Visso

Visso, il Carnevale per una "ricostruzione vera", Patrizia Serfaustini: "Quando si lavora insieme si può fare molto” (FOTO)

Visso, il Carnevale per una "ricostruzione vera", Patrizia Serfaustini: "Quando si lavora insieme si può fare molto” (FOTO)

E' stato un carnevale baciato dal sole, in una giornata quasi primaverile, all'insegna della solidarietà, del divertimento ed del gioco dei bimbi.Questo è stato però anche un Carnevale per non dimenticare. Per non dimenticare quello che è stato il sisma del 2016, con i suoi morti e la distruzione. Per non dimenticare i tanti comitati, associazioni e cittadini che non si sono mai arresi e non hanno intenzione di arrendersi e che chiedono la partenza della “ricostruzione vera”. Ed in definitiva per non dimenticare queste popolazioni che combattono quotidianamente per la rinascita di questi bellissimi territori.Una lunga sfilata di centinaia di persone in maschera e tanti carri è partita dal parcheggio a lato la ex chiesa di Villa Sant'Antonio e si è fermata nella zona rossa dove è entrato un piccolo gruppo di rappresentanti, con un gesto che vuole affiancare alla satira ed al divertimento che caratterizzano il carnevale anche la protesta contro la burocrazia e una manifestazione di volontà di ripartenza.Il corteo ha poi proseguito il suo giro per concludersi nel parcheggio dell'ex stabilimento della Vissana Salumi, dove la manifestazione è terminata con una festa tra prodotti tipici, musica ed animazione.   L'assessore di Visso Patrizia Serfaustini ha voluto evidenziare che lo scopo di questo carnevale che era iniziato nel 2014 proprio da una sua idea e che era stato fermato dal sisma del 2016, è proprio quello di rinascita e di ritorno alla normalità: ”Questo carnevale è un grande successo per Noi. E' stato un carnevale un po' provocatorio, come avete potuto vedere dai carri e dalle Maschere. I carcerati con la palla al piede rappresentano come ci sentiamo noi, che siamo incatenati, non possiamo fare più di tanto perchè la burocrazia è una palla al piede. Ma noi siamo tenaci, non ci spostiamo da qui e vogliamo ripartire. Questa volta abbiamo iniziato dal carnevale, che con questa grande affluenza è un piccolo segno che però ha un grande significato. Voglio ringraziare tutti quelli che ci hanno aiutato, che sono tantissimi, in primis il “Carnevale di Fano”, poi le pro loco dei paesi limitrofi, in particolare le Pro Loco di Visso, Ussita e Castel Sant'Angelo sul Nera hanno lavorato insieme per la realizzazione di questa grande festa. Il loro impegno dimostra che quando si lavora insieme si può fare molto”.   Articolo di  Giuseppe Salici

23/02/2020 09:10
Scivola sul Monte Bove: escursionista recuperato dall’elicottero dei vigili del fuoco (VIDEO)

Scivola sul Monte Bove: escursionista recuperato dall’elicottero dei vigili del fuoco (VIDEO)

Sono terminate le operazioni di recupero di un uomo di 46 anni, scivolato a causa del ghiaccio sulla cresta del Monte Bove e finito in un dirupo.L'incidente è avvenuto intorno alle 12.30, le urla d'aiuto dell'uomo hanno richiamato l'attenzione di un gruppo di escursionisti, che si trovavano anch'essi sul posto e hanno prontamente allertato i soccorsi. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco, gli uomini del soccorso alpino e la Croce Rossa di Visso.  Per recuperare il 46enne è stato necessario richiamare in azione l'elicottero dei vigili del fuoco, proveniente dal Reparto Volo di Pescara e giunto sul posto con il velivolo Drago 52 in supporto alla squadra di terra. Le operazioni sono state coordinate dalla sala operativa del Comando Provinciale Vigili Fuoco di Macerata con il personale TAS (Topografia Applicata al Soccorso) che ha provveduto a geolocalizzare l'infortunato e a dare informazioni  alle squadre per il recupero. Le condizioni dell'uomo non sono gravi: i sanitari della Croce Rossa di Visso hanno prestato le prime cure.  

16/02/2020 14:24
Visso, l'ex sindaco Pazzaglini imputato: il Comune valuta la costituzione di parte civile

Visso, l'ex sindaco Pazzaglini imputato: il Comune valuta la costituzione di parte civile

Il Comune di Visso ha nominato un legale, l'avv. Igor Giostra del Foro di Fermo, che lo assisterà per valutare - si apprende da Ansa - anche l'eventuale costituzione di parte civile nel procedimento penale che vede coinvolti l'ex sindaco Giuliano Pazzaglini, ora senatore della Lega, chiamato in causa come ex amministratore comunale, per le accuse di peculato e abuso d'ufficio, e dell'ex presidente della Croce Rossa di Visso Giovanni Casoni, per abuso d'ufficio. L'indagine, nata nel 2017, riguarda presunti abusi nella gestione di somme donate per sostenere i terremotati, non transitate per le casse comunali ma da società private. L'udienza preliminare si terrà il 4 marzo davanti al gup di Macerata. "Preso atto del parere espresso dal legale in Consiglio comunale", il Comune attenderà l'esito di tale udienza per valutare se costituirsi parte civile. Pazzaglini respinge le accuse, sostenendo di aver speso le donazioni a favore dei destinatari, secondo le indicazioni dei donanti, e confida di poter chiarire l'accaduto.

12/02/2020 11:30
La truffa a danno dei terremotati, Pazzaglini a marzo in tribunale

La truffa a danno dei terremotati, Pazzaglini a marzo in tribunale

Abuso d'ufficio, truffa e perculato per i fatti avvenuti quando era sindaco di Visso (2017), queste le accuse alla quali dovrà rispondere davanti al giudice il senatore della Lega Giuliano Pazzaglini. Imputato anche Giovanni Casoni, ex presidente della Croce rossa. In particolare verrà indagato l'acquisto di un furgone e la "cresta" sull'acquisto di alcune casette, inoltre i compensi per gli amministratori della Sybil project e della Sibil iniziative srl (di cui entrambi co-amministratori) ed il denaro trasferito alla convivente di Casoni. Il 4 marzo si terrà l'udienza preliminare davanti al Gup del tribunale di Macerata, Pazzaglini sarà difeso dagli avvocati Giuseppe Villa e Giancarlo Giulianelli, mentre  Casoni è  tutelato dal legale  Maurizio Ballarini. L'indagine sarà coordinata dal procuratore Giovanni Giorgio. Nell'agosto del 2017 arriva sul conto della Sibil iniziative una somma pari a 10.018 euro versati dalla cooperativa ricreativa culturale Villa Costa di Pesaro. Pazzaglini, infatti, avrebbe indotto la cooperativa a versare il denaro alla Sibil e non direttamente al Comune per "difficoltà operative ad inserire le somme nel bilancio del Comune", ma la donazione non verrà mai a beneficio del Comune e rimarrà nelle tasche della società. Sarebbero invece stati destinati a parte dell'acquisto di un furgone Mercedes i 4.250 euro che la Polisportiva G.S.di Boara Pisani aveva raccolto con l'iniziativa "Ricostruiamo Visso" e che Pazzaglini aveva fatto versare, come nel primo caso, direttamente alla Sibil.  Lo stesso avviene per i 2000 euro versati dalla parrocchia "Voldomino" di Luino a Varese e l'organizzazione "Pedalata per Sibilla", che avrebbe fruttato ben 16.350 euro alla Sibil, altri 4000 dalla Ads ciclistica San Sepolco, 8000 dall'imprenditore Alessandro Guzzini e 2350 dall'associazione Ri-animiamo Macerata.  I versamenti avvenivano sempre nello stesso modo, con la scusa che la Sibil iniziative e la Sybil project fossero le incaricate di organizzare le manifestazioni per la quali i soldi erano stati devoluti, ma ai quali eventi non parteciperanno mai. Sempre nel  2017 la Emilbanca versa 91mila euro per comprare casette per i commercianti e per la digitalizzazione dell'archivio Gregoriano del comune di Visso. I soldi che nel novembre del 2017 arrivano dalla Pro-loco per le casette sono 31.900 euro ma solo 26.761 vengono impegati effettivamente per le casette. Inoltre due delle 7 casette realizzate vengono impiegate da Casoni per la vendita di prodotti alimentari nel comune di Fiastra, negli spazi gratuiti del Comune. Il reato di perculato al quale Pazzaglini deve rispondere contempla un versamento di 10.300 euro da parte di Vincenzo Cittadini come sindaco di Visso, derivati dal motoraduno di solidarietà " In moto per ricostruire", Pazzaglini giustifica la somma con il fatto di essere stato nominato "custode privato di Cittadini".    

11/02/2020 08:45
Parco dei Sibillini, Falcucci: "Pronti a uscire, i tre Comuni dell'Alto Nera senza rappresentanti"

Parco dei Sibillini, Falcucci: "Pronti a uscire, i tre Comuni dell'Alto Nera senza rappresentanti"

Mauro Falcucci, in qualità di Sindaco del Comune di Castelsantangelo sul Nera, nella recente seduta Consiliare ha esposto una rilevante questione, la mancanza di rappresentanza di un esponente dei comuni di Castelsantangelo sul Nera, Ussita e Visso in seno al Consiglio Direttivo dell’Ente Parco Nazionale dei Monti Sibillini.  Il primo cittadino non esita nell’evidenziare che per mere questioni politiche, si è scelto ingiustamente di escludere in seno al predetto Consiglio Direttivo un rappresentante degli indicati Comuni, nonostante gli stessi detengano il 25% del territorio costituente il Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Una presenza da sempre garantita, sin dall’istituzione del Parco (1993).  Dalla data di costituzione dell’Ente Parco, avvenuta con D.P.R. 6/8/1993, la Comunità del Parco ha sempre di fatto attuato il “voto ponderato”, riservando oggettiva attenzione ai Sindaci delle popolazioni che si trovano completamente inserite nel perimetro del Parco. "È importante rilevare che il 100% del territorio che compone Castelsantangelo sul Nera e Ussita ricade completamente nel Parco - sottolinea Falcucci -, oltretutto gli stessi vantano la presenza del Centro Faunistico (introduzione del Cervo e del lupo Appenninico), dell’Ecomuseo, del CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici), del Centro del Camoscio Appenninico sul Monte Bove e, infine, la Sede dell’Ente si trova a Visso". Nell’ultima seduta della Comunità del Parco tenutasi il 13 ottobre 2019, si è proceduto a nominare il Presidente e Vice Presidente dell’organo, oltre che alle elezioni dei quattro componenti del Consiglio Direttivo. "Quest’ultima elezione purtroppo non ha visto la nomina di un rappresentante dei 3 Comuni dell’Alto Nera - osserva amaramente Falcucci -, nonostante avessi proposto di candidare il rappresentante del Comune di Visso (si sono sempre alternate la rappresentanza tra i tre Comuni) all’interno del Consiglio Direttivo".  "È innegabile affermare che il Parco Nazionale dei Monti Sibillini rivesta una ruolo preminente per la rinascita dei territori colpiti dal sisma - prosegue Falcucci - e pertanto la presenza, in seno al Consiglio dell’Ente, di un rappresentante di questo particolare territorio e che conosca tali dinamiche è di per sé irrinunciabile, affinché proponga e promuova le iniziative più funzionali alla rinascita/crescita del territorio riservando, tra l’altro, quella particolare attenzione per i territori che sono completamente compresi in Area Protetta." Di fronte a quella che viene giudicata come una "incomprensibile prevaricazione", il Consiglio Comunale di Castelsantangelo sul Nera nella seduta del 28 novembre 2019, sentita la relazione del Sindaco Falcucci e sulla scorta del conseguente dibattito, ha approvato una Delibera con la quale si dà ampio mandato al Sindaco al fine di attivare tutte le iniziative che si renderanno necessarie per ristabilire quell’equilibrio di rappresentanza sempre esistito che viene ritenuto essenziale per rimanere nel Parco. Lo scorso 19 dicembre Falcucci ha scritto una lettera al Presidente della Comunità del Parco, allegando la relativa Delibera Consiliare, coinvolgendo nella delicata questione anche il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, il Presidente dell’Ente Parco Monti Sibillini, il Presidente della Giunta Regionale Marche, l’Assessore Regionale all’Ambiente Marche, ed ovviamente i Commissario Straordinario di Ussita e il Sindaco di Visso, con la quale chiede di "sottoporre nuovamente alla Comunità del Parco le oggettive ragioni illustrate affinché si possa ristabilire quell’equilibrio e quelle attenzioni che sono state da sempre riservate a quei territori che hanno necessità e “diritto” di vedere rappresentate le esigenze di una popolazione che ha dato molto e che deve in “forma diretta” poter esprimere il proprio contributo". È stato chiesto, inoltre, al Ministro dell'Ambiente Sergio Costa di "attendere un ulteriore pronunciamento della Comunità del Parco prima di Decretare le nomine dei nuovi Componenti il Consiglio Direttivo del Parco Nazionale dei Monti Sibillini". "Non può essere sottaciuto il forte disagio che l’Amministrazione comunale di Castelsantangelo sul Nera prova, e di conseguenza auspica e confida che venga ristabilita la giusta e corretta rappresentanza in seno al Consiglio Direttivo. In caso contrario - conclude il Sindaco - non potremo che attivare le iniziative Deliberate dal Consiglio comunale ivi inclusa la richiesta di uscire dal perimetro del Parco, considerato anche che l’eventuale enclave che si verrebbe a realizzare, libera da vincoli, non nuocerebbe assolutamente alle qualità ambientali e al rilevante valore della endemica biodiversità, e quindi al complessivo valore naturalistico dell’intera Area Protetta".    

24/01/2020 16:30
Federcontribuenti: "Antidemocratico lasciare senza giornali Visso, Ussita e Castelsant'angelo sul Nera"

Federcontribuenti: "Antidemocratico lasciare senza giornali Visso, Ussita e Castelsant'angelo sul Nera"

"Nelle Marche, l'informazione si ferma a Pieve Torina. Visso, Ussita e Castelsant'Angelo sul Nera non hanno la liberta' di sostenere l'articolo 21 della Costituzione: tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Il problema e' che da Pieve Torina fino all'Alto Nera non esiste una rivendita di giornali da ben tre lunghi anni da quando cioe' il terremoto ha distrutto tutto, e ha distrutto anche la massima espressione di democrazia: la liberta' di informazione". E' l'appello della segretaria regionale di Federcontribuenti Marche, Maria Teresa Nori riguardo la situazione che si e' venuta a creare dal novembre 2016 ovvero a Visso, Ussita e Castelsant'Angelo sul Nera non c'e' piu' una rivendita di giornali e le persone devono arrivare a Pieve Torina per acquistarli. ''Molti abitanti di questi territori - continua Maria Teresa Nori - sono anziani e per loro il giornale, sfogliare il giornale insieme ad altri loro amici o in famiglia, e' un rito importante, spezzato dal terremoto. E che succede? Il distributore, che sappiamo viene da Pescara per quasi tutta la provincia di Macerata, non va oltre Pieve Torina per motivi che non sappiamo. So che gia' la vicesindaco di Visso si sta dando da fare per capire di risolvere questa situazione considerando che ci sono esercenti pronti a fare da rivendita''. Nori fa appello alla Fieg, alla Fnsi e alla Regione Marche ricordando infine le parole di ieri di Mattarella in visita all' Ansa per i 75 anni dell'agenzia: ''Informare gli organi di informazione costituisce elemendo decisivo per la democrazia del nostro Paese'". "A Mattarella - conclude la rappresentante regionale di Federcontribuenti - chiedo se e' democratico lasciare tre comunita' senza organi di informazione''. 

15/01/2020 09:25
Visso - Sisma e burocrazia: 3 anni per riaprire il suo negozio

Visso - Sisma e burocrazia: 3 anni per riaprire il suo negozio

"Tre anni per presentare la domanda e ottenere le autorizzazioni e tre mesi per completare i lavori di ristrutturazione del negozio, questo spiega cosa significa avere a che fare con la burocrazia". Sono le parole di Alessandro Morani, 46 anni commerciante di Visso, borgo tra i più colpiti dal terremoto, il primo - "e per ora unico" - ad aver riaperto la propria attività all'interno della "zona rossa" di questo borgo dei Sibillini.  "Ma dopo oltre 36 mesi dalla grande scossa è dura per noi commercianti che viviamo di turismo - continua Alessandro - La ricostruzione stenta a decollare, adesso sono iniziati i lavori per la nuova piazza di Visso e questo spero che possa dare un impulso positivo a questo paese, anche se tutti noi vogliamo riavere quanto prima la nostra storica piazza, quella del centro storico". Per ora Alessandro, con il suo negozio di telefonia, è il primo commerciante che ha riaperto la propria attività nelle zone colpite dal sisma

12/01/2020 17:55
Il senatore Pazzaglini replica alla Morani e si difende: "Sono in totale buona fede" (VIDEO)

Il senatore Pazzaglini replica alla Morani e si difende: "Sono in totale buona fede" (VIDEO)

Il senatore della Lega Giuliano Pazzaglini passa al contrattacco. La reazione dell'ex sindaco di Visso arriva in risposta a un post condiviso via social dalla deputata del Partito Democratico Alessia Morani, relativo a un articolo che titolava del rischio dell'apertura di un processo a suo carico per l'indebito utilizzo dei soldi delle donazioni ai terremotati (leggi qui).  La Morani in un post del 4 gennaio scrive su Facebook: "Emerge anche che, in un anno, il sindaco si è fatto rimborsare oltre 50 mila euro di spese. Pazzaglini non ha mai chiesto di essere interrogato limitandosi a consegnare una memoria difensiva".  Il senatore leghista replica con un video postato su Facebook della durata di cinque minuti nel quale prende in esame uno dei sette capi d'accusa formulati dalla Procura di Macerata nei suoi confronti, riguardante la donazione di 16 mila euro utilizzata per una pista di pattinaggio: "Secondo il capo di accusa - afferma Pazzaglini, leggendo la comunicazione di chiusura delle indagini -, ho consentito che il "mio amico" Giovanni Casoni (Sibly Project Srl, ndr) avesse un vantaggio patrimoniale di 742,00€ nella intermediazione della compravendita. Non è vero. Innanzitutto non si trattava di compravendita ma di affitto".  "Inoltre non c’è stata nessuna ingiustificata (o fraudolenta) maggiorazione determinata dalla intermediazione - scrive Pazzaglini -, come si evince chiaramente dall’analitico della fattura della società Extraice. I 742 euro sono pienamente giustificati dal montaggio e dal resto della attività effettuata per poter avere la pista funzionante. Potrei spiegare anche gli altri capi di accusa ma come ho sempre detto non sposterò il processo in un social, quindi il resto della difesa sarà in un'aula di tribunale".  "Ho subito un sequestro di 742 euro per un acquisto che non è stato mai effettuato - conclude Pazzaglini -, per una prestazione che invece c'era per tutte le prove presenti nei fascicoli. Quando riceverò la comunicazione della richiesta di rinvio a giudizio studierò gli atti con cognizione di causa. Ad ora nulla mi è arrivato: è più quello che ho letto sui giornali, che quello che ho appreso dalla Procura".    .

07/01/2020 19:48
“Loro hanno bisogno di case e non di passerelle politiche”: il malumore dei terremotati dopo l'annuncio del premier Conte

“Loro hanno bisogno di case e non di passerelle politiche”: il malumore dei terremotati dopo l'annuncio del premier Conte

“Che torna a fare? Per continuare a prendere in giro la popolazione colpita? Basta con le pagliacciate, ci vogliono una vera volontà e fatti seri e concreti!”. È uno delle centinaia di commenti social arrivati dopo l’annuncio del 28 dicembre del premier Giuseppe Conte nelle zone del sisma (LEGGI QUI). "Tornerò presto nelle zone terremotate per valutare l'applicazione del decreto sisma" aveva spiegato il premier a margine della conferenza stampa nella quale aveva affrontato il bilancio di fine anno del suo Governo. Un annuncio che però ha suscitato molto malumore, soprattutto tra chi vive ormai da oltre tre anni nei luoghi del cratere. “Puoi anche restare a casa che è meglio” o “Vuoi venire a vedere la casetta di legno in cui vivo o la casa inagibile dove dovrei vivere?” o anche “Rimani a casa. Meglio. Fai più bella figura” continuano i commenti social. C’è chi inoltre parla di direttive concrete che permettano una rapida ricostruzione. “Date a loro sacchi di tela per portare via le macerie. Almeno faranno qualche cosa!”. “Di tornare può fare tranquillamente a meno. Che dia una svegliata alla ricostruzione”. C’è infine chi chiosa ricordando le tante “sfilate” politiche avvenute in questi anni che a poco sono servite nella risoluzione del post sisma. “Loro hanno bisogno di case e non di passerelle politiche”.

30/12/2019 13:38
La terra torna a tremare: scossa nella notte a Fiuminata

La terra torna a tremare: scossa nella notte a Fiuminata

Una scossa di magnitudo 3.3 è stata registrata nella notte, alle 4:17, con epicentro a Fiuminata. La scossa, che è stata seguita poi da repliche di minore entità, è avvenuta a 63 chilometri di profondità. Il sisma è stato avvertito nelle aree interne del Maceratese. Non si registrano danni a persone o cose.   

26/12/2019 08:25
Nori (Federcontribuenti Marche): "Auspichiamo un Natale di rinascita e di speranza per i terremotati"

Nori (Federcontribuenti Marche): "Auspichiamo un Natale di rinascita e di speranza per i terremotati"

''Questo sarà il terzo Natale effettivamente diverso. Sempre meno felice, dominato da una burocrazia che blocca tutto, da una ricostruzione che non parte, e da un  sentimento di forte apprensione con lo sguardo angosciato, ma dovrà essere un Natale di speranza e di rinascita". Così Maria Teresa Nori, Segretario Regionale di Federcontribuenti Marche e componente del Consiglio Nazionale, ha ricordato il Natale di chi ha perso tutto ''ma non la dignita'' come ''la gente di Amatrice, Accumoli, Arquata, Pescara del Tronto, Ussita, Visso, Castelsant'Angelo sul Nera, Pieve Torina, Camerino, Caldarola e tanti altri borghi e paesini distrutti dal sisma del 2016''. Auspichiamo, conclude la rappresentante di Federcontribuenti, ''che il prossimo anno non ci troveremo qui a dover ricordare il quarto Natale con le solite parole, le solite prassi, le solite passerelle''.       

24/12/2019 18:10
"Imaginopolis, la città che non cade": al via un progetto dedicato ai bambini di Visso

"Imaginopolis, la città che non cade": al via un progetto dedicato ai bambini di Visso

Da oggi, 24 dicembre 2019, è fruibile online il breve video documentario “Imaginopolis. La città che non cade” prodotto dall’Associazione Culturale McZee, per la regia di Simone Pianesi e Sonia Petrocelli. Il video racconta in maniera poetica l’esperienza di “Imaginopolis. La città che non cade”, un progetto di didattica urbana ideato da Michele Gentili, insegnante e storico dell’arte, con il fine di promuovere nei più giovani il valore del legame interpersonale come fondamento del vivere comune. Realizzato la scorsa estate nella cittadina di Visso, il progetto è una risposta simbolica alle necessità sorte a seguito degli eventi sismici che hanno colpito il Centro Italia tra il 2016 e il 2017, portando alla distruzione di centri abitati e alla disgregazione di molte piccole comunità. Imaginopolis ha voluto coinvolgere i più piccoli membri di una collettività che si è fatta forza sollevandosi dopo la caduta, creando momenti per la condivisione di esperienze, di ricordi e di sogni nel cassetto. Attraverso attività di tipo creativo ed esperienziale, i bambini di Visso hanno esplorato la città, intesa nella sua dimensione umana, come intreccio di vite e di percorsi, deposito di memorie e di aspirazioni. Nella giornata del 10 agosto 2019, il progetto si è concluso con un’azione simbolica e collettiva su scala urbana: tante stelle dorate, cucite su delle bandiere blu, sono state affisse in vari luoghi significativi della città, dalla scuola al parco, dai nuovi quartieri delle SAE alla bella e ferita piazza di Visso, a ricreare una grande costellazione. Per una volta, nella Notte di San Lorenzo, anziché cadere, decine di stelle brillanti si sono alzate in cielo, simbolo della città che non cade. Ogni tappa di questo progetto è stata immortalata dagli scatti di Alisia Cruciani, fotografa e artista, da sempre impegnata in progetti partecipativi legati alla memoria dei luoghi e delle persone che li abitano. “Da tempo pensavamo alla concretizzazione di un progetto artistico dedicato alle piccole comunità del nostro territorio ferite dal sisma” – dice Michele Gentili, ideatore del progetto e presidente dell’Ass. Cult. McZee  - “Abbiamo pensato all’immagine della stella, un simbolo di meraviglia e di unità. L’uomo per comprendere il cielo, qualcosa di più grande di sé, ha creato le costellazioni, corpi impalpabili che uniscono fuochi brillanti distanti tra loro. Nella notte di San Lorenzo abbiamo deciso di bloccare la caduta delle stelle e di alzarle simbolicamente in cielo con delle bandiere. Nei giorni precedenti, con i bambini di Visso, abbiamo scoperto che la città non è fatta solo di pietre e di vecchi mattoni, di viuzze e campane sonanti: essa è un organismo vivo composto di persone, di relazioni affettuose, di attività quotidiane e di vecchi ricordi. Il cuore di questo progetto è quella parte di città che resiste contro ogni avversità, quella dove l’uno si stringe all’altro, quella imbattibile e sempre viva: la città che non cade".

24/12/2019 10:07
Nuovo sequestro per Pazzaglini sul caso delle donazioni per i terremotati

Nuovo sequestro per Pazzaglini sul caso delle donazioni per i terremotati

Il senatore Giuliano Pazzaglini, ex sindaco di Visso, era già stato indagato per le donazioni a sostegno dei terremotati. Dopo la chiusura delle indagini a giugno (LEGGI QUI), sono stati effettuati degli ulteriori sequestri, di 38mila euro, sul conto del senatore. Pazzaglini avrebbe infatti indirizzato i soldi (oltre 100mila euro) delle donazioni per i commercianti di Visso su altre due società, la “Sibil project” e la “Sibil Iniziative” (LEGGI QUI). Accuse, quelle di truffa, peculato e abuso d’ufficio, che il senatore leghista ha sempre respinto.

21/12/2019 13:50
Post-sisma, incontro tra Farabollini e il prefetto Rolli: rilevazione delle presenze nei cantieri

Post-sisma, incontro tra Farabollini e il prefetto Rolli: rilevazione delle presenze nei cantieri

È stato siglato oggi a Macerata, come riferisce l'ANSA Marche, un accordo di collaborazione per l'attivazione sperimentale di sistemi informatici di rilevazione delle presenze autorizzate nei cantieri della ricostruzione post terremoto. L'incontro per la firma è avvenuto in Prefettura a conclusione di un percorso pilota che era stato messo in atto su sollecitazione del prefetto Iolanda Rolli che aveva istituito, lo scorso giugno, il Tavolo di Monitoraggio dei flussi di manodopera, come previsto dalle norme per la ricostruzione. "La firma dell'Accordo di collaborazione è un primo strumento che conferma come la ricostruzione del centro Italia, il cantiere più grande d'Europa, sia responsabile e condivisa nell'ottica della tutela sia dei terremotati che dei lavoratori - ha commentato il commissario alla ricostruzione Piero Farabollini -. Abbiamo da subito aderito al tavolo istituito dal prefetto che ha voluto trovare una soluzione condivisa a un problema stringente quanto spinoso come il rispetto delle norme e la conseguente necessaria attività di controllo". Fonte ANSA Marche

17/12/2019 15:55
La biodiversità in 12 scatti: il Parco Nazionale dei Monti Sibillini presenta il calendario 2020

La biodiversità in 12 scatti: il Parco Nazionale dei Monti Sibillini presenta il calendario 2020

366 giorni di un 2020 bisestile che si prospetta intenso per la vita e le attività del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.12 mesi da trascorrere con altrettante immagini di un gioiello di fotografia e grafica rappresentato dalla nuova edizione del tradizionale calendario realizzato dall'Ente. Così, questa mattina, nella sede del Parco a Visso, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione di un calendario che da oltre vent'anni non manca mai nelle case e nelle attività di tanti appassionati del territorio e della natura. Ad aprire l'incontro i saluti del nuovo presidente Andrea Spaterna che ha colto l'occasione per ringraziare chi lo ha preceduto alla guida del Parco: l'attuale vice presidente Alessandro Gentilucci e il past presidente Oliviero Olivieri. Presenti diversi rappresentanti istituzionali tra cui il sindaco di Montefortino Domenico Ciaffaroni e il Capitano dei Carabinieri Forestali Daniela Mandoloni oltre ad alcuni titolari delle attività ricettive che insistono sul territorio del Parco. “I buoni lavori, come è questo calendario, sono sempre quelli realizzati da un'intera equipe – ha sottolineato Spaterna, ringraziando il direttore Carlo Bifulco ed il suo staff per l'attività di coordinamento, lo Studio Vallorani e Michele Rocchetti rispettivamente per il progetto grafico e le illustrazioni ed in particolare l'Associazione Fotografi Naturalisti Italiani (AFNI), rappresentata da Maurizio Giorgi, per gli scatti di grande valore e straordinaria bellezza. Il gioco di squadra è di certo importante come importante è “il continuo scambio che deve esserci tra il Parco ed il territorio, dove all'uno sta a cuore l'altro e viceversa in un rapporto da implementare”, ha sottolineato Spaterna. “Per il 2020 si è scelto di centrare l'attenzione sugli animali selvatici e raccontare attraverso le loro immagini la biodiversità di questo territorio. Da oggi, attraverso queste pagine, il calendario si fa ambasciatore del territorio e delle sue bellezze, rappresentando uno degli strumenti di promozione più validi”. Spaterna ha lasciato poi la parola al vice presidente Gentilucci il quale ha ricordato quanto sia “importante l'opera di conservazione e valorizzazione messa in atto dal Parco per preservare non solo la biodiversità del territorio, ma anche quel rapporto di convivenza tra l'uomo, la flora e la fauna che affonda le sue radici in tempi antichissimi. I recenti ritrovamenti di un insediamento proto storico a Pieve Torina, risalenti al VII secolo a. C. ne sono una conferma”. A descrivere il materiale fotografico del calendario Maurizio Giorgi, rappresentante della sezione marchigiana dell'ANFI, associazione che ha compiuto trent'anni di attività e che nella nostra regione conta una cinquantina di soci, amanti di fotografia e natura. “Il Parco è un luogo magico – ha dichiarato Giorgi – e qui ci siamo mossi con pazienza, lunghi tempi di osservazione e tutta la tranquillità necessaria per non turbare gli animali. Ci sono immagini che abbiamo scattato anche a 800 metri di distanza e tutto per cercare di coglierli nei loro atteggiamenti naturali. Non c'è alcuna post produzione nelle foto di questo calendario, ma solo la volontà di rappresentare la natura in maniera corretta, perché questo sia un efficace strumento di divulgazione e sensibilizzazione alla tutela del patrimonio naturalistico”.

13/12/2019 17:56
Fiducia del Senato al decreto sisma: è legge

Fiducia del Senato al decreto sisma: è legge

160 voti favorevoli, 119 contrati e nessun astenuto; il decreto sisma, dopo aver avuto l’ok dalla Camera lo scorso 28 novembre, è stato approvato oggi dal Senato con il voto di fiducia. La legge, che sarà ufficiale dopo la pubblicazione in Gazzetta, prevede delle norme volte ad accelerare la ricostruzione nei territorio colpiti dal sisma del 2016. “Il decreto Sisma approvato oggi dal Senato è lo stesso testo di quello uscito dalla Camera. Quindi – ha affermato il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli - c'è una grandissima delusione sotto questo profilo. Non smetteremo di lottare perché venga recepito il principio della semplificazione. Allo stato attuale useremo tutti gli strumenti che ci sono messi a disposizione, ma questi non avranno la possibilità di accorciare in maniera drastica e significativa i tempi procedurali che significano lavoro, ricostruzione e garanzia per le famiglie del nostro territorio e questa per noi è una cosa troppo importante.” "Sorprendente il comunicato di ieri del Commissario Farabollini sul decreto terremoto dal quale si apprende la notizia della presentazione al Senato di emendamenti correttivi, peccato sia fuori tempo massimo poiché il decreto non è più emendabile perché il Governo lo ha blindato con il ricorso alla Fiducia”. È quanto ha dichiarato il portavoce laziale di Fratelli d’Italia Paolo Trancassini che ha continuato “Siamo al paradosso e basiti. Assistiamo all’ennesimo capitolo di questa bruttissima storia quale è la ricostruzione: un rappresentante del Governo come è il Commissario che bussa tardivamente alla porta del suo stesso Governo e la trova chiusa e sbarrata. Si sono spente le luci e del terremoto e della ricostruzione se ne parlerà nuovamente quando e se Conte avrà bisogno dell’ennesima passerella. Questa la vergognosa realtà della quale prenderà atto anche il “complice” Farabollini" ha concluso l'onorevole.  "Concretezza: è questo il 'fil rouge' che lega le tante piccole misure contenute nel dl Sisma che oggi diventa legge - ha commentato Giorgio Fede, senatore marchigiano del Movimento 5 Stelle -. Conosco il senso di sconforto e frustrazione in cui vivono migliaia di cittadini, come in tanti comuni delle mie Marche, che hanno perso tutto a causa del terremoto. Per questo, senza troppi squilli di tromba, con questo decreto abbiamo voluto portare a casa quelle piccole semplificazioni e quei cruciali alleggerimenti fiscali indispensabili nei comuni interessati da eventi sismici. Soprattutto in riferimento alle aree del Centro Italia, arrivano finalmente quegli impulsi decisivi per far partire la ricostruzione per davvero. Stanziamo nuovi fondi per consentire alle amministrazioni comunali del cratere di assumere personale ad hoc per smaltire il carico burocratico. Sblocchiamo l'ordinanza 80 per le varianti in corso d'opera al 30% per la ricostruzione leggera. Proroghiamo al 30 giugno 2020 il termine per presentare la documentazione della ricostruzione per danni lievi. Diamo una corsia preferenziale alla ricostruzione delle scuole, e per la ricostruzione pesante diamo modo alle regioni di istituire programmi straordinari - ha concluso Fede - . Vedere cantieri aperti e mezzi al lavoro è il primo segnale di rinascita che le popolazioni aspettano: vogliamo che il 2020 possa essere un anno di svolta in tal senso". “Con l'approvazione definitiva del decreto sisma si sono evidenziate ulteriormente tutte le crepe e le falle che fino a oggi ha avuto la guida commissariale”. Così il capogruppo di Italia Viva, Fabio Urbinati, dopo il via libera in Senato del provvedimento. “Nonostante la gestione positiva dell'emergenza - sottolinea Urbinati - sulla ricostruzione siamo ancora molto indietro, e soprattutto non si vedono svolte per l'anno a venire. Inutile procedere a colpi di emendamenti. Noi di Italia Viva abbiamo già proposto un cambio di rotta repentino, poiché crediamo che la ricostruzione rappresenti per le Marche una grandissima opportunità di lavoro e di sviluppo. Sostanzialmente vogliamo essere padroni del nostro destino”. Secondo il consigliere regionale di Italia Viva “le procedure messe in campo presentavano criticità già dopo la nomina di Vasco Errani e sono proseguite con la gestione successiva dell’odierno Ministro delle infrastrutture, Paola De Micheli, e con l'attuale commissario Piero Farabollini. Non possiamo buttare la croce addosso a questo Governo – evidenzia Urbinati - poiché qualcosa di positivo in questo decreto c’è. La gestione del terremoto ha interessato tutto l'arco costituzionale dei partiti e a nostro avviso quella peggiore è stata condotta dall’Esecutivo Lega-Movimento Cinque Stelle. Invito quindi la stessa Lega a non strumentalizzare la vicenda del sisma, in quanto nella prima bozza del famoso contratto sottoscritto dal Governo giallo-verde non c'era una riga riguardante le questioni del terremoto”. E ancora: “Ora ci confronteremo con i vertici e chiederemo che le risorse in campo per il sisma del Centro-Italia vengano inserite nel programma “shock” presentato a Torino da Matteo Renzi per sbloccare immediatamente tutte le procedure. Forse bisognava puntare i piedi un po' prima – conclude Urbinati - perché non è più tempo di difendere l'indifendibile solo per amor di partito, i cittadini e le istituzioni devono venire prima”.

11/12/2019 15:55
Dl sisma, Arrigoni e Pazzaglini (Lega): "Necessarie correzioni per evitare paralisi nella ricostruzione"

Dl sisma, Arrigoni e Pazzaglini (Lega): "Necessarie correzioni per evitare paralisi nella ricostruzione"

“In commissione ambiente al Senato la Lega ha fatto bene a chiedere e ottenere un ciclo di audizioni. Ascoltando stamane i sindaci di Norcia e Visso, le Reti delle Professioni Tecniche e i rappresentanti delle Regioni abbiamo avuto la conferma di quanto abbiamo sostenuto dall'inizio: questo decreto delude le aspettative dei territori colpiti dal terremoto e, inoltre, introduce norme così complesse che anziché velocizzare la ricostruzione rischiano di rallentarla ulteriormente”. Così i senatori leghisti in Commissione Ambiente e Territorio Paolo Arrigoni, responsabile regionale Lega Marche, Giuliano Pazzaglini e Luca Briziarelli. “Emblematico che l'ing. Spuri, direttore USR, quale rappresentante della Regione Marche, abbia sottolineato come siano necessari dei correttivi per evitare il rischio di paralisi totale della ricostruzione. È quindi grave che la maggioranza giallorossa abbia deciso di 'blindare' il provvedimento già licenziato dalla Camera escludendo qualsiasi modifica migliorativa qui a Palazzo Madama” continuato i senatori. “La Lega insisterà perché il decreto venga modificato e migliorato, per questo stiamo predisponendo emendamenti che affrontino e risolvano le questioni concrete emerse anche oggi. In particolare relativamente alla semplificazione delle procedure, al personale dei comuni e degli USR ed alle risorse stanziate” concludono.  

05/12/2019 16:00
Approvato alla Camera il Decreto Sisma, Cangini e Fiori (FI): "Molti nodi irrisolti"

Approvato alla Camera il Decreto Sisma, Cangini e Fiori (FI): "Molti nodi irrisolti"

“Pur essendo state introdotte – dichiarano in una nota il senatore Andrea Cangini e il Commissario di Forza Italia per le Marche Marcello Fiori - alcune norme importanti, a cominciare dalla proroga di un anno dello stato di emergenza, rimangono molte gravi questioni non affrontate e che erano state puntualmente evidenziate da un lavoro accurato di approfondimento da parte dell’Anci. Ne segnaliamo tre sulle quali ovviamente continueremo la nostra battaglia al Senato." "In primis tutti i Comuni del cratere devono essere inseriti in una ZES (Zona ad economia speciale), da negoziare con l’Europa, per godere dei benefici fiscali ed economici in grado di far ripartire l’economia ed attrarre imprese ed investimenti - spiegano Cangini e Fiori -. In secondo luogo è necessario prevedere la possibilità di una ulteriore proroga di un anno a tutti i contratti a termine per i tecnici sin qui assunti (condividendo la misura con l’Unione Europea e le organizzazioni sindacali) altrimenti a metà 2020 rischieremo di perdere tutto il personale già formato e molto qualificato, che sta dando un contributo fondamentale ai Comuni e agli uffici speciali per la ricostruzione. Infine è indispensabile una deroga alle misure per la demolizione e la ricostruzione della “sagoma” esterna degli immobili privati soggetti a vincolo (basta essere costruiti più di 50 anni fa) altrimenti si paralizzano molte delle attività e non solo nei centri storici." "La maggioranza non ha voluto accogliere questi emendamenti di assoluto buon senso che noi invece riproporremo al Senato. Le popolazioni dell’Italia centrale sono davvero allo stremo: dopo aver subito un evento drammatico non vedono l’aiuto concreto dello Stato per ricostruire le loro case, le loro attività economiche, la loro vita sociale e affettiva nei luoghi che hanno amato e vogliono continuare ad abitare. Lo Stato faccia lo Stato – conclude la nota di Cangini e Fiori -, si faccia sentire vicino e non si renda protagonista di un delitto di abbandono contro questa popolazione incolpevole e di intere zone meravigliose del nostro Appennino”.  

28/11/2019 16:33
A Montecitorio si discute il decreto sisma: la Camera è deserta

A Montecitorio si discute il decreto sisma: la Camera è deserta

Aula deserta a Montecitorio per la discussione del decreto sisma. La denuncia arriva direttamente da una foto postata su Twitter dal deputato Filippo Sensi. Alla Camera ieri erano presenti, oltre al rappresentante dem, Emanuele Fiano, Mario Morgoni, Stefania Pezzopane del Pd, Silvia Fregolent (Iv), Paolo Trancassini (Fdl), Simone Baldelli (Fi), Patrizia Patrizia Terzoni (M5S). Otto deputati su 630 sedeva sui banchi dell'aula ieri, lunedì 25 novembre, durante la discussione sulle “disposizioni urgenti per l’accelerazione e il completamento delle ricostruzioni in corso nei territori colpiti da eventi sismici”. Una foto che ha scatenato la bufera ed è diventata l’immagine della vergogna. (In foto l'immagine postata sull'account twitter del deputato dem Filippo Sensi)

26/11/2019 18:52
Decreto sisma, continua la protesta dei professionisti: "Si demolirà definitivamente le possibilità di accelerare la ricostruzione"

Decreto sisma, continua la protesta dei professionisti: "Si demolirà definitivamente le possibilità di accelerare la ricostruzione"

"Apprendiamo che la Commissione Ambiente e LL. PP. della Camera dei Deputati ha completato l’esame degli emendamenti e ha licenziato il testo di conversione in legge del decreto legge 24 Ottobre 2019 n. 123 che ha come obbiettivo dare disposizioni urgenti per l’accelerazione alla ricostruzione post sisma del Centro Italia. Il testo ora passa all’esame della Camera e sicuramente non ci saranno possibilità di ulteriori modifiche visto il carattere d’urgenza già dichiarato dal Governo. Durante la discussione del testo originario, approvato dal Consiglio dei Ministri e consegnato all’esame delle Camere, sono state segnalate rilevanti criticità. Esso, infatti,  non era sufficiente a sortire effetti per velocizzare i tempi della ricostruzione ma, dall’esame di quello ora modificato in Commissione Ambiente e LL. PP., non si rileva nessun meccanismo migliorativo in grado di imprimere una qualsiasi accelerazione, anzi!". Dopo la denuncia dell'Ordine degli Architetti di Macerata (LEGGI QUI) in merito alle nuove linee guida del decreto sisma, arriva anche una nota stampa della Rete delle Professioni Tecniche. "Si è sbandierata come “la svolta” il fatto che l’accelerazione si dovesse produrre attraverso l’autocertificazione dei progetti redatti dai professionisti, consegnando, di fatto, a questi ultimi ulteriori responsabilità in una situazione resa immobile e confusa dal quadro legislativo generale che si è concepito in questi anni - continuano -. Tale immobilismo non è responsabilità dei professionisti che per contro si sono sempre resi disponibili fin dal primo decreto terremoto. È ora di dire ai cittadini che se non ci fossero state le maglie burocratiche dettate da clamorosi “tappi” legislativi le pratiche di ricostruzione sarebbero già state presentate e se così non è avvenuto, evidentemente, ciò è riconducibile a circostanze che il legislatore non intende affrontare. Non sarà certo l’autocertificazione, per come proposta nel decreto, lo strumento in grado di accelerare la ricostruzione, perché non è applicabile a tutte le tipologie di danno, perché non si può sottoscrivere nel caso di piccoli abusi e perché si può applicare esclusivamente agli interventi senza accolli per i cittadini. Sarà invece uno strumento inutilizzabile non perché, come taluni hanno provato ad insinuare, i professionisti non vogliono assumersi responsabilità, ma semplicemente perché non è applicabile a meno di una radicale trasformazione delle regole burocratiche  di approvazione dei progetti." "La Rete delle professioni tecniche, con la utilissima collaborazione e partecipazione delle rappresentanze dei professionisti locali, è stata audita dalla Commissione Ambiente della Camera. Abbiamo illustrato e consegnato un documento preciso, dettagliato e motivato, sulla scorta delle reali esperienze dei professionisti avute in questi anni, che conteneva oltre 20 emendamenti, che costituivano una proposta seria e coordinata, che avrebbe consentito, pur nel marasma burocratico della ricostruzione, una soluzione praticabile e necessaria. Tutti i gruppi parlamentari in audizione e dopo hanno elogiato le proposte presentate, hanno chiesto i testi, hanno promesso che le avrebbero sostenute, ma di fatto nessuno di essi compare nel testo emendato - lamentano i professionisti -. Anzi, uno degli emendamenti, presentato identico da sei gruppi parlamentari, sul Supporto Tecnico Nazionale, è stato reso inammissibile perché i professionisti sarebbero stati di intralcio all’attività della Protezione Civile, pur riguardando attività di indubbia utilità sociale, peraltro svolte da anni in aiuto della Protezione Civile. Si pensa davvero che la ricostruzione possa avere impulso senza ascoltare coloro che sono deputati a presentare e amministrare le pratiche? Il pacchetto di proposte che abbiamo suggerito al legislatore è organico, elimina disparità di trattamenti tra i vari cittadini terremotati, affida maggiori poteri al Commissario ed è volto a far risparmiare ingentissime cifre alle casse dello Stato. La Ragioneria ogni mese fa fronte al contributo di autonoma sistemazione e alle provvidenze necessarie alle attività produttive. Solo per fare un esempio. Il legislatore non ha voluto ascoltarci." "È un fatto gravissimo, che avrà conseguenze enormi demolendo definitivamente le possibilità di accelerare la ricostruzione. Abbiamo dichiarato, a fronte di dati ufficiali, che ci sono sempre meno professionisti disposti a lavorare nelle pratiche sisma dal momento che non percepiscono compensi da tre anni, tutto questo in un quadro generale in cui il settore delle costruzioni è in ginocchio, l’economia delle regioni colpite è a picco e lo spopolamento delle aree interne appare sempre più un fenomeno irreversibile. Non si dica poi che non l’avevamo detto. C’è tempo fino al 24 dicembre per modificare il testo e convertirlo in legge: la Rete chiede quindi al Governo e a tutti i Parlamentari di tornare sui propri passi ed accogliere le sue proposte, nella convinzione di aver dato un contributo essenziale, in adempimento al proprio ruolo di sussidiarietà alla pubblica amministrazione. In caso contrario, occorrerà prendere atto che non interessano il parere dei professionisti ma soprattutto le esigenze delle popolazioni colpite dal sisma, in lunga attesa di riavere le proprie abitazioni" concludono.

25/11/2019 10:10
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