Nei giorni scorsi, presso l'istituto delle Maestre Pie Venerini di Tolentino, si è tenuto un incontro durante il quale una rappresentante del consiglio della Fondazione Scuola Infanzia Paritaria "Giacomo Mascioni" di Bianzone (Sondrio), la signora Lorenza Carissimi, ha consegnato una somma in denaro in favore della scuola e delle famiglie in difficoltà della comunità cristiano-cattolica dell'istituto raccolta presso la loro comunità.Ad accoglierla nella nuova sede della scuola d'infanzia, nei pressi del cinema Giometti, c'erano il coordinatore didattico Silvio Minnetti, il presidente dell'istituto Fabio Montemarani e Suor Maricica, oltre a qualche rappresentante dei genitori degli alunni. La signora Carissimi, in visita al cugino di Tolentino, ha voluto far sentire vicina la comunità di Sondrio a quella tolentinate, profondamente ferita dalle vicende del terremoto.
Non bastano le enormi problematiche e le ingenti spese dovute a traslochi improvvisati per chi ha dovuto lasciare la propria abitazione a causa del terremoto. Per chi si è trovato una autonoma sistemazione (e chi ha l'inagibilità da novembre ancora deve vedere arrivare un centesimo del contributo previsto), c'è anche il (costoso) rebus delle utenze. Un mare magnum dove la chiarezza appare una chimera e dove le uniche certezze sembrano gli oneri a carico di chi, non certo per scelta, ha dovuto cambiare casa.Partiamo da un dato di fatto oggettivo. Nelle ordinanze di inagibilità viene chiaramente indicato di procedere "alla chiusura della erogazione delle forniture di acqua e gas". Difficile interpretare l'ordinanza in maniera diversa da quella di provvedere presso i distributori a staccare le utenze. Sarebbe stato sufficiente, invece, chiudere in autonomia i rubinetti? Forse. Di certo, chi ha provveduto presso i singoli gestori a staccare le utenze, nel momento in cui potrà fare rientro nella sua abitazione dovrà pagare nuovamente l'allaccio, per un importo stimato intorno ai 200 euro. La domanda è lecita: era obbligatorio staccare le utenze? Se sì, è normale che poi l'utente debba pagare nuovamente l'allaccio?Non basta. A chi ha staccato l'utenza del gas è arrivata anche un'altra beffa: 30 euro di spese per la chiusura del contatore. Oltre a tutto questo, chi è riuscito a trovare una nuova sistemazione, di certo non poteva pensare di andare ad abitare in una casa senza corrente elettrica. Così, ben prima che sui conti correnti dei terremotati venga accreditato un solo centesimo di contributo autonoma sistemazione, nelle nuove cassette della posta sono arrivate le bollette. Sì. Bollette con una 50ina di euro da pagare per l'allaccio della corrente elettrica (anche se questa è una semplice ipotesi, visto che la voce viene indicata sotto un generico "altri importi"). Curioso anche come venga indicato come periodo di fatturazione il mese di ottobre, quando in realtà i terremotati sono andati ad abitare nei nuovi domicili solo a novembre. Insomma, non bastano le traversie e i disagi per chi ha la casa inagibile. Ci sono anche tutte queste altre peripezie burocratiche da attraversare, con l'unica certezza che a rimetterci è sempre e comunque il cittadino.
Tra la fine del 2016 e l'inizio del 2017 è nato lo schieramento "Rinascita sociale". La neo struttura di nemmeno 9 giorni, può vantare anche la totale fusione con l' "SDL" (servizio in/extra regionale prevalentemente d'aiuto a chi cerca lavoro) creato 3 anni fa da Roberto Pioli.Il Presidente di "Rinascita sociale" è stato individuato nella figura del 25enne Orel Yevgen (poeta conosciuto con lo pseudonimo Eugenio Kaen) residente a Tolentino. La Vicepresidenza è stata invece assegnata alla giovanissima 20enne Barbara Butucea di San Severino Marche, la quale ricopre anche la veste di Presidente della Consulta Provinciale Studentesca di Macerata. Il ruolo di Segretario Generale è esercitato da Pioli Roberto, spin doctor e attivista comunitario 25enne di San Severino Marche, conosciutissimo alla cronaca politica per le forti posizioni ricoperte a difesa della sanità pubblica. Il ruolo di tesoriere invece è stato affidato a Edoardo Bastianelli, ex presidente del comitato "Ragazzi Uniti con il NO".Il Presidente ha dichiarato: "Preciso fin da subito la nostra missione e il nostro modo di operare, avvisando che l'obiettivo è l'equilibrio societario attraverso lo sviluppo del talento e delle capacità personali dell'individuo; lo stesso deve trovare piena possibilità di cogliere tutte le opportunità realizzabili all'interno della comunità civile nel rispetto severo delle regole istituite dallo Stato e questo è ricercato e conservato tramite la propugnazione e la creazione di tutte quelle attività che vanno ad alimentare gli affari pubblici. Condividi e moltiplicherai il successo" -continua- "Vorremmo essere espressione delle vostre tematiche fondamentali, la vostra voce... i nostri capisaldi principali e i nostri confronti sono dediti alla cultura ( es: pittura, poesia, lettura, scuola) che tanto si dimentica ma che tanto amiamo e difendiamo; il lavoro che manca e non si riesce a trovare al quale aiutiamo ad affacciarci informati; il mondo imprenditoriale che è in rosso perchè ferito dal terremoto e soprattassato, insieme vogliamo potenziarlo; la sanità, vittima di tante inadeguatezze... tutto questo con la società, per la società che intendiamo per quanto possibile amare, abbracciare e aiutare al massimo". Per il Segretario Generale "Le prerogative di "Rinascita sociale" sono tante, apprezzabili e fondamentali. Come non riflettere ad esempio la situazione economia per le attività presenti nelle nostre circoscrizioni, lese soprattutto dal terremoto... esse hanno bisogno di essere comprese e rilanciate cosicché possano essere in primis strutture portanti di posti di lavoro e poi di altre molteplici, generiche e importantissime attività. I partecipi, con noi, hanno il dovere di prodigarsi nella società, dedicandosi con tutte le energie di cui sono capaci al suo progresso producendo, in pectore, un'evolutività verso i più elevati valori morali della vita. E' questo il mio più grande auspicio per tutti noi, perchè prefiggendo solo un traguardo abbiamo ordine". Anche la Vicepresidente ha sottolineato "Perseguiamo la virtù di uguaglianza: difatti non vediamo discriminazioni di nessun genere e la nostra porta è aperta veramente a tutti i ragazzi, le ragazze, gli adulti, e gli anziani! Sono tante le persone che ci chiedono informazioni e presto saremo attivi su tutti i canali mediatici e daremo disposizioni su dove trovarci, quando e come contattarci". Infine, il Tesoriere: "In ogni innovazione è insito il rischio della novità, ma d’altro canto anche l’inattività è un rischio... restare fermi non ci fa vedere cosa abbiamo lungo la strada e così rischiamo di non cogliere l'attimo fuggente....ciò l'ho potuto sentire come ex presidente del comitato per il Referendum dello scorso 4 dicembre 2016 , che ci ha visto vittoriosi e, con esso si è palesata anche l' importanza della giusta informazione, del'attivismo e della cooperazione: anche questo e un proposito di rinascita sociale".
Il Politecnico di Torino e l'Università di Nagoya (Giappone) hanno sottoscritto un Accordo di cooperazione strategica con il Comune di Tolentino per lo studio e il monitoraggio della Basilica di San Nicola a seguito del terremoto. I docenti delle due università hanno già fatto una serie di sopralluoghi nelle zone colpite dal sisma dell'agosto scorso, per individuare strutture di interesse storico-artistico danneggiate o potenzialmente vulnerabili che possano essere oggetto di studi condivisi. Tra queste, la Basilica di San Nicola.Il progetto, con finalità meramente scientifiche, ha come scopo l'approfondimento del comportamento delle strutture attraverso un monitoraggio dinamico che sarà eseguito con tecniche non-invasive. Tutte le spese relative ai sopralluoghi, all'acquisto, trasporto e messa in opera della strumentazione saranno a totale carico del Politecnico e dell'Università giapponese. La strumentazione installata rimarrà di loro proprietà e sarà rimossa alla conclusione del programma di ricerca.
Sul fronte del terremoto continuano le iniziative intraprese dal Comune con l’intento di superare questo particolare momento di difficoltà.Per quanto concerne le opere di urbanizzazione dell’area destinata ad accogliere il villaggio container, in via Cristoforo Colombo, che dovrà ospitare circa 400 persone, la Giunta ha deciso di procedere alla nomina del collaudatore delle opere realizzate nell’area stessa.Sono stati terminati alcuni importanti interventi di messa in sicurezza di alcuni edifici pubblici, tra cui il Palazzo comunale e Palazzo Parisani Bezzi, sede delle sale napoleoniche.Per quanto concerne il Palazzo comunale, durante i vari sopralluoghi, è emersa la seguente situazione di danno: lesioni passanti sulle murature perimetrali in corrispondenza dei vuoti delle fasce finestrate; distacco della facciata principale per scollamento dalle murature interne; lesioni diffuse alle murature interne, alle camorcanne e al corpo scala.Pertanto si è deciso di intervenire, sempre preservando la pubblica incolumità, per l’esecuzione delle opere necessarie alla messa in sicurezza dell’edificio ed impedirne il crollo verso l’esterno, consistenti in: cerchiatura e centinatura delle finestre; istallazioni di tiranti in tutta la parte superiore dell’edificio, per una spesa di poco superiore ai 50 mila euro.A Palazzo Parisani – Bezzi, durante i vari sopralluoghi è emersa la seguente situazione di danno: lesioni alle pareti perimetrali in corrispondenza delle fasce finestrate, in particolare sulla facciata principale; lesioni alle murature interne, in prevalenza ai piani superiori e sul lato di via Bezzi; distacco degli intonaci sulla facciata principale e su quella di via Bezzi; lesioni diffuse sul cornicione della facciata principale.Tenuto conto della situazione di rischio determinata si è deciso per l’esecuzione delle opere necessarie alla messa in sicurezza dell’edificio, consistenti in: rimozione delle parti pericolanti del cornicione e degli intonaci esterni; cerchiatura e puntellatura delle aperture esterne e di quelle interne che presentano problematiche; fasciatura delle parti superiori del palazzo; apposizione di tiranti, con eventuali e puntuali interventi alle murature interessate, ritenute necessarie in base a necessari approfondimenti. I lavori hanno di poco superato i 25 mila euro.
La mamma degli imbecilli è notoriamente sempre incinta e anche ieri sera a Tolentino se ne è avuta l'ennesima conferma. Qualcuno, infatti, ha voluto "festeggiare" l'arrivo del nuovo anno sparando botti e petardi, ma lo ha fatto nell'atrio del bed and breakfast La Corte in via Laura Zampeschi, in pieno centro a Tolentino, rovinando completamente il tappeto all'ingresso della struttura. La titolare, Antonella Parrucci, ha pubblicato le foto in rete, non nascondendo il suo disappunto: "Ringrazio i tolentinati che si sono divertiti e hanno fatto Capodanno sopra al tappeto del mio B&B. Ora chi mi risarcisce? Mi auguro che il prossimo Sindaco vieti i botti, perchè non è possibile che delinquenti possano fare danni a persone che lavorano onestamente". La titolare ha anche deciso di lasciare il tappeto in queste condizioni nella giornata di oggi, aggiungendoci un eloquente cartello: "La madre degli imbecilli è sempre incinta. Complimenti".
Quello del 2016 è uno dei rarissimi casi in natura che abbia messo d’accordo – se non nella forma, almeno nella sostanza – tutti gli analisti e i sociologi più insigni, i quali notoriamente sono sempre in guerra perenne tra di loro. Unanime il responso sulla negatività, ma nelle diverse scuole di pensiero si sta ancora dibattendo sul giudizio analitico complessivo. Si va, infatti dall’icastico e sintetico “anno di merda”, a quello più complesso ed articolato di “completa fase lunare talvolta pregna di accadimenti non propriamente fausti e fecondi…”Le Marche e in particolare la provincia di Macerata sono state le zone più colpite dalle umane e dalle naturali sventure. Già dal primo di gennaio del 2016 potevamo segnalare alla cronaca il crack di Banca Marche. Seppellita sotto un mare di debiti, finiva l’epoca storica della Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata, quindi Banca Marche, nasceva quella di Nuova Banca Marche. Centinaia di migliaia di piccoli risparmiatori potevano brindare (si fa per dire) all’azzeramento dei loro crediti. Il sindaco Pezzanesi, durante una conferenza stampa si offriva per ospitare a Tolentino, la sede di Nuova Banca Marche.Scabra e spinosa pure la vicenda di Aerdorica. Tra montagne di debiti, caroselli di amministratori, frutto di variopinta umanità, privatizzazioni mancate o dichiaratamente non volute, la situazione è sempre più disperata, ma nessuno pare abbia voglia di affrontarla seriamente. Solo il sindaco di Tolentino, Pezzanesi, in occasione di una conferenza stampa, ha proposto di portare la sede di Aerdorica nella sua città.Il 2016 è stato sicuramente l’anno dell’algoritmo. Se nel secolo scorso si eleggevano gli amministratori regionali per decidere come e qualmente, ma soprattutto dove compiere opere pubbliche, il nuovo corso politico ha inaugurato l’algoritmo. Esso algoritmo stabilisce dove realizzare gli ospedali di rete in tutto il territorio marchigiano, provincia di Macerata esclusa. Per Macerata vale ancora la vecchia regola del ‘900, cioè decidano gli amministratori del territorio. Infatti il sindaco di Tolentino, Pezzanesi, dopo aver convocato una conferenza stampa ed affiancato dal segretario regionale del PD Francesco Comi ha proposto la sua città come sede dell’ospedale provinciale.Anno nefasto per il PD il 2016. A livello nazionale hanno perso il referendum della vita, ma qui a Macerata, hanno perso pure le elezioni di Area Vasta. Una vicenda che abbiamo raccontato da vicino e con dettagli particolareggiati che devono aver indotto anche gli amministratori dagli stomaci più forti ed avvezzi a tutto a votare contro il PD provinciale. Quello che non abbiamo messo in giusto rilievo è la circostanza che il sindaco di Tolentino, Pezzanesi, nel corso di una conferenza stampa, abbia voluto proporre la sua citta come sede di Area Vasta di Macerata.Infine i tanti e sempre più intensi terremoti che hanno sconquassato tutto l’entroterra. Hanno raso al suolo intere frazioni di piccoli centri. Evacuato interi paesi. Distrutto fabbriche. Messo in serio pericolo la coesione di un territorio già alle prese con lo spopolamento diffuso. Una tragedia immane della quale – temo – non abbiamo ancora consapevolezza delle reali dimensioni. Ma in questo buio pesto, uno squarcio di luce ha illuminato, almeno per un attimo, le nostre tenebre. È stato proprio l’altro ieri, quando nella conferenza stampa di fine anno il sindaco di Tolentino, Pezzanesi ha proposto agli astanti di proporre la città da lui amministrata come sede istituzionale per gli uffici della ricostruzione.Il 2016 è stato un anno difficile pure per il mercato interno. L’indice di Milano ha perso complessivamente più dell’11 per cento rispetto al 2015.Però, per adesso, il sindaco di Tolentino, Pezzanesi, non ha ancora convocata nessuna conferenza stampa per proporre Tolentino come sede della Borsa.Nel frattempo che aspettiamo, da parte mia, auguri di tempi migliori a tutti quanti…
Riceviamo e pubblichiamo una lettera di vibrante protesta inviataci da una nostra lettrice, Letizia AnticoIn seguito alla possibilità offerta da Trenitalia agli “sfollati” (così si legge sul sito) di ottenere biglietti gratuiti, e avendo io casa inagibile (rientrando quindi, ahimè, nella categoria “sfollati”), mi sono recata alla Stazione di Macerata per usufruire di questa possibilità e prendermi il biglietto per andare a Milano, dove studio e dove devo tornare per dare gli esami.Si parlava già da giorni di file interminabili alla biglietteria, di lamentele da parte delle persone che dovevano attendere anche sette ore per un biglietto, del fatto che ci fosse un solo operatore attivo, ecc… lamentele più che lecite, certo, se quelle persone avessero avuto una reale necessità di ottenere i biglietti!Infatti, fattami coraggio, una volta arrivata in biglietteria ho iniziato a fare qualche domanda; cosa scopro?Delle trenta persone in coda, solo io e un’altra ragazza avevamo l’abitazione inagibile; il resto stava approfittando della situazione per… prenotarsi le vacanze!! Alla faccia dell’ “emergenza sismica”!Ciò è stato loro possibile, perché Trenitalia ha dichiarato che il biglietto si poteva ottenere “mediante la sola esibizione di un valido documento in cui si attesti la residenza” in uno dei Comuni colpiti, facendo così cadere il requisito di “sfollato”.Il biglietto sarebbe stato da concedere soltanto a chi presentava il documento che attestasse l’inagibilità della propria struttura abitativa, rilasciato dalla Protezione Civile dopo i vari controlli; invece è bastata una semplice carta d’identità. E così, il maceratese medio, fregandosene di chi non ha più una casa e di chi aveva più bisogno di quei biglietti, si è messo in fila alle biglietterie, intasandole.Ora, la maggior parte delle famiglie sfollate ha cose ben più importanti a cui pensare che sprecare sette ore della propria vita in coda a una biglietteria ferroviaria, quindi molti, come me e mio fratello, hanno dovuto rinunciare. Benché sfollati, dopo tutte le noie burocratiche, economiche e “psicologiche” che uno deve subirsi in queste situazioni, nemmeno la soddisfazione di viaggiare almeno una volta gratuitamente per raggiungere la propria sede universitaria o di lavoro, o semplicemente dei familiari; insomma, dopo il danno... la beffa.Trenitalia ha certamente sbagliato; forse si è sbagliato anche a non dare nessun comunicato alle biglietterie ferroviarie affinché si creasse un “ordine di priorità”, permettendo a chi aveva il foglio di inagibilità di saltare la coda. Meno d’accordo con le lamentale sulla “biglietteria unica”, sufficiente per completare le pratiche delle sole famiglie sfollate (di numero certamente più contenuto) quelle per le quali il biglietto gratuito doveva essere elargito e sulle spalle delle quali gli altri hanno vergognosamente mangiato.Infatti se fosse stato dato SOLO agli sfollati, non ci sarebbero state tante persone (ognuna delle quali faceva il biglietto per tutta la famiglia!) e in dieci minuti io avrei ottenuto il mio biglietto.Ho scritto a voi perché nei giorni scorsi si è parlato tanto di disorganizzazione, ma nessuno ha messo l’accento sull’ignominia di certa gente che si è fatta le vacanze sulle spalle dell’ “emergenza sismica”, senza alcun pudore. Perché se il servizio offerto è stato deprecabile, l’umanità delle persone avrebbe potuto far qualcosa per sanare l’errore, invece ne ha approfittato. Altro che solidarietà! “La Marca è la più ignorante ed incolta provincia dell’Italia, qui tutto è insensataggine e stupidità” scriveva Leopardi. E mi viene da pensare che le cose non siano cambiate poi molto da quel “secol superbo e sciocco”.E’ andata così, il biglietto me lo sono pagata, come sempre, dignitosamente. Invece la vostra, di dignità, è rimasta nell’atrio della Stazione di Macerata, in fila alla biglietteria.Letizia Antico
E' uno stato schizofrenico, tipo Dottor Jekyll e Mr. Hyde, quello che emerge dall'Ordinanza n. 9 pubblicata dal Commissario straordinario dopo "soli" 125 giorni dal terremoto di agosto. L'accusa al vetriolo è stata lanciata dal gruppo di Cittadini in Movimento di Tolentino. Nel mirino c'è il provvedimento governativo che spiega, purtroppo, cosa si debba fare per la “delocalizzazione immediata e temporanea” della propria attività economica, danneggiata a causa del terremoto."Dopo quasi tre pagine di Visto-Vista-Visti-Ritenuto-Ritenuta-Considerato-Considerata-Acquisito, rimandi a due Decreti e ad un’altra Ordinanza, - si legge in una nota firmata da Cittadini in Movimento - capiamo che le attività sono quelle ubicate in edifici che hanno avuto l’Ordinanza di sgombero totale a seguito… di scheda Aedes, l’incubo di tutti i terremotati, che ritorna come un film “de paura” della serie Nightmare. Non basta, la scheda Aedes va integrata da una perizia giurata".La pratica per spostare immediatamente un'attività economica e ottenere il rimborso (parziale) delle spese sostenute è un trionfo della burocrazia"Mentre l’ISTAT da buon Dottor Jakyll ricomprende tra le attività economiche, tutte le attività - continuno i Cittadini in Movimento - nell’Ordinanza del signor Hyde si citano solo le imprese, tralasciando professionisti, artisti, etc. Questi possono aspettare in fondo sono trascorsi solo 4 mesi. Chi ha scritto l’ordinanza ci dice che la richiesta va presentata nella forma di dichiarazione sostitutiva all’Ufficio speciale per la ricostruzione. Particolare trascurabile è che l’Ufficio speciale (molto speciale) per la ricostruzione ancora non esiste"."La procedura, tuttavia, con la dichiarazione sostitutiva sembra semplice e veloce, pratica ed economica, il dottor Jekyll ci vuole bene, pensiamo noi, ma ci sbagliamo, riecco che Mr. Hyde, ha il sopravvento e la dichiarazione da sola non basta: va integrata da… apposita perizia asseverata, contenente:- caratteristiche tecniche e dimensionali dell’edificio distrutto o gravemente lesionato (equivalente per pianta e altezza con margine del 20%);- illustrazione in dettaglio dei danni subiti dall’edificio;- descrizione delle attività svolte dall’impresa;- descrizione dell’edificio ove si intende de localizzare, con indicazione dell’ubicazioni, dimensioni, dotazione impiantistica e delle caratteristiche tecniche, corredata da documentazione fotografica e delle certificazioni e autorizzazioni necessarie;- descrizione degli interventi necessari per adeguare l’edificio;- gli estremi dell’ordinanza di inagibilità, nonché della scheda Aedes;- il canone di locazione dell’edificio (quello nuovo) e il costo degli interventi necessari per dotarlo di impianti necessari;- l’importo delle spese tecniche sostenute;- gli estremi del conto corrente bancario (e postale?) intestato al richiedente.Il Vice Commissario o Presidente della Regione territorialmente competente, verificato il tutto rilascia l’autorizzazione alla delocalizzazione, entro trenta giorni e arriviamo a 5 mesi dal terremoto, finalmente abbiamo una certezza. Il soggetto legittimato (il povero imprenditore di prima, che è sopravvissuto al terremoto, ha accettato l’umiliazione di sottomettersi ad una simile procedura), ottenuta l’autorizzazione potrà finalmente provvedere, solo adesso, a locare il nuovo edificio per trasferirsi, immediatamente o quasi, ma solo temporaneamente."Insomma una procedura che cozza con le parole del Presidente Gentiloni secondo il quale “Le risorse ci sono, il governo le ha stanziate. Bisogna che ci sia anche l’impegno di tutti per superare strozzature burocratiche e per andare molto rapidamente.”La trafila però non è mica terminata "perché entro trenta giorni dalla stipula del contratto di locazione, l’imprenditore, deve presentare un’altra domanda, quella per ottenere l’erogazione del rimborso, altrimenti tutto è stato vano. Questa volta è sufficiente allegare il computo delle lavorazioni eseguite, delle spese effettivamente sostenute e le fatture ricevute (in copia?).Il rimborso verrà erogato, naturalmente, previa verifica dell’esecuzione degli interventi e della documentazione presentata. E ti pareva… che per una volta i signori Hyde potevano fidarsi solo dell’Ordinanza sindacale di sgombero dello stabile, della scheda Aedes, della perizia giurata, della perizia asseverata e delle fatture?E’ finita? Ma neanche per sogno. Entro quindici giorni dall’accredito del rimborso, bisognerà produrre le fatture quietanzate al Vice Commissario, augurandosi che i lavori di recupero dell’immobile danneggiato, durino il più a lungo possibile, per ritardare il ritorno nella vecchia sede e dover ricominciare un’altra procedura semplice, veloce, pratica ed economica, almeno speriamo".
Il Sindaco di Tolentimo Giuseppe Pezzanesi ha voluto ringraziare di persona Giulia Buresta Ludovica Guardati, due giovani tolentinati che vivono e lavorano a Londra e che nelle settimane scorse avevano promosso un crowdfunding, ossia una raccolta fondi attraverso Facebook e una apposita piattaforma multimediale per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto.In pochissimo tempo sono riuscite, pagate le varie tasse e le transazioni bancarie, a inviare sul conto corrente del Comune di Tolentino circa 5000 sterline.Giulia Buresta lavora in una società di pubblicità e si occupa di traduzioni mentre Ludovica Guardati è impiegata nel settore marketing di una società di software.Il Sindaco Pezzanesi ha ringraziato Giulia e Ludovica per la grande solidarietà e sensibilità dimostrata condividendo il dramma che stanno vivendo Tolentino e la sua Comunità. “Il vostro gesto – ha detto – è fonte di ripresa morale e reale, indispensabile ad affrontare l’attuale situazione di grave disagio e disperazione della nostra gente”.
Per tutta la giornata di ieri i vigili del fuoco hanno lavorato, a diverse decine di metri da terra, con una autoscala, per mettere definitivamente in sicurezza la ciminiera dell'ex fornace Massi a Tolentino.Il manufatto in laterizio, considerato un simbolo di archeologia industriale e risalente ai primi del '900, era stato già oggetto di un precedente intervento a seguito della prima scossa del terremoto del 24 agosto. Proprio quei lavori, eseguiti sempre dai vigili del fuoco, hanno evitato che le scosse del 26 e 30 ottobre facessero cadere a terra altri pezzi della ciminiera, rimasti nell'imbracatura montata alla sommità del camino.
Continuano le polemiche intorno al contributo di autonoma sistemazione, destinato a tutte quelle persone che, rimaste senza casa a causa dei tragici eventi sismici, si sono trovati costretti a trovare una nuova sistemazione. Per fare chiarezza abbiamo chiesto delucidazioni sull'argomento all'assessore regionale Angelo Sciapichetti, anche a seguito delle recenti esternazioni di alcuni primi cittadini che lamentavano l'assenza della Regione e la mancanza di liquidità."Ci tengo a chiarire - dice Sciapichetti - che da agosto al 20 dicembre la Regione Marche ha liquidato 15.770.332,77 di euro ripartiti tra contributo di autonoma sistemazione (circa 4 milioni) strutture alberghiere e ricettive (oltre 3 milioni), interventi in emergenza, pagamenti agli enti locali per lavori di somma urgenza, pagamenti a ditte private e anticipazioni agli enti locali (circa 7 milioni). Questi soldi sono stati già liquidati a chi ne ha fatto richiesta nella maniera opportuna. Va chiarito infatti che la pubblica amministrazione non può pagare a prescindere e i Comuni che fanno richiesta per quel che riguarda il CAS devono prima rendicontare: se si sono verificati dei ritardi è solo perché la Regione per liquidare deve verificare che tutto sia in regola da parte dell'ente richiedente"."In Regione - continua Sciapichetti - c'è un ufficio preposto che si è occupato finora di ricevere le richieste e, laddove fosse tutto in regola, liquidare i pagamenti. Ci sono delle regole che impediscono alla pubblica amministrazione di pagare quando le pratiche non sono complete o inesatte. Voglio però rassicurare sul fatto che i soldi ci sono e che è nostro preciso impegno continuare a liquidare secondo le necessità". A seguire una tabella con i pagamenti effettuati dalla Regione Marche alla data del 20 dicembre 2016.Euro 15.770.332,77 così ripartiti: - Pagamento Contributo Autonoma Sistemazione (rendicontato dai Comuni da agosto fino al 19 dicembre 2016): EURO 3.900.967,35 -pagamento alberghi,agriturismi,campeggi ecc: EURO 3.125.984,16 - Pagamento agli Enti Locali per lavori di somma urgenza: Euro 978.852,22 - pagamento interventi in emergenza Euro 503.072,03 - pagamento lavori somma urgenza ditte private: Euro 287.388 - Anticipazioni 30% agli Enti Locali per lavori di somma urgenzaEURO 6.907.069.00 TOTALE PAGAMENTI EFFETTUATI FINO AL 20 DICEMRE 2016 EURO 15.770.332,77POPOLAZIONE ASSISTITA - palestre,scuole,palazzetti dello sport, centri sociali,tensostrutture MC 1.160 - FM 168 - AP 212 - AN 0 = Totale 1.540 . autonoma sistemazione CAS MC 11.663 - FM 1.324 -AP 2.676 - AN 533 = Totale 16.196 - alberghi,campeggi,agriturismi ecc MC 5.037 - FM 124 - AP 752 - AN 205 = Totale 4.388 TOTALE POPOLAZIONE ASSISTITA NELLA REGIONE n. 29.304
"Nei territori di Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo colpiti dal terremoto batte forte il cuore dell'Italia e il futuro di queste zone è il futuro dell'Italia. Occorre superare prima possibile la fase dell'emergenza e ricostruire presto e bene, nella legalità e nella trasparenza. Prioritario anche l'obiettivo di sostenere le attività economiche per ripartire con maggiore forza".Lo scrive Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, sul suo profilo facebook. "Siamo pronti come Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici a continuare fare la nostra parte anche nel 2017, valutando le esigenze che si presenteranno. Ritengo molto importate concentrarsi sin d'ora non solo sulla ricostruzione ma anche sulla ripresa del tessuto produttivo. Credo che una delle priorità debba essere un massiccio investimento sulla banda larga. La ripartenza dell'economia nelle zone colpite dal sisma è un elemento fondamentale per il futuro delle comunità" (ANSA).
Un'altra iniziativa di grande solidarietà a sostegno di chi è stato colpito dal terremoto arriva da un'azienda privata di Tolentino. La ditta ELEKTRO'S, infatti, commercio di elettrodomestici, ha donato la cifra di 2650,00 euro (duemilaseicentocinquanta) al Comune di Tolentino per sostenere le spese a fronte del sisma che ha colpito la città. Il negozio, oltre alla vendita in sede fissa effettuata nei locali di piazza Togliatti a Tolentino, ha un e-commerce www.elektros.it. L'e-commerce è presente da quasi 10 anni, specializzato principalmente nella vendita di macchine da caffè, macinacaffè, accessori, ricambi. ELEKTRO'S ha esportato in quasi 60 Paesi del mondo, destinazione finale solo ed esclusivamente clienti privati, clienti che apprezzano ogni giorno i prodotti, i servizi offerti, la disponibilità a rispondere alle email in Italiano, Francese e Inglese per qualsiasi chiarimento, consigli e quant'altro. "Dopo il 30 ottobre" racconta Gianni Bonfigli "decine e decine di email sono pervenute per conoscere la situazione della città di Tolentino, per sapere se avevamo subito danni, per avere notizie più dettagliate. É stato commovente tutto questo, persone che non ti conoscono e che ti hanno conosciuto solo per acquistare prodotti che si preoccupano, che ti sono vicine anche solo con il pensiero. Molti clienti hanno chiesto informazioni per inviare denaro al Comune di Tolentino. A fronte di questa generosità, d'impulso abbiamo deciso di destinare una parte dei proventi delle vendite dal 30 ottobre fino a Natale al Comune di Tolentino La dinamica è stata molto semplice e molto trasparente, in proporzione agli incassi abbiamo sottratto ai nostri guadagni una parte da girare successivamente come donazione in un'unica soluzione. Il black friday di fine novembre ha fatto impennare le vendite online e così anche le somme accantonate. La stessa dinamica è stata adottata anche per le vendite nel negozio di Piazza Togliatti. É con orgoglio che una piccola realtà come la nostra possa partecipare in minima parte alla ricostruzione di questa città e donare la cifra di 2650,00 euro".
Sono 44.598 le verifiche effettuate su edifici privati dalle squadre di tecnici ed esperti abilitati per le verifiche di agibilità con procedura FAST (Fabbricati per l'Agibilità Sintetica post-Terremoto), attivata dopo il terremoto in centro Italia. In base ai dati aggiornati al 23 dicembre - rendo noto il Dipartimento di Protezione civile - i controlli sono stati 20.699 nelle Marche, 14.182 in Umbria, 8.273 in Abruzzo e 1.444 nel Lazio.Gli edifici risultati agibili sono complessivamente 20.030, mentre sono 13.290 gli esiti di "non utilizzabilità" per temporanea, parziale o totale inagibilità, oltre a un 1.252 edifici che, pur non essendo danneggiati, risultano "non utilizzabili" per solo rischio esterno. A questi si aggiungono 10.026 edifici per i quali le squadre non hanno avuto la possibilità di accedere agli immobili e, pertanto, sono necessari ulteriori sopralluoghi. (Ansa)
Tra gli edifici ecclesiastici danneggiati dal terremoto del 30 ottobre scorso vi è la Chiesa del SS. Cuore di Tolentino, sede della Venerabile Confraternita del S. Cuore di Gesù, di proprietà dei fratelli laici della Confraternita stessa. Vista la grave situazione dell’edificio sacro, il Priore Andrea Carradori ha scritto una lettera al Primo Ministro d’Ungheria Viktor Orbán chiedendo il suo „personale aiuto per la ricostruzione della chiesa”, considerato anche quanto egli stava facendo in Ungheria per la “salvaguardia delle radici cristiane”. L’Ambasciatore d’Ungheria presso la S. Sede, Eduard Habsburg-Lothringen ha voluto recarsi personalmente a Tolentino per conoscere la comunità colpita dal sisma. Accolto dal Priore Carradori, il 14 dicembre, l’Ambasciatore ha visitato la Città di Tolentino, facendo un sopralluogo anche nella Chiesa del S. Cuore di Gesù. Il Primo Ministro ungherese, ricevuta la lettera del Priore Andrea Carradori, ha voluto portare la sua richiesta davanti al Governo. L’esecutivo ungherese, nella sua seduta del 19 dicembre, ha deciso di mettere a disposizione una somma considerevole (480mila euro, ndr) per i lavori di restauro della Chiesa del S. Cuore di Gesù a Tolentino. Nella risposta autografa al Priore il Primo Ministro Orbán ha affermato di aver desiderato anche in questo modo esprimere la solidarietà degli ungheresi “verso i nostri fratelli cristiani italiani colpiti da calamità naturale”. Anche perché “solo ritrovando i valori cristiani, i quali rappresentano tuttora la più importante forza di comunione per una Città e per un Paese intero, si può giovare al futuro dell’Europa”. Così, alla Vigilia di Natale è pervenuta la notizia che il Governo Ungherese presieduto da Viktor Orbán nella seduta del 19 dicembre ha stanziato una considerevole somma per la messa in sicurezza e per il restauro della Chiesa del Sacro Cuore di Tolentino danneggiata dal recente terremoto. Nel pomeriggio del Santo Natale (domenica 25 dicembre) alle ore 18,30 a Civitanova Alta nella chiesa della Madonna degli Angeli (o dei lumi) il Parroco don Andrea Leonesi celebrà la Santa Messa Cantata in rito antico ricordando tutti coloro che ci sono stati vicini con la preghiera e con la carità in questo momento di sofferenza.
Questa mattina, venerdì 23 dicembre, è avvenuta la consegna di una prima parte del materiale che la Unipol Banca ha avuto il piacere di donare alla Scuola Don Bosco di Tolentino.La consegna è avvenuta presso la scuola di Via Grandi: sono stati scaricati due bancali contenenti materiali di cancelleria e lavagne magnetiche con relativi accessori.Il prossimo 9 gennaio è prevista la consegna di ulteriore materiale: computer portatili, stampanti e carta in formato A/4 e A/3.Nel caso della Scuola Don Bosco, alle difficoltà enormi del terremoto che ha colpito in nostro territorio, si è aggiunto l’esecrabile episodio di un furto, subito proprio nei giorni della ripresa dell’attività didattica.A pagarne ingiustamente le spese sono stati soprattutto i bambini e questa è una delle ragioni per le quali Unipol Banca si è attivata per cercare di rimettere prima possibile la scuola in condizione di lavorare con i mezzi adeguati e di contribuire a rendere, per quanto possibile, più serene le prossime festività agli insegnanti della scuola, ai bambini e alle loro famiglie.La consegna è stata effettuata alla presenza del Direttore di Unipol Banca filiale di Tolentino Cristiano Schiavi.Appuntamento, quindi, alla ripresa delle lezioni, con una ulteriore importante attestazione di solidarietà con computer e stampanti che saranno particolarmente utili per tutte le attività educative di tutti gli studenti dell’Istituto comprensivo Don Bosco.Il Sindaco Giuseppe Pezzanesi e tutta l’Amministrazione comunale ringraziano Unipol Banca per queste donazioni.
Ancora momenti di festa e di allegria alla scuola Grandi grazie ad un significativo gesto di solidarietà del Comune di Fano.Infatti, una nutrita delegazione composta dall’Assessore ai Servizi Educativi Samuele Mascarin, dalle insegnanti, dalle bambine e dai bambini della scuola dell’infanzia “Quadrifoglio” di San Lazzaro insieme ai loro genitori ha raggiunto Tolentino e incontrato le scuole dell’infanzia “Bezzi” e “Grandi”, quest’ultima trasferita nella struttura della prima dopo il terremoto dello scorso ottobre. L’incontro ha rappresentato il momento più emozionante di un progetto di solidarietà ideato dalle insegnanti e dai genitori del “Quadrifoglio” e sviluppato insieme alle bambine e ai bambini per sostenere concretamente la ripresa, dopo i danni provocati dal sisma, delle attività educative nella città marchigiana. Infatti grazie al mercatino dei prodotti e degli elaborati realizzati dai più piccoli la scuola dell’infanzia “Quadrifoglio” ha potuto raccogliere e donare 700 euro alla scuola dell’infanzia “Grandi”.La delegazione è stata calorosamente accolta dal Sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, e dalle bambine e dai bambini tolentinati che hanno ringraziato con una recita natalizia la delegazione fanese. A loro volta i piccoli del “Quadrifoglio” hanno portato ai loro coetanei alcuni regali e un grande libro da loro realizzato che, raccontando le bellezze di Fano, ricostruisce il percorso ideale che ha portato le scuole dell’infanzia di Fano e Tolentino a incontrarsi in questo momento di difficoltà per molti aspetti drammatico.Una bella pagina di solidarietà scritta dalle bambine e dai bambini, un meraviglioso anticipo di Natale per chi ha ricevuto in dono l’abbraccio ideale delle città di Fano e Tolentino.
Tra i tanti volontari che si prodigano ogni giorno nei centri di accoglienza vanno segnalati anche quelli del Team clowneria Dr.Clown Italia di Vicenza e provincia.Tutti loro hanno portato un importante sostegno “Allumiere” per la Civiltà del Sorriso.Con piccoli gesti e tanta solidarietà hanno regalato allegria e preziosi momenti di spensieratezza sia ai bambini che agli adulti.Per questo il Sindaco Giuseppe Pezzanesi e l’Assessore ai Servizi Sociali Fausto Pezzanesi hanno voluto incontrare i volontari clown per testimoniare la stima e per porgere il ringraziamento da parte di tutta la Comunità tolentinate.
Caro Babbo Natale, sono ancora io. Ti ricordi di me? Ti avevo scritto un po' di tempo fa per chiederti la stazione di polizia dei Lego per regalo. Te lo giuro: ho fatto ancora il buono e faccio sempre i compiti. Ma devo chiederti un favore grande: non voglio più la stazione di polizia dei Lego. Vorrei tanto un'altra cosa.Lo so che è tardissimo e so anche che forse ti arrabbierai... ma se hai un minuto da dedicarmi posso spiegarti tutto.Non sono un bambino capriccioso, ma invece del gioco che ti avevo chiesto vorrei tanto che tu potessi portare ai miei genitori il Cas (Contributo Autonoma Sistemazione, ndr). Non so cosa sia e spero tanto che non sia una parolaccia, ma te lo chiedo con tutto il cuore... porta il Cas ai miei genitori e lascia stare la stazione di polizia. Sai, dopo che ti avevo scritto la prima letterina, sono cambiate tante cose dentro casa mia. Anzi, dentro quest'altra casa dove mi hanno portato senza neanche chiedermi niente i miei genitori qualche giorno dopo che c'è stato il terremoto. Non stiamo male qui, veramente. Ma mi manca tanto casa mia... E come ti dicevo prima, dopo che siamo arrivati in questa nuova casa sono cambiate tante cose. Io sono piccolo, ma li sento i miei genitori parlare. E vedo anche che sono tanto tristi e preoccupati. Sento papà che dice sempre che ha dovuto spendere un sacco di soldi per venire ad abitare qui e che un po' ha dovuto anche farseli prestare da un amico, perchè la banca non glieli dava... Lui lavora tanto ma non ha uno stipendio fisso e anche quando è stato male non gli hanno riconosciuto neanche un centesimo perchè non ha, come la chiama lui, "la busta paga". E anche la mia mamma prima lavorava un po' di più, ma adesso, con i tempi che corrono la chiamano sempre meno e guadagna pochi soldini.L'altra sera li sentivo mentre parlavano fra di loro e dicevano sempre che aspettano questo Cas per poter respirare un po' di più. Erano sicuri che almeno per Natale qualcuno avrebbe portato loro questo Cas per trascorrere delle festività più tranquille e magari poter fare anche qualche pensiero. Dicevano anche che comunque a me non avrebbero fatto mancare niente, ma erano tanto tristi. Papà diceva anche che qualcuno gli aveva detto che non avrebbe dovuto pagare le bollette per qualche tempo e che invece la mattina stessa erano arrivate in banca e aveva dovuto pagarle... Loro hanno fatto tanti sacrifici per comprarsi la casa dove vivevamo, ma il terremoto ce l'ha rovinata e adesso per stare in quest'altra casa dobbiamo pagare: ti pare giusto Babbo Natale? Perchè non c'è nessuno che regala ai miei genitori il Cas? Ho capito che è una cosa che gli devono dare per forza ma che se non arriva fra poco non sapremo neanche come fare la spesa... Sono anche un po' arrabbiati perchè li ho sentiti che dicevano che a qualcuno qui intorno forse un altro Babbo Natale come te il Cas lo ha portato, ma a noi che siamo fuori casa da fine ottobre non lo porta mai nessuno... Ti prego Babbo Natale, ti prego con tutto il cuore: non mi importa più della stazione di polizia dei Lego, ma porta il Cas a papà e mamma perchè non posso più vederli così tristi. A me penserai l'anno prossimo. Grazie Babbo Natale, ti voglio tanto bene.P.S.: l'anno prossimo non sbagliare casa, mi raccomando! Spero tanto che saremo di nuovo a casetta nostra!