Grave infortunio sul lavoro nel pomeriggio di oggi presso la Cioci Motors, concessionaria situata nella zona industriale di Sforzacosta, a Macerata, in via Giovanni XXIII. Un dipendente di una ditta di autodemolizioni, 67 anni, è rimasto coinvolto in un incidente mentre era impegnato nelle operazioni di carico di una vettura.
Secondo una prima ricostruzione, un gancio si sarebbe rotto improvvisamente, causando il movimento della vettura e il conseguente schiacciamento dell'operaio tra il cassone del camion e il mezzo stesso.
Immediato l'intervento dei soccorsi: sul posto sono arrivati i sanitari del 118, che hanno stabilizzato l’uomo sul luogo dell’incidente, e i vigili del fuoco del Comando provinciale. Considerata la dinamica e la serietà del trauma riportato, è stato disposto il trasferimento in eliambulanza all’ospedale regionale di Torrette di Ancona, in codice rosso. Presente anche il personale della prevenzione infortuni dell'Ast di Macerata, che ha effettuato i rilievi e avviato le verifiche del caso. A svolgere le indagini è la polizia locale di Macerata.
Nel tardo pomeriggio di sabato, a Montefano, una lite tra ex compagni è degenerata in un episodio di violenza che ha richiesto l'intervento dei carabinieri. Una donna di 27 anni, di origine pakistana e residente a Brescia, è stata denunciata alla Procura della Repubblica dai militari della stazione di Appignano con le accuse di lesioni personali, violenza privata, danneggiamento e inosservanza dei provvedimenti dell’autorità.
Secondo la ricostruzione dei fatti, intorno alle 18:00 un 31enne pakistano, libero professionista residente a Filottrano, ha contattato il numero di emergenza 112 segnalando di essere stato tamponato volontariamente dalla sua ex compagna mentre si trovava alla guida della propria Bmw.
All’arrivo della pattuglia, l’uomo ha raccontato ai militari che, dopo il tamponamento da parte della donna alla guida di una Ford Fiesta, era sceso dall'auto per chiarire quanto accaduto. A quel punto, l'ex compagna avrebbe tentato di investirlo e poi lo avrebbe aggredito fisicamente. Dopo l'episodio, la donna si è allontanata rapidamente facendo perdere le proprie tracce.
Invitata successivamente dai carabinieri a presentarsi presso il Comando per fornire la sua versione dei fatti, la 27enne non ha dato seguito alla richiesta. L'uomo, che ha formalizzato la denuncia, si è poi rivolto ai sanitari per le cure necessarie a seguito dell’aggressione subita. L’indagine è ora nelle mani dell'autorità giudiziaria.
Grave incidente questa mattina a Civitanova Marche. Intorno alle 10, in via Giovanni Gronchi, nei pressi dell’Eco Mercatone, una donna di 72 anni è stata investita da un’auto mentre il conducente stava effettuando una manovra in retromarcia.
Secondo una prima ricostruzione, l’automobilista non si sarebbe accorto della presenza della donna, travolgendola accidentalmente per due volte. L’impatto è stato violento, e le condizioni dell’anziana sono apparse subito serie.
Sul posto sono prontamente intervenuti gli operatori sanitari del 118 e la Polizia Locale. Dopo le prime cure, è stato richiesto l’intervento dell’eliambulanza per il trasferimento d’urgenza all’ospedale regionale di Torrette, dove la donna è ora ricoverata.
Le forze dell’ordine stanno lavorando per ricostruire con esattezza la dinamica dell’accaduto.
Urbisaglia e Colmurano si uniscono nel dolore per la scomparsa di Michela Mangiaterra, venuta a mancare all’età di 42 anni dopo una lunga malattia. Una notizia che ha profondamente toccato le comunità, che oggi si stringono con affetto attorno alla sua famiglia.
Michela era molto più di una giovane mamma: era una presenza luminosa, capace di affrontare la malattia con una forza d’animo che ha ispirato e commosso chiunque le sia stato vicino. Lascia il marito Luca, le adorate figlie Aurora e Gaia, la madre Liliana, il padre Giuseppe, il fratello Marco con Sofia, i nipoti, gli zii e tanti amici che l’hanno amata.
Il funerale si terrà giovedì 26 giugno alle ore 16, nella Chiesa Parrocchiale di Urbisaglia, con partenza dalla Casa Funeraria Croce Verde di Sforzacosta, dove è stata allestita la camera ardente.
Tra i messaggi di cordoglio, particolarmente toccanti le parole del sindaco di Urbisaglia Riccardo Natalini, che ha espresso la vicinanza dell’Amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza alla famiglia:“Michela ci lascia un ricordo prezioso, fatto di coraggio, forza e dignità. Ha affrontato la sua difficile battaglia con uno spirito che ha saputo commuovere e ispirare chiunque l’abbia incontrata, donando un sorriso e una parola di speranza anche nei momenti più duri".
Il primo cittadino ha voluto rivolgere anche un pensiero personale al padre di Michela, Giuseppe: “Tempo fa ho avuto modo di parlare con Peppe e ho percepito nelle sue parole l’immenso amore e la dedizione con cui le sono stati tutti accanto. A lui e a chi le è stato vicino va il nostro abbraccio più sentito. Caro Peppe, ci impegneremo a ricordarla in un modo che sappia onorarne i valori che vi ha lasciato”.
Il maresciallo capo Alessio Alberigo, Comandante della Stazione dei Carabinieri di Porto Potenza Picena, racconta uno dei momenti più intensi della sua carriera. Il 23 giugno 2025, a Porto Potenza Picena, è riuscito a salvare una giovane donna che stava per togliersi la vita, seduta sul cornicione di un palazzo con i piedi nel vuoto (leggi qui).
Maresciallo Alberigo, come è arrivato l’allarme? Chi ha chiamato i Carabinieri?
Stamane è giunta alla Stazione di Porto Potenza Picena la segnalazione di una donna sul cornicione di un palazzo con apparente intenzione autolesionistica.
Ero in Caserma intento a ricevere il pubblico e non ho esitato ad affrontare con estrema tempestività la situazione, consapevole che non bisognava perdere tempo. Mentre allertavo la Centrale Operativa della Compagnia di Civitanova Marche, affinché mi inviasse ausilio, raggiungevo velocemente quell’abitazione, ubicata peraltro nei pressi della Caserma. Ho notato che la ragazza era effettivamente seduta sul parapetto con i piedi nel vuoto. Di istinto, anche se ero solo, sono subito entrato nell'appartamento dove, a custode, vi era un cane pittbull. Ho mantenuto la calma, agendo con estrema prudenza per evitare che la situazione degenerasse, riuscendo a raggiungere il balcone. Il mio sguardo incrociava quello della giovane donna ed ho colto il terrore nei suoi occhi. Due parole di rassicurazione e nessuna esitazione: mi sono sporto sul parapetto e l'ho riportata in salvo sul balcone.
Pochi attimi, ma intensi, suffragati fortunatamente da un lieto fine. Una volta al sicuro, ho calmato gli animi tesi della famiglia, mentre arrivava l’ausilio dei colleghi del Nucleo Radiomobile di Civitanova Marche. Ho agito, senza tentennamenti, con la gioia nel cuore per essere riuscito a trarre in salvo la donna.
Cosa ha pensato quando si è trovato di fronte alla donna che, seduta sul parapetto, minacciava di lanciarsi nel vuoto?
Nella corsa verso l'appartamento, ho cercato la massima concentrazione per affrontare quel pericolo. Una volta sul balcone, la situazione era ben peggiore di quanto avessi immaginato. Ho subito notato i segni di un forte stato di alterazione psico-fisica. Aveva gli occhi lucidi, aspetto confuso come da sonnolenza e un equilibrio decisamente precario. Ho percepito, a quel punto, che il pericolo era estremo e imminente. La donna era seduta su pochi centimetri di bordo e poi il vuoto. Sapevo di dover agire subito, e così ho fatto!
Che situazione ha trovato nell’abitazione?
È stato difficile in quel momento comprendere pienamente la situazione interna all'appartamento, ma la mia attenzione era totalmente focalizzata sul pericolo imminente. L’adrenalina e l’istinto mi hanno aiutato a gestire la presenza, poco rassicurante, del pitbull; probabilmente in altre circostanze sarebbe stato un ostacolo significativo. La vita della donna era in gioco, e questo superava ogni altro rischio. Credo che la rapidità e la determinazione siano stati fondamentali per risolvere la criticità che avevo davanti a me. Dopo il salvataggio della donna, ho visto rientrare in casa il suo compagno con in braccio il loro bambino di pochi mesi e la mamma che si trovava in un’altra stanza dell’abitazione.
Lei, a un certo punto, con gesto fulmineo e deciso ha afferrato la donna allontanandola dal parapetto da cui si sporgeva. Perché ha preso questa decisione?
In quel frangente, non c'erano altre opzioni. Ho agito con tutta la mia forza, la mia concentrazione era tesa a non sbagliare il gesto di aiuto e non rischiare di sbilanciarmi nel vuoto. La mia premura era duplice: trarre in salvo la ragazza e non precipitare anch’io nel vuoto. Dovevo evitare ogni sua reazione imprevedibile che avrebbe compromesso tutto. Fortunatamente non c'è stata resistenza da parte della donna e la mia azione si è rivelata risolutiva.
Adesso cosa accadrà alla donna e al convivente?
La giornata è proseguita con intense attività investigative per fornire un quadro completo all'autorità giudiziaria. È emersa una complessa situazione familiare ma abbiamo lavorato incessantemente, anche di concerto con i servizi sociali del Comune di Potenza Picena e con il Servizio di Pronto Intervento Sociale dell'Ambito Territoriale 14 della Caritas di Porto Potenza Picena abbiamo reperito una soluzione abitativa per la notte e organizzato il rientro nel paese di origine.
Tornato a casa. Come si è sentito?
Mi sono sentito appagato e contento di come sono andate le cose. Cosa mi ha spinto ad agire? Il senso civico che ritengo dovrebbe avere ogni cittadino in particolar modo noi che vestiamo questa divisa. Paura? No, assolutamente. In quel momento la priorità era aiutare la donna, racconta emozionato. Sono orgoglioso di far parte di un'Istituzione che è sempre fra la gente e per la gente. Non esistono soluzioni semplici ai problemi sociali, ma noi Carabinieri siamo spesso chiamati a intervenire anche nei momenti più tragici e il nostro impegno è sempre quello di lasciare la situazione migliore di come l'abbiamo trovata.
Nel mio cuore porto ora il pensiero di quel bambino di pochi mesi che merita un futuro sereno. Mi auguro, davvero, che il grande impegno profuso da tutti possa aiutare quella famiglia a ritrovare la serenità.
A chiusura dell’intervista
Sempre più spesso l’Arma dei Carabinieri, con i suoi innumerevoli presidi territoriali, è chiamata a soccorrere persone vittime di violenza domestica che, non avendo spesso la forza per reagire, pur di sfuggire ai soprusi, pongono fine alla loro esistenza.
I Carabinieri, le altre Forze dell’Ordine e la Magistratura invitano chiunque ritenga di essere vittima di violenza domestica o di violenza in genere a lanciare una richiesta di aiuto, prima dell’irreparabile.
La vittima deve comprendere che la richiesta di aiuto o la denuncia sono il primo passo per liberarsi della violenza e tornare libere.
Si è chiusa con emozione per il coinvolgimento collettivo la summer school “Fresco – Formazione, Ricerca ed Educazione per lo Sviluppo delle Competenze e l’Orientamento dei Giovani”, realizzata nei territori interni del Maceratese, con l’obiettivo di offrire un’esperienza educativa, relazionale e trasformativa a tante ragazzi e ragazzi.
Il cuore pulsante della summer school è stato il lavoro delle due classi attivate: la classe Immagina, guidata da Francesca Chiappa e Giulia Lapucci, che ha esplorato il potere della narrazione, della mappatura affettiva e dell’ascolto come strumenti per leggere e raccontare il territorio e che, insieme a un gruppo di esperti e docenti, ha costruito una narrazione corale fatta di parole, immagini e relazioni e la classe Spazio, coordinata da Alice Clementi, Adinda Putri Palma, Valentina Pallotti e Michele Serafini, che ha sperimentato tecniche di progettazione partecipata e autocostruzione di arredi per la riqualificazione di spazi pubblici. Quest’ultima, attraverso un lavoro collettivo che ha unito creatività, manualità e progettualità, ha visto dare forma concreta a nuove modalità di abitare e condividere gli spazi. Il percorso è stato accompagnato da un team di docenti, professionisti e professioniste che hanno messo a disposizione tempo, competenze e passione.
Una squadra di formatori e formatrici di grande valore che per la classe Immagina ha visto la partecipazione di Antonio Brizioli, Giammaria De Gasperis, Alessandro Delpriori, Nicola Feninno, Iacopo Pasqui, Francesca Pignataro, Agnese Porto, Gaia Segattini, Emanuele Tartuferi mentre, per la classe Spazio, a dare il proprio contributo sono stati Lorenzo Bartolucci, Susanna Cipollari, Piergiorgio Ciarlantini, Federico Panniccià, Monika Delamnowicz, Fabio Fornasari, Alessia Venanzoni e Davide Mancini Zanchi.
Hanno inoltre contribuito, in qualità di docenti partner della prima giornata di formazione aperta, Chiara Cifatte e Deborah Patrizi per ActionAid, Loredana Guerrieri per Cgil Macerata, Cristiana Tombesi per Cisl Marche, Massimiliano Moriconi per Cna Macerata, Diego Mancinelli per il Forum del Terzo Settore.
La conduzione dei focus group è stata affidata a Chiara Maria De Leone di Cooss Marche Onlus. A curare tutta la documentazione fotografica e video è stato Stefano Teodori, presenza costante e attenta durante tutte le fasi del progetto.
I giovani partecipanti hanno avuto modo di incontrare e ascoltare alcune delle realtà più significative del territorio, che li hanno accolti e ispirati con racconti e buone pratiche: ScaccoMatto Onlus, Libreria Kindustria, Troticoltura Cherubini, Associazione C.A.S.A. di Ussita, Azienda Agricola Cavalieri, Podere sul Lago, Giardino delle Farfalle, MaRec, Museo della Nostra Terra, La Fornace degli Gnomi, Fondazione Chiaravalle Montessori, Spring Color, Rete dell’Appennino, Terra Prospera, Circolo Arci Radeche Fonne, MuPa e molte altre, raccontate all’interno della rivista “FRSSSCH”, in uscita a breve per Hacca Edizioni.
La progettazione e il coordinamento generale del progetto Fresco sono stati curati da Silvia Sorana per Cooss Marche Onlus, insieme al coordinamento per l’Unione Montana Potenza Esino Musone svolto da Daniele Sampaolo e Giulia Vitali.
Grande l’impegno delle tre Unioni montane Potenza, Esino Musone di San Severino Marche, Marca di Camerino di Camerino e Monti Azzurri di San Ginesio rappresentate dai presidenti Denis Cingolani, Alessandro Gentilucci e Giampiero Feliciotti oltre a Valerio Valeriani, coordinatore degli Ambiti Territoriali Sociali 16, 17 e 18, per il sostegno istituzionale, l’impegno e la fiducia costante.
La conclusione della summer school è stata occasione per mostrare non solo i prodotti concreti delle classi – oggetti costruiti, mappe, racconti, visioni – ma soprattutto la trasformazione personale e collettiva che il progetto ha saputo generare. Un’esperienza che ha lasciato segni, tracce, connessioni.
La summer school Fresco è stata promossa dall’Unione Montana Potenza Esino Musone – ATS 17, in partenariato con l’Unione Montana Monti Azzurri – ATS 16 e l’Unione Montana Marca di Camerino – ATS 18, insieme a una rete di partner territoriali, sociali e sindacali: Scacco Matto Onlus, ActionAid International Italia, CGIL Macerata, CISL Marche, Associazione degli Industriali di Macerata, CNA Macerata, Forum Regionale del Terzo Settore delle Marche. Il progetto si inserisce nell’ambito dell’Avviso pubblico “LINK! Connettiamo i giovani al futuro” promosso da ANCI e finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale.
Nella notte appena trascorsa, i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico delle Marche e i vigili del Fuoco sono stati impegnati in un delicato intervento di recupero sulla parete della Quinta Piccola, nel gruppo del Monte Bove, in provincia di Macerata. Due alpinisti sono rimasti bloccati in parete dopo che uno dei due, impegnato come primo di cordata, è precipitato per circa 15 metri, riportando diversi traumi.
La compagna di cordata, dopo aver messo in sicurezza l’infortunato, ha prontamente allertato i soccorsi. L’intervento è stato immediato: oltre all’attivazione delle squadre di terra del CNSAS, è stato richiesto il supporto del Centro Operazioni Aerospaziali dell’Aeronautica Militare, che ha inviato un elicottero HH-139B dell’83° Centro SAR del 15° Stormo.
Il velivolo ha imbarcato due tecnici del Soccorso Alpino, sbarcandoli in vetta al Monte Bove. Da lì, la squadra si è calata in parete per raggiungere il ferito, mentre ulteriori squadre si avvicinavano da terra.
Una volta localizzati gli alpinisti, la donna è stata messa in sicurezza e calata alla base della parete. L’uomo, dopo essere stato stabilizzato sul posto, è stato recuperato tramite una lunga verricellata insieme a un tecnico di elisoccorso del CNSAS.
Le squadre del Soccorso Alpino e dei Vigili del Fuoco hanno poi riaccompagnato la compagna dell’infortunato al parcheggio, mentre l’alpinista ferito è stato affidato alle cure dei sanitari della Croce Rossa Italiana.
Le difficili condizioni ambientali – pareti rese instabili dal sisma del 2016 e oscurità completa – hanno reso l’intervento particolarmente lungo e complesso, ma grazie alla sinergia tra CNSAS, Aeronautica Militare e Vigili del Fuoco, l’operazione si è conclusa con successo.
Paura nel pomeriggio di oggi per un incidente avvenuto nel territorio comunale di Sant’Angelo in Pontano, intorno alle ore 17. Un uomo di 83 anni ha perso il controllo della sua auto, che è uscita di strada ed è finita in un dirupo, precipitando per circa tre metri.
Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, i vigili del fuoco e i carabinieri. Viste le condizioni del ferito, è stato disposto il trasferimento in eliambulanza all’ospedale regionale di Torrette ad Ancona. Fortunatamente, secondo le prime informazioni, le sue condizioni non sarebbero gravi.
L’auto è stata recuperata dai vigili del fuoco con l’ausilio di un’autogru e riportata sulla carreggiata. I carabinieri hanno effettuato i rilievi per ricostruire la dinamica dell’accaduto, le cui cause sono ancora in fase di accertamento.
I Carabinieri della Stazione di San Severino Marche hanno rintracciato e arrestato un uomo di 45 anni, residente nell’Ascolano, già noto alle forze dell’ordine, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Ascoli Piceno.
L’uomo, già sottoposto alla misura dell’affidamento in prova presso una comunità di recupero locale, dovrà scontare una pena residua di 3 anni e 4 mesi di reclusione per il reato di rapina, commesso a Castel di Lama nell’ottobre del 2022.
Al termine delle formalità di rito, l’arrestato è stato tradotto presso la Casa di Reclusione di Fermo, dove rimarrà a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Momenti di paura in un bar del centro di San Ginesio, dove un uomo in evidente stato di alterazione ha seminato il panico tra i passanti, brandendo un martello e minacciando chiunque gli si avvicinasse. L’episodio si è verificato nei giorni scorsi e ha richiesto l’intervento urgente di una pattuglia della Stazione Carabinieri di Belforte del Chienti.
Il protagonista della vicenda è un cittadino romeno di 29 anni, residente a Lamezia Terme che, dopo aver danneggiato il bancone dell’esercizio pubblico, si è allontanato a bordo della propria auto. Rintracciato poco dopo dai militari, l’uomo è stato sottoposto ad accertamento etilometrico, risultando con un tasso alcolemico di 2,18 g/l, ben oltre il limite consentito dalla legge.
Non solo ubriaco: durante il controllo è emerso che il 29enne non aveva mai conseguito la patente di guida, guidando quindi il veicolo in maniera totalmente abusiva. I Carabinieri hanno proceduto al sequestro del martello, utilizzato per minacciare e danneggiare, e al fermo amministrativo dell’auto per tre mesi.
L’uomo è stato deferito all’autorità giudiziaria con diverse accuse, tra cui guida in stato di ebbrezza, minacce, danneggiamento e guida senza patente.
Sale sul tetto della propria abitazione con in braccio il figlio di appena undici mesi, minacciando di lanciarsi nel vuoto. A evitare il peggio è stato l’intervento tempestivo dei carabinieri, che è riuscito a mettere entrambi in salvo: il piccolo e la mamma di 39 anni.
L’allarme è scattato poco prima delle ore 9 della mattinata di ieri, a Porto Potenza Picena. Secondo quanto ricostruito, la donna - in evidente stato di disagio - è salita fino al terzo piano della palazzina in cui risiede col compagno, scavalcando la balaustra e posizionandosi sul cornicione. Un gesto che ha immediatamente fatto temere il peggio, considerata la presenza del neonato tra le sue braccia e l’altezza di circa nove metri.
Sul posto sono intervenuti in pochi minuti i militari della stazione di Porto Potenza e i sanitari del 118. Uno dei carabinieri si è portato sul tetto e ha avviato un tentativo di mediazione con la donna, cercando di instaurare un dialogo nonostante la forte tensione emotiva.
Grazie a un rapido scambio di battute e alla costruzione di un clima di fiducia, il militare è riuscito ad avvicinarsi e a intervenire nel momento decisivo, trascinando in salvo madre e figlio oltre la balaustra.
La donna, in stato di forte alterazione, è stata poi affidata alle cure del personale sanitario e trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di Civitanova Alta per gli accertamenti del caso. Il bambino, fortunatamente, è risultato illeso. Secondo quanto emerso, alla base del gesto ci sarebbero gravi difficoltà personali. Sulla vicenda sono stati attivati anche i servizi sociali competenti.
Sono quattro i tifosi destinatari di provvedimenti Daspo emessi dal questore di Macerata, a seguito dei disordini avvenuti lo scorso 17 maggio durante l’incontro di calcio tra Sarnano A.S.D. e Caldarola G.N.C., valido per i playoff di Seconda Categoria e disputato al campo sportivo “Maurelli” di Sarnano.
Nel corso del match, due distinti ma contemporanei episodi di violenza hanno costretto l’arbitro a sospendere la partita per circa 20 minuti. I protagonisti, due supporter locali e due tifosi della squadra ospite, si sono affrontati con spintoni e pugni, generando una situazione di grave pericolo per l’ordine pubblico e compromettendo lo svolgimento regolare dell’incontro.
Determinante è stata l’attività investigativa dei Carabinieri della Stazione di Sarnano, che grazie anche all’analisi di filmati amatoriali girati dai presenti, sono riusciti a identificare con precisione i responsabili, poi deferiti all’Autorità Giudiziaria.
In seguito all’istruttoria della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Macerata, il Questore ha disposto per tutti e quattro i soggetti un provvedimento di Divieto di Accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive (Daspo), della durata di almeno un anno.
I destinatari del provvedimento non potranno accedere a stadi o impianti sportivi su tutto il territorio nazionale, nel tentativo di prevenire ulteriori episodi di violenza legati al tifo calcistico.
Un malore improvviso ha stroncato la vita di Antonino Bedini, chef 66enne e titolare de "La Taverna dell’Artista", ristorante storico nel cuore di Montelupone. Figura molto conosciuta e apprezzata non solo per il suo lavoro nella ristorazione, ma anche per l’impegno civico: in passato aveva ricoperto il ruolo di assessore comunale a Potenza Picena.
Il malessere lo ha colpito nel pomeriggio di ieri, mentre si trovava a fare la spesa. Le sue condizioni sono apparse subito gravi e, nonostante il tempestivo intervento dei sanitari del 118, non è stato possibile salvargli la vita.
La notizia ha rapidamente fatto il giro della comunità, suscitando profonda commozione tra cittadini, amici e colleghi che lo ricordano per la sua passione, il carattere generoso e l’impegno costante nel valorizzare il territorio attraverso la cucina e il servizio pubblico.
Nella notte appena trascorsa, la Compagnia dei Carabinieri di Macerata ha condotto una vasta operazione di controllo del territorio, in collaborazione con il Nucleo Ispettorato del Lavoro di Macerata, il Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (NAS) di Ancona e il Nucleo Cinofili di Pesaro. Il servizio straordinario è stato finalizzato a rafforzare la sicurezza pubblica e la prevenzione dei reati in vista dell’inizio della stagione estiva.
L’attività si è concentrata su esercizi pubblici, luoghi di aggregazione giovanile e obiettivi sensibili, con controlli mirati a Monte San Giusto e Pollenza. Durante un’ispezione in un bar-gelateria del centro di Monte San Giusto, i militari hanno riscontrato gravi irregolarità. Il NAS di Ancona ha sanzionato il legale rappresentante con una multa da 2.000 euro per la mancata o scorretta applicazione delle procedure di autocontrollo igienico-sanitario.
Ancora più pesante la sanzione comminata dal Nucleo Ispettorato del Lavoro di Macerata, che ha elevato una multa complessiva da 42.500 euro per l’impiego di tre lavoratori su cinque non regolarmente assunti e per l’omessa comunicazione preventiva dell’instaurazione dei rapporti di lavoro. Contestualmente è stato disposto anche il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale.
Nel corso della stessa operazione, a Pollenza è stato sventato un furto ai danni di un’azienda del posto. Quattro persone, sorprese dai Carabinieri grazie all’intervento immediato seguito all’attivazione dell’allarme, sono fuggite per le campagne circostanti. I malviventi hanno abbandonato un furgone risultato rubato poche ore prima da un’azienda di Porto San Giorgio.
Oltre ai controlli mirati, sono stati predisposti posti di blocco sulle principali arterie stradali e ispezioni presso altri locali pubblici.Complessivamente sono state impiegate sei pattuglie, controllate 38 persone e 17 veicoli.
L’operazione rappresenta un importante segnale della presenza delle forze dell’ordine sul territorio e del loro impegno a tutela della legalità e della sicurezza dei cittadini.
I Carabinieri della Stazione di Matelica, con il supporto del Nucleo Operativo della Compagnia di Camerino e del Comando Provinciale di Ancona, hanno tratto in arresto un giovane di 24 anni, di origini albanesi e residente ad Ancona, accusato di atti persecutori e violenza sessuale nei confronti della ex compagna.
Nonostante la fine della relazione, il ragazzo aveva continuato a perseguitare la vittima con minacce e molestie, dimostrando un atteggiamento ossessivo e non rassegnato. Nei giorni scorsi, proprio a Matelica, si era reso protagonista di ulteriori comportamenti aggressivi e intimidatori nei confronti della donna, circostanze che avevano portato al suo deferimento all’autorità giudiziaria.
L’intensificarsi degli episodi persecutori ha portato all’emissione di un provvedimento restrittivo, eseguito dai militari. Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Ancona Montacuto, dove resterà a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Incidente nel tardo pomeriggio a Recanati, nei pressi dell’istituto tecnico Enrico Mattei. Intorno alle 18, una donna è rimasta vittima di un drammatico episodio: mentre si trovava fuori dalla propria auto – forse per raccogliere un oggetto caduto – il veicolo, per motivi ancora da chiarire, si è improvvisamente messo in movimento.
La donna, trovandosi chinata davanti alla macchina, è stata travolta e bloccata sotto il mezzo. Lanciato immediatamente l’allarme, sul posto è intervenuto il personale del 118 che, valutata la gravità della situazione, ha richiesto l'intervento dell’eliambulanza.
Presenti anche i vigili del fuoco, accorsi dalle sedi di Macerata e Osimo per prestare supporto nelle operazioni di soccorso e liberare la donna incastrata sotto la vettura.
La donna è stata portata all'ospedale Torrette. Al momento dell'intervento, riferiscono i vigili del fuoco, era coscente.
Questa notta un’importante operazione interforze è stata condotta nel territorio di Civitanova Marche dalla Polizia di Stato della Questura di Macerata, in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza e la Polizia Locale.
L’intervento straordinario è stato disposto dal Questore di Macerata, in attuazione delle direttive emerse nel Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto.
L’azione coordinata si è concentrata sulla prevenzione e sul contrasto alla cosiddetta "mala movida", nonché ai reati predatori, intensificandosi nei luoghi maggiormente frequentati della città, come il lungomare, dove si trovano numerosi chalet e locali notturni.
Nel corso dei controlli, sono state identificate 160 persone, con particolare attenzione a soggetti con precedenti di polizia. Le forze dell’ordine hanno inoltre effettuato accertamenti su 6 esercizi commerciali, rilevando diverse irregolarità ora al vaglio della Divisione di Polizia Amministrativa della Questura, che provvederà all’eventuale irrogazione delle sanzioni previste.
Sul fronte della viabilità, sono stati fermati 70 veicoli e elevate 2 sanzioni amministrative per infrazioni al Codice della Strada. Durante i controlli, un individuo è stato trovato in possesso di 1,8 grammi di hashish e sanzionato amministrativamente ai sensi della normativa sugli stupefacenti.
L’operazione si inserisce nel quadro del rafforzamento dei servizi di controllo del territorio voluto dalle autorità provinciali nel corso dell’ultimo fine settimana, con l’obiettivo di garantire sicurezza pubblica, soprattutto nelle aree più esposte ad assembramenti e fenomeni di degrado urbano.
Le forze di polizia annunciano che i controlli proseguiranno anche nelle prossime settimane, per contrastare comportamenti illeciti e garantire alla cittadinanza una fruizione serena degli spazi pubblici.
Nonostante fosse sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla madre 65enne, un uomo di 41 anni di Morrovalle è stato nuovamente denunciato dai carabinieri per aver infranto le disposizioni imposte dall'autorità giudiziaria. Il provvedimento era stato adottato nei suoi confronti nei mesi scorsi a seguito di episodi di maltrattamenti in famiglia.
L’uomo, già soggetto alla sorveglianza tramite braccialetto elettronico, ha danneggiato volontariamente il dispositivo rendendosi poi irreperibile, nel chiaro tentativo di sottrarsi al controllo delle forze dell’ordine. Un comportamento che non è passato inosservato ai militari della stazione di Morrovalle, che lo hanno prontamente deferito all’autorità giudiziaria.
Si tratta del secondo episodio di violazione della stessa misura: già lo scorso 7 giugno, infatti, l’uomo era stato sorpreso presso l’abitazione della madre, nonostante il divieto, e in quell’occasione era già scattata una prima denuncia.
Paura nel primo pomeriggio sul lungomare centro di Civitanova, dove un giovane è rimasto ferito in un incidente stradale che ha coinvolto uno scooter e un’auto. Lo scontro è avvenuto intorno alle 15:30 in via Matteotti, poco dopo lo chalet Il Veneziano.
Il ragazzo, che si trovava alla guida del due ruote, è caduto sull’asfalto a seguito dell’impatto. Soccorso tempestivamente dal personale del 118, è stato successivamente trasferito al pronto soccorso dell’ospedale di Civitanova Marche per accertamenti. Le sue condizioni non soono gravi.
Sul luogo dell'incidente sono intervenuti anche gli agenti della polizia locale, che hanno effettuato i rilievi e stanno ricostruendo l’esatta dinamica del sinistro.
Tragedia a Pollenza. Intorno alla 12 di questa mattina, è stato rinvenuto il cadavere di un uomo di 53 anni, originario di Treia, nel fiume Potenza, in località Molino.
Le prime indagini suggeriscono che la vittima possa essere precipitata dal ponte situato nelle vicinanze. Sul luogo del ritrovamento sono tempestivamente intervenuti i soccorritori del 118, insieme ai Carabinieri e ai Vigili del fuoco, che hanno avviato le procedure per il recupero della salma e per chiarire le circostanze dell'accaduto.
Al momento, non sono emerse ulteriori informazioni sulle motivazioni che hanno portato a questo tragico evento, ma dalle prime indagini sembra sia trattato di un gesto volontario. Le autorità continuano le indagini per confermare le prime ipotesi e fare luce su eventuali dettagli che possano aiutare a comprendere meglio la dinamica dei fatti.