Un 40enne è stato arrestato dai carabinieri di Montemarciano nella tarda serata di ieri, dopo l'allarme scattato per un'aggressione che si stava consumando all'interno di una casa ai danni di una donna.
A far intervenire le forze dell'ordine sono stati alcuni passanti che hanno avvertito le urla di una donna e allertato il 112. Sul posto sono giunti i militari del Nucleo radiomobile: quando sono arrivati, gli operatori hanno trovato l'uomo, di origine straniera, residente in provincia di Ancona, che stava picchiando la compagna, coetanea e anche lei di origini straniera.
Il 40enne è stato Immediatamente bloccato, arrestato e messo a disposizione dell'autorità giudiziaria. La vittima dell'aggressione è stata invece portata in pronto soccorso dove è stata curata e poi dimessa qualche ora più tardi. Attivato anche il protocollo previsto dal Codice Rosso, per tutelare le donne vittime di violenza.
I carabinieri del Comando Provinciale di Fermo, insieme a quelli del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Ascoli Piceno, hanno condotto uno specifico servizio sul rispetto delle norme relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro.
Il controllo ha interessato il cantiere dei lavori di recupero e rifunzionalizzazione con interventi di efficienza energetica dell'ex mercato coperto di Fermo, finanziato con fondi per progetti di rigenerazione urbana nell'ambito del Pnrr.
L'appalto è stato aggiudicato da un raggruppamento temporaneo di imprese. Durante il controllo, sono stati identificati 12 operai (cinque stranieri in regola con la normativa sul soggiorno) dipendenti delle due imprese interessate, riscontrando gravi violazioni alla normativa prevista dal Testo Unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Gli amministratori unici delle due imprese sono stati deferiti in stato di libertà per gravi violazioni, in particolare relativamente alle norme riguardanti la difesa delle aperture, la viabilità nei cantieri, la rimozione dei dispositivi di sicurezza, la mancanza di protezioni verso il vuoto, gli obblighi del datore di lavoro e l'omessa vigilanza in ordine alla rimozione o modifica dei dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo. Sono state irrogate ammende per un totale di circa 40mila euro e il cantiere è stato sospeso. Le sanzioni sono poi state saldate e il cantiere riavviato.
Auto investe un uomo di 64 anni in bicicletta: trasportato in elisoccorso a Torrette. L'incidente è avvenuto, intorno alle 12:30, in via Roma lungo la Septempedana a Castelraimondo. Stando a una prima ricostruzione, la vettura avrebbe urtato il ciclista, sbalzandolo dalla bici e facendolo cadere sull’asfalto.
I sanitari del 118, accorsi subito sul luogo del sinistro, dopo le prime cure caso hanno trasportato il ciclista 64enne all'ospedale dorico di Torrette in eliambulanza. Ai rilievi, per ricostruire con esattezza quanto avvenuto, ha proceduto la polizia locale.
Inusuale e rocambolesco intervento per la squadra dei vigili del fuoco di Macerata nella serata di sabato allo stadio dei Pini. Erano circa le 20 quando il numero di emergenza ha ricevuto la richiesta di aiuto di un uomo che lamentava di essere rimasto imprigionato nel parco dello Stadio.
L'uomo, maceratese, recatosi nell'impianto per godere il fresco e la tranquillità del parco verde, al momento del rientro si è accorto che la struttura era stata chiusa. Ha quindi controllato anche le altre uscite rivelatesi tutte serrate e, non avendo altra soluzione, ha contattato il numero di emergenza 112 spiegando la situazione.
Non riuscendo a raggiungere nessuno che potesse aprire almeno uno degli accessi al campo sportivo per far uscire l'uomo, sono stati inviati sul posto i vigili del fuoco che, anziche' forzare le serrature creando danni ad una struttura appena restaurata, hanno fatto intervenire la nuova autoscala che, progettata anche per questo, ha permesso di allestire una comoda "navetta" permettendo di traghettare e liberare l'uomo.
Una vicenda che ha suscitato grande interesse nei residenti del circondario, tutti affacciati alle finestre, richiamati dapprima dalle urla dell'uomo e, poi, dalle operazioni di recupero terminate semplicemente con la soddisfazione dell'uomo e la gratitudine verso il corpo dei vigili del fuoco.
È successo tutto nelle ore pomeridiane di sabato, a Porto Sant’Elpidio. Una giovanissima donna è stata tratta in salvo da un tentativo di suicidio dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Fermo.
Voleva farla finita così, aspettando che un treno potesse investirla all’improvviso, camminando lungo i binari e porre fine per sempre alle sue sofferenze umane. Durante il suo camminamento in attesa della morte, i carabinieri l’hanno raggiunta tra sassi e binari e sottratta a quel gesto insano.
"Sono veramente colpito nel constatare come i nostri militari siano sempre pronti ad affrontare emergenze di questo tipo e che la soddisfazione personale nell’aver salvato una vita umana da un gesto così folle, è condivisa da noi tutti, non possiamo fare a meno di congratularci per l’impegno e per l’autocontrollo anche nella gestione di un intervento così delicato".
È quanto esprime in una nota il segretario generale regionale Paolo Petracca, il quale aggiunge: "Quando la sofferenza diventa insopportabile e non si intravede più alcuna via d’uscita, quando non si trova più alcun sollievo ai dispiaceri si pensa che la droga, l’alcol, e infine la morte siano l’unica liberazione, a qualsiasi età purtroppo. Quando una persona decide di farla finita non c’è via di scampo, ma non stavolta! Oggi siamo devoti ai militari che hanno operato per la loro tempestività nell’intervento, la capacità di persuasione e la loro determinazione".
Conclude Albore Domenico, segretario di sezione di Fermo: "Quotidianamente, per motivi di lavoro, assistiamo a gesti estremi che ci lasciano senza parole accompagnate da un profondo senso di amarezza e sconforto. Oggi invece il sentimento che ci accomuna è la soddisfazione di aver salvato una vita umana, è stata scongiurata una tragedia che avrebbe portato dolore e disperazione alla famiglia di quella giovane donna, esprimo perciò la mia più profonda gratitudine e il compiacimento".
Profondo cordoglio a Falconara Marittima per la scomparsa all’età di 52 anni di Luca Balzani. L’uomo era uno storico dipendente, da oltre vent'anni, dell’azienda Elettromedia di Potenza Picena dove svolgeva il ruolo di Export area manager. La stessa società lo ricorda attraverso una nota:
“Un giorno triste per l’azienda, che vede volare via Luca. La sua mente vivace, l’impegno costante, la sua passione e la sua empatia ci accompagneranno sempre”, è il pensiero di tutta la 'squadra', a partire dal presidente del Gruppo Elettromedia Pietro Pantaleone.
Balzani se n’è andato venerdì dopo aver affrontato con dignità la malattia. È stato fino all’ultimo vicino all’azienda, che si stringe con tutto il suo affetto alla famiglia, in particolare alla moglie Benedetta, al figlio Marco, ai genitori Anna Lisa e Roberto e al fratello Fabio.
“Votato all’eccellenza, dava sempre il meglio di sé. Un entusiasta per natura, innamorato della vita, amante dei viaggi e della musica, appassionato del proprio lavoro – è il ricordo dell’ufficio commerciale -. Ipercritico a volte, ma sempre col fine di mettersi in gioco per raggiungere nuovi obiettivi. Un motore trainante, in continua ricerca: si documentava, era curioso e pieno di interessi. Diretto, pronto alla battuta e al tempo stesso attento al dettaglio. Era riuscito a intessere e coltivare un rapporto di fiducia e amicizia con i partner internazionali, in particolare con i distributori di Asia, Sud America, Australia, Sudafrica e Medio Oriente. Sapeva comunicare, condividere e mantenere le relazioni”.
In azienda ricordano Luca mentre raccontava di quando, da ragazzo, aveva vissuto in Canada. O quando parlava del figlio con gli occhi pieni di luce, orgoglio e amore. Indimenticabile poi quella volta che, nell’ultimo saluto a Emidio Vagnoni, uno dei soci fondatori di Elettromedia, aveva cantato “Angels” di Robbie Williams davanti a tutti, per rendergli omaggio.
La camera ardente è stata allestita nella casa funeraria Pieroni a Falconara Marittima, città di Luca. Il funerale si svolgerà lunedì, alle 14.30, nella chiesa parrocchiale S.S. Rosario, sempre a Falconara Marittima.
Tamponamento in superstrada con cinque mezzi coinvolti, ma nessuna grave conseguenza per gli automobilisti. L'incidente è avvenuto, poco dopo le 12, al km 104 della S.S.77 della Val di Chienti in direzione Foligno, tra Civitanova Marche e Montecosaro all’altezza di un’area di servizio. A essere coinvolti cinque veicoli che sono entrati in collisione per cause da accertare.
La polizia stradale è intervenuta sul posto, unitamente al personale Anas, per la gestione della viabilità che è stata inizialmente deviata allo svincolo della Zona Industriale di Civitanova Marche, mentre il tratto interessato dal tamponamento è stato chiuso. Inevitabili i disagi alla circolazione tuttavia, intorno alle 14, la situazione è progressivamente tornata alla normalità.
Un ragazzo di 14 anni è precipitato dal terzo piano dell'istituto superiore Savoia-Benincasa di Ancona. Soccorso, è stato trasportato in gravi condizioni all'ospedale dorico di Torrette.
Sul luogo sono intervenuti i carabinieri, che conducono le indagini, la polizia e la polizia locale. Nessuna ipotesi è esclusa al momento, compresa quella di un gesto volontario. Il fatto è successo durante la ricreazione, quando di solito non ci sono docenti nelle classi.
Il ragazzo è vigile e in questo momento viene sottoposto a tutti gli esami strumentali del caso nel pronto soccorso dell'ospedale di Ancona. Il 14enne sarebbe precipitato proprio da una finestra della sua aula, andando a cadere su un terrapieno erboso che dovrebbe avere attutito l'impatto.
In base al primo bollettino medico, il minore è vigile e ha riportato traumi al torace e al bacino con fratture multiple. A seguito di indagini diagnostiche e valutazione multidisciplinare, alle ore 13,45 è stato trasferito in un altro reparto dell’Azienda ospedaliero universitaria delle Marche in prognosi riservata. Presenti sul posto anche i genitori del 14enne.
Automobilista senza patente tenta di fuggire all’alt di una pattuglia della polizia locale ma viene bloccato poco dopo: per lui maximulta e sequestro del mezzo. È accaduto durante i normali servizi di controllo del territorio lungo la Sp. 361 “Septempedana”.
Gli agenti erano impegnati nelle normali verifiche alla circolazione nei pressi dell’ospedale quando hanno intercettato un veicolo il cui conducente, alla loro vista, ha cercato di evitare l’alt proseguendo la sua marcia.
Il tentativo di elusione è però durato poco visto che il veicolo è stato bloccato dalla pattuglia in servizio dopo poche decine di metri. Al momento dell'accertamento il conducente, un cittadino indiano domiciliato a Tolentino, è risultato sprovvisto di patente di guida. Di conseguenza nei suoi confronti è stata emessa una sanzione di 5100 euro, accompagnata dal fermo del veicolo, una vecchia Fiat Punto, per un periodo di tre mesi.
Durante i controlli sulle strade settempedane la polizia locale ha riscontrato diverse violazioni tra cui il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza, la scadenza delle revisioni dei veicoli e la guida con l'uso del cellulare.
Il Comando della polizia locale, guidato dal sostituto commissario Adriano Bizzarri, continua a vigilare sul rispetto delle normative stradali al fine di garantire la sicurezza di tutti i cittadini e degli automobilisti.
In merito ai rifiuti rinvenuti all’interno di una proprietà privata, ubicata nella campagna recanatese, vicino al fiume Musone, la polizia locale di Recanati, rende noto che c’è un’ indagine aperta per l’identificazione dei possibili colpevoli del reato di abbandono rifiuti con la relativa segnalazione al proprietario dell’area che potrebbe risponderne in prima persona se non dimostra la sua totale estraneità al fatto.
Dalle verifiche effettuate sembra che il proprietario abbia delimitato l’area per impedire l’entrata nella sua proprietà privata ma che le barriere da lui posizionate siano state rimosse dai responsabili del crimine per poter entrare e scaricare comodamente i loro rifiuti a casa sua.
Dall’analisi dei rifiuti ritrovati si ritiene che i colpevoli del reato possano far parte di ditte edili, non in regola con la legge sullo smaltimento dei rifiuti nei cantieri, che stanno facendo i lavori in qualche casolare di campagna vicino.
“Come Amministrazione comunale, per legge, prima di intervenire e farci carico del corretto smaltimento dei rifiuti abbandonati a scapito dei soldi pubblici della comunità, dobbiamo aspettare la chiusura formale dell’indagine. - Ha dichiarato l’assessore all’Ambiente Michele Moretti - E purtroppo vista la natura del reato e la pubblicità fatta sulla zona credo che questa volta non basteranno le trappole fotografiche e gli appostamenti sull’area che vengono fatti in questi casi per scoprire i veri colpevoli. Non ritengo giusto che i costi di comportamenti incivili e fuorilegge di pochi si riversino nelle tasche di tutti. Invito pertanto tutti coloro che avessero informazioni utili all’identificazione dei colpevoli a segnalarle prontamente alla nostra polizia locale”.
Profondo cordoglio a San Severino Marche per la morte di Ernesto Caponi. L’uomo si è spento venerdì pomeriggio in seguito a una terribile malattia che non gli ha lasciato scampo. Aveva 55 anni.
Molto conosciuto in città, lavorava nel settore dell’edilizia, ma era anche molto attivo come volontario della Protezione Civile. In passato, durante l’amministrazione Martini, aveva svolto il ruolo di segretario del Partito Democratico di San Severino.
La notizia della sua scomparsa si è diffusa rapidamente lasciando sgomenta la comunità settempedana. Ernesto Caponi lascia la moglie Patrizia, la figlia Virginia, la madre Teresa e una sorella, Paola. I funerali si svolgeranno domani, domenica 18 febbraio alle ore 14.30, nella chiesa di Santa Maria della Pieve nel rione Settempeda.
Scappa dalla polizia lungo l'autostrada A14 e poi viene bloccato e, infine, trasferito in ospedale per cure psichiatriche. È successo la scorsa notte, tra mezzanotte e le tre del mattino, nel Fermano: un 55enne pugliese alla guida di una vettura non si è fermato all'alt intimato dagli agenti della polizia stradale della sottosezione di Porto San Giorgio.
L'auto è stata inseguita da una pattuglia e costretta a uscire al casello di Porto San Giorgio. Con l'ausilio di un'altra pattuglia della Stradale, la vettura è stata bloccata dentro le sbarre del casello.
Prima c'è stata una lunga trattativa per tentare di far scendere il conducente, un uomo con problemi psichici, a scendere dall'abitacolo, poi i poliziotti hanno rotto un finestrino e hanno immobilizzato il 55enne: nel frattempo era stato richiesto l'intervento dei sanitari che hanno sedato l'uomo con un'iniezione, prima del trasporto in ospedale per i necessari trattamenti. Nonostante tutto non si sono registrati problemi alla circolazione autostradale, complice anche lo scarso traffico notturno.
Profondo cordoglio a Castelraimondo per la scomparsa di Domenico Spurio. L’uomo si è spento nella sua abitazione all’età di 90 anni.
Ex dipendente postale, da anni in pensione, è stato un uomo molto noto e ben voluto dalla comunità. La sua famiglia, inoltre, è stata impegnata in varie attività nel centro storico del paese.
Domenico lascia la moglie Ede, le figlie Roberta ed Emanuela, con i generi Giuliano e Maurizio, i nipoti Serena, Eleonora, Samantha e Marco.
“Partecipiamo al lutto che ha colpito la famiglia Spurio per la scomparsa del caro Domenico. Sei stato uno zio sempre accogliente e gentile. Buon viaggio”, scrivono in un messaggio Barbara e Silvana Quacquarini .
Il funerale di Domenico Spurio avrà luogo quest’oggi (16 febbraio), alle 15, nella chiesa della Sacra Famiglia a Castelraimondo.
Schianto tra auto e camion: un ferito trasportato a Torrette. I vigili del fuoco sono intervenuti, poco prima delle ore 09.00 in via Annunziata a Trecastelli, per un incidente stradale tra una vettura e un autocarro.
La squadra dei pompieri di Senigallia, intervenuta, ha estratto la persona alla guida della vettura dalle lamiere, affidandola alle cure dei sanitari del 118 e successivamente ha messo in sicurezza i mezzi coinvolti.
Sul posto la polizia locale per i rilievi.
I carabinieri della Stazione di Serravalle di Chienti, con l’ausilio delle altre pattuglie della Compagnia di Camerino, nella serata di San Valentino sono intervenuti a Muccia per sedare una violenta aggressione da parte di quattro operai moldavi a danno dei loro colleghi romeni.
Da quanto ricostruito dai militari, verso le ore 23 nei pressi di piazza Ghisone all’interno dei container che ospitano gli operai che partecipano alla ricostruzione post sisma, i lavoratori moldavi hanno fatto irruzione poiché – a loro dire- infastiditi dai colleghi intenti a giocare a carte e a parlare ad alta voce.
Dalle parole sono passati rapidamente ai fatti e gli aggressori, di età compresa tra i 20 e i 55 anni, hanno colpito ripetutamente i colleghi provocando loro ferite che hanno necessitato l'ntervento di ambulanze dal vicino ospedale di Camerino e del successivo trasporto al pronto soccorso. I quattro uomini di origine romena, di età compresa tra i 25 e i 46 anni, hanno riportato ferite la cui prognosi è stata di 25 giorni.
Provvidenziale il tempestivo intervento dei carabinieri che ha costretto gli operai moldavi alla fuga. Le successive indagini, protrattesi per l’intera notte, hanno consentito di individuare i responsabili e ricostruire la dinamica dei fatti nonostante la ritrosia dei protagonisti.
Si amputa due dita della mano: donna trasportata a Torrette. Grave infortunio sul lavoro questa mattina in uno stabilimento industriale situato in via Pomezia a Porto d’Ascoli. Una donna ha subito gravi lesioni alla mano in seguito a un incidente con un macchinario
Per cause ancora da accertare, un macchinario con cui stava operando ha provocato l’amputazione di due dita della mano alla lavoratrice.
Immediatamente è stato richiesto l’intervento del 118, e sul posto si è recato il personale sanitario con un’ambulanza. La donna è stata stabilizzata e poi trasportata d’urgenza all’ospedale Torrette di Ancona in elisoccorso.
Alberi di Natale "abbattuti" e danni a un bar: rintracciati i tre giovani responsabili dai carabinieri della stazione di Monte San Giusto. Sono stati denunciati per danneggiamento aggravato e dovranno rispondere delle loro azioni davanti al Tribunale di Macerata.
I fatti risalgono alla notte del 16 dicembre scorso quando, all’interno della piazzetta "Donatore del Sangue", è stata danneggiata, fino a distruggerla completamente, una bolla di plastica in pvc posta a copertura di tavoli e sedie del bar "La Pineta".
I ragazzi non 'soddisfatti' di questa impresa, si sono accaniti contro sei alberi di Natale che la Pro Loco comunale aveva posizionato per abbellire via C.Colombo in occasione delle festività natalizie, per un danno economico complessivo pari a circa mille euro.
La fermezza dei carabinieri nel perseguire i responsabili del gesto alla fine è stata premiata ed ora i tre autori della "bravata" hanno un nome e cognome. Secondo gli investigatori si tratta di tre giovani ventenni del luogo, due italiani e un macedone, ai quali i carabinieri sono arrivati attraverso una paziente analisi delle immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza installati nella zona.
Nessun movente ha animato l'azione delittuosa dei teppisti se non quello che, in base alle ricostruzioni degli inquirenti, quel sabato sera come tanti - nel corso del quale si sarebbero ritrovati per passare una serata insieme - non avrebbero trovato niente di meglio che "giocare" a vandalizzare quegli arredi.
In questi giorni gli agenti della polizia locale di Tolentino, coordinati dal comandante Andrea Isidori, hanno intensificato i controlli in varie zone della città anche su indicazione dell'amministrazione comunale che ha dato seguito alle richieste di alcuni comitati di quartiere e ad alcune segnalazioni da parte di cittadini.
Nel corso di un servizio, nei giorni scorsi, una pattuglia, in viale Foro Boario, ha intercettato un'autovettura alla cui guida vi era un cittadino straniero, residente a San Severino Marche, risultata essere, anche su individuazione dell'Ocr, il sistema di verifica funzionante con la videosorveglianza, sprovvista di assicurazione.
Da un accurato controllo incrociato fatto sul posto dove era stata fermata l’auto, è stato appurato che lo stesso veicolo era già stato sequestrato a Fermo perché sempre senza copertura assicurativa e quindi non poteva circolare. Si è proceduto, pertanto, alla confisca del veicolo, alla segnalazione dell'uomo alla Prefettura per la revoca della patente e all'elevazione di quasi 2mila euro di multa.
Aggressione choc nel primo pomeriggio al Cuore Adriatico di Civitanova Marche. Un uomo di 56 anni, A.M, sarebbe stato aggredito con un pugno - in maniera improvvisa - da un corriere di una nota ditta di spedizioni, all'esterno del centro commerciale, per un parcheggio sbagliato.
Il 56enne aveva, infatti, posteggiato la sua auto (fuori dalle apposite strisce) proprio dietro al mezzo del trasportatore costituendo per lui un intralcio nel lavoro di carico/scarico. "Una volta avvertito dall'altoparlante del centro commerciale, mi sono precipitato all'esterno per spostare l'auto - racconta la vittima - e mi sono subito scusato con l'uomo, ammettendo la mia colpa. Il suo atteggiamento è stato fortemente ostile. Ho anche tentato di mettergli una mano sulla spalla per tranquillizzarlo, ma la situazione è ulteriormente peggiorata".
"Dopo avermi inveito contro, anche minacciandomi, mentre mi stavo avvicinando all'auto per spostarla, sono stato raggiunto da un pugno al volto. Il colpo è stato tanto forte da spezzare la montatura dei miei occhiali e farmi sanguinare in maniera copiosa dalla bocca e dal naso. Devo ringraziare - confida - una ragazza che si trovava lì in quel momento e mi ha aiutato, porgendomi dei fazzoletti per asciugare il sangue e abbracciandomi".
"Ancora in stato di choc ho quindi chiamato polizia e 118 e, dopo aver riferito quanto accaduto agli agenti del commissariato, sono stato trasferito in ambulanza al pronto soccorso dell'ospedale di Civitanova". A seguito degli accertamenti medici effettuati all'uomo è stata data una prognosi di 7 giorni. La vittima, per quanto avvenuto, sporgerà presto denuncia. A ricostruire con esattezza quanto avvenuto saranno i poliziotti del commissariato di Civitanova Marche che passeranno al vaglio la versione data dall'uomo.
Scontro tra una Fiat Panda e una Ford Fiesta: due feriti trasferiti in ospedale per accertamenti. L'incidente è avvenuto nel pomeriggio, poco prima delle 17, in via Fratelli Costantini, nel comune di Staffolo, all'altezza di una curva. Ancora da ricostruire l'esatta dinamica di quanto avvenuto, alla cui ricostruzione procedono i carabinieri.
Due le persone coinvolte che sono state prese in cura dal personale del 118. Sul posto è intervenuta anche una squadra dei vigili del fuoco che ha collaborato con i sanitari e provveduto alla messa in sicurezza del tratto e dei mezzi coinvolti.