Il laghetto di Boccafornace torna a splendere della sua naturale bellezza e diventa, anche in questa estate, meta di passeggiate per gli amanti della natura e dello stare insieme all’aria aperta.
A quest’oasi di pace e tranquillità l’amministrazione comunale di Valfornace e la Pro Pieve, insieme alla famiglia Salvi - che è proprietaria degli incantevoli spazi - hanno deciso di dedicare alcune attenzioni speciali che hanno permesso il recupero, attraverso alcuni piccoli ma significativi interventi, di quelli che sono i due chilometri dell’anello che costeggiano lo specchio d’acqua e che possono essere affrontati a piedi praticamente da chiunque e senza difficoltà.
Già ricco di piacevoli punti di sosta, con panchine in legno che permettono di sedersi e di volgere lo sguardo verso suggestivi scorci, il percorso è stato infatti arricchito da bacheche, anch’esse in legno, in cui sono state riposte guide storico-artistiche del territorio, quale invito ad esplorare l'entroterra maceratese, e alcuni libri della biblioteca comunale, ancora inagibile a causa del sisma.
L'idea delle bacheche, in linea con il fenomeno planetario del bookcrossing – una pratica che invita a lasciare i libri in luoghi pubblici per essere letti da altri che a loro volta possono depositare testi per farli proseguire nel loro viaggio in uno scambio senza fine -; in questo caso è stata pensata non solo come incentivo al piacere della lettura ma anche come invito a regalarsi una passeggiata e poi una sosta rifocillante e distensiva in riva al lago.
"Le bacheche - spiega il sindaco di Valfornace, Massimo Citracca - completano l'idea della famiglia Salvi di far diventare il laghetto un'oasi di piacevoli riflessioni, serenità e pace. Lungo il percorso che costeggia le rive dello specchio d’acqua, infatti, già lo scorso anno scorso furono posizionate alcune pietre in arenaria locale con una selezione di citazioni e aforismi legate al cammino".
Le frasi, scelte dalla signora Laura Salvi tra quelle di diversi autori e filosofi, sono state scolpite sulla pietra da Nicola Cecola, un maestro artigiano del posto, e permettono di lasciarsi andare a piccole piacevoli pause di riflessione durante le passeggiate attorno al lago. Le passeggiate regalano anche un emozionante contatto con la natura e con la fauna del posto che è stata peraltro arricchita, di recente, dall’arrivo di due meravigliosi cigni donati alla comunità di Valfornace dalla Pro Pieve.
Sono ben 24 i Comuni della regione Marche inseriti tra i Borghi più belli d’Italia 2022 nella prestigiosa guida del Touring Club Italiano che orienta le vacanze di milioni di turisti. La tradizionale cerimonia di consegna delle bandiere arancioni, i vessilli che certificano il riconoscimento, si terrà quest’anno a Ripatransone in piazza XX Settembre domenica 24 luglio 2022 alle 17.30. Per l’occasione, interverrà il presidente della Regione Marche e assessore al Turismo Francesco Acquaroli.
E’ Cingoli la new entry di quest’anno, che si unisce ai 23 comuni già confermati: Acquaviva Picena; Amandola; Camerino; Cantiano; Corinaldo; Frontino; Genga; Gradara; Mercatello sul Metauro; Mondavio; Montecassiano; Montelupone; Monterubbiano; Offagna; Ostra; Ripatransone; San Ginesio; Sarnano; Serra San Quirico; Staffolo; Urbisaglia; Valfornace; Visso. La classifica nazionale testimonia ancora una volta l’eccellenza del territorio marchigiano. Le Marche con 24 Comuni Bandiere Arancioni si piazzano al terzo posto, precedute solo da Piemonte e Toscana (al primo posto a parimerito con 40 vessilli) e seguite proprio dall’Emilia Romagna con 23 riconoscimenti.
“Un risultato che ci riempie di orgoglio”, ha affermato Acquaroli. “I nostri borghi sono i nostri gioielli più preziosi, custodi delle nostre tradizioni e della nostra identità. Questa Regione ne è convinta e per questo motivo ha varato una legge per la loro valorizzazione, stanziando risorse importanti anche nella prossima programmazione europea. Per troppo tempo questi centri, un concentrato di arte, storia, cultura, tradizione e artigianato, sono rimasti poco conosciuti e valorizzati: adesso è ora di farli risplendere per ridare una seconda vita all’entroterra e per far crescere le attività legate al turismo, all’accoglienza e all’enogastronomia, all’artigianato e alle produzioni locali, ma anche nuove opportunità innovative e legate alle nuove forme di lavoro agile”.
In totale le località certificate Touring (sotto i 15.000 abitanti nell’intero territorio comunale e non più di 2.000 nel borgo) sono oggi 270, rigorosamente selezionate tra oltre 3.200 candidature distribuite in tutta Italia. La classificazione avviene attraverso una approfondita analisi da parte del Touring, con l’applicazione del Modello di Analisi Territoriale (M.A.T.) che verifica oltre 250 criteri, raggruppati in cinque macroaree: accoglienza, ricettività e servizi complementari, fattori di attrazione turistica, sostenibilità ambientale, struttura e qualità della località.
Sagre con stand gastronomici e spettacoli musicali, passeggiate alla scoperta della natura e del territorio, feste a tema, appuntamenti dedicati ai più piccoli, dj set, motoraduni, concerti e molto altro ancora, compreso l’evento clou della festa nazionale del PleinAir 2022.
Valfornace accende l’estate con un ricco cartellone di appuntamenti, predisposto dall’amministrazione comunale in collaborazione con le associazioni cittadine, che andrà avanti fino all’autunno.
“Vogliamo dare a tutti, e soprattutto alle persone di tutte le età, occasioni di incontro dopo un periodo di chiusure e restrizioni – sottolinea il sindaco di Valfornace, Massimo Citracca, che spiega – Il cartellone che viene proposto vede protagonisti anzitutto tanti nostri concittadini che si danno da fare sacrificando il proprio tempo per donarlo alla comunità e questo ci rende orgogliosi ancora di più delle tante attività che, anche quest’anno, siamo riusciti a programmare”.
Domenica 24 luglio arriva la “Festa della montagna” in località Piani di Santa Maria Maddalena. L’evento, in collaborazione con l’Unione Montana dei Monti Azzurri e con il patrocinio dei Comuni di Valfornace, Cessapalombo, Caldarola e Fiastra; prevede, alle ore 10, la partenza della processione dalla chiesetta di Santa Maria Maddalena al Poggio della Pagnotta e, a seguire, la celebrazione di una Santa Messa con tradizionale benedizione del pane.
Nell’ultimo week end di luglio, nelle giornate del 29 e 30, "Festa della birra & motoraduno", a cura dell’associazione turistica Pro-Pieve con la musica live di Jailhouse Bomb, dj set di Emiliano Effe. L’appuntamento verrà ospitato nell’area degli impianti sportivi di via Fornace. Funzioneranno gli stand gastronomici.
Il 6 agosto la suggestiva cornice della chiesa di San Giusto ospita il concerto del Clarinet Trio di Alessandro Carbonare. Si tratta del primo clarinetto dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Carbonare è uno dei più importanti solisti della scena musicale classica. Con il suo Trio esplora un repertorio molto diversificato, dalla musica cameristica alle suggestioni della musica klezmer, fino al songbook americano. L’appuntamento si inserisce nell’ambito della rassegna Camerino Festival, rassegna internazionale di musica da camera.
Per i più piccoli l’antivigilia di Ferragosto, sabato 13 agosto, sarà animata da un pomeriggio organizzato dalla Pro-Pieve e dal Comune in collaborazione con “La balena dispettosa”. Dalle ore 16:30 merenda e divertimento presso il palazzetto dello sport. In serata, a partire dalle ore 21:15 in piazza Vittorio Veneto, “Hombres en la Mancha”, la storia di Don Chisciotte e Sancho Panza nello straordinario spettacolo con la voce narrante di Luca Violini.
Il 16 agosto la rassegna organistica internazionale “Terra d’Organi Antichi” porta nella chiesa di San Giusto di San Maroto, alle 21:15, il concerto per organo e tromba di Stefano Manfredini e Francesco Gibellini.
Dal 16 al 20 agosto torna, invece, la 40esima edizione della "Sagra degli Arrosticini", a cura dell’associazione turistica Pro-Loco di Fiordimonte. Nella zona degli impianti sportivi di Fiordimonte, cinque giorni con stand Gastronomici e musica dal vivo dalle ore 18 e fino a tarda notte. Sabato 27 agosto, nel pomeriggio, sempre nella chiesa di San Giusto a San Maroto, concerto del Coro Monti Azzurri di Pievebovigliana con programma rinascimentale.
Martedì 30 agosto, in piazza Vittorio Veneto a Valfornace, concerto di "Convergenze Parallele": tributo a Pino Daniele in chiave jazz. Il gruppo presenterà l’album “Chi tene o’ mare” e l’evento musicale vedrà sul palco Marta Giulioni, cantante jazz attiva da anni nel territorio marchigiano e nazionale che sarà affiancata da Paolo Zamuner al pianoforte, Lorenzo Scipioni al contrabbasso e Michele Sperandio alla batteria.
Il 24 e 25 settembre è in programma, invece, la "Festa nazionale del PleinAir 2022", proposta riservata alle località aderenti all’Associazione Paesi Bandiera Arancione. E se l’estate a Valfornace porterà tante occasioni d’incontro, l’autunno non sarà da meno. Domenica 2 ottobre si prosegue con la “Caccia ai Tesori Arancioni”: l’iniziativa è promossa dal Touring Club Italiano e sarà riservata alle località aderenti al network Bandiere Arancioni per il 2022.
Domenica 9 ottobre torna la “Sagra della Castagna”, giunta alla 27esima edizione. La festa, a cura dell'associazione turistica Pro-Pieve, si terrà nell’area degli impianti sportivi di Valfornace con l’allestimento di stand gastronomici e tanta musica e divertimento.
Al cartellone estivo si uniscono poi le mille possibilità di un territorio unico dove ci si può perdere tra moltissime attività all’aria aperta, la visita a monumenti e luoghi della tradizione, concedersi una sosta per assaggiare i prodotti tipici, regalarsi un momento di svago tra verdi colline, boschi da favola, laghetti e gite in montagna.
Di grande richiamo le ombrose aree dei castagneti di Isola, monte San Savino e Roccamaia o l’anello intorno al lago di Boccafornace, i percorsi lungo le sponde del lago di Polverina o quelli da fare in bici, come quello dei due laghi che va da Boccafornace a Polverina.
Valfornace - Circa cinquecento atleti hanno preso parte al Campionato italiano di lancio della ruzzola a squadre organizzato dalla Asd Polverina, società affiliata alla FIgest, la Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali.
La sfida tricolore, alla 26esima edizione, ha visto imporsi al termine delle quattro giornate di gare, la squadra umbra Morano 2000 Fb nella categoria A che ha battuto in finale la società organizzatrice di Polverina. Al terzo posto la squadra Ruzzola Vallesina Q311 di Ancona e la Edilizia Galli, sempre di Ancona.
Nella categoria B tutte maceratesi le quattro finaliste: primo posto alla Plasgomma Esanatoglia davanti ai team di Monte Cavallo, Polverina e Pasta fresca Ketty. Per la categoria C gradino più alto del podio per la squadra Poppi di Arezzo, poi la Settempeda di San Severino Marche e la Palombese Valfornace. Alla manifestazione hanno partecipato squadre provenienti da Marche, Umbria e Toscana. Per la categoria A le squadre qualificate erano 16, per la categoria B isempre 16 mentre per la categoria C 24. Per partecipare alla fase finale delle gare, le squadre hanno disputato durante l'anno le varie gare di qualificazione nei rispettivi gironi.
Il Campionato italiano di lancio della ruzzola a squadre è stato inaugurato, con una cerimonia ufficiale, al palazzetto dello Sport di Valfornace. Oltre al riconfermato sindaco, Massimo Citracca, hanno preso parte alla manifestazione il presidente nazionale FIgest, Enzo Casadidio, il presidente dell'Unione Montana Marca di Camerino, Alessandro Gentilucci, il presidente regionale Marche della Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali, Matteo Capeccia, il presidente provinciale, Patrizio Romaldini, il presidente di specialità, Mauro Sabatini, i consiglieri federali Stefano Cardarelli e Valeriano Vitellozzi oltre a tutto il comitato organizzatore dell’Asd Polverina.
Ospite d’eccezione la dottoressa Rossana Ciuffetti, direttrice della Scuola dello Sport di Roma. Originaria della zona di Valfornace, Ciuffetti è una figura particolarmente legata alla Figest. Nel suo intervento di saluto ha ringraziato la Federazione per l'invito e ha rinnovato ai presenti l’impegno personale e delle istituzioni nella promozione delle attività sportive a tutti i livelli in Italia.
Al termine della cerimonia sono state anche premiate le prime classificate dei rispettivi gironi delle tre categorie. Per la categoria A girone A premiata l’Asd Polverina, per la categoria A girone B la Rigali Nocera, per la categoria A girone C la Ruzzola Vallesina Q311. Per la categoria B girone A la società Santangiolese, per la categoria B girone B la società Seppio, per la categoria B girone C la formazione Corinaldo 1 Senior. Per la categoria C girone A la società GR FERMO, per la categoria C girone B la Polisportiva Marischio 1e per la categoria C girone C la Società Sportiva Corinaldo 1, per la categoria C girone D, infine, la società Poppi.
Le gare del Campionato italiano si sono svolte su due percorsi distinti: la strada per la località Villarella, nella zona di Polverina di Camerino, e il ruzzodromo, nel Comune di Valfornace. La Figest ha ringraziato, oltre a tutti gli intervenuti, "l’amministrazione comunale di Valfornace, il presidente di specialità, Mauro Sabatini, il presidente provinciale, Patrizio Romaldini, e l’Asd Polverina per aver organizzato una manifestazione di caratura nazionale nell'area dell'alto maceratese, duramente colpita dal sisma del 2016 e che, ancora oggi, soffre le problematiche legate a tale evento calamitoso".
Si è svolta oggi, martedì13 luglio, la piccola ma significativa cerimonia di consegna di una targa ricordo a Domenico Morelli, neo pensionato dopo 40 anni spesi al servizio del Comune di Fiordimonte prima e Valfornace poi.
Assunto nel 1982, ha affiancato numerose amministrazioni nel corso della carriera, fatto questo che non lo ha sottratto alla vita sociale della comunità, assumendo da diversi anni l’incarico di Presidente della Pro Loco di Fiordimonte.
Particolarmente sentiti gli auguri del Sindaco Massimo Citracca, che ha condiviso con Morelli almeno dieci anni di lavoro, prima come amministratore di Fiordimonte ed oggi a Valfornace. A lui sono andati gli auguri dei colleghi e di tutta l’amministrazione comunale di Valfornace.
L’amministrazione Citracca inaugura il secondo mandato con una nuova Giunta Comunale, composta da Ivan Cecola in qualità di vice Sindaco e Domenico Iori, che affiancheranno il primo cittadino nei prossimi 5 anni.
Tra i primi provvedimenti adottati, si segnala lo stanziamento di 3.000,00 euro a favore delle famiglie degli alunni iscritti alla prima classe della scuola secondaria di primo grado di Valfornace nell’anno scolastico 2022/2023 per l’acquisto di testi scolastici, al fine di incentivare l’aumento degli iscritti e scongiurare la mancata formazione delle classi che rappresenterebbe un elemento negativo e penalizzante per l’intero plesso scolastico e, in prospettiva, dell’intera comunità locale.
L’investimento del Comune in favore della scuola è maturato dalla consapevolezza che l’iscrizione alla classe prima della scuola secondaria di primo grado risulta potenzialmente la più onerosa per le famiglie in considerazione della dotazione libraria necessaria per il nuovo ciclo di studi. La misura pertanto si pone sulla scia delle agevolazioni volte a contrastare i processi di spopolamento dell’entroterra e potenziare i servizi in un territorio che rischia di scontare più di tutti gli effetti delle politiche dei tagli.”
Valfornace-Pievebovigliana, in provincia di Macerata, diventa capitale del miele nel fine settimana del 2 e 3 luglio 2022, con la seconda edizione del Festival Nazionale dei Mieli Novelli, che di fatto apre il calendario nazionale degli appuntamenti delle Città del Miele, la rete dei territori che danno origine e identità ai mieli italiani. Saranno presenti ben 16 regioni italiane, 27 territori di origine di miele italiano e 24 tipologie di mieli primaverili, tra cui quelli di acacia, tarassaco, ciliegio, colza, erica, melo, marasca, tiglio, lupinella.
Il festival, ideato e promosso dal Comune di Valfornace e patrocinato da Regione Marche, Parco Nazionale dei Monti Sibillini e Le Città del Miele e in collaborazione con Pro-Pieve, Consorzio Apistico Provinciale Macerata e Coldiretti Macerata, sarà occasione per presentare i primi mieli delle fioriture primaverili dell’anno.L’evento è stato pensato per soddisfare le aspettative di un pubblico eterogeneo con in comune l’amore per il nettare degli dei.
In piazza Vittorio Veneto, gli amanti del miele potranno visitare la mostra mercato, con l’esposizione e la degustazione dei mieli novelli nella loro identificazione tecnica e territoriali, i “sapornauti” potranno gustare i mieli novelli in abbinamento con i prodotti tipici della gastronomia marchigiana mentre ai più piccoli sarà dedicato un mini corso di apicoltura per conoscere il mondo dell’alveare. Non mancheranno anche momenti musicali dedicati al miele.
Il programma è molto ampio e prevederà anche momenti tecnici dedicati agli apicoltori locali e incontri di approfondimento alla presenza di esperti che si svolgeranno nel vicino palazzetto. Per entrambi i due giorni, sarà possibile, nelle aree dedicate ai sapori e degustazioni, assaggiare i prodotti tipici marchigiani, con prevalenza di salumi e formaggi e nell’area cooking alcuni piatti in abbinamento ai mieli novelli, a cura dell’Associazione Cuochi di Macerata. Inoltre, sono stati sensibilizzati anche agriturismi e trattorie locali per fare in modo che inseriscano nei loro menù almeno un piatto a base di miele.
Tra i momenti più significativi e coinvolgenti, sabato 2 luglio alle ore 16:00, si entra subito nel vivo del festival con il mini Corso per piccoli apicoltori, a cura di Alessandra Ripari, tecnico del Consorzio Apistico Provinciale di Macerata, con l’obiettivo di sensibilizzare i bambini al mondo delle api, insegnando loro come vivono, lavorano e producono il miele. Alla fine del corso è prevista una merenda a base di pane e miele. Tutti i bambini che parteciperanno al momento informativo, riceveranno in regalo una mini guida sul mondo delle api.
Il Festival prevede anche una parte divulgativa e informativa con una chiamata a raccolta degli apicoltori del territorio a partecipare sabato 2 luglio alle ore 16:00 all’incontro “Aspetti regolatori della produzione del miele” a cura di Alessandro Capris, certificatole di qualità e ispettore biologico; gli stessi apicoltori saranno invitati a partecipare alla assemblea annuale del Consorzio Apistico della Provincia di Macerata domenica 3 luglio.
In un contesto divulgativo di così ampio respiro non poteva mancare un momento di dialogo con la grande distribuzione con l’intervento su “Il Mercato del miele: tendenze prospettive”, a cura di Union Food-Federalimentare, previsto sabato 2 luglio alle ore 16:00.
Il 3 luglio alle ore 10:00 il Parco Nazionale Monti Sibillini presenterà i risultati di “Bee Safe”, il progetto di monitoraggio realizzato in collaborazione con il Consorzio Apistico del Macerata e gli apicoltori nelle aree interne del parco, con l’obiettivo di contribuire alla conservazione degli insetti impollinatori selvatici come l’ape mellifera ligustica, specie autoctona di grande importanza per l’ecologia e l’economia dei territori. Ne parlerà il professor Tiziano Gardi.
Sempre il 3 luglio alle ore 11:00 un incontro che per l’importanza dell’argomento è aperto a tutti, “Quale futuro per le api”, con interventi di Paolo Fontana, entomologo, presidente di World Biodiversity Association e ospite fisso del programma RAI Geo&Geo in qualità di esperto del mondo delle api, e Valeria Malagnini di Fondazione Edmund Mach, la fondazione che nel 2018 ha redatto la Carta di San Michele all’Adige, che traccia le regole per salvaguardare api e apicoltori sul territorio.
Si parlerà dello stato dell’arte del settore dell’apicoltura, la cui sostenibilità e sopravvivenza è messa a dura prova dai cambiamenti climatici e dalla siccità. La protezione delle api, proprio per il ruolo che rivestono nell’impollinazione, è fondamentale per gli apicoltori e per gli agricoltori, che sempre di più sono tenuti a confrontarsi. L’ingresso al Festival è gratuito.
A dispetto delle percentuali di affluenza alle urne da parte dei cittadini aventi diritto al voto (il 55,09 %, in calo di 4 punti rispetto al 2017), c’è grande attesa in tutta la regione delle Marche per conoscere i risultati di queste Elezioni Comunali 2022. Anche nella provincia di Macerata, rappresentanti di lista e scrutatori distribuiti fra i seggi di Civitanova, Tolentino, Corridonia, Camerino e Valfornace si sono attivati dalle ore 14, procedendo al conteggio delle schede, che entro la giornata decreteranno i vincitori immediati (come Massimo Citracca e Roberto Lucarelli) di quest’ultima tornata elettorale e i ‘rimandati’ al ballottaggio previsto per domenica 26 giugno.
Già dalle prime battute dello spoglio, si respira una forte aria di tensione e aspettativa legata non solo ai nomi dei sindaci che guideranno le città della provincia maceratese per i prossimi 5 anni, ma anche quelli dei nuovi membri dei rispettivi consigli comunali. Per alcuni la sfida fra i contendenti si giocherà tutta sul filo sottile della credibilità e delle promesse fatte durante la campagna elettorale, oltre che della bandiera politica cui – in un modo o nell’altro – si è scelto d’esser rappresentati. Con conseguente risonanza sul piano nazionale legata all’esito delle amministrative nelle altre regioni.
Massimo Citracca si conferma sindaco di Valfornace. Dopo lo scrutinio delle due sezioni cittadine, il primo cittadino uscente, candidato della lista "Valfornace Impegno Comune", ottiene una larga vittoria con 120 voti di scarto e il 60,14% delle preferenze sullo sfidante Sandro Luciani, fermo al 39,86% (Valfornace impegno comune).
Valfornace in questa tornata elettorale ha registrato un numero più basso in termini di affluenza rispetto a cinque anni fa, tendenza che si riscontra in tutti i cinque comuni del Maceratese chiamati ad eleggere sindaco e Consiglio comunale: ha votato il 76,75% degli aventi diritto (nel 2017 la percentuale era all'80,25%).
Editoriale. E’ record, ma in negativo. Dal 1946 a oggi non si erano mai raggiunti nella storia della Repubblica livelli così bassi di partecipazione popolare a un referendum. 20,9%, questo il dato definitivo giunto dal Ministero dell’Interno. Solo poco più di un elettore su cinque di quelli aventi diritto si è recato alle urne per esprimere una preferenza sul referendum per la giustizia promosso da Lega e Radicali.
Un raggiungimento del quorum del 50% che già nei mesi passati era parso come una chimera a giornalisti e analisti politici. Per quanto il tonfo fosse pronosticabile, risulta inatteso per le ampie proporzioni che registrano di fatto una pesante sconfitta per i suoi promotori. Più in generale, segnando una ulteriore sconfitta nei confronti del mondo della politica, incapace ancora una volta di prendere delle decisioni riversate su un popolo sovrano a fasi alterne.
Inutile è stato l’accorpamento con le amministrative che si sono svolte in oltre 1000 comuni italiani - 5 quelli interessati nel Maceratese - il referendum non è proprio andato giù agli elettori, che in molteplici casi hanno rifiutato le schede elettorali. E più in generale molto male sono andati i dati sull’affluenza in piccoli e grandi centri chiamati al voto, altro segnale di una disaffezione sempre più tangibile nei confronti di una classe politica mai attenta alle esigenze della popolazione, messa in ginocchio dal binomio guerra - pandemia.
Il precedente record negativo in termini referendari spettava al 2009, con la consultazione sulla legge elettorale che fu votata solo dal 23,7% degli aventi diritto. Altro tema considerato non di prim’ordine dal popolo italiano, evidentemente spinto a chiedere maggiore concretezza su tematiche di più stretta quotidianità.
Non si discosta dalla media nazionale neppure il Maceratese, dove l'affluenza complessiva si è attestata al 54,03% degli aventi diritto per quanto riguarda le comunali: oltre 6 punti percentuali in meno rispetto alla precedente tornata elettorale (60,09%). Bassa in provincia anche l'affluenza per il referendum, che supera di poco la soglia del 26%, andando però oltre la media nazionale.
A Corridonia il tonfo maggiore invece per quanto riguarda le amministrative: -8,64% di elettori. Seguono a ruota anche gli altri quattro comuni coinvolti in provincia, tutti in rosso, altro segnale di come la proposta politica non abbia fatto breccia negli elettori, che hanno preferito affollare le spiagge al posto delle cabine elettorali.
A Civitanova Marche - 7,72%; a Camerino, sconvolta dalla tragedia della morte del giovane Samuele Micarelli, -7,63%; a Tolentino -4,8%. Valfornace, il comune più piccolo tra quelli coinvolti e nel quale si è votato più per presenza sul territorio che non per affezione politica, è anche quello che ha risentito meno del contraccolpo: -3,5%.
Tutto in attesa dello spoglio per le elezioni amministrative che avrà inizio a partire dalle 14 di oggi e che porterà all’elezione nei comuni di Camerino e Valfornace o a un probabile ballottaggio nei comuni di Civitanova Marche, Corridonia e Tolentino. Ma a prescindere da come andrà e senza troppi giri di parole: la destra, promotrice dei cinque quesiti referendari sulla giustizia, ha già perso. E ha perso male. Segnali di nervosismo tangibili da parte di Silvio Berlusconi, presentatosi in favore di telecamere violando il silenzio elettorale nella giornata di domenica. Più in generale, è comunque tutto il mondo della politica a non passarsela particolarmente bene.
Saranno 423 in totale gli scrutatori e i presidenti di seggio che si ritroveranno a partire da questo pomeriggio per la vidimazione delle schede elettorali per le elezioni comunali di domenica 12 giugno nella provincia maceratese. Coinvolti nella bagarre per l'elezione del nuovo consiglio comunale e dei nuovi primi cittadini saranno i comuni di Civitanova, Tolentino, Corridonia, Camerino e Valfornace.
338 gli scrutatori designati, 85 i presidenti di seggio chiamati a vigilare sulla regolarità delle schede inserite nell'urna. Civitanova il comune più popoloso chiamato al voto: nelle 42 sezioni totali tra fisse, ospedaliere e volanti, saranno altrettanti i presidenti impegnati e 164 gli scrutatori totali. A seguire i comuni di Tolentino (76 scrutatori e 15 presidenti), Corridonia (60 scrutatori e 15 presidenti), Camerino (34 scrutatori e 8 presidenti) e Valfornace (4 scrutatori e 1 presidente).
Insieme alla scelta per i candidati sindaci e i componenti dei prossimi consigli comunali, gli elettori saranno chiamati al voto anche per il referendum sulla Giustizia. Nei circa mille comuni italiani dove, domenica 12 giugno 2022, insieme al referendum si voterà anche per le amministrative 2022 come nel caso dei cinque comuni maceratesi, il compenso sarà di 282 euro per i presidenti di seggio (seggi speciali 90 euro) e 208 euro per gli scrutatori (seggi speciali 61 euro).
In caso di partecipazione all'eventuale ballottaggio di domenica 26 giugno - probabile in 3 dei 5 comuni chiamati al voto - i compensi scendono a 150 euro per i presidenti di seggio e 120 euro per gli scrutatori e i segretari di seggio. In base alle disposizioni fornite dal Ministero dell'Interno, nei comuni di Camerino e Valfornace, entrambi sotto i 15 mila abitanti, sarà sufficiente raggiungere la maggioranza delle preferenze per poter essere eletti al primo turno.
Sono 17 in tutto i Comuni delle Marche al voto domenica 12 giugno per eleggere sindaci e membri dei rispettivi consigli comunali. In contemporanea, i seggi saranno aperti in tutti i Comuni anche per quando riguarda i 5 quesiti del referendum sulla Giustizia. Nella Provincia di Macerata, occhi puntati sulle amministrative di Civitanova Marche, Corridonia e Tolentino, dove il numero di abitanti supera le 15mila unità: pertanto, col sistema elettorale maggioritario a doppio turno, si prevede eventualmente il ballottaggio, in programma domenica 26 giugno. Completano la lista i centri di Camerino e Valfornace.
I CANDIDATI. A Civitanova Marche sarà sfida a sei, tra Fabrizio Ciarapica, Mirella Paglialunga, Silvia Squadroni, Vinicio Morgoni, Paolo Maria Squadroni e Alessandra Contigiani. A Corridonia, invece, saranno in tre a disputarsi la poltrona di sindaco: Manuele Pierantoni, Giuliana Giampaoli e Sandro Scipioni. Infine, a Tolentino la competizione vedrà protagonisti Silvia Luconi, Massimo D'Este e Mauro Sclavi. A Camerino e Valfornace – dove non è previsto ballottaggio né voto disgiunto – la fascia tricolore sarà contesa rispettivamente tra Roberto Lucarelli e Sandro Sborgia, e tra Massimo Citracca e Sandro Luciani.
QUANDO SI VOTA. Si vota in un unica giornata sia per le amministrative sia per i cinque quesiti sulla giustizia, dalle ore 7 alle ore 23. L'ordine di scrutinio prevede che alla chiusura dei seggi si proceda subito allo spoglio delle schede votate per ciascun referendum, mentre le operazioni di conteggio per le comunali vengono rinviate direttamente alle ore 14 di lunedì 13 giugno.
COME SI VOTA. Si potrà andare a votare in qualsiasi momento della fascia oraria indicata, presentandosi con un documento di identità valido e la tessera elettorale. Sono ammessi al voto tutti i cittadini maggiorenni presenti nelle liste elettorali; possono votare anche i cittadini europei che vivono in quella città, ma solo se iscritti alle liste elettorali.
Per esprimere la preferenza per i candidati a consigliere comunale presenti nella lista votata, si deve scrivere il cognome della persona scelta negli appositi spazi accanto alla lista dove si è segnata una X. Anche qui rimane valida la doppia preferenza, purché riguardi un uomo e una donna. Nel caso in cui sia previsto il voto disgiunto, si può scegliere una lista che sostiene un candidato sindaco e poi un primo cittadino diverso, appoggiato da altre liste.
IL REFERENDUM. Sono cinque in tutto i quesiti referendari abrogativi che riguardano il tema della Giustizia. Al momento del voto, vangono fornite all’elettore 5 diverse schede di colori diversi: rossa per il primo quesito; arancione per il secondo; gialla per il terzo; grigia per il quarto e verde per il quinto. Se si vuole abrogare la norma sottoposta a referendum bisogna apporre una X sul segno SÌ; in caso contrario la X andrà segnata sul NO. I referendum saranno ritenuti validi se verrà raggiunta la maggioranza del 50%+1 degli aventi diritto al voto.
I CINQUE QUESITI NEL DETTAGLIO. Il primo quesito riguarda l’abrogazione del Testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi. Il secondo quesito si riferisce alla limitazione delle misure cautelari: abrogazione dell’ultimo inciso dell’art. 274, comma 1, lettera c, codice di procedura penale, in materia di misure cautelari e, segnatamente, di esigenze cautelari, nel processo penale. Il terzo quesito tratta della separazione delle funzioni dei magistrati: abrogazione delle norme in materia di ordinamento giudiziario che consentono il passaggio dalle funzioni giudicanti a quelle requirenti e viceversa nella carriera dei magistrati. Il quarto quesito verte sulla partecipazione dei membri laici a tutte le deliberazioni del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari: abrogazione di norme in materia di composizione del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari e delle competenze dei membri laici che ne fanno parte. Il quinto quesito è relativo all’abrogazione di norme in materia di elezioni dei componenti togati del Consiglio superiore della magistratura.
Venerdì 3 giugno, ultimo giorno di scuola per i bambini della primaria dell’Istituto comprensivo di Pieve Torina, presso il palazzetto polivalente di Valfornace, si è svolta la giornata conclusiva del progetto del Coni “Scuola attiva kids”, dedicata al gioco-sport.
Hanno partecipato tutti gli alunni delle classi quarte e quinte dell’Istituto comprensivo, che durante l’anno scolastico hanno svolto il progetto del Coni. I ragazzi sono stati guidati dall’istruttrice Eleonora Santoni e dal maestro Leonida Panichelli che hanno organizzato i giochi, coadiuvati dagli altri ragazzi del Coni, Olaf Micucci e Francesco Palombi. I bambini, suddivisi in gruppi misti tra i diversi plessi, hanno partecipato a giochi e percorsi molto ben organizzati, si sono divertiti ed hanno trascorso una giornata di festa diversa dal solito.
E’ intervenuto, a nome dell’Amministrazione, che ha sostenuto il progetto, il sindaco di Valfornace Massimo Citracca, che ha ricordato agli alunni quanto sia importante impegnarsi nello sport, per acquisire uno stile di vita sano e come valida alternativa alla vita sedentaria, anche a seguito delle chiusure dovute al lockdown.
Inoltre è intervenuto il presidente provinciale della F.I.G. e S.T. (Federazione Italiana Giochi Tradizionali) Patrizio Romaldini, il quale ha invitato i bambini a conoscere e partecipare agli sport che praticavano i nonni, come il gioco della ruzzola e altri, svolti interamente all'aperto.
Un sentito ringraziamento le docenti delle scuole di Valfornace lo esprimono alla Pro-loco e all’Amministrazione Comunale, che hanno permesso di utilizzare la struttura del palazzetto e gli spazi sportivi adiacenti all’aperto. Un grazie anche alla Dirigente dell’Istituto che ha permesso ad alunni ed insegnanti di partecipare a questa bella giornata dedicata allo sport all’aria aperta.
Nuovo avvistamento dell’orso bruno marsicano all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Stavolta, però, ad immortalarlo ci hanno pensato le fototrappole di servizio dei Carabinieri Forestali. Lo scatto risale ai primi giorni di maggio ed è stato effettuato nel comune di Valfornace (MC).
“Le fototrappole sono ausili posizionati dalle Stazioni Carabinieri Forestali per monitorare la presenza di fauna selvatica”, ha dichiarato il Tenente Colonnello Silvano Sampaolesi, Comandante del Reparto Carabinieri del Parco. “In questo caso si tratta di una fototrappola posizionata nell’area dalla Stazione Carabinieri di Fiastra”.
“Ribadiamo che l’orso non è un animale pericoloso – ha aggiunto il presidente del Parco Andrea Spaterna -, tuttavia è opportuno, in caso d’incontro, assumere un comportamento corretto atto a non spaventarlo. Quindi non correre, non fare movimenti bruschi, non cercare di avvicinarlo ma, anzi, indietreggiare lentamente ed evitare qualsiasi approccio che possa essere interpretato come una minaccia”.
“Era già successo in passato – prosegue Spaterna - che orsi giovani di sesso maschile uscissero dal loro areale, localizzato nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, in cerca di femmine, ed è probabile che oggi ci troviamo nella stessa situazione. Stiamo aspettando, però, l’esito delle analisi genetiche per capire se gli avvistamenti, che si sono susseguiti in queste settimane, riguardino un unico individuo o più e se si tratti appunto di maschi o di femmine”.
“Di certo - conclude il presidente - questa presenza, anche se solo momentanea, è indice di un habitat naturale equilibrato in grado di accogliere un plantigrado di tali dimensioni: un ulteriore arricchimento della biodiversità del territorio che tuttavia andrà gestito per evitare danni soprattutto agli apicoltori, mediante l'uso di opportune protezioni delle arnie”.
Nel frattempo, è stato pubblicato nel sito del Parco (www.sibillini.net) un bando per finanziare la realizzazione di recinzioni adeguate a prevenire proprio l’avvicinamento dell’orso.
Sono gli studenti delle scuole medie di Valfornace gli autori del murales che sta prendendo forma e colore al locale palazzetto dello sport. Coordinati dalle docenti, all'interno del progetto "Build the Future" promosso dal Dipartimento delle Dipendenze Patologiche dell'Area Vasta 3, l'opera è finalizzata a potenziare le cosiddette life-skills e le competenze relazionali dei ragazzi attraverso laboratori psicosociali e creativi che permettono agli stessi di reinventare lo spazio sociale quotidiano.
L'operazione, che ha avuto il sostegno dell'amministrazione comunale, che ha approvato nell'aprile scorso il progetto, ha visto i ragazzi quali protagonisti indiscussi, che hanno scelto il soggetto e si sono coordinati con gli uffici comunali per i dettagli tecnici.
L'importante significato simbolico dell'opera, collocata in un edificio quale il Palazzetto polivalente, che dopo il terremoto ha accolto le numerose attività socio-ricreative della comunità, essendo l'unico edificio pubblico rimasto agibile, si pone in linea con le finalità del progetto, che vede proprio nella "costruzione del futuro" la possibilità di superare il trauma del sisma riscoprendo il valore dei legami sociali della comunità.
La realizzazione del nuovo polo museale, la delocalizzazione delle case Erap e la nuova sistemazione di una parte degli uffici Comunali. Una nuova sistemazione che sarà "resa possibile grazie al recupero di tre immobili, in via Don Luigi Orione, abbandonati da più di un decennio che rappresentano, da troppo tempo, un elemento di degrado per tutta la cittadina". Passa da queste priorità la ricandidatura di Massimo Citracca a sindaco di Valfornace, l’unione dei Comuni nata dalla fusione tra Pievebovigliana e Fiordimonte.
"Proprio dall’esperienza di questi cinque difficili anni", il primo cittadino uscente vuole ripartire, con una nuova squadra, "per dare un senso a quanto fatto fino ad ora e per completare un percorso che non mancherà di essere animato da tante novità".
All’appuntamento elettorale del 12 giugno, Citracca si presenterà con la lista “Per Valfornace. Noi con Voi”. Una lista "formata da persone con molta esperienza che, da sempre, vivono la realtà locale - precisa il sindaco uscente -, che sono amanti del proprio territorio e che vogliono accompagnare lo stesso verso un futuro fatto di normalità con il ritorno alla quotidianità di una comunità costretta oggi in parte a migrare altrove".
"Rilevante per tutti i cittadini sarà sicuramente l’approvazione del progetto definitivo per la realizzazione delle nuove scuole, i cui lavori inizieranno entro l’anno in corso - precisa Citracca -. Ma di grande interesse saranno anche i lavori per il rifacimento del ponte all’ingresso del capoluogo e la messa in sicurezza del torrente Fornace, che libererà un’intera area a ridosso del centro abitato di Pievebovigliana dal vincolo idrogeologico, misura essenziale anche per la ricostruzione privata della Pieve del domani".
"Per i prossimi anni abbiamo in progetto - aggiuge il sindaco uscente - anche una serie di azioni per la valorizzazione e la promozione del piccolo borgo, già inserito all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e detentore di una serie di ricchezze paesaggistiche, ambientali e storico-monumentali uniche".
Un ultimo capitolo, infine, sarà dedicato ai giovani attraverso "l’offerta di nuove opportunità per le giovani generazioni, nell’ottica del contrasto all’abbandono dell’entroterra. Perché è dalle proprie radici che questi territorio vogliono ripartire", conclude Citracca.
Sandro Luciani, sindaco di Pievebovigliana dal 2004 al 2017, torna a candidarsi per il suo territorio, colpito dal terremoto del 2016, e soggetto ad un intenso processo di spopolamento che lo ha fatto divenire economicamente sempre più fragile.
Luciani, insieme alla sua squadra “Valfornace Impegno Comune” ha una missione: quella di attuare una vera e propria inversione di rotta rispetto "all’immobilismo degli ultimi anni - dice -, valorizzando e rilanciando il comune, istituito il 1º gennaio 2017 dalla fusione dei comuni di Fiordimonte e Pievebovigliana".
Un programma, quello del capolista, condiviso entusiasticamente con tutta la squadra composta dai candidati consiglieri Annalisa Sentuti, Angelo Grasselli, Lorella Santoni, Gloria Cecola, Lamberto Lugli, Alessia Conforti, Ivan Ortolani, David Casoni, Michele Marzolla e Daniela Tesei.
Le macroaree di intervento della lista “Valfornace Impegno Comune”, sono chiare: ricostruzione post-sisma; lavori pubblici; sviluppo, economia, agricoltura e turismo sostenibile; ambito sociale, scuola e cultura; innovazione tecnologica dell’amministrazione. L'obiettivo di Luciani è quello di “lavorare al fianco dei concittadini, per il benessere e l’utilità comune”.
Tra i punti programmatici compare anche la volontà di “affiancare e assistere tutta la popolazione interessata nelle procedure amministrative relative alla ricostruzione post sisma” e “interagire con la struttura commissariale al fine di velocizzare l’iter per la ricostruzione della scuola”.
Luciani punta alla “riqualificazione di Piazza Vittorio Veneto quale importante centro di aggregazione del territorio”, oltre che a “politiche abitative e fiscali favorevole all'insediamento di giovani coppie”, promettendo “costante impegno a sostegno delle famiglie e a favore delle persone in difficoltà”.
Con la scadenza delle ore 12 di sabato 14 maggio, sono state ufficialmente presentate tutte le liste elettorali che concorreranno alle elezioni amministrative del 12 giugno prossimo. Ad andare al voto in provincia di Macerata i comuni di Civitanova, Tolentino, Corridonia, Camerino e Valfornace. Tante le incognite sulla strada dei candidati sindaco. Molti i partiti che hanno deciso di non comparire neppure sui manifesti.
VALFORNACE
Alla ricerca di una continuità amministrativa con la candidatura da sindaco uscente di Valfornace, il comune nato dalla fusione di Fiordimonte e Pievebovigliana. E' così che si ripresenta Massimo Citracca, guardia peniteria e da 23 anni in politica con i ruoli da consigliere, assessore e primo cittadino prima a Fiordimonte e in seguito proprio a Valfornace. In sostegno di Citracca una schiera di amministratori uscenti che puntano alla rielezione.
Non rinuncia al duello a cinque anni di distanza Sandro Luciani, pensionato, ex dipendente di compagnia telefonica e capogruppo di minoranza in comune. L'ex sindaco di Pievebovigliana punta sul ringiovanimento della classe politica locale, con alcuni nomi di spicco delle precedenti gestioni amministrative a far da chioccia alla schiera del nuovo che avanza. Come Citracca, dovrà fare i conti con un territorio mai stato in grado di rialzarsi dal terremoto del 2016 e soggetto a un ampio fenomeno di impoverimento economico e di spopolamento.
Si è tenuto sabato, a Valfornace, il Consiglio Comunale che ha approvato il Piano Regolatore Generale. Il lungo iter che ha portato all’approvazione definitiva, con adeguamento al parere di conformità favorevole e ai rilievi e prescrizioni formulate dalla Provincia di Macerata, iniziato nel 2019 con l’affidamento degli incarichi ai professionisti che si sono occupati della redazione materiale dell’intero documento, "ha visto soddisfatti tutti i passaggi previsti dalla normativa", puntualizza il sindaco Massimo Citracca.
"Dalle osservazioni dei cittadini alla prima adozione nel maggio del 2021, fino al recepimento dei pareri degli enti sovraordinati che hanno dato il parere positivo, passaggio necessario per il voto conclusivo del 23 aprile", precisa.
"L’obiettivo principale che l’amministrazione comunale si è posta - spiega il primo cittadino -, di concerto con l’ufficio tecnico dell’ente, è la dotazione di uno strumento omogeneo essenziale per la tutela e la valorizzazione del patrimonio ambientale, paesaggistico e architettonico (il territorio dell’ex Comune di Fiordimonte, infatti, era governato da un Programma di Fabbricazione approvato nel 1975)".
"Obiettivo che risulta raggiunto, alla luce del fatto che l’intero territorio ha, finalmente, un unico documento dal quale i tecnici impegnati nella ricostruzione potranno attingere in maniera semplificata nella redazione dei progetti", puntualizza Citracca.
L’atto ha recepito tutta la delicata vincolistica esistente, necessaria a salvaguardare un territorio estremamente delicato, ma altrettanto ricco di località ed edifici di particolare interesse storico-architettonico-urbanistico, ma anche agricolo - ambientale oggetto, tra l’altro, di tutela integrale ai sensi del Ppar (Piano paesistico ambientale vigente), Ptc (Piano Territoriale di Coordinamento) e Pai (Piano Stralcio per l'Assetto Idrogeologico).
Soddisfazione è stata espressa da tutti i consiglieri presenti e dal sindaco, Massimo Citracca, che hanno potuto coronare la conclusione del loro primo mandato con l’approvazione all'unanimità al terzo passaggio in Consiglio Comunale del Piano Regolatore Generale.
È stata approvata con Decreto della Ministra Lamorgese dell’8 aprile scorso la graduatoria definitiva delle richieste di finanziamento presentate dai Comuni, nell’ambito dei “Patti per l’attuazione della sicurezza urbana”.
Il Comune di Valfornace è rientrato nella graduatoria per un importo complessivo di circa 50 mila euro e verrà compartecipato dall’Ente per il 50%, sarà finalizzato alla installazione di telecamere da posizionare in diversi nuclei del paese, dalla località di San Giusto a Taro, passando per Gallazzano, Colle San Benedetto e Roccamaia, Pontelatrave, Quartignano e Nemi.
“Il progetto consentirà di tenere sotto controllo un territorio vasto e relativamente poco abitato, con l’obiettivo di monitorare eventuali situazioni di rischio che potrebbero sorgere”, afferma il sindaco Massimo Citracca.
“L’opera completerà la copertura del territorio comunale, dopo la prima tranche di telecamere istallate nel 2019 nei centri abitati, fornendo in tal modo alle forze dell’ordine ma anche alla cittadinanza uno strumento ulteriore per la sicurezza”.