"Parlare di investimento per il territorio è del tutto inopportuno e falso, come si può far passare come tale una semplice operazione conveniente solo alla banca, quando quest’ultima ha deciso di abbandonare il territorio chiudendo la sua filiale”. Così il capogruppo di minoranza del Comune di Valfornace, Sandro Luciani, commenta l’attivazione del nuovo Bancomat evoluto di Intesa Sanpaolo, avviata nei giorni scorsi in piazza Vittorio Veneto (leggi qui).
“Un territorio come quello di Valfornace, colpito dal terremoto, soggetto ad intensi processi di spopolamento, economicamente sempre più fragile e costretto a subire un’amministrazione comunale del tutto inadeguata ed assente, incapace di proporre una qualsiasi e semplice idea per lo sviluppo del territorio, avrebbe avuto bisogno della presenza fisica e tangibile di Banca Intesa nel suo territorio”, prosegue il capogruppo.
“Perché, per rispondere ad una logica di risparmio sui costi, si è deciso di chiudere la filiale di Valfornace e lasciare aperta solo quella di Pieve Torina, con la complicità dell’amministrazione comunale? Il territorio è risultato penalizzato e privato di un supporto economico di fondamentale importanza. Ora, parlare di investimento importante significa solo prendere in giro le persone e quei risparmiatori che ancora fanno riferimento a Banca Intesa”, conclude Sandro Luciani.
Operativo il nuovo sportello bancomat evoluto di Intesa Sanpaolo in piazza Vittorio Veneto, a Valfornace. Nel nuovo punto operativo, oltre ai prelievi, è possibile accedere in modo semplice, veloce e sicuro ai versamenti in contanti, a un’ampia gamma di operazioni di pagamento - come bollette, carte prepagate, ricariche telefoniche - e a servizi come bonifici e Mav.
A disposizione della clientela c'è la vicina filiale di Pieve Torina, sotto la cui gestione ricade l’Mta di Valfornace. "Nell’ottica della riorganizzazione degli sportelli sull’intero territorio nazionale Intesa Sanpaolo ha ritenuto di riservare un'attenzione peculiare alle aree montante nell’ambito del cratere sismico con l’installazione di un nuovo bancomat evoluto in località Valfornace e mantenendo quello già operativo in località Fiastra", si legge in una nota dei vertici di Intesa Sanpaolo.
I partiti politici sono in cerca di una nuova identità. Una versione migliore di sé che nelle elezioni 2022, nella sola provincia di Macerata, testerà in modo importante il termometro dell'attuale situazione politica italiana. Baluardi importanti quelli nei quali gli elettori saranno chiamati alle urne nel Maceratese.
Il comune più popoloso - e anche il piuttosto atteso - di tutta la provincia resta quello di Civitanova Marche (sindaco uscente Fabrizio Ciarapica). A seguire anche Camerino (commissariato dopo la sfiducia a Sandro Sborgia), Corridonia (uscente Paolo Cartechini), Tolentino (uscente Giuseppe Pezzanesi) e Valfornace (uscente Massimo Citracca).
La presentazione dei candidati prosegue a rilento in tutti i comuni, segnale chiaro di un pessimo stato di salute proprio della politica stessa. Le ultimi elezioni nel Maceratese hanno condotto i cittadini a una assioma ben definito: votare "il meno peggio” è una soluzione che ormai non vale più.
L’idea a questo punto è quella di prepararsi ad una defluenza alle urne ancora più importante e significativa. I maceratesi – come gli italiani tutti – non riescono più a fidarsi della politica e dei suoi leader. Una analisi più dettagliata a livello nazionale rende un quadro ancora più limpido sullo stato di salute dei partiti.
Nel periodo compreso fra le “elezioni” del Presidente della Repubblica e l’inizio del conflitto russo-ucraino, le intenzioni di voto degli italiani hanno testimoniato un netto crollo della fiducia rispetto ai maggiori gruppi parlamentari, soprattutto per quanto riguarda la Lega (scesa al 16%) e il Movimento 5 Stelle (12,6%). Fratelli d’Italia e Partito Democratico gli unici a reggere la disaffezione (21,5%).
Come si ripercuote questo quadro politico generale sulle Regioni? Basti pensare alle prossime Amministrative 2022. Attese in un periodo compreso fra il 15 aprile e il 15 giugno, queste elezioni rischiano di restituire - come sul piano nazionale - un clima di totale incertezza politica, rispetto alla quale anche i cittadini delle Marche sembrano essersi rassegnati.
(dati Tecne - Termometro Politico)
Una scossa di terremoto di magnitudo 2.8, alla profondità di 12 chilometri, è stata registrata dai sismografi dell’Ingv alle ore 22:26 di questa sera nell'entroterra maceratese. Secondo i dati dell'Istituto, il comune più vicino all'epicentro è quello di Valfornace, a una distanza di 5 chilometri. Il sisma notturno è stato avvertito distintamente dalla popolazione residente. Non si registrano danni a persone o cose.
Nella notte del 23 dicembre, nella storica azienda agricola di Maccario Aureli, conosciuta in tutto l’alto maceratese per l’allevamento di bovini di razza marchigiana e ovini di razza Fabrianese, un branco di lupi è riuscito a penetrare nell’ovile in cui è ricoverato - di notte - il gregge.
Malgrado la custodia e la vigilanza di cani di razza Maremmano-abruzzese, i lupi hanno provocato grande scompiglio e, purtroppo, un infausto risultato: cinque pecore adulte sono state sbranate. All’appello mancano anche due esemplari di cane Maremmano-abruzzese, probabilmente anche loro finiti per avere la peggio nella funesta incursione del branco di lupi.
Maccario Aureli, intervistato in occasione di questa triste avventura, ha espresso preoccupazione circa il fenomeno dell’aumento incontrollato di selvaggina sui terreni coltivati, esternando la sua rassegnazione e non nascondendo sentimenti di abbandono dell’attività: "L’assurdo incremento di cinghiali, lupi, caprioli e cervi crea sempre più danni, che vengono difficilmente e solo marginalmente risarciti. Purtroppo nelle nostre zone, un tempo molto antropizzate, si sta lentamente verificando un radicale cambiamento. Il territorio, sempre più disabitato, si avvicina alle cosiddette zone wilderness (aree selvagge)".
È stato individuato poche ore fa in una delle frazioni di Valfornace il corpo di un settantenne, che - secondo le prime indagini - sarebbe morto precipitando da una scarpata, a bordo del proprio trattore. Sono ancora sul posto le forze dell'ordine intervenute per recuperare i resti dell'anziano conducente, ma le cause che hanno portato alla perdita di controllo del mezzo sono ancora da chiarire.
20.52 Si chiama Costantino Cardinali l'uomo di 73 anni che ha perso la vita oggi a bordo del proprio trattore. Cardinali, meccanico in pensione, sarebbe uscito stamane alle 11.30 per recarsi in campagna. Sono stati i familiari a lanciare l'allarme nel pomeriggio non vedendolo rientrare a casa. Si presume che l'incidente sia avvenuto a ridosso delle ore 17. Ancora sul posto le forze dell'ordine.
(IN AGGIORNAMENTO)
Il dott. Sante Copponi, nato a Pievebovigliana, è stato nominato nei giorni scorsi Prefetto di Matera. Laureato in Scienze Politiche nel 1983, ha ricoperto numerosi incarichi tra le Marche e l’Emilia, dove ha svolto funzioni presso la Prefettura di Piacenza tra il 2006 e il 2008, pur mantenendo costanti e stretti legami con il paese d'origine.
Di seguito le felicitazioni del primo cittadino Massimo Citracca: "La recente nomina rappresenta il completamento di un percorso professionale altamente qualificato, in un territorio magnifico come quello della Basilicata", motivo per cui tutti gli abitanti di Valfornace hanno voluto esprimere "il profondo orgoglio nell’avere Sante Copponi come concittadino".
"La sua figura d'altronde permette di cogliere l’occasione per riflettere sul ruolo della politica, delle istituzioni locali e su quanti, con impegno e dedizione, ricoprono all’interno di tali enti, incarichi di grande importanza e responsabilità. L’intera amministrazione comunale di Valfornace, a nome di tutti i cittadini, si congratula vivamente con Sante Copponi, per l’importante ruolo che si trova a ricoprire" ha concluso il sindaco.
Si è tenuta nella mattinata del 4 novembre la cerimonia commemorativa dell’Unità d’Italia e delle Forze Armate che, dopo l’apposizione di corone di alloro presso le lapidi commemorative situate a Nemi, Fiordimonte e S. Giusto, si è conclusa in Piazza Vittorio Veneto con la partecipazione, oltre che delle associazioni dei combattenti e reduci e delle forze dell’ordine, anche degli studenti della locale scuola primaria e secondaria di Valfornace.
L’occasione è stata utile per presentare il Monumento ai Caduti della “Grande Guerra” recentemente restaurato: realizzato esattamente cento anni fa, il monumento è stato oggetto di lavori di risanamento a causa del deterioramento naturale nel corso degli anni.
Accompagnata dal M.stro Pietro Murri, che ha sottolineato con il suono della tromba i momenti più suggestivi, la cerimonia è stata occasione per ricordare come l’amministrazione comunale abbia aderito alla campagna per la concessione della Cittadinanza Onoraria al Milite Ignoto, così come lanciata lo scorso anno dall’ANCI e fatta propria anche dal Comune di Valfornace.
Dopo l’intervento del Sindaco, il Presidente Provinciale dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci ha sottolineato l’importanza della memoria da trasmettere soprattutto alle giovani generazioni, al fine di rinnovare il ricordo di eventi che hanno segnato la storia d’Italia.
Perde il controllo della moto e finisce contro una pianta: uomo trasportato a Torrette.
L'incidente è avvenuto intorno alle 16 e 30 del pomeriggio odierno quando lungo la Strada Provinciale 115 in località Valfornace un uomo, per cause ancora in accertamento, ha perso il controllo del proprio motoveicolo finendo per schiantarsi contro una pianta.
Sul posto sono intervenuti immediatamenti gli operatori del 118 i quali, valutata la situazione, hanno deciso di allertare l'eliambulanza. L'uomo è stato quindi trasportato all'Ospedale di Torrette per svolgere ulteriori accertamenti.
(in aggiornamento)
Il 2 ottobre lo storico Augusto Ciuffetti e la guida Marta Zarelli hanno accompagnato un gruppo di quasi sessanta persone alla scoperta del sentiero che fin dal basso medioevo collegava lo snodo viario di Pontelatrave-Pievebovigliana a Visso, Norcia, Leonessa. Lungo questo percorso utilizzato da mercanti, pellegrini (dal Santuario di Macereto a quello di Loreto), eserciti, viandanti e pastori transumanti, si possono ammirare i paesaggi tipici del bosco e del pascolo e le prime vette dei monti Sibillini.
Oltre ad ammirare le bellezze di ambienti ancora poco conosciuti, i partecipanti, provenienti da molteplici località dell’Italia centrale, hanno potuto ascoltare la storia di questi territori dalla voce narrante di Augusto Ciuffetti, il quale ho sottolineato l’importanza di individuare nuovi cammini legati proprio alla storia e alla cultura di singoli territori.
In questa direzione, l’intento dell’iniziativa è duplice. In primo luogo, riaprire dei sentieri posti nel territorio del Comune di Valfornace, in modo da consentire uno sviluppo turistico legato alla promozione di questo tipo di attività escursionistica. Il nuovo tracciato potrebbe inserirsi in una rete di cammini compresa tra il Cammino Francescano della Marca, la Via Lauretana e il Cammino nelle Terre Mutate. In secondo luogo, questo percorso rappresenta una tappa di un tragitto più ampio che da Recanati dovrebbe condurre verso i monti Sibillini. Un cammino da effettuare in primavera a sostegno di un nuovo progetto di rapporti e relazioni tra le città della costa marchigiana e l’Appennino centrale.
Questo progetto, promosso dall’associazione “E quindi il monte” di Recanati, da C.A.S.A.-Cosa accade se abitiamo, dall’Istituto storico di Macerata e dai Cantieri Mobili di Macerata, è stato presentato sabato 25 settembre a Recanati alla presenza del sindaco della città. Sulle potenzialità del progetto sono intervenuti Paolo Coppari (Cantieri Mobili di Storia) e Paolo Piacentini (Federtrek)".
Aggiornamento: catturato nella notte il presunto responsabile degli incendi di questi giorni tra Camerino e Valfornace. In uno di essi nella frazione di Morro sono andati a fuoco circa 30 ettari di area boschiva. L'uomo, originario proprio di Valfornace, è stato arrestato dagli uomini dei Carabinieri Forestali e della Compagnia di Camerino, e si trova ora ai domiciliari in attesa dell'udienza di convalida.
Altra giornata di intenso lavoro per i vigili del fuoco di Camerino. I pompieri sono dapprima intervenuti, attorno alle ore 12:30, per la riaccensione di un nuovo focolaio nella frazione di Morro, nella quale soltanto quattro giorni fa sono andati a fuoco circa 30 ettari di area boschiva (leggi qui). Poco più tardi - attorno alle ore 13:00 - quattro squadre dei vigili del fuoco, il Direttore delle Operazioni di Spegnimento, i Carabinieri Forestali e volontari della Protezione Civile sono intervenuti in località Valfornace per un nuovo incendio di bosco.
L'intervento risulta ancora in corso, dopo oltre cinque ore dal rogo, per procedere alla bonifica delle zone percorse dal fuoco.
In quest'ultima occasione, però, gli inquirenti sarebbero riusciti a stringere il cerchio sul piromane responsabile degli incendi, le cui generalità non sono state ancora rese note.
Dopo il successo di partecipanti registrato lo scorso anno, tornano le passeggiate gratuite per chi ha voglia di scoprire gli angoli più belli del Comune di Valfornace. "Tra borghi e sapori" è il nome del progetto realizzato dal Comune con la collaborazione dell’Associazione delle Guide del Parco nazionale dei Monti Sibillini e le guide di Trekebike. Quattro passeggiate facili, gratuite ed adatte a tutti, della durata di mezza giornata, che si terranno nel mese di agosto in diverse frazioni del comune.
Si inizia venerdì 6 agosto con una suggestiva escursione che da San Giusto di San Maroto si snoderà fino alla piccola chiesa montana di Santa Maria Maddalena, situata ad una quota di circa mille metri sul Monte Fiegni. L’appuntamento è fissato per le ore 16.00 e, dopo la visita degli interni della Chiesa di San Giusto, unico esempio di stile romanico a pianta circolare delle Marche, si risaliranno le pendici della montagna per godere delle ultime ore del giorno dall’alto del Monte Fiegni.
L’appuntamento successivo è fissato per giovedì 12 agosto, questa volta con partenza alle 10,00 del mattino, e l’itinerario scelto è il Sentiero Natura che si snoda tra i bellissimi castagneti adagiati sul monte San Savino. Un breve percorso ad anello all’ombra del bosco, con partenza e rientro presso la frazione di Roccamaia, legato alla mondo contadino e alla coltivazione dei marroni, i frutti dei castagni che da secoli le popolazioni locali mantengono con cura e maestria.
Il 20 agosto, di nuovo al tramonto, si partirà alla scoperta due tra le frazioni più alte del Comune: Taro e Arciano. Anche in questo caso un percorso ad anello porterà il gruppo alla Madonna dell’Aguzza, luogo molto caro agli abitanti di questo angolo del comune, e all’escursione sarà abbinata una suggestiva performance musicale tenuta dal Sant’Agustin Pipes & Drums, una band composta da una decina di elementi che si esibirà in perfetto stile celtico in una performance di cornamuse e tamburi.
Il ciclo di escursioni terminerà domenica 22 agosto con un’escursione nel cuore del comune: con partenza dalla sede comunale, il gruppo si muoverà verso la frazione di Campi, che con i suoi palazzi storici arricchisce il patrimonio artistico locale, per poi spostarsi sul crinale che chiude a nord il territorio comunale fino a ridiscendere verso il bellissimo laghetto artificiale di Boccafornace, splendida e facile meta di tante gite fuori-porta alla portata di tutti.
Le escursioni saranno guidate da Michele Sensini, Guida del Parco e Accompagnatore di Media Montagna e, come detto, sono gratuite. La prenotazione è sempre obbligatoria e va effettuata telefonicamente (388.8688049) o via mail al seguente contatto: urbanistica.cultura@comune.valfornace.mc.it
Due coppie marchigiane e una toscana si sono laureate Campioni d’Italia nella sfida che ha assegnato il tricolore agli atleti tesserati Figest che si sono dati battaglia nel lancio della ruzzola a coppie in tre percorsi che hanno interessato altrettanti Comuni del Maceratese: Monte Cavallo, Valfornace e Pieve Torina.
Le tre stupende località dell’Appennino hanno ospitato il 5° Campionato italiano di lancio della ruzzola la cui organizzazione è stata affidata all’Asd Gsr Monte Cavallo, guidata da Graziano Cervelli.
Tre le categorie in gara: per la categoria A ben 48 le coppie iscritte, 40 nella categoria B e altre 32 per la categoria C. In tutto 240 partecipanti impegnati nei lanci tra il percorso di Villarella, il ruzzodromo di Valfornace e il terzo percorso di Capriglia.
Molte le società rappresentate con i rispettivi portacolori arrivati da Arezzo, Ancona, Pesaro e Urbino, Macerata, Fermo, Ascoli Piceno ma anche Perugia e Siena.
Al termine delle gare pranzo sociale e premiazioni, in piazza a Monte Cavallo, uno dei centri colpiti dal sisma del 2016, alla presenza del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, del vice presidente del Consiglio regionale, Gian Luca Pasqui, del presidente nazionale della Federazione Italiana dei Giochi e degli Sport Tradizionali Figest, Enzo Casadidio, del sindaco di Monte Cavallo Pietro Cecoli, e di altri amministratori locali.
Per la categoria A sul gradino più alto del podio la coppia composta da Roberto Mercanti e Samuele Bianchi di Ancona. Argento per Gianni Papi e Duccio Ceccacci, sempre di Ancona mentre bronzo a Mauro Sabatini e Massimo Passeri di Perugia.
Nella categoria B titolo di campioni d’Italia a Marco Stuppini e Silvano Leonori di Macerata, argento a Luciano Milani e Federico Caprari sempre di Macerata mentre bronzo agli anconetani Alberto massi e Avio Franceschetti.
Per la categoria C titolo tricolore alla coppia formato da Bruno Ferroni e Luigi Ferroni, dalla provincia di Siena, argento per gli anconetani Luigi Cingolani e Aldeo Sabbatini e bronzo a Domenico Ciappelloni ed Enzo Luzi.
L’appuntamento sportivo, uno dei primi dopo l’emergenza Covid a firma della Figest, ha registrato anche la presenza del presidente regionale della Federazione, Matteo Capeccia, del dirigente provinciale Patrizio Romaldini, del presidente di specialità, Mauro Sabatini, e dei consiglieri federali Valeriano Vitellozzi e Stefano Cardarelli.
Intervento da 510mila euro sulla provinciale 99 “Pontelatrave-Fiordimonte”. Il Presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari ha approvato con proprio decreto, il progetto esecutivo per i lavori di ripristino del corpo stradale di questa arteria, danneggiata dal sisma del 2016.
L’intervento, inserito nel sesto stralcio del programma dei lavori di ricostruzione, riguarda un tratto di cento metri al km 1,550, nel territorio di Valfornace, dove si è manifestato un fenomeno franoso della scarpata di valle.
La Provincia di Macerata, d’intesa con il Soggetto Attuatore, ingegner Fulvio Soccodato, ha deciso di procedere per risolvere le criticità e sistemare il piano viabile con la realizzazione di un’opera di sostegno a valle, che possa dare stabilità, funzionalità e sicurezza all’infrastruttura.
Il progetto, pertanto, prevede, la realizzazione di una serie di pali, distanti un metro l’uno dall’altro e collegati in testa da una trave di cemento armato. Successivamente, sulla parte superiore, saranno installate le barriere di sicurezza in corten.
“È necessario eseguire tali lavori - dichiara Pettinari - per garantire la messa in sicurezza e il ripristino urgente e indifferibile della viabilità danneggiata dal sisma. Per questo cantiere prevediamo di mantenere la circolazione a senso unico alternato per entrambi i sensi di marcia. Il costo dell’intervento viene finanziato con le risorse individuate per la gestione emergenziale, previste nel programma del Soggetto Attuatore presso ANAS, ed erogate dalla regione Marche di recente, in quanto inserite nel penultimo stralcio”
Ben 240 giocatori oggi e domani si sfideranno nel 5° Campionato italiano di lancio della ruzzola a coppie, organizzato dalla Asd Gsr Monte Cavallo, società affiliata alla Federazione Italiana dei Giochi e degli Sport Tradizionali Figest.Il ritrovo oggi è avvenuto in piazza Caduti di Nassiriya, a Monte Cavallo. Le gare si svolgono su tre percorsi diversi e interessano i Comuni di Monte Cavallo, Pieve Torina e Valfornace. Il primo tracciato è quello della Villarella, il secondo interessa il ruzzodromo di Valfornace, inaugurato lo scorso 17 luglio, il terzo è quello di Capriglia, tra Pieve Torina e Valfornace.Le coppie che hanno preso parte alla manifestazioni sono arrivate dalle province di Ancona, Pesaro e Urbino, Macerata, Fermo, Ascoli Piceno, Arezzo, Perugia e Siena. I partecipanti sono suddivisi in tre categorie: per la categoria A 48 coppie, per la categoria B 40 coppie mentre per la categoria C 32 coppie. In tutto 240 giocatori più le rispettive giurie.Il Campionato si è aperto oggi con le prime due eliminatorie, mentre domenica si svolgeranno la semifinale e, a seguire, la finale. Al termine della gara ritrovo e premiazioni a Monte Cavallo, uno dei Comuni più colpiti dal sisma del 2016.
Presenti il presidente della Figest nazionale, Enzo Casadidio, il presidente regionale Matteo Capeccia, il dirigente provinciale Patrizio Romaldini, il presidente di specialità, Mauro Sabatini, i consiglieri federali Valeriano Vitellozzi e Stefano Cardarelli, il presidente dell’Asd Gsr Monte Cavallo, Graziano Cervelli. A fare gli onori di casa saranno i sindaci di Monte Cavallo, Pietro Cecoli, di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, e di Valfornace, Massimo Citracca. Ha assicurato la propria presenza anche il vice presidente del Consiglio regionale delle Marche, Gianluca Pasqui.“Finalmente, e con enorme gioia, salutiamo la ripresa dei nostri campionati dopo il terribile periodo di pandemia – sottolinea il presidente nazionale Figest, Enzo Casadidio, che aggiunge – Da marchigiano posso dire di giocare in casa in un territorio dove storia e tradizione la fanno da padrone. In questo contesto ben si inseriscono i nostri giochi tradizionali come la ruzzola che è molto praticata nelle Marche. Ritengo che questo Campionato italiano possa essere una iniziativa degna di lode per la divulgazione sia dei nostri sport, della nostra Federazione e delle sue molteplici attività, sia per l'aspetto più turistico della promozione del territorio in un momento in cui gli italiani hanno ricominciato a sentirsi liberi di viaggiare”.
Il Touring Club Italiano ha confermato la Bandiera Arancione al Comune di Valfornace fino al 2023. Si tratta del marchio di qualità turistico-ambientale che il TCI riconosce alle località dell’entroterra con meno di 15 mila abitanti che soddisfano una serie di parametri ambientali, di valorizzazione del patrimonio culturale e di servizi per l’accoglienza.
Si tratta di un riconoscimento assegnato non in via definitiva, ma frutto di una approfondita e attenta analisi che richiede ai Comuni candidati costanza nel mantenimento di specifici standard nel tempo. “Per Valfornace è questa una importante assegnazione: nonostante i danni del terremoto infatti, l’impegno alla salvaguardia ed alla implementazione di quegli stessi standard ha consentito di riconquistare l’ambita bandiera. Ma il riconoscimento premia anche le imprese locali, che hanno fatto della ricerca costante della qualità un tratto distintivo delle numerose attività ricettive (e non solo) presenti sul territorio”, spiega il Comune in una nota.
“Questo conforta l’azione dell’Amministrazione comunale: l’attività svolta sin ora, votata ad una ricostruzione attenta alla cura e salvaguardia dei caratteri specifici del territorio, trova riconoscimenti anche a livello nazionale attraverso la conferma di questo prestigioso riconoscimento”.
Alle ore 12.30 del 14 luglio, quale gesto simbolico per festeggiare la conferma della Bandiera Arancione, sono state suonate a festa le campane della Chiesta di San Giusto, gioiello architettonico del territorio.
Cade con la mountain bike nei pressi del laghetto artificiale di Boccafornace: sospetta frattura del femore per un uomo di 35 anni, A.A., di origini camerti e residente a Pieve Torina. È quanto avvenuto attorno alle ore 15:30 del pomeriggio odierno, nel territorio comunale di Valfornace.
L’uomo è stato recuperato e accompagnato a bordo strada dai vigili del fuoco e da una squadra del Soccorso Alpino di Macerata.
Il 35enne è stato poi affidato alle cure dei sanitari del 118, che ne hanno predisposto il trasferimento in ospedale.
Il Presidente della CNA Macerata Maurizio Tritarelli, interviene sull’annuncio della chiusura ad ottobre di alcuni sportelli bancari nell’entroterra: “L’impoverimento e lo spopolamento delle aree interne è un argomento cruciale per la nostra Associazione. Chiediamo che si intervenga in fretta non solo perché riteniamo che queste zone possano dare ancora ricchezza e benessere alle persone che vi abitano ma anche per tutto il resto del territorio che ne subirebbe pesanti ripercussioni economiche”.
Il Presidente CNA ricorda che l’Associazione di categoria ha messo in piedi una apposita task force per stimolare, fornire dati e supporto tecnico ai progetti di rilancio: “Proprio secondo gli studi recenti fatti dal Team sisma di CNA, l’area Cratere perde ogni anno l’1% della popolazione residente (17.000 abitanti negli ultimi 5 anni) e perde anche un impressionante numero di imprese (oltre 400 in meno dal 2016). Come se ciò non bastasse, le imprese che resistono, guadagnano, investono e assumono molto meno rispetto a quelle nel resto della nostra regione e alla media nazionale”.
Tritarelli teme che queste comunità possano raggiungere a breve un punto di non ritorno: “La tesi che sosteniamo è che le difficoltà del sistema produttivo del Cratere pregiudicano la tenuta del tessuto sociale. Meno lavoro comporta maggiore spopolamento e, purtroppo, la conseguente riduzione dei servizi; con meno servizi gli abitanti hanno un motivo in più per andarsene e così prende avvio un circolo che si alimenta da solo e porta alla desertificazione delle nostre colline e montagne. Non è un andamento lineare ma ad alti scalini verso il basso e si arriverà presto ad una soglia critica, al di sotto della quale la comunità cesserà di esistere”.
Le notizie di questi giorni sulle chiusure di plessi scolastici, sportelli bancari e di tante imprese di servizi di prossimità, come piccoli negozi, edicole e bar, sembrano proprio confermare quanto sostiene il Presidente Tritarelli: “Queste realtà non sono solo importanti attività economiche ma anche centri di aggregazione e di socialità. In questi territori, famiglie ed imprese hanno sottoscritto convenzioni con le banche e aperto i necessari conti correnti dedicati per finanziare la ricostruzione delle proprie abitazioni. Assurdo che proprio ora che siamo arrivati al momento decisivo, gli sportelli chiudono e si allontanano da questi territori”.
“Anche in vista delle nuove risorse europee per la ripartenza che sono in arrivo – sottolinea Tritarelli - la prossimità degli sportelli bancari è fondamentale sia per le imprese che per le famiglie e soprattutto per gli anziani”. La proposta di CNA Macerata è quindi di pianificare velocemente ed in modo partecipato tutte le soluzioni sostenibili: “Occorre interrompere questa fuga, mettersi attorno ad un tavolo con tutti i soggetti interessati, Sindaci e altri soggetti istituzionali in primis. La chiusura di banca Intesa delle filiali di Fiastra e Valfornace annunciata per ottobre, per esempio, potrebbe essere attenuata nelle sue conseguenze negative con l’apertura di un nuovo sportello equidistante dai centri interessati”.
“CNA Macerata – conclude Tritarelli - si rende disponibile per ragionare sulle soluzioni possibili insieme agli interlocutori sul territorio ma dobbiamo fare in fretta per evitare di arrivare ad un punto di non ritorno”.
Mercoledì 7 luglio il Direttore di zona di Banca Intesa San Paolo ha comunicato, in un incontro programmato qualche giorno prima, la brutta notizia che nessuno si aspettava: ad ottobre chiuderanno le filiali di Fiastra e di Valfornace, lasciando di fatto una grossa porzione della montagna maceratese priva di un servizio essenziale come la banca.
Da ormai più di un anno la filiale di Fiastra è operativa a giorni alterni, con inevitabili disagi anche per la popolazione del vicino comune di Bolognola, che a questo ufficio ha sempre fatto riferimento. Le filiali chiuderanno i battenti per una precisa scelta aziendale, come ha spiegato ai sindaci il Direttore di zona che ha comunicato la decisione del Cda di Banca Intesa di chiudere gradualmente tutte le filiali che operano in immobili non di proprietà. A nulla sono valsi gli impegni verbali che Sauro Scaficchia e Massimo Citracca, i sindaci di Fiastra e Valfornace, hanno subito fatto al Direttore: in pochi mesi le filiali avrebbero avuto a loro disposizione degli spazi consoni, ricavati dagli edifici pubblici che in questi mesi si stanno ricostruendo a ritmo serrato.
Cristina Gentili, sindaca di Bolognola, il comune più alto delle Marche, si dice preoccupata per gli effetti che questa decisione avrà sul territorio, per il servizio che fornisce alle aziende che vi operano e a tutte le famiglie. Per raggiungere la prima filiale disponibile, gli abitanti di Bolognola saranno costretti a percorrere più di 70 km in auto tra andata e ritorno.
Il paradosso è che verrà mantenuta la filiale di Muccia, come sede distaccata di Pieve Torina, quando i due comuni distano pochi chilometri uno dall'altro”, ha sottolineato Scaficchia, che aggiunge: “Abbiamo l'Ufficio postale a mezzo servizio, ogni anno dobbiamo lottare per mantenere le scuole e i presidi medici, ora sparisce un altro servizio essenziale in un momento cruciale per la ricostruzione: noi ci siamo esposti personalmente con i cittadini affinché aprissero i conti dedicati alla ricostruzione nelle filiali dei nostri piccoli comuni, ma ora ci ritroviamo la banca a trenta chilometri di distanza”.
Sulla stessa lunghezza d'onda Massimo Citracca, sindaco di Valfornace: “Il nostro territorio, da tutti considerato come un gioiello in termini di bellezza paesaggistica e naturalistica, non può essere costantemente frustrato da scelte che vengono prese altrove, seguendo logiche squisitamente speculative: è ora che le continue operazioni di acquisizioni bancarie vengano bilanciate dal mantenimento dei servizi sul territorio. Per questo auspichiamo un ravvedimento da parte della Dirigenza di Banca Intesa, ma anche attenzione da parte delle istituzioni Regionali, affinché intervengano ufficialmente al fine di scongiurare i tagli degli sportelli dell’entroterra".
La stagione che l’intero paese sta attraversando si caratterizza per lo sforzo volto al superamento delle pesanti conseguenze economiche determinate dalla pandemia.
I tanti settori in crisi infatti, rischiano letteralmente il collasso se le istituzioni non assumono il problema del rilancio economico e dei sostegni concreti, soprattutto per i settori legati al turismo ed in generale ai servizi.
Il Consiglio Comunale di Valfornace ha approvato, nella seduta del 28 giugno scorso, la nuova tariffazione valida per il 2021 relativamente alla TARI, la Tassa sui Rifiuti, individuando delle agevolazioni significative per le famiglie e le attività economiche.
“Anzitutto è stata riconosciuta in generale una riduzione di 20.00 euro per tutti i soggetti passivi residenti nel Comune sulle tariffe TARI per tutti i ruoli comunque emessi per l’anno 2021” , spiega l’Amministrazione comunale in una nota.
“In second’ordine, è prevista la riduzione del 100% della parte variabile e della parte fissa della TARI per le utenze non domestiche oggetto di chiusura obbligatoria o di restrizioni nell’esercizio dell’attività dovute al Covid o che abbiano registrato un rilevante calo dell’attività per effetto del Covid ed in particolare per la limitazione alla libera circolazione delle persone.
Il provvedimento approvato muove nella direzione di alleggerire famiglie ed attività economiche e si abbina agli strumenti adottati dallo Stato nel tentativo di superare nel miglior modo il periodo che ci stiamo lentamente lasciando alle spalle.
La misura, valutata come doverosa, è stata fortemente voluta dall’amministrazione, che ha voluto utilizzare al meglio la facoltà prevista dalle leggi al fine di modulare la tassazione di competenza ed andare incontro alle esigenze del territorio, soprattutto di operatori turistici penalizzati dalla pandemia”.