Un uomo di 49 anni, residente a Offida, ha perso la vita questa mattina in un incidente stradale avvenuto lungo la strada provinciale 22, in contrada Aso, nel territorio comunale di Carassai (Ascoli Piceno).
L’incidente si è verificato intorno alle ore 8: lo scooter condotto dalla vittima si è scontrato con un’automobile, per cause ancora in fase di accertamento. L’impatto è stato violento e purtroppo fatale per il conducente del mezzo a due ruote, deceduto sul colpo.
All’arrivo dei sanitari del 118, non è stato possibile fare altro che constatarne il decesso. La persona alla guida dell’auto, ferita in modo lieve, è stata trasportata in via precauzionale all’ospedale “Madonna del Soccorso” di San Benedetto del Tronto.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri per i rilievi e la gestione della viabilità. Le autorità stanno ricostruendo l’esatta dinamica del sinistro.
Incidente con il trattore, 80enne agricoltore soccorso in eliambulanza. Il fatto si è verificato, intorno alle 16 di oggi, nelle campagne tra Belforte del Chienti e Tolentino, in un terreno di sua proprietà.
Una volta scattato l'allarme sono accorsi sul posto gli operatori sanitari del 118 e una squadra dei vigili del fuoco del distaccamento toelntinate. All'arrivo dei soccorritori, il mezzo agricolo appariva ribaltato.
Dopo aver ricevuto le prime cure in loco, per il paziente si è reso necessario l'intervento dell'eliambulanza che ha provveduto all'immediato trasferimento all'ospedale regionale di Torrette.
Presenti anche i carabinieri per eseguire tutti i rilievi del caso e ricostruire con esattezza quanto avvenuto.
Un’indagine accurata del reparto operativo aeronavale della Guardia di Finanza di Ancona ha portato alla luce un sistema di occultamento patrimoniale che coinvolge 19 imbarcazioni da diporto battenti bandiere straniere ma di fatto riconducibili a soggetti fiscalmente residenti in Italia.
Le unità navali, attraccate in diversi porti turistici delle Marche, risultavano intestate a entità estere, ma erano nella piena disponibilità di cittadini italiani che non avevano mai dichiarato né il possesso, né il valore di tali beni all'Agenzia delle Entrate.
L’operazione, avviata nel corso del 2024 nell’ambito delle attività di polizia economico-finanziaria, ha permesso di stimare in oltre 1,5 milioni di euro il valore complessivo delle imbarcazioni non dichiarate. L’inchiesta si inserisce in un più ampio contesto di controlli finalizzati alla repressione dell’evasione fiscale e alla tutela dell’equità contributiva.
Secondo la normativa vigente, ogni contribuente residente in Italia è tenuto a indicare nella dichiarazione annuale dei redditi qualsiasi investimento o bene posseduto all’estero, comprese le imbarcazioni da diporto. Questa disposizione consente all'amministrazione finanziaria di valutare con maggiore precisione la reale capacità contributiva del soggetto e di individuare eventuali incongruenze tra redditi dichiarati e stile di vita.
Nel caso specifico, i proprietari delle 19 imbarcazioni avrebbero eluso questo obbligo, omettendo qualsiasi riferimento ai beni in sede di dichiarazione. Le sanzioni complessive previste per le omissioni individuate ammontano a circa 145mila euro.
L’operazione rappresenta un segnale forte da parte della Guardia di Finanza, che conferma il proprio impegno nel contrasto all’evasione patrimoniale e nella difesa dell’equità fiscale, anche attraverso l’utilizzo delle tecnologie di monitoraggio navale e incroci di dati internazionali.
Proseguono con rigore i controlli della Polizia Locale a Civitanova Marche, intensificati su disposizione del dirigente Cristian Lupidi, anche con l’utilizzo di pattuglie in abiti civili e veicoli privi di insegne d’istituto. Due gli episodi rilevanti emersi nei giorni scorsi, entrambi con gravi irregolarità alla guida.
Il primo caso ha riguardato una Peugeot 408 con targa romena, condotta da un 37enne di origine romena, residente in Italia da oltre tre mesi, sprovvisto del documento che ne attestasse la disponibilità del mezzo. Dai controlli successivi è emerso che nemmeno il proprietario del veicolo – anch’egli cittadino romeno e residente a Porto Sant’Elpidio – non aveva provveduto alla reimmatricolazione del mezzo in Italia, nonostante l’obbligo previsto dalla normativa vigente. L’auto risultava inoltre priva di revisione periodica.
Per il conducente sono scattate due sanzioni amministrative: 175 euro per la mancata esibizione del documento e 173 euro per l’omessa revisione. Il proprietario è stato invece multato con una sanzione di 280 euro, oltre al sequestro del veicolo, che potrà essere confiscato se non verrà avviata l’immatricolazione entro i termini stabiliti.
Il secondo episodio ha visto protagonista un 43enne di nazionalità indiana, anch’egli residente a Porto Sant’Elpidio, fermato in via Martiri di Belfiore mentre era alla guida di un Range Rover Evoque. Al momento del controllo, l’uomo ha esibito un permesso di guida internazionale risultato falso, acquistato online e privo di validità per la categoria di veicolo condotto.
Il documento è stato immediatamente sequestrato come prova per il procedimento penale. Il conducente è stato deferito all’autorità giudiziaria per falsificazione amministrativa e sanzionato con una multa da 5.100 euro per guida senza patente italiana valida. Essendo il mezzo intestato a lui, è stato inoltre disposto il fermo amministrativo del veicolo per 90 giorni.
“Un giorno triste, Pioraco sta perdendo pezzi importanti della comunità che hanno fatto la storia del paese e di tutto ciò che rappresenta”, a parlare con commozione è Matteo Cicconi, sindaco di Pioraco, in seguito alla perdita di Romualdo Severini, il quale durante la sua vita si è sempre prodigato con l’obiettivo di valorizzare il paese.
Romualdo Severini aveva 83 anni, lascia il figlio Roberto, la nuora Gessica, gli adorati nipoti Riccardo e Chiara ed i parenti tutti. I funerali si terranno domani, giovedì 5 giugno, alle 10.30, presso la chiesa Parrocchiale di San Vittorino a Pioraco.
Il primo cittadino piorachese Cicconi ha sottolineato: “È scomparsa una persona molto cara con la quale abbiamo collaborato per molteplici attività. Per anni è stato un volontario della protezione civile di Pioraco, tante le edicole sacre e pinturette da lui realizzate. Ci tengo ad evidenziare come ha valorizzato l’area della Madonnina di Costa Eletta, che oggi è uno splendido luogo fortemente spirituale. Un forte abbraccio va alla sua famiglia”.
Tenta di entrare con l’auto nell’area pedonale durante la fiera del Patrono, bloccato dalla Polizia Locale e sottoposto ad etilometro è risultato avere un tasso alcolemico cinque volte oltre il consentito. È accaduto a San Severino Marche nella serata di domenica scorsa, 1 giugno. Erano circa le ore 21 e la fiera del Patrono, svoltasi durante tutta la giornata, era in fase di chiusura quando un’autovettura provenendo da viale Mazzini, senza rispettare i divieti di transito e superando le transenne, entrava, peraltro a velocità sostenua, nell’area pedonale.
L’auto veniva immediatamente bloccata da una pattuglia della polizia locale che presidiava il varco di accesso all’area della stazione ferroviaria. L’uomo alla guida, un 57enne di Montegranaro, non appariva per niente sobrio al controllo degli agenti. Dopo essere stato sottoposto ad accertamento con l’etilometro dalla pattuglia in servizio sul posto all’automobilista veniva riscontrato un tasso alcolemico di 2,87 grammi litro. Per l'uomo è scattata una denuncia all’autorità giudiziaria per il reato di cui all'art. 186 comma 2 lettera c e un’ammenda da 1500 a 6000 euro oltre alla sospensione della patente per la durata di due anni.
“Nel corso dell'estate saranno messi in atto altri controlli serali mirati al fine di limitare e contrastare l'abuso di alcool alla guida e prevenire incidenti” afferma il comandante della Polizia Locale della Città di San Severino Marche, vice commissario Adriano Bizzarri.
Nel pomeriggio di sabato 31 maggio, un’importante operazione antidroga condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Macerata, con il supporto dei colleghi della Squadra Mobile di Fermo, ha portato all’arresto di due persone — un uomo e una donna — con l'accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
L’uomo, un 49enne originario della Campania con numerosi precedenti per reati legati agli stupefacenti, è stato fermato nei pressi di un night club situato al confine tra Civitanova Marche e Porto Sant’Elpidio. All’interno di un locale seminterrato adiacente, gli agenti hanno rinvenuto ben 70 chilogrammi di hashish, suddivisi in 690 panetti e custoditi in alcuni scatoloni, oltre a materiale per il confezionamento della droga.
A seguito del ritrovamento, è stata eseguita una perquisizione presso il domicilio dell’uomo, in provincia di Fermo, dove è stata identificata anche la compagna, una 22enne italiana, incensurata. Anche qui, gli agenti hanno sequestrato circa 200 grammi di cocaina, quasi 80 grammi di hashish, 2.000 euro in contanti (suddivisi in banconote da 50 euro), telefoni cellulari e altri strumenti utili al taglio e al confezionamento della droga.
I due sono stati arrestati e, dopo le formalità di rito, tradotti presso gli istituti penitenziari di Fermo e Teramo, su disposizione del Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Fermo.
La città di San Severino Marche si stringe in un profondo lutto per la scomparsa del professor Adriano Vissani, già sindaco della comunità settempedana per due mandati tra gli anni Ottanta e Novanta. Avrebbe compiuto 82 anni il prossimo 8 luglio. La notizia della sua morte ha destato grande commozione.Avrebbe compiuto 82 anni il prossimo 8 luglio.
Adriano Vissani era un bravissimo padre di famiglia. Un nucleo fatto di diversi figli e tanti parenti visto che il cognome Vissani è uno dei più diffusi a San Severino Marche. Nel 2021, per una curiosa coincidenza, molti si erano ritrovati per festeggiare insieme vari compleanni: gli 80 anni di Luciano, veterano del gruppo, i 70 di Anna e della professoressa Maria Cristina Perticarari, moglie di Adriano, i 50 di Lorenzo (figlio di Luciano), i 40 di Francesco (figlio di Adriano e Cristina) e, infine, i 10 di Luca e Davide, cugini fra loro e nipoti di Adriano e Cristina.
Il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, a nome personale e di tutta l'Amministrazione comunale, esprime il più sentito cordoglio e la vicinanza alla famiglia Vissani in questo momento di dolore: “Oggi San Severino Marche perde un uomo che ha dedicato gran parte della sua vita al servizio della comunità” - sottolinea la sindaca Piermattei, che aggiunge - Ricordiamo con affetto il professor Vissani come un sindaco attento e capace, profondamente legato alla sua città che ha saputo guidare con visione e impegno per due mandati, lasciando un segno indelebile nella storia recente di San Severino Marche. La sua malattia lo aveva provato ma la sua dedizione è sempre rimasta un esempio per tutti noi. Alla sua famiglia giungano le più sentite condoglianze e l'abbraccio di tutta l'Amministrazione comunale”.
Adriano Vissani è stato una figura di spicco per San Severino Marche, non solo per il suo ruolo di primo cittadino, ma anche per il suo impegno in ambito culturale e sociale. Era Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, onorificenza conferitagli il 27 dicembre 1992. Tra le sue iniziative più significative da sindaco, si ricorda la volontà di istituire il Premio Salimbeni e di dar vita a una collana di piccole pubblicazioni annuali dedicate al ricco patrimonio artistico della città, con l'obiettivo di farlo conoscere ai concittadini e ai settempedani lontani. Durante il suo mandato, San Severino Marche riaprì il teatro comunale Feronia dopo restauri durati 15 anni, era il 29 marzo 1985, ed ebbe anche il privilegio di ricevere la visita di Santa Teresa di Calcutta nel 1986.
Vissani è stato inoltre fondatore e presidente dell'Università della Terza Età dell'Alto Maceratese, associazione sorta nel 1990 su sua iniziativa. Ha guidato l'Uteam per molti anni, contribuendo in modo significativo alla promozione di attività culturali, psicomotorie e laboratoriali per la terza età, come testimoniano i bilanci positivi degli anni accademici sotto la sua presidenza.
Lascia la moglie, Maria Cristina Perticarari e i figli Valerio, Michele, Francesco e Giulio. Profondo il dolore che stanno vivendo anche il fratello Luciano e la sorella Anna, direttrice dell’Uteam con la quale Adriano era particolarmente legato. "La città di San Severino Marche gli sarà per sempre grata per la sua dedizione e il suo instancabile lavoro".
I funerali si svolgeranno domani (giovedì 5 giugno), alle ore 15,30, nella chiesa del santuario Madonna dei Lumi. La camera ardente è stata allestita presso la sala del commiato “Il tempio degli Angeli” in via Lorenzo d’Alessandro (orario visite: dalle ore 8 alle 20). La famiglia chiede non fiori ma opere di bene per l’Hospice di San Severino Marche.
Piazza Vittorio Veneto sarà il cuore della celebrazione del 211° anniversario della fondazione dell'Arma dei carabinieri, in programma mercoledì 5 giugno alle ore 10:30. Una location simbolica, da poco riqualificata e a pochi passi dal Comando Provinciale, che, nelle parole del colonnello Raffaele Ruocco, "rappresenta il luogo della comunità, dove noi carabinieri dobbiamo profondere ogni impegno, ogni giorno, al servizio dei cittadini".
In vista della cerimonia, il colonnello Ruocco - alla guida del comando provinciale da circa nove mesi - traccia un bilancio del lavoro svolto, sottolineando l’efficacia del modello di collaborazione istituzionale che caratterizza il territorio maceratese:
"Mi conforta, e credo debba rassicurare anche tutti i maceratesi, la straordinaria sinergia tra le istituzioni della provincia. Con il coordinamento del Prefetto e la guida investigativa del Procuratore della Repubblica, riusciamo a dare risposte puntuali agli episodi che destano maggiore allarme sociale".
Un lavoro corale, dunque, che si riflette anche nella squadra interna: "Ho il privilegio di avere accanto a me donne e uomini straordinari. Ho potuto apprezzarne quotidianamente il coraggio, la competenza e l'empatia. L'esperienza dei più anziani ispira l'entusiasmo dei giovani, che si troveranno ad affrontare sfide più complesse. La nostra risposta è fatta di presenza, comprensione, gentilezza e determinazione".
Sul fronte criminalità, Ruocco evidenzia come i reati prevalenti nella provincia siano quelli legati agli stupefacenti e i reati predatori - tra cui furti e truffe, spesso ai danni degli anziani - fenomeni legati al disagio sociale ed economico. "In molti casi, gli autori sono bande di pendolari. Penso al fermo dei due campani a Castelraimondo o all’arresto dei quattro cerignolani per furto di auto a Montecosaro".
In questo senso si inserisce anche la campagna di prevenzione in collaborazione con Nerea S.p.A., che prevede l’inserimento di messaggi informativi sulle bottiglie d’acqua. "È un’iniziativa di cui sono particolarmente orgoglioso. L’acqua è un veicolo di comunicazione potente e capillare. Vogliamo promuovere una sana diffidenza, soprattutto tra gli anziani".
Ruocco ribadisce con forza il ruolo fondamentale delle stazioni dei carabinieri, presidio capillare del territorio e cuore pulsante dell’azione quotidiana: "Lo sottolineo spesso, anche in occasione di indagini come quella condotta a Cingoli sullo spaccio di stupefacenti. Dalle nostre stazioni passa una parte significativa dell’efficacia dell’Arma".
Proprio quest’ultima operazione ha portato all’arresto in flagranza di sette persone, alcune delle quali colte mentre trasportavano droga. "È emerso un quadro molto chiaro sui canali di approvvigionamento, sulle modalità e sulle cifre in ballo. Chi organizza questo tipo di traffico riesce a ‘sedurre’ giovani e insospettabili con somme importanti, rendendo ancora più insidiosa la lotta allo spaccio".
Infine, il Colonnello lancia un appello alla consapevolezza collettiva riguardo alla diffusione delle droghe leggere e sintetiche, che spesso sfuggono al controllo sociale: "Oggi bastano pochi euro per accedere a dosi di stupefacente. Le nuove sostanze, a differenza del passato, non sempre alterano in modo evidente chi le assume. Questo rende più difficile intercettare i segnali. Dal punto di vista investigativo il contrasto è costante, ma serve anche una risposta culturale e sociale".
Domani, sotto le insegne della Bandiera decorata di Medaglia d’Oro al Valor Militare, la città di Macerata celebrerà i suoi Carabinieri. E lo farà, come sottolinea Ruocco, "non con retorica, ma con il doveroso riconoscimento verso chi ogni giorno serve lo Stato con disciplina, umanità e coraggio".
Attimi di apprensione nella mattinata di oggi, intorno alle ore 10:00, presso i Giardini Diaz, a Macerata, dove si è verificato un principio d’incendio che ha coinvolto un’autospazzatrice in servizio.
A intervenire prontamente sul posto è stata la squadra dei vigili del fuoco del Comando provinciale, con due autopompe, che ha provveduto in breve tempo allo spegnimento del rogo, evitando danni maggiori e garantendo la sicurezza dell’area.
Le operazioni si sono concluse con il trasferimento del mezzo al deposito, scortato dagli stessi vigili del fuoco, dove è stata effettuata una bonifica del materiale raccolto all’interno della macchina, al fine di escludere ogni ulteriore rischio.
Fortunatamente, nessuna persona è rimasta ferita e l’intervento si è svolto senza criticità per i cittadini presenti nella zona. L'origine dell'innesco è ancora in fase di accertamento.
Sono quattro i fogli di via obbligatori emessi dal questore di Macerata nei confronti di altrettanti cittadini albanesi, di età compresa tra i 20 e i 28 anni, coinvolti nella violenta rissa con accoltellamento avvenuta lo scorso 13 maggio in via Martiri di Belfiore.
L'episodio, che ha destato particolare allarme tra i residenti, si è concluso con il ferimento grave di uno dei partecipanti, colpito con un’arma da taglio. Le indagini condotte dai carabinieri della Compagnia di Civitanova Marche hanno portato all’identificazione dei responsabili, tutti denunciati per rissa aggravata e tentato omicidio.
I quattro soggetti, pur residenti in Italia - nella zona di Lido Tre Archi, nel Fermano - non hanno legami di lavoro, famiglia o interesse nel Comune di Civitanova Marche. Considerati pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica anche per precedenti penali e di polizia, e al termine di una scrupolosa istruttoria della divisione polizia anticrimine della Questura, sono stati colpiti dalla misura di prevenzione personale con divieto di ritorno a Civitanova per almeno un anno.
Il foglio di via obbligatorio è una delle misure più efficaci previste dalla normativa vigente in materia di pubblica sicurezza: obbliga il soggetto, ritenuto socialmente pericoloso, ad allontanarsi dal territorio di un determinato Comune e gli vieta di farvi rientro per un periodo variabile da sei mesi a tre anni.
Dall’inizio del 2025 sono già 54 i fogli di via firmati dal questore di Macerata, a testimonianza dell’attenzione costante delle forze dell’ordine nel contrasto ai comportamenti che minano la convivenza civile e la sicurezza urbana.
Scontro frontale tra due auto: i conducenti finiscono in ospedale. L'incidente è avvenuto intorno alle 8 di questa mattina, in località Cimarella, lungo l'arteria che collega il comune di Macerata al comune di Montecassiano.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i vigili del fuoco con una squadra proveniente dal Comando provinciale di Macerata e i sanitari del 118. Entrambi gli automobilisti coinvolti nel sinistro, un uomo e una donna, sono stati liberati dall'abitacolo grazie all'ausilio dei vigili del fuoco per poi essere consegnati ai medici che ne hanno disposto il trasferimento all'ospedale di Macerata per accertamenti. Non si troverebbero in pericolo di vita. Ancora da chiarire le cause dell'incidente, al vaglio delle forze dell'ordine.
Nella tarda mattinata di sabato 30 maggio, intorno alle ore 12:00, una pattuglia della polizia locale di Tolentino è intervenuta in viale Vittorio Veneto, al civico n. 9, su segnalazione della stazione dei carabinieri, per verificare la presenza di due persone che si erano introdotte abusivamente all’interno di uno stabile dichiarato inagibile.
Gli agenti hanno trovato sul posto due giovani donne, entrambe di circa vent’anni e di cittadinanza italiana. Una delle due risulta essere già nota alle forze dell’ordine per numerosi precedenti penali.
Le due sono state immediatamente identificate e accompagnate presso il comando della polizia locale, dove sono state deferite in stato di libertà per il reato di inosservanza dell’ordine dell’autorità, in concorso. Il reato è stato contestato per essersi introdotte senza autorizzazione in un edificio dichiarato inagibile a seguito del sisma del 2016, per il quale vige un’ordinanza comunale di divieto di accesso.
L’intervento rientra in un più ampio piano di controllo e monitoraggio del territorio comunale, come sottolineato dal sindaco Mauro Sclavi, che ha commentato l’episodio: "Con questa operazione si dimostra ancora una volta la volontà dell'amministrazione comunale di controllare la città, assicurando il rispetto delle norme e della legalità. Ogni giorno, grazie alla polizia locale e alla sinergia con tutte le forze dell’ordine, manteniamo alta l’attenzione e portiamo avanti controlli continui".
Il primo cittadino ha poi aggiunto che le attività di vigilanza proseguiranno con costanza soprattutto nella zona di viale Vittorio Veneto, interessata da importanti lavori di ricostruzione post-sisma: "Proseguiamo con impegno e dedizione nelle nostre azioni di monitoraggio anche con l’intento di diminuire i disagi che si stanno vivendo in quella zona. Impegniamo tutte le nostre risorse per rendere il nostro territorio comunale sempre più vivibile, senza mai abbassare la guardia".
Un tragico incidente si è verificato questa mattina, intorno alle ore 6:00, sull’autostrada A14, poco dopo il casello di Montemarciano in direzione nord. Una Fiat Punto, per cause ancora in fase di accertamento, si è ribaltata finendo la sua corsa fuori strada.
Alla guida del veicolo c’era un 31enne di Recanati, Marco Barelli, che ha perso la vita nell’impatto. Il giovane era un grande appassionato di calcio - aveva militato nel settore giovanile della Recanatese - e nutriva anche un forte interesse per la musica, divertendosi a scrivere testi e canzoni rap.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Senigallia, che con attrezzature specifiche hanno estratto il conducente dall’abitacolo. Purtroppo, il personale medico del 118 non ha potuto far altro che constatarne il decesso.
Presenti anche gli agenti della polizia stradale di Fano per i rilievi e per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. Il traffico ha subito rallentamenti nel tratto interessato. Si tratta del terzo decesso provocato da incidenti registrato nel fine settimana.
I Carabinieri della Stazione di Fiastra hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria tre uomini – uno straniero 40enne residente nella provincia di Milano e due italiani, di 41 e 47 anni, residenti nelle province di Firenze e Lucca – per truffa ai danni di una 48enne residente a Ussita.
Lo scorso marzo, la donna si è imbattuta in un annuncio online per la vendita di quattro cerchi in lega comprensivi di pneumatici, che intendeva acquistare per la propria autovettura. Dopo aver preso contatti e raggiunto un accordo con il presunto venditore, ha effettuato un versamento di 1.398,00 euro su carte Postepay e Paywave.
Tuttavia, non ha mai ricevuto né i cerchi né gli pneumatici. L’immediata denuncia sporta presso la Stazione dei Carabinieri di Fiastra ha permesso ai militari di avviare tempestivamente le indagini, svolgendo accertamenti telematici e bancari.
L’attività investigativa ha portato all’identificazione dei tre responsabili, due dei quali intestatari delle carte utilizzate per ricevere il denaro
Un terribile incidente è costato la vita a un motociclista questa mattina, intorno alle 11, lungo la strada provinciale 209 a Pieve Torina. Lo scontro è avvenuto nei pressi dell’incrocio per la frazione Appennino, dove una moto e un’auto si sono violentemente urtate per cause ancora in fase di accertamento.
Ad avere la peggio è stato il centauro, un uomo di circa 60 anni residente a Foligno. L’impatto lo ha sbalzato dalla sella, facendolo finire rovinosamente a terra. Quando i sanitari del 118 sono giunti sul posto, per lui non c’era ormai più nulla da fare: è deceduto sul colpo.
Oltre ai soccorritori, sono intervenuti anche i vigili del fuoco, che hanno provveduto alla messa in sicurezza dell’area, e i carabinieri, ai quali spetta il compito di ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente.
Macabra scoperta nelle campagne tra Cerreto d’Esi e Matelica. La carcassa di una giovane capriola, con la testa mozzata, è stata fatta ritrovare nei pressi dell’abitazione di Danilo Baldini, responsabile della sezione marchigiana della Lac – Lega per l’Abolizione della Caccia.
A denunciare l’accaduto è la stessa Lac Marche, che parla apertamente di "orribile atto di intimidazione". Il ritrovamento, avvenuto nelle ultime ore, lascia poco spazio ai dubbi. In un primo momento si era ipotizzato che si trattasse di un tragico incidente legato alle falciature stagionali del fieno, che possono colpire i cuccioli di capriolo nascosti nell’erba alta dalle madri. Tuttavia, questa possibilità è stata presto esclusa.
"Il corpo dell’animale si trovava in un’area in cui l’erba non era stata tagliata – spiega l’associazione – e nei terreni vicini le falciature risalgono a molti giorni fa. Inoltre, la carcassa era ancora sanguinante e non presentava altre ferite, a eccezione della decapitazione". Segni che farebbero pensare a un gesto deliberato e recente.
Un gesto inquietante, che secondo la Lac potrebbe configurarsi come un’intimidazione nei confronti dell’impegno del suo referente marchigiano nella tutela della fauna selvatica e nella lotta al bracconaggio.
L’associazione ha già sporto denuncia e chiesto che venga fatta piena luce sull’accaduto, auspicando che i responsabili vengano individuati e perseguiti.
(Foto Ansa)
Civitanova - Una fitta colonna di fumo nero si è alzata nella zona di Fontespina, visibile a diversi chilometri di distanza. La causa è un incendio scoppiato in un tetto terrazzato di una palazzina sita in via Vivaldi. A prendere fuoco sono stati la guaina impermeabilizzante e l'isolamento termoacustico.
L’allarme è scattato nel momento in cui alcuni residenti hanno notato il fumo fuoriuscire dalle finestre dell’appartamento, e hanno chiamato immediatamente i soccorsi.
Sul posto si sono portate tutte le squadre del distaccamento di Civitanova dei Vigili del Fuoco, mentre sono state inviate anche ambulanze per eventuali necessità. Non risultano feriti, ma i residenti della palazzina in fiamme e quelli di un edificio vicino sono stati fatti evacuare. Sul posto anche polizia, carabinieri e polizia locale.
La squadra dei vigili del fuoco ha spento le fiamme e messo in sicurezza l'area coinvolta. L'appartamento sottostante il terrazzo è stato reso non fruibile per le infiltrazioni di fumo. Da stabilire le cause del rogo.
Sono iniziati i lavori di potenziamento infrastrutturale e tecnologico sulla linea ferroviaria Civitanova Marche - Albacina, programmati da Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane). Un intervento di rilievo che comporterà la sospensione della circolazione ferroviaria su due tratte strategiche del Maceratese, nel cuore della stagione estiva.
Per consentire l’operatività dei cantieri, da sabato 7 giugno alle ore 23 e fino alle 5 del 7 settembre i treni non circoleranno lungo la tratta Macerata-Albacina. A ciò si aggiunge una seconda interruzione: dal 28 luglio al 30 agosto sarà sospeso il servizio anche sulla Civitanova Marche-Macerata, compromettendo l’intera linea ferroviaria. Durante lo svolgimento dei lavori, il servizio sarà comunque garantito con bus sostituitivi dei treni.
L’investimento complessivo previsto per l’ammodernamento dell’infrastruttura ferroviaria Civitanova-Albacina è pari a 258 milioni di euro, e vedrà impegnate circa 180 persone, tra tecnici RFI e operatori delle ditte appaltatrici.
I lavori riguarderanno l’elettrificazione dell’intera linea, lunga 86 chilometri, con l’installazione delle strutture necessarie alla trazione elettrica. Previsti anche interventi di consolidamento e rinnovo di due sottovia nella tratta Montecosaro-Morrovalle, oltre alla realizzazione di un nuovo sistema di binari senza massicciata nella galleria Convitto, per consentirne l’adeguamento strutturale.
Nel frattempo, proseguono gli interventi di ammodernamento della stazione di Macerata, con la posa della nuova pensilina, l’adeguamento del sottopassaggio e la ristrutturazione dell’ascensore, funzionali alla riqualificazione del secondo marciapiede. In parallelo, si lavora anche all’introduzione dell’ERTMS, il più evoluto sistema europeo per la supervisione e il controllo della marcia dei treni, che permetterà di aumentare la sicurezza e l’efficienza della linea.
Secondo quanto riferito dal Gruppo FS, l’obiettivo dell’intervento è garantire maggior regolarità e capacità della rete, ridurre i tempi di percorrenza e migliorare il comfort e la sicurezza per i viaggiatori.
La scelta del periodo estivo, spiega RFI, è motivata da una minore domanda di mobilità: ciò dovrebbe ridurre gli impatti per i pendolari e contenere i disagi legati alla sospensione del servizio.
È stato arrestato dai Carabinieri della Stazione di Morrovalle un uomo di 56 anni, residente nel borgo, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata.
L’uomo è accusato di maltrattamenti in famiglia aggravati dalla recidiva, reati commessi nei confronti della compagna convivente, una donna italiana di 42 anni, e del figlio minorenne di quest’ultima.
Secondo quanto emerso dalle indagini, i militari hanno accertato diversi episodi di violenza fisica e verbale ai danni delle vittime. Le condotte, reiterate nel tempo, avevano generato un clima di costante tensione all’interno del nucleo familiare.
Al termine delle formalità di rito, il 56enne è stato condotto presso la Casa di Reclusione di Fermo, dove rimane a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.