I carabinieri della stazione di Pollenza hanno denunciato alla Procura di Macerata una donna residente nella provincia maceratese, 46enne, già conosciuta alle cronache.
Tutto parte dalla segnalazione fatta ai carabinieri da parte di un commerciante della zona di Pollenza, preoccupato dall’ammanco di abbigliamento femminile e di arredi per la casa, nello specifico tendaggi, il cui valore commerciale complessivo non è inferiore ai 150 euro.
I militari, ricevuta la denuncia, hanno sin da subito provveduto a visionare le immagini delle telecamere dell’esercizio. Dalle riprese è stato possibile immortalare la signora mentre si aggirava tra gli scaffali per poi con la borsa piena - certamente carica della merce alla quale aveva staccato l’antitaccheggio - passare indisturbata dalle casse.
Al termine di manovre informative è stato possibile identificare la donna: la perquisizione avvenuta nella sua abitazione ha permesso di ritrovare la refurtiva e restituirla al legittimo proprietario.
Con uno straordinario atto d’amore la famiglia di Claudio Pini, 52 anni, deceduto ieri per una patologia irreversibile ed improvvisa, ha trovato la forza, nell’immenso dolore, di dare il consenso alla donazione degli organi del proprio caro. In verità un desiderio già espresso in vita da Claudio ai propri familiari.
Al termine del periodo di osservazione effettuato dall’apposito Collegio Medico che si è riunito ieri pomeriggio per accertare la morte cerebrale del paziente presso la Rianimazione della struttura ospedaliera di Civitanova Marche, è stata attivata la procedura prevista per il prelievo.
Tutti gli operatori coinvolti nel percorso, Rianimazione, Blocco Operatorio, Laboratorio Analisi, Anatomia Patologica, Neurologia, Radiologia, Centrale Operativa del 118, gli autisti, sotto la guida della Dott.ssa Anna Monaco, Coordinatore Locale di prelievo d‘organi, con il supporto della Direzione Medica Ospedaliera, si sono attivati per accogliere l’equipe del Centro Trapianti di Ancona giunta in ospedale intorno alle 23.30.
Le operazioni di prelievo sono durate per tutta la notte e questa mattina alle ore 6 circa, il fegato, i reni ed il pancreas di Claudio Pini sono stati trasportati alla volta di quattro ospedali del Nord per restituire speranza e nuova vita a pazienti che riponevano nel trapianto l’ultima possibilità di sopravvivenza.
"Il mio primo pensiero, ringraziamento e profonda gratitudine - afferma il direttore dell'Area Vasta 3 Alessandro Maccioni - va alla famiglia perché senza il loro gesto di alto valore morale, espressione di profondo altruismo e di amore puro ed incondizionato, nulla sarebbe stato possibile. Un grazie particolare a tutti gli operatori dell’ospedale di Civitanova per l’enorme professionalità, disponibilità e sensibilità dimostrata".
Questo atto di donazione è stato vissuto dai familiari, operatori sanitari, amici e conoscenti con grande commozione e partecipazione, rappresentando per l’intera comunità un esempio concreto di grande generosità, riflesso del profondo amore per la vita che ha contraddistinto Claudio nella sua esistenza.
Un gigantesto incendio sta divorando parte della struttura dell'azienda Tontarelli, leader nella produzione di oggetti casalinghi in plastica, a partire dalle ore 6:00 di questa mattina (martedì 16 aprile, ndr). Una nube nera di fumo alta diversa metri è visibile anche dall'autostrada A14. Non si conoscono le cause che abbiano scatenato le fiamme, ma stando ai primi rilievi non si ravvisa alcun ferito e nessun intossicato.
Il rogo è divampato all'interno di un deposito di materie plastiche accatastate, in un'area vasta circa 4.000 metri quadrati. Al momento del propagarsi dell'incendio erano al lavoro una trentina di operai, per i quali è stata immediatamente disposta l'evacuazione.
La preoccupazione riguarda l'eventuale tossicità della nube che si sta alzando dall'azienda, vista la presenza di materiale plastico.
I tecnici dell'Arpam stanno effettuando dei rilievi e campionando l'aria. Viste le attuali correnti, la nube si sta dirigendo verso sud e potrebbe quindi interessare anche l'area del Recanatese. I Vigili del Fuoco sono tuttora al lavoro per domare le fiamme.
Il sindaco di Castelfidardo Roberto Ascani ha parzialmente rassicurato la cittadinanza con un post apparso sulla propria pagina Facebook, consigliando di mantenere le finistre delle proprie abitazioni chiuse:
Lo stesso primo cittadino ha sottolineato come "lo stabilimento interessato dall'incendio conteneva prodotti in polipropilene quindi l'Arpam, in attesa di ulteriori approfondimenti, ha escluso il pericolo di sostanze altamente tossiche come la diossina".
AGGIORNAMENTO ORE 11:55
L'incendio è stato spento: l'intervento dei Vigili del Fuoco si è completato in cinque ore
Ecco il video dello spaventoso incendio:
Un incidente è avvenuto intorno alle ore 21:30 di questa sera (lunedì 15 aprile, ndr) lungo la Strada Provinciale 485 che collega Piediripa e Sforzacosta. La carambola ha coinvolto tre autovetture, una delle quali ha subito un ribaltamento. Ancora non sono chiare le ragioni che abbiano innescato l'incidente.
Sul posto è immediatamente intervenuto il personale del 118 che sta prestando le prime cure al conducente della vettura che ha subito il cappottamento. Non è stato necassario il trasporto al pronto soccorso.
Gli occupanti delle altre due auto sono usciti autonomamente dall'abitacolo e risultano illesi. Sul posto anche carabinieri e Vigili del Fuoco. Per consentire i primi rilievi la strada risulta momentaneamente chiusa al traffico.
(SERVIZIO IN AGGIORNAMENTO)
Intorno alle ore 18:00 di questo pomeriggio (lunedì 15 aprile, ndr) si è verificato un incidente in superstrada direzione mare, a circa 500 metri dall'uscita di Macerata Ovest/Sforzacosta. A collidere sono state una Smart colore giallo acceso e un'Alfa Giulietta bianca. Stando a una prima ricostruzione, la dinamica dell'incidente sarabbe scaturita dalla carambola della Smart contro il guard-rail.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118, i Vigili del Fuoco e due pattuglie dei carabinieri di Pollenza per effettuare i rilievi del caso. Il traffico è al momento incanalato dai militari su una sola corsia.
L'occupante della Smart è stato trasportato al pronto soccorso dell'Ospedale di Macerata per accertamenti.
(Foto di Giammario Scodanibbio)
(SERVIZIO IN AGGIORNAMENTO)
Attimi di paura nella tarda mattinata di oggi, intorno alle 13.00, in A14, all'altezza dell'uscita di Pedaso, in direzione sud, nel territorio della provincia di Fermo.
Ancora da chiarire l'esatta dinamica di quanto accaduto fatto sta che una vettura e un camion sono entrati in collisione e, a seguito dell'impatto, l'auto ha preso fuoco.
Immediato l'arrivo sul posto dei Vigili dei Fuoco di Fermo e di San Benedetto del Tronto, dei sanitari del 118 e della Polizia Autostradale di Porto San Giorgio.
La Polstrada ha subito chiuso il traffico in direzione sud per facilitare le operazioni di spegnimento e messa in sicurezza dei mezzi.
Fortunatamente nessuno degli occupanti dei mezzi ha riportato gravi conseguenze.
L'A14 è stata riaperta. La Società Autostrade per l'Italia segnala, alle 14:11, due chilometri di coda tra le uscite di Fermo-Porto San Giorgio e Pedaso.
I Carabinieri della Compagnia di Macerata, guidati dal Tenente Colonnello Luigi Ingrosso, nelle prime ore della mattinata odierna, hanno eseguito quattro misure cautelari per spaccio di stupefacenti di cui una di custodia in carcere per un 25enne di Cingoli, conosciuto alle cronache giudiziarie; due custodie in regime di domiciliari nei confronti di un 23enne e di un 20enne, entrambe di origini straniere ma residenti a Cingoli; e una misura dell'obbligo di dimora a carico di un 21enne, anche lui di Cingoli e di origini straniere, conosciuto per spaccio di stupefacenti. Il 23 enne è stato arrestato anche per tentata estorsione.
L'operazione, denominata "Shelter" poiché gli accordi e le cessioni di stupefacenti avvenivano in una pensilina degli autobus di Cingoli, nei pressi di un Istituto Scolastico, è iniziata la notte del 9 ottobre 2018. L'inchiesta, partita dai Carabinieri di Cingoli, coodinati dal Maresciallo Umberto Paglioni, ha visto la collaborazione dei colleghi di Appignano, Apiro, Montefano, Treia e Tolentino, di quelli del N.O.R.M. di Macerata, nonché di un'unità cinofila dei militari di Pesaro.
Tutto inizia appunto nella notte del 9 ottobre dell'anno scorso quando due soggetti, travisati con tuta da lavoro, gunti, mefisto e occhiali da sole, hanno tentato un furto all'interno di una sala slot di Cingoli "senza successo", in quanto è subito scattato il sistema di allarme che ha allontanato i due. Nella mattinata, i militari, hanno rinvenuto, in una zona boschiva e periferica della città, un borsone rosso occultato con all'interno arnesi atti allo scasso, abbigliamento tipico da "Diabolik", del nastro isolante e anche una pistola Beretta 92 "a salve". La borsa, nonostante il luogo umido e boschivo in cui era stata rinvenuta, era completamente asciutta e questo dettaglio ha subito insospettito i Carabinieri, i quali hanno deciso di posizionare delle telecamere nella speranza che i malviventi sarebbero tornati sul "luogo del misfatto". E così è stato. La sera stessa due soggetti, a bordo di una Citroen C3, si sono aggirati per svariati minuti alla ricerca disperata di qualcosa che, alla fine, non hanno trovato. I malviventi non hanno desistito e sono tornati il giorno dopo, sperando nel favore della luce del giorno. A quel punto, le telecamere dei Carabinieri hanno permesso di identificare la targa dell'auto e i tre "cercatori".
Acquisite poi le immagini delle telecamere dell'esercizio dove era stato perpetrato il tentativo di furto, i Carabinieri si sono resi conto che sussitevano dei collegamenti tra i due eventi. A quel punto i militari hanno approfondito le indagini e chiesto uno screening delle conversazioni telefoniche dei soggetti immortalati e ne è scaturito uno scenario che apriva panorami su possibli traffici di stupefacenti. Da approfondite attività tecniche si è constatata la "scaltrezza" dei quattro giovani, oggi destinatari delle misure cautelari per lo spaccio di sostanze stupefacenti, in quanto comunicavano tramite specifiche piattaforme social e con un linguaggio criptato.
A quel punto i militari hanno deciso di modificare gli assetti investigativi, concentrandosi sulla Polizia Giudiziaria di "vecchio stampo", fatta di pedinamenti e osservazioni, anche in bicicletta e fuori dall'orario di servizio, e sfruttando le capacità informatiche dei militari più giovani che hanno "navigato" sulle piattaforme social e hanno portato alla luce le fiorenti attività di spaccio di sostanze stupefacenti, nello specifico cocaina, marijuana e hashish. Gli indagati, oltre che chiamare "puffi" i Carabinieri, facevano parte di un gruppo Whatsapp denominato 'Chi l'ha visti', riferito ai Carabinieri, all'interno del quale veniva segnalata la presenza dei militari in Città. Inoltre in un telefono cellulare, che gli spacciatori si passavano tra loro, è stata rinvenuta della cocaina al posto della batteria. Nel dicembre del 2018, le investigazioni hanno consentito di sequestrare, in quattro diverse circostanze, 30grammi di hashish e 10 di cocaina.
Le indagini sono durante circa sei mesi e i militari hanno accertato che il 25enne aveva un ruolo predominante e si serviva di due "galoppini", il 23enne ed il 20enne, per rifornire la piazza di stupefacenti. I Carabinieri hanno accertato che il terzetto riforniva di droga non solo Cingoli ma anche altre città limitrofe e che, tra le decine di acquirenti, vi erano anche soggetti minorenni. Il 20enne inoltre spesso lavorava in proprio avvalendosi della complicità del 21enne.
Raccolti tutti gli elementi, i Carabinieri hanno rapportato il tutto al PM Rastrelli, titolare dell'indagine, che ha concordato con le ipotesi formulate avanzando le richieste che poi sono state accolte dal G.I.P. Manzoni, che ha emesso le odierne misure di custodia cautelare. Il 23enne è stato colpito anche da un'ordinanza per tentata estorsione in quanto aveva minacciato, telefonicamente e non solo, il 20enne, reo di non aver pagato una fornitura di droga.
Durante le indagini sono stati acquisiti anche elementi su tre ragazzi che hanno avuto ruolo di minor rilievo e oggi sono stati sottoposti a perquisizione: un 23enne, un 22enne e un 21enne, tutti di Cingoli. I Carabinieri hanno anche segnalato e denunciato una decina di persone per detenzione di sostanza stupefacente. Nel corso dell'esecuzione, in casa del 23enne, è stata rinvenuta anche una dose di eroina.
In totale, i Carabinieri, hanno sequestrato 15 grammi di cocaina, 40 grammi di hashish e 15 di marijuana. Sono state intercettate oltre 5000 conversazioni e analizzate centinaia di chat sui vari social. Sono stati effettuati 15 sequestri e 40 perquisizioni tra penali e amministrative e ricostruite circa 500 cessioni per un "volume di affari" di oltre 40mila euro.
"Voglio sottolineare che, nonostante le normali attività quotidiane sul territorio, i Carabinieri di Cingoli non si sono sottratti a questa indagini e l'hanno portata avanti anche fuori servizio: di questo sono molto orgoglioso - ha commentato il Tenente Colonnello Ingrosso -. L'attività dell'Arma indirizzata al contrasto delle sostanze stupefacenti sarà sempre alta e continuerà quotidianamente."
La Compagnia dei Carabinieri di Macerata, coordinata dal Maggiore Luigi Ingrosso, è impegnata, dalle prime ore di questa mattina, in un’operazione denominata “Shelter” per l’esecuzione di quattro ordinanze di custodia cautelare, emesse dal’Autorità Giudiziaria maceratese, per attività di spaccio di sostanze stupefacenti e altro.
I dettagli dell'operazione verranno resi noti nella tarda mattinata di oggi nel corso di una conferenza stampa.
(notizia in aggiornamento)
Intorno alle ore 13:15 della giornata odierna (domenica 14 aprile, ndr), in località Rambona nel comune di Pollenza, personale del comando dei Vigili del Fuoco di Macerata è intervenuto per recuperare e salvare Rocky, cane di razza meticcia dal peso di circa 40 chilogrammi.
Il cane si era allontanato dal suo padrone avventurandosi nel greto del fiume Potenza in prossimità di un’ansa profonda più di due metri.
Lo stesso animale, confinato dalla fitta vegetazione del greto e dal fiume, è stato raggiunto con il gommone da rafting e recuperato con tecniche SAF (speleo alpino fluviale) e riconsegnato al legittimo proprietario.
L'episodio di violenza si è verificato questa notte, intorno alle 2:00, a Civitanova Marche, in Corso Umberto I.
La giovane, un 28enne, è stata aggredita dal fidanzato che, dopo averla picchiata, è fuggito.
Immediato è scattato l'allarme e i sanitari del 118 hanno trasportato la ragazza al Pronto Soccorso di Civitanova Marche con una prognosi di venti giorni.
Saranno ora ai Carabinieri, che hanno già identificato il giovane, ricostruire con esattezza quanto accaduto.
Attimi di paura nel primo pomeriggio di oggi a Piane di Montegiorgio, nel territorio della provincia di Fermo.
Un uomo, di circa 40 anni, probabilmente dopo una lite familiare, mentre si trovava all'interno della sua abitazione ha impugnato ul coltello e si è ferito gravemente all'addome.
Immediato è scattato l'allarme e i sanitari della Misericordia, giunti prontamente sul posto, vista la gravità delle ferite che l'uomo si è inferto, hanno deciso di allertare l'eliambulanza dall'Ospedale Torrette di Ancona.
L'uomo è stato trasportato subito in gravi condizioni presso il nosocomio dorico.
Sul posto anche i Carabinieri della Compagnia di Montegiorgio che, a seguito delle indagini, hanno confermato si sia trattato di un gesto di autolesionismo.
Prima era un auto, una Innocenti Mille priva di alcune parti e da qualche tempo sono comparsi anche dei serbatoi di carburante e dei sedili di auto. Parliamo del materiale abbandonato in via Gilfredo Cattolica, nella zona industriale B di Civitanova Alta.
L'auto, nonostante sia parzialmente coperta dalla vegetazione, è ben visibile da quanti si trovano a transitare nella zona e da quanto denuncia un abitante della via, l'abbandono era stato segnalato da tempo, senza alcun esito.
Da quanto riporta il cittadino, sembra che alla base della mancata rimozione della piccola discarica, ci sia una questione di costi. Non sarebbe chiaro, infatti, chi dovrebbe farsi carico delle spese per lo smaltimento, tra i diversi soggetti interessati: il proprietario del mezzo, il proprietario del terreno o la comunità. Da quì, l'appello a chi possa essere utile alla causa, per far si che il cumulo di rifiuti non assuma dimensioni ancora maggiori.
Ritiro della patente per un giovane 20enne della provincia maceratese.
Il ragazzo, neopatentato, si trovava alla guida dell'auto del nonno quando è finito fuori strada da solo.
Il giovane è stato subito trasportato al Pronto Soccorso per le cure del caso delle poche ferite riportate, mentre i Carabinieri di Mogliano si sono occupati dei rilievi del caso e hanno cercato di comprendere la dinamica. I militari, intuito che qualcosa di anomalo fosse successo, hanno richiesto ai sanitari gli esiti clinici mirati a verificare l'eventuale presenza di alcool nel sangue e il 20enne è stato trovato con un tasso ben oltre lo zero.
È quindi scattato il ritiro della patente.
I Carabinieri di Corridonia hanno denunciato per concorso in furto aggravato un cittadino di origini rom, 22enne, conosciuto alle cronache locali.
Il 12 aprile, i militari, avevano denunciato per furto di pannelli in alluminio, avvenuto presso un autolavaggio di Corridonia, una donna 19enne, di origini rom. I filmati delle telecamere avevano notato che insieme alla ragazza c'era anche un complice.
I Carabinieri, ascoltando alcune testimonianze e grazie anche all'attività informativa, sono riusciti a identificare il complice: il marito della donna.
Nel corso di specifici servizi interforze volti alla prevenzione e repressione dello smercio di sostanze stupefacenti disposti dal Questore di Macerata, Dott. Antonio Pignataro, a tutela delle giovani generazioni per evitare che finiscano nella spirale della droga o che possano verificarsi gravi fatti come quelli di Corinaldo, durante la scorsa notte sono stati eseguiti accurati controlli nel locale notturno Donoma di Civitanova Marche. L’ attività svolta dalla Squadra mobile e dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Civitanova Marche, unitamente all’Arma dei carabinieri, al Nucleo Ispettorato del Lavoro e al personale della Guardia di Finanza, con le unità cinofile, ha permesso di accertare la presenza di numerosi avventori intenti a consumare sostanza stupefacente all’interno del locale. In particolare si è proceduto a contestare numerose violazioni amministrative per il consumo di sostanze stupefacenti nonché alla denuncia di un ragazzo che occultava nella bocca tre dosi di cocaina per un peso complessivo di circa 2 grammi e che all’atto del controllo ha cercato di disfarsene.
All’atto dell’accesso in discoteca molte persone hanno cercato di disfarsi della droga, portandosi nei bagni o buttandola per terra, durante questi momenti è stato fondamentale il contributo di ben quattro unità cinofile della Solizia di stato e della Guardia di Finanza, che hanno rinvenuto varie dosi di sostanza stupefacente abbandonate all’entrata del locale. La polizia amministrativa, unitamente alle Fiamme Gialle e al nucleo ispettorato del lavoro ha poi proceduto ad operare un minuzioso controllo amministrativo da cui sono emerse varie anomalie e irregolarità fiscali in corso di accertamento.
Inoltre è stato possibile constatare che la presenza degli avventori era di gran lunga superiore alla capienza consentita. Nel corso dei controlli è intervenuta più volte l’ambulanza per soccorrere varie persone in grave stato di ubriachezza.
Incidente nel tardo pomeriggio di oggi, quando erano circa le 19:00, a San Severino Marche, il località Cesolo.
Ancora da chiarire la dinamica del sinistro, fatto sta che due auto si sono scontrate frontalmente.
Immediato l'arrivo sul posto dei sanitari del 118 che hanno prestato le prime cure del caso agli occupanti delle vetture.
Il bilancio dell'incidente è di due feriti trasportati all'Ospedale di San Severino: le loro condizioni non risultano gravi.
L'indagine è partita da San Severino Marche, dove i militari della locale stazione dei Carabinieri hanno arrestato un giovane cittadino che, nel corso di uno specifico servizio coordinato di controllo del territorio, è stato trovato a bordo della propria autovettura con della droga. Al controllo infatti, i militari hanno trovato all’interno della macchina un involucro contenente grammi 0.70 di sostanza stupefacente di tipo cocaina, sottoposta poi a sequestro amministrativo. Da questo si è sviluppata immediatamente un'indagine condotta dai carabinieri del nucleo N.O.R.M. di Tolentino, continuamente supportati dai militari della stazione San Severino, volta ad individuare il venditore della sostanza stupefacente.
Il 12 aprile scorso a Tolentino, i militari del N.O.R.M., coadiuvati da quelli della stazione di San Severino Marche e i militari del servizio cinofilo della compagnia della Guardia di Finanza di Civitanova Marche hanno tratto in arresto C.L. un 44enne residente a Tolentino, ma di fatto domiciliato a Corridonia, a seguito di un decreto di esecuzione di misura cautelare emesso dalla Procura della Repubblica presso il tribunale Macerata.
In tale circostanza, i militari hanno appurato che l’uomo era responsabile di spacciare la droga, prevalentemente cocaina, alla popolazione giovanile di Tolentino e San Severino. Nel corso dell’attività d’indagine sono stati effettuati ulteriori riscontri investigativi i quali hanno portato nel complesso al recupero e al sequestro di 5 grammi di sostanza stupefacente di tipo cocaina e a ad un telefono cellulare usato dal reo per i propri traffici illeciti. I proventi dello spaccio avevano fruttato un giro d'affari da 90.000 euro circa nell'arco temporale che va dal 2017 al 2019.
A seguito di perquisizioni domiciliari eseguite a Tolentino e Corridonia, i militari hanno individuato e sequestrato anche: 2 grinder intrisi di sostanza stupefacente di tipo marijuana ed hashish, insieme a materiale atto al confezionamento delle dosi.
L’uomo è stato tradotto nel carcere di Montacuto di Ancona a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Le prime indiscrezioni riguardo a quanto accaduto nella tarda mattinata di oggi a Civitanova Marche in un appartamento privato, che parlavano delle condizioni non gravi dell'uomo che si era accoltellato volontariamente, sono state smentite nelle prime ore del pomeriggio.
L'uomo, un ex poliziotto in pensione 50enne, dopo l'accoltellamento di questa mattina, era stato trasportato al Pronto Soccorso di Civitanova. Probabilmente a causa delle ferite riportate in seguito al gesto di autolesionismo è deceduto all'Ospedale della città rivierasca.
Un colpo di pistola in un appartamento a Grottammare, trovato morto un 27enne
La tragedia è avvenuta nella mattinata di ieri all’interno di un'abitazione del centro. All'arrivo dei soccorritori il corpo senza vita del ventisettenne è stato trovato sul letto nella sua camera.
Al momento l’unica cosa certa è che il decesso è stato provocato da un colpo di arma da fuoco e la pistola è stata ritrovata all’interno della stanza.
A lanciare l'allarme è stato un familiare del giovane che ha fatto la terribile scoperta.
Sulla vicenda indagano i carabinieri.
Nella notte appena trascorsa, ignoti, verosimilmente attraverso l’uso di esplosivo, hanno fatto “saltare” il bancomat della “Ubi Banca” di Montefano. la deflagrazione è avvenuta intorno alle 2.50 circa ed è subito scattato l’allarme collegato con il “112”.
I carabinieri di Macerata, nel personale della sezione operativa e della locale stazione, sono subito intervenuti ed hanno constatato quanto accaduto.
Molti i danni alla filiale, ma nessun pericolo per la popolazione.
Ora sono al vaglio della sezione operativa del comando compagnia carabinieri di Macerata e della locale stazione le immagini delle telecamere dell’istituto bancario per raccogliere gli elementi. Sono stati allertati anche i comandi limitrofi e disposti controlli immediati su strada.
I malviventi avrebbero asportato alcune decine di migliaia di euro, ma i conteggi sono ancora in corso.