Inaugurato ufficialmente, presso l’area verde del ponte del diavolo nei pressi della ex centrale elettrica e oggi Sala di lettura, il “Book Point” l’opera ideata dal giovanissimo Pietro Canovari che con questo particolare progetto ha vinto il concorso “Io sogno”.
Come si ricorderà, il concorso “Io sogno” è stato elaborato dall’Ambito territoriale sociale 16 – Unione Montana dei Monti Azzurri da Lucia Della Ceca in collaborazione con l’Assessorato alle politiche giovanili del Comune di Tolentino, Informagiovani del Comune di Tolentino, Cooperativa Koinonia e Associazione Parsifal. Il progetto si avvale del cofinanziamento della Regione Marche e del Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio Civile universale.
L’iniziativa, rivolta ai ragazzi tra i 17 e i 19 anni, era partita diversi mesi fa e in diversi hanno aderito elaborando diversi interessanti progettualità. Hanno partecipato studenti dell’IIS Filelfo e l’Ipsia Frau e che con la collaborazione dei loro insegnati hanno presentato idee e proposte, sia individuali che di gruppi di ragazzi.
Attraverso l’applicazione digitale Mappi 16 i giovani residenti nel Comune di Tolentino hanno scelto un luogo da rigenerare o raccontare. L’idea è quella di condividere fotografie, riprese, registrazioni, documenti che riescano a disegnare le città.I giovani hanno scelto un solo luogo della propria città per rigenerarlo o recuperarlo attraverso la progettazione di una soluzione grafica, artistica, installazione, proposta progettuale di attività o servizi. Utilizzando Mappi16 hanno condiviso una foto, un video o un disegno che taggati e georeferenziati, sono stati inseriti nella mappa della città. Il vincitore ha visto realizzata la sua idea accompagnato da diversi professionisti del settore così da apprendere e trasferire conoscenze operative e gestendo un budget di circa 6 mila euro.
Il progetto vincitore del concorso “Bookpoint” di Pietro Canovari immagina una particolare pensilina, alimentata con pannelli solari, da posizionare nelle piazze della città per fermarsi a leggere e scambiare libri, un luogo per fare cultura e ribadire l’importanza del libro e delle biblioteche che escono dai soliti palazzi per calarsi nelle vie e nelle piazze più suggestive del centro storico e non solo, un luogo dove incontrarsi e interagire.
Hanno collaborato alla realizzazione del “Book Point” Stefano staffolani dell’Ufficio Tecnico comunale, Roberto Capenti, Luca Mosca, Riccardo Pallotta e le ditte Claudio Bettucci, Ciet e Cavarischia. La giuria, presieduta dall’Assessore alla Politiche Sociali Francesco Pio Colosi e formata da Adriano Capriotti ingegnere, Giusi Minnozzi giornalista e conduttrice radiofonica, Katiuscia Faraoni ingegnere, Luca Giustozzi fotografo, Luca Mosca ingegnere, Luca Romagnoli gionalista, Lucrezia Ercoli Direttore artistico Popshopia, Matteo Petrini, David Padella musicista e docente di musica, Silvia Tatò Assessore alla Cultura e all’Istruzione, Valerio Valeriani Coordinatore Ambito Sociale XVI ha deciso di proclamare vincitore Pietro Canovari con il progetto “Bookpoint Tolentino”.
Al secondo posto il gruppo di classe dello scientifico del Filelfo formato da Cesare Cavagna, Leonardo Colonnelli, Francesco Milantoni con il progetto “Sport pe tutti”. Al terzo posto Alessandro Ancillai con il progetto “campetto” di viale Giovanni XXIII.
Seguono il gruppo del classico Filelfo formato da Swami Baldoni, Arianna Cardarelli, Giada Malpiedi e Aicha Seck con il progetto rigenerazione abitazione via XXX Giugno, Lorenzo Teloni con il progetto “Trasporti pubblici”, Alessandro Manari con il corso di inglese, Benedetta Castignani con il progetto sul “ponte del diavolo” e il Gruppo di classe Ipsia con il progetto “Promozione Istituto”.
Soddisfazione dell’assessore Francesco Pio Colosi, presente all’inaugurazione insieme al Presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri Giampiero Feliciotti perché molti dei progetti presentati dai ragazzi erano già al vaglio dell’Amministrazione comunale e quindi verranno comunque realizzati come quello dello “Sport per tutti” e del rifacimento del campetto di viale Giovanni XXIII.
Domenica primo maggio grande concerto a Tolentino, in piazza Martiri di Montalto. Dalle ore 16.00 fino all’imbrunire si esibiranno diverse band e cantanti. Sarà una occasione per celebrare la Festa dei Lavoratori e per trascorre una domenica con tanta buona musica e divertimento in centro storico con lo Street Food Festival in piazza della Libertà e l’angolo dei bambini con la giostrina e i gonfiabili in piazza Mauruzi.
Per “Tolentino In-Canta. No war per il diritto alla Pace e al Lavoro”, dopo aver superato le audition, si esibiranno sul palco Ghisella Asiliani, Tommaso Foresi, Barry mad (band), I ragni (band), Pasquale Sculco, Sonia Mazza, Grazia Miscia, Denis Bonjaku, Claudia Spuntarelli, Kir, Peppe Cirillo (Antiqua saxa), Ilaria Foti, Alice Burani.
Ospiti speciali gli artisti Federica Carta, giovanissima cantautrice, seconda ad Amici e molto apprezzata per le sue canzoni, al suo secondo album, Martina Attili, romana diventata famose con X Factor e Paolo Vallesi, vincitore delle “nuove proposte” di Sanremo, terzo al festival con la “Forza della vita”, ha tenuto concerti in tutto il mondo e le sue canzoni hanno vinto importanti premi e dischi d’oro e di platino. L’ingresso al concerto è gratuito ed aperto a tutti. L’organizzazione di questo non stop musicale con tanti artisti, street food e tante altre sorprese è a cura del comune di Tolentino con la collaborazione della Pro loco TCT.
+++ AGGIORNAMENTO dell'1 maggio delle ore 11 +++
Il concerto è stato rinviato causa previsto maltempo a domenica 15 maggio prossimo. Lo ha reso noto l'amministrazione comunale di Tolentino. L'evento inizierà alle ore 16: confermata tutta la line up
“Le minoranze che tanto ci attaccano sui tempi del campus scolastico questa sera abbandonano il consiglio comunale approfittando della mancanza di alcuni consiglieri di maggioranza malati di Covid e non fanno approvare una delibera molto importante con la quale, fra le altre, invalidano la votazione per la permuta delle aree del campus scolastico, allungando ancora di più i tempi”. In più impediscono ad un’azienda molto importante della città di acquisire un lotto per ampliare la propria attività e inibendo anche la possibilità di assumere nuovo personale".
Così, attraverso un video diffuso via social, il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi ha attaccato la minoranza dopo ciò che è successo ieri in Consiglio. L’ultima assise, infatti, ha visto i consiglieri di minoranza: Anna Quercetti e Fulvio Riccio del Partito Democratico, Martina Cicconetti e Gian Mario Mercorelli del Movimento 5 Stelle abbandonare l’aula prima del tempo. La motivazione – a detta dei consiglieri - sarebbe stata legata alla "mancata discussione dell’ordine del giorno".
“Ma come, questi signori non avevano a cuore il bene degli studenti? – domanda il sindaco Pezzanesi sul video diffuso via social. Non volevano favorire l’occupazione? Cari cittadini, questi sono i consiglieri del Pd e del movimento Cinque Stelle, o almeno quella parte del movimento che appoggia D’Este. Tutti gli altri sono con Sclavi, insieme al Partito Comunista e a Massi e Pupo”.
Sulla questione, a stretto giro, è arrivata la replica del candidato sindaco del terzo polo (tirato in ballo dallo stesso Pezzanesi) Mauro Sclavi. “È inaccettabile usare il proprio ruolo di amministratori per fare propaganda elettore dall’aula consiliare. Con il solito modus operandi borioso e astioso ieri sera attraverso un video pubblicato sui social il sindaco ha accusato le minoranze di aver impedito l’approvazione di alcune delibere”, afferma Sclavi.
“Precisiamo innanzitutto che è la maggioranza a dover garantire il numero legale della seduta in aula, la consigliera Prioretti era essente per malattia, ma i conti non tornano. Chi altro era assente tra i membri della loro squadra? Per quale motivo?”
"Precisiamo – continua - che per quanto riguarda la nostra coalizione era assente solo Diego Aloisi, assente giustificato per motivi di lavoro fuori regione con regolare comunicazione. Il presidente del Consiglio Scorcella, a cui spetta di avere contezza della seduta e del numero di consiglieri presenti, avrebbe dovuto trovare il modo di interloquire con tutti affinché le delibere fossero approvate, in ogni caso è dovere preciso della maggioranza che calendarizza i lavori, garantire il numero legale a maggior ragione a fronte di punti che il sindaco dice essere stati fondamentali”.
“Il Consiglio Comunale non può essere gestito come un regno, le istituzioni democratiche vanno rispettate. Tutto ciò è segno evidente quindi dello smarrimento amministrativo di questa amministrazione e del solito modo di fare politica di Luconi e Pezzanesi: la colpa non è mai nostra ma sempre di altri”.
Per il resto stendiamo un velo pietoso, non vogliamo assolutamente replicare ad accuse insensate e pretestuose al mero fine di fare propaganda spicciola. La politica torni ad essere una cosa seria per il bene dei cittadini”, conclude Mauro Sclavi.
"Ciò che è accaduto durante il Consiglio Comunale al contrario – fa eco a Sclavi il candidato sindaco del centrosinistra Massimo D’Este - non è altro che la reazione a un comportamento e un atteggiamento politici che l’attuale maggioranza di centrodestra ha mostrato di possedere nel corso di questi anni e che ora, di fronte alla crisi di tipo governativo almeno di quest’ultimo quinquennio, è diventato la norma e la strategia di azione quotidiana”.
“Strumentalizzare a fini elettorali una legittima presa di posizione delle minoranze è un atto inaccettabile, così come fare riferimento al candidato sindaco Massimo D’Este per denigrare palesemente la coalizione di centrosinistra, da me rappresentata, in opposizione all’attuale gestione nelle prossime amministrative di giugno”.
“Nello specifico, si continuano a cercare giustificazioni sui ritardi dell'inizio dei lavori per la costruzione del Campus tra burocrazia e irresponsabilità delle forze di opposizione. Chi sarà il prossimo su cui la giunta Pezzanesi cercherà di scaricare il barile?” conclude Massimo D’este.
Novità, qualità, e varietà nel cuore di Tolentino: sta per tornare la 4° edizione dello Street Food Festival, che dal 28 aprile al 1° Maggio si trasformerà in un vero e proprio ristorante a cielo aperto con piatti provenienti da tutta Italia e dal mondo. L'appuntamento è in piazza della Libertà.
L'organizzazione è affidata anche quest’anno all'Associazione Culturale Gente di Strada, che grazie alla sua esperienza e al sostegno dell'amministrazione comunale, ricreerà l’atmosfera del divertimento all’aperto pur rimanendo in sicurezza, tra concerti, spettacoli, dj set e street-food, che quest’anno conterrà un’importante novità.
«Vogliamo che sicurezza sia la nostra parola d’ordine e il nostro punto di forza. Siamo organizzati per garantire che i provvedimenti in termini di sicurezza siano rispettati - dichiara il presidente dell’Associazione - Lo Street Food outdoor occupa un luogo ampio e spazioso e i luoghi di aggregazione sono predisposti nel rispetto del distanziamento sociale.
Inoltre da quest’anno abbiamo voluto arricchire la manifestazione con la partecipazione di personaggi dello spettacolo di calibro nazionale, quali il Dj Maurizio Molella, che allieterà la serata di sabato 30 aprile. Dunque è tutto pronto per trascorrere queste quattro giornate all’aperto che sembrano preannunciare l’estate ormai alle porte».
Tantissimi gli stand e i food-truck che prenderanno parte all'iniziativa, portando in città prodotti di eccezionale livello. Gli espositori saranno moltissimi e saranno presenti cibi per tutti i gusti: dalla tradizione marchigiana del fritto misto, passando per l'Abruzzo con gli immancabili arrosticini, alla Puglia con la bombetta pugliese di Alberobello, le cime di rapa e il fritto di pittule ripiene, alla Calabria con i suoi sapori pungenti, alla Sicilia con i cannoli, gli arancini e le cassate, la tagliata di Black Angus e gli hamburger gourmet. Si aggiungerà al bellissimo carrettino vintage di Panù – il panuozzo che ci piace di San Giorgio a Cremano, uno dei truck più apprezzati.
Ampio spazio verrà dedicato anche alla cucina internazionale che vede come protagonisti l'asado argentino e la cucina venezuelana; saranno presenti inoltre il barbecue all'americana ed altre specialità latine, come il noto asado argentino: carne cotta alla brace con un particolare metodo di brasatura e marinatura. Infine, via libera ai dolci: dalle crèpes ai bomboloni e ai bubble waffle, fino alle delizie della pasticceria palermitana.
Non mancheranno neppure gli stand delle birre: ottime, artigianali, tedesche e ceche. A fare da pendant al festival del gusto sarà musica dal la vivo: si partirà giovedì 28 aprile alle 21:00 sulle note de I Rino Cantando e l’intramontabile live-disco-tribute con le cover di Rino Gaetano. Venerdì 29 sarà una serata all’insegna del rock con i The Rhumska Lions; sabato 30 Aprile aprirà la serata dance Andrew Dj con il vocalist Mat Vox, mentre alle 23 imperdibile è l’appuntamento con il famosissimo dj Maurizio Molella: disc jockey di Radio Dj, produttore discografico e conduttore radiofonico che farà ballare a ritmi travolgenti tutta la cittadinanza di Tolentino.
La kermesse si chiuderà domenica 1° Maggio con una serata indimenticabile all’insegna della musica live. Sarà presente anche l’intrattenimento per i più piccini: un ludobus allestito appositamente in un’area bimbi interesserà le fasce più piccole di età, per il divertimento di tutta la famiglia, Il gusto.
Ottomilacinquecento metri quadrati di struttura disposti su tre piani: questi i numeri della struttura del nuovo ospedale di comunità di Tolentino presentati dalla candidata sindaco del centrodestra Silvia Luconi.
"La sanità è un altro dei temi che, come quello delle scuole, viene utilizzato dai candidati avversari per convincere gli elettori di avere la verità in tasca, ma non è così", punge l'attuale vicesindaco, in risposta all'intervista rilasciata dal candidato del terzo polo civico Mauro Sclavi.
"Smentisco tutto quello che è stato detto sul nuovo ospedale - dice - e se non basta la mia smentita è sufficiente consultare il Decreto numero 64 del 12 aprile scorso per comprendere la verità di ciò che dico. I cittadini non meritano di avere informazioni fuorvianti, soprattutto su un tema fondamentale come quello della Sanità. Meritano invece fatti concreti".
"Il nuovo Ospedale di Comunità di Tolentino sarà realizzato su 8500 mq disposti su tre piani - spiega la candidata del centrodestra -. Nel seminterrato saranno previsti l’obitorio; un’autorimessa di 1500 mq per le auto dei dipendenti e per le ambulanze; la sala di osmosi; i servizi e gli spogliatoi per i dipendenti".
"Salendo al piano terra ci saranno 16 posti di Dialisi, il Punto di Primo Intervento, un ampio bar e un luogo di culto. Il primo piano sarà occupato dai Servizi Territoriali: ambulatori di specialistica per il Cardiologo, l’Oculista, il Dentista, oltre che il consultorio per il Ginecologo, l’Assistente Sociale, lo Psicologo e l’Unità Multidisciplinare Età Evolutiva (Umea); ma anche la Radiologia l’Accettazione, la sala polifunzionale di preparazione al parto, l’educazione sanitaria e la promozione sociale", aggiunge Luconi.
"Sempre al primo piano ci saranno la sala prelievi, gli ambulatori per l’Assistenza Domiciliare Integrata (Adi) e le attività infermieristiche; l’Ambulatorio Chirurgico e quello per le ferite difficili. Sono 40 i posti letto previsti per le cure intermedie - prosegue la vicesindaco - . Saranno divisi in due moduli e distinti in 20 posti. Le degenze saranno autonome in termini di servizi e ventilazione forzata, garantendo una flessibilità di utilizzo in caso di emergenza e pandemia".
"È giusto discutere di temi che interessano la città e i tolentinati - conclude Silvia Luconi - . Il confronto sulla Sanità e sui servizi fondamentali per Tolentino e per i paesi vicini interessa da vicino tutti noi, ma è necessario che le proposte e le idee partano da basi solide e da informazioni veritiere".
"Come consiglieri comunali, insieme alla lista 'Tolentino Rinasce', chiediamo le dimissioni di Pezzanesi da Presidente del Cosmari, a fronte di quanto emerso in questi ultimi giorni".
Ad affermarlo, in una nota, sono Gianmario Mercorelli e Martina Cicconetti, nell'evidenziare come - dal loro punto di vista - sia stata "giustamente contestata la compatibilità fra il ruolo politico di Pezzanesi e quello di presidente del Cosmari, anche in virtù della contrapposizione con le norme del diritto societario".
"Anche l’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) ha dichiarato l’inconciliabilità dei due ruoli (leggi qui) - sottolineano Mercorelli e Cicconetti -. Pezzanesi dice che la legge parla chiaro… bene, ne prenda atto e si faccia da parte".
I due consiglieri del Movimento 5 Stelle fanno, poi, riferimento anche alla candidata sindaco del centrodestra: "Visto che la Luconi e i suoi sostenitori sono soliti andare avanti con continui attacchi personali, non possiamo non ricordare le vicende che hanno colpito Pezzanesi in questi ultimi anni, come il licenziamento illegittimo di una sua dipendente che è stato condannato a risarcire, e tutte le questioni legate al suo lavoro da assicuratore”.
"Ci auguriamo che nessuna lista a sostegno della candidata Luconi abbia intenzione di candidare colui che la stessa vicesindaca “vanta” come padre politico, magari come consigliere nel solito gioco esci dalla porta, rientri dalla finestra", rincarano la dose i pentastellati tolentinati.
"Ci preme sottolineare che, visto che la Luconi tiene sempre a ricordare all’elettorato come lei rappresenti la continuità con il passato, ciò non sia vero poiché questa è proprio la continuità di cui Tolentino non ha bisogno, ma solo di un’alternativa vera – e non camuffata – che si chiama Massimo D’Este. Altrimenti il futuro si presenta davvero grigio" concludono Cicconetti e Mercorelli.
Si arresta bruscamente la corsa del Tolentino. La formazione cremisi si sgonfia al 'Della Vittoria' dopo essere stata in vantaggio di tre reti contro il Chieti, facendosi rimontare sino al 3-3. Gli abruzzesi si confermano tra le formazioni più in forma delle ultime giornate, nel girone F di Serie D.
I padroni di casa devono fare i conti con due assenze pesanti nel pacchetto offensivo. Non ci sono Zammarchi, fermato per un turno dal giudice sportivo, e Cicconetti, out causa influenza. In attacco Mosconi a far coppia con Padovani sceglie di avanzare Severini, potendo contare in difesa sul rientro di Bonacchi e Salvatelli. Una buona cornice di pubblico al Della Vittoria. Tra gli spalti presente anche mister Fabrizio Castori
LA CRONACA - Pronti, via e subito Tolentino in vantaggio con il rigore di Capezzani. Il centrocampista è freddo a realizzare dagli undici metri, non lasciando scampo a Fusco. Per il raddoppio passano soltanto otto minuti, a gioire questa volta è capitan Padovani.
I cremisi sono dominanti, mentre il Chieti appare sempre più in affanno. Un rilancio mal calibrato degli abruzzesi lascia spazio al tiro per Mengani, che - baciando la traversa - trova il tris, quando il cronometro segna soltanto dodici minuti.
Sembra tutto finito e invece gli ospiti reagiscono. Al 30' il Chieti accorcia le distanze con la volee di Orlando, imparabile per Bucosse. Gli abruzzesi continuano il forcing ma nulla cambia sino al duplice fischio.
Nella ripresa i neroverdi tentano di farsi pericolosi, ma l'azione più nitida capita sui piedi Severini, che al 10' - dopo un batti e ribatti in area - spedisce al lato.
Al 25' è il Chieti a rendersi pericoloso con il numero 9 Verna che impensierisce Bucosse. Al 40' arriva il gol del 3-2. Bonacchi in ritardo atterra un attacante ospite. Dal dischetto si presenta il neo entrato El Ouazni che non sbaglia.
A questo punto il Chieti ci crede e una manciata di minuti dopo, su una punizione dal limite, trova la rete del pareggio con Ventola, complice anche il portiere Bucosse non irreprensibile nell'occasione. Sarà questo il risultato finale, che lascia l'amaro in bocca ai padroni di casa che vedono sfumare, forse definitivamente, i sogni di rimonta sulla vincente Recanatese.
Classe 1929, Nunzia nasce a Testaccio – il quartiere “rosso” di Roma – il 23 febbraio, figlia di Giovanni ed Elena, entrambi maceratesi. Il fascismo a quel tempo ha già consolidato in Italia il proprio potere – detenuto e rappresentato nella forma più autorervole da Benito Mussolini. Eppure, la ribellione al regime è già in corso: nella capitale i primi gruppi di azione patriottica (di 5-6 persone al massimo) si stanno già formando, e il papà di Nunzia fa la sua parte, da buon antifascista della prima ora.
Le conseguenze non tardano ad arrivare: la famiglia Cavarischia-Tiburzi è costretta a fuggire nelle Marche per non incorrere nelle “punizioni” del regime. Giunti nel maceratese, nella frazione di Acquacanina (Fiastra), Giovanni si unisce al gruppo partigiano “201 Volante”, guidato dal tenente Emanuele Lena detto “Acciaio”.
È il 1943: Nunzia ha 14 anni e segue ovunque il suo “babbo” – come a lei piace chiamarlo – fino a ricevere una richiesta inaspettata: “Te la senti di portare una lettera importante al gruppo di partigiani di Bolzano?”. Inizia così la storia della giovane “Stella Rossa”, come fu poi soprannominata, a bordo della sua bicicletta. Mentre lentamente prende posto anche lei in quello che dall’8 settembre 1943 verrà riconosciuto come “il movimento della Resistenza”.
Cominciamo con una domanda sciocca: non aveva paura quando si spostava per portare i messaggi agli altri gruppi? Quando vedevo da lontano un gruppo di fascisti, li salutavo e gli sorridevo. In questo modo ho sempre evitato che mi controllassero. Essere la più giovane di un gruppo partigiano era piuttosto insolito: qualcuno deve aver pensato che i miei genitori fossero matti.
E lei cosa pensava a quell’età, così giovane? Io seguivo ‘babbo’ in tutto quello che faceva. E quando mi chiese di cominciare a fare la staffetta, non mi sono fatta problemi. Si potrebbe pensare che al tempo fossi un’incosciente, ma invece vi dico questo: sono stati proprio i fascisti e i nazisti, con tutto l’orrore che commettevano, a farmi diventare davvero consapevole.
Quindi lo rifarebbe ancora? Certamente, per almeno un milione di volte. Soprattutto in tempi come quelli che stiamo vivendo oggi.
A tal proposito, che idea si è fatta di quanto sta accadendo negli ultimi mesi in Italia e su chi paragona la Resistenza partigiana a quella ucraina? Mi viene da domandarmi: “Per quale motivo sono morti tanti compagni? Per avere un’Italia così? Questo Paese oggi fa schifo, è in mano a governanti pazzi da legare. Gli ucraini stanno difendendo la loro patria, e fanno bene. Forse, bisognerebbe aiutarli di piu.
Di lei si è raccontato tanto, si è addirittura cantato, e nel 2011 ha pubblicato il suo libro “Ricordi di una staffetta”. Quale episodio custodisce più di altri? Ce ne sono molti, e uno di questi è senz’altro la volta in cui disarmai un giovane segente altoatesino di 21 anni che combatteva nelle file tedesche. Il gruppo di Erivo Ferri aveva assalito un camion nazista vicino il comando di Muccia, ma uno dei soldati era fuggito. Chiesero a mio padre di aiutarli nelle ricerche, e anche io diedi una mano. Finché un giorno, passando da Valcimarra, scoprii che il tedesco si trovava nella casa di una coppia di contadini che conoscevo.
E quando lo ha visto cosa ha provato? Lui era nella stanza da letto disteso, stremato, ferito a una gamba: non si preoccupò certo di una ragazzina. Sulla sedia accanto a lui c’erano un mitra, due bombe a mano e una rivoltella. Non so cosa mi passò per la testa: mandai la sedia all’aria, presi la pistola e gliela puntai contro. Ricordo quel sergente che disse “Anche i bambini ora sono contro di noi”.
Come andò a finire? Lo facemmo prigioniero per una decina di giorni: lui dormiva con mio padre, anche lui ferito. Un giorno questo ragazzo venne da me e mi disse “Tuo papà mi ha fatto capire tante cose: voi difendete la vostra patria, noialtri invece no”. E poco prima che arrivassero gli alleati, scappò via. Non fece mai i nomi dei suoi carcerieri.
Lo ha più rivisto questo giovane sergente? Proprio il 25 aprile del 1997. Dopo essere entrata nell’ANPI di Tolentino, venni a sapere che Domenico Cerasani (tenente colonnello degli Alpini) aveva visto in una trasmissione l’intervista di questo ex soldato, che raccontava – a modo suo – di come era stato fatto prigioniero dai partigiani. Visto che aveva la mia di voler far ricongiungere tedeschi e italiani, Cerasani si mosse fra Roma e le Marche, e così lo rividi.
Come mai accettò di rivederlo? Si chiamava Erich Klemera, e mi raccontò di essere di Bolzano, che era stato obbligato a imparare l’italiano. E, soprattutto, che lui i fascisti li aveva sempre odiati. “Non mi ci pulisco nemmeno le scarpe con loro”, diceva. Aveva voglia di rivedere la ragazzina che lo aveva imprigionato, e da allora siamo diventati amici: ho conosciuto persino la sua famiglia e spesso siamo stati ospiti l’uno dell’altro. Purtroppo se n’è andato un paio di anni fa.
Oggi Nunzia Cavarischia ha 93 anni e vive vicino ad Alessandria, in Piemonte. Come si sente? Sono una bisnonna e vengo assistita da mia figlia Licia: purtroppo il fisico sta cedendo e ho bisogno d’aiuto. Ma mi mancano le mie montagne marchigiane, la mia gente. Sento la nostalgia dei compagni che se ne sono andati: ormai siamo rimasti davvero in pochi. La storia non va come dovrebbe.
Secondo lei la memoria di certi eventi e persone che hanno combattutto per la Resistenza non viene preservata abbastanza? Non viene fatto nella giusta maniera: ogni cosa oggi si realizza in funzione del “dio denaro”. Quello che ci vorrebbe è una vera rivoluzione.
Sabato 23 aprile, presso il teatro dello Spirito Santo di Tolentino, la Sezione di Tolentino dell'Associazione Nazionale Carabinieri si è fatta promotrice della manifestazione "Nei secoli solidali" improntata alla solidarietà e alla rievocazione della figura della socia Bellede Stortoni Piermattei per il suo esemplare slancio nello svolgere attività di volontariato presso varie associazioni cittadine.
Oltre al sindaco Pezzanesi era presente l'ispettore regionale ANC Generale Tito Baldo Honorati, la Comandante della Compagnia Carabinieri di Tolentino Capitano Giulia Maggi e il presidente della sezione ANC Capitano Giuseppe Losito. Pieno di emozione è stato l'intervento della dottoressa Loredana Piermattei che ha portato la testimonianza di sua madre, la signora "Bellede" e del suo singolare modo di svolgere il volontariato laddove c'è ne fosse stato bisogno.
Altrettanto carico di emotività sono stati i ringraziamenti che la famiglia di ucraini ospiti dell'Associazione ha voluto rivolgere ai Carabinieri ed all'intera comunità di Tolentino. Nel corso della cerimonia sono stati consegnati attestati di benemerenza ai soci che, in questi anni, hanno svolto attività di volontariato: Maria Menghi, Maria Petraccini, Enrico Faraoni, Femio Lulani, Patrizio Pera', Luciano Tiberi, Lorenzo Bistocco e Giovanni Serrani
Sarebbe stato un malore la causa della morte di Giovanni Benadduci Benigni Olivieri: a rilevelarlo è stata l'autopsia eseguita nelle ultime ore presso l'Ospedale Torrette di Ancona. L'uomo di sessant'anni era rimasto coinvolto in un tragico incidente con lo scooter mercoledì 20 aprile, poco dopo la mezzanotte, in viale delle Cartiere a Tolentino.
Con i primi soccorsi da parte dei sanitari del 118, Benadduci - detto "il conte Giampaolo", per via delle antiche discendenze della propria famiglia - era destinato al trasporto d'urgenza all'ospedale regionale di Ancona in eliambulanza, facendo prima tappa di Belforte Chienti. Nonostante la tempestività d'intervento, l'uomo è stato dichiarato deceduto la notte stessa del fatale incidente.
La camera ardente verrà allestita alle ore 8 di domani - domenica 24 aprile - presso la sala funeraria Rossetti di Tolentino, mentre alle ore 9 si terranno i funerali. Benadduci lascia le sorelle Francesca e Ludovica, oltre a due nipoti.
Nozze d'oro per Bruno e Giovanna. Da 50 anni affrontano la vita tenendosi per mano, tra gioie ed ostacoli superati insieme.
Bruno Carucci e Giovanna Gasperini, rinnoveranno le loro promesse di matrimonio insieme a familiari e parenti domenica 24 aprile, con una cerimonia nella Parrocchia dello Spirito Santo a Tolentino, e festeggeranno poi insieme a parenti ed amici, presso il ristorante Chiaroscuro.
A loro, vanno gli auguri più cari dal figlio Fabio, amici e parenti, ringraziandoli per quello che hanno costruito in questi 50 anni di vita insieme.
Nell’ultima riunione dei Comuni soci del Cosmari – giovedì 21 aprile presso la sala assembleare della sede di Tolentino – è stata illustrata formalmente l’informativa di un procedimento di vigilanza Anac nei confronti del sindaco Giuseppe Pezzanesi. Ad essere stata contestata è la compatibilità fra il ruolo politico dello stesso Pezzanesi e quello di presidente dell’azienda responsabile per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti nella provincia di Macerata. Poiché in contrapposizione con le norme del diritto societario.
E proprio nelle ultime ore, l’Autorità nazionale anticorruzione ha dato esito negativo sull’indagine, dichiarando di fatto l’inconciliabilità dei due ruoli suddetti. La replica dello stesso Pezzanesi: "La legge parla chiaro: nel mio caso non c’è nessuna incompatibilità, perché non mi è stata assegnata alcuna delega. Sebbene anche i nostri legali affermino che non vi sia stata alcuna violazione, l’Anac dice di essersi mossa dopo sollecitazioni esterne. Ma qui al Cosmari è tutto in regola e gli stessi sindaci hanno ribadito la loro decisione di indicarmi come presidente. Faremo valere le nostre convinzioni: la legge è fatta per essere applicata, non per essere interpretata".
Secondo quanto spiegato dai legali, essendoci uno statuto che precisa che la gestione è affidata alla figura del Direttore Generale, non esiste l’incompatibilità evidenziata da Anac proprio perché i poteri gestionali sono delegati e non riconducibili direttamente al Presidente. Pezzanesi ha comunque dichiarato di rimettersi totalmente alle decisioni dell’Assemblea dei Comuni soci, i quali sono stati concordi nel presentare attraverso i legali dell’azienda le controdeduzioni per illustrare la reale situazione di Cosmari.
Nella stessa assemblea dei soci, il Direttore Generale Giuseppe Giampaoli ha informato che a seguito dell’incendio del 15 aprile scorso potranno verificarsi alcuni ritardi sulla raccolta dei rifiuti, che saranno trasportati fuori provincia per il tempo necessario al ripristino delle linee danneggiate; si conta di ritornare alla normalità in tempi relativamente brevi, tenendo conto delle difficoltà già incontrate nel reperimento dei materiali e dei pezzi di ricambio.
Inoltre, è stato illustrato progetto definitivo dell’impianto di digestione anaerobica della frazione organica, che prevede di eliminare i problemi ambientali legati soprattutto agli impatti odorigeni causati dalla lavorazione della frazione organica che verrà ulteriormente valorizzata con la produzione, oltre di compost di qualità anche di bio gas e biometano, attraverso la digestione anaerobica.
Il nuovo impianto sarà realizzato tenendo conto di tutti gli impatti ambientali in una zona attualmente libera situata nelle adiacenze di quella già esistente con una nuova zona diricevimento dei rifiuti e una nuova palazzina che potrà essere utilizzata per la formazione con aule per l’educazione ambientale. Su tutte le coperture saranno istallati pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica.
L’impianto potrà trattare le 60 mila tonnellate di frazione organica, le 10 mila tonnellate di verde e le 10 mila tonnellate di fos proveniente dal trattamento dei rifiuti indifferenziati. È la stessa potenzialità autorizzata attualmente, quindi non vi è alcun aumento del trattamento dei rifiuti organici.
Si prevede una spesa complessiva di 49 milioni di euro. Il progetto è stato presentato all’interno del PNRR per ottenere i finanziamenti necessari alla realizzazione.
Un format comico innovativo, creato espressamente per il Politeama, che ha avuto un grande successo con due appuntamenti sold-out e che ha visto sul palco grandi comici del panorama cabarettistico nazionale. Dopo Gianluca Impastato, Gabriele Cirilli e Claudio Batta, venerdì 29 aprile alle ore 21,15 sarà la volta di Dado, ultimo ospite d’eccezione, che si esibirà al Politeama di Tolentino insieme a Dario Cassini e alcuni giovani comici.
Gabriele Pellegrini, in arte Dado, è diventato famoso per il suo talento comico che lo ha portato ad essere protagonista di programmi come Zelig e Colorado. È noto per le sue celebri canzoni e parodie musicali. Ha iniziato ad esibirsi negli anni ’90 con la sua band, “i Pastine”, in alcuni programmi televisivi. Parallelamente all’attività televisiva ha pubblicato anche alcuni cd, tra questi “Vorrei” e “3/4 della palazzina tua”.
Dario Cassini, impegnato in questi giorni nelle registrazioni delle nuove puntate di Zelig, è uno dei grandi della comicità italiana. Ha alle spalle una lunga esperienza televisiva nei tre cult-show della tv italiana come Le Iene e Colorado oltre che lo stesso Zelig. Ha all’attivo oltre venticinque spettacoli scritti e replicati in tutta Italia.
Biglietti a partire da 12 euro disponibili al Botteghino del Politeama, aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 17,00 alle ore 20,00 e da tre ore prima di ciascun spettacolo, online all’indirizzo http://www.liveticket.it/politeamatolentino. Tutte le attività del Politeama si svolgono nel rispetto delle normative per il contrasto del Covid-19, l’ingresso è consentito esibendo il Green Pass “rafforzato” e indossando correttamente la mascherina protettiva FFP2.
Cassini&Friends è organizzato in collaborazione con Tigamaro.
Appuntamento per tutti i partecipanti domenica 24 aprile alle ore 8.30 in piazza della Libertà a Tolentino, dove alla presenza delle Autorità verrà deposta la consueta corona in ricordo delle vittime dell’Eccidio di Montalto avvenuto nel marzo del 1944 (giunto al suo 78°anniversario). Subito dopo prenderà il via la diciottesima edizione della “Marcia della memoria…sulle orme della Resistenza”.
La manifestazione vuole dare l’opportunità di ripercorrere i sentieri dei partigiani, secondo un programma che – dopo il ritrovo con mezzi propri in piazza Vittorio Emanuele a Caldarola – si svilupperà dalle ore 10 alle ore 12.30 in direzione Montalto e per 8 km e mezzo, attraversando Vestignano e Valle di Montalto.
A partire dalle ore 13.30, fino alle 18.00, saranno a disposizione varie navette che permetteranno il rientro a Caldarola. Al termine della manifestazione, per chi vorrà, si continuerà a parlare di Resistenza: appuntamento al Circolo Arci di “Radeche Fonne” di Villa Pianiglioli (Villa Case) di Belforte del Chienti.
L’evento per questa edizione è promosso dall’ANPI, da Regione Marche, dall’Unione dei Comuni Montani Monti Azzurri e dai Comuni di Belforte del Chienti, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo, Serrapetrona e Tolentino, dall’Istituto Storico per la Resistenza “Mario Morbiducci”, e dall’Istituto Alcide Cervi.
Ad anticipare la realizzazione della marcia, una conferenza stampa presieduta dal Vicesindaco Silvia Luconi, dal delegato dell’Anpi Lorenzo Marconi, da Giorgio Roselli e Vincenzo Ciccotti del Comitato organizzativo dell’Anpi dei 5 Comuni, dal Vicesindaco di Belforte del Chienti Carla Budassi, dal Consigliere del Comune di Caldarola Marco Pontoni, dal Vicesindaco del Comune di Camporotondo di Fiastrone Leonardo Roselli, dal Vicesindaco del Comune di Cessapalombo Mario Ottavi, dall’assessore alla Cultura del Comune di Serrapetrona Michele Borri e da Vittorio Luciani e Stefania dell’Anpi di Tolentino. Per il Comune di Tolentino erano anche presenti l’Assessore Fausto Pezzanesi e i Consiglieri Monia Prioretti, Sonia Gattari, Andrea Crocenzi.
“I primi dati che abbiamo determinato in seguito all'incendio della Cosmari Srl, e confrontabili con quelli rilevati dalla stazione di qualità dell'aria di Macerata Collevario, sono quelli delle polveri sottili PM10: le concentrazioni medie giornaliere sono inferiori ai 20 microgrammi/m3 (il valore limite è 50). Attendiamo nei prossimi giorni informazioni per quanto riguarda le diossine”.
Così la responsabile del servizio territoriale dell’Arpam di Macerata Paola Ranzuglia ha voluto rassicurare la popolazione sugli effetti del rogo esploso la notte del 15 aprile scorso intorno alle ore 23 presso il capannone del trattamento biologico meccanico della raccolta indifferenziata dell’impianto del Cosmari di contrada Piane di Chienti, tra Tolentino e Urbisaglia. I risultati sinora ottenuti fanno riferimento ai tre giorni circa di monitoraggio, partiti alle ore 7 del giorno 16 aprile.La causa resta imputabile nel malfunzionamento del nastro trasportatore - come confermato anche dal presidente della Cosmari Srl e sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi. Ad oggi, il rischio di danni all’ambiente e alla salute dei cittadini della provincia sembrano scongiurati, ma per avere certezza assoluta bisognerà attendere il risultato dei prossimi rilevamenti.
A fare la differenza, secondo gli accertamenti preliminari condotti in loco da Arpam 24 ore dopo l’accaduto, sarebbero stati non solo il tempestivo intervento dei Vigili del fuoco giunti da Tolentino, Macerata e Civitanova – che hanno domato le fiamme nel giro di un’ora – ma anche le buone condizioni atmosferiche, contribuendo a circoscrivere le fiamme e impedendo di fatto che la nube nera prodotta si disperdesse verso altre zone della provincia.
"La frazione del particolato fine PM10 è importante - prosegue Ranzuglia - perché può essere inalato insieme ai metalli pesanti, gli IPA e le diossine. Il benzoapirene è il tracciante degli idrocarburi e, in quest'occasione, i livelli sono 10 volte inferiori alla soglia di sicurezza per la contaminazione dell'aria; per i metalli si guarda al piombo, all'arsenico, al cadmio e al nikel, dove anche qui i valori di riferimento, in base al D.Lgs. 155/2010, sono al di sotto di 20-100 punti"
"Ma per dare certezza assoluta di scampato pericolo - conclude la direttrice di Arpam - serviranno gli ultimi dati di laboratorio in arrivo la prossima settimana. Le diossine sono un contaminante decisivo nella combustione di materiale plastico, e i risultati ci diranno se sarà opportuno o meno fare ulteriori accertamenti".
Tolentino - «Per fortuna le strutture alternative ai locali della Ex Quadrilatero sono finite, così possiamo smetterla di giocare al tiro al piccione e concentrarci su una campagna elettorale fatta di proposte concrete». Non si è fatta attendere la replica della candidata sindaco, Silvia Luconi, dopo le proposte lanciate dal candidato Massimo D’Este prima e Mauro Sclavi dopo, sull’eventualità di trasferire temporaneamente gli studenti del liceo nella vecchia sede vicina al Palazzo Europa o addirittura nell’attuale Don Bosco.
«Che teniamo alla salute degli studenti non è un mistero - dice Silvia Luconi - ma lo dobbiamo dimostrare con proposte credibili e fattibili, non con i “vedo e rilancio” fine a se stessi che servono solo a gettare fumo negli occhi dei cittadini». «Prima Massimo D’Este, con gli ex licei, lancia la proposta di utilizzare quegli spazi, annunciando che basterebbe un milione e mezzo di euro per sistemarli».
«Peccato che i suoi sostenitori, alcuni anche attuali consiglieri di minoranza, non abbiano letto nemmeno gli atti altrimenti avrebbero potuto informare il candidato sindaco che quello stabile ha dei danni che interessano le strutture verticali e le scale e che in ragione dei danni riportati a seguito degli eventi sismici si prevede un intervento volto solo al miglioramento e non all’adeguamento sismico, per adibire poi gli spazi a uffici o comunque a servizi. Oltre a questo, per la sistemazione di quei luoghi, bisognerebbe comunque fare una gara d’appalto e ci sarebbero dei tempi da rispettare per legge».
«Vale davvero la pena - chiede la candidata all’avversario di centrosinistra - spendere ulteriore denaro pubblico, che non è preventivato né preventivatile, visto che il finanziamento dell’ex liceo è stato trasferito nel nuovo Campus? E poi, proprio ora che l’iter del Campus è partito, sono davvero sicuri che i tempi sarebbero più brevi di quelli che stiamo già aspettando?».
Silvia Luconi controbatte anche alla proposta di Mauro Sclavi. «Dove vorrebbe mettere poi gli studenti che sono già nella Don Bosco. Non credo abbia alcun senso, se non quello di fare propaganda elettorale, trasferire i giovani in luoghi dove non ci sarebbero comunque spazi per i laboratori. Per una soluzione provvisoria si vuole dare una alternativa altrettanto provvisoria con le stesse mancanze».
«Anche per la Don Bosco, inoltre, il contributo è stato trasferito per la costruzione delle due nuove scuole del centro e di contrada Pace e si dovrebbero comunque reperire altri fondi che attualmente non ci sono e che oltretutto non potrebbero essere concessi».
«I tempi poi sarebbero tutt’altro che brevi perché le procedure pubbliche prevedono degli iter imposti che non sarebbero mai in grado di dare una risposta nel breve periodo. Quindi ai ragazzi e ai genitori dico: se vi hanno promesso che a settembre con il nuovo anno scolastico se vincono loro vi trasferiranno in nuovi spazi, non è vero perché per prima cosa mancano i soldi, poi, qualora il commissario decidesse di metterli a disposizione facendo spendere alla collettività doppiamente, le evidenze pubbliche non darebbero mai quella risposta in tempi veloci».
«E non si dica inoltre che l’analisi costi-benefici non abbia tenuto conto di tutto: solo per la scuola Don Bosco c’è un risparmio di oltre 640mila euro». «Preferirei - conclude - che invece di utilizzare la salute e la pancia dei ragazzi, che studiano in maniera qualitativa e qualificante, costruendosi un pensiero critico indipendente da qualsiasi tipo di condizionamento, gli altri candidati portassero proposte concrete anziché questioni che non possono essere prese in considerazione perché impossibili da realizzare».
Fatale un incidente in scooter, muore sessantenne. Il sinistro si è verificato mercoledì, poco dopo mezzanotte, in viale delle Cartiere, a Tolentino. L'uomo viaggiava in sella al suo scooter quando, per cause in corso d'accertamento da parte dei Carabinieri, ne ha perso il controllo ed è finito a terra, battendo violentemente sull'asfalto.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i soccorritori del 118 che, valutati i gravi traumi riportati dall'uomo, hanno richiesto il supporto dell'eliambulanza per procedere al trasporto d'urgenza all'ospedale regionale Torrette di Ancona. L'elisoccorso è atterrato presso l'elisuperficie di Belforte del Chienti. Purtroppo, però, la tempestività dei soccorsi non è bastata: il 60enne, Giampaolo Benadduci, si è spento nella notte.
"Il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi. Un vecchio detto che trova riscontro nel comportamento dell’amministrazione Pezzanesi-Luconi che ha finalmente, palesato il progetto di delocalizzazione della Don Bosco, confermato anche dal Commissario Straordinario alla Ricostruzione Giovanni Legnini che, con l’Ordinanza 33 dello scorso febbraio, ha dovuto recepire in toto le volontà della maggioranza consiliare di Tolentino".
A dichiararlo sono, in una nota congiunta, il candidato sindaco del terzo polo civico Mauro Sclavi e i due rappresentanti di "Tolentino Popolare, Alessandro Massi e Alessia Pupo. "È chiara la volontà di decentrare servizi essenziali e le scuole nella zona Pace, acquistando anche da un privato per circa 2 milioni e 400 mila euro l’area dove far sorgere il nuovo Plesso Scolastico, quando abbiamo a disposizione 5000mq di proprietà pubblica in centro storico, l’attuale Scuola Don Bosco, già attrezzata con un meraviglioso giardino, una palestra recentemente ristrutturata con verde e un campetto sportivo polivalente", dicono.
"La scuola è tutt’ora sicura, in quanto frequentata, quotidianamente, da almeno 250 alunni della scuola media inferiore e, non comprendiamo, come non possa essere ristrutturata al pari degli altri edifici storici della città, ancor più datati e vissuti da una moltitudine di cittadini ogni giorno, basti pensare al Palazzo Comunale - aggiungono Sclavi, Massi e Pupo -. Non comprendiamo come non possa essere sicura per le scuole, ma esserlo per altri di servizi pubblici, quale il Polo Museale, ipotizzato dalla candidata Luconi".
"Sappiamo benissimo che i tempi per la costruzione della nuova Scuola Don Bosco in area Pace e per la piccola struttura che si vuole realizzare nelle ex Pie Venerini, saranno lunghi, come sta accadendo per il Campus delle Scuole Superiori - chiariscono i civici -. Vorremmo, quindi, adoperarci per verificare la possibile ristrutturazione del piano superiore della scuola Don Bosco così che possa essere una delle alternative ai locali della Quadrilatero per l’istituto Filelfo, in attesa che venga completato il Campus".
"Abbiamo sempre detto con concretezza, inoltre, senza tirare per la giacchetta nessuna università, che la Don Bosco potrebbe diventare un polo universitario che permetta di mantenere la vocazione culturale e formativa della struttura", annunciano Sclavi, Pupo e Massi.
"La poca attenzione al centro da parte dell’amministrazione Pezzanesi/Luconi trova riscontro anche nell’ idea assurda dal punto di vista didattico, nonché illogica, di portare parte delle classi della primaria Don Bosco, nella piccola struttura delle Ex maestre Pie Venerini, visto che cosi si va a dividere un plesso in due aree, una cosa mai vista. Come si può pensare poi di rispondere alle esigenze dei cittadini del centro storico e non solo, con una realtà così piccola?" concludono dalla coalizione civica.
"Abbiamo deciso, come amministrazione comunale, di riaprire alcuni spazi dei containers a seguito della richiesta di diversi cittadini che, costretti ad abbandonare la propria abitazione per via dei lavori di ristrutturazione e non trovando alcun tipo di soluzione temporanea, non volendo abbandonare Tolentino, hanno chiesto semplicemente aiuto all’amministrazione comunale, la quale ha deciso di dare una risposta concreta".
A dichiararlo è la vice sindaco di Tolentino Silvia Luconi, candidata del centrodestra alle prossime elezioni amministrative del 12 giugno, nel replicare alle polemiche innescate dalla scelta di affittare i container (leggi qui).
"Questa soluzione non può gravare sulle tasse della cittadinanza, ma deve essere coperta da chi usufruisce del servizio - puntualizza Luconi -. Il comune si è reso disponibile a garantire acqua, luce, riscaldamento, raffreddamento, sanificazione e pulizie, lavanderia e portierato per chi usufruirà degli alloggi". "Va ricordato che gli ospiti percepirebbero il CAS per il periodo in cui sarebbero fuori per la ristrutturazione", aggiunge la vice sindaco.
"L’ospite è esente anche dalla tassa rifiuti che qualora andasse in un appartamento in affitto pagherebbe regolarmente - precisa ancora Luconi -. La scelta per i pasti è autonoma in quanto è possibile inoltre, come opzione, usufruire della mensa con un ticket di 11,80 euro comprendente colazione, pranzo e cena".
"Resta inteso che non è l’amministrazione comunale che obbliga ad alloggiare nei containers, ma semmai è la cittadinanza stessa che ha espressamente chiesto questa possibilità. Un conto è parlare di emergenza sociale mettendola al centro di un programma elettorale, tutt’altro è risolverla" conclude Luconi.
Il prossimo sabato 23 aprile, alle ore 11:00, Tolentino nel Cuore inaugurerà la sua sede elettorale in piazza martiri di Montalto e con essa presenterà anche i componenti della lista a sostegno della candidata sindaca Silvia Luconi.
“Sono felice di camminare insieme a loro - annuncia Silvia Luconi - e di condividere un sogno. Credo molto nel civismo - spiega la candidata sindaca- . Reputo che, soprattutto nei Comuni, siano fondamentali le persone a servizio della comunità: coloro che mettono al primo posto l’altro e in secondo piano se stessi. Il nostro gruppo è animato da tanto entusiasmo e da tanta voglia di fare, a fronte dei molteplici risultati ottenuti in quest’ultimo decennio amministrativo e desideroso di far parte di un progetto importante che sta ridisegnando e continuerà a ridisegnare Tolentino”.
“A comporre il gruppo, nato dieci anni fa su intuizione del sindaco uscente Giuseppe Pezzanesi e grazie all’impegno di chi ha sempre creduto nell’importanza del civismo e dell’apporto che le persone della società civile possono portare in una comunità, saranno commercianti, operai, impiegati, liberi professionisti, insegnanti, sanitari, funzionari ministeriali”. “La lista Tolentino nel Cuore del 2022 sarà caratterizzata dalla perfetta sintesi tra la continuità e lo sguardo rivolto al futuro della città”, conclude Silvia Luconi.