"Le fontanelle hanno sempre rappresentato un punto d’incontro e di ristoro per gli anziani, per gli adulti, per i bambini, per chi resta in città nei periodi caldi, per i turisti in visita e che decidono di avventurarsi in passeggiate a piedi lungo i viali o le piazze del centro, alla scoperta di angoli nascosti, insomma un rinfrescante punto riferimento per le assolate giornate da trascorrere in centro o nella città. Oggi, purtroppo dobbiamo rilevare come in alcuni casi troviamo fontanelle dismesse e in balia al degrado e abbandono, mentre un tempo davano un servizio importante soprattutto con il caldo estivo". Lo sottolinea il consiglio di quartiere Centro Storico di Tolentino che prosegue: "Non è, infatti, possibile fare affidamento sulla presenza di fontanelle per dissetarsi lungo viale Cesare Battisti, infatti sono inattive ormai da tempo, se si fa eccezione per le fontanelle nell’area antistante alla Concattedrale di San Catervo e nel parco John Lennon"."Noi sosteniamo che le fontanelle, oltre ad essere parte dell’arredo urbano, dovrebbero fornire un servizio ai cittadini... se sono chiuse vengono meno alla loro funzione. Non ha senso possedere delle strutture e sprecarle non utilizzandole - proseguono ancora i rappresentanti del consiglio di quartiere in un appello rivolto all'amministrazione comunale - Le fontanelle cui facciamo riferimento, sono opere realizzate dallo scultore Nino Patrizi, in marmo e bronzo, rappresentavano, la lumaca, la rana e la tartaruga e considerate anche piccoli capolavori, a testimonianza delle eccellenze artistiche del territorio.
Le sculture, furono commissionate dell’Amministratori degli anni 50, per un progetto ad ampio respiro di arredo urbano.Infatti, furono collocate in tre aree del centro storico e i siti erano ben curati e ben tenuti e questi piccoli monumenti richiamavano l’attenzione dei cittadini e dei turisti".Si poteva ammirare la fontanella della lumaca nell’area dei giardini pubblici, la fontana della Rana, presso il piazzale antistante alla Basilica di San Catervo, mentre passeggiando in via Roma ci s’imbatteva nella fontanella della tartaruga."Poi nel corso degli anni, mentre alcune fontanelle, del centro storico, soprattutto quelle in ghisa, per questioni di manutenzione, sono scomparse e mai sostituite, diversa sorte, per le tre fontanelle dello scultore Nino Patrizi.All’inizio degli anni 2000 (Del. Giunta Municipale n. 60 del 20.02.2002 deliberazione della Giunta Municipale n. 376 del 20.09.2002 approvazione atto d’indirizzo e successive), nell’ambito della progettazione concernente la sistemazione di viale Cesare Battisti, uno dei viali più attraversati per la sua posizione strategica, diede incarico di redigere un progetto con lo scopo di valorizzare e migliorare la funzione del percorso storico che collega via della Pace a corso Garibaldi.
La sistemazione del viale, è stata realizzata con un progetto funzionale, arrivando a integrare tre ambiti ben distinti: isole verdi, percorsi pedonali e sede stradale.La sistemazione fù arricchita poi con la posizione delle tre fontanelle artistiche, di cui abbiamo parlato, lungo l’asse del percorso pedonale.Grazie alla realizzazione del progetto fù valorizzata e restituita alla città e ai cittadini una vecchia consuetudine, che si era persa, per lo stato di degrado raggiunto prima dell’intervento, di fatto il viale riorganizzato e arredato è diventato il viale della passeggiata.Passeggiata arricchita quindi, dalla possibilità di poter usufruire dell’acqua fresca delle tre fontanelle".
Per lungo tempo le tre fontanelle, sono state ben curate e mantenute, "ma negli ultimi anni due fontanelle su tre, hanno perso la loro funzione - prosegue ancora l'apello - Infatti, l’acqua non scorre più, nelle vasche di contenimento e troviamo solo sporcizia e foglie cadute dagli alberi e questo provoca oltre che degrado, anche problemi igienico-sanitari (cattivi odori, presenza d’insetti, ecc).Per questo chiediamo un piano di manutenzione e ripristino delle due fontanelle, e veder di nuovo scorrere l’acqua, come qualche tempo fa e “ far bere acqua fresca, raccolta dallo zampillo"."Di recente abbiano verificato del posizionamento di targhe riportanti informazioni sull’autore delle sculture, come da documentazione fotografica - prosegue l'organismo di cittadini - Un giusto riconoscimento per l’autore delle scultore, che tutti in città, o visitatori, considerano opere di grande valore nel loro genere, una scelta importante in onore allo scultore e questo aiuta i cittadini a ricordare, e ai turisti a conoscere la storia delle fontane.
Però dobbiamo fare un piccolo appunto, mettendo in discussione il materiale usato per le targhe segnaletiche e la loro collocazione.Il materiale utilizzato è traslucido e crea un effetto di contrasto durante le ore diurne, alla luce del sole si crea un fenomeno a riflesso, che, rende impossibile la lettura delle targhe, questo nelle due fontane dedicate alla tartaruga e alla rana.
Per quanto riguarda la fontanella rappresentate “la lumaca“ unica fontanella dove scorre e sgorga l'acqua….annotiamo la targa collocata nella parte anteriore e quindi difficilmente visibile alla lettura. Tre piccoli problemi estetici e non funzionali allo scopo, sicuramente di facile risoluzione.Per poi evitare l’utilizzo improprio e non rispettoso dell’habitat (esp.vaschette utilizzate per lavarsi i piedi), come avevamo già segnalato (prot. 20 ottobre 2016) chiediamo di realizzare un sistema di video controllo"."A distanza di quasi 2 anni, ancora oggi ci ritroviamo a parlare delle nostre fontanelle, e a chiedere al Sig. Sindaco e agli amministratori, di realizzare un piano-fontanelle per i cittadini, per il centro e la città intera - concludono - Chiediamo la realizzazione di un progetto per dotare il centro storico e le aree periferiche di punti-acqua, tenendo conto dei luoghi più frequentati e della vicinanza di scuole o spazi pubblici. E di ripristinare e riaccendere quelle fontanelle che sono presenti lungo viale Cesare Battisti e nei pressi di piazza Mazzini. Le fontanelle spente purtroppo fanno venir meno un servizio che, soprattutto nei mesi più caldi dell’anno, è importante".
Il ferro dell'armatura si corrode anche se è coperto da cemento. Una corrosione lenta, meno visibile, ma intuibile da alcuni segnali ben chiari. "I segnali di pericolo possono essere costituiti da fenomeni non trascurabili di schiuma che fuoriescono dal calcestruzzo e dai disallineamenti geometrici" come nel caso del Ponte Morandi di Genova. Infatti "l'intradosso del ponte vicino al pilastro è già sporgente" come le immagini tristemente note lasciano intuire. Lo sostiene Angelo Teobaldelli, ingegnere aerospaziale tolentinate, esperto in corrosione dei materiale, che sulla pericolosità di ponti e cavalcavia in Italia, già in febbraio aveva lanciato un allarme, dovuto proprio al pericolo di questa corrosione "nascosta" e, forse sottovalutata. Già alcuni mesi fa sosteneva che "quando la manutenzione dei ponti è scarsa e/o quasi totalmente assente e il ferro all'interno del cemento armato si corrode, qualcuno non lo sa e pensa che sia sufficiente coprire con il cemento il ferro dell armatura per non farlo arrugginire, e crolla perché in questo caso manca la resistenza al taglio ed alla flessione del ponte".
Alla luce del disastro di Genova, sembra quasi un'analisi profetica: "E' successo di nuovo, ancora succederà specialmente in quei ponti senza protezione catodica contro la corrosione delle barre di rinforzo". Un fenomeno che nelle città vicino al mare, sottolinea l'ingegnere, è amplificato per l'azione corrosiva dei cloruri. I ferri corrosi, spiega, non sono in grado di offrire l'adeguata resistenza a taglio e flessione di un materiale, come il calcestruzzo, che ha un peso specifico di 2500 chili per metro cubo.
“Eroi e supereroi” sarà il tema dell’edizione 2018 di Biumor, il festival annuale dedicato alla filosofia dell’umorismo, realizzato da Popsophia in collaborazione con la Biennale Internazionale dell’Umorismo nell’Arte di Tolentino, che si terrà nelle giornate del 24, 25 e 26 Agosto al Castello della Rancia di Tolentino.Un’occasione per celebrare due anniversari indimenticabili. Nel 1928, esattamente 90 anni fa, Walt Disney inventa Topolino, un personaggio sempre capace di rinnovarsi e adattarsi al mutamento della società, che ha segnato la formazione e la crescita di intere generazioni; quarant’anni fa approdava invece sul grande schermo Atlas Ufo Robot che sovverte lo scenario televisivo e mediatico italiano raccontando la storia del principe Duke Fleed (Actarus), in fuga dal suo pianeta a bordo del robot Goldrake, che lotta eroicamente al fianco degli umani contro il Re Vega.
“Due Weltanschauung diverse dell’animazione, quella Occidentale e quella Orientale, a cui abbiamo deciso di dedicare la sesta edizione di Biumor. – ha dichiarato la Direttrice Artistica Lucrezia Ercoli – Eroi di carta, da Topolino a Goldrake, che hanno costituito vere e proprie icone pop dell’esperienza adolescenziale”.Il maestoso Castello della Rancia sarà animato da un programma ricco di rassegne e appuntamenti che dal pomeriggio a notte inoltrata coinvolgerà numerosi ospiti: da Vittorio Lattanzi, redattore del sito web satirico Lercio.it, allo scrittore Dario Janese, da Luca Mastrantonio, giornalista del Corriere della Sera, a Riccardo Lombardelli, creatore della pagina Facebook “Il doppiatore marchigiano”, dal sociologo Ivo Germano all’artista Michele Gambini. I diversi appuntamenti saranno scanditi inoltre anche dalla presenza di nomi illustri della filosofia italiana – Alessandro Alfieri, Umberto Curi, Simone Regazzoni, Cesare Catà, Salvatore Patriarca, Tommaso Ariemma e Riccardo Dal Ferro - i quali indagheranno, con la chiave dell’umorismo, i tanti miti contemporanei che coinvolgono eroi e eroine del presente e del passato.“Biumor caratterizza la fine dell’agosto tolentinate da sei anni e torna al Castello della Rancia per realizzare un evento culturale inedito in una città che si è sempre distinta per innovazione artistica e promozione turistica” – dichiara il sindaco Giuseppe Pezzanesi – “Un’occasione che rilancia il dibattito culturale intorno ai temi legati alla nostra Biennale dell’Umorismo, un’eccellenza della città di Tolentino”.
“Il Festival dell’Umorismo è un progetto di respiro nazionale che ha riattivato il turismo culturale e valorizzato le eccellenze del nostro territorio. – aggiunge Silvia Luconi, Vicesindaco e Assessore al Turismo – “Per la nostra cittadina è anche un’occasione per rilanciare dopo i danni degli eventi sismici il valore turistico dello splendido monumento del Castello della Rancia.” “Le giornate di Biumor di fine agosto a Tolentino sono un’opportunità di riflessione attenta, appassionante e popolare” - dichiara Alessia Pupo Assessore alla Cultura - “Per questo abbiamo accolto con entusiasmo la nuova sfida proposta da Popsophia, crediamo che il tema scelto per questa VI edizione possa raccontare, tra tradizione e innovazione, l’umorismo dei cartoni che hanno caratterizzato l’infanzia e l’adolescenza di tantissime generazioni. “ La partecipazione alle giornate del Festival ha valore di formazione e rientra nelle attività riconosciute dall’Ufficio Scolastico Regionale come valide ai fini dell’aggiornamento docenti.Il programma completo del Festival è disponibile sul sito www.popsophia.it
La giovanissima Irida Nasic nuova regina delle Marche e ben 8 bellezze alle finali nazionali di Taormina, un record. E’ questo il verdetto della serata di San Ginesio che giovedì ha incoronato la 30° Miss Marche del concorso “Una ragazza per il cinema”.
Corona e fascia sono andate alla 16enne Irida Nasic, tolentinate con origini albanesi studentessa al Liceo Coreutico “Filelfo”. Alta 1,74, viso dolce e sguardo profondo, la Nasic ha prevalso su altre 15 ragazze (più 2 fuori concorso) di tutta la regione. Succede così alla sensuale Rosa Setola, modella civitanovese che, grazie al trionfo nel concorso, ha mosso i primi passi nel mondo del cinema: comparsa in un film e figurante speciale in due pellicole.
La Nasic si godrà pertanto la partecipazione alle finali nazionali in Sicilia dal 5 al 9 settembre, un’esperienza-vetrina che diventa anche una piacevole vacanza. Con lei altre 7 bellezze, mai le Marche ne avevano date così tante. A cominciare dalla seconda classificata, la 17enne Aurora Pasquali di Monte Urano e proseguendo con la prorompente 19enne Angelica Rignanese di Porto Recanati, Kerry Montemaggio 19 anni di Montegiorgio, Veronica Seghetti 17 Porto San Elpidio, Anna Teokharidi, 25 Monte Urano, Chiara Santini 22 Tolentino e Noa Planas 16 di Gabicce.
La serata è stata condotta abilmente dal duo Febo Conti-Sonia Amaolo e, nonostante la pioggia delle ore precedenti nonché temperature novembrine, ha portato tantissima gente al Parco di Colle Ascarano. Le ragazze hanno sfidato il freddo più di tutti, sfilando col costume del concorso, in abito da sera e in intimo. Molto applaudite le performances dei due cantanti prodigi del territorio, Emanuele Saltari e la piccola Nicole Marzaroli finalista dell’ultimo “Zecchino d’oro”.
Presidente della giuria il sindaco di San Ginesio Giuliano Ciabocco (che ha ringraziato Febo Conti e “Una ragazza per il cinema” per aver rinnovato la scelta sul borgo confermandosi vicino ad un paese ancora ferito dal sisma), tra i votanti anche figure di spicco come gli attori Savino Marè e Phil Conti.
Non è stato ancora ritrovato il corpo di Jimm Idalinya il giovane scomparso in mare questa notte dopo un bagno notturno con gli amici a Civitanova. Il ventenne, di origini keniane era da anni residente a Tolentino e ieri sera si trovava in spiaggia con alcuni amici.
Jimm si è tuffato intorno alle 4.30 di stanotte e non è più riemerso: immediati sono scattati i soccorsi e le ricerche.
Giovane calciatore di enormi potenzialità, ha giocato in Eccellenza con il Tolentino nella stagione del 2014/2015. Spettacolare il gol che lo vidie protagonista contro il Falerone.
Mercoledì 8 agosto il Laboratorio Artistico Bura ha messo in scena al Bura di Tolentino un riadattamento di "Aspettando Godot", famosissimo testo di Samuel Beckett, a cura del regista Fabio Bacaloni e presentato dall’aiuto regia Genny Ceresani.
"In scena la coppia di personaggi, Estragone e Vladimiro - raccontano gli organizzatori - è moltiplicata e smembrata in un'attesa senza tempo e spazio. Il non-sense pervade l'azione: movimenti irrazionali e apparentemente non collegati alla realtà creano veloci quadri per poi subito dopo distruggerli in un'attesa senza soluzione. Lo stare e non fare è un azione importante quanto il muoversi affannosamente. Un mix di musiche ci accompagna attraverso tempi lontani e distanti fra loro, mentre il finale ci collega ad una quotidianità che accomuna tutti noi come uomini alla ricerca e nell'attesa di qualcosa che forse non arriverà mai".
"Troviamo un cast di attori molto vario - continuano - sia per età che per esperienza, ma che nel complesso è stato capace di affascinare e coinvolgere il numeroso pubblico in questo viaggio. Lo spettacolo è stato dunque messo in scena da: Liliana Bartolozzi, Nazareno Bacaloni, Sara Della Ceca, Giorgio Epifani, Nicola Felicetti; Barbara Migliorelli, Maria Adele Pezzanesi, Michele Polisano e Sonia Salvucci. Foto e video rispettivamente di Marco Trobbiani e Fabio Palmieri".
A due anni di distanza da quando venne riconsegnata alla città completamente restaurata, nella notte fra domenica e lunedì l'imbecille di turno ha pensato bene di imbrattare la storica scritta della Shell vicino al Ponte di Mancinella a Tolentino.
La scritta venne riconsegnata alla città il 27 luglio del 2016. A seguito del restauro delle antiche mura urbiche, su un antico muro che delimitava una storica pompa di benzina, non più esistente da qualche decennio, faceva bella mostra di sé un pittogramma con il marchio Shell. Da lì la decisione di restaurarlo. L'altra notte, però, il vandalo di turno ha voluto rendersi protagonista di questa inutile bravata che obbligherà l'amministrazione comunale a spendere denaro pubblico per ripristinare la situazione esistente.
Un vasto incendio è divampato nel pomeriggio di oggi, intorno alle 16, in Località Rocchetta a Tolentino. A prendere fuoco sterpaglie e colture e le fiamme sono diventate presto una minaccia per il bosco.
Intervenuti i vigili del fuoco che hanno spento l'incendio di circa 6 ettari di sterpaglie e di 17 rotoballe fermando l'incendio prima che interessasse anche il bosco.
Auto a fuoco in Contrada Ributino, a Tolentino. È accaduto intorno alle 12.30 di oggi, domencia 12 agosto.
Per spegnere l'incendio dell'auto sul posto i vigili del fuoco che dopo aver spento le fiamme hanno messo in sicurezza il mezzo.
La hit techno di Ferragosto porta la firma di un giovane tolentinate: Riccardo Prosperi. Il talentuoso dj 25enne, infatti, è salito in vetta alle classifiche ed è primo con la sua "Bonito".
Il pezzo si trova in prima posizione sia nella "Top ten nuove uscite" generale che in quella riservata alle nuove uscite. La notizia arriva direttamente dallo stesso Prosperi: "Questa mattina, il risveglio ha portato con sé un’incredibile scoperta: “Bonito” alla 1° posizione della “Top Ten Nuove Uscite” generale e “Top Ten Nuove Uscite” Tech-House.
Se fino a qualche giorno fa mi avessero predetto un simile traguardo, lo avrei considerato nient’altro che un sogno. Ora, il sogno diventa realtà, una realtà fatta anche del vostro affetto, del vostro sostegno e della vostra passione. Grazie!".
Bonito è disponibile su Beatport: https://www.beatport.com/release/bonito/2345589
La compagine di golf del Rotary Distretto 2090 si è piazzata al primo posto al decimo challenge nazionale interdistrettuale Rotary golf a squadre tra distretti d’Italia valevole per il campionato italiano. La compagine rotariana del Distretto 2090 è così campione d’Italia per la terza volta consecutiva. Grandissima è stata la prestazione dei golfisti marchigiani.
La squadra era composta da Francesco Tardella del Rotary Ancona Conero, capitano e segretario nazionale Rotary golf; Lorenzo Lucesoli e Riccardo Donadio sempre del club Ancona Conero; Roberto Genovesi del Rotary di Ancona; Attilio Marchesini, Paolo Badiali e Stefano Severini del Rotary di Macerata; Stefano Gobbi del Rotary di Tolentino; Roberto Santacchi del Rotary di Camerino; Virginia Antoniani del Rotary di San Benedetto del Tronto nord; Marcello Magagnini e Giuliano Fiorentini del club di Jesi; Mirko Patrizzietti di Recanati.
La gara, che era riservata solamente ai rotariani, si è tenuta nei giorni scorsi al campo golf del Conero di Ancona essendo la sede, quella del Distretto 2090, della squadra che ha conquistato il titolo lo scorso anno. Il prossimo anno la competizione si svolgerà a Roma.
Dai responsabili del Gruppo Scout Tolentino 1 riceviamo
In seguito al servizio giornalistico mandato in onda da RaiNew24 e poi ripreso dalla stampa locale, dove viene descritta la critica situazione dell' area container in Contrada Rancia comune di Tolentino, il Gruppo Scout Tolentino 1 ritiene opportuno e doveroso chiarire la propria posizione tramite il presente comunicato.
A seguito dell'evento sismico dell'ottobre 2016 tutte le sedi del Gruppo Scout Tolentino, situate presso la Parrocchia Spirito Santo e adibite alla sola attività educativa svolta dal Gruppo in favore dei suoi iscritti, sono state dichiarate inagibili. Al fine di consentire il proseguo dell’attività scout, l'Agesci Nazionale ha donato al Gruppo di Tolentino una tensostruttura che, seguendo le indicazioni dell’Amministrazione Comunale, è stata collocata nell'aera adibita all'accoglienza delle famiglie terremotate, c.d. area container.
In tal modo le attività educative svolte dal nostro Gruppo e rivolte agli iscritti sono potute riprendere: nel periodo dicembre 2016- giugno 2017 gli impegni presso la tensostruttura hanno avuto una cadenza settimanale; successivamente, essendo state messe in sicurezza alcune sedi presso la Parrocchia dello Spirito Santo, nel periodo ottobre 2017- giugno 2018, abbiamo utilizzato la nostra tensostruttura con una cadenza solo mensile. Teniamo a precisare che l’Agesci non ha mai autorizzato il Gruppo scout ad utilizzare la predetta struttura per fini diversi da quelli appena descritti, né una richiesta di tal genere ci è mai pervenuta da alcuno dei soggetti preposti alla gestione dell’area container. In alcune occasioni sono stati gli educatori scout a decidere autonomamente di coinvolgere i bambini presenti nell’area container visto che venivano svolte attività ludiche rivolte proprio ai più piccoli.
L’Amministrazione Comunale, in verità, aveva chiesto al Gruppo Scout la disponibilità a coprire alcuni degli orari di apertura dello spazio interno ai container adibito a ludoteca ma, stante la mancanza di volontari disponibili, gli scout hanno dovuto rinunciare a tale collaborazione. Visto che in entrambi i servizi giornalistici sopra citati viene menzionata la presenza del Gruppo Scout nell'aera container, scopo del presente comunicato è chiarire che la tensostruttura è di esclusiva proprietà del Gruppo grazie alla donazione dell’Associazione nazionale avente come unico scopo quello di consentire agli iscritti la ripresa delle attività educative dopo gli eventi sismici che hanno colpito il nostro territorio e stante l’inagibilità delle rispettive sedi.
Come ormai noto, è volontà del Comune di Tolentino realizzare alloggi di edilizia residenziale pubblica da destinare temporaneamente a coloro che hanno perso l’abitazione in seguito al sisma iniziato nell’agosto 2016.
A tal fine l'ente si è attivato sia per l'individuazione delle aree da destinare alla realizzazione degli alloggi, sia per reperire finanziamenti per la loro costruzione.
Gli interventi, segnalati alle competenti autorità, sono stati finanziati con Ordinanza del Capo Dipartimento di Protezione Civile n. 510 del 27/02/2018 per un importo massimo di € 20.850.000,00, oltre € 859.986,77 per le opere di urbanizzazione.
Il Comune di Tolentino è individuato quale soggetto attuatore per la realizzazione, in luogo delle SAE, di strutture abitative da destinare temporaneamente ai soggetti che, al momento degli eventi sismici, dimoravano in un'abitazione dichiarata inagibile con esito di tipo E o F non di rapida soluzione o in zona rossa, purchè i costi di realizzazione di tali strutture abitative risultino economicamente più vantaggiosi rispetto a quelli necessari per la realizzazione delle SAE oltre che congrui con riferimento ai parametri di costo dell'edilizia residenziale pubblica e alle quotazioni dell'Osservatorio del mercato immobiliare dell'Agenzia delle Entrate.
A norma della medesima disposizione normativa la Regione Marche provvede all'approvazione del progetto per la realizzazione delle suddette strutture per l'importo massimo prestabilito.
Gli interventi in questione sono attuabili per intervento edilizio diretto, salvo l'acquisto da parte del Comune di Tolentino delle aree attualmente di proprietà privata.
Il Comune ha interesse alla realizzazione delle nuove opere in tempi celeri e non è in grado di porre in essere tutte le attività richieste con la necessaria rapidità utile al conseguimento dell'obiettivo, con riferimento sia allo svolgimento delle attività progettuali, sia allo svolgimento delle funzioni di stazione appaltante che di quelle relative alla gestione dei lavori (Ufficio Direzione Lavori), per i gravosi impegni che gravitano sulle strutture comunali in seguito al sisma 2016 e per i limiti di ricorso alla Centrale Unica di Committenza.
L’ERAP Marche può effettuare a favore degli enti pubblici della Regione la prestazione di servizi tecnici per la gestione delle gare di appalto, per la programmazione, la progettazione e l'attuazione degli interventi edilizi e urbanistici. Quindi l’Amministrazione comunale ha ritenuto di affidare tutti i servizi tecnici sopra richiamati all'ERAP Marche costituisca la soluzione più adeguata al perseguimento dell'interesse pubblico della realizzazione dell'obiettivo di realizzare soluzioni abitative alternative alle SAE in tempi celeri.
Pertanto la Giunta municipale ha deliberato che le aree per la realizzare di alloggi di edilizia residenziale pubblica da destinare temporaneamente a coloro che hanno perso l’abitazione in seguito al sisma iniziato nell’agosto 2016, siano le seguenti:
l'area privata individuata al foglio n.° 91 part. 257 per n.°8 alloggi - superficie complessiva stimata 720 mq - per la realizzazione di un nuovo edificio in C.da Paterno al costo stimato di € € 1.150.000,00 iva esclusa;
l'area privata individuata al foglio n.°54 part. 817,819,825 per n.°68 alloggi - superficie complessiva stimata 6.190 mq – per completamento/realizzazione di edifici in P.le della Battaglia al costo stimato di € 9.900.000,00 iva esclusa;
l'area individuata al foglio n.°93 part. 144 per n.°4 alloggi trattandosi di edificio allo stato grezzo già finanziato con i fondi del sisma ‘97 – per completamento edificio in C.da Sant'Angelo al costo stimato di € 300.000,00;
l'area individuata al foglio n.° 39 part. 513 per n.°26 alloggi - superficie complessiva stimata 2.815 mq – per la realizzazione di un nuovo edificio in Via VIII Marzo al costo stimato di € 4.500.000,00 iva esclusa;
l'area privata individuata al foglio n.°39 part. 679 per n.°30 alloggi - superficie complessiva stimata 3.125 mq – per la realizzazione di un nuovo edificio in C.da Pace al costo stimato di € 5.000.000,00 iva esclusa.
Inoltre la Giunta ha demandato all'Ufficio Patrimonio all'attivazione di ogni procedura necessaria all'acquisizione delle aree ad oggi di proprietà privata tra quelle sopra elencate, ed in particolare alla elaborazione delle stime di ciascuna area e all'ottenimento del nulla osta sulla congruità delle medesime da parte dell'Agenzia del Demanio di Roma e ha individuato nell'ERAP Marche il soggetto cui affidare la prestazione dei servizi tecnici per la gestione delle gare di appalto, per la programmazione, la progettazione e l'attuazione degli interventi per la realizzazione degli alloggi nelle aree sopra indicate, previa sottoscrizione di apposita convenzione, incaricando il Responsabile dell'Area Lavori Pubblici a quanto necessario.
Dopo 10 anni dal terribile incendio che distrusse parte del tetto, il plafone centrale, parte del palcoscenico e che danneggiò la platea, dopo un complesso lavoro di ristrutturazione e restauro, lo storico Teatro intitolato al celebre musicista Nicola Vaccaj, un tempo dell’Aquila, è pronto per essere nuovamente inaugurato e consegnato alla Città. Appuntamento fissato per il prossimo 10 settembre 2018, alle ore 21.00.
Nel pomeriggio di martedì 29 luglio 2008, il Teatro Nicola Vaccaj, chiuso da qualche mese per lavori di consolidamento e restauro del tetto, fu interessato da un vasto incendio.
Le fiamme si sono sprigionate rapidamente ed hanno distrutto il tetto ed il timpano. Sono andati persi gli affreschi della finta volta, che nascondeva il tetto a capriate, dipinta dal Fontana come un Olimpo ed era divisa in quindici unghie. La buona notizia è rappresentata dal fatto che dopo i sopralluoghi si è appurato che è miracolosamente scampato alle fiamme il sipario storico del Lucatelli mentre è andato perduto il sipario che rappresentava Francesco Filelfo e Niccolò Mauruzi, dipinto dal Fontana e dai suoi allievi.
Ingenti i danni anche se la furia devastatrice dell’incendio non ha creato danni al foyer, ai tre ordini di palchi i cui parapetti sono abbelliti con maschere, fiori e uccelli su fondo azzurro, alla zona degli uffici e alla zona dei camerini. Oltre al tetto crollato, danneggiata la platea e tutta la zona del palcoscenico e della graticcia.
I lavori, durati circa 10 anni, si sono alternati con due campagne di scavo portate avanti dalla Soprintendenza, avviate dopo il ritrovamento di reperti sia nel piazzale davanti l’ingresso del teatro che nella zona retrostante, nei pressi dell’ingresso al palcoscenico e ai camerini. L’intervento è stato molto complesso è ha coinvolto diverse aziende che hanno completamente ricostruito il tetto, il plafone e installato tutta la nuova impiantistica. Risistemati anche il foyer, il locale bar e la palazzina uffici.
Significativa la data scelta per la riapertura e che si collega a quella del 1797, quando proprio il 10 settembre, giorno in cui si festeggia San Nicola, il teatro fu inaugurato ufficialmente, pochi mesi dopo il passaggio di Napoleone Bonaparte e la firma del Trattato di Pace di Tolentino.
L'annuncio è stato dato, nel corso di una conferenza stampa, dal Sindaco Giuseppe Pezzanesi. "Voglio subito ringraziare – ha detto - tutti coloro che a partire dall'incendio fino ad oggi, tra mille difficoltà, hanno operato con professionalità, passione e dedizione per consentire la riapertura del teatro. Abbiamo svolto lavori per oltre sei milioni di euro per riconsegnare alla Città, un Teatro Vaccaj ancora più bello e funzionale di quanto era prima dell'incendio. Volevamo riaprire per luglio, alla fine abbiamo deciso di posticipare la data al 10 settembre, come avvenuto per la prima inaugurazione nel 1797, Festa di San Nicola".
"Do questo annuncio – ha sottolineato Pezzanesi - con grande emozione. Ho seguito la ricostruzione, passo passo, insieme a tutti coloro che erano deputati a seguire i lavori, in primis l'ing. Barbara Capecci, responsabile dei lavori e rup. Tutto è stato ricostruito “come era e dove era” ma migliorato grazie alla tecnologia, con servizi e sicurezza ulteriormente ottomizzati. Migliorata anche la fruibilità artistica e scenica. Per tutti questi motivi il Teatro Vaccaj è un esempio, anche a livello internazionale, su come si posa operare, dopo un fatto drammatico come un incendio, con grande attenzione fino al recupero totale dell'edificio, simbolo della città e non solo, in quanto un teatro utilizzato per la messa in scena di importanti spettacoli, a partire da quelli prodotti dalla Compagnia della Rancia che al Vaccaj ritrova la sua naturale collocazione e sede".
"A festeggiare la riapertura del Vaccaj – ha anticipato il Sindaco - anche un lancio di paracadutisti con il tricolore, l'immagine di San Nicola e la bandiera di Tolentino, oltre a un ricco programma di iniziative programmate per tutto il mese di settembre e ottobre, a cui farà seguito la nuova stagione teatrale. Ringrazio – ha concluso Pezzanesi - il Governo, le Soprintendenze, la Regione Marche, la Protezione Civile nazionale e regionale, la Fondazione Carima, le compagnie assicuratrici, per la collaborazione prestata e per i fondi stanziati per finanziare il recupero e i lavori. Un ringraziamento speciale anche a tutte le ditte e le maestranze che hanno lavorato al restauro, così come a tutti i dipendenti comunali che hanno lavorato con grande passione e professionalità, superando ogni ostacolo. Come già annunciato, la Compagnia della Rancia gestirà, come in passato, il Teatro Nicola Vaccaj".
Tolentino è oggi riconosciuta a livello nazionale come la “piccola Broadway d’Italia”. Questa fama deriva dai tanti spettacoli musicali che la Compagnia della Rancia, diretta da Saverio Marconi, ha messo in scena al Teatro Nicola Vaccaj per poi presentarli in tutti i più importanti palcoscenici italiani e non solo.
Tolentino ha una antichissima e importante tradizione teatrale, come risulta da alcuni documenti conservati nell’Archivio storico comunale, già dal 1560, si hanno notizie di rappresentazioni teatrali che venivano allestite in diversi luoghi della città.
Nella seconda metà del 1700, dopo varie vicissitudini e dopo la costruzioni di diverse sale adibite ad ospitare pubblici spettacoli, si giunse all’elaborazione di un progetto esecutivo per la realizzazione di un vero e proprio teatro. L’edificio fu costruito grazie all’interessamento del Cardinale Carandini, Prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, tanto che proprio in suo onore il teatro fu denominato dell’Aquila per via del fatto che lo stesso cardinale aveva sul proprio stemma nobiliare di famiglia un’aquila a due teste.
Il progetto e le decorazioni furono affidate all’architetto Giuseppe Lucatelli. Il nuovo teatro fu inaugurato il 10 settembre del 1797, nel giorno in cui si festeggia San Nicola da Tolentino e dopo pochi mesi dal passaggio a Tolentino di Napoleone Bonaparte e dopo le note vicende napoleoniche che sconvolsero l’assetto politico italiano.
Un secolo più tardi, nel 1881, il teatro fu restaurato dal pittore Luigi Fontana e nello stesso anno cambio la sua denominazione e fu dedicato al musicista tolentinate Nicola Vaccaj. A lui si deve un metodo di canto per cantanti lirici ancora oggi molto usato in tutto il mondo. Tra le sue tante composizioni ricordiamo l’opera “Giulietta e Romeo”.
L’ultimo restauro, prima dell’incendio, era durato per circa dieci anni ed ha consentito la riapertura del Teatro Vaccaj con un grande concerto lirico nel 1985.
La facciata presenta decorazioni realizzate in stile neoclassico e presenta tre ingressi e due grandi medaglioni, uno con l’aquila e uno con lo stemma del Comune. Pregevoli le pitture del foyer e della platea. I parapetti dei palchi sono abbelliti con maschere, fiori ed uccelli mentre il soffitto ricostruisce una sorta di Olimpo con Apollo e le muse.
Molto importante era il sipario storico, andato perduto nell’incendio, che era dedicato a due personaggi illustri della città di Tolentino: l’umanista Francesco Filelfo ed il condottiero Niccolò Mauruzi. Gli antichi prospetti dei palchi con scene mitologiche, dipinti dal Lucatelli, attualmente sono conservati presso il Palazzo Municipale così come alcuni medaglioni affrescati dal Fontana.
In tutti questi anni, sul palcoscenico del Vaccaj, si sono esibiti i più importanti artisti italiani e stranieri. Il Teatro, nei suoi anni di apertura al pubblico, ha ospitato abitualmente e periodicamente una stagione teatrale e musicale, oltre ad altri importanti eventi, presentazioni, concerti, spettacoli e conferenze.
Nell'ambito della XIII edizione della rassegna organistica estiva "Terra d'organi antichi" venerdì 10 agosto alle ore 21.30 a Tolentino, nella Chiesa del Sacro Cuore, sarà proiettato il film in bianco e nero "I dieci comandamenti" affidato al commento musicale per organo eseguito dal Maestro Ferruccio Bartoletti.
L'ingresso è gratuito, e sarà una nuova occasione per visitare la chiesa del Sacro Cuore di Gesù restaurata e riportata al suo antico splendore grazie al contributo concesso dal governo ungherese. Con l'occasione saranno esposte alcune tele recentemente restaurate.
L'area container di Tolentino non ha più un presidio. Dopo i fatti dei giorni scorsi, la Protezione Civile, come aveva preannunciato, ha terminato il suo servizio in quella zona dopo quasi due anni.
La decisione è scaturita "dalla paura per la gravità dell'ultimo episodio accaduto" (qui) e, come scrivevano i coordinatori tolentinati "la presenza della Protezione Civile nell'area container, se riprenderà, sarà solo al definitivo allontanamento della persona coinvolta o se sarà garantita la presenza effettiva delle forze dell'ordine per la durata del servizio giornaliero". Evidentemente, non ci sono state rassicurazioni in tal senso e ora l'area container è senza un presidio.
Chiunque può entrare a qualunque ora del giorno e della notte, avvicinare i bambini: non c'è alcun tipo di controllo. In pratica, le centinaia di persone di ogni etnia che vivono in quell'area e condividono gli spazi, ora sono costrette a una sorta di autogestione con tutti i problemi connessi a una situazione simile che rischia di diventare ingestibile.
Oggi c'è stato un sopralluogo del Comitato 30 Ottobre e di RaiTre cha ha realizzato un servizio esclusivamente sulla situazione di Tolentino, probabilmente fra le più anomale di tutto il cratere.
Il primo ad attaccare é stato il senatore Cangini, eletto nelle Marche nelle fila di Forza Italia: "Il senatore Pazzaglini - ha scritto - dovrebbe dimettersi per aver deluso i terremotati che lo hanno eletto e per il suo silenzio sui temi del sisma". Un'entrata a gamba tesa che ha anticipato, di fatto, la posizione dei senatori di Forza Italia che, ieri, hanno radunato alcuni sindaci del cratere (non c'era il sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui, da sempre nelle fila di Forza Italia. Segnale di rottura?). Il partito di Silvio Berlusconi, come riporta IlGiornale (qui il link all'articolo) sostiene che i terremotati siano stati traditi dal Governo gialloverde di Lega e Movimento 5 Stelle.
Non si é fatta attendere la risposta di Pazzaglini, che ha scelto di replicare al senatore bolognese ed ex direttore de Il resto del Carlino direttamente dal suo scranno di Palazzo Madama: "Il sen. Cangini? Un paracadutato che non sa nulla dei nostri problemi, ma che non si fa scrupoli a strumentalizzarli per scopi politici e per provare a resuscitare Forza Italia".
E' caduto da un albero, a più di tre metri d'altezza. Riportando contusioni e la sospetta frattura di una spalla. Ora si trova ricoverato all'ospedale di Torrette di Ancona dove è stato trasportato in eliambulanza. Le sue condizioni non sono comunque ritenute allarmanti.
Protagonista suo malgrado dell'accaduto è un bambino di 10 anni di Tolentino. Dopo la caduta, i genitori lo hanno portato al pronto soccorso cittadino dove i medici hanno deciso, in via precauzionale, il trasferimento ad Ancona.
Alle 10 di domenica 5 agosto 2018 c’è stato il congedo dei monaci cistercensi dall’abbazia di Fiastra. Un congedo solo temporaneo, come ha sottolineato con toni decisi il vescovo Nazzareno Marconi, intervenuto all’inizio della Celebrazione eucaristica : «Non è un addio solenne, è soltanto un arrivederci. Questa è la volontà mia, della diocesi e dei monaci».
Il vescovo ha proseguito spiegando come continueranno a essere assicurati i servizi liturgici nella chiesa, senza però designare un parroco, in attesa del ritorno «al massimo entro un anno» dei monaci.
Ha quindi donato a padre Bernardo una riproduzione dell’immagine della Mater Misericordiae (vedi l’immagine di copertina), quale pegno di un rapido rientro dei monaci nel monastero maceratese.
A conclusione dell’omelia, il priore padre Bernardo ha ricordato: «Otto anni fa mi trovavo a Roma e desideravo andare a vedere nella Basilica di Santa Maria maggiore scendere dal soffitto i petali a ricordo del miracolo, avvenuto tanti secoli fa (nel 358 d.C., ndr), della neve caduta ad agosto, e invece l’obbedienza mi ha portato a dover abbandonare subito in fretta Roma per venire a Fiastra. 8 anni dopo mi viene donato questo quadro della Madonna della Misericordia, nello stesso giorno della Madonna di Santa Maria Maggiore, perché pregandola possa tornare ancora tra voi».
In conclusione della Santa Messa è venuto il momento del saluto commosso da parte di padre Bernardo, che ha ringraziato per le «attenzioni e le gentilezze» ricevute. E ha concluso: «Porto nel cuore tutti voi, nell’attesa che si possa ritornare nel 2019 per ritrovarci davanti al tabernacolo».
Dopo la benedizione un applauso scrosciante e prolungato ha suggellato la fiducia nel ritorno dei cistercensi espressa sia dal vescovo che da padre Bernardo e la gratitudine per una presenza vissuta come benedizione. (http://www.monacifiastra.it)
Paolo Diop si è sposato questo pomeriggio a Tolentino, nella splendida cornice di Villaverde, con Franca Chiusaroli, operaia di Recanati.
A celebrare le nozze in rito ortodosso, nel parco della struttura ricettiva tolentinate, è stato Alessandro Meluzzi, il noto criminologo stavolta nelle vesti di presbitero ortodosso della Chiesa ortodossa italiana autocefala.
Testimone dello sposo, l'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno. Diop, infatti, è responsabile nazionale immigrazione del Movimento Nazionale fondato proprio da Alemanno.
Una bella festa che si è protratta fino a tardi alla quale avrebbe dovuto partecipare anche il ministro dell'Interno Matteo Salvini che, però, per impegni istituzionali non è potuto essere presente.