Si svolgeranno giovedì 11 agosto alle ore 16, nella chiesa del Santissimo Crocifisso (dei Frati) di Treia, i funerali di Mithun Rossetti, il 27enne di Camporota trovato morto domenica in una villa abbandonata a Porto Sant'Elpidio. Oggi, invece sarà la volta dell'esame autoptico che potrebbe dare le prime risposte ai tanti interrogativi che ancora ruotano intorno alla tragica scomparsa del giovane. Del quale, ancora oggi, non sono stati trovati nè il telefono cellulare nè il portafogli con i documenti.Intanto, la sorella Putrika ha lasciato un commosso saluto a Mithun."Non ti dico addio perchè ancora vivi,,, ma ti dico ciao fratellone mio, perchè so che quando ho bisogno di te, ci sei come ci sei sempre stato. Si è vero, ormai la famiglia Rossetti non è più una famiglia di quattro persone ma di tre... ma nonostante questo so che ci dai la forza per andare avanti in questa vita. Mi mancherà il tuo abbraccio caloroso che sempre mi davi, mi manca il tuo canticchiare che riempiva la casa, mi mancano il tuo sguardo e le tue risate... non riesco ancora a credere che non potrò più aspettarti come facevo ogni volta che tornavi a casa da Camerino. Adesso con chi guarderò i cartoni animati che più ci piacevano? Chi mi incoraggerà ogni volta che crollo? Prima c'eri tu e mi bastava solo un sorriso o un abbraccio per superare gli ostacoli che la vita mi metteva. Ti prometto che mi laureerò perchè è quello che volevi. Ti prometto che non cambierò il mio carattere e rimarrò come sempre, ti prometto che darò la forza sia a mamma che a babbo perchè ormai sei il mio angelo custode e stai dentro di me. La tua Chì".
Preoccupazione a San Severino per le condizioni di salute del sindaco Rosa Piermattei che da domenica scorsa si trova ricoverata all'ospedale regionale di Torrette. In città la notizia si è diffusa rapidamente, così a tranquillizzare concittadini ed amici e a fare chiarezza ci ha pensato, peraltro nel giorno del suo compleanno, l'entourage della stessa Piermattei con un messaggio ufficiale comparso sulla pagina Facebook della lista "San Severino Cambia"."Oggi è il compleanno del nostro Sindaco, Rosa Piermattei. Le facciamo gli auguri per questa importante festa ma anche per una rapida e pronta guarigione. Un piccolo malore, l'ha costretta a prendersi qualche giorno di ferie forzate ma sarà di nuovo fra noi a breve. Intanto, come sempre, il Sindaco continua a dirigere i lavori della macchina comunale. In queste ore, dopo le prove di carico, inizieranno le verifiche di controllo nel plesso scolastico “Luzio” dell'Istituto comprensivo “Padre Tacchi Venturi”. Prove e verifiche fanno seguito al sopralluogo effettuato nelle scorse settimane nell'edificio alla presenza del dirigente del Dipartimento della Protezione Civile della Regione Marche, ing. Cesare Spuri, in vista dell'imminente avvio del nuovo anno scolastico. Il Sindaco ringrazia tutti per i tanti messaggi ricevuti e per tutto l'affetto dimostratogli in queste ore".Al sindaco Piermattei i migliori auguri di una prontissima guarigione anche da tutta la redazione di Picchio News.
Sono dovuti intervenire i carabinieri, a seguito delle numerose segnalazioni ricevute, per interrompere i focosi ardori di una coppia che non riuscendo a trattenere i propri istinti, aveva scelto una spiaggia fra Porto Potenza e Porto Recanati per fare sesso. Praticamente sotto gli occhi di chiunque si trovasse a passare da quelle parti, anche se la zona è piuttosto conosciuta proprio perchè in diverse occasioni teatro di situazioni simili a questa. I due, entrambi residenti in provincia di Macerata, 51 anni lui e 45 lei, non hanno proprio resistito e per mettere fine alle loro ardite effusioni (sembra anche qualcosa di più...) sono arrivati i carabinieri della Stazione di Porto Recanati.Quando i militari sono arrivati sul posto, hanno colto i due in flagrante in una spiaggia in quel momento decisamente poco affollata: c'era ben poco da spiegare, soprattutto in virtù delle diverse segnalazioni che erano arrivate in caserma. E così, si è proceduto a stilare un verbale e a denunciare la coppia per atti osceni in luogo pubblico.
Il sindaco di Civitanova Tommaso Claudio Corvatta è stato rinviato a giudizio per diffamazione. La vicenda nasce nel 2013, quando nel corso del consiglio comunale il sindaco accusò Fabio Bottiglieri, attivista del M5S, di fare attività di contrasto sulla Civita Park “per interessi economici personali e familiari” e non “per fini politici di tutela della collettività”. "Poiché queste accuse venivano ripetute a distanza di pochi mesi dal consiglio comunale del 14 e 15 maggio 2013, in cui il M5S era assente per protesta, è stato a questo punto inevitabile e indispensabile procedere per vie giudiziarie" fa presente Bottiglieri in una nota.Il Pubblico Ministero disponeva così la citazione a giudizio davanti al giudice di Pace, che nel corso del procedimento riconosceva l’aggravante del fatto in atto pubblico, rinviando di nuovo gli atti alla procura. Lo stesso Pubblico Ministero disponeva in seguito l’archiviazione alla quale Bottiglieri si è opposto. A seguito dell’udienza del 5 luglio il GIP ha disposto che il PM formulasse l’imputazione nei confronti di Corvatta Tommaso Claudio per il reato di cui all’art. 595 comma III c.p. in danno di Bottiglieri Fabio entro il termine di 10 giorni. Atto depositato in cancelleria il 28 luglio e consegnato ieri.Finora Bottiglieri non aveva mai dato pubblicità alla cosa, trattandosi di una vicenda personale e non volendo coinvolgere l’attività politica del M5S, "cosa che" si legge nella nota "poteva dare adito a strumentalizzazioni.Tuttavia non è possibile lasciar passare inosservato un precedente così grave e antidemocratico: un sindaco che accusa un privato cittadino in una pubblica assemblea come il Consiglio Comunale che non ammette diritto di replica. Se almeno lo avesse fatto a mezzo stampa, si sarebbe potuto aprire un confronto. Si aggiunga che il Sindaco ha dato finora estremo risalto “politico” ad un'altra sua vicenda personale, nata peraltro un anno dopo i fatti in questione, e quindi è importante precisare come la violenza verbale a Civitanova Marche non nasce di certo dal M5S".Bottiglieri è assistito dagli avvocati Guido Sollini di Fermo e Irene Macellari di Macerata.
Due persone sono finite in manette la notte scorsa, dopo un'operazione dei carabinieri della Compagnia di Tolentino finalizzata alla prevenzione e alla repressione dello spaccio di droga.Sono stati arrestati due cittadini albanesi, A.T., 36 anni, residente in Abruzzo, e D.G., formalmente residente ancora in Albania, trovati in possesso di oltre dieci chili di marijuana. I due sono stati intercettati dai militari della Compagnia tolentinate e dai colleghi della sezione di Polizia Giudiziaria del Tribunale di Macerata, all'altezza della frazione Berta di San Severino, mentre viaggiavano a bordo di una Fiat Croma condotta da A.T., al cui fianco sedeva il connazionale.All'interno dell'auto, in particolare nel bagagliaio, sono stati trovati dieci panetti di marijuana, perfettamente confezionati per complessivi 10,750 chili di droga. Lo stupefacente è stato sequestrato, così come il veicolo. Le successive perquisizioni domiciliari hanno dato esito negativo. I due si trovano ora in carcere a Camerino a disposizione dell'autorità giudiziaria competente.
I carabinieri del Nucleo Tutela patrimonio culturale, insieme ai colleghi della Legione Marche, hanno arrestato su ordine del gip del Tribunale di Ancona, Carlo Cimini, un cittadino marocchino regolare in Italia e residente in provincia di Macerata, ritenuto responsabile di una serie di furti nelle chiese della regione. L'accusa è di furto aggravato e riciclaggio.Le indagini sono state coordinate dal pm Rosario Lioniello. Le province più colpite dall'uomo, che agiva con la complicità della moglie italiana, sono Ancona, Ascoli Piceno e Macerata. Il marocchino modificava poi gli oggetti rubati (corone di santi, ex voto, monili in oro e altro) in modo da renderne difficile l'individuazione e vendeva attraverso i 'compro oro'. L'uomo e la moglie per non destare sospetti si portavano dietro i figli in tenera età. (ANSA)
Rapina in una abitazione di Civitanova. Intorno alle 12 quattro persone si sono introdotte in una casa di via Donizetti dove c'era un'anziana di 88 anni.La donna, che si trovava al piano inferiore di una abitazione a due piani, ha sentito dei rumori provenire da sopra ed è salita per vedere cosa stesse succedendo. Qui è stata colpita con un oggetto alla testa e poi trascinata al primo piano. A dare l'allarme è stato il postino che ha trovato l'anziana esanime sul pavimento e ha chiesto l'intervento dei carabinieri. Non è ancora chiaro se i banditi siano riusciti a rubare qualcosa.
Non crede che quel nipote acquisito abbia potuto uccidersi. Maurizio Poddine non crede che la morte di Mithun sia stata un suicidio. Razionalizza l’idea e razionalmente la rifiuta. Inaccettabile pensare che un banale incidente d'auto possa indurre un brillante giovane pieno di vita a decidere di farla finita. Non è possibile.Lo zio non sembra intenzionato ad accettare l'ipotesi del primo momento, quella che il 27enne di Treia trovato impiccato ieri pomeriggio a Porto Sant'Elpidio, abbia deciso di togliersi la vita. Anzi, non esclude che qualcuno possa aver ucciso il nipote. "Aiutateci a fare chiarezza sulla morte di Mithun Rossetti": questo l'accorato appello che lancia il signor Maurizio, chiedendo chiarezza e, soprattutto, che chi sa qualcosa esca allo scoperto e racconti tutto. "Vogliono far credere che sia un suicidio ma non è cosi. Ci sono vari elementi e circostanze che a mio parere non sono compatibili con questa tesi. Un ragazzo pieno di vita, in procinto di laurearsi all'Università di Camerino non si sarebbe mai tolto la vita solamente per aver spaccato quattro gomme dell'auto... Da quando è stato lanciato l'allarme per la scomparsa, ho partecipato attivamente alle ricerche e fatto piccole indagini vicino al luogo dove io stesso, purtroppo, ho ritrovato il corpo senza vita di Mithun e secondo alcuni racconti di persone venute a contatto con lui prima del terribile episodio ci sono testimonianze che tutto fanno pensare tranne il suicidio. Non racconto questo per rabbia o altro, ma non si può trarre la conclusione che si sia impiccato perché era ubriaco. Se qualcuno sa o ha visto qualcosa, ci faccia sapere. Mithun non si è suicidato". Parole forti, che lasciano il segno. E che certamente indurranno le autorità inquirenti ad ulteriori accertamenti.Mithun era uscito dalla sua abitazione a Camporota di Treia intorno alle 22 di sabato sera. Alla mamma aveva detto che sarebbe andato in discoteca a Civitanova. La sua auto, una Fiat Panda, è stata trovata intorno alle 5 di domenica mattina a Porto Sant'Elpidio, vicino alla rotatoria del camping Holiday.Qui c'è la testimonianza di un giovane che era in sella al suo scooter e dice di aver visto la Panda sbandare e finire sulla rotatoria. Il ragazzo sarebbe tornato indietro per vedere se la persona all'interno della macchina avesse bisogno di aiuto, ma l'auto era stata già spostata qualche metro più in avanti e lasciata con le quattro frecce accese e le chiavi sul cruscotto. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Porto Sant'Elpidio che hanno avvertito la famiglia e da lì sono partite le ricerche di Mithun alle quali ha preso parte anche la Capitaneria di Porto. Nel pomeriggio il corpo senza vita di Mithun è stato trovato in una villa abbandonata vicino alla strada provinciale Faleriense, a poche centinaia di metri da dove il ragazzo aveva lasciato la Panda. Per impiccarsi ha usato un filo dell'impianto elettrico della casa dove è stato rinvenuto il cadavere. Nessun messaggio, nessun biglietto, niente che lasci spiegare cosa sia veramente accaduto. Possibile che Mithun si sia ucciso perchè forse aveva bevuto un bicchiere di troppo e per questo aveva perso il controllo della macchina? Poco. Troppo poco per giustificare la morte di un brillante ventisettenne che stva regalando enormi soddisfazioni alla famiglia che lo aveva adottato. E che adesso chiede la verità.
Tre persone sono rimaste ferite in un incidente stradale che ha coinvolto due auto lungo la corsia sud dell'A14 poco dopo il casello di Loreto -Porto Recanati.Attualmente il traffico viaggia su due corsie e si sono formati tre chilometri di coda, in attenuazione. Sul luogo la polizia autostradale, i vigili del fuoco, il personale della Società Autostrade, i mezzi del 118 e l'eliambulanza che ha portato via i feriti, tutti con codici di media gravità. Si tratta di una coppia che viaggiava a bordo di una delle autovetture coinvolte e del conducente dell'altra. (Ansa)
Una scena di una violenza assurda su una donna. Messa in atto, oltretutto, davanti a dei bambini. E' quanto capitato a Porto Recanati, quando un'auto che viaggiava lungo la Statale in direzione Loreto, improvvisamente si è fermata di traverso. L'autista un uomo sulla quarantina inveiva energicamente verso la donna al suo fianco, quasi sicuramente la moglie, poi ha cominciato a picchiarla ferocemente con pugni; sempre restando in macchina. Solo il grande senso civico di un cittadino è riuscito a fermare la furia dell'uomo e a denunciare il fatto, superando così' quell'indifferenza che troppo spesso fa chiudere gli occhi anche di fronte a scene come quella. "Ero in macchina con mia figlia e davanti a noi c'era questo suv che improvvisamente si è fermato. Ho visto che l'uomo ha iniziato a picchiare la donna accanto a lui. Io per dissuaderlo" racconta la persona che è intervenuta e ha raccontato tutto su Facebook "ho cominciato a suonare il clacson ininterrottamente, ma, senza esito, anzi l'uomo si accaniva sempre di più sulla donna. A quel punto non ci ho visto più, sono sceso dalla mia auto e mi sono avvicinato velocemente sul lato passeggeri. Ho dato due schiaffi forti sul vetro per distrarre l'aggressore. A bordo oltre alla coppia seduta avanti, dietro c'erano due bambini piccoli. Lui ha abbassato il finestrino e io gli ho detto "ma che stai facendo sei impazzito? Rischi l'incolumità tua e degli automobilisti in transito", lui con rabbia impetuosa mi ha risposto di farmi i fatti miei. A quel punto gli ho detto che gli avrei fatto vedere se erano affari miei e che avrei chiamato i carabinieri. Ho estratto il telefonino dalla tasca e lui subito ha inserito la marcia per dileguarsi. Ho provveduto immediatamente a fotografare la targa e ho chiamato il pronto intervento raccontandogli il tutto. Mia figlia era sconvolta. Spero che lo trovino. Nel frattempo gli automobilisti che si erano fermati ed avevano assistito a tutta la scena impietosa, anche loro hanno cominciato a scendere dalle loro auto. Denunciare sempre ogni genere di abuso è un nostro dovere, girare la faccia, mai".
Mithun Rossetti, il 27enne di Treia del quale da ieri sera non si avevano più notizie, è morto.Il corpo è stato ritrovato non distante dal punto in cui era stata rinvenuta l'auto a Porto Sant'Elpidio. da quanto si è appreso, il giovane si è impiccato.La famiglia aveva lanciato l'appello oggi, nella speranza che qualcuno avesse avuto notizie, ma invece poi si è materializzato il dramma. Mithun, 27 anni, avrebbe trascorso la notte a Porto Sant’Elpidio, perchè è lì che è stata ritrovata la sua Fiat Panda con la quale era uscito dicendo che sarebbe andato a Civitanova. Ma di lui poi non si è più trovata traccia, fino al macabro rinvenimento.
Sono ore di grande apprensione quelle che sta vivendo la famiglia di Mithun Rossetti, il giovane di Treia del quale da ieri sera non si hanno più notizie.A lanciare l'allarme è stata la sorella Putrika, attraverso un disperato appello su Facebook. "Aiutateci a trovare mio fratello. E' dalle 5 di stamattina che non lo troviamo. questo é il mio numero 3331127724 ,quello di mamma é 3391051563".Mithun, 27 anni, avrebbe trascorso la notte a Porto Sant'Elpidio, perchè è lì che è stata ritrovata la sua Fiat Panda con la quale era uscito dicendo che sarebbe andato a Civitanova. Ma di lui poi non si è più trovata traccia.Chiunque abbia informazioni può contattare la famiglia o le forze dell'ordine.AGGIORNAMENTO - Mithun è morto
Fugge da casa dopo un lutto in famiglia, ritrovata a Osimo ragazza di Civitanova che ieri mattina è uscita dall'abitazione e non è più rientrata.La ragazza di 16 anni, con la scusa che avrebbe trascorso la giornata di ieri con un'amica ha invece organizzato la sua fuga. Non vedendola rientrare come previsto verso le 18, l'hanno chiamata al cellulare, ma con convinzione, la giovane ha risposto che non voleva più far ritorno a casa e che, soprattutto voleva essere lasciata in pace. Ovviamente i familiari hanno subito chiamato il Commissariato di Civitanova Marche che si sono messi al lavoro per le ricerche.La polizia ha intercettato il cellulare della ragazza riconducendola a Osimo, ma subito dopo il segnale è scomparso; fino a questa mattina quando la giovane, riaccendendo lo smartphone ha dato la possibilità di localizzarla di nuovo nel territorio osimano.In collaborazione con il Commissariato di Osimo hanno trovato l'adolescente in compagnia del ragazzo e in buono stato di salute.
Anche quest’anno, i Carabinieri della Compagnia di Camerino agli ordini del Capitano Vincenzo Orlando, ed i finanzieri della Tenenza di Camerino, guidata dal Tenente Antonio Di Palo, hanno messo in atto specifici dispositivi di controllo antidroga nell’ambito della manifestazione del Montelago Celtic Festival tenutasi in località Taverne di Serravalle di Chienti sin da giovedì scorso e terminata nelle prime ore di domenica 7 agosto. I militari della locale Stazione Carabinieri, insieme ai colleghi del Nucleo Operativo e delle Stazioni dipendenti dalla Compagnia hanno proceduto ad accurate operazioni di filtraggio fermando e perquisendo auto, furgoni e camper diretti alla festa, attraverso un dispositivo collocato nelle adiacenze dell’ingresso dell’area interessata, sottoponendo quindi a controllo centinaia di giovani provenienti da tutta Italia ed anche dall'estero e procedendo, in moltissimi casi, anche a perquisizioni personali. Controlli sicuramente non facili che hanno riguardato veicoli stracolmi di tende, borsoni ed equipaggiamenti vari e che hanno tenuto impegnati, sin da giovedì mattina, circa 40 carabinieri della Compagnia di Camerino. Le ispezioni hanno permesso di rinvenire, oltre che sulle stesse persone e nei veicoli, sostanze stupefacenti del tipo hashish e marijuana che i ragazzi, sperando di riuscire a farla franca, avevano provato ad occultare nei posti più impensabili. Ad esempio, all'interno delle scarpe, tra le parti intime, nelle buste del caffè, nei collari dei loro cani, nelle trecce dei loro capelli e nelle cuciture dei maglioni sono spuntati fuori innumerevoli quantitativi di droghe, tutte pronte per il consumo. In qualche caso, alcuni giovani, ritenendo improbabile un controllo, hanno usufruito di taxi per raggiungere il luogo della festa, ma sono stati ugualmente perquisiti e trovati con dello stupefacente. Medesima attività di controllo ha visto impegnata anche la Guardia di Finanza della Tenenza di Camerino. Gli uomini del Nucleo Mobile della Tenenza della Guardia di Finanza di Camerino (MC), con l'ausilio dell'Unità Cinofila della Compagnia della Guardia di Finanza di Civitanova Marche (MC), hanno effettuato meticolose perquisizioni lungo le principali direttrici stradali che conducevano al luogo interessato dal raduno riuscendo a sequestrare circa 50 grammi di sostanze stupefacenti come hashish, marijuana, spinelli già confezionati e pronti per essere consumati, occultate dagli stessi occupanti nei loro veicoli o sulle loro persone. Al termine dell’intera attività di P.G. sono stati deferiti alla Procura della Repubblica per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e segnalate quali assuntori circa 50 persone, di età compresa tra i 18 ed i 30 anni, provenienti da numerose Regioni d’Italia. Tre, invece, sono state le patenti ritirate ai sensi dell’art.75 del D.P.R. 309/90 in pregiudizio di conducenti di veicoli che guidavano sotto l’effetto di droghe. L’apparato di controllo ha permesso, pertanto, di sequestrare complessivamente circa mezzo chilogrammo di droghe del tipo hashish e marijuana nonché diverso materiale per il confezionamento, il pesaggio e per il consumo degli stupefacenti ( cilum, narghilè, pipe varie e trita -erbe di vario tipo, bilancini di precisione). Operazioni condotte anche quest’anno con grande sinergia tra Carabinieri e Guardia di Finanza, impegnate nel controllo del territorio oltre che con il fine di arginare il traffico ed il consumo di droghe all'interno di raduni e feste, spesso rivelatosi poi deleterio, ma anche per garantire un’adeguata cornice di sicurezza a seguito della richiesta di innalzamento del livello di vigilanza presso gli obiettivi ed i luoghi ritenuti a rischio, conseguente ai gravi eventi terroristici verificatisi in campo internazionale.
Due uomini armati di pistola hanno rapinato questo pomeriggio l'Eurospin lungo la statale Adriatica, fra i territori di Porto Recanati e Loreto. Intorno alle 17.30, i due, con un terzo complice che li attendeva all'esterno dentro un fuoristrada, hanno fatto irruzione nel supermercato e puntandole la pistola contro hanno intimato la cassiera di consegnare loro il denaro. In quel momento c'erano diversi clienti che hanno assistito attoniti e comprensibilmente impauriti alla scena.Una volta arraffati i soldi, poco meno di trecento euro, sono scappati a bordo del fuoristrada. Dalle testimonianze raccolte, sembra che i rapinatori avessero un accento meridionale.Per lo choc, la cassiera è dovuta ricorrere alle cure dei sanitari del 118. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Loreto.
Sembravano scene del tipo che spesso vediamo sui telegiornali e che ci appaiono lontane anni luce da noi. La zona a nord di viale Bruno Buozzi a Tolentino in ginocchio dopo le fortissime piogge di stamattina. Cantine allagate e il contenuto da buttare, macchine che galleggiavano nell'acqua, danni enormi, tanto da pensare alla richiesta dello stato di calamità naturale.Quella di contrada Vaglie è stata la zona più colpita dal maltempo: in altri punti sensibili della città non si sono registrati danni particolari. Lì, invece, evidentemente qualcosa è andato storto all'altezza del fosso Vaglie che potrebbe aver tracimato e causato l'inferno.Il presidente del comitato di quartiere Marco Mancini non fa sconti e chiede che vengano accertate le responsabilità."A nome di tutto il Consiglio di Quartiere esprimo la mia solidarietà, affetto e vicinanza alle famiglie e alle persone coinvolte nel nubifragio di oggi. Sono situazioni che non dovrebbero accadere" scrive Mancini sulla pagina Facebook del quartiere "ma che purtroppo spesso si verificano. Non posso esimermi dallo scrivere quello che in questo momento è il mio stato d'animo di profonda amarezza e rabbia per quanto accaduto e vorrei esternare il mio pensiero personale che so può essere impopolare o dare fastidio a qualcuno ma che sento comunque il dovere di esternare. Il nostro quartiere è posizionato sotto alla collina e sistematicamente quando c'è un temporale un pò più forte del solito le strade si trasformano in fiumi di acqua e fango e poi puntualmente si deve intervenire "dopo " come nel caso della strada della vecchia Bura che periodicamente trascina a valle lungo via Gentiloni fino a via Forlanini e viale Buozzi ingenti quantità di fango e ghiaia. Si parlerà di calamità naturale come è giusto che sia, ma una riflessione vorrei farla. Siamo sicuri che non ci siano responsabilità di qualcuno? Non voglio accusare o gettare la croce addosso ad alcuno, istituzioni, privati cittadini o ASSM ma mi sembra evidente, e le prove stanno nei fatti che si sono verificati, che alcune situazioni non del tutto nella norma si sono verificate e sono alquanto evidenti. E' chiaro che si è trattato di una precipitazione piovosa al di sopra della norma che ha rovesciato a Tolentino una quantità d'acqua notevole in poco tempo tale da poter, senza ombra di dubbio, far scattare le procedure necessarie in tema di "Calamità Naturale". E' altrettanto evidente che a monte della zona alcuni terreni sono abbandonati e incolti, privi di sistemi di raccolta e convogliamento delle acque, come altresi c'è la presenza di un terreno arato di recente senza che siano stati predisposti idonei fossi di convogliamento delle acque piovane come previsto dalla legge. Nella zona inoltre è risultato malfunzionante e otturato un tombino che avrebbe dovuto raccogliere le acque. Le caditoie stradali sono risultate otturate e/o rese inefficaci dalla presenza di erba tagliata di recente e lasciata sulle scarpate della strada. Concludo la mia riflessione con un interrogativo che spero troverà quanto prima una risposta. CHI PAGHERA' E QUANDO i danni di quanto accaduto? Spero che non si riconduca solamente il tutto alla "calamità naturale" ma che chi ha delle responsabilità venga chiamato a rispondere personalmente. Spero che l'Amministrazione Comunale faccia quanto prima quanto di sua competenza e aiuti e tuteli gli interessi di quanti sono stati danneggiati chiedendo lo "Stato di calamità naturale" e nello stesso tempo apra un'inchiesta al fine di individuare eventuali responsabilità che nel caso vengano trovate portino ad una procedura di risarcimento dei danni".
“Non siete soli #chiamatecisempre” è il claim che la Polizia di Stato ha scelto di legare alla nuova campagna contro le truffe agli anziani.L’iniziativa è stata lanciata tramite un video pubblicato sulle pagine ufficiali Twitter e Facebook della Polizia di Stato e dell’Agente Lisa.Il progetto ha quest’anno un testimonial d’eccezione, Gianni Ippoliti, ideatore degli spot che, in questi giorni, verranno lanciati sui canali social della Polizia di Stato.Il conduttore televisivo, con la collaborazione degli attori Fabiana Latini e Giovanni Platania, lancia un semplice e preciso messaggio agli anziani: diffidate degli estranei e chiamate la Polizia.Sono purtroppo tanti i casi di anziani che, soprattutto nel periodo estivo, vengono avvicinati e raggirati.Il fenomeno, infatti, ha avuto un sensibile aumento negli ultimi 3 anni, facendo registrare il picco nel 2015 con circa 15.000 casi accertati di truffe ai danni di over 65. Tra le regioni più colpite risultano la Lombardia, la Campania ed il Lazio.La casistica è infinita. Tra le truffe più ricorrenti ci sono quelle in abitazione che iniziano sempre con una scusa per entrare in casa: controllo del gas, lettura della luce, consegna di un pacco o, addirittura, finti appartenenti alle forze dell’ordine.In strada gli anziani vengono avvicinati in prossimità delle banche o degli uffici postali dopo aver ritirato denaro oppure vicino casa da sconosciuti che si fingono conoscenti di vecchia data, i quali, con modi gentili, si fanno invitare a casa per svuotarla dei preziosi.Una terza tipologia è la telefonata di un falso parente o di un falso amico di un famigliare che richiede soldi preannunciando l’arrivo di un incaricato per il ritiro.In tutti questi casi, come dice Gianni Ippoliti “Non siete soli…#chiamatecisempre”.Per quanto riguarda la provincia di Macerata, dall’analisi dei dati è emerso che quest’anno vi è stata una diminuzione delle truffe perpetrate in danno di persone over 65 rispetto allo scorso anno.[video width="640" height="480" mp4="http://picchionews.it/wp-content/uploads/2016/08/ku59loa8q6r1y7ew.mp4"][/video]
Il caso dell'uomo che vive accanto al cimitero in una roulotte da due mesi è portato alla ribalta dal Gruppo Lega Nord della Regione Marche. Sulla vicenda interviene direttamente la vicepresidente Marzia Malaigia la quale invita i servizi sociali comunali di Ascoli a fare uno sforzo maggiore, "poichè non si può lasciare un nostro concittadino privo di acqua corrente, luce e, per l'inverno, riscaldamento oltre che, ovviamente, senza un tetto". Il caso, sollevato dalla coordinatrice della Lega Nord di Ascoli, Francesca Papitto, riguarda questo uomo, disoccupato da due anni, che non ce la fa più a sostenersi, tanto che ha perso tutto. Dal 1977 lavorava e ora rimane senza alcun sostegno da parte delle istituzioni. "I fondi per il sociale la Regione in parte li ha stanziati, ai Comuni qualcosa è arrivato e queste sono emergenze che vanno gestite immediatamente. Quello che stride è vedere inoltre case dell'Erp, l'edilizia popolare, chiuse e non assegnate, con tempi di consegna e formazione graduatorie sempre troppo lunghi rispetto ai problemi reali" prosegue la Lega Nord regionale "ogni giorno sentiamo parlare di profughi e di sostegno agli immigrati ma ci si dimentica di chi è italiano e che ha costruito nei decenni la nostra società ed ora è costretto alla povertà".
A volte i famosi "rimedi della nonna" non portano esattamente i benefici che ci si aspetta. Anzi, rischiano di trasformarsi in trappole pericolosissime. E proprio per aver cercato di mettere in pratica uno di questi rimedi fai da te, un’anziana signora di Recanati ha riportato ustioni gravi su oltre il 50 per cento del corpo.Questa mattina la donna, R.G. di 82 anni, è arrivata in ospedale lamentando le ustioni. I sanitari, valutate le sue condizioni, ne hanno disposto il trasferimento al Centro Grandi Ustionati di Cesena poiché presentava gravi ustioni in varie parti del corpo: torace, braccia, schiena e gambe. L’anziana ha spiegato che le bruciature erano state causate dall’alcool che lei stessa si era applicata sul corpo, in quanto credeva che potesse dare beneficio al dolore articolare che l’attanagliava.Le ustioni di secondo grado ricoprono circa il 53% del suo corpo.
Incidente questa mattina intorno alle 9.40 lungo la strada provinciale 101, al km 18+500. Coinvolta un'auto dell'Asur Area Vasta 3.La macchina, una Fiat Panda condotta da una dipendente dell'Area Vasta, per cause ancora in corso di accertamento, è finita fuori strada frenando la sua corsa dopo un volo di circa 10 metri addosso a una grossa quercia.Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e i vigili del fuoco della sede centrale di Macerata. La donna è stata trasportata in ospedale: le sue condizioni non sarebbero gravi.