Cronaca

Castelraimondo, furto in un deposito comunale: sottratti alcuni utensili

Castelraimondo, furto in un deposito comunale: sottratti alcuni utensili

Nella giornata di ieri, martedì 9 gennaio a Castelarimondo, degli uomini di cui non si conoscono le generalità, si sono introdotti all'interno di un deposito comunale attraverso una finestra che è stata forzata. I malviventi hanno sottratto vari utensili e alcuni decespugliatori. Il danno è ancora in corso di quantificazione. Le indagini sono seguite dai Carbinieri della stazione locale      

10/01/2018 12:56
Bufera sulla serata con Fargetta alla Filarmonica, Buratti: "Da oggi il Maracuja è in vendita. Inutile investire su Macerata"

Bufera sulla serata con Fargetta alla Filarmonica, Buratti: "Da oggi il Maracuja è in vendita. Inutile investire su Macerata"

Cinque avvisi di garanzia. È così che è finito il party in piscina a La Filarmonica di Macerata del luglio scorso con il dj Fargetta. Nei guai anche lo storico disc jockey di Radio Deejay. "Da questo momento il Maracuja è in vendita. Chiunque sia interessato può contattarmi. Non voglio avere più niente a che fare con chi amministra Macerata. Non è una resa sia chiaro, anzi ringrazio i maceratesi che in più di una occasione hanno dimostrato di apprezzare il lavoro che io e i miei collaboratori abbiamo svolto per cercare di tenere viva una città che sta morendo. Ma andare avanti in questo modo non è più possibile. La vicenda Fargetta è diventata grottesca. Nello stesso giorno in cui cinque persone che avevano investito su un evento per Macerata, per fare in modo che anche d'estate ci fosse un'alternativa per i ragazzi consentendo loro di non spostarsi verso la costa, vengono messe alla gogna mediatica con nomi, cognomi, foto e quant'altro, viene arrestata una persona con 500 piante di marijuana e in questo caso il nome non viene fatto. Qualcuno mi può spiegare in base a quali criteri vengono fatte queste scelte? Comunque, per tornare alla famigerata serata con Fargetta, era il quarto evento, l'ultimo della stagione. Insieme a Stefania Cittadini avevamo messo in piedi una serata capace di richiamare quasi 2000 persone alla piscina de La Filarmonica, chiedendo e ottenendo tutte le autorizzazioni necessarie. Se la nostra colpa è stata quella di aver cercato di far divertire i maceratesi, allora siamo colpevoli. Ma quello che ci viene contestato nei capi di imputazione è assolutamente fuori da qualsiasi logica. Addirittura c'è un indagato per aver sparato da una tettoia dei piccoli petardi di libera vendita (foto). Addirittura mi viene contestato di essere il titolare della Bpr Eventi, quando io in realtà sono un dipendente della Brp Eventi. Anche certa stampa quando riprende le notizie dovrebbe fare attenzione, perchè la Bpr Eventi non esiste... Esiste la Brp Eventi di cui il sottoscritto è un regolare dipendente. Da cinque anni ho investito su Macerata, cercando di continuare a farla vivere, malgrado le scelte suicide dell'amministrazione. Basti pensare al flop di Capodanno per rendersi conto che il capoluogo è ormai diventato una città fantasma. A questo punto dico basta. Il mio lavoro riceve apprezzamenti un po' ovunque, mentre qui si cerca in tutti i modi di mettermi i bastoni fra le ruote. Allora vendo anche il Maracuja, perchè sarebbe folle pensare di continuare a investire su Macerata". Per quanto riguarda gli avvisi di garanzia sono stati notificati dal sostituto procuratore Luigi Ortenzi al noto produttore discografico, agli organizzatori della festa e a un dipendente. Le accuse, contestate a vario titolo, vanno dall’apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo o trattenimento, ad accensioni ed esplosioni pericolose, false dichiarazioni sull’identità o su qualità personali proprie ed esercizio abusivo di una professione.  Ad essere contestata la festa in piscina dello scorso 16 luglio organizzata a La Filarmonica di Macerata. La serata, che aveva visto protagonista il dj Fargetta, è finita prima del previsto, con l’arrivo della polizia amministrativa. Il Pm Ortenzi ha contestato al dj Mario Fargetta in qualità di artista/ospite che ha operato durante l’evento, a Stefania Cittadini, in qualità di titolare dell’autorizzazione regolarmente rilasciata dal Comune per lo svolgimento di attività rumorose con l’evento Dj-set nei locali della piscina Filarmonica e a Roberto Buratti, quale titolare della Brp eventi e organizzatore di fatto della serata, avrebbero posto in essere attività di discoteca senza avere le prescritte autorizzazioni. Buratti è accusato anche di false dichiarazioni sull’identità o su qualità personali proprie per aver affermato alla polizia di essere titolare della Brp eventi. Per i pubblici ufficiali la dichiarazione sarebbe stata falsa perché la ditta è intestata formalmente a un’altra persona.   

10/01/2018 11:50
Cupramontana, eseguita l’autopsia: bimbo morto per asfissia

Cupramontana, eseguita l’autopsia: bimbo morto per asfissia

E' morto per asfissia Hamid Imeri, il bimbo di 5 anni che il padre Besart ha ammesso di avere ucciso, senza saperne spiegare il perché, a Cupramontana (Ancona). L'autopsia del medico legale Mauro Pesaresi non ha sciolto però tutti i dubbi. Non ci sono segni evidenti esterni di violenza: l'uomo, un disoccupato macedone di 27 anni, in cura per depressione, legato alla famiglia (un altro bimbo piccolo e la moglie in attesa di un terzo figlio) avrebbe soffocato Hamid tappandogli naso e bocca e la morte sarebbe sopraggiunta in pochi secondi, senza possibilità di reazione. Sono però da verificare alcuni punti del racconto di Besarti.   E il medico legale non esclude neanche l'ipotesi di eventuali patologie come concausa di morte. Per questo sono previsti approfondimenti sugli esami istologici, alla presenza (come oggi) del perito della difesa Raffaello Sanchioni. La Procura di Ancona procede per omicidio volontario aggravato. "Non ero io, ero posseduto da una forza sovrannaturale" l'unica spiegazione del padre. (ANSA)    

09/01/2018 20:06
Incidente sul lavoro, gli cade addosso una pianta: portato in eliambulanza a Torrette

Incidente sul lavoro, gli cade addosso una pianta: portato in eliambulanza a Torrette

Incidente sul lavoro intorno alle 15 di oggi in località Pontelatrave di Camerino. Un cittadino peruviano di 71 anni, da tanti anni residente a Valfornace, stava tagliando una pianta su un terreno di proprietà di un amico per fare legna da ardere per uso proprio. L'albero improvvisamente, per cause in corso di accertamento, gli è caduto addosso. Sono intervenuti sul posto i carabinieri di Camerino e i sanitari del 118 che hanno allertato anche l'eliambulanza: il ferito è stato trasportato a Torrette in gravi condizioni.  

09/01/2018 15:51
Civitanova, sequestrate 500 piante di marijuana: arrestato un ventenne del posto - VIDEO

Civitanova, sequestrate 500 piante di marijuana: arrestato un ventenne del posto - VIDEO

Maxi operazione della Guardia di Finanza di Macerata. Sequestrate 500 piante di marijuana, oltre 150 grammi di sostanza stupefacente già essiccata pronta per lo spaccio e attrezzatture varie per la coltivazione e il confezionamento in un casolare di campagna tra Civitanova Marche e Montecosaro, per una valore di mercato intorno ai 70-80 mila euro. A presentare i risultati dell'operazione il Colonnello Amedeo Gravina. A seguito di un'articolata attività info-investigativa, scaturita dal quotidiano controllo economico del territorio, con specifica attenzione al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, le Fiamme Gialle maceratesi sono riuscite ad individuare il casolare, sul quale vi era il forte sospetto fosse nascosta una serra per la coltivazione di marijuana. Dopo una serie di osservazioni, i finanzieri hanno fatto irruzione nel casolare, rinvenendo una florida piantagione di marijuana, con deposito per l’essicazione e la preparazione per il successivo spaccio. Rinvenuto anche il calendario di raccolta prevista per l'11 febbraio. La banda criminale ha sfruttato un allaccio abusivo alla rete elettrica e ha sventrato il casolare togliendo pareti e porte per creare lo spazio alla "serra". L'immobile in affitto è di proprietà di un cittadino di Macerata, al momento all'estero. I finanzieri ne stanno verificando il coivolgimento o meno nell'operazione criminale. La marijuana era destinata al mercato locale, come si evince dalle apparecchiature per il confezionamento di tipo domestico. I dati sui sequestri effettuati nel 2017 nella provincia di Macerata parlano di 20 chili tra hashish e marijuana e oltre 2mila piante sequestrati.I finanzieri hanno arrestato uno dei responsabili, un ventenne italiano già pregiudicato per reati simili, sorpreso all’interno del casolare, ora posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Ma dalle indagini il ragazzo, residente sulla costa maceratese, sembrerebbe essere solo il "giardiniere". Ben altri sono gli artefici, quindi la vera domanda è: chi c'è dietro a questo mercato di stupefacenti a chilometro zero? Le indagini continuano.

09/01/2018 13:04
Bimbo ucciso a Cupramontana, al vaglio i profili Facebook del padre

Bimbo ucciso a Cupramontana, al vaglio i profili Facebook del padre

Tanti profili Facebook aperti, di cui uno dedicato al figlio di 5 anni, che poi ha ucciso il 4 gennaio scorso, e due sulla propria profonda fede islamica.  Anche l'attività sui social network di Besart Imeri, il 27enne macedone in carcere per l'omicidio del figlioletto Hamid a Cupramontana (Ancona), è al vaglio degli inquirenti che indagano su un delitto in apparenza inspiegabile. "Non ero in me" ha detto Besart al gip, spiegando di essersi sentito come "posseduto da qualcosa, forse un'entità soprannaturale", che lo ha lasciato una volta morto il piccolo.   Negli ultimi tempi, specie dopo aver perso il lavoro da saldatore, era depresso e soggetto a sbalzi d'umore. Oltre alle visite psichiatriche, forse aveva trovato rifugio nella religione: quasi ogni giorno postava su Fb scritti religiosi, messaggi di amore per Allah e prediche di imam. Domani mattina ad Ancona il medico legale Mauro Pesaresi eseguirà l'autopsia sul corpo del bimbo strozzato o soffocato sul sedile posteriore dell'auto del macedone. (ANSA)   Bimbo ucciso, al vaglio profili Fb padre Post quotidiani con contenuti religiosi. Domani l'autopsia

08/01/2018 20:23
Corridonia, furto all’area di servizio: sradicata la colonnina e rubati appena 200 euro

Corridonia, furto all’area di servizio: sradicata la colonnina e rubati appena 200 euro

Nella notte appena trascorsa all’area di servizio Esso, lungo la superstrada in località Sarrocciano, tra le uscite di Corridonia e Morrovalle, alcuni malviventi hanno sradicato la colonnina self-service con l’aiuto di una macchina operatrice e ne hanno rubato il contenuto. Un furto che ammonta a circa 200 euro più i danni provocati all’impianto. Sono intervenuti sul posto i carabinieri della stazione di Corridonia che insieme ai colleghi della compagnia di Macerata stanno indagando e cercando i colpevoli, anche per verificare dove abbiano prelevato il mezzo pesante.    

08/01/2018 16:54
Si è spento Antonio Mochi: fu il miglior lanciatore italiano nel baseball nel 1975

Si è spento Antonio Mochi: fu il miglior lanciatore italiano nel baseball nel 1975

Si è spento oggi Antonio Mochi, indimenticato campione di baseball negli anni settanta.  Miglior lanciatore italiano nel 1975 "ancora oggi Macerata parla di Antò quello che lasciava tutti strike out... io ti ricorderò cosi perché l'odore della pelle di quel guanto mi ha sempre fatto sognare" lo ricorda il figlio Andrea. Originario di Tolentino, fu insieme a Luciano Nerla, Sergio Fulgi (scomparso il 6 gennaio dell'anno scorso), Maurizio Dignani e altri fra i promotori del baseball e ha giocato per anni come lanciatore in varie squadre, dalla Grand Prix degli inizi alla Baseball Club Tolentino. Nel 1975 indossò la maglia della squadra di Macerata con la quale si laureò miglior lanciatore italiano della stagione. Giocò anche con il Porto Sant'Elpidio, dove si trasferì sia per il baseball che per lavoro. Conosciutissimo a Tolentino per la sua cordialità e simpatia, era il fratello del dottor Filippo Mochi. Negli ultimi anni viveva a Colmurano insieme al figlio Andrea. Alla famiglia le più sentite condoglianze dalla redazione di Picchio News.

07/01/2018 22:09
Civitanova, incidente sulla SS77: coinvolte due auto

Civitanova, incidente sulla SS77: coinvolte due auto

Incidente sulla SS77 all’altezza dell’uscita di Civitanova Marche intorno alle 17. Coinvolte due autovetture. Intervenuti gli agenti della polizia stradale di Civitanova, che hanno permesso di far defluire la coda di auto che si era formata lasciando aperta una corsia, e i sanitari del 118 che hanno trasportato cinque feriti all’ospedale di Civitanova. Fortunatamente nessuno è in pericolo di vita.      

07/01/2018 18:05
Civitanova, giovani scalmanati in corteo nella notte - VIDEO

Civitanova, giovani scalmanati in corteo nella notte - VIDEO

Civitanova, grazie ai suoi locali ma soprattutto alle discoteche, si consolida sempre più come punto di riferimento per il divertimento nelle Marche ma anche nelle regioni vicine e il sabato sera in particolare, grazie al richiamo del Donoma in questo periodo invernale, sono sempre in tantissimi a raggiungere la nostra città. Purtroppo, qualche volta, questi giovani che vengono da fuori e che arrivano con i pullman hanno comportamenti un po' sopra le righe ed il motivo è facilmente intuibile, soprattutto per quelli presenti sotto le logge di Palazzo sforza, che li vedono scendere con bicchieri, se non addirittura bottiglie in mano, il cui contenuto è stato immesso in corpo durante il tragitto. Se quanti vengono in auto, sono più o meno responsabili, per via dei controlli, i passeggeri degli autobus di solito lo sono un po' meno.   Un paio di settimane fa, protagonisti in negativo della serata, furono dei ragazzi provenienti da un paesino tra Pescara e Teramo, che hanno creato un po' di scompiglio prima da Maretto, per poi dirigersi urlanti verso la discoteca. Ieri sera invece i nuovi barbari sono arrivati da nord, per l'esattezza con un pullman che li ha caricati a Marotta, e che sono venuti a Civitanova per festeggiare un compleanno. Scesi dal mezzo, molti ragazzi erano in maniche di camicia e qualche ragazza con abitini che lasciavano spalle e schiena completamente scoperte, quando la temperatura e l'umidità, avrebbero consigliato un vestiario leggermente più caldo e pesante. Però si sa, la fila per il guardaroba a volte è scocciante e si preferisce lasciare tutto nel pullman e fare qualche decina di metri seminude. I ragazzi in questione, scesi dal mezzo dal lato della piazza, hanno stazionato per un po' davanti all'ingresso della stessa, intralciando le auto che dovevano entrare, per poi partire tutti in gruppo, tra urla e schiamazzi, in un vero e proprio corteo, in mezzo alla strada, verso Corso Vittorio Emanuele, probabilmente per fare tappa dal tabaccaio o peggio ancora per fermarsi a bere da qualche parte, prima della disco. L'autista del mezzo ci ha riferito che non aveva un orario preciso per tornare a prenderli, ma che sarebbe stato contattato al telefono, indicativamente verso le cinque e mezzo o al massimo le sei.

07/01/2018 16:37
"Non ero io": convalidato l'arresto del padre del bimbo ucciso a Cupramontana

"Non ero io": convalidato l'arresto del padre del bimbo ucciso a Cupramontana

"Non ero io". E' una delle scarne spiegazioni date da Besart Imeri, il disoccupato macedone di 27 anni, che il 4 gennaio ha ucciso, soffocando o strozzandolo, il figlioletto di 5 anni a Cupramontana. Il giovane l'ha ripetuta al gip Carlo Cimini, durante l'interrogatorio di convalida nel carcere di Montacuto, alla presenza del pm Valentina Bavai e del difensore, avv. Raffaele Sebastianelli, che ha trovato il 27enne "confuso, ma più lucido, si sta rendendo conto".   Besart, in cura da tempo per una forte depressione con sbalzi di umore, padre di un altro figlio piccolo e di un terzo in arrivo, ha ucciso Hamid appena saliti in auto per una passeggiata. Secondo il suo racconto sarebbe stato "posseduto da qualcosa, forse un'entità soprannaturale", che lo ha lasciato una volta morto il bimbo. Il gip ha convalidato l'arresto, Besart resta in carcere. L'autopsia il 9 gennaio presso gli Ospedali Riuniti di Ancona dal medico legale Carlo Pesaresi. La difesa ha nominato un perito di parte, Raffaello Sanchioni. (Ansa )  

07/01/2018 14:14
Macerata, furgone si ribalta in via dei Velini: due feriti gravi

Macerata, furgone si ribalta in via dei Velini: due feriti gravi

Stamattina in via dei Velini a Macerata un furgone, per cause ancora da accertare, si è ribaltato su un lato. All’interno dell’abitacolo c’erano due persone che sono rimaste ferite. Intervenuti sul posto i sanitari del 118 che hanno trasportato i due feriti all’Ospedale di Macerata in gravi condizioni, anche se fortunatamente non sono in pericolo di vita.  

07/01/2018 13:04
Il padre del bimbo ucciso a Cupramontana controllato a vista in carcere

Il padre del bimbo ucciso a Cupramontana controllato a vista in carcere

E' controllato a vista dagli agenti penitenziari, nella cella del carcere di Montacuto (Ancona) che divide con un altro detenuto, Besart Imeri, 27 anni, il disoccupato macedone, in cura da tempo per problemi psichiatrici, che ha ammesso di aver ucciso il figlioletto Hamid di 5 anni (entrambi nella foto) il 4 gennaio a Cupramontana, senza però riuscire a spiegarne il motivo. Il giovane è apparso molto confuso, quasi estraniato dal contesto in cui si trova, a chi ha avuto modo di osservarlo in queste ore. Per questo si è resa necessaria una stretta vigilanza al fine di evitare eventuali atti di autolesionismo. Domani, affiancato dall'avv. Raffaele Sebastianelli, parteciperà all'udienza del gip Carlo Cimini per la convalida del fermo per l'ipotesi di omicidio volontario aggravato non premeditato: ha riferito di essere uscito di casa con il bimbo per una passeggiata forse già con l'idea di fargli del male e, senza un'apparente causa scatenante, di averlo strozzato o soffocato sul sedile posteriore della sua auto.

06/01/2018 20:11
"Il giudice Luigi Reale e Enzo Martusciello sono malavitosi": due donne di Morrovalle condannate per calunnia

"Il giudice Luigi Reale e Enzo Martusciello sono malavitosi": due donne di Morrovalle condannate per calunnia

Quando si dice "prendersi una rivincita". Lo è stata per l'imprenditore di Morrovalle Enzo Martusciello, accusato insieme al giudice Luigi Reale di avere contatti nella malavita e di averne usufruito per favori personali. Ad accusare i due uomini due sorelle, una delle quali ha lavorato nell'azienda di Martusciello dall'età di 14 anni fino ai 28. Dopo aver constatato che la dipendente aveva problematiche con la sorella collegate al mondo della droga, Martusciello ha licenziato la donna. Le sorelle hanno così avviato un'altra attività aprendo un negozio a Morrovalle. L'attività ha presto avuto dei problemi economici che hanno comportato il pignoramento di immobili di loro proprietà. Chiesero aiuto a Martusciello che però non poteva farlo, avendo lui stesso a sua volta in quel momento dei problemi. In breve, Martusciello ha risolto le sue problematiche, ma le sorelle, asserendo di averlo sentito più volte vantarsi dei suoi contatti nella malavita, lo hanno accusato di essersi avvalso della collaborazione del giudice Vincenzo Reale e di altri suoi "agganci" per uscire dai suoi problemi. La querela è stata fatta formalmente nel febbraio del 2012. Dopo le indagini della guardia di finanza, intercettazioni telefoniche e tutte le procedure di rito, la querela è stata archiviata nei confronti di entrambi gli accusati poichè non supportata da prove e non risultavano violazioni di legge. Attesi i tempi di archiviazione del procedimento di reato, Martusciello è tornato alla carica e ha querelato le due sorelle per calunnia. Il 20 dicembre scorso l'imprenditore, parte civile, assistito dall'avv. Anna Maria Recchi, ha portato a casa la vittoria della causa, in quanto le sorelle avendo fatto accuse specifiche non potevano appigliarsi alla loro buona fede. Al Tribunale de L'Aquila le donne sono state condannate dal giudice Garganella a scontare la pena di un anno e 6 mesi di reclusione (sospesa per la condizionale), al risarcimento danni da stabilire in separata sede e a pagare le spese processuali.    

06/01/2018 11:56
Bimbo ucciso a Cupramontana: il papà confessa

Bimbo ucciso a Cupramontana: il papà confessa

La perdita del lavoro da saldatore, che aveva procurato qualche problema economico alla famiglia, e la forte depressione, con sbalzi d'umore, per cui si stava curando negli ultimi mesi. Sono forse le premesse del delitto apparentemente inspiegabile commesso ieri a Cupramontana: Besart Imeri, 25 anni, macedone, disoccupato, è stato fermato e ha ammesso di avere ucciso il figlioletto Hamid, 5 anni, strozzato o soffocato davanti casa sul sedile posteriore della sua Toyota Yaris. Lo stesso bambino al quale aveva dedicato un profilo Facebook aperto da una foto insieme durante la festa di compleanno di Hamid. Le dichiarazioni spontanee rese l'altra notte al pm di Ancona Valentina Bavai nella caserma dei carabinieri costituiscono per gli inquirenti una "confessione esauriente" del giovane papà, che però, nel corso di un interrogatorio fiume in cui ha raccontato in modo confuso e frammentario l'accaduto, non è riuscito a descrivere il contesto dell'aggressione. All'arrivo del suo legale, Besart si è avvalso della facoltà di non rispondere. Per capire il 'movente', i militari hanno sentito in ospedale a Jesi, dov'è stata ricoverata in stato di choc, la moglie connazionale 24enne, incinta al settimo mese, da cui l'uomo ha avuto anche un altro figlio piccolo. "Sapevo che avevano difficoltà a pagare l'affitto - ha riferito Luigi Cerioni, sindaco della cittadina famosa per la festa del vino - ma da qui a immaginare una tragedia del genere...". Ad ottobre il centro era stato scosso dal suicidio di una ragazza ucraina, da anni residente in Italia con la madre. Ma - ha sottolineato il sindaco -, "nella nostra comunità i migranti sono ben integrati". Dolore e sconcerto tra parenti e amici che sfilano in queste ore per le condoglianze a casa della famiglia Imeri dove nessuno, il padre, che abita nello stesso palazzo in via Bonanni, o i fratelli, che vivono lì vicino, aveva avvertito segnali di una tragedia del genere. La Procura di Ancona procede per omicidio volontario aggravato dai vincoli di parentela, ma non esclude che vi siano le turbe psichiche all'origine della furia del giovane papà forse 'scatenata' da un capriccio del piccolo. Tanto che il difensore avv. Raffaele Sebastianelli non esclude di richiedere perizie specifiche. La convalida del fermo per il 25enne si terrà la mattina del 7 gennaio davanti al gip: chissà che in quell'occasione non sia in grado di spiegare meglio l'accaduto. Il pm Valentina Bavai non ha contestato la premeditazione. Ancora non c'è una data invece per l'autopsia che verrà eseguita ad Ancona dal medico legale Mauro Pesaresi. Dagli accertamenti autoptici potranno arrivare elementi decisivi per capire la precisa causa delle morte del bambino e l'esatta dinamica dei fatti.

06/01/2018 11:02
Incidente con un tasso: il Giudice di Pace di Macerata condanna la Regione

Incidente con un tasso: il Giudice di Pace di Macerata condanna la Regione

Il 15 maggio del 2016, alle ore 3.45 circa, il signor M.F. alla guida dell'auto di proprietà di M.S., una AUDI A2, stava percorrendo la SS 77 Vecchio Tronco, nel tratto di strada che da Pollenza conduce a Tolentino. In Contrada Rancia di Tolentino, all'altezza dell'intersezione con via Marco Biagi, la strada fu improvvisamente invasa da un tasso, proveniente dalla scarpata a destra rispetto al senso di marcia tenuto dal veicolo. La scarpata dalla quale era provenuto il tasso era coperta da alberi ed erba alta così l'uomo non potè frenare in tempo e il tasso urtò la parte anteriore del veicolo, provocando diversi danni. L'animale selvatico in seguito all'urto rimase a terra morto. Il signor M.F. non potè appunto far nulla per evitare l'impatto con l'animale selvatico, a causa dell'azione repentina ed imprevedibile di quest'ultimo che gli “tagliò la strada” e dell'oscurità presente sul luogo del sinistro. Iniziò così una causa davanti al Giudice di Pace di Macerata grazie all'aiuto dell'avv. Marco Belli. Oggi, il Giudice di Pace di Macerata, l'avv. Ornella Carlini, ha condannato la Regione Marche al pagamento della somma di 1.575 euro (più iva) in favore di M.S., a titolo di risarcimento danni ed al pagamento delle spese legali.  

05/01/2018 17:38
Bimbo ucciso a Cupramontana, padre in stato di fermo

Bimbo ucciso a Cupramontana, padre in stato di fermo

E' in stato di fermo indiziato di delitto il 25enne disoccupato macedone sospettato di avere ucciso, soffocandolo o strozzandolo a mani nude, il figlioletto di 5 anni a Cupramontana in provincia di Ancona (leggi qui). Il giovane, apparso frastornato, è stato interrogato nella caserma dei carabinieri alla presenza del pm Valentina Bavai e avrebbe fornito risposte confuse, tali comunque da fornire sufficienti elementi di colpevolezza. La Procura al momento sta valutando le possibili ipotesi di reato. La famiglia (un altro bambino e la madre, incinta di un terzo figlio, oltre ad altri parenti, tra cui il padre del 25enne) non era seguita dai servizi sociali del Comune, perché - dice il sindaco Luigi Cerioni - non aveva chiesto assistenza. Secondo gli investigatori il fatto sarebbe avvenuto nell'auto del padre, il piccolo sarebbe poi stato trasportato in casa con l'interventi di alcuni familiari che abitano nello stesso caseggiato e che avrebbero chiamato il 118. (Ansa)

05/01/2018 11:13
Cupramontana, bimbo di 5 anni trovato morto in casa: ad ucciderlo probabilmente il padre

Cupramontana, bimbo di 5 anni trovato morto in casa: ad ucciderlo probabilmente il padre

Un bimbo di 5 anni è morto in casa a Cupramontana (Ancona), secondo una prima ricostruzione, ucciso dal padre che è stato portato in caserma dai carabinieri. L'uomo, un 24enne macedone, è disoccupato ed è in cura per problemi psichiatrici. La madre, in stato di choc, è stata soccorsa dal 118. Sul posto i carabinieri di Fabriano che stanno cercando di ricostruire i fatti. Sul posto sta arrivando il pm di Ancona Valentina Bavai per procedere all'interrogatorio del padre del bimbo. Atteso anche l'arrivo il medico legale che eseguirà l'ispezione cadaverica: non sono ancora chiare le cause della morte. La madre, incinta, è stata trasportata all'ospedale di Jesi. Il bambino potrebbe essere stato strozzato a mani nude. Sono i primi risultati dell'esame esterno sul cadavere del piccolo eseguito dal medico legale Mauro Pesaresi. Un quadro più preciso sulle cause del decesso potrà fornirlo l'autopsia agli Ospedali Riuniti di Ancona. Il fatto sarebbe accaduto forse nell'auto del padre, trattenuto dai carabinieri e interrogato dal pm Valentina Bavai.  Il corpicino sarebbe poi stato portato in casa da dove è partita una richiesta di soccorso al 118 e l'allarme ai carabinieri. (Ansa)

04/01/2018 22:39
Macerata sotto choc per l'improvvisa morte del barman Mariano Tombesi

Macerata sotto choc per l'improvvisa morte del barman Mariano Tombesi

Tragedia nella notte a Macerata dove un barista di 56 anni, Mariano Tombesi, è stato trovato morto nella sua abitazione. A stroncarlo sarebbe stato un aneurisma. Tombesi era lo storico titolare del bar Metropolis a Collevario. Non era sposato e non aveva figli. La notizia si è rapidamente diffusa a Macerata dove Mariano Tombesi, anche per l'attività che svolgeva, era molto conosciuto e stimato. Increduli e distrutti i tantissimi amici.  I funerali si svolgeranno domani, venerdì 5 gennaio, alle ore 15:30 presso la Parrocchia del Buon Pastore, in via Cesare Pavese 2. Il bar Metropolis è, ovviamente, chiuso per lutto.

04/01/2018 14:56
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