Sisma, affondo di Prugni (Pd): "Le risposte di Pezzanesi? Un insulto all'intelligenza. La città è ferma all'ottobre 2016"
Dal capogruppo del Pd in consiglio comunale a Tolentino, Bruno Prugni, riceviamo
La goffa e confusa replica del sindaco Pezzanesi sulla questione legata alla stima dell’area edificabile che si trova di fronte la caserma dei Carabinieri, conferma ulteriormente le perplessità sulle scelte fin qui operate dall’amministrazione comunale: evidentemente si è colto nel segno.
Occorre spiegare al sindaco che, seppur non sia un illecito affidare la perizia sul valore dell’area edificabile al tecnico che da sempre collabora con la proprietà dell’area stessa (peraltro un professionista capace e che stimo e apprezzo), tale decisione crea un chiaro conflitto di interessi.
Sono soldi pubblici e gli amministratori comunali hanno il dovere di operare scelte volte a garantire il minor costo per la cittadinanza e la maggiore trasparenza delle procedure. Il sindaco dice che la stima redatta dal professionista incaricato sarà certamente sottoposta al giudizio di congruità dell’Agenzia del Demanio di Roma, ma perché allora non rivolgersi subito a tale Agenzia pubblica? Perché prima si fa fare una stima praticamente alla stessa società che vende e poi ci si rivolge all’Ente pubblico preposto a questo?
Anche la stima per l’acquisto del capannone in zona Castello della Rancia fu affidata ad un tecnico privato, ed il risultato fu che il Comune di Tolentino pagò l’immobile, invenduto da tantissimi anni e non certo in possesso di tutti gli attuali requisiti antisismici, molto più del suo valore reale.
La giustificazione del sindaco di rivolgersi al tecnico della società proprietaria per ridurre i tempi (già conosce la documentazione tecnica) è un insulto all’intelligenza umana!
A distanza di quasi due anni dal terremoto, Tolentino è l’unico Comune tra i 140 inseriti nel cratere sismico a non aver garantito nemmeno un alloggio agli sfollati, riscontrando con ogni evidenza che le scelte operate dall’amministrazione sono state un fallimento completo.
Il fallimento della gestione post sisma è evidente e certificata dai fatti.
Ancora oggi decine e decine di persone sono costrette a vivere fuori città o in quell’ammasso di lamiere nell’area container, nella quale si rilevano sempre maggiori tensioni sociali. La gente è esasperata e non ne può più di subire le sciagurate decisioni del sindaco. Basti pensare che un’area container esiste solo a Tolentino!
Non richiedere le SAE (Come hanno fatto tutti gli altri Comuni del cratere) e puntare tutto sugli appartamenti invenduti è stato un grave errore. A Tolentino tutta questa disponibilità di alloggi invenduti non c’era ed alla fine i risultati sono evidenti a tutti.
Ricordiamo al sindaco che gli alloggi emergenziali sono, per definizione, richiesti dai cittadini per superare l’emergenza ed il fattore tempo ha una rilevanza fondamentale. Consegnarli dopo 3 o 4 dal sisma non ha più alcun valore. A Tolentino si verificherà, con ogni probabilità, l’assurdo paradosso che diversi cantieri di ricostruzione “pesante” (quelli classificati E) termineranno prima della consegna degli alloggi emergenziali del Comune.
Di fatto oggi Tolentino è un paese morto, rimasto fermo all’ottobre del 2016. Non si vede nessun segnale di ripartenza che, invece, si scorge negli altri comuni del cratere rendendo il confronto con questi umiliante. Basta andare nella vicina San Severino, che pure sta nella nostra stessa Provincia/Regione/Nazione, per rendersi conto di quanto le cose siano differenti da come Pezzanesi le racconta.
Basta fare una passeggiata nella piazza di San Severino una sera qualsiasi della settimana e poi ripetere la stessa passeggiata nel centro di Tolentino. È evidente che la storia non è quella che ha raccontato fino ad oggi Pezzanesi e la sua squadra.
I nostri concittadini si sono stancati di sopportare le conseguenze di scelte errate, estemporanee, non basate su alcuna programmazione e che stanno causando gravissime conseguenze negative alla città di Tolentino.
Abbiamo sempre collaborato col Sindaco condividendo molte scelte. Continueremo a farlo là dove ce ne sarà data l’opportunità, auspicando che il sindaco abbandoni un po’ del suo ego, tralasci le solite offese che da troppo tempo sopportiamo, e ascolti qualche consiglio in più per il bene della città.
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