Era sopravvissuto alla follia dei lager nazisti, ma a 94 anni ha dovuto arrendersi all'unica certezza della vita: la morte.Si è spento poche ore fa all'ospedale di Camerino Eliso Grandoni, di Fiuminata. Grandoni era uno dei maceratesi deportati e sopravvissuti ai campi di concentramento, durante la seconda guerra mondiale. Raccontava la sua esperienza con grande umanità e consapevolezza, quella di un conflitto vissuto prima dell'armistizio dell'8 settembre 1946 con la divisa dell'esercito italiano, e dopo da deportato nel campo di concentramento di Wietzendorf, in Germania, dal quale alla fine riuscì a tornare a casa. I tedeschi infatti, come lui stesso raccontava, non accettarono il rifiuto a collaborare degli italiani dopo la firma dell'armistizio del generale Badoglio con gli Alleati, che per i nostri significava la fine della guerra. E così fu arrestato, a Fiume, e deportato assieme a centinaia e centinaia di italiani nei lager nazisti, dove trascorse degli anni tremendi, fatti di fame e di morte. Eliso Grandoni a quella morte era scampato, riuscendo a tornare a casa e a vivere la vita che lo attendeva, senza mai dimenticare l'orrore indimenticabile dei campi di concentramento. Ed oggi se ne è andato, dopo una lunga vita, all'età di 94 anni.
L'ondata di furti non risparmia nemmeno Montecosaro.Mercoledì mattina in contrada Cavallino, (la strada di Casal Diana) i ladri sono entrati in un'abitazione tra le 11 e le 12, l'unica ora in cui i proprietari si sono assentati.I malviventi hanno, frugando dappertutto hanno rubato quello che sono riusciti a portar via. Al loro rientro, i padroni di casa hanno trovato tutto a soqquadro e la povera Carlotta, la cagnolina, tremante sotto al letto per lo spavento. Indagano i carabinieri.
Una donna di Civitanova è stata trasportata in ospedale per accertamenti a seguito di un brutto incidente stradale verificatosi nel tardo pomeriggio di oggi lungo la statale Adriatica, nel territorio di Porto Recanati.La donna era alla guida della sua Fiat Punto guidata da una giovane donna civitanovese e viaggiava in direzione sud, quando ha improvvisamente sbandato andando a scontrarsi contro un furgone Iveco condotto da un giovane di Mogliano che viaggiava in direzione opposta. Nell'urto il furgone si è ribaltato, ma fortunatamente la persona al volante non ha riportato conseguenze.La donna, invece, è stata accompagnata in ospedale per tutti gli accertamenti del caso: le sue condizioni, comunque, non sarebbero gravi. Il traffico ha subito forti rallentamenti. Sul posto, per i rilievi, la Polizia Stradale.(Foto Massimiliano Serenelli)
Il Tribunale della Salute di Potenza Picena torna a far sentire la propria voce e si rivolge, ancora una volta, alle autorità civili, sanitarie e ambientali per promuovere una sempre maggiore sensibilizzazione nei confronti dell'inquinamento elettromagnetico.“La salute è l’unico vero bene che Dio ci abbia concesso e come tale non solo è onesto conservarlo ma soprattutto bisogna difenderlo”. Con queste parole la responsabile del Tds Giovannella inizia la lettera indirizzata al Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, che chiede ancora lo spegnimento del RADAR.Ad accompagnare la lettera d'appello – inviata anche al Sindaco di Potenza Picena Francesco Acquaroli, ai dirigenti sanitari della zona, all’ARPAM e ai procuratori della Repubblica di Macerata, Ancona e L’Aquila – la relazione stilata dal Dott.Roberto Monti, ex ricercatore del CNR di Bologna, presentata a marzo 1992 presso il Teatro Mugellini di Potenza Picena, che già allora aveva lanciato l’allarme sulla pericolosità dell'inquinamento elettromagnetico emesso dal radar per la salute della popolazione di Potenza Picena.“Da tempo chiedevamo, per volontà dei medici di base, un’indagine epidemiologica sulla tiroide per completare quelle realizzate nel 1996-1998. Questa, svolta dall’ARPAM nel marzo 2015 dopo ben 18 anni dalla precedente, ha rilevato nel nostro territorio un elevato accesso di ipotiroidismo nella popolazione femminile di Potenza Picena ed un’eccessiva mortalità del tumore tiroideo maligno a Civitanova Marche, Montelupone e Porto Recanati. Per tale motivo è la stessa ARPAM a raccomandare attenzione al fenomeno ed una rivalutazione epidemiologica nel tempo” ricorda Giovannella Maggini Mazzarella. Nella lettera si fa riferimento anche alla risoluzione scientifica del Dott. F.Marinelli a conclusione del convegno internazionale che si è tenuto nel nostro territorio il 20/4/2013, in cui si chiedeva al sindaco Acquaroli e al Ministero della Difesa di disattivare immediatamente l’emissione di onde elettromagnetiche del radar nelle zone abitate, come è avvenuto nel porto di Nettuno (Roma).“E’ giunto il momento che i signori in indirizzo si facciano carico delle loro responsabilità per conservare e difendere la salute dei cittadini e dell’ambiente. Il RADAR è ancora presente nel nostro territorio, dal 1953: non vanno dimenticate le conseguenze che lo stesso continuerà a portare” conclude Giovannella Maggini Mazzarella.
Venerdì 8 aprile, alle ore 21, nella chiesa parrocchiale Santa Maria della Pace, in via Pace 130 a Macerata, si terrà una assemblea pubblica promossa dalla sezione maceratese dell'Associazione Nazionale Controllo del Vicinato sul tema "Difendersi dalle truffe e dai furti, un metodo solidale: il controllo del vicinato".Interverranno Domenico Bevilacqua, referente per Civitanova dell'associazione, e Paolo Ruotolo, referente per Macerata.Nell'occasione si raccoglieranno le adesioni dei cittadini interessati a costituire un gruppo di controllo del vicinato nella propria via o condominio.La partecipazione all'incontro è aperta a tutti. (Facebook Controllo del vicinato Macerata)
Questa mattina nel mega condominio di Porto Recanati si è svolta un'operazione di controllo che ha visto la partecipazione di Polizia, Carabinieri, Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza, Polizia Municipale di Porto Recanati e Asur. Era presente anche un'unità cinofila.Tali controlli hanno portato al controllo di 6 abitazioni e circa 40 residenti. Dalle operazioni sono emerse una decina di bombole vuote di GPL e pochi grammi di hashish per uso personale. Un cittadino di origini pakistane è stato trovato senza permesso di soggiorno e verrà rimpatriato.Controllati anche 5 esercizi commerciali, risultati tutti con licenza regolare."La situazione sta lentamente migliorando" afferma Andrea Innocenzi, primo dirigente della Polizia di Stato "da quando hanno ripristinato l'ascensore, poi, anche i cumuli di immondizia che prima regnavano dappertutto, ora sono circoscritti solamente ad un paio di piani". (Foto Si.Sa)
Una "Torre di Babele cruciforme". E' questa una puntuale definizione del sociologo Adriano Cancellieri sull’Hotel House, eco mostro di 17 piani nella zona sud di Porto Recanati.Frutto di un'assurda idea di edilizia turistica degli anni ’60, inizialmente era stato progettato come un agglomerato di appartamenti sul mare destinanti a diventare le seconde abitazioni dell’emergente classe media ma, a partire dagli anni '90 si è trasformato in luogo di concentrazione di una popolazione di lavoratori immigrati. Senza eufemismi, è, a tutti gli effetti un "ghetto urbano".In Italia non esiste nulla di simile: più di 2000 inquilini provenienti da 40 paesi diversi in uno spazio limitato di 480 appartamenti, tanto che, proprio per questo peculiare crogiolo di razze, è stato spesso al centro di inchieste e studi di carattere antropologico e etnologico. (Foto Simone Salvucci) Scorgendolo dall'esterno l'Hotel House è un mastodontico edificio con panni colorati stesi sui tantissimi balconi e centinaia e centinaia di antenne. Al mattino si possono vedere scene di ordinaria quotidianità: c'è gente che va a lavoro, bambini che aspettano l'autobus per andare a scuola, donne che chiacchierano in una cornice, tuttavia, di inesorabile degrado. Il graduale disfacimento della struttura è stato causato nel corso degli anni, da una parte, dal mancato pagamento dei servizi idrici e dell'energia elettrica, generando difficoltà sociali, razionamento dell'acqua potabile ed una serie di problematiche igienico sanitarie.Purtroppo però, uno dei problemi principali che affligge la struttura e che ha portato anche a pregiudizi ed episodi, anche recenti, di xenofobia nei confronti degli abitanti, sono quelli, a differenza di chi vive regolarmente, che per vivere delinquono. Lo stabile è stato più volte al centro dei fatti di cronaca nera. Di notte si trasforma in un mercato per lo spaccio di droga con conseguenti episodi di violenza ai quali gli abitanti assistono impotenti. Sono gli inquilini le prime vittime dei delinquenti. Perché lì "lavorano" delinquenti veri, in contatto con i clan mafiosi.I colori si rivelano solo quando gli oggetti vengono illuminati dalla luce ma ancora tanta luce bisognerà fare per squarciare il velo dei pregiudizi.Questa mattina una task force coordinata da Andrea Innocenzi, primo dirigente della Polizia di Stato, ha effettuato dei controlli nel mega condominio per contrastare il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti e per controllare residenti e licenze (l'ultimo blitz risale a dicembre 2015, leggi qui). Sei appartamenti ed una quarantina di persone controllate hanno portato al sequestro di 10 bombole di Gpl e piccole dosi di sostanze stupefacenti. E' risultato irregolare solamente un cittadino di origini pakistane, senza permesso di soggiorno che verrà rimpatriato. Cinque gli esercizi commerciali controllati, tutti con licenza regolare. (leggi qui).
I fatti sono accaduti oggi nel tardo pomeriggio, a San Severino Marche. I ladri sono entrati attraverso una finestra della pellicceria e con un frullino hanno aperto la cassaforte rubando un migliaio di euro.Poi hanno asportato la registrazione del videsorveglianza, allontanandosi infine con un furgone della pellicceria.Non hanno rubato merce. Indagano i carbinieri.
Un professionista in pensione di 72 anni di Recanati. B.M., si trova ricoverato in gravi condizioni all'ospedale regionale di Ancona dopo essere caduto dalla finestra della sua abitazione.L'uomo, è precipitato da un'altezza di circa quattro metri dalla sua casa in via Vinciguerra, nel quartiere Fonti San Lorenzo.Subito soccorso, sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia municipale e i sanitari del 118 che, viste le gravi condizioni in cui versava l'uomo, ne hanno predisposto il trasferimento in eliambulanza ad Ancona. L'elicottero è atterrato nei pressi dell'istituto di istruzione superiore "Mattei".
A pochi giorni dalla consegna dei lavori per la realizzazione della rotatoria in località Fontenoce, il Presidente della Provincia Pettinari, con i suoi tecnici ed il Sindaco di Recanati Fiordomo, si è recato sul cantiere. L'opera riguarda l’intersezione tra la ex. S.S. 571 e la ex. S.S. 77 ed i lavori in fase di esecuzione sono finalizzati a garantire una maggiore sicurezza ed un più efficace snellimento dell'elevato flusso di traffico nella zona.I lavori, che contrattualmente dovrebbero essere ultimati entro agosto, sono stati affidati alla ditta F.lli Pazzaglia S & C snc di Pievebovigliana (MC) per un importo di € 520.000. Nella circostanza il Presidente Pettinari ha auspicato la fine dei lavori prima dell'inizio dell'estate chiedendo all'impresa di stringere i tempi per evitare i frequenti intasamenti che si verificano nella zona durante la stagione estiva.
Non sono passati nemmeno 30 giorni dalla posa che già l’altalena per bambini diversamente abili è stata danneggiata. Questa volta i vandali hanno davvero superato ogni limite. E’ stato rotto il pistone dietro e la cinta di sicurezza rendendo quindi il tutto inutilizzabile. Il gesto è davvero deplorevole.Finalmente il parco era stato dotato di un altalena anche per i bambini che hanno disagi motori, una conquista ottenuta grazie alla tenacia della consulta, dell’assessorato ai servizi sociali e dall’assessore ai lavori pubblici. Questo è l’ennesimo atto vandalico che si registra nei parchi pubblici, nei beni di tutti. Quest’anno l’amministrazione ha speso una cifra vicino ai 60 mila euro per aggiustare e aggiungere giochi per bambini nei parchi cittadini, tra cui l’altalena per i bambini diversamente abili, ma se il risultato è questo viene proprio voglia di mollare tutto.Faccio un appello a tutta la cittadinanza di vigilare al fine di non permettere che per l’inciviltà di pochi si danneggi il diritto di tutti.
Nel cuore di ogni inverno, anche il peggiore, c'è una primavera palpitante e pronta ad esplodere. Quella della famiglia Pazzaglia di Colmurano è una storia di enorme dolore, ma anche di grande speranza e grande fiducia nei confronti della vita. Un destino tragico ed una terribile malattia hanno strappato troppo in fretta dalle loro braccia Valentina a soli 13 anni."Vale è arrivato il fratellino, ora dacci una mano da lassù": con queste parole Amos Pazzaglia, papà di Valentina, ha salutato, rivolgendosi alla sua bimba, l'arrivo del fratellino ed il nuovo nato.Una malattia durata tre anni quella di Valentina che tuttavia ha combattuto, come ricorda la mamma, "con grande coraggio, senza mai arrendersi nemmeno quando non vi erano più speranze. Negli ultimi giorni era molto peggiorata ma non voleva che piangessimo. Lei in tre anni non ha mai versato una lacrima".Una forza commovente, inimmaginabile per una bambina di 13 anni. Nonostante la malattia infatti aveva continuato a seguire le lezioni online, non riuscendo più ad andare in classe con i suoi amici, per non perdere giornate di scuola. Aveva anche vinto un concorso di disegno indetto da Poste Italiane. Una grinta da vendere in un corpicino fragile. La giovane vita di Valentina è stata strappata troppo presto all'affetto dei suoi cari ed alla spensieratezza della sua tenera età.Per l'ultimo saluto, il 16 maggio 2014, la chiesa di San Donato era gremita: gli amichetti di scuola, la dirigente scolastica, il sindaco di Colmurano e la comunità tutta si è stretta intorno al profondo dolore della famiglia.Un lutto tragico affrontato tuttavia con il conforto della fede, che mai, anche nelle dure prove che la vita gli ha riservato, ha abbandonato i genitori ed ha permesso loro di superare, per quanto possibile, l'abisso del dolore in cui la tragica perdita li aveva fatti precipitare. A anni di distanza un piccolo miracolo, un piccolo spiraglio di luce è riapparso nelle loro esistenze. Il piccolo Aronne Pazzaglia, venuto alla luce ieri mattina all'ospedale di Macerata. Un nuovo nato è sempre una notizia meravigliosa carica di amore e di speranza.Queste le parole del sindaco di Colmurano, Ornella Formica: "Ogni volta che nasce un bambino a Colmurano è una festa. La nascita di Aronne è stata una notizia gioiosa per tutti. La comunità è vicina in questo momento felice alla famiglia Pazzaglia."Anche tutta la redazione di Picchio News augura a mamma Giuseppina e papà Amos un futuro luminoso: ora sono due i bambini che camminano al vostro fianco.
Non ce l'ha fatta la signora Vittoria Ruffini vedova Casadidio, 74 anni di Tolentino, che nel tardo pomeriggio di venerdì 1 aprile era scivolata dalle scale della sua abitazione in traversa Valporro, battendo violentemente la testa (leggi qui).Subito soccorsa, era stata trasferita prontamente in eliambulanza all'Ospedale Regionale di Ancona, dove dopo quattro giorni di agonia, martedì si è spenta. La salma non è ancora stata restituita alla famiglia ed è a disposizione dell'autorità giudiziaria competente che vuole fare completa chiarezza su tutti gli aspetti del dramma. Completati tutti gli accertamenti, sarà fissata la data del funerale che si svolgerà a Tolentino.La signora Vittoria era molto conosciuta e amata in tutta la città in quanto era stata per molti anni collaboratrice scolastica in un asilo di Tolentino. Vedova da qualche anno, lascia due figli, Stefano e Roberto.AGGIORNAMENTO - I funerali della signora Vittoria Ruffini si svolgeranno venerdì alle 15.30 nella Cattedrale di San Catervo a Tolentino. La camera ardente sarà allestita da giovedì alle 12 presso la Sala del Commiato Terracoeli.
Una comunità di fedeli si schiera apertamente contro il proprio sacerdote e ne chiede pubblicamente l'allontanamento al vescovo.Succede a Ussita, dove una quarantina di cittadini hanno firmato un vero e proprio esposto inviato all'Arcivescovo di Camerino, monsignor Francesco Giovanni Brugnaro, sottoponendogli alcune situazioni verificatesi nel recente passato che evidenziano comportamenti quantomeno anomali di don Dominique Savio Malembi Kasongo.L'ultimo episodio è stato quello che ha definitivamente scatenato l'ira e la rabbia dei fedeli verso il religioso e risale al 17 febbraio scorso durante le esequie di una donna. Nell'esposto presentato a monsignor Brugnaro, i fedeli affermano che don Dominique, da un paio d'anni in servizio nella zona di Ussita, sarebbe stato sollecitato al telefono in prossimità del funerale in quanto non arrivava. "Subito dopo" si legge nell'esposto "entrava in chiesa dalla porta laterale e rivolgendosi ai fedeli ivi presenti sulle due file delle bancate, rivolgendo le spalle al feretro e al tabernacolo, senza il minimo rispetto del dolore dei congiunti della defunta, continuava ad inveire verso chiunque presente urlando che era l'ultima volta che tollerava che taluno poteva permettersi di disturbarlo telefonicamente, scagliando al contempo con veemenza a terra i libri sacri che aveva in mano".I fedeli, di fronte alla reazione del religioso, hanno chiamato immediatamente i carabinieri che sono riusciti a calmarlo. Questo è uno degli episodi che i fedeli della comunità contestano. Ma non basta. Nell'esposto, infatti, viene anche sottolineato "l'abuso dell'uso delle campane elettriche a distesa, soprattutto d'estate dalle ore 14.30 in poi", periodo destinato solitamente al riposo pomeridiano. E concludono: "Con la presente si richiede l'allontanamento del sacerdote dalla comunità poichè assolutamente non è più condivisa da questa la sua presenza e il suo atteggiamento scontroso, irascibile e intollerabile". L'esposto è stato appeso nella piazza principale di Ussita e nei giorni seguenti una delegazione dell'amministrazione comunale sarebbe andata a parlare con il vescovo. Al momento, però, non si hanno notizie in merito all'incontro. Resta, come dato di fatto oggettivo, una spaccatura apparentemente insanabile fra don Dominique e una ampia rappresentanza dei fedeli, in particolare quelli più anziani e devoti ai quali i comportamenti del sacerdote non appaiono "ispirati dalla Misericordia e dalla carità cristiana".
Nell'ultimo fine settimana, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Macerata hanno rinforzato i controlli nel capoluogo, soprattutto sulle strade a maggior percorrenza, per contrastare le stragi del sabato sera.Così, nel corso dell'attività, hanno controllato una cinquantina di automobilisti, tre dei quali sono risultati positivi all'alcol test. Un venticinquenne del fermano e un trentenne della zona avevano un tasso alcolico superiore alla soglia consentita. Anche una donna, poco più che trentenne, è risultata positiva.Ora i tre dovranno rispondere di guida in stato d'ebbrezza alla Magistratura maceratese.
Ha rubato due portafogli, ma non ha avuto neanche il tempo di spendere i soldi che era riuscito a mettersi in tasca perchè sono arrivati i Carabinieri. Un trentacinquenne di Matelica, V.M. giá noto alle forze dell' ordine, è stato tratto in arresto con l'accusa di furto dai militari dell'Arma nella serata di ieri. Si trovava in piazza a Matelica quando i carabinieri lo hanno raggiunto e perquisito. Appena poche ore prima il 35enne si aggirava con fare sospetto nei pressi di una officina meccanica di Matelica. Quando le due persone che vi stavano lavorando si sono distratte è entrato in azione: ha raggiunto il locale dove i due soci dell'officina si spogliano per vestire gli abiti da lavoro e ha sottratto due portafogli. Poi si è dato alla fuga. Ma i due si sono insospettiti, hanno scoperto l'accaduto e hanno chiamato i Carabinieri. I militari dell'arma hanno così rintracciato il giovane che, dopo la perquisizione, ha confessato il tutto ed ha portato gli stessi Carabinieri sul luogo in cui aveva gettato i portafogli con quanto vi era contenuto all'interno. Anche il denaro è stato recuperato. Tutto è stato restituito ai legittimi proprietari, mentre per il trentacinquenne sono scattate le manette
Un forte boato nella notte ha svegliato un intero quartiere di Trodica di Morrovalle in Via Dante Alighieri. I malviventi hanno piazzato un esplosivo e fatto saltare il bancomat dell'Ufficio Postale della frazione. Viaggiavano su una fiat punto rubata.Tutti, terrorizzati si sono recati sul luogo per vedere cosa fosse accaduto. Arrivata anche la direttrice dell'Ufficio Postale.L'esplosione ha innescato il sistema anti-rapina cosicché la scena che ci si trovava di fronte era una distesa di banconote macchiate di rosso. Ancora da chiarire l'entità del furto.Sul luogo sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Civitanova Marche per verificare l'agibilità della palazzina e domare il principio d'incendio che si era sviluppato e i carabinieri di Morrovalle
Momenti di paura questa sera poco dopo le 20 in via Martiri di Belfiore a Civitanova, all'altezza del distributore Erg.In un appartamento al terzo piano di un condominio lungo la statale Adriatica si è sviluppato un incendio. Il fumo si è propagato rapidamente anche nell'appartamento vicino e complessivamente i vigili del fuoco hanno messo in salvo con un intervento tempestivo una decina di ragazze, per lo più ballerine straniere che lavorano nei night club della zona.Una delle giovani, una ragazza di 29 anni, è svenuta ed è stata accompagnata in ospedale: le sue condizioni non destano preoccupazione. Le altre hanno accusato lievi problemi di respirazione, ma nulla di particolarmente grave.Sul posto sono intervenuti, oltre ai vigili del fuoco, anche i sanitari del 118 e gli agenti del locale commissariato che stanno cercando di capire i motivi che hanno dato origine all'incendio.
Rapina a mano armata al supermercato Sì con te di Macerata in via Verdi.Due banditi con il volto travisato, intorno alle 17.30 di questo pomeriggio, sono entrati nell'esercizio commerciale e uno dei due ha puntato una pistola contro la cassiera. Nel giro di pochi secondi, poi, i due hanno rubato la cassa e sono fuggiti.Il bottino, secondo una prima stima, non dovrebbe superare i duemila euro. Sul posto è intervenuta la Polizia.Alcuni testimoni avrebbero avrebbero visto scappare insieme ai due malviventi con in braccio la cassa del supermercato, una terza persona, anche questa col volto travisato, e raggiungere insieme una macchina bianca a bordo della quale poi si sarebbero diretti verso la stazione.
L'ennesimo spiacevole episodio è avvenuto oggi nel tardo pomeriggio, in una casa colonica nelle campagne di San Girio.La macchina, temporaneamente incustodita, era stata parcheggiata nel cortile all'interno della proprietà privata. I ladri, trovandola chiusa, hanno scassinato la portiera e rubato la borsa che si trovava al suo interno.Circa un'ora più tardi la refurtiva è stata ritrovata in zona Chiarino da un passante ed è stata prontamente consegnata ai vigili di Recanati.Non risultano, fortunatamente, altri effetti personali mancanti fatta eccezione per il denaro contante che la donna aveva nel portafogli.