Tragedia questa mattina sul litorale civitanovese, dove una turista di 79 anni, originaria di Perugia, ha perso la vita dopo un malore improvviso mentre si trovava nel parcheggio del ristorante Oasi, sul lungomare sud.
Il dramma si è consumato intorno alle 13. Sul posto è intervenuto il personale sanitario della Croce Verde di Civitanova Marche, che ha tentato in tutti i modi di rianimarla, purtroppo senza esito. Nonostante le manovre di emergenza, per la 79enne non c’è stato nulla da fare. Presenti anche gli agenti della Polizia di Stato ed i carabinieri della locale Compagnia, a cui spettano i rilievi di rito per ricostruire l’accaduto.
Sabato notte di incidenti sulle strade marchigiane. Il primo episodio si è verificato lungo la Strada Provinciale Corinaldese, intorno alle 00.30, dove un violento scontro ha coinvolto due automobili e una moto. L’impatto ha innescato anche un incendio, che ha distrutto i veicoli e si è propagato alla vegetazione della scarpata adiacente. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Senigallia, che hanno lavorato a lungo per spegnere le fiamme e mettere in sicurezza l’area.
Secondo una prima ricostruzione, l’urto sarebbe stato talmente violento da provocare l’incendio immediato dei mezzi, aggravando ulteriormente la situazione. Gli occupanti delle due auto hanno riportato ferite lievi, mentre il motociclista è stato soccorso dal 118 e trasferito d’urgenza all’ospedale regionale di Torrette. Le forze dell’ordine hanno effettuato i rilievi e gestito la viabilità, rimasta interrotta per alcune ore. Le cause dello schianto sono ancora in fase di accertamento.
Poche ore più tardi, intorno alle 4, un altro incidente ha richiesto l’intervento dei soccorsi a Falerone (Fermo), in contrada Volpi. Un’auto, per ragioni ancora da chiarire, è uscita di strada ed è finita contro una pianta.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Fermo, che hanno estratto il conducente dall’abitacolo, affidandolo poi alle cure dei sanitari del 118. Il ferito è stato trasportato in eliambulanza all’ospedale di Torrette per accertamenti. Presenti anche i carabinieri di Montegiorgio per i rilievi e la messa in sicurezza della zona.
TREIA - Nonostante fosse sottoposto alla misura alternativa della detenzione domiciliare disposta dall’Ufficio di Sorveglianza di Macerata, un 29enne di Treia è stato denunciato dai carabinieri per evasione.
Il giovane, già noto per analoghe violazioni in passato, è stato sorpreso lontano dalla propria abitazione senza alcuna autorizzazione. La sua assenza è stata accertata dai militari della locale stazione durante un controllo mirato.
Accertato l’allontanamento arbitrario, i carabinieri hanno proceduto a denunciarlo nuovamente e hanno richiesto alla competente autorità giudiziaria un aggravamento della misura restrittiva nei suoi confronti.
CIVITANOVA MARCHE — Tre giovani sono stati denunciati dai carabinieri dell’aliquota radiomobile della Compagnia di Civitanova per rissa e oltraggio a pubblico ufficiale. Si tratta di un 23enne marocchino residente in città, già noto alle forze dell’ordine, di un 20enne connazionale senza fissa dimora, e di una 16enne di Senigallia, anche lei con precedenti.
L’intervento è scattato nella serata di mercoledì in seguito a una chiamata di emergenza al numero unico 112 che segnalava una rissa tra giovani in una via del centro cittadino. Sul posto sono giunti i militari dell’Aliquota Radiomobile, supportati dagli agenti del Commissariato di Polizia locale.
All’arrivo delle forze dell’ordine, i tre giovani si sono mostrati subito reticenti a fornire le proprie generalità. Dopo qualche esitazione, i due ragazzi marocchini hanno collaborato consentendo di procedere all’identificazione, mentre la 16enne ha rifiutato di dichiarare le proprie generalità, rivolgendosi ai militari con frasi gravemente offensive.
Nonostante le difficoltà, i carabinieri hanno mantenuto la calma e, con professionalità, sono riusciti infine a identificare anche la ragazza. Per tutti e tre è scattata la denuncia all’autorità giudiziaria per rissa e oltraggio a pubblico ufficiale.
Controlli a tappeto questa mattina nell’area del mercato settimanale di Civitanova, dove si è svolta un’operazione interforze finalizzata alla tutela della legalità commerciale e della sicurezza alimentare. L’attività ha coinvolto il Nucleo Antisofisticazione e Sanità (NAS) dei Carabinieri di Ancona, il Servizio Igiene degli Alimenti di Origine Animale (SIAOA) dell’AST di Macerata e la Polizia Locale, con interventi mirati nell’area di piazza Gramsci.
Durante i controlli, è stato individuato un venditore abusivo, un uomo di 58 anni originario della Campania, intento a commercializzare generi alimentari senza alcuna autorizzazione. Il banco era allestito in prossimità di uno stand regolare, ma privo sia di concessione per l’occupazione di suolo pubblico, sia di autorizzazione per la vendita itinerante.
La Polizia Locale – attraverso il nucleo operativo per la tutela del consumatore – ha elevato una sanzione amministrativa di 5.000 euro per esercizio abusivo dell’attività commerciale, in violazione della normativa regionale sul commercio. È scattato anche il sequestro immediato della merce e delle attrezzature, che verranno confiscate.
Nel corso dell’operazione, il personale del SIAOA ha riscontrato diverse irregolarità legate alla tracciabilità degli alimenti, aspetto essenziale per garantirne provenienza e salubrità. Anche su questo fronte sono state avviate le procedure sanzionatorie previste dalla normativa igienico-sanitaria. Parallelamente, il NAS dei Carabinieri ha avviato ulteriori accertamenti su eventuali violazioni di specifica competenza.
Un sabato pomeriggio da dimenticare per tre giovani turisti tedeschi che, dopo una giornata al mare, sono rimasti bloccati con il loro veicolo sotto il sottopasso di Castellaro, a Civitanova.
Intorno alle 18.30, il loro monovolume Mercedes, carico di attrezzatura sportiva – una tavola da surf e alcune biciclette fissate sul portapacchi – ha tentato il transito nel sottopasso che collega via Regina Elena alla Statale Adriatica 16, non rispettando però l'altezza massima consentita di 2,10 metri.
Il risultato è stato inevitabile: il veicolo è rimasto incastrato a metà del passaggio, bloccando completamente la circolazione in direzione di Corso Umberto I e provocando pesanti rallentamenti al traffico in una fascia oraria già critica.
Sul posto è prontamente intervenuta la Polizia Locale, che ha avviato le operazioni per liberare il mezzo e ripristinare la viabilità. Secondo quanto emerso, i tre turisti verranno sanzionati per non aver rispettato le limitazioni di altezza del sottopasso.
Un acceso litigio tra ex compagni si è trasformato in aggressione ieri sera in piazza Cavour, nel cuore del capoluogo dorico. Protagonisti della vicenda un uomo e una donna, entrambi italiani di 55 anni, che si sarebbero incontrati per caso nel centro cittadino, dopo aver chiuso la loro relazione da alcuni mesi.
Secondo la ricostruzione fornita agli agenti intervenuti sul posto, la discussione sarebbe scoppiata a seguito di un rimprovero da parte della donna, che aveva criticato l’atteggiamento dell’ex compagno nei confronti di una coppia di giovani, successivamente allontanatasi.
Dalle parole si sarebbe passati ai fatti: l’uomo, visibilmente contrariato, avrebbe colpito la donna alla testa. Provvidenziale l’arrivo di una volante della polizia, che ha bloccato l’aggressore e riportato la calma.
Una versione differente è stata fornita dall’uomo, che ha spiegato di aver discusso con uno dei ragazzi credendo che avesse rivolto apprezzamenti alla ex compagna. Quanto all’aggressione, ha dichiarato di aver agito per difendersi, sostenendo che la donna avrebbe lanciato contro di lui una bottiglia di birra vuota.
La donna è stata accompagnata al pronto soccorso per accertamenti. La polizia ha identificato i due protagonisti e sta vagliando le rispettive responsabilità per chiarire l’esatta dinamica dei fatti.
È scattata nelle prime ore della mattinata di venerdì 27 giugno un’operazione interforze ad “Alto Impatto” presso il complesso residenziale Hotel House di Porto Recanati. L’intervento ha visto impegnati uomini e mezzi della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza – presente anche con unità cinofila ed elicottero – e della Polizia locale.
Durante l’attività, avviata all’alba, sono stati identificati circa cento soggetti, in larga parte di origine straniera. All’interno del cortile del plesso, l’unità cinofila della Guardia di Finanza ha rinvenuto una bustina contenente hashish, che è stata sequestrata a carico di ignoti.
Oltre ai controlli sulle persone, sono state effettuate verifiche su una ventina di veicoli. Le forze dell’ordine hanno elevato diverse sanzioni per violazioni al Codice della Strada: cinque conducenti sono stati multati per mancato uso delle cinture di sicurezza, mentre altri due per circolazione con veicolo non revisionato.
L’operazione si inserisce nell’ambito delle attività coordinate di prevenzione e presidio del territorio, volte a rafforzare la sicurezza in una delle aree urbane più complesse della costa marchigiana.
Un controllo della Polizia Stradale delle Marche ha portato alla scoperta di gravi violazioni nel trasporto di animali vivi. Il 25 giugno scorso, al casello autostradale di Ancona Nord, è stato fermato un autoarticolato spagnolo che trasportava 203 ovini dalla Francia alla Puglia.
Durante l'ispezione, condotta dalla Sezione di Macerata con il supporto delle pattuglie di Fermo e Pesaro, sono emerse diverse irregolarità, sia nella documentazione che nella gestione del carico. L’infrazione più grave: la totale assenza di abbeveraggio per gli animali, costretti a viaggiare per oltre 16 ore senza acqua, sotto temperature elevate.
Grazie alla collaborazione di due veterinarie del Servizio Sanitario di Fermo, intervenute sul posto, è stato accertato che gli ovini versavano in condizioni di grave sofferenza. Per tutelarne il benessere, gli animali sono stati condotti in una stalla in Abruzzo per essere rifocillati, non essendo più in grado di proseguire il viaggio.
Il conducente del mezzo è stato sanzionato con una multa di circa 5.000 euro, per violazioni alla normativa sul trasporto di animali vivi e al regolamento europeo per la tutela del loro benessere.
Nel primo pomeriggio di oggi in via De Gasperi, nella frazione di Villa Potenza a Macerata, tre auto sono rimaste coinvolte in un incidente stradale nei pressi del Centro Fiere. Sul posto sono intervenute tempestivamente le ambulanze del 118, i vigili del fuoco e la polizia locale di Macerata per i rilievi e la gestione della viabilità.
Nell’impatto sono rimaste ferite tre persone: due donne di 45 e 46 anni e un uomo di 72 anni. Fortunatamente nessuno di loro versa in gravi condizioni, ma tutti sono stati trasportati all’ospedale di Macerata per ulteriori accertamenti.
A causa dell’incidente, il traffico per chi proviene da Villa Potenza ha subito pesanti rallentamenti ed è stato deviato verso Montecassiano per consentire la messa in sicurezza della carreggiata e i rilievi di legge.
Portano la loro Range Rover in officina per farla riparare, ma pagano con un assegno che risulta inesigibile. Per questo motivo una coppia, lui 29enne residente nel Ravennate e lei 36enne residente a Treia, entrambi di origini romene, è stata denunciata per truffa in concorso dai carabinieri della stazione di Macerata.
La vicenda è avvenuta alcuni giorni fa, quando i due si sono recati presso una nota officina meccanica del capoluogo per ritirare la loro vettura. Dopo aver saldato il conto dei lavori, pari a 1.746 euro, con un assegno postale, hanno lasciato l’officina apparentemente in regola. Ma qualche giorno dopo, il titolare dell’esercizio, al momento dell’incasso, ha scoperto che l’assegno era stato respinto da Poste Italiane.
A seguito della denuncia sporta il 13 giugno presso la caserma dei carabinieri di Macerata, sono scattati immediati accertamenti: le indagini hanno permesso di appurare che l’assegno era collegato a un conto postale già chiuso da circa un mese e, quindi, del tutto inesigibile.
I militari, dopo aver raccolto gli elementi a carico della coppia - già nota alle forze dell’ordine per precedenti analoghi - hanno provveduto a denunciarli all’autorità giudiziaria per truffa in concorso.
Nelle ultime ore, le stazioni di Recanati e Porto Recanati hanno eseguito due arresti nei confronti di altrettanti soggetti condannati per gravi reati.
A Recanati, i militari dell’Arma hanno rintracciato e tratto in arresto un uomo di 48 anni, di origini romene, residente nella città leopardiana e già noto alle forze dell’ordine. Il Tribunale di Macerata ha disposto nei suoi confronti un ordine di carcerazione per una condanna definitiva a 6 anni e 6 mesi di reclusione, con l’accusa di violenza sessuale aggravata su minore, reato commesso tra il 2018 e il 2021. L’uomo è stato localizzato nella tarda mattinata di ieri, arrestato e condotto presso la Casa Circondariale di Fermo.
Sempre ieri, i Carabinieri della Stazione di Porto Recanati hanno arrestato un secondo uomo, questa volta di 57 anni, originario della Tunisia e anch’egli già noto alle forze dell’ordine. L’uomo dovrà scontare una pena di 3 anni e 4 mesi di reclusione per il reato di maltrattamenti contro familiari e conviventi, compiuto a Recanati nel 2020. Dopo le formalità di rito, è stato anch’egli trasferito nel carcere di Fermo, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Le operazioni si inseriscono nell’ambito delle attività di controllo del territorio e tutela delle fasce deboli portate avanti dai Carabinieri su scala provinciale.
Civitanova Marche – Con l’arrivo dell’estate e il conseguente aumento della presenza di turisti e residenti lungo le coste, la Guardia Costiera di Civitanova Marche ha intensificato le attività di vigilanza nell’ambito dell’operazione “Mare e Laghi Sicuri”. L’obiettivo è chiaro: garantire la sicurezza di bagnanti e diportisti, promuovendo un uso corretto e consapevole del mare.
Durante i recenti controlli, effettuati sia via mare con mezzi nautici che da terra con pattuglie mobili, il personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo ha individuato e sequestrato numerosi attrezzi da pesca non autorizzati. Tra questi, nasse, reti da posta e trappole per polpi, posizionate in tratti di mare particolarmente frequentati e in prossimità delle zone dedicate alla balneazione. Tali strumenti rappresentano un rischio concreto per la sicurezza e violano le normative che regolano la pesca marittima.
“La sicurezza di cittadini e turisti è una priorità assoluta durante la stagione estiva – ha dichiarato l’Ufficio Circondariale Marittimo – così come la tutela dell’ambiente marino e il contrasto a ogni forma di pesca illegale, che minaccia la biodiversità e l’equilibrio dell’ecosistema”.
I controlli proseguiranno per tutta la stagione balneare, con l’intento di scoraggiare comportamenti pericolosi o fuori legge e di promuovere il rispetto delle regole e dell’ambiente marino.
Nel pomeriggio di mercoledì, gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Macerata hanno tratto in arresto un giovane italiano di 25 anni, destinatario di un Mandato di Arresto Europeo emesso dalle autorità giudiziarie francesi. L’uomo era ricercato per i reati di rapina e associazione a delinquere, commessi a Nizza circa due mesi fa.
L’operazione è scattata a seguito di un'attenta attività di indagine e cooperazione internazionale. Gli investigatori, grazie a un tempestivo intervento, sono riusciti a localizzare il ricercato in un B&B del centro di Macerata. Dopo aver individuato la stanza in cui si trovava, gli agenti hanno proceduto all’identificazione e all’immediato arresto dell’uomo.
Determinante è stato il supporto del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia – Divisione S.I.Re.N.E. del Ministero dell’Interno, che ha confermato la validità del provvedimento europeo e collaborato all’organizzazione dell’intervento.
Il giovane è stato condotto presso la Casa Circondariale di Ancona, a disposizione della Corte di Appello, competente per la procedura di estradizione. Il provvedimento restrittivo è stato eseguito anche in considerazione del concreto pericolo di fuga, evidenziato dal fatto che il soggetto non risiedeva stabilmente nella provincia di Macerata.
L’operazione rappresenta un ulteriore esempio dell’efficacia degli strumenti di cooperazione internazionale e dell’impegno costante della Polizia di Stato nella tutela della sicurezza pubblica.
Nella tarda mattinata di ieri, i carabinieri della stazione di Tolentino hanno rintracciato e tratto in arresto una donna di 65 anni residente a Visso, già nota alle forze dell’ordine, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Macerata.
La misura è stata disposta il 23 giugno: la donna dovrà scontare una pena definitiva di sei mesi di reclusione per reati di minacce aggravate commessi nell’arco di tempo compreso tra il 2015 e il 2018.
Una volta individuata, i militari hanno proceduto all’arresto. Dopo le formalità di rito, la 65enne è stata condotta presso il carcere di Pesaro, dove sconterà la pena stabilita dall'autorità giudiziaria.
Un brutto incidente si è verificato oggi, intorno alle 14, lungo la strada che collega Recanati a Castelfidardo, in contrada Ricciola. A scontrarsi, all'altezza dell'incrocio con la strada per Bagnolo, sono stati uno scooter guidato da un ragazzo di 17 anni residente a Castelfidardo e una Kia Picanto condotta da una donna.
La dinamica dell’impatto è ancora in fase di accertamento e sul posto sono intervenuti i carabinieri per i rilievi del caso. Nell’urto, il giovane è stato sbalzato a terra riportando diversi politraumi.
Vista la gravità delle ferite, si è reso necessario l’intervento dell’eliambulanza, che ha trasportato il ragazzo in codice rosso all’ospedale regionale di Torrette di Ancona. Nonostante la serietà dell'incidente, le sue condizioni non sarebbero tali da far temere il peggio. Sul luogo del sinistro è intervenuta anche un’ambulanza del 118 per prestare i primi soccorsi.
I Carabinieri della Stazione di Macerata hanno denunciato un giovane tunisino di 25 anni, domiciliato in città, per tentato furto su autovettura e per falsità ideologica commessa da privato.
Il caso è emerso dopo che una donna di 79 anni si è recata ieri pomeriggio presso la caserma dei Carabinieri per denunciare un tentato furto subito nella notte. La sua vettura, parcheggiata sotto casa, era stata oggetto di effrazione: all’interno era stato messo tutto a soqquadro, ma nulla risultava asportato. La donna ha però consegnato ai militari un telefono cellulare rinvenuto nell’abitacolo, presumibilmente appartenente all’autore del gesto.
Le indagini avviate immediatamente dai Carabinieri hanno permesso, attraverso la verifica dei dati anagrafici della SIM inserita nello smartphone, di risalire al presunto responsabile: un 25enne tunisino, che poche ore prima si era presentato presso lo stesso comando per denunciare lo smarrimento del proprio telefono.
La singolare coincidenza ha portato i militari a ricostruire rapidamente i fatti e a denunciare l’uomo per tentato furto e per aver falsamente attestato al Pubblico Ufficiale il presunto smarrimento del cellulare. Lo smartphone e la SIM sono stati sottoposti a sequestro e messi a disposizione dell’atorità giudiziaria.
Intorno all'ora di pranzo, un uomo di circa 60 anni ha accusato un malore mentre si trovava in piazza Leopardi, a Recanati, probabilmente a causa del forte caldo. Dopo un improvviso mancamento, la situazione è apparsa sin da subito grave.
In attesa dell’arrivo dell’ambulanza del 118, una coppia presente sul posto è intervenuta tempestivamente. Lei, una dottoressa di Trieste in vacanza nelle Marche, ha preso il defibrillatore presente per le emergenze e ha iniziato le manovre di rianimazione. All’arrivo dei soccorsi, l’intervento è proseguito. Dopo quasi 15 minuti, l’uomo ha ripreso conoscenza ed è stato trasportato in ospedale per ulteriori accertamenti.
Nella mattinata di ieri, gli agenti della squadra mobile della Questura di Macerata hanno arrestato una donna di 42 anni, di origine georgiana, residente in provincia di Macerata e incensurata, per il reato di possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi.
L’operazione rientra in un’indagine di più ampio respiro condotta su scala nazionale e mirata a smantellare un sodalizio criminale composto da cittadini extracomunitari. Il gruppo, secondo gli inquirenti, avrebbe fornito documenti d'identità falsi a connazionali per eludere la normativa del cosiddetto Decreto Flussi e lavorare in Italia senza averne i requisiti.
Durante una perquisizione personale e domiciliare presso l’abitazione della donna, gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato un documento d’identità polacco, risultato manifestamente falso. Dopo il sequestro, la donna è stata condotta in Questura, dove, all’esito dei rilievi fotodattiloscopici, è stata confermata la non autenticità del documento.
Informato il Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Macerata, la donna è stata formalmente arrestata per il reato di possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi. Tuttavia, su disposizione dello stesso magistrato, è stata immediatamente rimessa in libertà.
A carico della 42enne è scattata anche una denuncia per violazione delle norme sull’immigrazione, in quanto irregolare sul territorio nazionale. È stata quindi segnalata in stato di libertà ai sensi dell’articolo 10 bis del Testo Unico sull’Immigrazione. L’indagine prosegue per individuare eventuali altri soggetti coinvolti nel traffico di documenti falsi.
Nel pomeriggio di ieri, 24 giugno, gli agenti della squadra mobile della Questura di Macerata hanno arrestato una donna di 43 anni, senza fissa dimora, già nota alle forze dell’ordine per numerosi precedenti legati a reati contro il patrimonio, violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
L’arresto è stato eseguito in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata – Ufficio Esecuzioni Penali, che disponeva la revoca del decreto di sospensione e il ripristino dell’ordine di carcerazione. La donna, rintracciata nei pressi dei Giardini di via Isonzo, a Macerata,con l’ausilio della Squadra Volante, è stata condotta in carcere a Pesaro, dove dovrà scontare un anno di reclusione per fatti risalenti al 2020.
All’epoca, durante un controllo di polizia, la donna – in evidente stato di alterazione – era stata accompagnata al pronto soccorso per accertamenti sanitari, ma aveva reagito con frasi ingiuriose e minacciose rivolte agli agenti e al personale medico. Per quel comportamento era stata denunciata a piede libero per violenza, minaccia e oltraggio a pubblico ufficiale.