Tolentino, fontane e fontanelle: le proposte del consiglio di quartiere Centro Storico
"Le fontanelle hanno sempre rappresentato un punto d’incontro e di ristoro per gli anziani, per gli adulti, per i bambini, per chi resta in città nei periodi caldi, per i turisti in visita e che decidono di avventurarsi in passeggiate a piedi lungo i viali o le piazze del centro, alla scoperta di angoli nascosti, insomma un rinfrescante punto riferimento per le assolate giornate da trascorrere in centro o nella città. Oggi, purtroppo dobbiamo rilevare come in alcuni casi troviamo fontanelle dismesse e in balia al degrado e abbandono, mentre un tempo davano un servizio importante soprattutto con il caldo estivo". Lo sottolinea il consiglio di quartiere Centro Storico di Tolentino che prosegue: "Non è, infatti, possibile fare affidamento sulla presenza di fontanelle per dissetarsi lungo viale Cesare Battisti, infatti sono inattive ormai da tempo, se si fa eccezione per le fontanelle nell’area antistante alla Concattedrale di San Catervo e nel parco John Lennon".
"Noi sosteniamo che le fontanelle, oltre ad essere parte dell’arredo urbano, dovrebbero fornire un servizio ai cittadini... se sono chiuse vengono meno alla loro funzione. Non ha senso possedere delle strutture e sprecarle non utilizzandole - proseguono ancora i rappresentanti del consiglio di quartiere in un appello rivolto all'amministrazione comunale - Le fontanelle cui facciamo riferimento, sono opere realizzate dallo scultore Nino Patrizi, in marmo e bronzo, rappresentavano, la lumaca, la rana e la tartaruga e considerate anche piccoli capolavori, a testimonianza delle eccellenze artistiche del territorio.
Le sculture, furono commissionate dell’Amministratori degli anni 50, per un progetto ad ampio respiro di arredo urbano.
Infatti, furono collocate in tre aree del centro storico e i siti erano ben curati e ben tenuti e questi piccoli monumenti richiamavano l’attenzione dei cittadini e dei turisti".
Si poteva ammirare la fontanella della lumaca nell’area dei giardini pubblici, la fontana della Rana, presso il piazzale antistante alla Basilica di San Catervo, mentre passeggiando in via Roma ci s’imbatteva nella fontanella della tartaruga.
"Poi nel corso degli anni, mentre alcune fontanelle, del centro storico, soprattutto quelle in ghisa, per questioni di manutenzione, sono scomparse e mai sostituite, diversa sorte, per le tre fontanelle dello scultore Nino Patrizi.
All’inizio degli anni 2000 (Del. Giunta Municipale n. 60 del 20.02.2002 deliberazione della Giunta Municipale n. 376 del 20.09.2002 approvazione atto d’indirizzo e successive), nell’ambito della progettazione concernente la sistemazione di viale Cesare Battisti, uno dei viali più attraversati per la sua posizione strategica, diede incarico di redigere un progetto con lo scopo di valorizzare e migliorare la funzione del percorso storico che collega via della Pace a corso Garibaldi.
La sistemazione del viale, è stata realizzata con un progetto funzionale, arrivando a integrare tre ambiti ben distinti: isole verdi, percorsi pedonali e sede stradale.
La sistemazione fù arricchita poi con la posizione delle tre fontanelle artistiche, di cui abbiamo parlato, lungo l’asse del percorso pedonale.
Grazie alla realizzazione del progetto fù valorizzata e restituita alla città e ai cittadini una vecchia consuetudine, che si era persa, per lo stato di degrado raggiunto prima dell’intervento, di fatto il viale riorganizzato e arredato è diventato il viale della passeggiata.
Passeggiata arricchita quindi, dalla possibilità di poter usufruire dell’acqua fresca delle tre fontanelle".
Per lungo tempo le tre fontanelle, sono state ben curate e mantenute, "ma negli ultimi anni due fontanelle su tre, hanno perso la loro funzione - prosegue ancora l'apello - Infatti, l’acqua non scorre più, nelle vasche di contenimento e troviamo solo sporcizia e foglie cadute dagli alberi e questo provoca oltre che degrado, anche problemi igienico-sanitari (cattivi odori, presenza d’insetti, ecc).
Per questo chiediamo un piano di manutenzione e ripristino delle due fontanelle, e veder di nuovo scorrere l’acqua, come qualche tempo fa e “ far bere acqua fresca, raccolta dallo zampillo".
"Di recente abbiano verificato del posizionamento di targhe riportanti informazioni sull’autore delle sculture, come da documentazione fotografica - prosegue l'organismo di cittadini - Un giusto riconoscimento per l’autore delle scultore, che tutti in città, o visitatori, considerano opere di grande valore nel loro genere, una scelta importante in onore allo scultore e questo aiuta i cittadini a ricordare, e ai turisti a conoscere la storia delle fontane.
Però dobbiamo fare un piccolo appunto, mettendo in discussione il materiale usato per le targhe segnaletiche e la loro collocazione.
Il materiale utilizzato è traslucido e crea un effetto di contrasto durante le ore diurne, alla luce del sole si crea un fenomeno a riflesso, che, rende impossibile la lettura delle targhe, questo nelle due fontane dedicate alla tartaruga e alla rana.
Per quanto riguarda la fontanella rappresentate “la lumaca“ unica fontanella dove scorre e sgorga l'acqua….annotiamo la targa collocata nella parte anteriore e quindi difficilmente visibile alla lettura. Tre piccoli problemi estetici e non funzionali allo scopo, sicuramente di facile risoluzione.
Per poi evitare l’utilizzo improprio e non rispettoso dell’habitat (esp.vaschette utilizzate per lavarsi i piedi), come avevamo già segnalato (prot. 20 ottobre 2016) chiediamo di realizzare un sistema di video controllo".
"A distanza di quasi 2 anni, ancora oggi ci ritroviamo a parlare delle nostre fontanelle, e a chiedere al Sig. Sindaco e agli amministratori, di realizzare un piano-fontanelle per i cittadini, per il centro e la città intera - concludono - Chiediamo la realizzazione di un progetto per dotare il centro storico e le aree periferiche di punti-acqua, tenendo conto dei luoghi più frequentati e della vicinanza di scuole o spazi pubblici. E di ripristinare e riaccendere quelle fontanelle che sono presenti lungo viale Cesare Battisti e nei pressi di piazza Mazzini. Le fontanelle spente purtroppo fanno venir meno un servizio che, soprattutto nei mesi più caldi dell’anno, è importante".
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