Cosmari, per l'Anac non ci sono dubbi: Pezzanesi non può fare il sindaco e il presidente
Nell’ultima riunione dei Comuni soci del Cosmari – giovedì 21 aprile presso la sala assembleare della sede di Tolentino – è stata illustrata formalmente l’informativa di un procedimento di vigilanza Anac nei confronti del sindaco Giuseppe Pezzanesi. Ad essere stata contestata è la compatibilità fra il ruolo politico dello stesso Pezzanesi e quello di presidente dell’azienda responsabile per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti nella provincia di Macerata. Poiché in contrapposizione con le norme del diritto societario.
E proprio nelle ultime ore, l’Autorità nazionale anticorruzione ha dato esito negativo sull’indagine, dichiarando di fatto l’inconciliabilità dei due ruoli suddetti. La replica dello stesso Pezzanesi: "La legge parla chiaro: nel mio caso non c’è nessuna incompatibilità, perché non mi è stata assegnata alcuna delega. Sebbene anche i nostri legali affermino che non vi sia stata alcuna violazione, l’Anac dice di essersi mossa dopo sollecitazioni esterne. Ma qui al Cosmari è tutto in regola e gli stessi sindaci hanno ribadito la loro decisione di indicarmi come presidente. Faremo valere le nostre convinzioni: la legge è fatta per essere applicata, non per essere interpretata".
Secondo quanto spiegato dai legali, essendoci uno statuto che precisa che la gestione è affidata alla figura del Direttore Generale, non esiste l’incompatibilità evidenziata da Anac proprio perché i poteri gestionali sono delegati e non riconducibili direttamente al Presidente. Pezzanesi ha comunque dichiarato di rimettersi totalmente alle decisioni dell’Assemblea dei Comuni soci, i quali sono stati concordi nel presentare attraverso i legali dell’azienda le controdeduzioni per illustrare la reale situazione di Cosmari.
Nella stessa assemblea dei soci, il Direttore Generale Giuseppe Giampaoli ha informato che a seguito dell’incendio del 15 aprile scorso potranno verificarsi alcuni ritardi sulla raccolta dei rifiuti, che saranno trasportati fuori provincia per il tempo necessario al ripristino delle linee danneggiate; si conta di ritornare alla normalità in tempi relativamente brevi, tenendo conto delle difficoltà già incontrate nel reperimento dei materiali e dei pezzi di ricambio.
Inoltre, è stato illustrato progetto definitivo dell’impianto di digestione anaerobica della frazione organica, che prevede di eliminare i problemi ambientali legati soprattutto agli impatti odorigeni causati dalla lavorazione della frazione organica che verrà ulteriormente valorizzata con la produzione, oltre di compost di qualità anche di bio gas e biometano, attraverso la digestione anaerobica.
Il nuovo impianto sarà realizzato tenendo conto di tutti gli impatti ambientali in una zona attualmente libera situata nelle adiacenze di quella già esistente con una nuova zona diricevimento dei rifiuti e una nuova palazzina che potrà essere utilizzata per la formazione con aule per l’educazione ambientale. Su tutte le coperture saranno istallati pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica.
L’impianto potrà trattare le 60 mila tonnellate di frazione organica, le 10 mila tonnellate di verde e le 10 mila tonnellate di fos proveniente dal trattamento dei rifiuti indifferenziati. È la stessa potenzialità autorizzata attualmente, quindi non vi è alcun aumento del trattamento dei rifiuti organici.
Si prevede una spesa complessiva di 49 milioni di euro. Il progetto è stato presentato all’interno del PNRR per ottenere i finanziamenti necessari alla realizzazione.
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