A un mese e mezzo dalle scosse del 26 e del 30 ottobre, di chiaro, francamente, c'è ancora poco. La stragrande maggioranza dei cittadini che si è procurata una autonoma sistemazione attende ancora di vedere un centesimo dopo aver improntato cifre inevitabilmente alte per traslochi improvvisi e inaspettati, così come tante strutture ricettive, molte delle quali ospitano gli sfollati fin dalla scossa del 24 agosto. Fra dieci giorni o poco più sarà Natale, ma sarà un Natale strano, inevitabilmente dimesso, soprattutto per l'aspetto economico che dopo il terremoto per tante famiglie è diventato ancora più stringente.
Poi ci sono le analogie e le differenze con altri eventi simili in Italia. Ad esempio, il Decreto legge 6 giugno 2012, n. 74 recante “Interventi urgenti per le popolazioni colpite dagli eventi sismici nelle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo il 20 e il 29 maggio 2012” convertito dalla Legge n. 122 dell'1 agosto 2012 contiene la disciplina della c.d. ricostruzione nei territori delle regioni Emilia Romagna, Veneto e Lombardia colpiti dal terremoto nel 2012.
In questa sede cercheremo di individuare le differenze rispetto alle disposizioni che riguarderanno la nostra regione.
A un primo colpo d’occhio, una differenza notevole rispetto ai decreti 189 e 205 del 2016 che regolamentano la situazione nelle nostre realtà da poco investite da ben tre terremoti: un decreto a fronte di uno, con la metà di articoli. Il tutto nell’ottica della politica emergenziale che giustifica interventi rapidi e semplificati.
In secondo luogo l’esigenza di ritornare alla normalità, soprattutto “ in termini di indotto economico” emerge con evidenza nelle disposizioni della disciplina:
All’articolo 1 “Ambito di applicazione e coordinamento dei Presidenti delle Regioni” al comma 2 si legge che “Ai fini del presente decreto i Presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto operano in qualità di Commissari delegati.
I presidenti delle Regioni sono direttamente nominati commissari delegati, e non un commissario esterno che non conosce il territorio e la sua realtà.
Inoltre il comma 11 dell’articolo 3 stabilisce che “ I Direttori regionali, rispettivamente, dell'Agenzia regionale di Protezione civile della Regione Emilia-Romagna, della Direzione generale di Protezione civile, polizia locale e sicurezza della Regione Lombardia, nonché dell'Unità di progetto di Protezione civile della Regione Veneto, provvedono, anche per il tramite dei Sindaci, per le occupazioni di urgenza e per le eventuali espropriazioni delle aree pubbliche e private occorrenti per la delocalizzazione totale o parziale, anche temporanea, delle attività. Qualora per l'esecuzione delle opere e degli interventi di delocalizzazione sia richiesta la valutazione di impatto ambientale ovvero l'autorizzazione integrata ambientale, queste sono acquisite sulla base della normativa vigente, nei termini ivi previsti ridotti alla metà”.
Espropriazioni consentite senza privilegiare quelle di suolo pubblico rispetto al privato, come invece previsto per il sisma del 2016.
All’articolo 3 “Ricostruzione e riparazione delle abitazioni private e di immobili ad uso non abitativo; contributi a favore delle imprese; disposizioni di semplificazione procedimentale”, comma 5 si dice chiaramente e senza tanti giri di parole che “5. Al fine di favorire il rapido rientro nelle unità immobiliari ed il ritorno alle normali condizioni di vita e di lavoro nei comuni interessati dal sisma del 20 e 29 maggio 2012, nelle more che venga completata la verifica delle agibilità degli edifici e strutture ordinari effettuate ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 maggio 2011, i soggetti interessati possono, previa perizia e asseverazione da parte di un professionista abilitato, effettuare il ripristino della agibilità degli edifici e delle strutture”. Già nelle more dunque del completamento della verifica di agibilità si può procedere ai lavori.
Inoltre il comma 7 aggiunge che
“ Al fine di favorire la rapida ripresa delle attività produttive e delle normali condizioni di vita e di lavoro in condizioni di sicurezza adeguate, nei comuni interessati dai fenomeni sismici iniziati il 20 maggio 2012, di cui all'allegato 1 al presente decreto, nonché per le imprese con sede o unità locali al di fuori delle aree individuate dal presente decreto che abbiano subito danni a seguito degli eventi sismici, accertati ai soli fini di cui al presente comma sulla base delle verifiche effettuate dalla protezione civile o dai vigili del fuoco o da altra autorità od organismo tecnico preposti alle verifiche, il titolare dell'attività produttiva, in quanto responsabile della sicurezza dei luoghi di lavoro ai sensi del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e successive modifiche e integrazioni, deve acquisire, nei casi di cui al comma 8, la certificazione di agibilità sismica rilasciata, a seguito di verifica di sicurezza effettuata ai sensi delle norme tecniche vigenti (cap. 8 - costruzioni esistenti, del decreto ministeriale 14 gennaio 2008), da un professionista abilitato, e depositare la predetta certificazione al Comune territorialmente competente. I Comuni trasmettono periodicamente alle strutture di coordinamento istituite a livello territoriale gli elenchi delle certificazioni depositate. Le asseverazioni di cui al presente comma saranno considerate ai fini del riconoscimento del danno”.
Il professionista certifica l’agibilità sismica e l’attività riparte.
Il comma 7-bis. Precisa poi che “In relazione a magazzini, capannoni, stalle e altre strutture inerenti alle attività produttive agroalimentari, adibite alla lavorazione e conservazione di prodotti deperibili oppure alla cura degli animali allevati, eccetto i prefabbricati, è necessaria e, sufficiente, ai fini dell'immediata ripresa dell'attività, l'acquisizione della certificazione dell'agibilità ordinaria e ancora sul punto il comma 8 bis “ Ai fini della prosecuzione dell'attività produttiva o per la sua ripresa, nelle more dell'esecuzione della verifica di sicurezza effettuata ai sensi delle norme tecniche vigenti, in via provvisoria, il certificato di agibilità sismica può essere rilasciato dal tecnico incaricato, in assenza delle carenze di cui al comma 8 o dopo che le medesime carenze siano state adeguatamente risolte, attraverso appositi interventi, anche provvisionali”.
La verifica di sicurezza ai sensi delle norme vigenti dovrà essere effettuata entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto (comma 9).
Sui crediti vantati dalle imprese l’articolo 7 bis introduce un’altra importante novità:
“1. La pubblica amministrazione, inclusi le regioni, gli enti locali e gli enti del Servizio sanitario nazionale, provvede al pagamento dei crediti certi, liquidi ed esigibili vantati dalle imprese fornitrici di beni e servizi o esecutrici di opere pubbliche, ubicate nei territori colpiti dagli eventi sismici del maggio 2012 di cui all'allegato l al decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 1° giugno 2012, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 130 del 6 giugno 2012, entro il termine di sessanta giorni, fermo restando il rispetto dei saldi di finanza pubblica e, per gli enti territoriali, compatibilmente con i vincoli derivanti dall'applicazione del patto di stabilità interno”. Articolo inserito dalla legge di conversione 1° agosto 2012, n. 122.
Interessante è poi l’articolo 19 bis introdotto dalla legge di conversione che parla di “zone a burocrazia zero”:
“In via sperimentale, fino al 31 dicembre 2013, nei territori delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, interessati dagli eventi sismici dei giorni 20 e 29 maggio 2012, si applica, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, la disciplina delle zone a burocrazia zero prevista dall'articolo 43 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 12”. .
Infine da notare la tempistica degli interventi sul sisma:
Il sisma si è verificato nei giorni 20 e 29 maggio 2012 ed il Governo ha emanato il D.P.C.M. del 21 maggio 2012 con cui è stato dichiarato il rischio di compromissione degli interessi primari, ai sensi dell'art. 3, comma 1, del decreto-legge 245/2002. Con tale D.P.C.M. è stato disposto il coinvolgimento delle strutture operative nazionali del Servizio nazionale della protezione civile ed al Capo del Dipartimento della protezione civile è stato dato l'incarico di Commissario delegato per l'adozione di ogni indispensabile provvedimento su tutto il territorio interessato dal sisma per assicurare ogni forma di assistenza e di tutela degli interessi pubblici primari delle popolazioni interessate, nonché ogni misura idonea al superamento del contesto emergenziale e per la salvaguardia delle vite umane.
Con deliberazione del Consiglio dei Ministri del 22 maggio 2012 è stato quindi dichiarato lo stato di emergenza in ordine agli eventi sismici nelle province di Bologna, Modena, Ferrara e Mantova della durata di 60 giorni, a partire dal 22 maggio 2012, ovvero fino al 21 luglio 2012 (art. 1).
Per tutta la durata dello stato di emergenza, viene attribuita al Capo Dipartimento della Protezione Civile la funzione di emanare ordinanze per l’attuazione degli interventi finalizzati a: organizzare e coordinare i servizi di soccorso ed assistenza alle persone colpite dagli eventi; soddisfare le prime necessità delle popolazioni colpite attraverso la realizzazione di interventi provvisionali; ripristinare e reintegrare i beni di pronto impiego utilizzati nelle zone terremotate, per garantire l’operatività del Servizio nazionale di protezione civile in caso di future emergenze. Tali provvedimenti sono emanati d’intesa con le regioni interessate, in deroga ad ogni disposizione vigente e nel rispetto dei principi dell’ordinamento giuridico (art. 2). Allo scadere dello stato di emergenza, le Regioni Emilia-Romagna e Lombardia provvedono, ciascuna per la propria competenza, a coordinare in via ordinaria gli interventi per il superamento della situazione emergenziale in atto (art. 3).
Con deliberazione del Consiglio dei Ministri del 30 maggio 2012, lo stato di emergenza è stato esteso territorialmente alle province di Reggio Emilia e Rovigo e temporalmente fino al 29 luglio 2012 ed è stata disposta la delega al Capo del Dipartimento della protezione civile ad emanare ordinanze in deroga ad ogni disposizione vigente e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico. Successivamente lo stato di emergenza è stato prorogato fino al 31 maggio 2013 (art. 1, comma 3, del decreto legge n. 74 del 2012).
Seguono:
il D.M. Economia e finanze 1° giugno 2012 , la deliberazione del Consiglio dei Ministri del 4 luglio 2012, la Con deliberazione del Consiglio dei Ministri del 4 luglio 2012, il D.P.C.M. del 9 agosto 2012, il D.M. Economia 24 agosto 2012 , la proroga, al 30 novembre 2012, la delibera del Consiglio dei ministri del 16 ottobre 2012, la delibera del Consiglio dei Ministri 4 luglio 2012, il D.P.C.M. 16 ottobre 2012, la delibera del 31 gennaio 2013, il D.P.C.M. 8 febbraio 2013, la deliberazione del Consiglio dei Ministri del 15 febbraio 2013 ed il D.P.C.M. 28 dicembre 2012.
Sotto invece le ordinanze:
ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione civile (O.C.D.P.C.) n. 1 del 2012 del 22 maggio , l'O.C.D.P.C. n. 2 del 2 giugno 2012, l'O.C.D.P.C. n. 3 del 2 giugno 2012 , l'O.C.D.P.C. n. 9 del 15 giugno 2012, l'O.C.D.P.C. n. 15 del1° agosto 2012 , l'O.C.D.P.C. n. 29 del7 dicembre 2012 che ha così novellato l'art. 3 dell'O.C.D.P.C. n. 15 del 1° agosto 2012., l'O.C.D.P.C. n. 42 del 24 gennaio 2013.
Ciò che emerge è un intervento normativo rapido e diretto a livello di governo centrale che ha ridotto l’esigenza da parte del Capo Dipartimento della Protezione civile di ricorrere allo strumento emergenziale per eccellenza: le ordinanze di protezione civile.
A oggi invece nelle zone colpite dal sisma di ottobre e novembre 2016 non abbiamo ancora un decreto convertito in legge ma già una decina di ordinanze emergenziali.
Fra queste, quella del commissario straordinario Errani sulla "riparazione dei danni lievi". Manca, però, il provvedimento con il cui il Commissario “d’intesa con il Ministero dell’economia e delle finanze” definisce “i criteri e le modalita’ attuative” del contributo pubblico “anche per garantire uniformita’ di trattamento e un efficace monitoraggio sull’utilizzo delle risorse disponibili, e assicurare il rispetto dei limiti di spesa allo scopo autorizzati”. E deve essere ancora emanato il prezziario, ovvero il provvedimento che stabilisce “la metodologia di calcolo del contributo basata sul confronto tra il costo convenzionale al metro quadrato per le superfici degli alloggi, delle attivita’ produttive e delle parti comuni di ciascun edificio e i computi metrici estimativi redatti sulla base del prezzario unico interregionale”, che deve essere “predisposto dal Commissario straordinario d’intesa con i vice commissari nell’ambito del cabina di coordinamento di cui all’articolo 1, comma 5, tenendo conto sia del livello di danno che della vulnerabilità”.
Lo sfogo di un professionista maceratese la dice lunga sul sentore che c'è... "Dopo aver letto e riletto l'ordinanza 17 novembre 2016 (Riparazione immediata di edifici e unita' immobiliari ad uso abitativo e produttivo danneggiati dagli eventi sismici del 24 agosto 2016 e successivi, temporaneamente inagibili) del Commissario Errani, elenco i miei dubbi principali: 1. possibile che per i paesi tipo Tolentino per cui non sono state avviate le procedure fast, bisognerà attendere le schede Aedes per iniziare i lavori di riparazione dei danni lievi, nonostante una ordinanza di non agibilità temporanea / agibilità con provvedimenti? 2. possibile che i lavori di pronti intervento/messa in sicurezza (mai nominati nell'ordinanza) non saranno ammessi al contributo? 3. possibile che un cittadino che abbia voglia di effettuare i lavori di messa in sicurezza / riparazione dei danni lievi prima della certificazione dei tecnici Aedes dei danni, a fronte di un'ordinanza di non agibilità temporanea / agibilità con provvedimenti, non avrà diritto di accedere ai contributi? A questo punto mi è venuto in mente di andare a cercare l'ordinanza dello stesso Commissario Errani ai tempi del sisma in Emilia (Ordinanza n. 29 del 28 agosto 2012) ed ho trovato le risposte che cercavo: 1. Ordinanza n. 29 del 28 agosto 2012, art. 2, comma 2: il contributo può essere richiesto purchè il comune abbia emesso un'ordinanza di inagibilità temporanea, parziale o totale. La scheda o una valutazione effettuata dai tecnici comunali o regionali è necessaria per stabilire la tipologia del danno e le modalità di intervento. 2. Ordinanza n. 29 del 28 agosto 2012, art. 3, comma 4: le opere di pronto intervento e per la messa in sicurezza dell'edificio rientrano nel costo dell'intervento ammesso a contributo. 3. Ordinanza n. 29 del 28 agosto 2012, art. 9, comma 1bis: anche gli interventi eseguiti senza scheda AeDES subito dopo il sisma, prima della pubblicazione o entrata in vigore delle ordinanze, è sufficiente una perizia asseverata di un professionista che dichiara di aver effettuato gli interventi per recuperare l'agibilità dell'immobile, purchè abbia tenuto traccia (documentazione fiscale e documentazione fotografica dei danni subiti e correlati al sisma). A questo punto mi chiedo: come mai le ordinanze sono diverse nonostante il Commissario sia lo stesso e (presuppongo) sia i marchigiani che gli emiliani-romagnoli sono comunque cittadini italiani?". Ce lo chiediamo tutti.
Senza sosta l’attività del Rotary di Tolentino a favore delle popolazioni colpite dal sisma. Diverse le iniziative che il club a riguardo sta organizzando.Per il prossimo 13 dicembre il sodalizio tolentinate propone un incontro per fare il punto sulla situazione post terremoto. L’appuntamento è per le 18.30 alla sala del cinema Multiplex, nello Spazio 815 di Tolentino. Al convegno “Terremoto: prima, durante e dopo” ci saranno diversi relatori. Dopo il saluto del sindaco Giuseppe Pezzanesi interverranno Cesare Spuri, capo Protezione civile Marche e direttore dell’Ufficio speciale per la ricostruzione; Fabio Massimo Eugeni, presidente dell’Ordine degli ingegneri della provincia di Macerata; Gino Pala, responsabile volontari Rotary Distretto 2090; Gianni Giuli, psichiatra di Macerata; Emanuele Tondi, geologo della scuola di Scienze e tecnologie dell’università di Camerino; Franco Capponi, sindaco di Treia. All’evento partecipano anche altri club del maceratese e del Distretto 2090 che comprende le regioni Marche, Abruzzo, Molise ed Umbria, il Rotary di Macerata, Macerata “Matteo Ricci”, Camerino, Civitanova Marche, eclub Due Mondi.A coordinare l’evento sarà Fabio Nardi, presidente del Rotary di Tolentino. E nel frattempo il sodalizio tolentinate si sta impegnando con il comune di San Severino Marche per realizzare il basamento su cui poggiare la struttura prefabbricata che sarà destinata ad accogliere la materna “Virgilio” all’interno del giardino del plesso scolastico “Gentili”. In questi giorni sono stati eseguiti i sondaggi al terreno assistiti dal geologo settempedano Roberto Ranciaro. L’intervento è coordinato dai soci rotariani Giorgio Zaganelli e Claudio Cioli.
Ogni anno l’ordine degli Architetti de L’Aquila organizza un’asta benefica nel periodo natalizio per essere vicino a chi ne ha bisogno. Quest’anno i beneficiari della solidarietà aquilana sono gli ospiti della casa famiglia di Tolentino “Nostra Signora della Pace”.Dopo le forti scosse di ottobre gli inquilini della casa sono stati fatti evacuare e sono ora ospiti della curia di Macerata, la loro struttura, che ha retto al sisma, è in pericolo a causa del campanile pericolante della chiesa di Sant’Andrea che potrebbe crollare proprio sul loro tetto. Così Valentino e Roberta insieme a tutti gli ospiti hanno lasciato le loro care mura e sono alla ricerca di una nuova strutturaA proporre l’idea di aiutare a trovare una nuova casa per “Nostra Signora Pace” agli architetti è stato Gianluca Bocci, organizzatore dell’evento e colui che è riuscito a portare così tanti artisti alla mostra che si tiene nelle stanze della sede dell’Ordine degli Architetti della Provincia de L’Aquila. Il 15 dicembre ci sarà poi l’asta il cui ricavato sarà interamente devoluto alla casa famiglia.Hanno aderito all’iniziativa artisti di calibro nazionale come Gianni Berengo Gardin, Maurizio Galimberti, Luca Bracali. Con loro hanno aderito all'iniziativa benefica anche: Luca Benedetti, Alberto Buzzanca, Claudio Cerasoli, Elvira Cerratti & Antonio Amendola, Fabrizio Colagrande, Marco Crupi, Pino De Angelis, Enrico De Luigi, Luca Del Monaco, Antonio Di Cecco, Gianpiero Duronio, Angelo Ferrillo, Assunta Gaetani, Francesco Gaseprini, Roberto Grillo, Gregory Macera, Marco Maiolini, Nino Marcanio, Sergio Maritato, Mauro Mattia, Marco Onofri, Stefano Pettine, Marcello Pezzutti, Samuele Piccoli, Salvatore Piermarini, Paolo Ranzani, Simone Raso, Gabriele Rigon, Andrea Rotili, Gianluca Sambo, Andrea Sarti.La mostra, intitolata Positiva, è stata già un successo tra gli artisti che hanno aderito all’iniziativa e l’Ordine degli Architetti che si è fatto porta bandiera di una speranza di futuro per chi in questo momento ha un grande bisogno di normalità.https://www.youtube.com/watch?v=0_CvPRP1Kdw
Niente Imu per le case inagibili. Il 16 dicembre scade la seconda rata Imu, ma per i proprietari delle case danneggiate dal terremoto la scadenza non sarà un problema in più da affrontare.Il decreto 189 prevede infatti che tutti i fabbricati che si trovano nei comuni del cratere, distrutti oppure oggetto di ordinanze sindacali di sgombero per inagibilità totale o parziale, non concorrano alla determinazione del reddito al fine del pagamento delle imposte su persone e società, e siano esenti dal pagamento di Imu e Tasi, a partire dalla scadenza del 16 dicembre.Nel caso in cui non ci sia una ordinanza di sgombero per la mancanza di verifica da parte dei Comuni, ancora in corso per l'enorme mole di edifici da valutare, ai fini dell’esenzione i contribuenti possono dichiarare al Comune la distruzione dell’immobile o la sua inagibilità.I ministeri degli Interni e dell’Economia dovrebbero emanare a giorni un provvedimento per compensare i Comuni del mancato introito dell’imposta sugli immobili e sui servizi indivisibili. L’esenzione di Imu e Tasi è prevista dall’articolo 48 comma 16 del decreto 189, non modificato nel corso dell’esame in Senato. L’approvazione definitiva del provvedimento, che è comunque già in vigore, è prevista per lunedì o martedì e rispetto al testo approvato dal Senato non sono previsti cambiamenti.
Momento particolarmente toccante questo pomeriggio per i fedeli, quando l'Urna con il corpo di San Nicola da Tolentino è stata collocata in un altro punto.Infatti, la comunità agostiniana con la confraternita hanno portato il corpo di San Nicola dalla Cripta ad una stanza adiacente al tendone - chiesa per dare così la possibilità ai devoti di pregare il Santo. La Santa Messa delle ore 18.00 è stata presieduta dal vescovo Nazzareno Marconi.[video width="400" height="224" mp4="http://picchionews.it/wp-content/uploads/2016/12/traporto-Urna-S.-Nicola_prima-parte.mp4"][/video][video width="400" height="230" mp4="http://picchionews.it/wp-content/uploads/2016/12/parte-seconda.mp4"][/video][video width="400" height="230" mp4="http://picchionews.it/wp-content/uploads/2016/12/terza-parte.mp4"][/video][video width="400" height="230" mp4="http://picchionews.it/wp-content/uploads/2016/12/quarta-parte.mp4"][/video][video width="400" height="230" mp4="http://picchionews.it/wp-content/uploads/2016/12/quinta-parte.mp4"][/video]
L'associazione "Cittadini in movimento" di Tolentino, a seguito del tremendo terremoto che ha interessato il comune, ha inviato dieci domande al sindaco Giuseppe Pezzanesi. Questi i quesiti rivolti: 1) Con quali principi o secondo quale priorità, l’Ufficio dei servizi sociali provvede ad assegnare gli alloggi o camere in strutture private ai richiedenti?2) Quali sono i criteri adottati per indicare la lista dei sopralluoghi ai tecnici, che dovranno compilare la scheda AeDES?3) Intende l’Amministrazione organizzare degli incontri pubblici, divisi per quartiere, per informare i cittadini in maniera semplice ed efficace, sulle procedure di ricostruzione, utilizzando i funzionari pubblici comunali?4) Perché invece di montare impalcature in legno negli immobili privati visibilmente compromessi, privi di vincolo culturale, non vengono coinvolti i proprietari per concordarne l’eventuale parziale demolizione e la successiva ricostruzione conforme ai criteri antisismici?5) Perché non si pubblica sul sito del Comune l’elenco delle imprese, dei lavori effettuati d’urgenza e il loro costo?6) Si è cercato di coinvolgere i volontari della Protezione Civile in operazioni di vigilanza e prevenzione contro furti o vandalismi durante le 24 ore, anche tramite installazione di impianti video, nei luoghi “sensibili” ad esempio chiese, musei, scuole?7) Non trova irriguardoso proporre l’acquisto di immobili invenduti, considerando i numerosi imprenditori in difficoltà anche di altri settori, ai quali nessuno proporrà acquisti con denaro pubblico?8) Quando verranno pubblicati gli estratti conto dei conti “Comune di Tolentino pro sisma” presso la Nuova Banca delle Marche – filiale di Tolentino, Iban: IT55I0605569200000000019300, c/c 19300 e i rendiconti sull’utilizzo delle somme incassate?9) Per quale scopo è stato pubblicizzato nel Sito istituzionale del Comune un conto corrente, intestato a Associazione Turistica Pro Loco TCT, per sostenere la ricostruzione?10) Si coinvolgeranno i cittadini nelle decisioni per posizionare il futuro villaggio di prefabbricati che sostituiranno i moduli abitativi?
La Sangiustese si aggiudica il derby battendo il Tolentino per 4 reti ad 1 al termine di una partita che ha visto le due squadre affrontarsi a viso aperto dal primo all’ultimo minuto. Passa per prima in vantaggio la squadra cremisi con Mongiello, subito raggiunta però da un gol di Biondi. Nella prima mezz’ora della ripresa gioca meglio il Tolentino che sfiora il vantaggio con Adami in almeno due occasioni. La partita si sblocca al 75’ autore del gol per i locali Minella, ex Montegiorgio. Nel finale con il Tolentino alla ricerca del pari, prima Tascini e poi ancora Minella chiudono la partita.Al 20’ Tolentino in vantaggio con una gran gol di Mongiello. Incursione di Gobbi sulla fascia cross al centro, il numero undici cremisi impatta di prima intenzione e batte Chiodini. Il vantaggio degli ospiti dura solo quattro minuti. Il pareggio della Sangiustese arriva al 24’ con una magistrale punizione calciata da Biondi sulla quale nulla può Palmieri. Ripresa: Prima parte favorevole al Tolentino che sfiora il vantaggio con Strano ed Adami. Al 79’ Minella porta in vantaggio la sua squadra, Tascini all’92’ chiude la partita ed ancora Minella al 94’ segna la quarta rete. Vittoria meritata per i locali, ma passivo troppo pesante per il Tolentino.IL TABELLINOSANGIUSTESE: Chiodini, Calamita, De Reggi, Biondi, Capparuccia, Natalini, Prohemann, Badiali, Cerbone, Francia, Minella. A disposizione: Forconesi, Falanfga, Iommi, Bruni, Lattanzi, Atragene. Tascini. All. Cudini.TOLENTINO: Palmieri, Gobbi, Ruggeri, Strano, Eramo, Nicolosi, Tizi, Corpetti, Dell’Aquila , Adami, Mongiello. A disposizione. Natali, Palazzetti, Colonnelli, Corpetti. Siena, Romagnoli, Rozzi, Siena Nunzi All. Passarini.RETI: Al 20’ Mongiello, 24’ Biondi, 79’ e 94’ Minella, 92’ Tascini.ARBITRO: Alice Gagliardi di S. Benedetto del Tronto (Daniele Busilacchi di Ancona-Giacomo Ielo di Pesaro)
Mattarella incarica Gentiloni, già ministro degli esteri del governo Renzi e cittadino onorario di Tolentino. Il segretario regionale del Pd di Tolentino, Francesco Comi, esprime soddisfazione sulla sua pagina Facebook. "Paolo Gentiloni, cittadino onorario e originario di Tolentino, - scrive Comi - è stato incaricato da Mattarella di formare il nuovo governo di transizione. Orgoglio e emozione da parte mia, della mia città, della mia Regione, di tutto il partito democratico delle Marche. Siamo pronti ed a fianco di Matteo Renzi per ripartire. Orgogliosi del coraggio, della coerenza del nostro segretario nazionale".
Sempre viva l'attenzione intorno alla questione sollevata dalla Protezione Civile di Tolentino, insieme alle associazioni Citysound e Agesci sulla gestione dei fondi raccolti per i terremotati.Dopo il comunicato del sindaco Pezzanesi (qui), i volontari hanno scritto una lettera aperta al primo cittadino di Tolentino che riportiamo di seguito integralmenteSindaco Giuseppe Pezzanesi, più che un comunicato, a questo punto, preferiamo inviarle una lettera aperta. Parlando in maniera diretta come si fa tra conoscenti. Noi, volontari della protezione civile di Tolentino, prendiamo atto del suo comunicato stampa dove si dichiara la futura restituzione dell’intera somma. Teniamo a precisare che tutta questa situazione non è stata certo causata dallo “scarso interessamento” del coordinatore del gruppo comunale e dai suoi più volte citati problemi personali. Che poi sono gli stessi problemi che affliggono molti nostri concittadini, purtroppo: la perdita della casa. Questi problemi personali non hanno fermato noi volontari che da subito abbiamo riconosciuto nel volontario Mirko Bibini (nella foto) un coordinatore “pro tempore/non ufficiale” che con dovere, tanta passione e poche ore di sonno è stato il punto di riferimento per tutti a Tolentino. Il suo lavoro è stato ineccepibile e ci ha permesso di continuare a dare supporto, di aiutare, anche senza la presenza del coordinatore designato. Come hanno potuto constatare tutti a Tolentino.Vorremmo farle capire che la sensazione di disagio che ha portato a scrivere il precedente comunicato non è nata perché non condividiamo le opere realizzate con tali fondi. Semplicemente non possiamo ignorare la facilità con cui si è deciso di spendere i soldi della raccolta solidale senza un minimo di discussione a riguardo con gli altri attori dell’iniziativa, noi, AGESCI Tolentino e Ass. Citysound. Noi abbiamo messo la faccia con privati ed aziende per ricevere quelle donazioni e non avremmo avuto problemi a spiegare come e perché avremmo dirottato le donazioni per la nostra Tolentino. Credo che nessuno avrebbe obiettato, se solo ce ne fosse stato dato il modo. Bastavano due minuti, una chiamata, perfino un sms.Lo “strascico dolente” purtroppo non è dato dal fatto che noi non abbiamo “capito responsabilmente l’accordo”, ma dal fatto che si creda sia solo una mera questione di soldi. Soldi restituiti, problema risolto. Purtroppo in causa vengono chiamati valori che valgono molto di più del denaro: la fiducia, la stima, il rispetto. Solo comprendendo questo potrà capire che non c’è nessuna strumentalizzazione politica dietro a questa situazione, solo una disillusione generale, e che le uniche tessere chiamate in causa non sono quelle di partito, ma quelle da volontari della protezione civile.Queste tessere rimarranno dentro le nostre tasche fino alla fine di questa situazione di emergenza. Può considerarla una PROMESSA.
Il Cineteatro Don Bosco gremito e il pubblico che canta le canzoni interpretate dalla band di Popsophia Factory sono immagini che segnano un altro grande passo verso la rinascita culturale della città di Tolentino (MC), duramente colpita dal terremoto. Immagini scattate in occasione del philoshow di Popsophia “Allegria di naufragi” , che si è svolto venerdì 9 dicembre.“Dopo una catastrofe è necessario agire con i fatti, ma anche le parole e la filosofia possono essere d’aiuto – ha dichiarato la direttrice artistica di Popsophia Lucrezia Ercoli - Da Friedrich Nietzsche a Bruce Springsteen, da Aristotele a Paolo Conte, abbiamo cercato di raccontare le inquietudini dell’uomo contemporaneo attraverso la profonda leggerezza della cultura pop”.Lo spettacolo è stato ispirato dalla celebre poesia di Giuseppe Ungaretti e ne ha messo in evidenza i due aspetti fondamentali: il trauma della perdita e l’energia vitale che trova risorse inaspettate dopo la catastrofe. Ad aprire il philoshow, infatti, è stato il rettore dell’Università di Camerino Flavio Corradini, autore dello slogan #ILFUTURONONCROLLA: “Popsophia è la risposta positiva a una ripresa che è importantissima in questo momento. Cerchiamo di non andarcene dai luoghi colpiti dal sisma, restiamo. Dobbiamo ricreare la comunità, trovarci di nuovo nelle piazze. Le città marchigiane devono tornare a vivere.” Un messaggio forte e di speranza, ribadito anche dagli interventi del filosofo dell’Università di Pisa Adriano Fabris: “La paura ci fa chiudere, ci fa erigere muri. Siamo alla continua ricerca di stabilità, ma qualcosa di stabile già c’è: lo troviamo in noi, nella fiducia. È la base del nostro vivere. È un’attitudine che diventa contagiosa, e diventa un sentimento più forte di ogni crollo: la solidarietà. Solo essendo solidali diventiamo ciò che già siamo” Il philoshow Allegria di naufragi fa parte della rassegna di tre spettacoli “RICOMINCIAMO DA QUI”, allestiti dall’Associazione Popsophia in collaborazione con il Comune di Tolentino e la Biennale dell’Umorismo nell’Arte. La rassegna si chiuderà il 16 dicembre con lo spettacolo Il bello e il brutto della vita: Beatles vs Rolling Stones. Tutti i philoshow sono ideati e diretti da Lucrezia Ercoli e interpretati dalla band musicale FACTORY composta da 7 elementi (Luca Cingolani alla batteria, Anna Greta Giannotti e Alessia Ippoliti alle chitarre, Matteo Moretti al basso, Leonardo Rosselli al sassofono, le voci di Rebecca Liberati e Gianluca Pierini), con la voce recitante di Pamela Olivieri, i video e la regia di Marco Bragaglia, la regia tecnica di Riccardo Minnucci e Matteo Lorenzini.Gli spettacoli sono a ingresso libero e si svolgono nel Cineteatro Don Bosco di Tolentino, una struttura che non ha riportato alcuna lesione dopo gli eventi sismici.Maggiori informazioni sul sito www.popsophia.it.
Dal sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, riceviamoIl Sindaco Pezzanesi prende atto della nota inviata e firmata dal coordinatore e da diversi componenti del gruppo comunale di Protezione Civile e contestualmente vuole precisare che a più riprese, in questo momento di crisi, pur comprendendo i motivi strettamente personali che hanno portato il coordinatore comunale ad allontanarsi dal proprio ruolo direttivo e da svolgere sotto l’egida del Sindaco in quanto capo del gruppo comunale di Protezione Civile, ha cercato di indirizzare l’operato dello stesso gruppo comunale, tenendo conto del particolare quanto grave momento che si sta vivendo a Tolentino e che difficilmente verrà dimenticato e comunque affrontato con livelli assistenziali pregevoli, sia per uomini che per mezzi, come riconosciuto a più livelli.Trattando la questione sollevata dai volontari tolentinati, è bene specificare che il Sindaco, più volte, ha già chiarito direttamente sia al coordinatore che al volontario Bibini che, pur non essendo d’accordo sul difetto di condivisione e comunicazione tra i vari sodalizi coinvolti, forse causato proprio da uno scarso interessamento del coordinatore, le somme utilizzare sono servite per consentire la ripresa del normale servizio mensa delle scuole verso gli alunni e che quindi parte dei soldi sono stati utilizzati per l’allestimento dei locali dove servire i pasti alle persone attualmente ospitate presso i punti di prima accoglienza e quindi hanno permesso: l’affitto della tensostruttura adibita a locale mensa e del relativo pavimento, montata in piazza Ugo La Malfa; l’affitto del pavimento per la tensostruttura adibita a mensa nello Spazio ‘815; l’affitto della tensostruttura e del pavimento allestita nell’area camper in zona Sticchi; per l’acquisto (400 euro) di una lavasciuga per il centro di prima accoglienza della chiesa Sacro Cuore, località La Rancia; per l’acquisto (300 euro) di un computer donato all’Istituto comprensivo Don Bosco.Come risulta fondi spesi per essere di aiuto alle popolazioni colpite dal terremoto e soldi donati per lo più dalla Comunità cittadina erogati in favore di altri tolentinati che si trovano a vivere un momento di grave disagio.Resta inteso che quanto speso è stato di fatto anticipato dalla Pro Loco TCT e che il Comune provvederà a restituire, attraverso la contabilità straordinaria del sisma, quanto di spettanza, come comprovato dai documenti contabili, così da ripristinare con le giuste somme il conto corrente dedicato alla raccolta fondi e come già anticipato al gruppo comunale della Protezione Civile affinchè gli stessi possano utilizzare questi fondi per scopi che al momento a noi sfuggono ma che certamente saranno più importanti di quelli che il presidente della Pro Loco aveva già individuato.Tutto ciò lascia comunque uno strascico dolente per lo stesso gruppo che dimostra di non aver capito responsabilmente l’accordo con la Pro Loco, tra l’altro fatto spontaneamente, senza più interessarsi delle destinazioni delle somme a disposizione.Su tutto ciò il Sindaco non ha interagito, pur essendo il responsabile della Protezione civile comunale e acconsentendo ad impegnare determinate somme per scopi estremamente necessari del proprio Comune, cui il terremoto ha inflitto danni ingenti, in alcuni casi gravissimi, che la Città piangerà fortemente. Quello che appare vergognoso e il voler cercare una polemica politica, per un problema solo di rapporti che si dava per risolto e reso più grande di quello che è in maniera inspiegabile in un momento in cui la Città è impegnata a risolvere problemi ben più importanti.
Protezione Civile di Tolentino, Citysound e Agesci gruppo Scout Tolentino 1 chiedono chiarezza sull'utilizzo dei fondi che hanno raccolto a favore delle vittime del terremoto e versati sul conto della pro loco tolentinate. E i volontari della Protezione Civile si dichiarano pronti a riconsegnare le divise qualora non rientrino in possesso dell'intera somma a loro riconducibile entro martedì prossimo.A seguito di una riunione svoltasi mercoledì sera, presidente e volontari della Protezione Civile hanno stilato un documento, diventato poi una lettera ufficiale inviata al sindaco, alla giunta e ai consiglieri comunali nella quale si legge che fin dal 28 agosto hanno iniziato una raccolta fondi a favore delle popolazioni terremotate. "Non avendo un proprio conto corrente e presentando l'urgenza di avviare la raccolta, si sono avvalsi della gentile disponibilità della pro loco Tct che ha messo a disposizione il proprio conto corrente, già aperto e con saldo zero. (...) Accordi verbali presi di persona e confermati alla cena del primo evento benefico del 30 agosto tra i responsabili della Protezione civile, il presidente della pro loco e il sindaco di Tolentino stabilivano che l'intero ammontare dei fondi raccolti tramite gli eventi organizzati in collaborazione con la Protezione Civile sarebbe stato gestito dagli stessi volontari, giustificando ogni singola voce di uscita e stabilendo democraticamente gli interventi benefici da effettuare. Questo primo incontro ha visto come parti interessate e quindi testimoni di questo accordo verbale anche anche i responsabili del gruppo scout di Tolentino e dell'associazione Citysound.I sottoscritti volontari, hanno richiesto un saldo del conto per pianificare degli interventi benefici e sono venuti a conoscenza che, benchè il saldo sia congruo con il totale della raccolta fondi, tali risorse siano già state immobilizzate per il pagamento di fatture per operazioni decise in maniera autonoma dal presidente della pro loco, connesse al sisma.I sottoscritti volontari si dissociano da tale uso arbitrario delle donazioni dei privati e delle aziende, soprattutto perchè gli accordi verbali presi in data 30 agosto 2016 non sono stati rispettati e chiedono inoltre di ritornare in possesso dell'intera somma decurtata degli eventi organizzati dalla pro loco entro martedì 13 dicembre. Siamo a precisare che se ciò non dovesse accadere, procederemo alla immediata restituzione dei tesserini". La cifra in questione si aggira intorno ai 20mila euro.Dello stesso tenore anche la nota a firma congiunta da parte di Agesci e Citysound:"Entrambi i gruppi, CitySound e A.G.E.S.C.I. gruppo scout Tolentino 1, dichiarano di non essere stati mai al corrente della gestione economica del conto corrente intestato alla Pro loco di Tolentino dove vi erano confluiti tutti i fondi ricavati dalle varie iniziative solidali destinate alla popolazione vittima del sisma di Amatrice del 24 agosto 2016.Abbiamo appurato solo dopo suddetta riunione che i fondi da noi raccolti con varie iniziative di volontariato sono stati destinati invece ad altri scopi diversi da quello inizialmente concordato e utilizzati senza nostro consenso. Il nostro dispiacere è essere venuti a conoscenza del cambio di destinazione solo a cose fatte e soprattutto da persone estranee all’amministrazione comunale. Ci dissociamo da qualsiasi uso sia stato fatto della somma raccolta in quanto non sappiamo con precisione l’utilizzo che ne è stato fatto. Confidiamo che ci venga risposto in modo chiaro e che comunque questo denaro sia stato impiegato per scopi altrettanto nobili".Molto probabilmente, la vicenda finirà già mercoledì in consiglio comunale per una mozione urgente che starebbero predisponendo i consiglieri Gian Mario Mercorelli e Mauro Sclavi.
Proseguono le attività coordinate dal Dipartimento della Protezione civile per la predisposizione delle aree e il posizionamento dei container nei comuni che hanno richiesto questa soluzione per i cittadini impossibilitati ad allontanarsi temporaneamente dalle zone colpite dal sisma del 30 ottobre.A Camerino entro pochi giorni verrà completato il posizionamento dei container nella prima area e inizieranno i lavori di installazione nella seconda area individuata dal Comune. Questa mattina, inoltre, hanno preso il via a Pieve Torina le attività di predisposizione del sito che ospiterà gli insediamenti con i container.Previsto entro domani l'avvio delle stesse operazioni anche a Tolentino nell’area individuata all’interno della zona industriale La Rancia, in via Colombo per la sistemazione dei container che saranno messi a disposizione delle persone che non possono rientrare nelle proprie abitazioni in quanto fortemente danneggiate dal sisma e quindi dichiarate inagibili.Il Sindaco e la Giunta, infatti, in questi giorni, hanno adottato diversi atti deliberativi per la realizzazione del villaggio temporaneo con container prevedendo tre aree di moduli per 402 posti letto complessivi. Sono previsti container dormitorio con bagno, container con spazi comuni, container corridoi e con uffici. Il Sindaco ha già formalizzato il mandato agli uffici comunali per ufficializzare gli ordinativi necessari e per portare a compimento l’operazione di allestimento del villaggio anche in considerazione dell’imminente stagione invernale.Contemporaneamente, sempre il Sindaco e la Giunta, hanno dato mandato per la fornitura degli arredi necessari per i container. Saranno acquistati 402 due letti singoli con materassi e guanciali, 176 tavoli, 570 sedie, 402 armadi, 134 comodini, 804 paia di lenzuola, 402 piumoni e coperte invernali, 804 asciugamani, 51 tavoli da mensa, 402 sedie da mensa, 17 panche con appendiabiti, 34 divani e 134 apparecchi per illuminazione da comodino.Tutti gli ordini e gli acquisti sono stati fatti in accordo con il Dipartimento di Protezione Civile ed effettuati mediante Consip spa che ha provveduto ad espletare le gare per le forniture.La realizzazione di aree container, al momento, informa il Dipartimento, è stata richiesta anche dai comuni di Amandola, Petriolo, San Ginesio e San Severino Marche.
Il Liceo Classico di Tolentino organizza un evento il 10 dicembre con un ospite speciale: Ludovica Valli. Gran parte del ricavato sarà inoltre devoluto alle vittime del terremoto della zona.Iniziativa benefica, quindi, quella che si svolgerà alle Terme di Santa Lucia a Tolentino il 10 dicembre a partire dalle ore 23.30.Le classi quinte del liceo classico hanno voluto organizzare la loro solita festa di istituto offrendo anche un aiuto importante alle popolazioni rimaste vittime del terremoto. Il tema dell’evento, intitolato Clepsydra, sarà il tempo e, per riuscire a raggiungere il loro obiettivo, i ragazzi hanno chiamato anche un ospite importante: Ludovica Valli, splendida tronista di Uomini e Donne. Gli organizzatori hanno anche preparato delle navette che partiranno da molte zone del territorio maceratese. Si prospetta dunque una serata all’insegna del divertimento senza mai dimenticare ciò che è successo nel recente passato alle persone colpite maggiormente dal terremoto, godendosi il presente ma con un occhio sempre al futuro delle stesse persone.Per maggiori informazioni visitare il link: https://www.facebook.com/clepsydraclassicotolentino/?fref=ts
Continua al Cineteatro Don Bosco la rassegna di tre philoshow, dal titolo “Ricominciamo da Qui”, che con la piacevolezza della cultura pop cercherà di rispondere alle grandi domande che aleggiano in questi giorni difficili.Ancora uno spettacolo inedito allestito dall’Associazione Popsophia in collaborazione con il Comune di Tolentino e la Biennale dell’Umorismo nell’Arte.Gli appuntamenti, ideati da Lucrezia Ercoli, direttrice artistica di Popsophia, sono a ingresso libero presso il cineteatro Don Bosco di Tolentino, una struttura che non ha riportato alcuna lesione dopo gli eventi sismici.Venerdì 9 dicembre, alle ore 21.15 attesa per “Allegria di Naufragi: alla ricerca di un centro di gravità da Epicuro a Franco Battiato”, con il filosofo dell’Università di Pisa Adriano Fabris. Tutti i philoshow sono ideati e diretti da Lucrezia Ercoli e interpretati dalla band musicale Factory composta da 8 elementi, con la voce recitante di Pamela Olivieri, i video e la regia di Marco Bragaglia, la regia tecnica di Riccardo Minnucci e Matteo Lorenzini.
Dalle Iene un messaggio di vicinanza e un appello a sostegno delle persone colpite dal sisma. Filippo Roma, da sempre amico della provincia di Macerata, ha lanciato un appello con un video-messaggio nel quale sottolinea la sua vicinanza alle persone colpite dal sisma, in particolare quelle di Camerino, San Severino e Tolentino dove più volete è stato protagonista di spettacoli apprezzatissimi dal pubblico, "Per i regali di Natale vi invito a comprare i prodotti provenienti da queste zone, il futuro non crolla e Le Iene portano bene".[video width="848" height="480" mp4="http://picchionews.it/wp-content/uploads/2016/12/IMG_6957.mp4"][/video]"
Via dagli alberghi chi non ha i requisiti. E' questo il senso della nuova circolare firmata dal capo dipartimento della protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, che riguarda le procedure per assicurare un’adeguata assistenza alle popolazioni colpite dai terremoti di agosto e ottobre presso strutture alberghiere che si sono rese disponibili a garantire tale ospitalità transitoria, anche al di fuori del territorio comunale o regionale di provenienza dei cittadini. Così, chi dopo il terremoto è ospitato negli alberghi ma non ha più i requisiti, dal 7 gennaio avrà 5 giorni di tempo per trovare un’altra sistemazione o potrà restare nella struttura pagando di tasca propria. L'unica eccezione riguarda chi ha dei figli che stanno frequentando la scuola nel comune dove hanno trovato ospitalità.L'ordinanza di Curcio recita: “A seguito dei terremoti del 26 e 30 ottobre, infatti, per tutelare la pubblica incolumità è stato deciso, anche in forma generalizzata e non formalizzata, – ricorda la prociv nazionale – di allontanare le persone dagli edifici e dai centri abitati interessati dalle scosse e di accoglierle in strutture al coperto, data l’evoluzione delle condizioni meteoclimatiche nelle aree interessate e della conseguente impossibilità di assistere adeguatamente i cittadini stessi attraverso l’allestimento di aree attendate. Come noto, l’assistenza alberghiera era stata esplicitamente ricompresa, dopo il terremoto del 24 agosto con l’art. 4 dell’ordinanza n. 394/2016, tra le diverse misure attivabili per garantire una assistenza transitoria, dopo la chiusura delle aree di accoglienza in tenda, ai residenti in edifici valutati, a seguito delle verifiche di agibilità, con un esito “diverso da A”, ovvero non agibile”.Dopo i terremoti del 26 e 30 ottobre, che hanno comportato un’estensione del territorio interessato e un conseguente incremento del numero degli edifici da controllare, le verifiche di agibilità degli immobili attraverso le schede Aedes e con procedure speditive FAST sono in corso e richiederanno, necessariamente, diverse settimane. In questo periodo di tempo, quindi, la perdurante precarietà è riconosciuta quale elemento che dà accesso alla fruizione dell’ospitalità alberghiera in forma generalizzata fino alla messa a regime delle procedure di verifica di agibilità/utilizzabilità delle abitazioni. In tal senso, fino al 6 gennaio 2017 (incluso), i Comuni interessati dagli eventi sismici dovranno attestare, alla data dei terremoti, la semplice condizione di residenza/dimora abituale delle persone ospitate segnalate, tramite le Regioni, dalle strutture alberghiere. Tale attestazione sarà necessaria per coprire, con le risorse disponibili per la gestione dell’emergenza, le spese sostenute.Contemporaneamente, sempre entro il 6 gennaio prossimo, le Regioni e i Comuni devono predisporre delle procedure univoche per individuare, non più in modo generalizzato ma puntualmente, le persone che possono essere ospitate nelle strutture ricettive in quanto: residenti/dimoranti in edifici classificati con esito diverso da “A” delle schede AEDES, o per i quali risulti presentata la relativa richiesta di sopralluogo residenti/dimoranti in edifici classificati con esito “non utilizzabile” nella scheda FAST residenti/dimoranti per i quali risulti presentata la relativa richiesta di sopralluogo o risulti programmata, da parte del Comune, una verifica a tappeto residenti/dimoranti in edifici ricadenti all’interno di “zone rosse” Tutte le persone che non rientreranno in questi casi, a partire dal 7 gennaio avranno cinque giorni per organizzare il rientro in abitazioni agibili/utilizzabili o, comunque, per lasciare la sistemazione in albergo, termine dopo il quale le spese saranno poste a loro carico. Il termine dei cinque giorni verrà applicato anche ogni qualvolta le condizioni specificate verranno meno in date successive al 6 gennaio 2017, con il procedere delle verifiche di agibilità.Questa procedura non si applica per le famiglie ospitate in alberghi di Comuni diversi da quelli di residenza che, per l’anno scolastico in corso, hanno figli iscritti a Istituti scolastici nei Comuni di accoglienza. Per loro, infatti, permane il diritto di rimanere nelle strutture alberghiere ad esse assegnate". Secondo quanto si apprende dalla stessa protezione civile nazionale, sono in campo 164 squadre di tecnici ed esperti abilitati per le verifiche di agibilità con procedura FAST (Fabbricati per l’Agibilità Sintetica post-Terremoto) sugli edifici privati attivata, dopo gli eventi sismici del 26 e del 30 ottobre, nelle Regioni Umbria, Abruzzo, Marche e Lazio. Nella Regione Marche dalle 10.210 verifiche effettuate risultano 3.778 (46%) edifici agibili e 365 che, pur non essendo danneggiati, risultano “non utilizzabili” per solo rischio esterno. Sono invece 4.112 (50%) gli edifici “non utilizzabili” mentre 1.955 le verifiche senza esito.
Riparte al Cineteatro Don Bosco, dopo il sisma, la stagione teatrale del Teatro Vaccaj di Tolentino. Lo annunciano il Comune, la Compagnia della Rancia e l'Amat. La Compagnia teatrale, nonostante ll'inagibilità dell'Auditorium San Giacomo, sua sede operativa, si è impegnata fin dai primi momenti per non perdere nemmeno uno degli spettacoli programmati, riuscendo a trovare nuove date. "Il legame con la città è sempre rimasto vivo e forte, e oggi lo è ancora di più. Tolentino - dice il direttore artistico Saverio Marconi - è la nostra casa, lo è stata all'inizio della nostra avventura e lo sarà ancora. Non ci siamo arresi e fermati dopo l'incendio del Vaccaj nel 2008 e non ci fermerà nemmeno questo terremoto. Siamo vicini ai cittadini colpiti dal sisma e ci auguriamo, nel nostro piccolo, di contribuire alla ripresa". La stagione si aprirà il 20 dicembre con una commedia che in Francia è in scena da oltre 5 anni: "Tre donne in cerca di guai", con Corinne Clery, Barbara Bouchet e Iva Zanicchi. (Ansa)
Grande prova di orgoglio per la Nuova Simonelli Tolentino che ritrova il proprio Palasport e la vittoria dopo le ultime tre sconfitte. Con i progressivi recuperi di Lancioni, Nardi, Sorci e l’utilizzo part time di Novatti, finalmente coach Carlo Cervellini riesce a ritrovare la fisionomia di squadra da lungo tempo persa a causa degli infortuni e della tragedia del terremoto, che hanno costretto gli atleti tolentinati ad allenamenti incompleti, saltuari e sempre in palestre rimediate e non regolamentari.La vittoria contro Loreto Pesaro, al termine di una gara largamente in equilibrio per 35’, restituisce un po’ di serenità ad un ambiente che ha dovuto affrontare grosse difficoltà per cercare di mantenere i livelli minimi di attività del settore giovanile e della serie C. Ora con il recupero del proprio palas ed il lento ritorno alla normalità la società auspica un progressivo recupero in classifica per tirarsi fuori dalla zona calda e ritornare ad occupare posizioni più consone al proprio blasone. Tornando alla vittoria contro Loreto Pesaro, dopo un inizio favorevole agli ospiti (0-8 al 3’), la gara è diventata equilibrata (18-24 al 10’, 37-39 all’intervallo), per poi proseguire punto a punto anche nel terzo quarto (46-45 al 30’). Si decide tutto in un quarto periodo dall’inizio scoppiettante per le triple di Pelliccioni, Cavoli, Temperini e Novatti (55-54 al 34’). Altre tre bombe consecutive di Pelliccioni, Sorci e Francesconi valgono il 66-54 al 36’, ma l’immediato uno-due di Sinatra e Baiocchi riduce fino al 66-59, costringendo coach Cervellini al time out. Nardi trova il canestro da fuori poi i viaggi in lunetta di Temperini regalano a Tolentino il 6/6 che fissa il 74-59 a -42’’. Ormai il tempo a disposizione scarseggia e la gara si chiude con la tripla di Sinatra e l’ultimo canestro di Nardi a fissare il finale 76-62.Ora la Nuova Simonelli è attesa dalla doppia sfida di giovedì 8 dicembre a Porto San Giorgio e di sabato 10 dicembre al PalaChierici contro Jesi: due dirette concorrenti contro le quali bisognerà assolutamente dare continuità alla classifica per proseguire nella marcia di risalita verso posizioni più tranquille. IL TABELLINOBasket Tolentino - Loreto Pesaro 76-62Tolentino: Sorci 8, Nardi 10, Temperini 12, Prati 1, Francesconi 3, Pelliccioni 20, Lancioni 2, Cimini 2, Severini 9, Novatti 9, Salvucci, Giuliani ne. All. Cervellini Pesaro: Savelli F. 17, Cambrini 10, Savelli L. 11, Gjinaj 6, Cavoli 3, Sinatra 10, Baiocchi 5, Corsini, Roberti, Di Noto ne. All. Surico Parziali: 18-24, 19-15, 9-6, 30-17. Arbitri: Giardini, Menichelli
Cordoglio a Tolentino per la scomparsa di Romano Pascucci, papà del luogotenente dei carabinieri Claudio già in servizio fino a un mese fa presso il reparto di P.G. del tribunale di Macerata.Romano Pascucci aveva 85 anni. Oltre al figlio Claudio, lascia la moglie Anna, la nuora Roberta, i nipoti Marco, Luca e Sara e il fratello Gino.Lo scorso 9 settembre aveva festeggiato insieme alla compagna di una vita il 55esimo anniversario di matrimonio. La salma è stata composta nella sala del commiato Terracoeli di Tolentino. I funerali si terranno nella chiesa dello Spirito Santo di Tolentino alle ore 15 di mercoledì 7 dicembre.Alla famiglia Pascucci le sentite condoglianze della redazione di Picchio News.