Dal capogruppo del Pd in consiglio comunale a Tolentino, Bruno Prugni, riceviamo
La goffa e confusa replica del sindaco Pezzanesi sulla questione legata alla stima dell’area edificabile che si trova di fronte la caserma dei Carabinieri, conferma ulteriormente le perplessità sulle scelte fin qui operate dall’amministrazione comunale: evidentemente si è colto nel segno.
Occorre spiegare al sindaco che, seppur non sia un illecito affidare la perizia sul valore dell’area edificabile al tecnico che da sempre collabora con la proprietà dell’area stessa (peraltro un professionista capace e che stimo e apprezzo), tale decisione crea un chiaro conflitto di interessi.
Sono soldi pubblici e gli amministratori comunali hanno il dovere di operare scelte volte a garantire il minor costo per la cittadinanza e la maggiore trasparenza delle procedure. Il sindaco dice che la stima redatta dal professionista incaricato sarà certamente sottoposta al giudizio di congruità dell’Agenzia del Demanio di Roma, ma perché allora non rivolgersi subito a tale Agenzia pubblica? Perché prima si fa fare una stima praticamente alla stessa società che vende e poi ci si rivolge all’Ente pubblico preposto a questo?
Anche la stima per l’acquisto del capannone in zona Castello della Rancia fu affidata ad un tecnico privato, ed il risultato fu che il Comune di Tolentino pagò l’immobile, invenduto da tantissimi anni e non certo in possesso di tutti gli attuali requisiti antisismici, molto più del suo valore reale.
La giustificazione del sindaco di rivolgersi al tecnico della società proprietaria per ridurre i tempi (già conosce la documentazione tecnica) è un insulto all’intelligenza umana!
A distanza di quasi due anni dal terremoto, Tolentino è l’unico Comune tra i 140 inseriti nel cratere sismico a non aver garantito nemmeno un alloggio agli sfollati, riscontrando con ogni evidenza che le scelte operate dall’amministrazione sono state un fallimento completo.
Il fallimento della gestione post sisma è evidente e certificata dai fatti.
Ancora oggi decine e decine di persone sono costrette a vivere fuori città o in quell’ammasso di lamiere nell’area container, nella quale si rilevano sempre maggiori tensioni sociali. La gente è esasperata e non ne può più di subire le sciagurate decisioni del sindaco. Basti pensare che un’area container esiste solo a Tolentino!
Non richiedere le SAE (Come hanno fatto tutti gli altri Comuni del cratere) e puntare tutto sugli appartamenti invenduti è stato un grave errore. A Tolentino tutta questa disponibilità di alloggi invenduti non c’era ed alla fine i risultati sono evidenti a tutti.
Ricordiamo al sindaco che gli alloggi emergenziali sono, per definizione, richiesti dai cittadini per superare l’emergenza ed il fattore tempo ha una rilevanza fondamentale. Consegnarli dopo 3 o 4 dal sisma non ha più alcun valore. A Tolentino si verificherà, con ogni probabilità, l’assurdo paradosso che diversi cantieri di ricostruzione “pesante” (quelli classificati E) termineranno prima della consegna degli alloggi emergenziali del Comune.
Di fatto oggi Tolentino è un paese morto, rimasto fermo all’ottobre del 2016. Non si vede nessun segnale di ripartenza che, invece, si scorge negli altri comuni del cratere rendendo il confronto con questi umiliante. Basta andare nella vicina San Severino, che pure sta nella nostra stessa Provincia/Regione/Nazione, per rendersi conto di quanto le cose siano differenti da come Pezzanesi le racconta.
Basta fare una passeggiata nella piazza di San Severino una sera qualsiasi della settimana e poi ripetere la stessa passeggiata nel centro di Tolentino. È evidente che la storia non è quella che ha raccontato fino ad oggi Pezzanesi e la sua squadra.
I nostri concittadini si sono stancati di sopportare le conseguenze di scelte errate, estemporanee, non basate su alcuna programmazione e che stanno causando gravissime conseguenze negative alla città di Tolentino.
Abbiamo sempre collaborato col Sindaco condividendo molte scelte. Continueremo a farlo là dove ce ne sarà data l’opportunità, auspicando che il sindaco abbandoni un po’ del suo ego, tralasci le solite offese che da troppo tempo sopportiamo, e ascolti qualche consiglio in più per il bene della città.
Dal consigliere regionale di Forza Italia, Piero Celani, riceviamo e pubblichiamo
Ho appreso con rammarico la notizia dell’abbandono da Forza Italia dei consiglieri comunali Ceselli e Scorcella passati al gruppo misto.
Con loro, unitamente all’assessore Pupo, ed a tutti i componenti della lista ho condiviso battaglie politiche importanti per la Città di Tolentino come quella per il mantenimento del punto di primo intervento, di Tolentino e svolto una bellissima campagna elettorale per le comunali.
Ritengo infatti che proprio nel momento di maggiore difficoltà gli amministratori dovrebbero dare il proprio contributo, anche attraverso una aspra e costruttiva critica, cercando così di ricostruire dal basso il partito in cui hanno sempre militato e creduto.
È nota a tutti la situazione di difficoltà di Forza Italia anche nelle Marche e dell’esigenza di rinnovamento e di profonda riorganizzazione partendo proprio dagli eletti, ma abbandonare, senza un preventivo e serio dibattito, non credo sia la soluzione migliore e più opportuna in questo momento.
Dispiace poi il loro abbandono soprattutto alla luce del buon risultato di Forza Italia alle comunali di un anno fa, risultato confermato anche alle recenti elezioni politiche dove i voti del partito sono addirittura aumentati, segno del gradimento dei nostri elettori nei confronti dell’azione amministrativa svolta dalla Giunta e verso l’operato di Forza Italia Tolentino.
Nel rinnovare quindi piena stima e fiducia all’ assessore Alessia Pupo quale esponente di Forza Italia a Tolentino, e quale amministratore comunale, per il grande lavoro fin qui svolto a favore della comunità locale, invito i consiglieri Ceselli e Scorcella, a riflettere ed a ripensare alla loro decisione, per permettere ai nostri elettori di continuare ad avere anche in consiglio comunale dei validi e preparati rappresentanti del partito, capaci di affrontare le problematiche di un territorio, si in difficoltà, ma che guarda a Forza Italia, quale unica forza politica capace di proporre soluzioni e progetti per il futuro.
Sabato 4 agosto Paolo Diop, il responsabile nazionale del Movimento Nazionale di Gianni Alemanno, convolerà a nozze nella fantastica cornice di Villa Verde di Tolentino.
Tanti i politici e i personaggi che saranno presenti al grande evento, da Alemanno a Salvini e ancora a Meluzzi.
Alle 11.30 di sabato è prevista prima una conferenza stampa al Venanzetti di Macerata per ricordare Pamela Mastropietro insieme a Gianni Alemanno e Deborah Pantana. Al termine della conferenza stampa, verrà posta una corona di fiori nel luogo del ritrovamento del cadavere di Pamela.
A Paolo Diop e alla futura consorte i più sentiti auguri per una felice vita insieme.
Si è svolto nei giorni scorsi presso la sede del Comune di Tolentino l’incontro tra il Sindaco, Giuseppe Pezzanesi, il Vicesindaco Silvia Luconi e i rappresentanti locali di Poste Italiane per presentare il nuovo modello di recapito appena avviato sul territorio. Le nuove modalità di consegna, prevedono tra le principali novità, la distribuzione di lettere e pacchi nelle fasce pomeridiane, fino alle 19.45 e il sabato.
Grazie anche all’Accordo sottoscritto con le Organizzazioni Sindacali nazionali lo scorso 8 febbraio, la nuova modalità di consegna prevede il recapito quotidiano e serale attraverso due reti distinte ma integrate tra loro.
La prima rete, denominata di base, ogni giorno provvederà alla consegna della corrispondenza sulla propria area di competenza per tutti i prodotti postali (come, ad esempio le comunicazioni delle utility, l’editoria, la Posta 1, etc).
Ad essa si aggiunge una seconda rete, denominata Linea Business che opererà anch’essa quotidianamente e che sarà maggiormente orientata alla consegna dei pacchi e dei prodotti e-commerce, anche in fasce orarie pomeridiane (fino alle ore 19.45) ed il sabato. Ciò consentirà una risposta più efficace alle mutate esigenze dei cittadini.
In un contesto di sviluppo del mercato dell’e-commerce da una parte, che si è tradotto nella movimentazione di circa 40 milioni di pacchi sulla rete distributiva di Poste Italiane nel 2017 e dall’altra di una generalizzata riduzione di utilizzo della posta tradizionale, l’Azienda intende valorizzare appieno le caratteristiche uniche della propria rete distributiva attraverso l’introduzione di un nuovo modello di recapito. La trasformazione è innovativa: tiene conto della densità di popolazione di ogni comune, dei differenti volumi di corrispondenza, prevede consegne pomeridiane e nel week-end, investimenti in nuove tecnologie di distribuzione e automazione, ridefinizione delle zone di recapito per una maggiore efficienza del servizio e per ottimizzare il flusso delle consegne.
Il Sindaco Pezzanesi ha ringraziato i rappresentanti di Poste Italiane per aver promosso questo incontro particolarmente costruttivo e che consente di avere nuovi servizi, su misura, per rispondere alle mutate esigenze dei cittadini-utenti. Ha inoltre affermato che è molto positivo vedere una azienda importante per il Paese adeguarsi in maniera significativa con l’intento di fornire servizi di qualità.
Il tempo trascorre velocissimo quando si vivono esperienze entusiasmanti e una settimana è davvero volata per l’Under 13 della Pallanuoto Tolentino in terra montenegrina. Quella di ieri, infatti, è stata per la squadra marchigiana l’ultima giornata nella città di Tivat prima di richiudere le valigie ed affrontare il viaggio di ritorno in Italia. Seppur fisiologicamente un po’ affaticati, a causa dei carichi di lavoro che si sono succeduti nell’ultimo periodo, i giovani allenati dai tecnici Caproli e Ronconi hanno raccolto le ultime energie e non si sono sottratti all’allenamento conclusivo della mattinata diretto dal coach Vasko Vuckovic. Nonostante la stanchezza, in effetti, a prevalere è stato comunque il desiderio di “carpire” segreti ed incamerare ancora ulteriori consigli da parte del trainer slavo per portarsi a casa il meglio che la pallanuoto balcanica e del Montenegro in particolare possa al momento offrire. Attenti e concentrati, i nostri piccoli campioncini, hanno seguito la riunione tecnica pre-allenamento chiedendo informazioni e confrontandosi con Vasko su schemi di gioco e azioni da effettuare in partita. Dopo circa trenta minuti le parole hanno lasciato spazio ai fatti e le calottine tolentinati sono entrate in acqua per iniziare ad allenarsi. Come da programma la precedenza è stata data ad esercizi di stretching per il richiamo muscolare ed al potenziamento atletico attraverso l’avvicendamento degli stili fondamentali. Successivamente ha fatto la sua comparsa il pallone con indicazioni da bordo vasca finalizzate al miglioramento del palleggio. A questo punto si sono susseguite una miriade di soluzioni tra passaggi e conclusioni che hanno preparato a dovere i ragazzi alla partitella conclusiva. Terminate le fatiche al rientro in albergo gli alfieri della NPN Tolentino hanno trovato una stupenda sorpresa che Vasko Vuckovic ha voluto regalare ai suoi allievi: ad aspettarli c’era infatti il pallanuotista professionista Vjekoslav Paskovic. L’atleta montenegrino è un assoluto ed autentico “monumento” di questo sport a livello europeo ed un rapido riepilogo del suo curriculum aiuta a comprenderne meglio la sua caratura. Classe 1985, Paskovic è cresciuto agonisticamente nel Primorac di Kotor dove ha percorso tutta la trafila delle giovanili sino ad arrivare ad essere i leader della prima squadra. Il suo talento non è passato agli osservatori delle squadre italiane e cosi Vjekoslav è arrivato nel nostro campionato giocando tra le file di Brescia. La prossima stagione, invece, sarà la stella più brillante del Roma nuoto. Non si contano poi le presenze in Nazionale del quale e tutt’ora uno dei pezzi più pregiati A ciò, bisogna quindi aggiungere lo scrigno di successi e medaglie che può vantare in carriera sino ad ora: oro con il Montenegro agli Europei del 2008, argento sempre nella competizione continentale nel 2012 e ancora sul secondo gradino del podio ai mondiali del 2013. Completa il tutto la vittoria in Coppa dei Campioni 2009 con il Primorac ai danni della Pro-Recco. Il campione non si è sottratto ad autografi e foto da parte dei suoi increduli piccoli ammiratori davvero al settimo cielo. Nel pomeriggio tutti sul bus alla volta ancora di Kotor ma in questa occasione gli impegni agonistici non hanno nulla a che vedere: per i ragazzi è prevista, infatti, una passeggiata alla scoperta di questa magnifica cittadina patrimonio dell’Unesco. Un immersione in secoli di storia che si rincorrono nelle chiese e nei palazzi del centro storico dove è possibile ammirare tracce delle diverse popolazioni (tra cui veneziani, francesi e turchi) che hanno dominato questo magico agglomerato urbano. Davvero un gioiello di architettura antica che rapisce il cuore e gli occhi, conservando tra i suoi stretti vicoli tutta la suggestione dell’arte europea, balcanica ed ottomana. Terminato il giro turistico nuovo ritorno in albergo per la cena e un ultimo saluto al Montenegro. Cala così il sipario su uno stage che ha rappresentato un’esperienza davvero unica e speciale in cui si sono susseguite emozioni a non finire. All’ambito più strettamente sportivo, con insegnamenti pallanuotistici di rango internazionale ed europeo (grazie soprattutto all’apporto dei preziosi precetti di Vasko Vuckovic ed alle ripetute amichevoli con i coetanei montenegrini del Primorac Kotor e dello Jadran Hercec Novi) si è affiancato, comunque, anche il lato pedagogico che ha certamente contribuito ad accrescere il bagaglio di esperienze dei 13 giovani tolentinati, costituendo un importante mattoncino per le future sfide di questi piccoli “uomini”.
L'aggressione subita questa mattina da due volontari della Protezione Civile di Tolentino nell'area container (qui) ha provocato la reazione forte dei coordinatori locali della stessa Protezione Civile che annunciano il termine del loro servizio in quella zona.
La comunicazione è stata effettuata oggi al sindaco Pezzanesi e ai responsabili dei Servizi Sociali. I coordinatori Venanzio Picotti e Mirko Bibini fanno presenti battibecchi e aggressioni, sia verbali che fisiche, avvenuti nei giorni scorsi e culminate nell'aggressione di questa mattina, per via della quale i due volontari feriti sono dovuti ricorrere alle cure del pronto soccorso e annunciano il termine del servizio di presidio alla segreteria presso l'area container che svolgevano come assistenza alle persone terremotate " per il perdurare del servizio e la paura per la gravità dell'ultimo episodio accaduto".
La presenza della Protezione Civile nell'area container, "se riprenderà, sarà solo al definitivo allontanamento della persona coinvolta o se sarà garantita la presenza effettiva delle forze dell'ordine per la durata del servizio giornaliero. Siamo certi che abbiate compreso la gravità della situazione".
“Quando la politica finge di non sapere come funzionano i meccanismi burocratici degli enti all’interno dei quali gli amministratori devono attuare il mandato avuto dagli elettori, dimostra di essere lontano dalle necessità dei cittadini, ostentando a tutti i costi un atteggiamento critico sulla quasi totalità degli argomenti riguardanti la risoluzione delle problematiche dei cittadini stessi”.Con questa premessa il sindaco Pezzanesi risponde al consigliere Bruno Prugni e agli altri firmatari dell’articolo, apparso recentemente sui quotidiani, in cui la sinistra tolentinate attacca la scelta della Giunta Pezzanesi di affidare la stima dell’area edificabile, sita di fronte alla caserma dei carabinieri di Tolentino e destinata a diventare complesso d’immobili per le esigenze dei terremotati, al tecnico che in passato seguiva la proprietà dell’ area.
"Questo sarebbe il meno, in realtà il consigliere Prugni ed i suoi colleghi sanno perfettamente che la Giunta Ruffini stipulò un accordo di programma con la stessa proprietà per realizzare in quell’area, non edilizia speculativa ma convenzionata, seguendo lo schema tipo a prezzi stabiliti dalla Regione Marche (la stessa delle cooperative). Il prezzo di allora, al metro quadrato, era di molto superiore a quello stimato oggi attraverso la perizia giurata, già depositata dall’architetto incaricato, dove si richiamano tutti gli atti consiliari e di giunta delle amministrazioni precedenti a quella attuale".
“Affidare al professionista che oltre sei anni fa seguiva la proprietà non è né un illecito, né una stolta disattenzione. Oggi questo rapporto non è più in essere. Tengo a sottolineare che la perizia da lui redatta è una perizia giurata innanzi a pubblico ufficiale, in cui il professionista si assume di fronte alla legge ed alla collettività la responsabilità di ciò che sottoscrive. In secondo luogo, e questa è la massima garanzia di fronte ai cittadini di trasparenza e di corretto utilizzo del denaro pubblico, la stima fatta dal professionista incaricato è soggetta al giudizio di congruità dell’Agenzia del Demanio di Roma, obbligatorio per legge, che vi assicuro non fa sconti a nessuno".
Il sindaco Pezzanesi continua spiegando che questa Autorità governativa dovrà dire se il valore attribuito dalla perizia giurata è congruo oppure, qualora non lo fosse, se occorre richiedere una nuova analisi peritale. Dunque la scelta dell’Amministrazione Pezzanesi "di rivolgersi a questo professionista che già conosce la documentazione tecnica ha il preciso fine di ridurre i tempi di realizzazione. L’eventuale valutazione di stima da parte di un tecnico diverso comporterebbe una considerevole dilatazione dei tempi. Dunque una scelta fatta a garanzia di una tempistica breve che salvaguarda gli interessi del Comune e quindi dei cittadini attraverso due tipi di garanzie: il giuramento della perizia e l’obbligo di richiedere il giudizio di congruità dell’Agenzia del Demanio prima dell’acquisto dell’anzidetta area".
“Difendiamo la scelta di evitare il consumo del suolo per la realizzazione di soluzioni abitative d’emergenza, ringraziando la Regione Marche che ha sostenuto questa scelta, pur comprendendo i disagi di chi oggi ancora non vede il riscontro delle proprie aspettative - conclude - Aspettative che non tradiremo e per cui stiamo lavorando senza sosta, ma che oggi incontrano l’ostacolo di una burocrazia diffidente verso gli amministratori locali che nasconde dietro il sospetto verso tutti i veri nodi della bella e tormentata Italia”.
I consiglieri comunali di Tolentino Carmelo Ceselli (capogruppo) e Luca Scorcella lasciano Forza Italia e passano al Gruppo misto. Ma restano comunque parte della maggioranza che sostiene il sindaco Pezzanesi. Oggi l'annuncio ufficiale in consiglio comunale.
A leggere un lungo comunicato in cui vengono spiegate le motivazioni dell'abbandono del partito di Forza Italia è stato Ceselli anche a nome del collega Scorcella e del coordinatore comunale uscente Roberto Lombardelli.
"Gli avvenimenti che stanno caratterizzando questo periodo di consiliatura, nel quale abbiamo avuto l'onore, ma soprattutto l'onere, di rappresentare Forza Italia all'interno del Consiglio Comunale sono frutto di un periodo contraddistinto dall’assenza di proposte, dalla mancata condivisione di scelte importanti per la città, da inopportuni personalismi e dalla totale assenza di ruoli.Da mesi attendiamo dal partito più chiarezza sulla posizione da assumere per la tutela di Tolentino, per rispetto non solo degli elettori, ma della cittadinanza intera.
Le scelte suicide fatte dal partito in concomitanza con le elezioni dello scorso marzo, hanno portato a una totale anarchia, senza più alcun ruolo e senza una guida regionale capace di coordinare in maniera univoca le scelte da portare avanti - hanno spiegato durante l'intervento in Consiglio Comunale - Scelte ancora più importanti in un Comune come il nostro, martoriato dal terremoto.Non ci siamo più sentiti rappresentati da persone, sicuramente capaci e preparate ma lontane dalla realtà della nostra terra e calate nelle Marche senza una ragione apparente.Manca quel contatto quotidiano, quel rapportarsi con persone che vivono come noi la nostra terra della quale conoscono ogni più recondito segreto. Dopo la decisione incomprensibile di non ricandidare il senatore Remigio Ceroni, siamo stati abbandonati a noi stessi.Lo stesso dicasi per un coordinamento provinciale fantasma di cui non si hanno notizie e con il quale mai siamo riusciti a rapportarci"."Tutto questo, inoltre, va ad inserirsi in un quadro politico nazionale dove Forza Italia ha perso la sua identità e il suo ruolo guida all'interno della coalizione di centrodestra, scegliendo di mettersi all'opposizione in un Governo al quale noi invece riteniamo dovesse essere data fiducia o quantomeno metterlo alla prova dei fatti - aggiungono - Quando siamo entrati in Forza Italia, ci siamo trovati in un partito diverso da quello di oggi. Era un partito fatto di sorrisi di ambizioni di sogni, di valori. Oggi è un posto litigioso, dove si tira a campare ammiccando a Renzi e cedendogli ad ogni occasione buona una storia lunga oltre venti anni e scritta da milioni di italiani.Le recenti vicende relative alla mancata condivisione sul nome del presidente della Rai, lasciano intendere che la deriva di Forza Italia è oramai inarrestabile e il partito sta andando dritto dentro le braccia del Partito Democratico.
Per tutti questi motivi oggi non sentiamo più di essere compatibili con le nuove logiche interne a Forza Italia. Pertanto, avendo già rassegnato le dimissioni da Forza Italia, annunciamo il nostro passaggio nel “Gruppo misto” di questo Consiglio Comunale. E’ una decisione a cui siamo giunti dopo un’attenta riflessione. Il tempo trascorso è dovuto proprio al ruolo istituzionale che fino ad oggi abbiamo ricoperto. Un tempo in cui abbiamo atteso, vanamente, una qualche chiarificazione anche nei riguardi dell’assetto politico e di partito. Lasciare Forza Italia con cui siamo stati eletti è una scelta dolorosa ma necessaria per continuare a svolgere il compito assegnatoci dagli elettori. E proprio lo scontento e i malumori che ci sono stati rappresentati dalla base del partito, quella stessa base che ha contribuito alla nostra elezione in consiglio comunale, sono stati la leva determinante per arrivare a questa decisione irrevocabile - concludono - In questi mesi abbiamo lavorato esclusivamente per il bene dell’Amministrazione e della città. Continueremo convintamente a far parte della maggioranza che governa Tolentino, consapevoli che le scelte che prenderemo d’ora in poi saranno frutto di attente analisi e riflessioni con il primo cittadino e con la Giunta. Concludiamo, esprimendo il nostro forte auspicio che l'Amministrazione comunale di Tolentino riesca, con un rinnovato spirito costruttivo, soprattutto nel rispetto delle idee di ognuno, a continuare un cammino spedito e virtuoso capace di dare risposte concrete e positive agli urgenti problemi del popolo tolentinate".
Due volontari della protezione civile di Tolentino sono finiti in ospedale dopo essere stati aggrediti questa mattina da un ospite dell'area container. I motivi dell'aggressione non sono ancora chiari. La volontaria è stata colpita da una ombrellata, mentre il collega è stato raggiunto da un pugno al volto proprio nel tentativo di difendere la donna. Entrambi i volontari sono dovuti ricorrere al pronto soccorso dove sono stati giudicati guaribili in otto giorni. Il fatto è stato denunciato ai carabinieri
Urla, schiamazzi, luci e dai toni probabilmente anche botte. Rumori così forti da far impensierire chi abita nei paraggi, al punto da chiedere l'intervento dei carabinieri.
Che, però, quando arrivano sul posto, non trovano nessuno. E' successo la notte scorsa, quando alle 3.30 circa una pattuglia della Stazione di Tolentino è stata chiamata ad intervenire all'ex Hotel Marche, vicino alle Terme Santa Lucia, in quanto diversi cittadini segnalavano forti urla, luci accese ai piani alti e schiamazzi che lasciavano intendere che ci fosse una rissa in corso.
Quando i militari sono arrivati sul posto non hanno trovato più nessuno. Un segnale preoccupante che conferma ancora una volta, qualora ce ne fosse stato bisogno, il pericoloso stato di abbandono in cui versa da anni la struttura, depauperata di ogni suppellettile, fili elettrici di rame, porte degli ascensori, con le vetrate tutte spaccate e pezzi di vetro ovunque. Non è una novità che, specialmente di notte, l'ex Hotel Marche sia meta soprattutto di giovani in cerca del brivido e, solo per puro miracolo, finora non si sono verificate tragedie irreparabili.
Il terremoto poteva essere una motivazione per cercare di mettere a posto le cose, per quanto possibile, ma è stata una evenienza mai presa in considerazione da nessuno. Ma mettere in sicurezza questa struttura fantasma è divenuta ormai una priorità improcrastinabile.
Incidente questa mattina in via Nenni a Tolentino. Due auto, per cause in corso di accertamento, sono entrate in collisione e una di queste, una Fiat Cinquecento, si è ribaltata in mezzo alla strada.
Al volante dell'utilitaria c'era un anziano per il quale si è reso necessario il trasporto in ospedale a Macerata: non sarebbe in pericolo di vita.
Sul posto, oltre ai sanitari del 118, per i rilievi i carabinieri di Tolentino che stanno accertando la dinamica del sinistro. Tutto scaturirebbe da una mancata precedenza: una delle due auto si è inserita da via Pascoli su via Nenni e, dopo aver impattato su due macchine parcheggiate, è andata a toccare la Cinquecento che si è ribaltata.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma del PD di Tolentino.
“Chi sarebbe così stolto da far stimare un immobile che vuole acquistare dal tecnico della società venditrice?
Ma come si fa a non capire questo semplice concetto? Perché certe cose accadono solo a Tolentino?
Chiunque, se mai avesse la possibilità di acquistare un bene il cui costo sia dell’ordine di alcuni milioni di euro, si affiderebbe ad un proprio tecnico di fiducia per determinare il valore del bene. Tutti tranne il Comune di Tolentino!
Con la Delibera di Giunta n. 259 del 6/7/18, infatti, l’Amministrazione ha affidato la stima di un’area edificabile (quella di fronte alla Caserma dei Carabinieri) al Tecnico che si sa da sempre lavorare per la Società proprietaria dell’area in vendita. Questo fatto è, a dir poco, incredibile.
Le stime devono essere fatte dagli appositi Enti deputati (UTE Ufficio Tecnico Erariale) e non da privati. Il rischio, se non la certezza, è quella di pagare un bene molto di più del suo valore reale. Come è successo nel caso del Capannone avanti al Castello della Rancia, dove sono stati spesi 1,6 Mln di euro per un immobile invenduto da decenni e che diversi imprenditori locali hanno rifiutato a costi enormemente più bassi.
Il Sindaco Pezzanesi modifichi la Delibera e affidi la stima dell’area ad un Ente terzo. Siamo favorevoli all’acquisizione dell’area ma non si può, con la scusa dell’emergenza, regalare o peggio sperare soldi pubblici.
Tolentino è in grave e colpevole ritardo in tutto. Alcuni cantieri di ricostruzione pesante termineranno prima dell’assegnazione emergenziale degli appartamente che Pezzanesi da due anni promette”.
Se è vero che il finale di ogni cosa riserva le sorprese migliori non potevano certo chiedere di meglio i giovani della NPN Tolentino per gli ultimi giorni del loro soggiorno montenegrino. Nel quartier generale di Tivat, infatti, ad affiancare i tecnici Caproli e Ronconi è arrivato un vero e proprio “pezzo da novanta” tra gli allenatori a livello europeo: stiamo parlando di Vasko Vuckovic. Come biglietto da visita basta soltanto ricordare che il coach slavo è attualmente il vice allenatore della Nazionale del Montenegro ed è reduce dai Campionati Europei di pallanuoto che si sono conclusi da pochi giorni a Barcellona. Dunque una possibilità unica per la squadra tolentinate di misurarsi e ricevere preziosi consigli da una personalità di livello internazionale assoluto e con un curriculum sportivo davvero impeccabile: Vasko inizia la sua carriera nel Primorac di Kotor dove, dalle giovanili arriva a giocare sino in prima squadra diventandone uno dei leader. Successivamente passa al Budva dove rimane per diversi anni prima di passare al Borac in prestito e quindi chiudere con la pallanuoto giocata con il Riviera di Janoric. A questo punto, nel 1992, per lui inizia una brillante carriera in (serie Apanchina che parte ancora dalla società del Primorac. In seguito iniziano le esperienze in Italia a Messina (serie B), Latina (serie A1), Rari Nantes Latina (serie B e A2) e Club Acquatico Pescara (serie B,C). Poi, come coronamento delle sue qualità, la chiamata nello staff tecnico del Montenegro che si protrae da alcuni anni.
Lo abbiamo intervistato per un suo parere a 360°
Mister Vuckovic lei è reduce dall’Europeo con la nazionale montenegrina, ecco com’è il passaggio dalla prima squadra alle giovanili?
“Il passaggio è sempre piacevole perché si ha la possibilità di trasmettere tutta l’esperienza, che un allenatore ha e cerca di mettere in pratica con i grandi, alle giovani leve per cercare di creare nuovi campioni nella pallanuoto e, soprattutto uomini in grado di affrontare nel modo giusto le sfide della vita in ambito extra sportivo”
Quali dovrebbero essere, a suo avviso, i fondamenti da trasmettere ai piccoli pallanuotisti?
“Senza dubbio tutto parte dalla capacità natatoria. Se non si ha una conoscenza eccezionale dei quattro stili fondamentali, infatti, è difficile allargare il lavoro agli elementi basilari della pallanuoto quali gambata a bicicletta e posizione verticale che sono importantissime in questo sport”
Dopo questi primi allenamenti come giudica l’Under 13 di Tolentino?
“Sono davvero contentissimo di loro mi hanno sorpreso in modo molto positivo. Si è vista sin dal primo contatto la loro passone per la pallanuoto, l’educazione e la grande disponibilità a all’ascolto per recepire nuovi imput.. Vedo che c’è proprio un bel gruppo che ha un’ottima padronanza dei fondamentali e i confronti con i loro pari età del Primorac e dello Jadran non sono andati affatto male”
Su cosa si basano i suoi allenamenti ai nostri piccoli ragazzi, quali sono gli esercizi su cui insiste maggiormente?
Nella mia psicologia, nel mio lavoro come allenatore parto sempre da due cose: il potenziamento delle gambe, importantissimo per la sicurezza in acqua, e la valorizzazione della fase difensiva partendo dalle squadre under 13 fino alle nazionali perché, a qualsiasi livello, è ciò che fa la differenza. Questa è la filosofia della pallanuoto balcanica”
Quali capacità sono emerse, secondo lei, dai ragazzini tolentinati e dove invece bisogna insistere di più?
“Soprattutto la grande concentrazione e la consapevolezza dei propri mezzi, unite alla voglia di migliorare. La cosa che forse merita alcune correzioni è la posizione in verticale, fondamentale per approcciarsi al tiro nella pallanuoto. Un miglioramento a riguardo può avvenire solo con un lavoro mirato sulle gambe”
Come giudica il lavoro dei tecnici di Tolentino?
“Sono veramente preparati. Mi hanno sorpreso per la loro competenza e capacità di trasmettere le indicazioni alla squadra e il modo in cui esse vengano puntualmente ed efficacemente recepite
Quali espressioni userebbe per definire la realtà pallanuotistica di una società come la NPN Tolentino?
“A mio avviso è una società dalle solide fondamenta, dove si lavora con professionalità e passione, e capace di progredire giorno dopo giorno. Devo dire che il nome Tolentino mi è subito piaciuto ed ora, vedendo i loro metodi di insegnamento, sono convinto che la società possa arrivare davvero lontano”
Con i ragazzini quanto conta l’aspetto sportivo e quanto invece bisogna lavorare sul fattore psicologico?
“L’aspetto psicologico è fondamentale perché il lavoro dell’allenatore innanzitutto è quello di formare persone al di sani valori anche al di fuori dello sport. Il nostro obiettivo è raggiunto se diverranno buoni cittadini, solo dopo viene il lato sportivo”
Qual è la sua opinione sulla realizzazione di questi stage a livello giovanile qui in Montenegro da parte di squadre italiane come appunto Pescara e Tolentino?
“Questa è una cosa molto importante perché, non avendo il supporto dei genitori affrontano una cosa diversa che li aiuta nella loro crescita personale. Questo aiuta anche nella concentrazione durante il gioco. Passando al lato agonistico invece rappresenta un bagaglio preziosissimo perché i ragazzi italiani hanno la possibilità di confrontarsi con squadre montenegrine di grande tradizione che ne elevano i loro livello tecnico da sfruttare al ritorno in patria. Per incentivare queste iniziative stiamo pensando, inoltre, di promuovere, a fianco della pallanuoto, anche uno scambio culturale con soggiorni dei ragazzi qui in Montenegro presso famiglie locali e fare al contrario in Italia per i giovani atleti slavi. Speriamo si possa realizzare”
Come risponde allo scetticismo di alcuni genitori verso la pallanuoto quale sport per i loro figli perchè disciplina “violenta e pericolosa”?
“La violenza nella pallanuoto non è così elevata. Noi siamo consapevoli che tutti gli sport di contatto fisico riservano un minimo di pericolosità ma se non si insegnano precetti violenti i giocatori non avranno motivo di diventare aggressivi verso gli altri. Alla base di tutto ci devono essere sempre solidarietà, rispetto e tolleranza”
Infine, a suo avviso, quali soluzioni si potrebbero apportare per una maggiore crescita e visibilità della pallanuoto in Italia, a cominciare proprio dai settori giovanili?
“Secondo me, noi dell’ambiente, commettiamo molti errori nella promozione di questo sport: infatti c’è una concezione “secondaria” della pallanuoto sin dalle basi in quanto molti allenamenti e partite vengono programmate in tarda serata e questo finisce per sfavorire, sin dall’inizio, la diffusione della disciplina. Bisogna cambiare un po la mentalità italiana, perché qui in Montenegro come in Serbia e Croazia c’è la giusta convinzione che la pallanuoto tolga i ragazzi dalla strada e quindi provare a “forzare”, nel vostro paese, sulle amministrazioni comunali per promuovere la fruizione delle piscine da parte dei giovani. Inoltre coinvolgere, se possibile, in maniera più intensa gli sponsor perché i costi di questo sport non necessitano di investimenti stratosferici come avviene ad esempio nel calci
Per quanto riguarda la giornata dei ragazzi invece tutto si è svolto come da programma: allenamenti in mare al mattino e ancora una visita alla squadra del Primorac a Kotor per un nuovo confronto tra le due rappresentative. Il match ha visto, come ormai consuetudinie, la partecipazione di un byon numero di spettatori interessati ed icuriositi da un diverso approccio alla pallanuoto rispetto a quello slavo. I nostri piccoli campioncini si sono battuti al meglio mettendo in acqua tutte le loro energie, ma i loro avversari, abituati a riti di allenamento molto sostenuti, sono riusciti a spuntarla. Per Tolentino le marcature sono arrivate da due squilli in successione di Salvucci dopo belle azioni di squadra. Il risultato conta poco o niente, la cosa importante è stato poter aggiungere ancora un mattoncino nel loro percorso sportivo per migliorarsi come giocatori e, soprattutto, come persone.
Nelle Marche la battaglia la sta portando avanti da tempo il sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui. E, nel Lazio, a farla sua é stato il sindaco simbolo del terremoto del 2016, quel Sergio Pirozzi che nell'agosto 2016 indossava la fascia di primo cittadino del comune laziale e che, ora, siede sui banchi del consiglio regionale del Lazio. Nella sua pagina internet, Pirozzi ha pubblicato un articolo, con tanto di video, in cui illustra i punti salienti di una proposta di legge studiata e condivisa insieme al professor Doglioni, dell'INGV.
"Se un padre ha due figli, uno con la polmonite e uno con il raffreddore, ed una sola medicina - afferma Pirozzi - darebbe certamente la medicina al figlio con la polmonite. Bisognerebbe comportarsi come si comporta un padre".
Parole, quelle di Pirozzi, simili a quelle usate dal sindaco di Camerino in rappresentanza di altri sindaci del cratere in cui si chiedeva di distinguere quei comuni che hanno avuto danni devastanti, da quelli che, invece, hanno fatto i conti con problematiche più misurate. Una richiesta che, però, scatenò le ire di altri sindaci: Tolentino e Treia su tutti.
"Bisogna avere il coraggio di differenziare, e di intervenire su ogni situazione considerando la sua specificità - aggiunge l'ex primo cittadino di Amatrice - Perché ogni comune ha un tessuto socio-economico e soprattutto un grado di distruzione diverso e merita interventi specifici. Invece, come ho detto al presidente del Consiglio Genitloni prima, a Conte poi, l’allargamento del cratere a ben 139 Comuni, questo non lo consente. Li mette tutti dentro lo stesso grande calderone, anche quando parliamo di comuni che sono stati a mala pena sfiorati. Purtroppo invece tutte le misure prese nel ddl terremoto appena approvato, riguardano indistintamente tutti i 139 comuni, a prescindere dai danni che hanno avuto. Serve il restringimento del cratere.
Non è una lotta fra comuni, ma questo va a scapito dei territori colpiti dalla vera distruzione. Tasse, esenzioni, bandi e provvedimenti devono necessariamente seguire un criterio di PRIORITA’, altrimenti se si curano prima pazienti con ferite lievi, chi è in codice rosso, muore".
Qui il link all'articolo completo sulla pagina di Sergio Pirozzi: http://www.sergiopirozzi.it/2018/07/27/una-legge-per-combattere-il-terremoto/
Ancora una giornata intensa e molto impegnativa per i ragazzi dell’Under 13 della Pallanuoto Tolentino di scena in Montenegro. Dopo le fatiche di ieri nell’amichevole contro il Primorac oggi è stata la volta del confronto con i coetanei dello Jadran. La sveglia è suonata molto presto e, dopo la colazione, il gruppo tolentinate si è imbarcato alla volta di Herceg Novi per immergersi nella storia della pallanuoto europea. La società Jadran (che in montenegrino significa mare) è infatti una delle migliori squadre a livello continentale con una tradizione quasi centenaria. La conferma di essere al cospetto dell’elite della pallanuoto arriva immediatamente, quando i ragazzi hanno il primo contatto con la stanza dei trofei della squadra all’interno della piscina della città slava: più di duecento trofei tra coppe e targhe che testimoniano il prestigio e la forza dello Jadran. La leggenda di questa società inizia nel 1926 e si sviluppa a suon di affermazioni fino ad arrivare ai giorni nostri: capionati di Jugoslavia prima, tornei montenegrini poi, sono davvero molto pochi gli anni che non vedono scritto il nome dello Jadran nell’albo dei campioni. Per non parlare poi della miriade di atleti che dal club di Herceg Novi hanno spiccato il volo, solcando le acque delle piscine mondiali per raggiungere l’olimpo della pallanuoto.
Dopo aver respirato il profumo autentico di questo sport, i piccoli cremisi hanno ripreso il contatto con la vasca e, indossati costume e calottine, sono entrati in acqua per rispondere al guanto di sfida lanciato dagli slavi. In un impianto, che dire stupendo è forse riduttivo, hanno iniziato la partita davanti ad un pubblico di curiosi ed esperti tra cui anche i vertici dello staff della nazionale montenegrina. A parrtire forte sono subito i locali che non vogliono perdere l’occasione di dimostrare il valore della loro pallanuoto. Nel giro di poco vanno sul 2-0 ma a ricordare che questo sport non è una prerogativa solo balcanica ci pensa Costantini con un gran goal. La solidità della difesa montenegrina insieme al loro giro palla efficace fa un po la differenza e permette ai balcanici di portarsi sul 4-1. Tolentino comunque non molla affatto e impegna seriamente il portiere avversario con precise conclusioni. La manovra dei locali, favorita anche dal fattore campo, funziona a dovere con azioni che centrano spesso la porta. L’energia e l’impegno dei marchigiani, comunque, non mancano e con una bella azione Pieragostini- Pacetti mettono a segno il 2 goal. Poco dopo nel registro dei marcatori finisce a anche Latini che firma la terza rete. Lo Jadran, forte di un maggior numero di giocatori disponibili, ruota la squadra con l’apporto di forze fresche che centrano più volte il bersaglio. I tolentinati rispondo con orgoglio e salgono di intensità costringendo gli avversari ad un finale davvero impegnativo. Nell’ultima parte di partita, infatti, i marchigiani prendono le misure ai dirimpettai e con Bordi, Salvucci e Pieragostini infliggono una tripletta che stempera le velleità degli slavi di colpire nuovamente e fissa a 6 il numero dei goal finali della squadra di Ronconi e Caproli.
Nel pomeriggio si è replicato con una nuova sfida in vasca. Come al mattino i montenegrini partono con il piede sull’acceleratore spingendosi fino al 3-0. A suonare la carica per i nostri è Speranza che sigla l’1-3. Bellesi difende bene la porta ed ancora Speranza con una beduina porta accorcia le distanze. Lo Jadran ha un momento favorevole e scappa sul 6-2 ma i nostri fanno capire, immediatamente che non sono arrivati in Montenegro in vacanza: Salvucci e un doppio Costantini rimontano fino al 6-5 sfruttando il tiro da fuori. Un contropiede slavo sigla il 7-6 ma Pelliccioni marca il 6 goal. Noè e Speranza ci provano ma prima la traversa e quindi un miracolo del portiere dicono no. Lo Jadran non ci sta a perdere e mette la testa avanti con due reti in successione ma grinta e determinazione dei tolentinati sembrano inesauribili: Costantini e Salvucci pescano due jolly che fissano il punteggio finale sul 8 pari e chiudono una partita che certamente ha costituito un tassello molto importante nel percorso di crescita sportiva dei nostri pallanuotisti.
Si è concluso con un grande successo il “Primo Trofeo Città di Tolentino” di Calcio a 5 organizzato dalla ASD Cantine Riunite CSI in collaborazione con il Centro Sportivo Italiano di Macerata. Vittoria finale per la squadra LK Ristoro di San Severino Marche che ha avuto la meglio in finale contro l’ottima Inventori di Divertimento. Terza piazza per la squadra Ecosystem Group Tolentino che ha battuto, nella finalina di consolazione, la New Team di Corridonia.Il torneo ha visto la partecipazione di 12 squadre, tutte di ottimo livello e con un alto spirito agonistico, che hanno reso la manifestazione esaltante e combattuta.Presenze di rilievo nelle varie compagini hanno alzato il tasso tecnico del torneo ed hanno divertito il pubblico presente nelle varie serate.Capocanniere con 22 reti, Fiecconi Federico della LK Ristoro, miglior giocatore del torneo, Taglioni Michael della New Team, miglior portiere Bonifazi Alex della Ecosystem Group.Davvero tanti i giocatori che si sono messi in luce per qualità tecniche ed agonistiche. Tra questi, Scipioni Stefano della Inventori di Divertimento, Mongiello Carlo e Nunzi Matteo della Ecosystem Group.Il Presidente delle Cantine Riunite commenta così la chiusura del torneo: “A nome delle Cantine Riunite Calcio a 5 ringrazio tutte le squadre partecipanti, i loro dirigenti e tutti gli sponsor che hanno permesso l’organizzazione di questa manifestazione.Un grazie va anche all’Amministrazione Comunale di Tolentino che ha concesso per il torneo il Patrocinio e lo ha inserito nell’estate Tolentinate, dando così alla manifestazione ancor più risalto. Lo scopo principale della nostra società, da ventisette anni, è quello di promuovere il Calcio a 5 a Tolentino e credo che questa manifestazione, purtroppo rimasta ferma per troppo tempo, sia una possibilità di crescita per noi, per tanti ragazzi che possono mettersi in mostra e per tutti quei giovani che hanno così la possibilità di appassionarsi a questa disciplina, diversa dal calcio a 11 ma appassionante ed avvincente come poche altre”.
Dopo la prima amichevole di due giorni fa contro il Primorac nuovo trasferimento nella cittadina di Kotor per il secondo impegno in terra montenegrina da parte dell’Under 13 della NPN Tolentino. Ad incrociare le calottine dei nostri ragazzi ancora i pari età della squadra affrontata 48 ore orsono per un remake dal sapore della rivincita.Che la musica sia totalmente diversa rispetto al match precedente gli slavi se ne accorgono subito. I ragazzi della coppia Caproli Ronconi, infatti, entrano in acqua carichi e decisi, con il piglio giusto per mettere alle corde gli avversari.
I primi minuti sono un monologo della squadra tolentinate che ingabbia il Primorac e costruisce azioni in successione. Ad aprire le marcature è, dopo appena due minuti di gioco Gabriele Salvucci al termine di un bel contropiede. Neanche il tempo di riprendere posizione e arriva pure il 2-0 di CostantiniI locali accusano il colpo e vanno in confusione: provano giocate e soluzioni ma è tutto campato in aria e senza criterio. Tolentino capisce di aver colpito l’orgoglio dei “maestri” montenegrini e non perde tempo per affondare ancora di più il colpo, mostrando tutto il notevole livello della nostra pallanuotoSperanza prima e ancora Costantini poi portano il punteggio sul 4-0 per i marchigiani. Solo a questo punto c’è una piccola reazione del Primorac che va in goal con il primo tiro nello specchio della porta. L’allenatore slavo tenta di correre ai ripari effettuando diversi cambi. La rosa più ampia dei montenegrini permette loro di accorciare sino al 4-3.
A questo punto viene fuori, di nuovo, tutta l’energia e la grinta dei piccoli cremisi che dopo azioni ragionate e costruite con cura trovano in Costantini un finalizzatore implacabile che mette a segno addirittura una tripletta. Gli avversari rispondono trovando la porta ma a ristabilire le distanze ci pensa Marco Noè che sigla l’8-4. Passano i minuti e le energie iniziano a calare. Tolentino, con un organico esiguo rispetto ai dirimpettai, è costretta a moltiplicare gli sforzi ma la stanchezza incombe. Nonostante una tenace resistenza i tolentinati subiscono la rimonta della formazione di Kotor fino al pareggio sull’8-8. I montenegrini provano a scapare ma Salvucci rimette tutto a posto sul 9-9L’Under 13 ci mette il cuore ma un pizzico di sfortuna permette al Primorac dimettere a segno i goal nel finale che decidono la partita. Finisce 12-9 per la formazione balcanica ma restano i complimenti alla NPN Tolentino che ha disputato una prova davvero fantastica riuscendo a mettere davvero paura ad una formazione con una tradizione pallanuotistica che risale addirittura al 1955 in una nazione dove questo sport è quasi una religione.
E' uscito miracolosamente illeso da quello che restava della sua Ford Focus l'automobilista che questa sera, poco dopo le 21, ha perso il controllo della sua auto lungo la supestrada Valdichienti, nel tratto compreso tra Belforte e Tolentino. Per cause in corso di accertamento, la macchina ha sbandato andando prima a sbattere sul gard rail di destra e poi carambolando su quello di sinistra. Nell'impatto non sono rimasti coinvolti altri veicoli, ma l'auto, come impazzita, ha letteralmente sfiorato un camion.
E' stato proprio il conducente del camion a chiamare i soccorsi, anche se l'uomo al volante della Focus é riuscito da solo a liberarsi dalle lamiere. Non ha riportato particolari ferite, mentre la macchina é andata distrutta. Sul posto, oltre ai carabinieri, anche i vigili del fuoco. Il traffico, nel tratto della superstrada, é proceduto su una sola corsia ed ha subito solo lievi rallentamenti.
“Festa d’estate” del Rotary di Tolentino all’insegna dell’amicizia e del divertimento. La serata si è svolta l’altra sera a Treia, a casa del socio Francesco Lambertucci. La festa è stata allietata dal dj Niki, nonché dallo spettacolo di ginnastica acrobatica del gruppo Virtus acrobatic team di Macerata. Tanta musica, ballo e buon cibo con la polenta preparata dai polentari treiesi del Comitato organizzatore della festa della polenta di Santa Maria in Selva, il maialino arrosto, gelato proposto con tanto di carrettino di Enjoy, cocomero.
Durante la serata, inoltre, tutti per alcuni minuti sono rimasti con il naso all’insù per ammirare l’eclissi totale lunare. Quello dell’altra sera si è rivelato un simpaticissimo evento a cura del sodalizio tolentinate, presieduto da Elvio Giannadrea, nel corso del quale è prevalso anche lo spirito della solidarietà. Il club tolentinate devolverà le spese per il servizio polenta per sostenere, insieme al Comitato organizzatore della festa della polenta di Santa Maria in Selva ed all’Associazione nazionale polentari d’Italia, la realizzazione dell’arredamento della struttura polivalente di Castelsantangelo sul Nera.
Tra i presenti alla festa anche l’on.Tullio Patassini, Gianni Genga direttore sanitario degli ospedali dell’Area vasta 3, Gianluca Pesarini presidente di Confindustria Macerata, Andrea Passacantando presidente di Copagri Macerata, Giorgio Piergiacomi presidente dell’Apm di Macerata, nonché diversi presidenti di club Rotary del maceratese e non solo.
Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha invitato il capo della Protezione civile e soggetto attuatore per il terremoto David Piccini, indagato nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Ancona su appalti e subappalti per le Sae, a ritirare le dimissioni e il capo della Protezione civile regionale le ritirerà. Ceriscioli, nell'esprimere "massima fiducia nel lavoro che sta svolgendo la magistratura", ha confermato la sua fiducia nel dirigente di palazzo Raffaello. "La magistratura - ha spiegato Ceriscioli - farà il suo percorso. Restiamo in attesa che si concluda l'indagine. L'ente regionale deve continuare però a svolgere il suo compito, nel rispetto dei ruoli, considerando che questa amministrazione è chiamata a rispondere ad un'emergenza senza precedenti nella sua storia".
(fonte Ansa)