La Catena di Sant'Antonio è puntualmente arrivata anche in provincia di Macerata, ma la Polizia Postale mette in guardia sulle conseguenze di quello che sembra un innocuo giochino da fare in rete.Nella pagina "Una vita da social" gestita dalla Postale, è stato postato un messaggio chiaro: "Da alcuni giorni circola questo messaggio tra le mamme: 'Sfida delle mamme. Sono stata nominata da @@@@@@ per postare 3 foto che mi rendano felice di essere mamma. Scelgo alcune donne che ritengo siano grandi madri. Se sei una madre che ho scelto copia questo testo inserisci le tue foto e scegli le grandi madri'. "Mamme. Tornate in voi. Se i vostri figli sono la cosa più cara al mondo" scrive la Polizia Postale "non divulgate le loro foto in Internet.O quantomeno, abbiate un minimo di rispetto per il loro diritto di scegliere, quando saranno maggiorenni, quale parte della propria vita privata condividere.Se questo non vi basta, considerate che oltre la metà delle foto contenute nei siti pedopornografici provengono dalle foto condivise da voi".Questo avviso, però, non è stato gradito da alcune mamme che hanno replicato sottolineando la libertà di ognuno a poter pubblicare le foto dei figli.Polemiche che hanno portato la Polizia Postale ad un nuovo intervento: “Noi ci limitiamo a darvi consigli, poi ognuno è libero di fare come vuole. La nostra casella messaggi è piena di richieste d’aiuto riguardo al furto di foto. Qualche settimana fa una pagina facebook ha organizzato un concorso (non ufficiale) “Vota il bambino più bello”. Centinaia sono state le foto mandate da genitori. Ripeto una pagina, non un profilo. Che fine faranno quelle foto? Ve lo siete mai chiesti? Quello che a volte può sembrare un gioco ingenuo, per alcuni si è trasformato in un vero e proprio incubo“.Un pizzico d'attenzione, insomma, in questi casi è decisamente più che necessario.
In un pomeriggio di gennaio, una ragazza minorenne, terminata la lezione in palestra a Macerata, si accorge che la sua borsa è sparita.Allora si rivolge ai carabinieri per sporgere denuncia. Gli uomini del nucleo operativo della Compagnia di Macerata battono la zona, ascoltano persone, verificano eventuali telecamere.Alla fine spunta una pista. I militari la battono insistentemente e arrivano a individuare un soggetto: si tratta di un 36enne, con precedenti, residente a Macerata.Gli elementi raccolti lo inchiodano alle sue responsabilità. L’uomo è stato denunciato per furto aggravato.
Una rapina ai danni di un supermercato di Macerata viene risolta nel giro di poche ore dai carabinieri e il responsabile individuato e portato in caserma.Sono quasi le 20 di sabato sera e il supermercato Coal di Macerata si appresta a chiudere i battenti. In quel momento irrompe un soggetto. con il volto coperto da una sciarpa ed il cappuccio calato, si avvicina a una cassiera e, minacciandola con una pistola, presumibilmente giocattolo, le intima di consegnare il denaro, qualche migliaia di euro. Poi si allontana a piedi in tutta fretta.Sul posto vengono chiamati i carabinieri. Immediate le ricerche in zona ma senza alcun esito.Allora inizia l’attività investigativa degli uomini del nucleo operativo della Compagnia di Macerata e di quelli della locale Stazione. La scena è stata ripresa dalle telecamere dell’esercizio. Vengono visionate le immagini e valutato ogni frame, ogni movimento dell’uomo per capire le sue mosse, per captare qualche particolare.Le descrizioni della cassiera non sono molto d’aiuto. La clientela era poca in quel momento e si trovava in un'altra zona del supermercato. Ma i militari, sebbene le informazioni fossero scarne, dalle movenze del soggetto e dal fatto che l’accento fosse straniero, forse dell’est, individuano un nome. Si tratta di un giovane dell’Europa dell’est, poco più che ventenne, conosciuto per i suoi trascorsi e che abita in una zona non distante dal supermercato.E' sera inoltrata quando i militari bussano alla sua porta. Il giovane non si aspetta quella “visita”. Una rapida occhiata nella sua stanza e spunta l’abbigliamento del rapinatore: stesso giubbotto. stessi pantaloni. stesse scarpe.Le caratteristiche somatiche corrispondono. l’accento è dell’est, ma della refurtiva e della pistola nessuna traccia. Il giovane ora dovrà rispondere di rapina aggravata davanti alla magistratura maceratese.
I vigili del fuoco di Civitanova sono stati chiamati ad intervenire questa mattina poco prima delle 6 per un tremendo incidente stradale verificatosi lungo la Regina nel territorio del Comune di Potenza Picena.Un 42enne di Potenza Picena ha perso il controllo della sua Opel Corsa che è uscita di strada per poi ribaltarsi. L'uomo è rimasto incastrato all'interno dell'abitacolo e per estrarlo si è reso necessario l'intervento dei vigili del fuoco. Incredibilmente, il 42enne è uscito praticamente illeso dall'incidente.
"Aiutateci. Nostra figlia si è scomparsa".Così nella serata di venerdì una coppia di genitori stranieri residenti in provincia di Macerata si è presentata in una Stazione dei carabinieri della Compagnia di Macerata.La minore si era allontanata e da qualche giorno non andava pù’ a scuola. Non aveva denaro con sè e nè’ telefono cellulare.Difficile il lavoro dei carabinieri che, comunque, minuziosamente, hanno scandagliato i social network, rintracciando gli “amici telematici” della ragazza. Sono state raccolte informazioni che però non hanno fornito elementi per l’immediato rintraccio.A questa attività hanno affiancato quella di pattugliamento del territorio, battendo i luoghi maggiormente frequentati dai giovani, coinvolgendo anche i colleghi delle aree limitrofe.E così, sabato mattina, in piazza Pizzarello a Macerata, una pattuglia del nucleo operativo, per prima impegnata nelle indagini volte al rintraccio della giovane, l’hanno individuata.Con molta sensibilità è stata avvicinata e con estrema discrezione accompagnata in caserma dove è stata riaffidata ai genitori che l’hanno così potuta riabbracciare.
Nonostante le raccomandazioni continuamente diffuse anche attraverso gli organi di informazione, purtroppo ancora molti anziani cadono nel tranello di delinquenti senza scrupoli che approfittando proprio della loro buona fede, con diversi stratagemmi riescono ancora truffarli o a derubarli.Visto, appunto, il ripetersi del deprecabile fenomeno, i Carabinieri di Tolentino insistono con l’informazione nei riguardi degli anziani e delle persone sole, affinché facciano propri e rimangano loro impressi alcuni semplici consigli che eviteranno di essere facile preda dei malfattori. A tal fine il comandante della Compagnia tolentinate maggiore Cosimo Lamusta ha sintetizzato in un manifesto e in piccolo volantino alcune utili indicazioni che, se messe in pratica, ostacoleranno non di poco l’azione dei delinquenti specialisti di quel genere di reati.Il manifesto sarà esposto in tutti i luoghi solitamente frequentati da anziani, quali studi medici, uffici postali, farmacie, esercizi pubblici, ove si troveranno anche i volantini.I Carabinieri invitano in particolare gli anziani e tutti coloro che hanno genitori, parenti o più semplicemente conoscenti avanti con l’età che vivono da soli, di leggere il manifesto e di prelevare due copie del volantino che è assai utile tenerne una bene in vista vicino al telefono e affiggere l’altra copia sulla porta (ovviamente all’interno) o vicino al citofono. Proprio a questo scopo, il volantino è stato realizzato utilizzando figure, caratteri e colori molto evidenti perché possano balzare immediatamente all’attenzione anche di chi ha qualche difficoltà.L’iniziativa sarà estesa anche in tutti gli altri comuni.
Stava scaricando della legna insieme ad altre persone, quando improvvisamente si è accasciato ed è morto.E' successo questo pomeriggio in via Bizzarri a Pollenza, al confine con la frazione Corneto di Macerata. Un uomo, Edilio Ribichini, 52 anni, di Pollenza, imprenditore agricolo e consigliere comunale, era insieme ad alcuni amici intento a scaricare da un camion della legna quando si è sentito male. Cadendo l'uomo ha battuto violentemente la testa. Subito sono stati allertati i soccorsi, ma quando i sanitari del 118 sono arrivati sul posto, ormai per l'uomo non c'era più niente da fare. A stroncare Ribichini sarebbe stato un infarto, ma resta da valutare se anche il colpo subito alla testa possa essere stato un fattore determinante per la morte dell'uomo.Oltre al 118, per i rilievi di rito, inevitabili in casi come questo, è intervenuta anche una pattuglia della Polizia.
Colpo grosso ai danni di un calzaturificio di Morrovalle.La notte scorsa, ignoti malviventi hanno forzato il cancello e sono penetrati nel perimetro dell’azienda che si trova nella zona industriale e, con l’ausilio di un mezzo pesante, hanno rubato quattromila paia di scarpe dal magazzino merce per un valore commerciale che si aggira intorno ai 70mila euro.Quasi certamente il furto era stato programmato con cura da tempo: i ladri hanno scelto con cura il giorno in cui colpire, certi si poter fare il colpo grosso. Indagano i carabinieri.
"No, non era Loriana Dichiara. Ero io": così una donna si è presentata ai carabinieri di Camerino, asserendo di essere lei la donna vista mercoledì pomeriggio in via Aldo Moro e segnalata per la somiglianza con l'avvocatessa di Montegiorgio di cui da domenica 14 febbraio si sono perse le tracce.Questa dichiarazione sembrerebbe poter smontare l'ipotesi che Loriana Dichiara possa trovarsi nell'entroterra maceratese. Ma evidentemente gli inquirenti hanno in mano altri elementi che, invece, confermerebbero la presenza della donna nella zona di Camerino. E qui il mistero si infittisce ancora di più.Infatti, malgrado tutto, sono proseguite dalle 8 di questa mattina le ricerche a tappeto sul camerte e dintorni. Al lavoro i vigili del fuoco coordinati dall'ispettore Leonardo Sparvoli, con due unità cinofile, i carabinieri che coordinano le indagini. Le ricerche sono state effettuate anche con l'elicottero, che ha sorvolato la zona dei laghi ed i comuni limitrofi. Impiegati oltre sessanta volontari della protezione civile che hanno setacciato a piedi i dintorni del luogo dove sembrava che l'avvocata fosse stata vista da una testimone nei giorni scorsi, camminare a piedi lungo via Aldo Moro, all'altezza del negozio di giocattoli Toys Center, e le campagne circostanti. Le ricerche fino ad ora non hanno portato frutti e questo pomeriggio è stato deciso di sospenderle almeno fino a lunedì in attesa di nuovi elementi. Che potrebbero, ad esempio, spuntare fuori da amicizie allacciate sui social network.Ma se un'altra testimonianza smonta apparentemente l'ipotesi della presenza dell'avvocatessa a Camerino, perchè tutta la task force è stata spostata da Civitanova armi e bagagli in un battibaleno?E ancora, questo enorme spiegamento di forze può trovare spiegazione nella semplice ricerca di una persona scomparsa? Cosa c'è di più che gli inquirenti sanno ma che non viene divulgato?Non basta. Per quattro giorni è stata diffusa la notizia che Loriana Dichiara si fosse allontanata a bordo di una Punto marrone targata AZ 139 SX. Ieri, però, viene diffusa la foto dell'auto ripresa domenica dalle telecamere di Banca delle Marche di Civitanova Alta e la Punto non è marrone ma è grigia. E con quei 50 euro prelevati domenica mattina alla Bcc di Civitanova Alta che cosa ha fatto la donna? Perchè ha buttato il telefonino nella cassetta delle poste? Strane incongruenze che rendono ancora più fitto un mistero la cui soluzione, ancora oggi, a quasi una settimana dalla scomparsa dell'avvocatessa di Montegiorgio, sembra molto lontana.
Continuano i furti d'auto a Macerata e provincia.Questa volta il fatto è avvenuto nei pressi di Morrovalle dove è stata rubata una Fiat Punto di colore nero targata DH 047 KD.A rendere nota la notizia è stata la proprietaria tramite i social network.Chi dovesse avvistarla è pregato di contattare le forze dell'ordine o chiamare direttamente il numero 3395005059.
Ancora controlli dei carabinieri sulle strade.Nei giorni scorsi i militari della Compagnia di Macerata sono stati impegnati su due fronti: quello di Treia e Appignano e quello di Monte San Giusto e Mogliano.Nel corso dei servizi, in cui sono stati impegnati 16 militari più l’unità cinofila antidroga del Comando Compagnia carabinieri di Pesaro, sono state controllati circa 90 veicoli ed oltre 100 persone.Durante le operazioni, i militari della Stazione di Appignano, hanno controllato un cittadino peruviano. Da accurate verifiche è risultato che il soggetto era colpito da mandato di cattura internazionale spiccato dalle autorità peruviane per un furto commesso anni addietro: l’uomo è stato arrestato e trasferito nel carcere di Camerino a disposizione dell’autorità competente.Le attività hanno permesso ai militari di Mogliano di rintracciare un veicolo rubato a Montappone qualche giorno fa. L’auto è stata restituita al legittimo proprietario.Sono stati effettuati controlli a sei esercizi pubblici, anche con l’ausilio di unità cinofile.Elevate alcune contravvenzioni al Codice della Strada per veicoli non sottoposti a revisione, per dimenticanza dei documenti di guida e per non aver usato le cinture di sicurezza.
Visita indesiderata ieri nell'abitazione di un dipendente del Comune di Tolentino.I malviventi sono entrati in casa dopo aver rotto una finestra, ma probabilmente sono stati costretti a scappare di corsa dopo aver sentito dei movimenti sul pianerottolo quando un altro inquilino del palazzo stava tornando a casa.Bottino magrissimo e danni limitati, anche se la rabbia rimane: "Sono entrati, ma a parte il vetro e qualche oggetto di scarso valore non hanno fatto grossi danni. Probabilmente sono stati spaventati da un inquilino che rientrava. Comunque, la rabbia è tanta" ha commentato l'uomo.
"Ho visto a Camerino l’avvocatessa scomparsa ” – E’ la segnalazione fatta pervenire ai carabinieri di Camerino da una donna residente nella città ducale. Non si conoscono, chiaramente, le generalità di chi ha fornito la segnalazione, ma tanto è bastato a rimettere in moto l’intera macchina delle ricerche sul territorio montano della Provincia. Da domani l’intera task force si sposterà con base operativa a Camerino, proprio a seguito di quanto raccontato dalla presunta testimone. La donna, stando alle pochissime indiscrezioni trapelate, ha riferito ai militari dell’Arma di aver visto l’avvocato Dichiara intorno alle diciassette di ieri sera. Camminava in via Aldo Moro, all’altezza del negozio di giocattoli “Toys”. La stessa testimone, sempre secondo il racconto, ha fornito una descrizione piuttosto dettagliata della persona vista. I tratti somatici corrispondono, l’abbigliamento pure e persino un particolare delle scarpe che la testimone ha notato e che coincide con le calzature indossate dalla Dichiara al momento della scomparsa.L’ipotesi che possa esserci qualcosa di concreto e che non si tratta del solito colpo di teatro della mitomane di turno è surrogata dalla stessa scelta di spostare l’intero apparato delle ricerche nel camerinese già dalla serata di oggi e, più massicciamente dalla mattinata di domani.Il mistero si infittisce, quindi, anche perché la testimone, come riferito, ha visto la donna percorrere a piedi un tratto di strada non certo frequentato da molti pedoni e senza, dunque, la Fiat Punto con cui l’avvocatessa si era allontanata da casa. Dov’è l’auto? E perché, se è stata abbandonata dopo essere stata vista a Civitanova Alta, nessuno l’ha trovata in questi giorni di ricerche serrate?Domande a cui si sta tentando di dare una risposta e che si aggiungono a voci più o meno credibili che cominciano a rincorrersi. .
Esce di casa e si trova davanti, vergate con della vernice bianca sul muro, scritte offensive e una croce a rappresentare quasi certamente una minaccia di morte.E' successo mercoledì a una donna di origini moldave ma da anni residente a Tolentino. Quando è uscita, ha subito visto le scritte in lingua romena e si è precipitata in garage per andare a prendere la macchina. Anche qui le sorprese non sono mancate: altre scritte dello stesso tenore, sempre in romeno, erano state lasciate sulla serranda del garage e nella serratura qualcuno aveva messo della colla per impedirle di aprire. Comprensibilmente impaurita, la donna è andata subito in caserma per sporgere denuncia contro ignoti.La vicenda risulta ancora più inquietante a seguito del fatto che qualche settimana fa, alla donna era stato spaccato il finestrino dell'auto e le era stata rubata una vecchia autoradio apparentemente senza alcun valore commerciale. Non è escluso che i due episodi possano essere correlati.Le volgari scritte sono state prontamente rimosse.
Sembra essersi volatilizzata Loriana Dichiara, l'avvocatessa di Montegiorgio di cui non si hanno più notizie da domenica scorsa. E con lei è sparita anche la sua auto, una Fiat Punto marrone-grigia targata AZ139SX, ripresa dalle telecamere di sorveglianza a Civitanova Alta alle 12.26 di domenica.Per agevolare le ricerche, i carabinieri hanno diffuso l'immagine della macchina, nella speranza che qualcuno possa averla vista e dare qualche indicazione agli inquirenti.Ci sarebbero due testimonianze al vaglio dei carabinieri. La prima è quella di un commerciante di Civitanova Alta che avrebbe visto la donna sia al mattino che nel pomeriggio di lunedì 15 febbraio. In base a una seconda testimonianza, invece, la donna martedì sarebbe stata avvistata nella zona di Civitanova che porta verso l'entroterra.C'è un altro particolare su cui stanno indagando a fondo le autorità inquirenti: un paio di anni fa Loriana Dichiara si era allontanata spontaneamente da casa e venne ritrovata solo dopo quattro giorni. Un precedente, questo, che lascia aperta la possibilità che l'avvocatessa sia ancora viva e abbia volutamente fatto perdere le proprie tracce.Nel frattempo, l'inchiesta è passata dalla procura di Fermo alla procura di Macerata. Loriana Dichiara è stata vista domenica scorsa a Civitanova Alta, dove ha prelevato 50 euro dal bancomat di una filiale della Bcc, ripresa da una telecamera di sorveglianza. Il suo telefonino cellulare è stato ritrovato nella cassetta delle lettere dell'Ufficio postale di Civitanova Alta: l'apparecchio era spento, ed è stato preso in consegna dai carabinieri per gli accertamenti tecnici. Il trasferimento del fascicolo di indagine a Macerata sarebbe dovuto proprio al fatto che è in quella provincia che si perdono le tracce di Loriana e della sua auto.Altre voci, nel riserbo più totale degli investigatori, parlano di un secondo filmato che mostrerebbe la donna insieme ad un'altra persona, sempre a Civitanova, ma l'unica certezza è che da lunedì mattina, quando è scattata la denuncia di scomparsa, le ricerche non hanno fatto passi avanti. La Punto marrone della Dichiara non si trova, la madre, la sorella e il nipote non l'hanno più sentita. Il piano di ricerche, coordinato dalla Prefettura di Macerata, ha visto al lavoro una cinquantina di uomini fra agenti di polizia, carabinieri, agenti del Corpo forestale, volontari della Protezione civile, vigili del fuoco. La zona attorno a Civitanova - dove la presenza di Loriana è accertata per l'ultima volta - è stata battuta nel raggio di 200 km quadrati, anche con l'aiuto di un elicottero, di un drone e di cani cercapersone. Il tutto con una certezza: la donna e la sua auto non possono sicuramente essere svaniti nel nulla.
"Intendiamo adoperarci per azioni di sensibilizzazione con i cittadini per creare una sinergia di azioni positive verso un fenomeno così emergente ed importante dal punto di vista umanitario ma che impone anche la necessità per i migranti di rispettare le norme esistenti già predisposte dal Governo italiano che determinano i parametri che strutture debbono avere e i criteri di base per l'accoglienza dei migranti da riassumere in un vero e proprio patto di accoglienza". Queste le parole del sindaco di Treia Franco Capponi che questa mattina ha sottoscritto un Protocollo di Intesa tra il Comune e la prefettura di Macerata voluto fortemente dall'amministrazione comunale e accolto con disponibilità dalla prefettura di Macerata. Questo Protocollo ordinerà gli interventi di accoglienza ed integrazione dell'enorme flusso di migranti che richiedono asilo e protezione internazionale accolti sul territorio marchigiano."Significativi flussi migratori di cittadini stranieri provenienti dall'Africa centrale, dai paesi del nord e dal Mediterraneo orientale sono giunti sulle coste italiane" continua Capponi " Treia, fino ad ora è stata poco coinvolta negli interventi di accoglienza dei migranti e sono emerse alcune distorsioni a riguardo, ma ora, intende essere parte attiva nella gestione del fenomeno perché riteniamo che l'integrazione passi attraverso il territorio e la popolazione locale". L'informazione e la partecipazione sono dunque le parole chiave alla base del protocollo. Più informazione per i cittadini così da superare la diffidenze ed i pregiudizi senza alimentare il clima di insicurezza dilagante, partecipazione dei soggetti ospitati alle iniziative di pubblica utilità che diano dignità e scopo al loro percorso, e senso di coinvolgimento e utilità nella comunità che li accoglie. Questo sarà possibile anche grazie alla cooperazione di soggetti ed enti di volontariato del territorio. "Come Sindaco di questa Comunità esprimo la mia piena soddisfazione per questo risultato auspicando che rimanga sempre vigile e sincera la collaborazione tra le forze pubbliche e che l'attenzione ai rapporti con i cittadini sia sempre impostata sulla trasparenza e sulla coesione sociale" prosegue, "la firma di oggi avvia una collaborazione sincera tra l'Amministrazione comunale e l'ufficio dei Servizi Sociali comunali che sarà il punto di incontro tra centri di accoglienza ed enti locali". Il Sindaco invita poi le associazioni ospitanti, al fine di evitare disservizi e problematiche di viabilità, ad attivare adeguati servizi di trasporto per gli spostamenti. Infatti molto spesso, i centri di accoglienza sono situtati ad alcuni chilomentri dal centro con conseguente isolamento dei migranti dai servizi essenziali e dalla comunità e situtati in zone poco illuminate e molto trafficate, con pericoli sia per gli ospiti che per gli automobilisti. Per garantire una maggiore integrazione inoltre il Comune intende garantire la fruizione delle strutture sportive limitrofe in accordo con le società che le gestiscono, così come richiesto dal CONI.Infine, conclude il Sindaco nell'ottica di una migliore integrazione e partecipazione del territorio all'accettazione di queste iniziative "si ritiene che i servizi offerti agli ospiti possano essere svolti dalle imprese e da lavoratori di questa realtà così per possibilità di usufruire degli operatori della ristorazione della zona per le forniture dei pasti, per l'offerta di servizi di trasporto, naturalmente garantendo uguali condizioni economiche rispetto ad operatori esterni".
Ubriaco fradicio, molesta i clienti e viene allontanato da un bar. Si allontana barcollante e quando attraversa la strada viene investito da una macchina.E' successo l'altra sera intorno alle 21 in pieno centro a Tolentino. L'uomo, uno straniero che da tempo abita in città e al quale piace evidentemente alzare il gomito, già conosciuto per diversi episodi di cui si è reso protagonista in passato, è entrato in un bar e ha iniziato ad urlare e a dare fastidio agli altri avventori. A quel punto, inevitabilmente, è stato "invitato" ad allontanarsi.E' uscito da bar barcollante e ha attraversato la strada proprio mentre sopraggiungeva un'auto: il conducente ha frenato bruscamente ma non è riuscito a evitare l'impatto.Sul posto sono intervenuti un'ambulanza del 118 e una pattuglia dei carabinieri per i rilievi di rito. Le condizioni dell'uomo non destano preoccupazione.
Continuano senza sosta i controlli massivi dei carabinieri della compagnia di Macerata.Gli uomini dell’arma, soprattutto nelle ore serali e notturne, arco di tempo preferito dai criminali, pattugliano il territorio per salvaguardare la sicurezza dei cittadini.Nella tarda serata di ieri, nella zona tra Treia e Villa Potenza di Macerata, i militari del Norm - Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia del capoluogo, con l’ausilio dei colleghi della Stazione di Treia, nel controllare alcune strade secondarie hanno intercettato un’auto con a bordo persone sospette che per spunto investigativo, avrebbero potuto nascondere qualcosa. I carabinieri hanno bloccato l’auto e proceduto al controllo del mezzo a bordo del quale viaggiavano due uomini residenti nel foggiano e che, apparentemente, non hanno dato giustificazioni plausibili della loro presenza di notte in questa zona.L’iniziale sospetto si è tramutato in realtà, quando i militari hanno perquisito i due uomini e la loro auto scoprendo alcuni attrezzi da scasso.Il controllo è proseguito in caserma dove i due sono subito stati condotti.Tutto il materiale rinvenuto, relativo ad uno dei personaggi, entrambi già noti alla giustizia, è stato sequestrato ed il “proprietario” denunciato in stato di libertà per “possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli”.
Boato nella notte a Monte San Giusto dove ignoti malviventi hanno tentato l'ennesimo assalto al bancomat.Nel mirino la filiale di Veneto Banca, ex Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana, a Villa San Filippo.Intorno alle 4 qualcuno ha notato del fumo all’interno della filiale ed ha avvertito il 112. Sul posto i carabinieri hanno verificato che ignoti avevano cercato di forzare lo sportello bancomat dandogli fuoco, tanto è vero che lo schermo è stato in parte disciolto dalle fiamme, nel vano tentativo di prelevare il denaro.Dalle prime indagini è emerso che gli autori avrebbero agito nelle prime ore della notte, frettolosamente: a quell’ora era infatti in zona una pattuglia dei carabinieri di Monte San Giusto in servizio notturno di prevenzione; la decisiva presenza dell’Arma ha certamente fatto andare “in fumo” l’obiettivo dei malviventi che non sono riusciti ad asportare denaro, facendo fallire il colpo.
Ladri in fuga e braccati dai carabinieri a Tolentino.Succede questa sera nella zona di viale Bruno Buozzi, dove i malviventi, che avrebbero messo a segno un furto in appartamento, sono stati avvistati da alcuni residenti che hanno subito richiesto l'intervento dei militari dell'Arma. Una pattuglia si è subito recata sul posto per cercare i ladri che, quasi certamente, sono ancora in zona.I fatti si sono verificati nella zona del "dispensario", in via Gentiloni Silverj, nei pressi della scuola Grandi.Le ricerche, al momento, non hanno dato esito positivo.Qualche sospetto cade su una Golf scura con a bordo tre uomini che è stata vista girare in zona nel pomeriggio di oggi.