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Post sisma, cani e gatti non sono ammessi nel villaggio container di Tolentino

Post sisma, cani e gatti non sono ammessi nel villaggio container di Tolentino

Il comune di Tolentino con delibera di giunta n. 24 del 16/01/2017 rubricata “Sisma dei mesi di agosto-ottobre 2016 – villaggio container in via C. Colombo – approvazione norme comportamentali per gli ospiti” ha introdotto un regolamento relativo alla vita nel c.d. villaggio container. 

Successivamente ha integrato il provvedimento con la delibera n. 48 del 06/02/2017 prevedendo che gli  ospiti dei containers ”non possono tenere animali domestici di piccola, media o grossa taglia anche in riferimento all'articolo 2 della nuova Ordinanza firmata l’11 gennaio dal capo della Protezione Civile, “Disposizioni volte a contrastare fenomeni di randagismo” che stabilisce che  “al fine di assicurare il ricovero temporaneo degli animali da affezione i cui proprietari, al momento del verificarsi degli eventi sismici, dimoravano in maniera abituale e continuativa nei territori colpiti, i Comuni interessati possono stipulare convenzioni con altri Comuni o individuare strutture private preferibilmente nel territorio regionale”, il tutto in deroga alle norme che regolano gli appalti. Le stesse disposizioni, si legge, “si applicano anche agli animali presenti nei canili rifugio danneggiati a seguito degli eventi sismici”.

In realtà l’ordinanza non dice quanto deliberato dalla giunta di Tolentino, che tra l’altro sembra essere l’unico comune ad aver adottato un tale provvedimento.

“L’ordinanza in realtà è finalizzata alla tutela degli animali, prevedendo che i comuni possono derogare alle norme sugli appalti per evitare fenomeni di randagismo o per venire incontro a chi non ha più casa. Il provvedimento non mira di certo a separare le persone dai propri animali considerato il legame affettivo che lega l’uomo alle bestiole soprattutto in situazioni così delicate come queste. Si pensi agli anziani privati di tutto ed ora anche dei loro amici a quattro zampe.”

Così sul punto si esprime l’associazione animalista Amici di Fido di Civitanova Marche.

Si comprende certo che ci sono problemi di spazio e di convivenza, ma in un Paese in cui ormai gli animali possono entrare dovunque un simile divieto non può che far pensare. Si pensi soprattutto al fatto che propri i campeggi e i villaggi sono i luoghi prediletti ove soggiornare con i propri amici pelosi, come infatti ammesso ovunque per i terremotati attualmente.

L’associazione ha intenzione di chiedere un incontro al sindaco per proporre una soluzione diversa come l’allestimento di un area canile/gattile all’interno del villaggio in modo che i proprietari abbiano i propri animali vicini senza creare problemi agli altri ospiti della struttura.

E questa ci sembra una soluzione oltre che di buon senso, soprattutto di cuore per chi ha già sofferto tanto per la situazione che vive.

 

 

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