Un tragico incidente è avvenuto oggi in località Sfercia a Camerino. Renato Forconi, insegnante in pensione di 72 anni residente a San Ginesio, era in sella alla sua bici quando ha perso il controllo del mezzo in un tratto in leggera salita ed è caduto a terra, battendo violentemente il volto contro l'asfalto.
Il dramma è avvenuto intorno alle 12:30, quando il 72enne si trovava lungo la vecchia Statale Val di Chienti. A lanciare l'allarme sono stati i primi automobilisti in transito e l'amico con cui stava compiendo il giro in bicicletta.
Nonostante l'intervento dei sanitari del 118, che sono arrivati prontamente sul posto per prestare soccorso, per l'uomo non c'è stato nulla da fare. I tentativi di rianimazione sono stati vani. Per i rilievi del caso, invece, sono giunti i carabinieri della Compagnia Camerino.
Nel sinistro non sono stati coinvolti altri veicoli ed è stata confermata la causa accidentale della caduta. La salma è stata restituita ai familiari per il rito funebre, la cui data è ancora da stabilire. Forconi lascia la moglie e due figli. La notizia si è subito diffusa a San Ginesio, lasciando nello sconforto l'intera comunità.
Durante un servizio di vigilanza coordinato dalla polizia provinciale, le guardie venatorie volontarie della sezione provinciale Federcaccia di Macerata hanno individuato un caso di abbandono illecito di rifiuti nel Comune di Montecosaro, in prossimità del fiume Chienti. I rifiuti erano stati lasciati in un vecchio casolare di campagna, in una zona isolata.
Come previsto dalle normative locali, la segnalazione è stata prontamente inviata alla polizia provinciale, che si è attivata immediatamente per risalire agli autori di questo gesto incivile e per rimuovere i rifiuti, evitando così potenziali danni all’ambiente, in particolare alle acque del fiume Chienti, che si trovano nelle vicinanze.
Federcaccia ha espresso forte disappunto per il comportamento di chi, "nonostante la disponibilità di isole ecologiche per lo smaltimento dei rifiuti, continua ad abbandonare scarti in luoghi remoti, dimostrando una totale mancanza di rispetto per l'ambiente e per le normative che regolano la gestione dei rifiuti".
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I militari della Compagnia di Civitanova Marche, grazie a un'attenta analisi di rischio e all’incrocio di informazioni provenienti da numerose banche dati, hanno scoperto un'importante evasione fiscale. Un’impresa coinvolta, operante nel settore delle pelli, del cuoio e delle calzature, risultava completamente sconosciuta al Fisco e ometteva di dichiarare ingenti ricavi derivanti dalla propria attività.
L'indagine, condotta in collaborazione con la Procura della Repubblica di Macerata e altre forze dell'ordine nazionali, ha permesso di individuare un’evasione fiscale di oltre 18,5 milioni di euro nell’arco di quattro anni. Non solo i ricavi venivano occultati, ma veniva anche evaso il pagamento delle imposte dovute.
A seguito dei risultati degli accertamenti, è stata avviata una verifica fiscale nei confronti dell’impresa, che ha portato alla denuncia per vari reati, tra cui l'“omessa dichiarazione” e “omesso versamento di imposta sul valore aggiunto”. Secondo la normativa del Decreto Legislativo n. 74/2000, che disciplina i reati fiscali, l’impresa è stata denunciata alla Procura della Repubblica di Macerata, con l'aggravante dell’occultamento o distruzione di documenti contabili.
In seguito a questa denuncia, è stata richiesta alla direzione provinciale dell’Agenzia delle Entrate la chiusura d'ufficio della partita IVA, misura volta a fermare attività imprenditoriali fraudolente. Inoltre, l’impresa è stata esclusa dalla banca dati VIES (VAT Information Exchange System), per impedire operazioni di esportazione di beni senza il pagamento dell'IVA, un meccanismo utilizzato da chi tenta di evadere le imposte nei confronti dell’Unione Europea.
Incidente con un cinghiale mentre è alla guida di un’auto, il giudice di Pace condanna la Regione Marche al risarcimento dei danni. È quanto stabilito da una sentenza, pubblicata oggi, dalla giudice Maria Giuseppina Vita.
Nello specifico, la giudice di Pace di Macerata ha condannato la Regione Marche a risarcire i danni subiti dall'autoveicolo di proprietà di F.N., residente a Camporotondo di Fiastrone, e a pagarne le spese legali. Al momento dell'incidente, a bordo del veicolo vi era anche la figlia del conducente e della proprietaria del mezzo. Nella causa civile davanti al giudice di Pace di Macerata, la signora F.N. era difesa dall’avvocato Marco Belli del foro di Macerata.
IL FATTO – Il signor B.P.,(marito della proprietaria dell'auto) alla guida dell'autoveicolo, stava percorrendo regolarmente la SP 502 nel tratto che collega Sarnano a Caldarola, in direzione Sarnano-Caldarola. Giunto al km 71+900 circa, nel comune di San Ginesio, la carreggiata è stata improvvisamente invasa da un cinghiale che, provenendo dalla destra rispetto al suo senso di marcia, ha urtato la parte anteriore del veicolo.
L'incidente ha causato danni al veicolo per un ammontare di 2.030,21 euro. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti carabinieri della Compagnia di Tolentino, i quali hanno effettuato il verbale ed effettuato i rilievi di rito.
Durante il processo, l’avvocato è riuscito a dimostrare che la Regione Marche era a conoscenza del fatto che la strada in questione e il luogo del sinistro "erano già stati teatro di incidenti preceduti dalla presenza di animali selvatici. Nonostante tale consapevolezza, la Regione non aveva adottato alcuna misura per prevenire ulteriori incidenti simili".
Nella sentenza, la giudice ha ribadito che la "legittimazione passiva per l'incidente è attribuibile alla Regione Marche, e ha confermato che la responsabilità in base all'art. 2052 c.c. ricade su di essa, in quanto custode della strada e degli eventuali rischi legati alla presenza di fauna selvatica".
Inoltre nella sentenza è stato affermato il principio secondo il quale "spetta alla Regione fornire la prova liberatoria del caso fortuito, dimostrando che la condotta dell’animale si è posta del tutto al di fuori della propria sfera di controllo, come causa autonoma, eccezionale, imprevedibile o, comunque, non evitabile neanche mediante l’adozione delle più adeguate e diligenti misure".
I carabinieri della stazione di Pollenza hanno denunciato un ragazzo di 28 anni, residente a Pescara e già noto alle forze dell’ordine, per il reato di truffa. L’indagine è partita dalla querela di una donna del posto, che nel mese di ottobre scorso aveva risposto a un annuncio di vendita di una macchina da caffè su una piattaforma web.
Dopo aver preso contatti con il venditore, la vittima aveva effettuato un bonifico per il pagamento, ma non ha mai ricevuto l’elettrodomestico né la restituzione della somma versata. Le indagini condotte dai militari hanno permesso di ricostruire il flusso del denaro, accertando che l'importo era stato trasferito su una carta prepagata ricaricabile intestata all’indagato. Ora il giovane dovrà rispondere davanti all’Autorità Giudiziaria per il reato.
Sempre nell’ambito delle attività di controllo, i carabinieri della Stazione di Treia hanno denunciato un altro 28enne, sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, per evasione. Durante un controllo presso la sua abitazione, i militari hanno accertato come si fosse arbitrariamente allontanato dal domicilio, violando le disposizioni del Tribunale di Ancona.
Le ricerche, scattate immediatamente e condotte anche con il supporto di altre pattuglie, hanno consentito di rintracciare l’indagato alcune ore dopo, mentre faceva ritorno a casa. Nonostante il rientro, il giovane è stato deferito all'autorità giudiziaria per il reato di evasione.
Momenti di tensione in una struttura assistenziale del centro cittadino di Senigallia. Un uomo, in preda ai fumi dell’alcol, ha seminato il panico cercando di provocare risse con gli altri ospiti presenti. La situazione è degenerata quando ha colpito all’addome una donna incinta, ospite della struttura, che è stata immediatamente trasportata al pronto soccorso per accertamenti.
All'arrivo della Polizia, l'uomo - un cittadino straniero senza fissa dimora, già noto alle forze dell'ordine per numerosi precedenti penali - ha opposto resistenza, tentando di colpire gli agenti e minacciandoli. Gli operatori sono comunque riusciti a immobilizzarlo e a porre fine al caos. È stato denunciato per minaccia e resistenza a pubblico ufficiale, mentre sono al vaglio ulteriori ipotesi di reato e l’applicazione di misure di prevenzione per evitare episodi simili in futuro.
Con l’apertura della stagione sciistica 2024/25, il comprensorio "Santa Maria Maddalena/Sassotetto" ha accolto un gran numero di appassionati di sci e famiglie, complice il meteo favorevole che ha richiamato numerosi visitatori.
A garantire la sicurezza e il pronto intervento sulle piste è stato il personale specializzato della Questura di Macerata, che ha operato senza interruzioni dalle ore 8:00 alle 17:00, offrendo un servizio essenziale sia per il rispetto delle regole di condotta da parte degli sciatori sia per le emergenze sanitarie.
Nonostante il clima di festa, la stagione ha registrato già 31 interventi di soccorso da parte della Polizia di Stato, chiamata a fronteggiare incidenti per lo più dovuti a cadute accidentali. Grazie alla prontezza degli agenti, i feriti sono stati rapidamente raggiunti e trasportati a valle utilizzando "toboga" (slitte specializzate per il soccorso, vedi immagine) o motoslitte. Tutti gli interventi sono stati svolti in collaborazione con il personale sanitario presente sul posto, assicurando cure immediate agli infortunati.
Il servizio, attivo ininterrottamente durante l’orario di apertura degli impianti (leggi qui), si è rivelato fondamentale non solo per il soccorso agli sciatori, ma anche per promuovere il rispetto delle regole di sicurezza sulle piste, garantendo a tutti una piacevole esperienza in montagna. Con l’inizio di questa stagione, la Polizia di Stato conferma il proprio impegno nel rendere le piste di Sassotetto un luogo sicuro e accogliente per sportivi e famiglie.
Attimi di apprensione questa mattina in via Piandelmedico, a Jesi, dove una fuga di gas ha richiesto l’intervento dei vigili del fuoco intorno alle 11:30. L’incidente è stato provocato dalla rottura di una tubatura di media pressione durante lavori di scavo.
La squadra dei pompieri, prontamente intervenuta, ha delimitato l’area interessata utilizzando nastro segnaletico e ha disposto la chiusura della strada per garantire la sicurezza. Contestualmente, è stata fornita assistenza alla ditta del gas fino alla completa chiusura della falla e al ripristino della fornitura.
L’episodio ha causato disagi per diciotto famiglie della zona, rimaste senza gas per circa tre ore. Sul posto è intervenuta anche la polizia locale per gestire la viabilità e assicurare che l’area rimanesse in sicurezza fino alla risoluzione dell’emergenza.
Scontro tra un camion e un'auto: due ragazze al pronto soccorso. L'incidente si è verificato nel pomeriggio di oggi lungo la Strada Statale Maceratese, poco prima delle ore 16:00, nel territorio comunale di Civitanova Marche. Successivamente all'impatto, la Fiat Punto è finita contro una una cancellata.
Sul posto è immediatamente intervenuta una squadra del locale distaccamento dei vigili del fuoco, che ha provveduto a estrarre la conducente e la passeggera dell’auto, rimaste bloccate all’interno del veicolo.
Entrambe sono state affidate alle cure del personale sanitario del 118, giunto prontamente sul posto per prestare soccorso, per poi essere trasferite all'ospedale cittadino con traumi di lieve entità. Anche la polizia locale è intervenuta per gestire la viabilità e avviare i rilievi necessari a ricostruire la dinamica dell’incidente.
I carabinieri del nucleo operativo della Compagnia di Civitanova Marche hanno arrestato un 49enne di origini pugliesi, residente a Porto Potenza, già noto alle forze di polizia, per spaccio di sostanze stupefacenti.
A seguito di indagini che lo indicavano come coinvolto in attività illecite nel settore, i militari hanno effettuato una perquisizione personale e domiciliare, trovando 10 grammi di cocaina nascosti all’interno della sua abitazione.
Oltre alla droga, gli agenti hanno rinvenuto un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi, prove concrete che confermano l’attività illecita dell’indagato. L’uomo è stato posto agli arresti domiciliari, come disposto dall'autorità giudiziaria, in attesa dell’udienza di convalida prevista per questa mattina.
Furto con spaccata a Porto Sant'Elpidio. È accaduto nella notte appena trascorsa, quando un gruppo di malviventi ha messo a segno un colpo ai danni del ristorante Altamarea, situato all'interno del centro commerciale Le Ancore. I ladri, probabilmente tre persone, hanno forzato una porta laterale del locale, ma non riuscendo ad aprirla, hanno distrutto un vetro con un masso per entrare. Una volta dentro, hanno rubato la cassa automatica contenente una somma di denaro, fuggendo poi via con il favore dell'oscurità.
Il danno complessivo, tra i danni strutturali e il bottino, ammonta a circa 10.000 euro. Il furto è stato messo in atto poco dopo le 23.30, mentre il centro commerciale era già chiuso al pubblico. I malviventi sono riusciti a fuggire a bordo di un'utilitaria, facendo perdere rapidamente le proprie tracce.
La polizia di Stato è intervenuta prontamente sul luogo del crimine, avviando le indagini per risalire all'identità dei responsabili. Gli agenti stanno esaminando le telecamere di sorveglianza della zona e raccogliendo elementi utili per identificare i ladri e fermarli al più presto.
Il ristorante Altamarea, noto per la sua cucina di qualità, si trova in una zona di grande affluenza e, nonostante il colpo subito, il titolare ha espresso la volontà di non arrendersi e di riprendersi quanto prima dalle gravi perdite subite.
Il caso è seguito attentamente dalle forze dell'ordine, che sperano di fare luce sull'accaduto e di restituire al ristorante quanto rubato.
(Foto Ansa)
Incidente nella mattinata di oggi, poco dopo mezzogiorno, al crossodromo "San Pacifico" di San Severino Marche. Un pilota 19enne mentre percorreva il circuito ha perso il controllo della due ruote ed è caduto rovinosamente a terra. Ancora da ricostruire l'esatta dinamica di quanto accaduto.
Immediato è scattato l'allarme e sul posto si sono precipitati i sanitari del 118. Dopo le prime cure del caso, è stato predisposto l'arrivo sul posto dell'eliambulanza. Il giovane motociclista è stato trasportato all'ospedale regionale di Torrette in codice rosso. Non si troverebbe, in ogni caso, in pericolo di vita.
Aggredita alla stazione: studentessa straniera colpita al volto da un uomo dopo aver rifiutato un passaggio in auto. L'episodio di violenza sarebbe avvenuto giovedì scorso a Civitanova Marche.
Una ragazza di circa 20 anni, studentessa Erasmus di origine straniera, sarebbe stata aggredita nei pressi della stazione ferroviaria da un uomo che, in stato di evidente alterazione, avrebbe insistito perché salisse nella sua auto. Al rifiuto della giovane, la situazione è rapidamente degenerata: l’uomo l’avrebbe afferrata con forza e colpita con un violento pugno al naso.
Sotto choc e visibilmente sanguinante, la ragazza è riuscita a divincolarsi e a fuggire. Si è rifugiata su un treno diretto a Porto Recanati, dove, una volta scesa, è stata notata da un passante che le ha offerto aiuto. Insieme si sono recati in una barberia nelle vicinanze, dove la giovane ha potuto raccontare l’accaduto e ricevere le prime cure dai titolari del negozio.
Ancora scossa, la studentessa ha deciso di proseguire il suo viaggio, salendo su un altro treno con destinazione Porto Potenza. Nel frattempo, i carabinieri della stazione di Porto Recanati sono stati avvisati dell’accaduto e si sono recati presso la barberia per raccogliere informazioni utili sull’aggressione.
Secondo il racconto della vittima, i fatti si sarebbero svolti intorno alle 17:30. L’uomo, descritto come poco più grande di lei, avrebbe cercato insistentemente di convincerla a seguirlo, mostrandosi fin da subito molesto.
Dopo il violento gesto, la ragazza è riuscita a fuggire nonostante il sangue che le colava dal naso, sporcandole mani e abiti. Al momento, non risulta che sia stata presentata alcuna denuncia formale, ma le forze dell’ordine stanno cercando di fare chiarezza sull’episodio.
Disavventura per un’anziana di 82 anni che, nella serata di ieri, è stata aggredita dal suo cane, un pastore scozzese, mentre si trovava all’interno della sua abitazione. L'incidente è avvenuto, nella serata di ieri, a Falconara Marittima.
In base a una ricostruzione la donna, mentre cercava di uscire di casa, è stata morsa alla mano dal suo animale domestico. Il cane l’avrebbe dapprima aggredita fisicamente e poi avrebbe continuato a ringhiare contro la padrona, impedendole di allontanarsi dalla porta d’ingresso. La situazione è rapidamente degenerata in una vera e propria trappola per l’anziana.
Le urla della donna sono state sentite da un passante che, preoccupato per la sua incolumità, ha immediatamente allertato i carabinieri. Giunti sul posto, i militari hanno verificato la gravità della situazione e hanno deciso di intervenire prontamente per mettere in salvo la donna. Per evitare ulteriori ferite e pericolosi contatti con il cane, i carabinieri hanno fatto sì che la donna fosse fatta uscire dalla casa attraverso una finestra.
Nel frattempo, è stato richiesto l'intervento di un'ambulanza, che ha trasportato la donna presso l’ospedale per le necessarie cure mediche. Il cane, che ha aggredito la sua padrona, è stato preso in custodia dai carabinieri e successivamente trasferito presso il canile comunale. Le autorità stanno cercando di capire le cause che hanno scatenato l’aggressività dell’animale, che fino a quel momento non aveva dato segni di pericolosità. La donna, dopo aver ricevuto le cure dai sanitari del 118, è potuta rientrare nella propria abitazione.
(Immagine di repertorio)
Nella giornata di ieri, gli agenti della polizia di Stato di Macerata hanno eseguito un'importante operazione, eseguendo la misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, disposta dal giudice per le indagini preliminari (GIP) del Tribunale di Prato, nei confronti di un giovane di origini marocchine. Il soggetto, un 24enne residente in un’altra provincia, era già coinvolto in un’indagine avviata dalla Squadra Mobile di Macerata, che ha portato all’esecuzione di una serie di misure cautelari lo scorso anno, in collaborazione con la questura di Prato.
Il giovane è ritenuto responsabile, insieme ad altre due persone già arrestate, dei reati di rapina aggravata e tentata estorsione, commessi lo scorso febbraio a Recanati, in concorso con altri individui. L’indagine ha fatto emergere un quadro di coinvolgimento in crimini legati al patrimonio e allo spaccio di sostanze stupefacenti, reati per cui il 24enne era già gravato da pregiudizi di polizia.
A seguito della modifica della misura cautelare, il giovane, che in precedenza era stato sottoposto alla custodia cautelare in carcere, è stato collocato agli arresti domiciliari con il controllo elettronico, presso la sua abitazione nella provincia maceratese. La decisione è stata presa nell’ambito delle indagini finalizzate a garantire la sicurezza e prevenire ulteriori atti criminali.
Nella giornata di ieri, un ampio dispositivo di sicurezza è stato messo in atto a Porto Recanati dalla polizia di Stato di Macerata, con la collaborazione della polizia locale. L’attività straordinaria di controllo del territorio ha visto la partecipazione del Reparto Prevenzione Crimine di Perugia e delle Unità Cinofile antidroga, con l’obiettivo di rafforzare la sicurezza nella città e prevenire reati legati principalmente allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Nel corso dell’operazione, sono state identificate circa 100 persone, tra cui numerosi cittadini extracomunitari, tutti risultati regolari rispetto alle normative sul soggiorno in Italia. I controlli sono stati eseguiti in modo capillare, concentrandosi nelle aree più sensibili della città, come le zone verdi e la stazione ferroviaria, ritenute ad alto rischio di attività illecite, in particolare di spaccio.
L’intensivo pattugliamento è stato effettuato a piedi e con il supporto delle unità cinofile, in grado di fiutare la presenza di sostanze stupefacenti. La presenza delle forze dell'ordine ha avuto un impatto positivo sulla percezione di sicurezza da parte dei residenti e dei turisti, garantendo un controllo diretto su quelle aree più vulnerabili.
In aggiunta ai controlli delle persone, sono stati effettuati numerosi posti di controllo nelle principali vie di accesso e uscita dalla città. In queste operazioni, sono stati fermati e controllati vari veicoli, con alcune sanzioni amministrative elevate per violazioni al Codice della Strada.
I carabinieri della Stazione di Mogliano hanno denunciato all’autorità giudiziaria una donna di 32 anni, residente a Giugliano in Campania, per il reato di truffa telematica. L’indagine è stata avviata a seguito della denuncia presentata da un ristoratore di 69 anni, che lo scorso ottobre aveva sporto querela dopo essersi accorto di un furto sul suo conto corrente.
Secondo quanto emerso dagli accertamenti, la donna, nei primi giorni di ottobre 2024, aveva contattato telefonicamente la vittima, qualificandosi come dipendente della Banca Sella S.p.A. - Agenzia di Piediripa. Con abilità e artifici, è riuscita a ottenere i codici di accesso al conto corrente del ristoratore e, in breve tempo, ha eseguito due bonifici istantanei a suo favore per un totale di 24.900 euro.
Le indagini hanno inoltre rivelato che, dopo aver ricevuto l’accredito dei fondi sul proprio conto corrente, la donna ha trasferito l’intera somma su un altro conto bancario a lei intestato, aperto presso una banca di Malta. L'operazione ha fatto emergere la sofisticatezza del raggiro e l’intenzione della truffatrice di nascondere i fondi.
Le indagini dei carabinieri proseguono per cercare di rintracciare ulteriori dettagli sulla rete di conti coinvolti e accertare la possibile esistenza di altre vittime. Nel frattempo, la donna è stata denunciata per truffa telematica e ora dovrà rispondere delle sue azioni davanti all'autorità giudiziaria.
Un autotrasportatore di 40 anni, di origine moldava, è stato arrestato ieri dai carabinieri di Senigallia (Ancona) e Forlì con l'accusa di furto aggravato. L'uomo è stato fermato durante un servizio di controllo del territorio a bordo del suo camion, che avrebbe dovuto effettuare delle consegne a supermercati e attività commerciali locali.
Nel corso dell'ispezione del veicolo, i carabinieri hanno scoperto una quantità considerevole di merce rubata. All'interno dell'autotreno sono stati rinvenuti generi alimentari per un valore di circa mille euro, che dovevano essere consegnati a un'attività commerciale di Senigallia. Inoltre, nel vano porta bancali del camion sono stati trovati altri prodotti per un valore di circa 1.300 euro, destinati a un supermercato di Urbino.
L'indagine non si è fermata al fermo del veicolo: una perquisizione domiciliare presso l'abitazione del 40enne ha portato alla scoperta di ulteriori generi alimentari rubati, per un valore complessivo di circa 5.000 euro.
Tutta la merce è stata sequestrata e sarà restituita agli aventi diritto. L'autotrasportatore è stato arrestato con l'accusa di furto aggravato e, questa mattina, il tribunale di Ancona ha convalidato l'arresto. Le indagini proseguono per accertare eventuali complici e altre attività illecite legate alla vicenda.
Profondo cordoglio ha colpito le comunità di Pollenza e Tolentino per la scomparsa dell'ingegnere Vania Feliziani, madre di due bambine, venuta a mancare a soli 44 anni. Il decesso è avvenuto oggi, intorno alle 14, presso l'Hospice di San Severino Marche, dove era ricoverata dallo scorso 2 gennaio.
Nonostante fosse affetta da una malattia grave, contro cui ha combattuto con straordinaria forza, Vania non ha mai smesso di dedicarsi con passione al suo lavoro, riuscendo al contempo a mettere sempre al primo posto la famiglia.
La sua perdita lascia un vuoto incolmabile nel marito Andrea Primucci, dipendente delle Poste a Passo di Treia e attuale assessore all'urbanistica per il comune di Pollenza, nelle figlie Viola e Nicla di 12 e 8 anni, oltre che nel padre Tarcisio, ex comandante della polizia locale di Pollenza, nella madre Nadia e nella sorella Erica.
Il dolore per la sua scomparsa ha colpito anche i colleghi della Fly engineering di via Pertini a Tolentino, dove Vania lavorava e ricopriva il ruolo di direttore tecnico. Il rito funebre si terrà domenica 12 gennaio, alle ore 15, presso la Collegiata di San Biagio, a Pollenza.
Nella giornata di ieri, a seguito di un'attenta attività di monitoraggio e controllo condotta nei mesi precedenti, il questore di Macerata ha disposto la sospensione delle autorizzazioni per la somministrazione di alimenti e bevande, nonché per la conduzione generale del bar "Dolcevita" , situato in via Jacopo Robusti a Macerata. Il provvedimento, che prevede una durata di tre giorni, è stato emesso ai sensi dell'articolo 100 del Testo Unico delle leggi di pubblica sicurezza (Tulps).
Il provvedimento è stato notificato al titolare dell’esercizio pubblico dopo che le indagini, svolte dal personale dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, hanno evidenziato "frequenti episodi di presenza nel bar di soggetti con precedenti di polizia, molti dei quali legati a reati in materia di stupefacenti. Tali frequentazioni, a quanto emerso durante i controlli, hanno creato un ambiente che non solo ha sollevato preoccupazioni in merito alla sicurezza pubblica, ma ha anche danneggiato la reputazione del locale".