A Muccia, i Carabinieri della Nucleo Radiomobile di Camerino hanno arrestato due uomini di origini moldave durante un controllo stradale nell'entroterra maceratese colpito dal sisma del 2016. I due, un 36enne residente a Tivoli e un 47enne senza fissa dimora, sono stati trovati in possesso di documenti d'identità e di guida rumeni contraffatti.
Durante il controllo, i Carabinieri hanno fermato un veicolo con a bordo quattro operai di una ditta edile di Roma impegnata nei lavori di ricostruzione post-sisma. Dopo verifiche approfondite, è emerso che le carte d'identità rumene valide per l'espatrio e una patente di guida presentate dai due arrestati erano falsi, nonostante fossero ben fatte.
Dopo le procedure di rito, i due moldavi sono stati messi a disposizione della competente Autorità Giudiziaria, in attesa del giudizio direttissimo che si terrà in giornata. I documenti contraffatti sono stati sequestrati.
Questa mattina, i vigili del fuoco sono intervenuti sul Monte San Vicino per soccorrere un escursionista di Osimo, di circa 60 anni, che è scivolato per venti metri in una scarpata mentre percorreva il sentiero per la Grotta di San Francesco.
Sul luogo dell'incidente sono arrivati prontamente la squadra dei volontari dei vigili del fuoco di Apiro e una squadra SAF (Speleo Alpino Fluviale) da Macerata. L'escursionista è stato recuperato e portato in un luogo sicuro. Dopo essere stato stabilizzato dal personale del 118, è stato infine recuperato tramite verricello dall'eliambulanza.
Un incidente stradale si è verificato poco prima delle ore 10 in località Berta, nel comune di Treia, dove due furgoni si sono scontrati. A causa del violento impatto, una persona è rimasta incastrata all'interno di uno dei veicoli. I vigili del fuoco del distaccamento di Macerata sono intervenuti prontamente sul posto, collaborando con il personale sanitario del 118. La squadra dei vigili del fuoco ha lavorato per estrarre il ferito, che è stato successivamente trasportato in eliambulanza all’ospedale di Torrette di Ancona per ricevere le cure necessarie.
I vigili del fuoco hanno anche provveduto a mettere in sicurezza i mezzi coinvolti nell’incidente, evitando ulteriori pericoli. Le cause dell’incidente sono ancora al vaglio delle autorità competenti.
L’intervento tempestivo di vigili del fuoco e soccorritori ha evitato conseguenze più gravi per la persona coinvolta nell’incidente.
Nel pomeriggio di ieri, la Polizia di Stato di Macerata, ha sottoposto al regime di detenzione domiciliare un cittadino italiano di circa quarant’anni, residente a Macerata, pregiudicato per reati contro la persona e in materia di stupefacenti.
Nello specifico, il provvedimento è stato emesso su disposizione del Tribunale di Sorveglianza per il Distretto della Corte di Appello di Ancona ed eseguito dai poliziotti della Squadra Mobile poiché l’uomo è stato ritenuto colpevole per reati in materia di stupefacenti commessi in passato.
In una circostanza, fu trovato in possesso di sostanza stupefacente in seguito ad un’operazione antidroga condotta dai poliziotti della Questura e deferito all'autorità giudiziaria. Nella giornata di ieri, al termine degli accertamenti di rito lo stesso è stato collocato presso il suo domicilio, dove dovrà scontare una pena di sei mesi di reclusione.
Macerata piange la scomparsa di Lorenzo Antonelli. Stimato odontoiatra della città, è venuto a mancare ieri all’età di 96 anni, lasciando un vuoto profondo nella comunità che tanto lo ha amato e rispettato. Conosciuto per la sua dedizione al lavoro e per l’approccio umano con cui ha trattato ogni paziente, Antonelli è stato un punto di riferimento per molti nel campo dell’odontoiatria.
Il suo studio dentistico è stato per decenni il luogo in cui generazioni di maceratesi si sono affidate alle sue cure. Dopo la pensione, ha affidato la gestione dello stesso al figlio Luca, anch'egli dentista. La sua passione per il lavoro e il suo impegno sono stati trasmessi alla famiglia, che oggi porta avanti con dedizione questa tradizione.
Lorenzo Antonelli lascia la moglie Maria Cecilia, i figli Luca e Marco, e i nipoti. La sua scomparsa lascia un profondo dolore in tutti coloro che l’hanno conosciuto. I funerali si terranno mercoledì 5 febbraio alle 10:30, nella chiesa di Santa Croce di Macerata. La cerimonia avrà luogo dopo il trasporto dalla Croce Verde Servizi Sforzacosta.
Nella serata di ieri, un episodio di violenza è avvenuto pronto soccorso dell'ospedale di Civitanova Marche, quando un uomo, ultrasessantenne di nazionalità italiana e senza precedenti penali, ha aggredito un infermiere. In base a una ricostruzione, il 60enne si era recato in ospedale per una visita, ma, innervosito dall'attesa, avrebbe iniziato a inveire contro il personale sanitario, colpendo poi l'infermiere con uno schiaffo.
La situazione, che aveva generato preoccupazione tra il personale, è stata prontamente gestita grazie all'intervento della polizia di Stato. Gli agenti, giunti sul posto con una volante, hanno trovato l'infermiere e l'aggressore già separati e tranquillizzati dal personale di sicurezza. Una volta ricostruita la dinamica dell'accaduto, l'uomo è stato identificato e denunciato.
Nonostante il gesto violento, che ha causato solo lievi lesioni all'infermiere, l'incidente ha determinato una breve interruzione delle attività al pronto soccorso, che sono riprese prontamente grazie all'immediato intervento delle forze dell'ordine.
L'uomo è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Macerata per i reati di lesioni a un operatore sanitario e interruzione di pubblico servizio. Le indagini sono ancora in corso per approfondire l'accaduto e verificare eventuali ulteriori responsabilità.
Camion cisterna carico di liquami si ribalta e finisce fuori dalla sede stradale: chiusa la provinciale 78. I vigili del fuoco, con una squadra proveniente dal comando provinciale di Macerata e una squadra del distaccamento di Tolentino, sono intervenuti, intorno alle ore 14:30 del pomeriggio, lungo la strada provinciale 78 che conduce all'Abbadia di Fiastra, per un autoarticolato che si è rovesciato poco dopo un cavalcavia, appoggiandosi su una fiancata, in un campo fuori dalla carreggiata.
Resta ancora da chiarire l'esatta dinamica dell'incidente. L'autista, che è riuscito a uscire autonomamente dal mezzo, è stato successivamente soccorso dai sanitari del 118. I vigili del fuoco, insieme ai carabinieri, hanno provveduto alla messa in sicurezza dell'area, mentre sono tuttora in corso le operazioni di recupero del mezzo pesante. Nel frattempo, sono stati monitorati eventuali sversamenti di liquidi e un'altra cisterna è stata impiegata per il travaso del carico. Sul posto è intervenuta anche la ditta specializzata di soccorso stradale Zallocco, insieme all'Arpam, che si sta occupando del monitoraggio delle eventulei fuoriuscite di liquami.
Il tratto interessato è stato chiuso per le operazioni di soccorso in entrambe le direzioni. Attualmente tutto il traffico proveniente da Sarnano viene deviato su Urbisaglia e percorsi alternativi, mentre le auto provenienti da Sforzacosta vengono dirottate verso la zona Divina Pastora.
Nessun altro mezzo è stato coinvolto nel sinistro. Ai rilievi procedono i carabinieri del nucleo radiomobile della Compagnia di Tolentino, presenti anche i militari della Forestale ed i colleghi delle stazioni di Tolentino e Belforte. Le operazioni di bonifica e recupero del mezzo pesante andranno avanti almeno fino a notte fonda.
(Foto di Giammario Scodanibbio)
Finta guerriglia urbana a Castelraimondo: sei giovani organizzano una competizione di softair senza autorizzazione. Nella serata di venerdì 2 febbraio, i residenti della zona industriale di Piani di Lanciano, nel comune di Castelraimondo, sono stati testimoni di scene che hanno fatto temere il peggio. Alcuni giovani, con il volto travisato e armati di pistole, si sono affrontati nelle vie e tra i capannoni della zona, scatenando il panico tra i cittadini. I residenti, preoccupati per la propria sicurezza, hanno immediatamente allertato i carabinieri, che si sono prontamente mobilitati.
Le pattuglie del nucleo radiomobile della compagnia carabinieri di Camerino, insieme a quelle delle stazioni di Castelraimondo e Matelica, sono arrivate sul luogo dei fatti, dove hanno trovato i sei giovani ancora presenti e pronti ad abbandonare le armi. Al momento dell'intervento, i ragazzi hanno deposto le pistole a terra in segno di resa.
La situazione è stata chiarita poco dopo l'arrivo dei militari. I protagonisti dell'incidente, tutti di età compresa tra i 21 e i 24 anni, avevano organizzato una partita di softair, senza autorizzazione né preavviso, in una zona industriale apparentemente deserta. Le armi in loro possesso, pur essendo perfette repliche di armi da fuoco, erano in realtà ad aria compressa, utilizzate per simulare uno scontro tattico.
Nonostante la natura di gioco delle armi, l'episodio ha suscitato allarme tra la popolazione, che ha temuto che si trattasse di un conflitto armato. Per tale motivo, i sei giovani sono stati identificati e denunciati all'autorità giudiziaria per il reato di procurato allarme.
A seguito dell'incidente, i carabinieri hanno colto l'occasione per sensibilizzare i giovani sull'importanza di rispettare le normative in materia di sicurezza e di non intraprendere iniziative simili senza le dovute autorizzazioni. Le forze dell'ordine hanno inoltre evidenziato i pericoli che tali attività comportano, non solo per la comunità, ma anche per i partecipanti stessi, dato che le armi utilizzate in queste simulazioni sono perfettamente simili a quelle reali.
++ AGGIORNAMENTO ++
L'Associazione sportiva dilettantistica "A.s.d.s.a.c. Il Cassero Bsb" di Castelraimondo, in una nota, comunica la propria totale estraneità ai fatti oggetto dell'articolo "non risultando alcuno dei propri tesserati coinvolto negli eventi in questione".
L'Associazione stessa, difatti, "opera in piena conformità al quadro normativo vigente, essendo munita di tutte le autorizzazioni, certificazioni e coperture assicurative previste dalla legge per l'esercizio dell'attività sportiva dilettantistica, nel rispetto delle disposizioni emanate dal Coni". Ovvero, "l’attività sportiva viene svolta esclusivamente in aree previamente autorizzate dalle competenti autorità; nel rispetto dei protocolli di sicurezza federali; sotto la supervisione di istruttori qualificati e con dotazioni tecniche conformi alle normative di settore".
"A.s.d.s.a.c. Il Cassero Bsb" di Castelraimondo nella nota "stigmatizza fermamente ogni forma di esercizio abusivo della disciplina, che oltre a configurare potenziali profili di illiceità, arreca un significativo nocumento all'immagine di uno sport praticato da migliaia di tesserati nel territorio nazionale". Infine, conferma la prosecuzione "nella sua attività di promozione della disciplina sportiva del softair nel rigoroso rispetto del quadro normativo vigente, garantendo ai propri associati la pratica dell'attività in condizioni di assoluta sicurezza e legalità".
Un drammatico malore ha colpito questa mattina, nel pieno centro di Macerata, Michele Gentile, ex appuntato dei carabinieri, di 88 anni. L'uomo si è accasciato improvvisamente a terra in via Domenico Ricci, poco dopo le 11:30, senza che i soccorsi potessero fare nulla per salvarlo.
Secondo le prime ricostruzioni, Gentile si era recato presso la sede dell'Associazione Nazionale Carabinieri (Anc), dove era solito fare visita. Dopo aver parcheggiato l’auto nelle vicinanze ed essere entrato per pochi minuti, al momento di uscire ha accusato un malore improvviso.
I primi a intervenire sono stati i volontari della Croce Rossa, la cui sede si trova proprio accanto a quella dell’Anc. Poco dopo è giunto anche il personale del 118, ma purtroppo ogni tentativo di rianimazione si è rivelato vano.
Per permettere i rilievi del caso e la rimozione della salma, la strada è rimasta chiusa per diverso tempo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, visibilmente addolorati per la perdita di un collega in congedo, e la polizia locale.
Originario della Puglia, Michele Gentile risiedeva da molti anni a Macerata insieme alla moglie. La coppia non aveva figli. In pensione ormai da tempo, era una presenza familiare nel centro storico, dove si recava quasi ogni giorno per incontrare i suoi ex commilitoni e trascorrere del tempo presso l'Anc. Un volto noto per molti maceratesi, che ora piangono la sua scomparsa.
Espulso cittadino egiziano per spaccio di droga: rimpatriato dalla polizia di Stato. Nella giornata di ieri, gli agenti specializzati della Questura di Macerata hanno eseguito l'espulsione di un 25enne, accompagnandolo coattivamente alla frontiera di Roma Fiumicino, da dove è stato imbarcato su un volo diretto in Egitto.
L’espulsione è stata disposta dal prefetto di Macerata con provvedimento emesso lo scorso 29 gennaio, immediatamente eseguibile grazie al decreto firmato dal questore nello stesso giorno. Nei giorni precedenti, il giovane aveva cercato di evitare il rimpatrio presentando, tramite il proprio difensore, una richiesta di asilo politico. Tuttavia, la Commissione Territoriale di Ancona ha respinto l’istanza lo scorso 31 gennaio, ritenendola "manifestamente infondata".
In passato, il 25enne era già stato detenuto per reati legati alla detenzione e allo spaccio di sostanze stupefacenti. Sebbene fosse in possesso di un regolare permesso di soggiorno per motivi di lavoro, il titolo gli era stato revocato a seguito della reiterazione di gravi reati. Non avendo più diritto a rimanere sul territorio italiano, è stato rimpatriato nel Paese d’origine. L'operazione si inserisce nell’ambito di un più ampio impegno delle forze dell’ordine per garantire la sicurezza e contrastare fenomeni di illegalità legati all’immigrazione irregolare.
Furto in una chiesa: denunciata una donna per furto aggravato e ricettazione. Prosegue l’impegno della Compagnia dei carabinieri di Tolentino nella prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio. Nel mese di gennaio sono stati intensificati i controlli nelle fasce orarie più critiche per furti in abitazioni ed esercizi commerciali, con l'obiettivo di arginare e contrastare questi reati.
Un'operazione condotta dalla stazione dei carabinieri di Urbisaglia ha portato all'individuazione di una donna sospetta all’interno di una chiesa del paese, teatro di ripetuti furti nei giorni precedenti. Il parroco aveva segnalato la sottrazione di offerte dalle cassettine metalliche, oltre ad ammanchi di denaro nella sacrestia, avvenuti in orari in cui l’edificio era chiuso.
A metà gennaio, i militari hanno sorpreso all’interno della chiesa una donna, già nota alle forze dell’ordine per legami con il mondo degli stupefacenti. Alla vista dei carabinieri, ha tentato di allontanarsi furtivamente, ma è stata prontamente fermata per un controllo. Durante la perquisizione, è stata trovata in possesso di una banconota da 50 euro, sottratta poco prima dalla sacrestia, dove un fedele l’aveva lasciata in offerta.
Ulteriori accertamenti hanno permesso di scoprire che la donna deteneva anche una chiave della chiesa, risultata provento di furto. Chiave che è stata prontamente sequestrata e restituita al legittimo proprietario. Al termine delle indagini, la sospettata è stata denunciata alla Procura della Repubblica di Macerata per furto aggravato e ricettazione. Le indagini proseguono per verificare eventuali collegamenti con altri episodi simili verificatisi nella zona.
Evasione fiscale e crediti d'imposta inesistenti: maxi-operazione della guardia di finanza a Civitanova Marche. Le Fiamme Gialle hanno condotto un'importante operazione a tutela dell'Erario e della spesa pubblica nazionale e comunitaria, individuando una società operante nel distretto calzaturiero locale che ha omesso di presentare le dichiarazioni fiscali obbligatorie per alcuni anni.
L'indagine, basata su approfondite attività d’intelligence e incrocio dei dati provenienti dai database operativi della guardia di finanza, ha portato alla scoperta di un'evasione fiscale significativa. La società, attiva nel settore delle pelli, del cuoio e delle calzature, per gli anni 2021-2023 non ha dichiarato ricavi e ha contabilizzato costi non deducibili per un totale di circa 2,5 milioni di euro, con un’imposta sul valore aggiunto dovuta superiore a 500 mila euro.
A seguito di questa verifica fiscale, il legale rappresentante dell’impresa è stato segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata per le ipotesi di reato di "dichiarazione infedele" e "omessa dichiarazione".
Le irregolarità non si sono limitate all’ambito fiscale. I finanzieri hanno accertato che la società ha irregolarmente compensato debiti contributivi previdenziali e assistenziali dovuti all'Inps per un totale di 3.339 euro, utilizzando un credito di imposta finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) per investimenti in beni strumentali nuovi. Tuttavia, dalle scritture contabili e dai bilanci presentati, non è emerso alcun acquisto di beni che rispettassero i requisiti di innovazione tecnologica richiesti per l’agevolazione fiscale, rendendo il credito inesistente.
Si sottolinea che il procedimento penale è attualmente nella fase delle indagini preliminari e che, in base al principio della presunzione d’innocenza, la persona denunciata non potrà essere considerata colpevole fino a sentenza irrevocabile di condanna.
Grave incidente nel primo pomeriggio di oggi in località Catafolle, nel territorio comunale di Cingoli. Due auto si sono scontrate frontalmente per cause ancora in corso di accertamento. A bordo delle vetture viaggiavano due donne: una ragazza di vent'anni e una donna di quarant'anni.
L’impatto, avvenuto intorno alle 14, ha reso necessario l’intervento immediato dei soccorsi. Sul posto sono arrivati i sanitari del 118, i vigili del fuoco del comando di Macerata e del distaccamento di Apiro, oltre ai carabinieri per i rilievi del caso.
Entrambe le donne sono state trasportate d'urgenza all'ospedale di Torrette, ad Ancona. Necessario l’intervento dell’eliambulanza. Le forze dell’ordine stanno ora cercando di ricostruire la dinamica dell’incidente per chiarire le responsabilità dello scontro.
Paura nel pomeriggio di oggi a Rotella (Ascoli Piceno), dove un'auto è uscita di strada in contrada Colle, precipitando per circa 15 metri in una scarpata. Il conducente, unico occupante del veicolo, è rimasto ferito ed è stato trasportato in ospedale in codice giallo, con lesioni di media gravità.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i vigili del fuoco, che hanno recuperato l'uomo e lo hanno affidato ai sanitari del 118 per le prime cure. Successivamente, con l’ausilio di una gru, è stato possibile riportare il mezzo incidentato sulla carreggiata.
Presenti anche i carabinieri, che hanno effettuato i rilievi per ricostruire la dinamica dell’incidente. Restano ancora da chiarire le cause che hanno portato il conducente a perdere il controllo del veicolo.
Un episodio di violenza domestica si è verificato nella località di Torrette ad Ancona nella serata di ieri, 3 febbraio. Un uomo di 40 anni, di origini romene, è stato arrestato con l'accusa di maltrattamenti in famiglia dopo aver aggredito la propria compagna. Il fatto è avvenuto dopo un acceso diverbio verbale tra i due.
Secondo le prime ricostruzioni, il 40enne, ubriaco, ha inizialmente avuto una discussione verbale con la donna. Quando lei si è ritirata in una stanza per cercare rifugio, l'uomo ha continuato a sfogare la sua rabbia distruggendo vari oggetti all'interno dell’abitazione. In un secondo momento, ha sfondato la porta dietro la quale la compagna si era rinchiusa, accrescendo la violenza e il pericolo.
La situazione è degenerata rapidamente, ma la polizia di Stato è intervenuta prontamente. Dopo una prima segnalazione di un diverbio, gli agenti sono arrivati sul posto e hanno trovato l’uomo in evidente stato di alterazione. Poco dopo, è giunta una seconda chiamata di emergenza, che ha richiesto un intervento urgente. All’arrivo della polizia, la compagna dell’uomo è stata trovata visibilmente scossa e con segni di percosse. Immediatamente è stata soccorsa dal personale sanitario e trasportata all'ospedale Torrette per ricevere le cure necessarie.
L'aggressore, arrestato sul posto, è stato condotto nel carcere di Montacuto, a disposizione dell'autorità giudiziaria.
Nel corso delle indagini, i militari della Stazione di Caldarola sono riusciti ad individuare e denunciare gli autori di due distinte truffe. I responsabili sono stati deferiti all’autorità giudiziaria al termine degli accertamenti.
Phishing e furto di dati bancari
Nel primo caso, una donna è stata truffata attraverso il meccanismo del "phishing", una frode elettronica finalizzata a rubare informazioni bancarie. La vittima è stata contattata telefonicamente, apparentemente da un operatore del centralino della sua banca, con la scusa di dover cambiare le credenziali di accesso al conto. Convinta dalla telefonata che sembrava autentica, la signora ha fornito i suoi dati sensibili, inclusi numeri di carta di credito e password.
Il truffatore, riuscito ad ottenere i dettagli bancari, ha subito eseguito un bonifico istantaneo di circa 17.000 euro su un conto a lui intestato. Attraverso indagini bancarie, analisi dei tabulati telefonici e la visione delle immagini delle telecamere di sorveglianza presso sei Atm a Roma, i carabinieri sono riusciti a identificare l’autore del furto: un venticinquenne di origine egiziana, residente in provincia di Frosinone, con precedenti penali specifici.
Le indagini hanno permesso di ricostruire l’intero percorso fraudolento, con il giovane che ha prelevato la somma sottratta alla vittima dagli sportelli bancari della capitale. Prevenzione e protezione degli anziani
Questi arresti sono il risultato degli sforzi dei carabinieri nel proteggere i cittadini, in particolare gli anziani, dai crimini che si verificano con crescente frequenza. Le forze dell’ordine continuano a monitorare attentamente il territorio per prevenire truffe, adottando misure di contrasto sempre più efficaci, come il controllo delle transazioni bancarie e l’analisi delle comunicazioni telefoniche.
L'impegno della compagnia di Caldarola nella lotta contro le truffe rappresenta un passo importante nel garantire la sicurezza dei cittadini più vulnerabili, contribuendo a creare una rete di protezione che riduca il rischio di frodi e danni patrimoniali.
Truffa tramite vendita online di pneumatici usati
Il secondo caso riguarda un cittadino ultrasettantenne che, nel mese di gennaio, aveva messo in vendita degli pneumatici usati su un sito di annunci online per un importo di poche centinaia di euro. Un giovane ha risposto all’annuncio, fingendosi interessato all'acquisto. Dopo una serie di contatti telefonici, ha convinto la vittima a recarsi presso uno sportello postale per verificare l’accredito del pagamento. Una volta giunto sul posto, l’uomo è stato indotto, tramite telefonate ingannevoli e pressanti, a eseguire più bonifici istantanei per un totale di 1.175 euro, tutti indirizzati al truffatore.
I carabinieri, attraverso riscontri con istituti di credito, analisi dei tabulati telefonici e visione delle immagini di videosorveglianza presso gli sportelli ATM, sono riusciti a raccogliere prove schiaccianti contro un ventitreenne di origini marocchine, residente in Veneto, rivelatosi l’autore della truffa. Il giovane ha effettuato immediatamente i prelievi sul conto a lui intestato non appena il denaro è stato trasferito dalla vittima.
Una donna di 75 anni, scomparsa sabato dalla zona di Varano di Ancona, è stata trovata morta in mare davanti all'ascensore del Passetto. La figlia, che aveva lanciato l'allarme per la sparizione della madre intorno alle 18:20, ha identificato oggi il corpo. La donna, nata nel 1955, soffriva di depressione ed era uscita di casa senza cellulare.
Il cadavere è stato recuperato nel pomeriggio dalla Guardia Costiera e dai Vigili del Fuoco, dopo la segnalazione di alcuni clienti di un ristorante. Le ricerche per l'identificazione della vittima sono state condotte dalla Capitaneria e dalla Polmare.
Il medico legale non ha riscontrato tracce di violenza o urti, suggerendo che la morte sia avvenuta per affogamento. Non sono escluse le ipotesi di una caduta accidentale o di un atto volontario. Il medico procederà con gli accertamenti esterni previsti, mentre l'Autorità giudiziaria deciderà se disporre l'esame autoptico o liberare la salma.
Momenti di tensione poco prima delle 9 di questa mattina, in via Santini a Tolentino, dove due operai di 19 e di 29 anni, di origine egiziana, impegnati nella ricostruzione post-sisma hanno minacciato di lanciarsi nel vuoto dalla cima di una gru, a circa 20 metri di altezza. Il gesto, estremo e carico di tensione, è stato dettato da questioni lavorative legate al mancato pagamento di spettanze arretrate.
I due, infatti, sono dipendenti di una ditta di Reggio Emilia e avevano appena saputo dal loro titolare, che non avrebbero avuto la retribuzione per i lavori effettuati negli ultimi due mesi. Dalle informazioni acquisite è stato possibile ricostruire che il titolare era in attesa di alcuni pagamenti da parte di due imprese che gli avevano affidato i lavori.
Sul posto sono intervenuti tempestivamente i vigili del fuoco, i sanitari del 118, i carabinieri e la polizia locale. L’intervento delle forze dell’ordine è stato rapido e mirato, con alcuni militari appartenenti al personale specializzato per la negoziazione del reparto operativo del Comando provinciale dei carabinieri di Macerata che si sono arrampicati sul ponteggio per cercare di calmare la situazione e convincere i due operai a desistere dal loro intento, mentre la zona era stata delimitata.
Dopo una prima trattativa condotta dai militari dell'aliquota operativa di Tolentino, i giovani si sono convinti a spostarsi dalla gru sulle impalcature del cantiere, in condizioni di maggior sicurezza, ma hanno continuato a minacciare di buttarsi qualora qualcuno si fosse avvicinato ai ponteggio.
È stato quindi aperto un dialogo tra il loro responsabile, un cinquantunenne egiziano, e il titolare di una delle ditte che gli avevano affidato i lavori, per trovare una soluzione ed un accordo di pagamento, che è arrivato con il versamento del bonifico delle spettanze. I due operai si sono, infine, convinti a scendere spontaneamente e non hanno voluto ricorrere alle cure mediche di personale sanitario del 118 presente sul posto.
Tutto si è dunque risolto in modo positivo ma ha tenuto impegnate diverse unità dei carabinieri e della polizia locale quasi per un'intera mattinata, anche per il timore di gesti inconsulti non avvenuto in virtù del sapiente lavoro di mediazione dei carabinieri. Presenti il comandante della Compagnia di Tolentino, Giulia Maggi, ed il comandante del reparto operativo di Macerata, Massimiliano Mengasini.
Da Porto Sant'Elpidio a Civitanova Marche, arrestati due uomini dopo un rocambolesco inseguimento. È quanto avvenuto la scorsa notte, quando due uomini sono stati bloccati dopo aver cercato di eludere un controllo della polizia.
Era circa l'1:30 di notte quando una volante della Questura di Fwrmo ha intimato l'alt a un'auto sul ponte che separa Fermo, Lido Tre Archi e Porto Sant'Elpidio. Invece di fermarsi, il conducente del veicolo ha accelerato, dando inizio a un rocambolesco inseguimento che ha coinvolto le vie del centro di Porto Sant'Elpidio e la trafficata statale Adriatica.
Nonostante il tentativo di fuga, i poliziotti non hanno mai perso di vista il veicolo. La corsa è proseguita per diversi chilometri, fino a quando l'auto non è stata finalmente fermata a Civitanova Marche, dove gli agenti sono riusciti a bloccarla in sicurezza.
A bordo del veicolo sono stati trovati due uomini di origini nordafricane, ora oggetto di accertamenti da parte delle forze dell'ordine. Al momento, non sono stati forniti ulteriori dettagli sulla loro identità o sul motivo della fuga, ma le indagini sono in corso per chiarire la dinamica e le ragioni dell'accaduto.
Restano gravi le condizioni della bambina di 5 anni che ieri è precipitata da una finestra al terzo piano di un’abitazione in via Rovereto, ad Ancona. Il bollettino medico diffuso dall’Azienda ospedaliero-universitaria delle Marche conferma che la piccola è ancora ricoverata nel reparto di Rianimazione pediatrica dell’ospedale Salesi, in prognosi riservata.
L’incidente è avvenuto poco dopo le 11, mentre la bambina stava giocando. Dopo la caduta, è stata soccorsa tempestivamente da un vicino e trasportata d’urgenza dal 118 all’ospedale materno-infantile, dove è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico per la decompressione di un ematoma cerebrale.
Le sue condizioni, inizialmente critiche, erano peggiorate nelle prime ore del ricovero, portando i medici a eseguire una TAC che ha evidenziato traumi cerebrali, rendendo necessario l’intervento. Attualmente, la piccola è sottoposta a trattamenti e monitoraggi intensivi, ma il quadro clinico rimane stabile e senza miglioramenti significativi.
Sul luogo della tragedia erano intervenute le forze dell’ordine, tra cui la Squadra Mobile, le Volanti e la Scientifica, per ricostruire la dinamica dell’accaduto. Le indagini sono ancora in corso per chiarire eventuali responsabilità.
(Credit foto: Ansa)