Alberto Quadri tiene in ansia la Maceratese. Il capitano non si è allenato con i compagni nella rifinitura di questa mattina effettuata sul manto erboso dell’Helvia Recina. Quadri potrebbe dare forfait domani sera nella partitissima con il Parma (fischio di inizio alle ore 20,30).Come è oramai abitudine da qualche settimana a questa parte solo il direttore sportivo, Gianluca Stambazzi, ha rilasciato dichiarazioni. Silenzio stampa voluto dalla società invece per squadra e allenatore.Il vittorioso match di Coppa Italia con la Casertana può aver dato indicazioni probanti per mister Giunti? “Il nostro tecnico aveva già le idee chiare su quale potesse essere lo schieramento anti Parma. Tuttavia il confronto con i campani ha confermato a Giunti che ha dei giovani pronti come sicure alternative. Il dato di mercoledì è importante, i ragazzi si sono confermati pronti per qualsiasi evenienza per la gara con il Parma”.Quali sono i punti di forza del Parma?“I punti di forza degli emiliani li troviamo in ogni ruolo ed in ogni reparto. È una squadra con un peso specifico importante e nel girone B non vedo avversari importanti come i gialloblù. Faranno il salto di categoria al termine del campionato. All’inizio hanno avuto qualche problema per acclimatarsi alla categoria. Ora hanno trovato il passo giusto ed hanno risalito la classifica fino alla posizione che compete loro. Il Parma non ha punti deboli. Noi dovremo fare la gara perfetta, con errori e sbavature limitate al minimo, per evitare che ci infilino e per avere le opportunità per far male”.Possiamo etichettare questo confronto come uno di quelli che si preparano da soli?“Per noi quella con il Parma è una partita importante, ma non è vero che non abbiamo nulla da perdere. È anzi un confronto importante in cui dobbiamo raccogliere punti, muovere la classifica, anche perché è alle porte, subito dopo il match con gli scudocrociati, il confronto con il Bassano capolista. Un’altra partita difficilissima. A livello di stimoli dovremo avere una maggiore determinazione rispetto ai nostri avversari per sopperire al gap tecnico. Dalla nostra avremo l’entusiasmo di chi sulla carta non è favorito, che ci potrà essere utile per recuperare quel quid sul piano tecnico a loro favore”.La tifoseria potrà essere il biancorosso in più?“I nostri tifosi non ci hanno mai fatto mancare il dovuto apporto. Domani sono sicuro che lo dimostreranno ancora. Proprio per questo vorremmo dare loro la gioia che meritano”.La squadra risente ancora dell’incubo terremoto?“Questa settimana è stata del tutto normale, anche se parlare di normalità in questa situazione non è facile. Speriamo soltanto che la partita di domani alleggerisca almeno per un paio d’ore il clima di angoscia che si sta vivendo a pochi chilometri da noi”.Alle 18.00, al Foro Boario di Villa Potenza, gli Amici della Rata si incontreranno con la tifoseria parmigiana, che raggiungerà Macerata con due pullman in occasione della partita Maceratese-Parma, per consumare insieme una merenda a base di specialità marchigiane e parmensi. Per l’occasione, e soprattutto per aiutare le aziende dei territori maggiormente colpiti dal recente terremoto, sono stati acquistati direttamente a Cupi, Macereto e Visso formaggi e salumi tipici da degustare insieme ai tifosi provenienti da Parma.Inoltre, dal sito dei “Boys Parma 1977”, si apprende che i tifosi parmigiani della Curva Nord hanno aderito all’iniziativa promossa dalla Curva Just in favore dei terremotati raccogliendo quanto richiesto dalla Protezione Civile per i presìdi di Tolentino e San Severino. Bicchieri, posate e piatti di plastica, vaschette mono porzione e tovaglioli che sabato sera, dopo il match tra Maceratese e Parma, verranno consegnati dalla Curva Just alla Protezione civile. La Curva Just omaggerà i tifosi provenienti da Parma con delle magliette realizzate per ricordare l’occasione. Tutti possono partecipare all’iniziativa!Il ringraziamento profondo e sincero delle popolazioni maceratesi colpite dal terremoto giunga ai tifosi di ambo le squadre per la spiccata sensibilità che connota i veri tifosi di calcio. I convocati per il match con il Parma 1)Moscatelli, 2)Gremizzi, 3)Broli, 4)Bondioli, 5)Marchetti, 6)Gattari, 7)De Grazia, 8)Quadri (Cap), 9)Colombi, 10)Turchetta, 11)Petrilli, 12)Cantarini, 13)Marco Massei, 14)Ventola, 15)Allegretti, 16)Palmieri, 17)Amedeo Massei, 19)Malaccari, 20)Mestre, 21) Bangoura, 22)Forte, 23)Franchini, 24)Perna, 25) Ramadani.Il numero 18 Erwin Quadrini è stato convocato nella formazione Berretti.
"Esenzione fiscale totale, bollette comprese, per almeno tre anni per tutte le persone che hanno perso tutto col sisma. Non vogliamo una semplice sospensione per tre, quattro mesi".A chiederlo è Matteo Salvini che questa mattina è in visita a Norcia e agli altri centri dell'Umbria, delle Marche e del Lazio colpiti dai terremoti del 24 agosto e del 30 ottobre scorso. "Il commissario alla ricostruzione Errani ha detto che l'Europa non permetterà l'esenzione dei tributi? E chi se ne frega, noi siamo noi, noi siamo l'Italia" ha detto il leader della Lega Nord, secondo il quale "se Renzi è in guerra con l'Ue, allora si faccia carico anche di questa battaglia. Noi lo sosterremo". (Ansa)
Dall'ex presidente del consiglio comunale di Tolentino, Mauro Sclavi, arriva una proposta destinata a sollevare inevitabili discussioni.Sclavi, infatti, ha scritto una lettera aperta al ministro dell'Interno Angelino Alfano, al prefetto di Macerata Roberta Preziotti e al sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi, nella quale invita le istituzioni a spostare lungo la costa i migranti alloggiati in abitazioni agibili delle zone colpite dal sisma, per lasciare le case alla gente del posto rimasta senza casa e consentirle di raggiungere più agevolmente i luoghi di lavoro."Dopo le prime fasi dell’emergenza" scrive Sclavi "sarà necessario prestare attenzione alle famiglie ed ai lavoratori sfollati, perché l’attuale sconvolgimento dovuto al sisma sta mettendo a dura prova la nostra proverbiale forza e laboriosità.Considerando che molti concittadini sono stati costretti a mettersi in salvo sulla costa ed in altri luoghi molto lontani dalle abitazioni e dal posto di lavoro, ". Spostando i rifugiati sulla costa, le strutture da loro occupate, che risulteranno agibili potrebbero essere destinate a coloro che garantiscono una normale attività lavorativa e che al momento compiono centinaia di chilometri. Le nostre aziende vivono del lavoro degli operai che se pur spauriti e senza casa continuano a lavorare con la caparbietà e l’abnegazione che caratterizza da sempre la gente delle Marche".
Una vicenda che deve essere ancora chiarita ma che rischia di provocare un enorme danno di immagine dallo storico Hotel 77 di Tolentino si è verificata nei giorni scorsi, quando alcuni agenti di polizia ospiti della struttura a seguito dell'emergenza terremoto, hanno dovuto fare ricorso alla guardia medica dopo aver accusato problemi gastro-intestinali. Nessuna correlazione certa fra i malori e il vitto del ristorante del 77, ma il giorno dopo è arrivata in massa una maxi ispezione di Nas e Asur a seguito della quale la cucina dell'albergo è stata chiusa per pochissimi giorni. A spiegare l'accaduto è il direttore dell'Hotel 77, Renato Mari, in una nota diffusa alla stampa"In merito agli articoli di stampa che riguardano vicende relative all'Hotel 77, il direttore Renato Mari precisa quanto segue: il numero di agenti di polizia che hanno richiesto visita medica nella serata di martedì è di sei, come confermato dalla dirigente Asur che sta seguendo la vicenda, e non di quindici come erroneamente apparso sulla stampa da quando è iniziata l'emergenza terremoto, l'Hotel 77 distribuisce un numero di pasti che oscilla fra i 200 e i 250 al giorno, compresi quelli destinati alle persone che sono state fatte evacuare dalle proprie abitazioni e sono alloggiate nel nostro albergo. Curiosa la circostanza che appena cinque persone abbiano avuto presunti problemi relativi al vitto distribuito che, lo ricordiamo, è a menù fisso e quindi uguale per tutti gli ospiti risulta attualmente tutto da dimostrare il rapporto causa-effetto fra le visite mediche richieste dagli agenti e il cibo servito nel nostro ristorante, come invece lasciano trasparire gli articoli di stampa e le locandine dove, oltretutto, vengono indicati quindici fantomatici carabinieri come "vittime" dei disturbi gastro-intestinali a seguito dell'accurata ispezione di Nas e Asur avvenuta il giorno successivo all'intervento della guardia medica, ci è stato richiesto precauzionalmente di provvedere alla chiusura della cucina per pochi giorni: tutto questo lascia intendere che non siano state riscontrate gravi irregolarità da parte delle autorità competenti malgrado il comprensibile disagio causato dall'impossibilità di fornire il vitto ai nostri ospiti, ci siamo immediatamente organizzati trovando la collaborazione di un vicino ristorante, evitando così di interrompere anche per un solo pasto il servizio offerto quotidianamente Il marchio Hotel 77 è da decenni sinonimo di qualità e cortesia e non sarà certo un articolo di giornale a scalfire la fiducia che nel corso degli anni siano riusciti a conquistare nei nostri clienti. Il nostro lavoro continua e continuerà con la stessa passione di sempre. Anzi, ripartiamo con ancora maggiori stimoli. Stiamo comunque valutando la possibilità di vedere tutelata la nostra immagine nelle sedi competenti".
Prende avvio, nelle Marche, la campagna di vaccinazione antinfluenzale per la stagione 2016-2017. Nel corso della settimana i vaccini antinfluenzali, inizieranno a essere somministrati dai medici di Medicina generale e dai Servizi vaccinali dell'Asur.La Regione Marche garantirà l'offerta gratuita della vaccinazione antinfluenzale a tutti coloro che si trovano nelle strutture di accoglienza e quanti altri, nelle zone terremotate, ne faranno richiesta, rivolgendosi agli operatori sanitari presenti sul posto.A seguito degli ultimi eventi sismici, il sistema sanitario regionale ha ulteriormente potenziato l'assistenza sanitaria per raggiungere, in modo capillare, tutta la popolazione ospitata nelle strutture alberghiere del litorale e nelle strutture emergenziali allestite localmente dai Comuni.Molti medici volontari si sono già resi disponibili per agevolare la vaccinazione dei cittadini anche nel caso si trovino al di fuori del comune di provenienza.(ANSA)
In seguito dei vari sismi che hanno interessato il territorio, a Tolentino sono state presentate 2.674 domande.La maggior parte riguardano civili abitazioni mentre 203 sono le attività interessate.Da una prima stima la popolazione interessata è pari al 58,35% per 11.647 cittadini.Più della metà delle famiglie di Tolentino ha richiesto sopralluoghi alle proprie abitazioni per una percentuale del 59,29% pari a 4.843 nuclei familiari. A seguito delle verifiche dei tecnici a Tolentino ci sono 1.193 persone (509 famiglie) che hanno la propria casa agibile ma con provvedimenti (significa che si potrà rientrare nelle case solo dopo i lavori prescritti dai tecnici) e 1.667 persone (672 famiglie) che hanno la propria casa inagibile.Questi dati variano di giorno in giorno a seguito dei sopralluoghi e degli aggiornamenti informatici. Purtroppo le cifre di coloro che sono senza casa è destinato ad aumentare. Iniziati anche i controlli nelle chiese e nei palazzi storici. Danni ingenti al complesso monumentale della Basilica di San Nicola dove non sono agibili i locali della Comunità Agostiniana. Piccoli distacchi dagli affreschi del Cappellone e dal soffitto ligneo a cassettoni della navata centrale. Aggravata la situazione dell’abside già danneggiata dalle precedenti scosse. Distacchi e vetri rotti anche nella cappella del “Santissimo”. Nessun danno di rilievo nella Cappella delle “Sante Braccia” e nella cripta che ospita il corpo di San Nicola. Molto danneggiati anche tutti i locali del museo del santuario dove non si registrano però problemi all’importante patrimonio artistico conservato. All’interno del Museo delle Ceramiche sono state riscontrate rotture solo su due pezzi caduti all’interno di una vetrinetta. Danneggiate invece le statuine del diorama della vita di San Nicola. Piccoli distacchi di affreschi anche nel chiostro. La Comunità Agostiniana attualmente vive all’interno di alcuni locali posti nel cortile dietro la Basilica, in via Bezzi. Nello spazio all’aperto vengono anche celebrate le Sante Messe.Problemi anche al MIUMOR, Museo Internazionale dell’Umorismo. I locali al primo piano di Palazzo Sangallo sono danneggiati, specie quelli della vecchia sede della biblioteca. Piccole rotture a qualche statuina. A Palazzo Parisani – Bezzi problemi diffusi su tutto l’edifico, specie nei locali che ospitano i parapetti del Teatro Vaccaj opera del Lucatelli. Integre a parte qualche piccola crepa la Sala Gialla dove è stata firmata la Pace di Tolentino e la Sala Rossa dove ha dormito Napoleone. I “succhi d’erba” recentemente restaurati dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze non hanno subito danni se non in una piccola porzione che è stata bagnata dall’acqua filtrata a causa della rottura di un tubo. Crepe e danni strutturali nelle zone destinate alla servitù ed al secondo piano.Al Castello della Rancia aggravamento nei merli che vanno messi in sicurezza. Per il resto, l’antico maniero, ha ben resistito al terremoto confermandosi una vera fortezza.Sempre molto attiva la macchina della solidarietà. Tantissime le attestazioni di vicinanza alla comunità tolentinate. La squadra di calcio a 5 di Atletico Chiaravalle ha donato 500 euro oltre a viveri, abiti, coperte e pannolini. Il Comune di Cavriglia e la Fondazione Misericordia di San Giovanni ha consegnato con cinque furgoni vestiti nuovi, viveri, coperte, lenzuola e stufe. A consegnare tutto il materiale il Sindaco di Cavriglia Leonardo Degl’Innocenti O Sanni.A seguito del sisma il Sindaco Pezzanesi aveva disposto in via precauzionale la sospensione delle lezioni di tutte le scuole di ogni ordine e grado presenti sul territorio di Tolentino.Dopo aver approfonditamente valutati i danni subiti dagli edifici scolastici del Comune, è stata emessa una ulteriore ordinanza che stabilisce per:- Istituto Comprensivo Don BoscoPlesso Don Bosco chiusura fino al 20 novembre 2016;Plesso Grandi chiusura fino al 20 novembre 2016;Plesso Bezzi chiuso fino a data da destinarsi. Le attività del Plesso Bezzi, a partire dal 21 novembre, verranno svolte presso il Plesso Grandi.La segreteria dell'Istituto, a partire dal 14 novembre 2016, svolgerà il suo servizio presso il plesso Grandi;- Istituto Comprensivo LucatelliPlesso Lucatelli chiusura fino al 20 novembre 2016;Plesso Rodari chiusura fino al 20 novembre 2016;Plesso King chiusura fino al 20 novembre 2016.La segreteria dell'Istituto, a partire dal 14 novembre 2016, svolgerà il suo servizio presso il Plesso King;-Istituto Professionale “Renzo Frau” chiusura fino al 13 novembre 2016;- Asili nido comunali Cucciolo e Green – chiusura fino al 13 novembre 2016;- Istituto di Istruzione Superiore F. FilelfoLiceo Classico, Scientifico e Coreutico chiusura fino al 20 novembre 2016Istituto Tecnico Economico chiusura fino al 13 novembre 2016.
Come già annunciato la tipografia La Linotype in collaborazione con il Comune di Tolentino, con la Pro Loco TCT e con il contributo tecnico dell’Ufficio e Centro Stampa comunali ha deciso di stampare un calendario per l’anno 2017 interamente dedicato a Tolentino.L’intento è quello di raccogliere fondi mediante la vendita dello stesso calendario da devolvere ad un progetto di ricostruzione tolentinate.Per rendere unico e personale il progetto “Tolentino Resiste. La Speranza non Crolla”, i curatori hanno pensato di coinvolgere i cittadini che potranno inviare anche le loro fotografie. Le immagini potranno riguardare panorami della città oppure foto che ritraggono monumenti, palazzi. Potranno essere inviate anche fotografie che ritraggono manifestazioni e feste cittadine. L’intenzione è quella di realizzare una formula grafica con diverse immagini che ogni mese possono raccontare luoghi e anche momenti di vita sociale e di eventi importanti di tutta la comunità tolentinate.Le foto possono essere inviate alla mail lalinotype@alice.it corredate del proprio nome e cognome.Per informazioni si può contattare La Linotype al numero 0733.967003.E’ questa una bella iniziativa per riscoprire l’identità cittadina e per rinsaldare tutti i vincoli solidali tra cittadini. I titolari della Linotype Gionata Del PuPo e Gino Vitali ringraziano per l’attenzione e la collaborazione l’Assessore Giovanni Gabrielli. Non appena il calendario sarà ultimato, verrà organizzata una iniziative pubblica per presentarlo a tutta la cittadinanza.
Si è svolto questa mattina a Tolentino il primo dei 5 incontri, organizzati da Confartigianato Imprese Macerata, con le imprese colpite dal sisma, incontri che toccheranno poi i Comuni di S. Severino Marche, Pieve Torina, Camerino e Passo San Ginesio.Circa un centinaio le persone presenti tra piccoli imprenditori, artigiani, commercianti e liberi professionisti provenienti soprattutto da Tolentino, ma anche da centri limitrofi quali Caldarola, Belforte del Chienti, Serrapetrona, a cui Confartigianato, attraverso i suoi esperti e rappresentanti, ha cercato di dare le prime risposte nonostante le difficoltà legate alla provvisorietà del decreto legge ancora in fase di rielaborazione.L’incontro, al quale erano presenti il Presidente di Confartigianato Macerata Renzo Leonori, il Vice Segretario Provinciale Giorgio Menichelli, la Responsabile Area Lavoro Cinzia Marincioni, il Presidente di Confartigianato Tolentino Fabio Mazzocchetti, il Direttore della Cooperativa Pierucci Giuseppe Tesei, la Consulente per l’Area Fiscale Mirella Ascani e per l’Amministrazione comunale, il Sindaco Giuseppe Pezzanesi insieme all’Assessore alle Attività Produttive Orietta Leonori, è stato occasione proficua per rilevare quelle che sono le criticità e le necessità impellenti delle singole imprese.Le conseguenze del disastroso terremoto sono consistite per la grande maggioranza delle attività, in danni alle strutture e soprattutto nel mancato incasso, problema quest’ultimo evidenziato in special modo dalle attività commerciali: ecco quindi che, dai più, le principali richieste delle imprese hanno riguardato l’immediata sospensione dei mutui in corso, il ricorso alla cassa integrazione, le delocalizzazioni, anche temporanee, delle attività produttive e la possibilità di affitto di locali per garantire il prosieguo del proprio lavoro.Sulla base del D.L. n.189 del 17.11.2016, ad oggi, sono previsti interventi come la cassa integrazione straordinaria per 4 mesi per le piccole imprese artigiane e commerciali (per la quale però si è ancora in attesa di conoscere le procedure per la richiesta delle indennità alla Regione Marche), la Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria per le imprese industriali, l'assegno ordinario e di solidarietà per le imprese diverse con più di 5 dipendenti ed iscritte al Fondo Integrativo dell'Inps (F.I.S.). Per quanto riguarda i titolari di impresa professionale il decreto prevede, per chi ha dovuto sospendere l’attività a causa del sisma, un’indennità “una tantum” di 5.000 euro. Infine l’EBAM (Ente Bilaterale Artigianato Marche) ha predisposto in bilancio le risorse per il rimborso, per le imprese artigiane con dipendenti iscritte all’Ente, dei danni diretti subiti per il ripristino dell’attività lavorative. Il contributo a fondo perduto, per il quale si sta valutando la concreta possibilità di aumentare il massimale, sarà erogato fino ad un massimo di 8.000 euro.Confartigianato Imprese Macerata, in sinergia con le Amministrazioni locali, continuerà a fornire supporto e assistenza alle imprese danneggiate dal sisma cercando nel più breve tempo possibile di far fronte alle tante e diverse esigenze aziendali rilevate. Ricordiamo che gli incontri con le piccole imprese del territorio provinciale che hanno subito danni dal terremoto proseguiranno secondo il seguente calendario: oggi pomeriggio a San Severino Marche, poi, giovedì 10 novembre a Pieve Torina (ore 10.00) e Camerino (ore 15.00), e venerdì 11 novembre a Passo S. Ginesio (ore 10.00).
La solidarietà non conosce confini e sfida la paura del sisma. Una bellissima storia parte da Bergamo e arriva fino a Tolentino, quasi 600 chilometri di distanza colmati dal cuore grande di chi ha voluto dare una mano concreta a una delle città più colpite dal terremoto. E' una storia che ha regalato solidarietà, speranza e sorrisi. Potremmo chiamarla "la favola delle 3 esse" ma a differenza delle fiabe, questa non è stata immaginata o inventata, ma è realmente accaduta.E' una storia che vede protagonista una famiglia come tante oggi a Tolentino, dove oltre diecimila persone risultano fuori dalla propria abitazione. E così anche questo nucleo familiare composto da padre, madre e tre figli di 18, 13 e 6 anni, resta senza casa, dichiarata inagibile dopo i sopralluoghi dei tecnici.L'unica soluzione possibile al momento appare la sistemazione in un camper, ma nelle Marche è ormai introvabile o si trova ma a prezzi improponibili. Alla nonna dei tre ragazzini viene in mente di chiamare in aiuto la nipote tolentinate, Mara Dignani, che abita a Seriate, in provincia di Bergamo, da una decina di anni. La signora Dignani inizia a chiedere indirizzi e consigli ai suoi colleghi del reparto di Patologia Neonatale dell'Ospedale di Seriate, ma ottiene molto, molto di più... Una di loro trova il camper che una coppia di Albino, sempre in provincia di Bergamo, è disposta a vendere con un grosso sconto data la circostanza e coinvolge i suoi familiari e tutto il personale del reparto in una "gara" di solidarietà, sfociata in una raccolta di tanti beni di prima necessità con cui hanno riempito dapprima l'auto e la casa della loro collega marchigiana e poi il camper e un'auto delle persone a cui erano destinati. Tutto ciò che hanno potuto donare a loro volta è stato portato alla Pro Loco di Tolentino che ha provveduto a destinare tutti i beni raccolti alle persone più bisognose. "La generosità genera generosità, l'entusiasmo genera entusiasmo, tutto ciò accresce la speranza nel domani. Da una decina d'anni vivo nel bergamasco" racconta Mara Dignani "e lavoro con persone meravigliose che voglio ringraziare pubblicamente attraverso Picchio News. La mia famiglia è a Tolentino e tutti mi hanno sempre detto che sono troppo lontana, ma mai come in questo momento Bergamo e Macerata sono così vicine".
Dai terremoti a una rigenerazione urbana sostenibile. È da questa riflessione che partirà la riunione di tecnici che si terrà venerdì prossimo, 11 novembre, alle ore 15 a Tolentino. Architetti, ingegneri e geometri provenienti dalle province di Macerata, Ancona, Fermo e Ascoli sono stati invitati dall’architetto Alessia Scarpeccio, fondatrice dello studio di architettura e design Trepuntozero, per un confronto su un argomento che sarà il fulcro della ripresa del territorio colpito dai terremoti del 26 e del 30 ottobre scorsi. Alla riunione, che si terrà al bar Pistacchi in piazza della Libertà a Tolentino, parteciperanno anche l’assessore comunale di Tolentino all’Urbanistica e architetto Emanuele Della Ceca e il consigliere, con delega alla Cultura, Alessandro Massi.Lo scopo, dunque, sarà quello di creare un momento di confronto per raccogliere, da chi opera nel territorio, le prime impressioni dopo gli eventi sismici maturate sia con lo sguardo del cittadino sia del tecnico. Il passo successivo sarà un contraddittorio su come ripartire dalle macerie provocate dai terremoti. “In questo momento così duro per il nostro territorio - spiega l’architetto Scarpeccio - è importante avviare da un lato costruzioni sperimentali altamente tecnologiche e sicure e dall’altro una riflessione più ampia su una rigenerazione urbana sostenibile”. Quattro sono i temi principali da considerare: la rigenerazione urbana, i nuovi compiti della pianificazione, le risorse per il territorio e l’innovazione tecnologica. Lungi dall’essere una lezione di architettura o di ingegneria la riunione vuole rappresentare un primo approccio a tematiche fondamentali per l’ampio e vasto territorio marchigiano. Sono in fase di organizzazione ulteriori momenti di confronto a cui saranno invitati gli amministratori dei Comuni del cratere per portare la loro testimonianza, tecnici che si sono occupati della ricostruzione de L’Aquila e docenti, pianificatori attivi nella ricostruzione post terremoto in Emilia Romagna.Nel 2012 l’architetto Alessia Scarpeccio ha fondato lo studio Trepuntozero, un vero e proprio polo di ricerca in cui giovani professionisti si confrontano su progetti ad ampio respiro. Lo studio, che si trova in località Colmaggiore a Tolentino, è un esempio di architettura antisismica.
A seguito del sisma il sindaco Pezzanesi aveva disposto in via precauzionale la sospensione delle lezioni di tutte le scuole di ogni ordine e grado presenti sul territorio di Tolentino. Dopo aver approfonditamente valutati i danni subiti dagli edifici scolastici del Comune, è stata emessa una ulteriore ordinanza che stabilisce per: - Istituto Comprensivo Don Bosco Plesso Don Bosco chiusura fino al 20 novembre 2016; Plesso Grandi chiusura fino al 20 novembre 2016; Plesso Bezzi chiuso fino a data da destinarsi. Le attività del Plesso Bezzi, a partire dal 21 novembre, verranno svolte presso il Plesso Grandi. La segreteria dell'Istituto, a partire dal 14 novembre 2016, svolgerà il suo servizio presso il Plesso Grandi; - Istituto Comprensivo Lucatelli Plesso Lucatelli chiusura fino al 20 novembre 2016; Plesso Rodari chiusura fino al 20 novembre 2016; Plesso King chiusura fino al 20 novembre 2016. La segreteria dell'Istituto, a partire dal 14 novembre 2016, svolgerà il suo servizio presso il Plesso King; - Asili nido comunali Cucciolo e Green – chiusura fino al 13 novembre 2016; - Istituto di Istruzione Superiore F. Filelfo Liceo Classico, Scientifico e Coreutico chiusura fino al 20 novembre 2016 Istituto Tecnico Economico chiusura fino al 13 novembre 2016. Fino alle date indicate l'accesso agli edifici scolastici sarà consentito esclusivamente ai tecnici comunali e provinciali ed ai Vigili del Fuoco per le necessarie verifiche delle condizioni di sicurezza. Non è ancora stato chiarito se le lezioni al Don Bosco dovranno essere spostate in altri locali. Si parla di quelli che ospitavano la Quadrilatero nella zona del centro commerciale La Rancia o di altri locali nella zona dell'Oasi. A seguito dei sopralluoghi, infatti, il primo piano del Don Bosco avrebbe ancora qualche problema da risolvere per il quale gli studenti potrebbero essere spostati altrove. Per quanto riguarda, invece, gli istituti superiori, la decisione è in mano alla provincia. Il Comando di Polizia Locale ha ritenuto necessaria la chiusura al traffico veicolare al fine di salvaguardare la sicurezza della circolazione, dal giorno 8 novembre 2016 fino al completo ripristino della sicurezza stradale è disposto quanto segue: chiusura al traffico veicolare e pedonale di via I Maggio – chiusura al traffico veicolare e pedonale di vicolo Bonelli - chiusura al traffico veicolare e pedonale di Via del Popolo. Inoltre, sempre con ordinanza, è stata disposta la chiusura al traffico di via Piersanti Mattarella, all'altezza del viadotto sovrastante gli organi di deflusso la Diga del Lago ''Le Grazie'', per posizionamento di autogrù, dall'intersezione con il Piazzale antistante la Bocciofila all'intersezione con C.da Pianibianchi. L'apposizione della segnaletica mobile di cantiere è a carico della ditta esecutrice dei lavori.
"Non esistono terremotati di serie A e terremotati di serie B": sono queste le parole dell'onorevole Walter Rizzetto, parlamentare di Fratelli d'Italia, arrivato in visita a Tolentino, accompagnato dal presidente del consiglio comunale Francesco Colosi, per rendersi conto di persona di quanti danni abbia causato in città il terremoto."Circa 10.000 persone sono state sfollate, i negozi del centro stanno lottando per non chiudere, le aziende sono in ginocchio. In seno al prossimo decreto" spiega Rizzetto "sono necessarie misure quali una moratoria fiscale che dia ossigeno a lavoratori ed imprese che hanno scelto di resistere sul posto. Ho visitato i centri di accoglienza, stretto le mani di operatori della Protezione Civile e volontari.Ho visto come passano le giornate i bambini (scuole ancora chiuse) ed osservato i loro disegni: uno tra questi mi ha particolarmente colpito, guardatelo.Faremo, in questo senso, la nostra parte.Vi invito a considerare l'idea di poter comprare i loro prodotti, hanno attivato un interessante e-commerce per poter allargare la loro clientela e sopravvivere, stanno applicando notevoli sconti. Visitate poi la pagina "Daje Marche" (mi aspetto un vostro "like") La Politica e le istituzioni si muovano: una volta che le persone abbandoneranno il loro territorio, difficilmente, poi, ci ritorneranno".
Si è svolto oggi presso il Multiplex di Piediripa l’incontro tra i rappresentanti de la protezione Civile regionale e nazionale ed i Sindaci dei comuni della Regione Marche per l'illustrazione della scheda "Sisma Fast".
Si tratta della scheda tecnica per il rilevamento sui fabbricati per l’agibilità sintetica post-terremoto. "Fast" sta infatti per "Fabbricati per l’Agibilità Sintetica post-Terremoto".
In merito alla richiesta dei moduli abitativi per i piccoli comuni è stata evidenziata l'esigenza di procedere al censimento dei fabbricati danneggiati nel minor tempo possibile e d'ausilio è appunto la scheda Fast.
Legata alla compilazione della scheda è la relativa procedura che è stata attivata in conseguenza della pubblicazione del documento della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento di protezione Civile del 4 novembre 2016 (prot. n. CENS/TERAG 16/0059235) e che si concretizza in una rapida ricognizione o su singoli edifici o indifferentemente su tutti i fabbricati che si trovano in aree perimetrate che sono preventivamente indicate dai Sindaci.
Erano presenti il Capo della Protezione civile Regionale di Cesare Spuri e l''ingegnere Dolce del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale.
E' stato innanzitutto chiarito che la compilazione della scheda FAST non sostituisce la scheda Aedes. Anzi, laddove l'edificio
La scheda FAST (nella versione 01/2016) ha un’unica facciata che ricalca la prima facciata della scheda Aedes ed in cui vanno inserite le seguenti informazioni sull'edificio che si è verificato:
Identificativo dell’edificio Mappa dell’aggregato strutturale Caratteristiche geometriche Destinazione d’uso Struttura portante Giudizio/Esito FAST
In quest ultimo caso le opzioni possibili sono:
◦ AGIBILE ◦ NON UTILIZZABILE ◦ NON UTILIZZABILE SOLO PER RISCHIO ESTERNO ◦ SOPRALLUOGO NON ESEGUITO, in questo caso occorre specificare il motivo per cui non è stato possibile condurre il sopralluogo.
La scheda non serve nel caso in cui i sindaci abbiano già provveduto al censimento ed alla dichiarazione di inagibilità a mezzo ordinanze.
Di seguito il link per scaricare la scheda
http://www.protezionecivile.gov.it/resources/cms/documents/Scheda_FAST.pdf
Da Assm spa Tolentino riceviamo:In risposta all’articolo apparso su Picchio News, riportato anche su Facebook, riguardante la denuncia della signora Meschini Orietta ci sono delle gravi imprecisioni che normalmente un giornalista dovrebbe verificare prima di pubblicare.Per prima cosa l’utenza riguarda il gas, il cui titolare del rapporto di fornitura è la società di vendita, soggetto distinto dall’ASSM che invece gestisce il servizio di distribuzione, in quanto tale quindi è tenuto ad eseguire le richieste di distacco che pervengono dal venditore secondo quanto stabilito dall’autorità AEEGSI con il “Testo integrato morosità gas”.Nel caso specifico la richiesta di sospensione per morosità è pervenuta in data antecedente l’evento sismico che ha gravemente colpito anche la città di Tolentino, per la precisioni in data 6/10/2016 ed eseguita in data 11/10/2016 quindi il distacco risale a diversi giorni prima del movimento sismico in oggetto.I titolari dell’utenza hanno contattato sabato mattina il servizio di reperibilità ASSM comunicando che non avevano gas. Il tecnico reperibile, credendo che il cliente avesse chiuso per errore il rubinetto a chiave ha provveduto alla riapertura.Lunedì mattina, una volta riaperti gli uffici, è emerso che per l’utenza in questione era ancora in atto la sospensione per morosità su richiesta del venditore, quindi è stato ripristinato lo stato di chiusura del contatore.A questo punto solo nel tardo pomeriggio di ieri, dopo il pagamento delle diverse bollette inevase da parte del cliente, il venditore ha richiesto tramite PEC la riapertura della fornitura.Tale richiesta è stata prontamente eseguita nella giornata di oggi nonostante i numerosi interventi che l’ASSM si trova a fronteggiare legati all’evento straordinario del terremoto.Dispiace sentirsi chiamare in causa senza motivo ed apostrofati anche con parole pesanti quando l’atteggiamento di tutto il personale ASSM è da sempre caratterizzato dalla sensibilità e vicinanza ai cittadini.Rinnoviamo l’invito a verificare le notizie prima di denigrare l’operato di un’azienda seria soprattutto in questa fase in cui dovrebbe emergere di più lo spirito costruttivo.Risponde il direttore Roberto Scorcella:Premesso che le lezioni di giornalismo andrebbero fatte da chi di giornalismo ne mastichi almeno qualcosa e abbia sufficiente esperienza della materia da poterne fornire, la cosa che più dispiace è che un'azienda storica, seria e qualificata come Assm spa scivoli sulla comunicazione in maniera tanto banale. Personalmente, da cittadino-utente, non posso far altro che encomiare il lavoro che viene quotidianamente svolto dalle maestranze sul campo, dalle dipendenti del commerciale, specialmente in questi giorni di caos dovuto anche allo spostamento degli uffici. Lo stesso non può dirsi evidentemente della comunicazione. Pochi giorni fa uno scivolone con una risposta fuori luogo a un utente sulla pagina facebook dell'azienda. Oggi questo comunicato dove sarebbe bastato spiegare la propria versione dei fatti, mentre invece si coglie l'occasione per attaccare la nostra testata.Abbiamo raccolto la lamentela, legittima e comprensibile vista la situazione di stress e disagio che coinvolge migliaia di tolentinati, di una famiglia. Questa stessa lamentela era stata evidenziata dalla signora Orietta Meschini con un post pubblico sulla sua bacheca Facebook. Il compito di un giornale che lavora sul campo per i cittadini è quello di dar loro voce. E questo abbiamo fatto. Il compito di chi opera nel pubblico e si sente chiamato in causa è invece quello di spiegare come siano andate le cose e non di attaccare il lavoro degli altri. Si rifletta bene prima di "rinnovare l'invito a verificare le notizie prima di denigrare l'operato di un'azienda seria", perchè questa testata non ha denigrato proprio nessuno, ma si è solo permessa di dare voce a un cittadino, cosa che, lo comprendiamo, di questi tempi avviene sempre più raramente. E il tanto ostentato "spirito costruttivo", parta per primo da chi deve dare risposte ai cittadini, perchè non sembra proprio uno spirito costruttivo quello di voler impartire lezioni di giornalismo a professionisti che stanno fortunatamente riscontrando unanimi consensi in tutta Italia. Comunque, per chiudere questa triste vicenda, allego in calce il messaggio privato inviatomi dalla cittadina protagonista di questa storiaQuesta è la sola risposta che forniamo e la soddisfazione più grande che ci dà questo mestiere: essere utili ai cittadini. Le lezioni di spocchia le lasciamo a chi di giornalismo, evidentemente, ne sa ben poco.
Fermateli! Subito. Con pene esemplari.In questo momento di emergenza totale, dove migliaia di persone non hanno più casa e cercano una sistemazione che, purtroppo, molto probabilmente si protrarrà per mesi e mesi, ci troviamo di fronte a uno scenario condito da un continuo pericolo di sciacallaggio e proprietari di immobili che vorrebbero affittare o vendere ad un prezzo molto superiore al canone di mercato, approfittando dell’esigenza abitativa di migliaia di persone.L’allarme sciacallaggio arriva anche dal sindaco di Belforte, Roberto Paoloni, che scrive "Considero sciacalli anche chi chiede cifre indecenti per affittare casa a chi ha perso la propria ed è in mezzo la strada".Si vocifera di rincari consistenti, percentuali importanti. In un momento come questo, invece, sarebbe opportuno mantenere un livello normale di prezzo per non mettere in difficoltà chi soffre per un disagio grave come il terremoto. Ci sarebbe addirittura chi, per liberarsi degli inquilini e rimettere sul mercato gli immobili a prezzi più alti, ha “stracciato” contratti di locazione regolari. Fortunatamente, accanto al rialzo dei prezzi, ci sono anche proprietari che si sono messi una mano sul cuore e hanno addirittura abbassato il canone richiesto. Segnalazioni arrivano anche per rialzi improvvisi del prezzo di noleggio di camper e roulottes.Insomma, dopo gli enormi danni all’economia locale causati dal sisma, il mattone è diventato inevitabilmente il bene più pregiato. Per chi ha pensato di speculare sui drammi anche dei suoi stessi concittadini il sindaco di Belforte non trova altra definizione che “sciacalli”.
La Curva Just, la Banda Leoperdi, il Gruppo Vergini, il Gruppo 40+ e l'Helvia Alcolica comunicano che sarà fatta una raccolta a favore degli abitanti di Tolentino ed a favore del comune di Pieve Torina e delle sue frazioni. I beni verranno raccolti, questa settimana, nell'area dell'ex mattatoio in Via Panfilo 19, nei locali adiacenti all'Associazione Idea 88 nei seguenti giorni ed orari: - Martedì, Giovedì e Venerdì dalle 16 alle 20; - Mercoledì dalle 18 alle 20. I beni e i materiali che verranno accettati sono solo i seguenti: - GIOCHI PER BAMBINI; - PRODOTTI PER LA PRIMA COLAZIONE (merendine, biscotti, fette biscottate. NO latte, caffè o thé) - BENI PER IGIENE PERSONALE (carta igienica, cotton fioc, salviette umidificate, fazzoletti, spazzolini da denti, asciugamani solo nuovi, assorbenti, pannolini e pannoloni); - INDUMENTI NUOVI O SOTTO VUOTO, NON SI ACCETTANO INDUMENTI USATI. Inoltre fino a giovedì sarà possibile portare anche CIBO NON DEPERIBILE nei seguenti punti: -"Il Telefono" di Eros Sardella in C.so Cairoli; -"Immobiliare Santa Croce" di Sebastiano Seri in Via Roma 32. Invitiamo tutta la cittadinanza ad essere parta attiva in questa iniziativa. NOI SIAMO MACERATESI
Ora siamo di fronte a una scelta di campo. Assodato che (con tutto il doveroso rispetto) due morti per una tromba d'aria a Roma occupano più spazio nei media di 30mila persone sfollate, dobbiamo decidere se piangerci addosso e commiserarci con le vite da ricostruire o se capire una volta per tutte che viviamo in un territorio dove il terremoto è di casa e può manifestarsi in qualsiasi momento e imparare a conviverci. Che significa provare anche ad esorcizzare la paura, comprensibile ed umana, ma spesso alimentata da link, articoli, post sui social che non fanno altro che aumentare l'ansia in una popolazione colpita come non mai nella storia da un evento, comunque, naturale.Dall'inizio della sequenza sismica, dal 24 agosto, si sono susseguite qualcosa come 24mila scosse di terremoto. E dal 24 agosto sono tornati in auge "santoni" e "veggenti" che ogni giorno, in piena sequenza, pontificano: "Presto sicuramente ci sarà una scossa...". Ma va? Veramente? Roba da non credere. Così come è roba da non credere che ad ogni scossa superiore allo spostamento di un divano da parte dell'inquilino del piano superiore, parta la corsa all'articoletto acchiappaclick che solitamente finisce con "... torna la paura". No, la paura non torna. La paura c'è ed è il sentimento più naturale e umano che si possa avere in queste situazioni. Però dobbiamo evitare di tornare al medioevo e alla superstizione. Siamo piombati in una situazione dove si crea allarme se si sentono due cani abbaiare o se le temperature sono sopra la media stagionale. Ogni tuono durante un temporale diventa un allarme catastrofe. E' ora di finirla: e qui anche noi media dobbiamo giocare la nostra parte, per quanto ci è possibile. A noi spetta il compito di amplificare la nostra richiesta di aiuto alle istituzioni, di non spegnere i riflettori sul dramma che stiamo passando, di metterci a disposizione tutte le risorse che saranno necessarie per (provare a) ripartire. Non forniamo aiuto a nessuno scrivendo due righe su "nuova scossa 3.5 a Preci". Anzi, continuando a scrivere queste cose, rischiamo di allontanare ancora di più le persone che invece dobbiamo tornare ad attrarre con le nostre bellezze storico-architettoniche (le poche che si sono salvate, dopo i colpevoli ritardi seguiti alla scossa del 24 agosto), con i nostri paesaggi unici e con le specialità eno-gastronomiche che ci hanno resi famosi nel mondo. La scossetta l'abbiamo sentita tutti qui e più o meno tutti abbiamo l'app che ci dice in tempo quasi reale magnitudo ed epicentro. Non amplifichiamola.La crisi sismica che stiamo attraversando è la più importante dal 1703: è evidente che si è trattato di qualcosa di epocale. Ma proprio per questo dobbiamo renderci conto che le scosse che si stanno susseguendo rientrano nella normalità. Non sono ovviamente un tecnico, ma ho acquisito in questi giorni dialogando a lungo con studiosi decisamente ferrati in materia, elementi sufficienti per poter affermare che dopo un evento talmente forte come quello di domenica scorsa, le repliche, i cosiddetti aftershocks, si manifesteranno anche con magnitudo superiore al 4 di questa sera e potranno farlo per diverse settimane, forse mesi. Nel 1997 la crisi sisma durò quasi un anno. Si tratta di eventi che rientrano nella assoluta normalità dopo quanto si è verificato. Nessuna faglia nuova si è attivata, niente cavalieri dell'apocalisse in arrivo. Non possiamo conoscere ovviamente l'imponderabile ma dobbiamo affidarci alla scienza e a chi questi fenomeni li studia per mestiere da anni. Gli stessi che dopo L'Aquila ci avevano avvertito con precisione millimetrica che il terremoto avrebbe colpito poi a Norcia - Preci. Ci sono studi precisi (dei quali disponiamo e sui quali sta lavorando Francesca Testella) che pubblicheremo nelle prossime ore e che indicano come l'allerta era stata data con ampio preavviso. Sono studi scientifici. Non allarmismi probabilistici che chiunque di noi oggi come oggi potrebbe lanciare. Chiunque può scrivere un bel post su facebook "siamo convinti che nell'arco di 24-48 ore ci sarà un evento di magnitudo superiore a 3" e poi dire di averlo previsto. Viviamo in zona sismica e vi ripropongo la mappa completa della classificazione sismica dei Comuni marchigiani.Nel 2003 sono stati emanati i criteri di nuova classificazione sismica del territorio nazionale, basati sugli studi e le elaborazioni più recenti relative alla pericolosità sismica del territorio, ossia sull’analisi della probabilità che il territorio venga interessato in un certo intervallo di tempo (generalmente 50 anni) da un evento che superi una determinata soglia di intensità o magnitudo.Il provvedimento detta i principi generali sulla base dei quali le Regioni, a cui lo Stato ha delegato l’adozione della classificazione sismica del territorio (Decreto Legislativo n. 112 del 1998 e Decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001 – “Testo Unico delle Norme per l’Edilizia”), hanno compilato l’elenco dei comuni con la relativa attribuzione ad una delle quattro zone, a pericolosità decrescente, nelle quali è stato riclassificato il territorio nazionale. Zona 1 – E’ la zona più pericolosa. Possono verificarsi fortissimi terremoti Zona 2 – In questa zona possono verificarsi forti terremoti Zona 3 – In questa zona possono verificarsi forti terremoti ma rari Zona 4 – E’ la zona meno pericolosa. I terremoti sono rari Dei Comuni in provincia di Macerata, sei sono stati inseriti in fascia 1: Castelsantangelo sul Nera, Monte Cavallo, Muccia, Pieve Torina, Serravalle di Chienti e Visso. Tutti gli altri risultano inseriti nella zona 2.E' chiaro e evidente che con questa "bestia" dobbiamo imparare a convivere: viviamo in una zona altamente sismica. Che si "balli" spesso è non solo normale ma anche probabile. La paura è naturale ma per provare a tornare alla normalità dobbiamo esorcizzarla. E soprattutto dobbiamo pretendere che le nostre case siano ricostruite con severi criteri antisismici ed evitare che il sisma possa diventare una scusa per spogliare il territorio di servizi essenziali. Basta col terrorismo mediatico, non continuiamo a farci del male.P.S.: firmato uno sfollato
La famiglia viene fatta evacuare ad agosto, le bollette restano nella casa rimasta vuota e stamattina le utenze vengono distaccate per morosità. In casa c'era anche un'anziana di 78 anni. La protesta arriva da Tolentino e viene raccontata dalla involontaria protagonista, Orietta Meschini, con rabbia e dolore."Viviamo in una casetta nel centro storico, perchè la nostra in via Gramsci, di fronte alla casa di riposo, è stata evacuata dal 24 agosto in quanto l'abitazione accanto sta crollando ed è pericolosa. Lo Stato e il Comune finora non hanno fatto nulla per metterla in sicurezza.Anzi, oggi, per tutta risposta, la nostra municipalizzata Assm ci ha mandato a staccare le utenze per morosità, bollette non pagate per nostra dimenticanza. Io sono inorridita, resto senza parole. Ci stiamo dando tutti una mano e la nostra cara azienda non mostra nessuna pietà per somme, fra l'altro, ridicole. La casa, inoltre, fino a qualche giorno fa era disabitata e l'Assm manda a staccare utenze anche in presenza di un'anziana di 78 anni... A questo punto, non ho più nessuna fiducia nell'aiuto del Comune e dello Stato. Sono veramente schifata. Tolentinati, aiutiamoci da soli perchè è inutile sperare nell'aiuto dello Stato. Non interessiamo al Comune, all'Assm, figuriamoci al Governo... Qualcuno dovrebbe veramente vergognarsi".
A Tolentino sono stati riorganizzati e razionalizzati tutti i punti di prima accoglienza anche a seguito di un lieve calo delle presenze dovuto alle persone che hanno provveduto a trovare una autonoma sistemazione oppure a tutti quelli che si sono trasferiti nelle strutture alberghiere convenzionate e a quanti hanno deciso di rientrare nelle proprie abitazioni.In ogni punto di prima accoglienza sono stati anche istituiti dei punti informativi per fornire ogni tipo di ausilio alle persone accolte e ospitate. Gli sfollati sono circa 11.000, più della metà della popolazione. Continua il grande lavoro del personale delle mense della scuole Grandi, Lucatelli e King preparano e servono ogni giorno una media di circa 3000 pasti.A seguito dell’emergenza terremoto, per le regioni Marche, Umbria e Lazio, l’Alzheimer Uniti Italia mette a disposizione il numero di telefono 0733 1870545 (a cui sono collegate automaticamente diverse altre linee) per i familiari e gli operatori delle case di riposo che avessero necessità di supporto o consiglio.Si ricorda l'inaccessibilità per tutti i pedoni e i veicoli, non muniti di apposita autorizzazione rilasciata dal Comune, delle aree del centro storico di Tolentino individuate nelle zone rosse a tutti i proprietari e occupanti degli immobili ricompresi nelle aree; di lasciare le abitazioni e tutti gli edifici e di non farvi ritorno se non muniti di specifica autorizzazione e con accompagnamento del personale del Corpo Nazionale dei Vigile del Fuoco o delle Forze di Polizia; incarica il Comando della Polizia Municipale di Tolentino di organizzare la sorveglianza per il controllo degli accessi a tutte le “zone rosse” nell'arco delle ventiquattro ore fino a nuova disposizione.Riguardo alle scuole si susseguono i sopralluoghi dei tecnici abilitati del Dicomac nei diversi stabili che ospitano le scuole e le riunioni per analizzare e selezionare le scelte migliori per assicurare, quanto prima, la ripresa delle lezioni in tutta sicurezza.
L’U.S. Tolentino 1919 comunica che la gara di andata valevole per il turno di semifinale della Coppa Italia tra Tolentino e Montegiorgio si disputerà mercoledì 9 novembre alle ore 14.30 allo stadio “Tamburrini” di Montegiorgio. La gara di ritorno al “Della Vittoria” è, invece, in programma per mercoledì 30 novembre.Il calendario prevedeva che la gara di andata si disputasse a Tolentino. Nonostante lo stadio “Della Vittoria” sia pienamente funzionale ed agibile come risultato dai controlli prontamente effettuati dai tecnici comunali, la disputa di tale partita è stata sconsigliata per motivi di ordine pubblico legati al necessario massiccio impiego delle forze dell’ordine in tutte le necessità venutesi a creare in città per effetto della crisi sismica.Questa soluzione, raggiunta grazie alla grande sportività del Montegiorgio e delle altre due società impegnate nelle semifinali, consentirà di rispettare le date già prestabilite dal Comitato Regionale.Si esprime, pertanto, immensa gratitudine nei confronti della società rossoblu e di mister Fenucci, i quali hanno rinunciato al potenziale vantaggio di disputare la gara decisiva di ritorno in casa, compiendo un gesto di grande solidarietà verso il Tolentino e la città tutta.