Truffe 'romantiche': vittima un imprenditore di Montelupone, in due anni perde oltre 130mila euro
Dopo aver reso pubblica la truffa della falsa fidanzata di Roberto Cazzaniga, che è costata al pallavolista 13 anni di raggiri e 700.000 euro andati in fumo, una storia simile è stata denunciata alla trasmissione "Le Iene", e ha coinvolto un imprenditore sessantenne di Montelupone, proprietario di una ditta di trasporti, Fabrizio Cesini.
Nel luglio del 2019 ha conosciuto in chat una ragazza rumena che abita in un piccolo paesino agricolo vicino a Timisoara, 40enne e single. Fabrizio, che viveva da solo e stava cercando una donna che si occupasse della sua casa, le ha proposto di andare a vivere da lui. La donna ha accettato immediatamente l’offerta, chiedendo però di inviarle 180 euro per il biglietto aereo. I primi di una cifra molto più importante: 139 mila euro, che Fabrizio in due anni ha spedito in Romania.
Arriva il giorno della partenza: ma qualcosa va storto. La donna chiama Fabrizio, informandolo di essere partita in autobus , ma di essere stata fermata alla frontiera in Ungheria. Non l’hanno lasciata passare a causa di una vecchia storia. Ancuta, questo il suo nome, racconta di aver avuto in passato un incidente per guida in stato di ebbrezza, e di aver sfasciato l’auto dell’altro conducente. Non avendo ottemperato all’obbligo di risarcirlo di 4.500 euro, non le avrebbero permesso di lasciare il paese.
Contestualmente alla richiesta di denaro, Ancuta invia a Fabrizio messsaggi audio affettuosi: “Io tengo tanto tanto a te, tu lo sai che in Romania io non ho nessuno, ho solo te”; sino a giungere a dichiararsi: “ io ti amo e ti voglio bene”. Oltre ai messaggi audio, invia foto molto esplicite. Tutto ciò manda Fabrizio totalmente in tilt.
Nemmeno a dirlo, da questo momento il signor Fabrizio è un burattino nelle mani della donna, perdendo ogni capacità critica e di discernimento, nonostante persone fidate vicino a lui, come la sua segretaria, informate di quanto stava avvenendo lo mettessero in guardia. Ma l’uomo, manipolato e sicuramente desideroso di affetto e di interrompere il suo stato di solitudine, ha voluto credere sino all’ultimo agli artifizi e raggiri messi in atto dalla 40enne.
Sino alla messa in onda della trasmissione "Le Iene", Fabrizio non aveva ancora preso coscienza di essere una vittima. Per accettare questa realtà lo staff delle Iene lo ha portato fisicamente in Romania, nel paesino dove viveva Ancuta, alla ricerca della donna. Solo così l’imprenditore è riuscito ad affrontare e accettare la realtà.
Ancuta altri non era se non una donna con una grave dipendenza dal gioco che, una volta scoperta, non ha fatto nulla per nascondere le proprie responsabilità, svelando di fronte allo sguardo attonito di Fabrizio una dopo l’altra ogni sua messa in scena: trascorreva la maggior parte del suo tempo di fronte alle slot machine nel bar del paese, ed è proprio li che è stata ritrovata per il tramite del marito, che intercettato dalle telecamere della trasmissione ha creato il contatto.
Gli artifizi e i raggiri utilizzati per trarre in inganno Fabrizio, con il fine di procurarsi un ingiusto profitto a suo danno, integrano il reato di truffa, ex art. 640 codice penale. Le condotte poste in essere dalla donna sono state ideate così abilmente da essere idonee ad indurre in errore la vittima. Ad ogni inganno inscenato per chiedere l’intervento economico di Fabrizio, Ancuta inviava a Fabrizio documentazione fotografica e di ogni altro tipo, per dare prova della “verità” delle disgrazie che si abbattevano su di lei e sulle persone a lei care.
Un piccolo e limitato elenco delle spese ci può far rendere conto della fantasiosa regia della donna rumena:
- 1500 euro per il funerale del padre di Ancuta;
- 1500 euro per il funerle della nonna di Ancuta;
- 1500 euro per il funerale della mamma di Ancuta;
- cifra indefinita per cibo, beni di prima necessità, arredamento, per un’amica bisognosa di Ancuta, Anna Negrè, che vista la serie di lutti che aveva colpito Ancuta, è subentrata a lei nel progetto di occuparsi della casa di Fabrizio in italia;
- 1500 euro per il funerale di uno dei quattro figli di Anna Negrè. Il ragazzo di 16 anni telefonava sistematicamente a Fabrizio chiamandolo “papa’”
- 1500 euro per il funerale di Anna Negrè, che è morta di covid in 48 ore proprio mentre era in viaggio per raggiungere Fabrizio in Italia con i suoi figli;
Molti altri sono stati i soldi inviati da Fabrizio in Romania, e molti altri gli “attori” che hanno avuto un ruolo in questa truffa. Tanto più deprecabile perchè questo tipo di reato fa leva sull’emotività di un uomo, su sentimenti nobili come la generosità, la compassione, l’altruismo, e sulla fragilità creata dalla solitudine che spesso viene nascosta alle persone che fanno parte del proprio quotidiano, lasciando così spazio a chi, senza scrupoli, ne approfitta.
Per i dettagli è possibile rivedere il video de "Le Iene" cliccando il seguente link: clicca qui
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