Bancomat a Valfornace: "Il paese ha bisogno di una filiale, presa in giro parlare di investimento"
"Parlare di investimento per il territorio è del tutto inopportuno e falso, come si può far passare come tale una semplice operazione conveniente solo alla banca, quando quest’ultima ha deciso di abbandonare il territorio chiudendo la sua filiale”. Così il capogruppo di minoranza del Comune di Valfornace, Sandro Luciani, commenta l’attivazione del nuovo Bancomat evoluto di Intesa Sanpaolo, avviata nei giorni scorsi in piazza Vittorio Veneto (leggi qui).
“Un territorio come quello di Valfornace, colpito dal terremoto, soggetto ad intensi processi di spopolamento, economicamente sempre più fragile e costretto a subire un’amministrazione comunale del tutto inadeguata ed assente, incapace di proporre una qualsiasi e semplice idea per lo sviluppo del territorio, avrebbe avuto bisogno della presenza fisica e tangibile di Banca Intesa nel suo territorio”, prosegue il capogruppo.
“Perché, per rispondere ad una logica di risparmio sui costi, si è deciso di chiudere la filiale di Valfornace e lasciare aperta solo quella di Pieve Torina, con la complicità dell’amministrazione comunale? Il territorio è risultato penalizzato e privato di un supporto economico di fondamentale importanza. Ora, parlare di investimento importante significa solo prendere in giro le persone e quei risparmiatori che ancora fanno riferimento a Banca Intesa”, conclude Sandro Luciani.
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