La Stazione Carabinieri di Tolentino ha denunciato un uomo di 42 anni, originario della Sicilia e già noto alle forze dell’ordine, per aver perpetrato una truffa ai danni di un 59enne disabile. Il caso, denunciato dalla vittima qualche giorno fa, ha portato all’avvio di un’indagine che ha permesso di identificare il truffatore.
Secondo quanto riportato dalla vittima, il fatto si è verificato mentre si trovava alla guida della sua automobile. L’uomo è stato avvicinato da un individuo che, con inganno, gli ha fatto credere di aver danneggiato il suo specchietto retrovisore in una presunta collisione. Il truffatore, sfruttando il timore della vittima di incorrere in problemi con la propria assicurazione, ha avanzato una richiesta di risarcimento di 100 euro per evitare presunti problemi burocratici. Il disabile, abboccando al raggiro, ha accettato di pagare la somma richiesta.
Grazie alla denuncia sporta presso i carabinieri, sono partite rapidamente le indagini che hanno portato all’individuazione del truffatore. L’uomo è stato denunciato all’autorità giudiziaria, con l’aggravante di aver approfittato della disabilità della vittima, sfruttando la sua vulnerabilità per trarre indebito profitto.
Il comando dei carabinieri di Tolentino, a fronte di questo episodio, rinnova l’invito alla cittadinanza, in particolare alle persone più fragili, "a fare attenzione ai tentativi di truffa che spesso si nascondono dietro richieste di denaro infondate. In caso di dubbio o sospetto, è fondamentale rivolgersi prontamente alle forze dell'ordine per segnalare l’incidente".
Inoltre, i carabinieri di Tolentino continueranno a organizzare incontri informativi periodici presso le parrocchie, i centri di aggregazione e altri luoghi di ritrovo della città, per sensibilizzare la popolazione e fornire utili consigli su come prevenire e contrastare le truffe, proteggendo così i cittadini più vulnerabili.
Continuano senza sosta i controlli dei carabinieri del Comando provinciale di Macerata, impegnati quotidianamente in una serie di verifiche mirate nei luoghi ritenuti più sensibili o a maggior rischio della provincia.
Nel corso degli accertamenti, i militari della stazione di Treia hanno denunciato un 29enne cittadino marocchino residente nella zona, già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari. L’uomo, infatti, è stato sorpreso fuori dalla propria abitazione senza alcuna autorizzazione dell'autorità giudiziaria competente. Non è la prima volta che il soggetto si rende protagonista di analoghe violazioni: per questo motivo i carabinieri hanno richiesto un aggravamento della misura cautelare.
Spostandosi nel Camerte, i militari della locale stazione hanno invece deferito in stato di libertà un 27enne originario della provincia di Avellino per guida in stato di ebbrezza alcolica. Il giovane è stato fermato durante un controllo nel centro abitato e sottoposto a test etilometrico: l’esito ha rilevato un tasso alcolemico compreso tra 0,8 e 1,5 grammi per litro, ben oltre il limite consentito dalla legge.
Per il conducente è scattata la denuncia alla competente autorità giudiziaria, come previsto dall'articolo 186 del Codice della Strada, che prevede una sanzione amministrativa da 800 a 3.200 euro e l’arresto da sei mesi a un anno. Inoltre, gli è stata immediatamente ritirata la patente di guida e decurtati 10 punti. Le operazioni si inseriscono nel quadro dell’impegno costante dei Carabinieri per garantire sicurezza e legalità sul territorio provinciale.
Nel pomeriggio di venerdì e nella mattinata di sabato scorsi, le forze dell’ordine hanno intensificato i controlli sul territorio di Civitanova Marche e Porto Recanati, in seguito alle decisioni prese nel Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduto dal Prefetto della provincia di Macerata. L’operazione ha visto la partecipazione di numerosi reparti, tra cui la polizia di Stato della Questura di Macerata, il Reparto Prevenzione Crimine di Perugia, l'Arma dei carabinieri, la guardia di Finanza, compresa un'unità cinofila, e la polizia Locale.
I controlli si sono concentrati in alcune delle zone più sensibili dei due comuni, come la Stazione Ferroviaria, il Casello Autostradale, il lungomare e le aree ritenute maggiormente a rischio. L'operazione ha portato all'identificazione di oltre 200 persone e al controllo di più di 100 veicoli.
Un intervento particolare ha coinvolto il cane antidroga della Guardia di Finanza, che venerdì pomeriggio ha fiutato una modesta quantità di marijuana su una ragazza di 30 anni, originaria dell’Umbria, all'interno della stazione delle Ferrovie dello Stato di Civitanova Marche. Successivamente, le forze dell'ordine hanno esteso l’indagine, trovando un ulteriore quantitativo di sostanza stupefacente presso la sua abitazione. Per la giovane è scattata una sanzione amministrativa, ai sensi del Testo Unico sugli Stupefacenti.
Nel corso delle operazioni, nella mattinata di sabato 5 aprile a Porto Recanati, gli agenti della polizia di Stato hanno dato esecuzione a un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Macerata. A finire in manette è stato un cittadino senegalese di 46 anni, condannato a un anno e quattro mesi di reclusione per i reati di ricettazione. L’uomo è stato accompagnato presso la Casa Circondariale di Fermo.
Era da poco passata la metà della mattina, intorno alle 10:45, quando un incidente si è verificato in corso Matteotti, a Porto Recanati. Una donna di 72 anni è stata investita da un’auto mentre stava attraversando la strada sulle strisce pedonali. Le dinamiche dell’impatto sono ancora in fase di accertamento.
Tempestiva la chiamata ai soccorsi: in pochi minuti è arrivata sul posto un’ambulanza del 118. Dopo una prima valutazione delle condizioni della donna, i sanitari hanno ritenuto necessario l’intervento dell’eliambulanza.
Il velivolo è atterrato poco dopo, ma è ripartito senza la paziente che è stata invece trasferita in ambulanza all’ospedale regionale di Torrette, ad Ancona, centro di riferimento per i traumi più complessi. Gli agenti della polizia locale hanno eseguito i rilievi del caso per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente.
Un’escursione speleologica si è trasformata in tragedia sabato sul Monte Nerone, in provincia di Pesaro-Urbino. Un uomo di 47 anni, residente in Umbria, ha perso la vita dopo essere stato colto da un malore mentre si trovava all'interno di una delle grotte dei Cinque Laghi, durante un’attività esplorativa insieme al gruppo del CAI di Città di Castello.
Il dramma si è consumato a circa 15 minuti dall’ingresso della grotta. Nonostante i tempestivi tentativi di rianimazione da parte dei compagni di escursione, per l’uomo non c’è stato nulla da fare. Sul posto sono intervenute squadre del Soccorso Alpino e Speleologico delle Marche, tra cui sette tecnici specializzati in ambienti ipogei, accompagnati dalla dottoressa Cristiana Pavan dell’equipe dell’elisoccorso, che ha potuto solo constatare il decesso.
Per garantire le comunicazioni con il personale all’interno della grotta, è stato necessario stendere un cavo telefonico dall’esterno fino al punto in cui si trovava la salma. Le operazioni di recupero, iniziate nel pomeriggio, si sono concluse poco dopo le 19:00, dopo oltre due ore di intervento, e solo in seguito all'autorizzazione dell'autorità giudiziaria.
A supporto delle squadre del Soccorso Alpino e Speleologico sono intervenuti anche i vigili del fuoco del distaccamento di Cagli, che hanno dovuto disostruire l’ingresso della grotta con mezzi meccanici per permettere il passaggio della barella speleo. Presenti sul posto anche i carabinieri e il personale sanitario del 118.
Il tragico evento ha scosso l’intera comunità speleologica e gli amici del CAI di Città di Castello, con cui la vittima condivideva la passione per l’esplorazione del mondo sotterraneo.
Nel corso delle ultime ore, i carabinieri delle stazioni di Tolentino e Treia hanno denunciato due persone per evasione, entrambe sottoposte a misure restrittive della libertà personale e sorprese fuori dalle rispettive abitazioni senza autorizzazione.
A Tolentino, i militari hanno segnalato all’Autorità Giudiziaria un 27enne di origine egiziana, residente a Macerata, già noto alle forze dell’ordine, per essersi allontanato arbitrariamente dal domicilio, in violazione della misura degli arresti domiciliari disposta dal Tribunale di Macerata.
L’uomo è stato notato nella zona industriale della città e, a seguito delle opportune verifiche, è stata confermata la sua presenza sul posto, portando così alla sua denuncia.
Analoga vicenda si è verificata a Treia, dove i carabinieri locali hanno denunciato un 29enne del posto, anch’egli sottoposto alla misura alternativa della detenzione domiciliare, disposta dall’Ufficio di Sorveglianza di Macerata.
Durante un controllo notturno, i militari hanno accertato che l’uomo si era allontanato senza alcuna autorizzazione. Non si tratta di un episodio isolato: il soggetto era già stato segnalato in passato per analoghe violazioni.
Entrambi i casi sono ora al vaglio dell'autorità giudiziaria competente, a cui spetterà valutare eventuali provvedimenti più severi nei confronti dei denunciati.
Un’auto si è ribaltata questa mattina lungo la superstrada, in direzione mare, tra gli svincoli di Belforte del Chienti e Tolentino Sud. Erano circa le 7 quando, per cause ancora in fase di accertamento, una Fiat Panda si è capovolta sulla carreggiata.
Alla guida del veicolo una donna di 49 anni, che avrebbe perso il controllo dell’auto senza il coinvolgimento di altri mezzi. Fortunatamente, è riuscita a uscire da sola dall’abitacolo prima dell’arrivo dei soccorsi.
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i vigili del fuoco, il personale sanitario del 118 e la polizia stradale. La 49enne è stata trasportata all’ospedale di Macerata per accertamenti: le sue condizioni non sono gravi.
La Stazione carabinieri di Tolentino ha concluso un'importante indagine nel campo delle truffe online, denunciando una donna di 43 anni, originaria di Rieti e senza fissa dimora, già conosciuta dalle forze dell'ordine. La donna è accusata di aver truffato una 31enne di Belforte del Chienti.
La vittima, alla ricerca di un'auto, aveva trovato un annuncio di vendita su "marketplace", una piattaforma e-commerce di Facebook. Dopo aver preso contatti con la venditrice e concordato le modalità di acquisto, la donna ha versato un bonifico bancario di 4.430 euro, ma non ha mai ricevuto il veicolo promesso.
Grazie alla querela presentata dalla vittima ai carabinieri di Tolentino, sono scattate le indagini che hanno portato all’identificazione della truffatrice. La donna è stata denunciata all'autorità giudiziaria per il reato di truffa.
Nella serata di ieri, i carabinieri della Stazione di Camerino hanno denunciato all'autorità giudiziaria due donne, una 39enne e una 69enne, entrambe residenti nella provincia di Macerata, con l'accusa di furto aggravato. Le due donne sono state fermate all'uscita di un supermercato camerte. Durante il controllo, i militari hanno accertato che le donne avevano rubato generi alimentari e cosmetici, nascondendoli nelle tasche dei loro cappotti. La merce è stata interamente recuperata e restituita al gestore del supermercato.
Nel frattempo, i carabinieri di Matelica, su ordine dell'Autorità Giudiziaria di Macerata, hanno arrestato un 28enne residente a Esanatoglia. L'uomo dovrà scontare una pena di 4 mesi di reclusione per il reato di porto abusivo di armi. Rinvenuto e arrestato dai militari, il 28enne è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Fermo, dove dovrà scontare la pena stabilita dall’autorità giudiziaria.
Nella notte tra giovedì e venerdì, vi è stato un tentativo di furto a Porto Recanati. Una banda di cinque malviventi, armati di una mazza, ha sfondato la vetrata del centro scommesse situato in piazza del Borgo, ma è stata costretta a fuggire a mani vuote grazie alla prontezza dei vicini e all'intervento tempestivo delle forze dell'ordine.
Secondo la ricostruzione dei fatti, poco dopo la mezzanotte, i ladri hanno colpito con violenza la porta a vetri del locale, provocando un frastuono che ha attirato l'attenzione dei residenti. Alcuni di loro, sentendo i rumori sospetti, non hanno esitato a contattare i carabinieri. Sul posto sono arrivati rapidamente i militari, ma quando sono giunti, i malviventi si erano già dileguati, fuggendo nelle vie secondarie del quartiere.
All'interno del centro scommesse, i ladri hanno rovistato alla ricerca di denaro, ma non hanno trovato nulla. L'incasso della giornata, infatti, era stato già ritirato dal titolare, che ha evitato che i malviventi potessero fare bottino.
Le indagini sono in corso e la caccia alla banda è ufficialmente iniziata. I carabinieri stanno analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza per cercare di risalire all’identità dei malviventi, che potrebbero aver compiuto altri reati nella zona.
Grave incidente nel tardo pomeriggio di oggi, poco prima delle 18:30, lungo la strada provinciale 71, dove due autovetture sono rimaste coinvolte in uno scontro. A seguito dell’impatto, uno dei veicoli è finito fuori strada.
Sul posto sono intervenuti prontamente i vigili del fuoco del distaccamento di San Benedetto del Tronto, che hanno proceduto all’estrazione del conducente rimasto incastrato nell’abitacolo. L’uomo è stato immediatamente affidato alle cure dei sanitari del 118, che, valutata la gravità delle sue condizioni, hanno richiesto l’intervento dell’eliambulanza per il trasporto urgente in ospedale.
Anche il passeggero dell'altra auto coinvolta nel sinistro è stato assistito dal personale sanitario, seppure in condizioni meno critiche. Terminate le operazioni di soccorso, i vigili del fuoco hanno provveduto alla messa in sicurezza dei mezzi e dell’area interessata dall'incidente. Sul posto anche le forze dell’ordine per i rilievi di rito e la gestione del traffico, che ha subito rallentamenti.
Nella mattinata di ieri, 3 aprile, la Squadra Mobile della Questura ha eseguito l’ordine di esecuzione per la carcerazione nei confronti di un cittadino extracomunitario di origini gambiane, di 26 anni, domiciliato a Macerata. Il provvedimento è stato emesso dall’Ufficio esecuzioni penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata, in seguito a una serie di reati commessi dall’uomo nel corso degli ultimi anni.
Il 26enne, già noto alle forze dell’ordine per diversi crimini contro la persona e per reati legati agli stupefacenti, si è reso protagonista di numerosi episodi che hanno suscitato preoccupazione e allarme nella comunità maceratese. Le sue azioni, che vanno dalle minacce alle lesioni, fino a un tentato omicidio, hanno coinvolto sia connazionali che persone di altre nazionalità.
Il provvedimento di carcerazione è stato emesso in seguito alla violazione delle misure cautelari a cui l'uomo era sottoposto, ovvero gli arresti domiciliari, per un precedente reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Dopo gli accertamenti di rito, il 26enne è stato tradotto presso la Casa di reclusione di Fermo, dove dovrà scontare una pena di un anno e dieci mesi di reclusione per i crimini commessi.
I carabinieri del Comando Stazione di Mogliano, in collaborazione con i militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro, hanno portato a termine un'importante attività ispettiva nell'ambito dei controlli di sicurezza sul lavoro nel settore edile. L'intervento si è svolto presso un cantiere di ristrutturazione, ubicato nel centro di Petriolo, dove si stavano effettuando lavori sia interni che esterni.
Durante i controlli, è emerso che l’impresa edile coinvolta non aveva adottato le necessarie misure di sicurezza, in particolare per quanto riguarda le impalcature e i ponteggi. Il titolare dell’impresa, con sede legale a Corridonia, non aveva predisposto le adeguate opere provvisionali per evitare il rischio di caduta di persone o materiali, una grave violazione delle normative in materia di sicurezza sul lavoro.
A seguito degli accertamenti, il socio dell’impresa è stato denunciato all’autorità giudiziaria per non aver preso le dovute precauzioni, violando le disposizioni che regolano la sicurezza nei cantieri edili. Inoltre, l’impresa è stata sanzionata con una multa di 9.112,57 euro e ha ricevuto la prescrizione di regolarizzare immediatamente lo stato dei luoghi, al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza richieste dalla legge.
Controlli sulla lotta al lavoro nero: richeista la sospensione di un'attività di autolavaggio a Camerino. Nell’ambito delle ordinarie attività di controllo sul territorio, i finanzieri della Tenenza di Camerino hanno intensificato le operazioni di monitoraggio per prevenire e contrastare gli illeciti legati al lavoro nero. Le indagini preliminari, che hanno compreso il costante controllo economico del territorio e l'analisi delle banche dati a disposizione del Corpo, hanno portato ad un'operazione mirata nei confronti di un’attività commerciale operante nel settore del lavaggio auto.
Durante l’ispezione, le forze dell'ordine hanno accertato la presenza di cinque lavoratori, di cui quattro risultati impiegati “in nero”. L’analisi della documentazione obbligatoria ha rivelato che l'impresa non aveva effettuato le necessarie comunicazioni preventive per l’instaurazione dei rapporti di lavoro. La situazione ha portato all’avanzamento di una proposta di sospensione dell'attività commerciale da parte dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro, in quanto il numero di lavoratori irregolari riscontrato rappresentava almeno il 10% della forza lavoro presente al momento del controllo.
In aggiunta, in base alla legge n. 73/2002, che regola le disposizioni urgenti sul lavoro irregolare, sono state comminate sanzioni amministrative nei confronti del legale rappresentante dell’attività, per un importo che varia tra 1.950 euro e 11.700 euro per ciascun lavoratore “in nero” rilevato.
Nel pomeriggio di ieri, intorno alle 17:00, i vigili del fuoco di Camerino sono intervenuti a Valfornace per liberare una poiana rimasta intrappolata in una recinzione metallica. L'animale, un rapace di media grandezza, si era incastrato tra le maglie della recinzione, rischiando di subire danni gravi.
Gli operatori dei vigili del fuoco, giunti prontamente sul posto, hanno messo in atto le operazioni necessarie per liberare la poiana con estrema cautela, evitando qualsiasi tipo di trauma per l'animale. Una volta estratta, la poiana è stata affidata al richiedente, che si occuperà di trasportarla alla clinica veterinaria di Matelica per un controllo sanitario e per garantire che non avesse riportato ferite
La polizia locale di Civitanova Marche ha intensificato i controlli stradali, inclusi quelli in abiti civili, per combattere le cattive abitudini degli automobilisti che causano incidenti, come l'uso del cellulare alla guida. Questi servizi si inseriscono nel programma "Vision Zero", che punta a ridurre del 50% i decessi stradali e, per la prima volta, anche i feriti gravi entro il 2030, con l'obiettivo di eliminare le morti sulle strade entro il 2050.
Durante un controllo recente, è stato sequestrato un veicolo di grossa cilindrata immatricolato nel Regno Unito e privo dei pagamenti dovuti per i dazi doganali. L'automobile è stata sottoposta a sequestro e messa a disposizione dell'autorità doganale, mentre il proprietario ha ricevuto una multa di 400 euro ai sensi del codice della strada. L'auto potrà essere restituita solo dopo il pagamento dei dazi e una nuova immatricolazione in Italia o esportazione.
Inoltre, il dirigente della polizia locale, Cristian Lupidi, ha reso noto che nel 2024 sono già stati effettuati 9 accertamenti per l'uso del cellulare alla guida, a fronte dei 22 casi registrati nel 2023, con altrettanti sequestri di patenti.
Altri due episodi hanno visto il deferimento alla giustizia di due cittadini. Un uomo del 1986 è stato denunciato per diffamazione aggravata tramite commenti insultanti contro la polizia locale, mentre un civitanovese di 55 anni è stato deferito per oltraggio a pubblico ufficiale, dopo aver rivolto insulti agli agenti durante un controllo interforze.
Si sono concluse le operazioni di soccorso per il recupero degli otto escursionisti rimasti bloccati presso il rifugio Zilioli, nel territorio di Arquata del Tronto, a causa di una slavina che ha ostruito il sentiero di discesa.
Due delle persone coinvolte sono state trasportate a valle dall’elicottero del 118, mentre gli altri sei hanno deciso di percorrere un itinerario alternativo per raggiungere la zona sicura a piedi. Sul posto sono intervenuti il personale del presidio montano dei vigili del fuoco di Ascoli Piceno, il soccorso alpino e speleologico Marche e gli operatori del 118.
Le operazioni di bonifica hanno riguardato due grosse valanghe che si sono staccate nel massiccio del Monte Vettore. È stato necessario il supporto dell’elicottero Icaro 02 del Servizio regionale di elisoccorso e dell’elicottero Drago 158 dei vigili del fuoco. Per garantire la sicurezza del personale a terra e dei soccorritori, vista l’elevata instabilità della zona e il rischio di nuovi distacchi, è stata effettuata una ricognizione dall’alto con entrambi i velivoli. Sul posto hanno operato anche i carabinieri forestali per monitorare la situazione.
Fortunatamente, non risultano persone sepolte sotto le masse nevose. Tuttavia, il Soccorso Alpino e Speleologico Marche ha individuato nell’area altre valanghe spontanee di medie e grandi dimensioni e raccomanda la massima prudenza. Prima di intraprendere escursioni in montagna è essenziale consultare il bollettino valanghe e dotarsi dell’equipaggiamento di sicurezza personale, come kit ARTVA, pala e sonda.
Poco prima delle 8 di questa mattina, una squadra del distaccamento di San Benedetto del Tronto dei vigili del fuoco è intervenuta sulla Strada Statale 16, nel territorio comunale di Grottammare, per prestare assistenza in seguito allo scontro frontale tra una vettura e un autobus di linea snodato.
I soccorritori hanno fornito aiuto all'anziano conducente dell'auto e all'autista del pullman, che sono stato poi presi in cura dai sanitari, e hanno verificato lo stato della sessantina di passeggeri presenti a bordo dell’autobus, quasi tutti studenti minorenni.
Tre di loro sono stati sottoposti a controllo da parte del personale del 118 e trasportati in ospedale per accertamenti e cure. Al momento, non si registrano casi di particolare gravità. Successivamente, è stata effettuata la messa in sicurezza dei mezzi coinvolti e dell'intera area dell'incidente. Restano ancora da chiarire le cause del sinistro, gli agenti della polizia locale hanno avviato le indagini necessarie a chiarire la dinamica dell'accaduto.
I carabinieri della stazione di Apiro hanno recentemente denunciato un uomo di 48 anni, originario della Campania e residente in provincia di Milano, per accesso abusivo a un sistema informatico e tentata truffa online. L'individuo, già noto alle forze dell'ordine, è accusato di aver tentato di truffare un imprenditore della zona, un 47enne, a seguito di un'accurata attività investigativa.
Il sospetto è riuscito ad accedere al sistema informatico della vittima, infiltrandosi nell'account di posta elettronica della sua azienda. Una volta entrato nel sistema, ha sostituito l'Iban dell'imprenditore con il proprio, cercando di farsi trasferire una somma di 12mila euro, che l’imprenditore avrebbe dovuto ricevere come pagamento per lavori edili già svolti. Fortunatamente, la banca del malcapitato ha notato l'irregolarità e ha prontamente allertato il cliente, che è riuscito a bloccare l'operazione prima che l'accredito venisse completato.
L’imprenditore, preoccupato per l'accaduto, si è recato subito dai carabinieri di Apiro per denunciare il tentativo di frode. Grazie alle indagini e alla tracciabilità del flusso finanziario, i militari sono riusciti a risalire al conto bancario dove era stato tentato l’accredito. Così, l'uomo è stato denunciato per accesso abusivo a sistema informatico e tentata truffa.
Continuano i servizi di controllo del territorio da parte dei carabinieri della Compagnia di Macerata, finalizzati a potenziare la sicurezza e la prevenzione nei luoghi più sensibili e a rischio. Nell'ambito di queste attività, sono state effettuate verifiche mirate che hanno portato a due denunce.
In particolare, i carabinieri della sezione radiomobile hanno denunciato un 45enne residente a Montecassiano per guida in stato di ebbrezza alcolica. L’uomo, fermato nella notte nel capoluogo maceratese, è stato sottoposto all’etilometro, risultando positivo con un tasso alcolemico pari a 1,37 g/l (quasi triplo rispetto al limite consentito per legge).
Di conseguenza, è scattata la denuncia all'autorità giudiziaria, con una sanzione prevista tra 1.500 e 6.000 euro, un'ammenda aumentata da un terzo alla metà per la violazione commessa tra le 22:00 e le 7:00, e l'arresto da 6 mesi a un anno. Inoltre, ha subito il ritiro della patente e gli sono stati decurtati 10 punti dal titolo di guida.
Sempre nel corso dei controlli, i militari della stazione di Treia hanno denunciato un 29enne cittadino marocchino, residente nel territorio, per evasione. L’uomo, sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari disposta dal Tribunale di Ancona, è stato trovato fuori dalla propria abitazione senza alcuna autorizzazione dell'autorità giudiziaria competente. Avendo già violato in passato la stessa misura, è stato nuovamente denunciato per il reato di evasione.