità, ed ha spiegato i meccanismi della dipendenza insieme a Patrizia Russi, responsabile del progetto, che ha parlato a livello cognitivo cosa comporta il gioco e perché scegliamo una strada anche se sbagliata.
A San Patrignano, l’età media di chi chiede aiuto è bassa, il primo contatto con alcol e droghe a 12 anni. Da alcuni anni arrivano anche persone che non usano sostanze, ma che hanno problemi con il gioco. “Inizialmente non eravamo pronti per questo disagio – ha spiegato Freti – ma sapevamo che fuori c’erano persone disperate che avevano bisogno. Dal 2003 l’aumento delle scommesse è impressionante e in alcuni casi conduce al suicidio”.
La mattinata si è conclusa con una commovente lettura di una lettera di una madre alla figlia adolescente e l’invito a tutti i ragazzi a guardare avanti, a chiedere aiuto se hanno bisogno perché non si è mai soli. Anche nei casi disperati, si può riuscire a trovare il coraggio e la forza di chiedere aiuto ed uscire allo scoperto.
L’evento “San Martino delle associazioni" all’insegna della solidarietà si terrà al ristorante Chiaroscuro di Belforte del Chienti il prossimo 14 novembre, alle 20.
Alla cena di beneficenza parteciperanno gli aderenti della quasi totalità delle associazioni di volontariato che operano a Tolentino. Sarà presente anche l'attore regista Saverio Marconi. Sarà un momento per vivere la fraternità tra associazioni di volontariato. L’intento è poi quello di devolvere il ricavato della cena all’Ufficio servizi sociali del comune per favorire l’acquisto di buoni pasto da destinare alle famiglie in difficoltà e comunque a sostenere particolari situazioni di disagio. Per chi volesse partecipare può prenotare telefonando al 336/636141.
L’appuntamento viene proposto in maniera alternata con la grande festa in piazza della Libertà delle Associazioni per la città della Fraternità. Tolentino vuole essere particolarmente attiva e propositiva in questi progetti di aggregazione, integrazione e solidarietà.
Venerdì 16 novembre alle 17, si svolgerà a Macerata, presso la Sala Castiglioni della Biblioteca Comunale Mozzi Borgetti in piazza Vittorio Veneto 2, la presentazione del libro “Una poetica della vita. Gli scritti di Nino Ricci”, raccolta degli scritti dell’artista e docente maceratese curata da Lucio Del Gobbo e Luigi Ricci e pubblicata dalla Associazione Culturale Centofiorini di Civitanova Marche.
Nino Ricci, protagonista di spicco della cultura maceratese degli ultimi cinquanta anni, ha al suo attivo una ingente produzione artistica con varie tecniche, dalla pittura ad olio agli acquerelli, dalle incisioni all’acquaforte alle litografie e alle serigrafie.
Nel 2013 è stata allestita a Palazzo Buonaccorsi una ampia mostra antologica di sue opere (1957-2013) per iniziativa del Comune di Macerata e con il patrocinio della Regione Marche.
Nel 1980 gli è stata dedicata una monografia nella collana “Arte moderna in Italia”; un’altra monografia sulla sua opera pittorica dal 1957 al 2002 è stata pubblicata per i tipi de La Cometa di Roma nel 2003.
“Questa raccolta dei suoi scritti dedicati a memorie e riflessioni, a pittori del XX secolo, a questioni teoriche, tecniche e a fatti d'arte maceratesi e nazionali - scrive Giada Sbriccoli - permette di ricostruirne il percorso umano e creativo e l’ininterrotto e proficuo dialogo con la città natale”.
L’iniziativa è promossa dall’Accademia dei Catenati in collaborazione con la Biblioteca Mozzi Borgetti e con il patrocinio del Comune di Macerata.