Ancora una giornata intensa e molto impegnativa per i ragazzi dell’Under 13 della Pallanuoto Tolentino di scena in Montenegro. Dopo le fatiche di ieri nell’amichevole contro il Primorac oggi è stata la volta del confronto con i coetanei dello Jadran. La sveglia è suonata molto presto e, dopo la colazione, il gruppo tolentinate si è imbarcato alla volta di Herceg Novi per immergersi nella storia della pallanuoto europea. La società Jadran (che in montenegrino significa mare) è infatti una delle migliori squadre a livello continentale con una tradizione quasi centenaria. La conferma di essere al cospetto dell’elite della pallanuoto arriva immediatamente, quando i ragazzi hanno il primo contatto con la stanza dei trofei della squadra all’interno della piscina della città slava: più di duecento trofei tra coppe e targhe che testimoniano il prestigio e la forza dello Jadran. La leggenda di questa società inizia nel 1926 e si sviluppa a suon di affermazioni fino ad arrivare ai giorni nostri: capionati di Jugoslavia prima, tornei montenegrini poi, sono davvero molto pochi gli anni che non vedono scritto il nome dello Jadran nell’albo dei campioni. Per non parlare poi della miriade di atleti che dal club di Herceg Novi hanno spiccato il volo, solcando le acque delle piscine mondiali per raggiungere l’olimpo della pallanuoto.
Dopo aver respirato il profumo autentico di questo sport, i piccoli cremisi hanno ripreso il contatto con la vasca e, indossati costume e calottine, sono entrati in acqua per rispondere al guanto di sfida lanciato dagli slavi. In un impianto, che dire stupendo è forse riduttivo, hanno iniziato la partita davanti ad un pubblico di curiosi ed esperti tra cui anche i vertici dello staff della nazionale montenegrina. A parrtire forte sono subito i locali che non vogliono perdere l’occasione di dimostrare il valore della loro pallanuoto. Nel giro di poco vanno sul 2-0 ma a ricordare che questo sport non è una prerogativa solo balcanica ci pensa Costantini con un gran goal. La solidità della difesa montenegrina insieme al loro giro palla efficace fa un po la differenza e permette ai balcanici di portarsi sul 4-1. Tolentino comunque non molla affatto e impegna seriamente il portiere avversario con precise conclusioni. La manovra dei locali, favorita anche dal fattore campo, funziona a dovere con azioni che centrano spesso la porta. L’energia e l’impegno dei marchigiani, comunque, non mancano e con una bella azione Pieragostini- Pacetti mettono a segno il 2 goal. Poco dopo nel registro dei marcatori finisce a anche Latini che firma la terza rete. Lo Jadran, forte di un maggior numero di giocatori disponibili, ruota la squadra con l’apporto di forze fresche che centrano più volte il bersaglio. I tolentinati rispondo con orgoglio e salgono di intensità costringendo gli avversari ad un finale davvero impegnativo. Nell’ultima parte di partita, infatti, i marchigiani prendono le misure ai dirimpettai e con Bordi, Salvucci e Pieragostini infliggono una tripletta che stempera le velleità degli slavi di colpire nuovamente e fissa a 6 il numero dei goal finali della squadra di Ronconi e Caproli.
Nel pomeriggio si è replicato con una nuova sfida in vasca. Come al mattino i montenegrini partono con il piede sull’acceleratore spingendosi fino al 3-0. A suonare la carica per i nostri è Speranza che sigla l’1-3. Bellesi difende bene la porta ed ancora Speranza con una beduina porta accorcia le distanze. Lo Jadran ha un momento favorevole e scappa sul 6-2 ma i nostri fanno capire, immediatamente che non sono arrivati in Montenegro in vacanza: Salvucci e un doppio Costantini rimontano fino al 6-5 sfruttando il tiro da fuori. Un contropiede slavo sigla il 7-6 ma Pelliccioni marca il 6 goal. Noè e Speranza ci provano ma prima la traversa e quindi un miracolo del portiere dicono no. Lo Jadran non ci sta a perdere e mette la testa avanti con due reti in successione ma grinta e determinazione dei tolentinati sembrano inesauribili: Costantini e Salvucci pescano due jolly che fissano il punteggio finale sul 8 pari e chiudono una partita che certamente ha costituito un tassello molto importante nel percorso di crescita sportiva dei nostri pallanuotisti.
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