Provincia Macerata

Gli 'Amici del Liceo Galilei' in visita a Cingoli tra arte e buona tavola: dalla 'Madonna' del Lotto al Mulino Bravi

Gli 'Amici del Liceo Galilei' in visita a Cingoli tra arte e buona tavola: dalla 'Madonna' del Lotto al Mulino Bravi

È stata una bella giornata quella di ieri, 20 settembre, vissuta dagli "Amici del Liceo Galilei" di Macerata, in gita cultural-gastronomica a Cingoli, il Balcone delle Marche, cittadina ricca di storia, di arte, di nobili tradizioni e di imprenditorialità eco-sostenibile. La giornata, organizzata nei particolari dal Massimo Catarini, membro del Consiglio Direttivo dell'Associazione, si è aperta, sotto la guida esperta di Simone Sgalla del Comune di Cingoli, con la visita alla suggestiva Sala degli Stemmi del Palazzo Comunale, dove si è potuto ammirare, primo tra tutti, il capolavoro pittorico "La Madonna del Rosario" di Lorenzo Lotto, magnifica opera del 1539. Dopo l'accurata presentazione di Sgalla, hanno aggiunto un loro commento all'opera alcuni soci degli Amici del Liceo, e più precisamente la professoressa Moltedo Olivelli, il professor Maulo e infine il presidente Perugini. Lasciato il Palazzo Comunale la comitiva si è recata nella bellissima chiesa di San Filippo, appena restaurata e da due mesi riaperta al pubblico dopo il sisma del 2016. Un vero gioiello barocco, uno splendido insieme di linee architettoniche, di stucchi, di colonne tortili, di affreschi, di tele e di decorazioni.  Successivamente, dopo una doverosa sosta per affacciarsi al "balcone delle Marche", gli Amici del Liceo Galilei, attraversando una bella e caratteristica Cingoli, si sono diretti al Palazzo Castiglioni, dove sono stati ricevuti dal marchese Francesco Castiglioni in persona e dalla sua gentilissima consorte Adriana. Qui hanno potuto constatare quanta storia e quanta arte può racchiudere un palazzo nobiliare come quello: dalla bella cucina ricca di suppellettili e caratteristici arnesi, alle sale conviviali e di lavoro, dall'interessante sala dell'Accademia degli Incolti, rinnovata sede di una delle più antiche accademie culturali delle Marche, alla splendida sala della musica, salone con soffitto a cupole per migliorare l'acustica durante l'esecuzione dei concerti che vi si tenevano.  Per chiudere degnamente la giornata gli "Amici del Liceo Galilei" si sono poi recati poco fuori Cingoli, al Mulino Bravi, uno dei pochissimi mulini con macine di pietra azionate ad acqua ancora esistenti, tutt'ora utilizzato per la produzione di farine pregiate. Negli invitanti spazi all'aperto è stata servita un'ottima polenta riccamente condita, della quale molti commensali hanno chiesto i bis, seguita poi da ottimi affettati, tra i quali l'eccellente mortadella fatta in casa accompagnata dall'immancabile crescia; per finire, dolci fatti in casa e vino di visciole.

21/09/2025 17:15
Macerata, pedone investito davanti alla stazione: sul posto 118 e carabinieri

Macerata, pedone investito davanti alla stazione: sul posto 118 e carabinieri

Un pedone è stato investito questo pomeriggio, intorno alle 15.30, nei pressi della stazione ferroviaria di Macerata da un’auto guidata da un pensionato. Immediati i soccorsi: sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno prestato le prime cure alla persona coinvolta. Da quanto si apprende, il pedone non avrebbe riportato conseguenze gravi e le sue condizioni non desterebbero particolari preoccupazioni. I carabinieri di Macerata sono intervenuti per i rilievi e gli accertamenti utili a chiarire la dinamica dell’accaduto. Verifiche in corso.

21/09/2025 16:40
Fratoianni a Civitanova al fianco dei candidati regionali Corvatta e Sagretti

Fratoianni a Civitanova al fianco dei candidati regionali Corvatta e Sagretti

Regionali, Fratoianni a Civitanova Marche per sostenere Tommaso Corvatta e Patrizia Sagretti Martedì sera, 23  settembre, Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana e co-portavoce di Alleanza Verdi e Sinistra, sarà a Civitanova Marche in sostegno delle candidature di Tommaso Corvatta e Patrizia Sagretti, candidati nella Provincia di Macerata alle prossime regionali del 28-29 settembre. L’appuntamento è in Piazza XX Settembre alle ore 21:00. Tommaso Corvatta, medico di medicina generale e già Sindaco e consigliere comunale di Civitanova Marche, milita in Sinistra Italiana dove può coniugare la battaglia delle ingiustizie e quella per la tutela e il miglioramento del Sistema sanitario Nazionale; Patrizia Sagretti, agronoma e candidata indipendente, si è impegnata da sempre nei temi sociali, su tutti il lavoro e immagina una Regione su misura di lavoratrici e lavoratori. “Siamo orgogliosi di avere due candidature così forti, radicali, ambientaliste e di sinistra: le loro storie politiche, associative e personali parlano chiaro su che idea abbiamo, noi di Avs, di Regione Marche. Pensiamo ad una Regione solidale, giusta, che inverta la rotta in materia sanitaria e di lotta al cambiamento climatico” commenta Leonardo Piergentili, coordinatore provinciale di Sinistra Italiana e co-portavoce provinciale di Alleanza Verdi e Sinistra.  

21/09/2025 15:20
Pieve Torina, violento scontro tra due auto: sul posto l'eliambulanza (FOTO)

Pieve Torina, violento scontro tra due auto: sul posto l'eliambulanza (FOTO)

Attimi di paura nel primo pomeriggio di oggi, poco prima delle 14, a Pieve Torina, lungo la strada provinciale 209, dove si è verificato un grave incidente tra due automobili. A scontrarsi, per cause in corso di accertamento, sono state una Volkswagen Tiguan e una Fiat Punto di vecchio modello. Secondo una prima ricostruzione, la Fiat per la violenza dell'impatto sarebbe finita fuori dalla carreggiata L’impatto, frontale-laterale, è stato particolarmente violento e ha reso necessario l’intervento immediato dei soccorsi. Sul posto sono arrivati i sanitari del 118, che dopo aver prestato le prime cure hanno richiesto l’intervento dell’eliambulanza, decollata poco dopo alla volta dell’ospedale regionale di Torrette per il trasferimento di uno dei feriti. Sono intervenuti i vigili del fuoco del comando provinciale di Macerata, che hanno provveduto a mettere in sicurezza i mezzi e la sede stradale, garantendo le operazioni di soccorso e il ripristino della viabilità.

21/09/2025 14:50
San Severino, finisce con l'auto fuori strada: il conducente trasportato in ospedale (FOTO)

San Severino, finisce con l'auto fuori strada: il conducente trasportato in ospedale (FOTO)

Schianto lungo il rettilineo della "Septempedana". Un incidente stradale si è verificato questa mattina, poco dopo le 10, sulla strada 361 Septempedana, all'altezza dello showroom Marini Mobili. Per cause ancora in fase di accertamento da parte della polizia locale di San Severino Marche, una Fiat Punto è uscita di strada. A seguito dell'impatto, il veicolo ha riportato ingenti danni. Il conducente, un residente della frazione di Rocchetta, è stato soccorso dal personale sanitario e trasportato in ambulanza all'ospedale di Camerino. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti anche i vigili del fuoco. Le indagini sono in corso per ricostruire l'esatta dinamica dell'accaduto.

21/09/2025 13:50
Investito da un'auto sulla strada Faleriense: 30enne trasportato in eliambulanza a Torrette

Investito da un'auto sulla strada Faleriense: 30enne trasportato in eliambulanza a Torrette

Questa mattina, lungo la strada Faleriense, all’altezza del bivio per Monte San Martino, si è verificato un incidente che ha visto coinvolto un trentenne, di origine nordafricana. La vittima stava camminando in direzione Amandola quando è stato investito da un'auto. Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari della Croce Azzurra dei Sibillini, che hanno provveduto a stabilizzare il ferito. Vista la gravità dei traumi riportati dal pedone, è stato richiesto l’intervento dell’eliambulanza, atterrata nei pressi dell’incidente. Il giovane è stato quindi trasportato all’ospedale Torrette di Ancona, dove è attualmente ricoverato per le cure del caso. Le forze dell’ordine hanno raggiunto il luogo dell’impatto per effettuare i rilievi necessari e ricostruire la dinamica dell’incidente.

21/09/2025 13:30
Tutti in pedana...sotto la Galleria Scipione: Macerata Scherma piazza la "stoccata" giusta

Tutti in pedana...sotto la Galleria Scipione: Macerata Scherma piazza la "stoccata" giusta

Particolarmente ricca di contenuti la festa dei commercianti del centro storico di Macerata. Il 20 settembre è stato un sabato in cui il centro di Macerata ha visto, non solo i nuovi addobbi ispirati agli alieni che hanno suscitato l'interesse di tanti cittadini maceratesi, ma anche musica, specialità gastronomiche e sport.  Lo sport è stato protagonista di una passerella di associazioni che curano con competenza e passione le specialità che ricevono meno attenzione dai media, ma che aiutano la crescita di tanti ragazzi. Tra esse grande interesse ha suscitato la scherma rappresentata dalla Macerata Scherma, storica scuola del capoluogo che offre oggi nuove opportunità e stimoli. Il presidente Alberto Affede ha messo in evidenza la crescita della scherma in città seguendo un indirizzo preciso, quello dell'inclusione. Una opportunità sportiva che a Macerata non è stata sufficientemente sviluppata. La scherma inclusiva accoglie persone non vedenti o ipovedenti, persone con disabilità motoria, bambini e ragazzi con disagio familiare ed economico, ragazzi e adulti che cercano una attività sportiva in grado di favorire la vera amicizia. Da quest'anno inoltre è aperta la partecipazione a ragazzi affetti da autismo e sindrome di Down. Tutti gli allenamenti si svolgono favorendo l'integrazione con persone senza disabilità per offrire non solo benessere fisico, ma anche la massima soddisfazione di superare le differenze in piena autonomia. La maestra Carola Cicconetti, pluricampionessa mondiale di fioretto, ha presentato i giovani schermidori presenti che si sono già fatti apprezzare per la loro capacità tecnica e agonistica: Chiara Bracalente, Luna Carnevali, Paolo Di Fede Pilato, Jacopo Foresi, Valerio La Porta, Diana Moretti, Agata Parenti, Alice Pieroni, Luce Salvi. La Macerata Scherma ha anche allestito una pedana in piazza Cesare Battisti dove si sono esibiti non solo gli atleti , ma anche grandi e piccoli che desideravano provare la scherma guidati dagli istruttori federali dell'associazione. "Un plauso va a Giuseppe Romano, presidente dell'associazione commercianti del centro storico, per aver saputo organizzare un evento piacevole e adatto a tutte le età", sottolinea il presidente Affede.  

21/09/2025 13:10
Il drone era polacco, non russo: la prova che è l'Europa a volere la guerra

Il drone era polacco, non russo: la prova che è l'Europa a volere la guerra

Alla fine, la verità viene a galla, nonostante gli sforzi di chi prova a tenerla sommersa per il proprio interesse. E così, adesso, leggiamo sugli organi ufficiali della stampa che il famoso drone che aveva colpito Lublino, in Polonia, non era russo, come tutti in Europa senza un attimo di esitazione avevano invece sostenuto a tambur battente. Pare infatti che fosse polacco, secondo quanto ora ammesso dagli stessi organi della propaganda che inizialmente non avevano alcun dubbio sull'origine russa del drone. In effetti, benché non ne avessimo le prove, ci pareva decisamente strano che il drone potesse essere russo: da subito, la notizia puzzava di false flag, di invenzione della propaganda per giustificare, more solito, il manicomiale riarmo europeo e la demenziale narrazione secondo cui la Russia di Putin aspira a invadere l'Europa. Perché dunque Varsavia ha taciuto? Perché non si è ammesso da subito che non era russo il drone in questione? La vicenda ricorda, a tratti e con le debite proporzioni, quella della famosa provetta agitata da Colin Powell per giustificare l'invasione dell'Iraq. A stupire non è soltanto il vergognoso livello della propaganda europea, ma anche il fatto che, al cospetto di una così grave notizia, non si sia registrato il dovuto moto di indignazione da parte delle istituzioni europee. Ricordiamo che, dopo l'accaduto, Varsavia aveva schierato 40.000 uomini dell'Esercito e Macron aveva inviato tre caccia a sostegno della Polonia. L'Italia, per parte sua, aveva giurato fedeltà agli alleati del Patto Atlantico. Perché non si ammette onestamente che quella della imminente invasione russa dell'Europa è una menzogna, utilizzata dagli euroinomani delle brume di Bruxelles soltanto per giustificare l'ingiustificabile riarmo dell'Europa fatto sulle spalle degli ignari cittadini europei? Perché non si ammette che non è la Russia, ma l'Europa a volere a tutti i costi la guerra? L'abbiamo ribadito diverse volte e lo facciamo anche ora: se la Russia aggredirà l'Europa, ciò accadrà perché l'Europa l'avrà portata allo sfinimento e l'avrà provocata oltre ogni misura, come in effetti sta facendo oscenamente da mesi. E dire che in un suo recente intervento, Papa Leone XIV si è rivolto con parole decisamente critiche alla Russia di Vladimir Putin: ha dichiarato, infatti, che "la Nato non ha cominciato alcuna guerra". Con queste parole, il pontefice intende dire che la responsabilità reale del conflitto in atto è integralmente russa e deve essere ravvisata nell'invasione dell'Ucraina nel 2022. Insomma, la logora narrazione dell'Occidente imperialista o, meglio, dell'uoccidente liberal-atlantista: il quale, come non ci stanchiamo di sottolineare, ha gradualmente preso ad accerchiare la Russia fin dagli anni Novanta, quando, venuta meno l'Unione Sovietica ingloriosamente, ha mirato unicamente a normalizzare la Russia e a renderla, per così dire, una dependance di Washington, trovando però in Vladimir Putin una fermissima resistenza. Insomma, in antitesi con quanto sostenuto dal pontefice, la guerra è stata indubbiamente occasionata dalla NATO e dalla sua libido dominandi planetaria. Gioverebbe oltretutto far notare pacatamente a Leone XIV che di guerre la NATO ne ha principiante davvero parecchie, dalla Serbia all'Iraq per citarne due soltanto.   Insomma, il nuovo pontefice - le cui origini americane potrebbero indubbiamente orientarne lo sguardo - sposa integralmente la causa dell'imperialismo di Washington. Non l'avremmo mai immaginato, ma ci troviamo oggi a rimpiangere perfino Bergoglio, il quale, nonostante la sua teologia del nulla e la sua religione smart e low cost, sul tema bellico era perfettamente nel vero, quando sosteneva che la guerra era principiata per via dell'abbaiare scomposto della NATO ai confini della Russia.

21/09/2025 12:10
Sindrome Feto-Alcolica: perché l’alcol in gravidanza è un rischio per madre e bambino

Sindrome Feto-Alcolica: perché l’alcol in gravidanza è un rischio per madre e bambino

Le giornate dedicate a problematiche della nostra salute sono molto numerose, fanno parte di una strategia di comunicazione che possa essere efficace nella diffusione di una cultura della salute generale e di conseguenza nella prevenzione.  Il 9 settembre scorso è stata la Giornata Mondiale della "Sindrome Feto-alcolica e dei disturbi correlati"; si celebra dal 1999. Se ne è molto parlato e in ambito scientifico e della prevenzione è un argomento sempre più di attualità. La salute dell’infanzia è al centro della ricerca, della clinica ed anche dell’informazione, quella del feto ne è sicuramente la primissima fase, importantissima che può condizionare lo sviluppo del bambino e l’intero percorso della vita fisiologica dell’individuo che sarà. L’argomento a prima vista può sembrare molto specifico e circoscritto, ma si stima che una donna su tre (33%) consuma abitualmente alcol durante la gravidanza con rischi che possono riguardare l’area neurologica sullo sviluppo del feto e sulla futura crescita nell’infanzia e possono causare disabilità comportamentali e neuro cognitive. Ne parliamo con il dottor Paolo Perri, specialista in Pediatria e Neonatologia già Direttore dell’U.O. di Pediatria e Neonatologia dell’ospedale di Macerata attuale consulente presso il centro medico Associati Fisiomed.  1) Il 9 settembre è stata la giornata mondiale della sindrome feto alcoolica e quindi di ciò che comporta l’uso dell’alcool in gravidanza per il feto ed il neonato. Dott. Perri qual è il significato di questo evento? "Il 10% delle donne consuma alcool durante la gravidanza. Non essendo stata a tutt’oggi stabilita una dose di alcol sicuramente esente da rischi durante la gravidanza, la Società Italiana di Neonatologia (SIN), in occasione della Giornata mondiale della sindrome feto-alcolica e disturbi correlati, che si celebra il 9 settembre, ribadisce che è opportuno astenersi completamente durante tutto il periodo". 2) Quali sono le possibili conseguenze del consumo di alcol in gravidanza? "Il consumo cronico di quantità eccessive di alcol può, infatti, causare seri problemi a madre e neonato, aumentando il rischio di abortività spontanea, morte intrauterina, sindrome della morte improvvisa in culla, parto pretermine, basso peso alla nascita, ma, in particolar modo, può essere responsabile dell’insorgenza di difetti dello sviluppo fetale a carico di vari organi e apparati e di disabilità dello sviluppo neurocognitivo infantile. Queste disabilità, conseguenti all'esposizione all'etanolo in utero, sono note come Disturbi dello Spettro Alcolico Fetale (FASD) e la FAS, o Sindrome Feto Alcolica, ne è la forma clinica più grave". 3) Quali sono le raccomandazioni al riguardo delle società scientifiche? "Da anni, la Società Italiana di Neonatologia, insieme al Ministero della Salute e all’Istituto Superiore di Sanità, auspicano ad aumentare la consapevolezza nelle donne in gravidanza, in età fertile e che stanno programmando una gravidanza, attraverso campagne di comunicazione e prevenzione. È importante, infatti, garantire un’informazione quanto più corretta, immediata ed esauriente possibile, che renda le donne consapevoli, evitando di esporre loro ed i nascituri ai rischi di danni evitabili, sostenendo uno stile di vita più sano e azzerando il consumo di alcolici".      

21/09/2025 12:09
Seconda Categoria, scoppiettante 2-2 tra Vr Macerata e Real Porto

Seconda Categoria, scoppiettante 2-2 tra Vr Macerata e Real Porto

Partita vibrante al "San Giuliano" di Macerata conclusa con un 2-2 sostanzialmente giusto. Primo tempo di studio dove il Real Porto si fa preferire nel possesso palla ma ė la VR Macerata ad avere le occasioni più nitide. Canesin tenta con un sinistro che termina di poco a lato. Elisei calcia a botta sicura ma viene murato e Stura si fa ipnotizzare a tu per tu con il portiere. Il Real Porto si affida alle punizioni di Garcia e all'estro di Gasparrini tra le linee. Nel secondo tempo è la VR a passare in vantaggio al 55' con bomber Canesin che insacca su cross di Calabrese.  Il Real Porto reagisce e pareggia subito con Barbaccia che risolve una mischia in area. La Vigor non si scompone e si riporta avanti con Tartari che di testa firma il suo secondo centro stagionale.  Finale incandescente con Fusca che para un rigore a Sampaolesi. Allo scoccare del 90', Papa realizza la marcatura del definitivo 2-2 capitalizzando l'assist di Filippetti. TABELLINO VR MACERATA- REAL PORTO 2-2 VR MACERATA: Fuscá, Calabrese, Ricciotti (70' Giampaoletti), Girotti, Tartari, Giustozzi, Stura (50' Rosetti), Doga, Canesin (85' Bertola), Elisei (50' Carpano), Romagnoli (85' Intermesoli).  A disposizione: Alfei, Prenna, Benfatto, Nicolai. Allenatore: Marco Moretti. REAL PORTO: Carinari, Giuggioloni, Barbaccia, Scarponi, Garcia, Camilletti, Nika, Bartolacci, Sampaolesi, Gasparini, Papa.  A disposizione: Falaschini, Agostinacchio, Falanga, Gasparini, Stefanelli,Caporaletti, Giacomelli, Filippetti, Boukal.  Allenatore: Sandro Moriconi. MARCATORI: 55' Canesin, 60' Barbaccia, 75' Tartari, 90' Papa. ARBITRO: Rocco Ciccioli - Sezione di Macerata. NOTE: presenti circa 100 spettatori.  

21/09/2025 11:40
Kuuki Wo Yomu, "leggere l’aria": l'arte del silenzio nelle relazioni

Kuuki Wo Yomu, "leggere l’aria": l'arte del silenzio nelle relazioni

In Giappone l’espressione "leggere l’aria" descrive la sottile arte di percepire le vibrazioni invisibili che si creano nell’interazione con l’altro, per intuire cosa è opportuno dire e cosa, invece, è meglio tacere. In questi luoghi il silenzio è un’abilità culturale, una forma di comunicazione rispettosa, regolata da un codice implicito condiviso dalla società.Saper sospendere la parola con equilibrio richiede empatia e potenzia un ascolto attivo, privo di giudizio.Nella quiete, parla il cuore e la mente si placa. Tacere è una forma di intelligenza sociale: significa rispettare lo spazio dell’altro, interpretandone desideri e bisogni.E’ un silenzio che predilige l’azione, crea complicità, armonia e autentica presenza. Nella cultura orientale un vero leader non guida con la voce, ma con l’esempio: la sua autorità morale si esprime in modo discreto e riservato.Non si impone mai, anzi crea le condizioni perché agli altri possano esprimersi. Non si parla delle emozioni, che vengono espresse con presenza silenziosa, l’amore si dimostra nella cura dei gesti quotidiani.Il conflitto si evita, non per debolezza ma per saggezza, consapevoli che potrebbe degenerare in parole vuote, dettate dall’impulso del momento. Nella cultura occidentale, il silenzio viene spesso frainteso, interpretato come assenza o passività. Parlare è considerato un diritto individuale, più che un atto relazionale, legato alla necessità del contesto. Una persona taciturna tende ad essere percepita come chiusa, introversa o persino distante. Al contrario, chi si esprime liberamente viene ritenuto più autentico, anche quando le sue parole possano risultare fuori contesto o poco armoniche. Nelle relazioni di coppia valorizziamo la condivisione emotiva attraverso le parole, mentre temiamo il silenzio, spesso percepito come distanza e freddezza. In Giappone le relazioni sono basate su autocontrollo e ascolto empatico, l’amore si esprime con gesti premurosi e con un silenzio carico di profonda presenza. In Occidente, invece, tutto deve essere espresso per essere condiviso e compreso dall’altro. L’affetto ha bisogno di parole e conferme costanti, ed un amore implicito fatto di sola cura rischierebbe di essere vissuto come disinteresse. Tutte le usanze culturali custodiscono, a loro modo, una saggezza profonda. Se armonizzate possono insegnarci a vivere le relazioni in modo più autentico. Nella nostra cultura credo sia importante affiancare ad un dialogo aperto e sincero anche spazi di silenzio condiviso, in cui la complicità e l’intimità possano esprimersi nel sentire e nel fare oltre che nel dire. In questo caso tacere non significherebbe assenza, ma semplicemente un diverso modo di essere presenti. L’equilibrio lo possiamo trovare nell’imparare ad ascoltare ciò che non viene detto e a saper stare con serenità in un silenzio costruttivo e rassicurante.

21/09/2025 11:10
Belforte, Villa Valentini rinasce: 8 anni di restauro per un gioiello del XVII secolo (FOTOGALLERY)

Belforte, Villa Valentini rinasce: 8 anni di restauro per un gioiello del XVII secolo (FOTOGALLERY)

Belforte del Chienti - Otto anni di lavoro, passione e dedizione hanno ridato vita a uno dei gioielli architettonici più preziosi del territorio marchigiano. È stata ufficialmente inaugurata sabato 20 settembre, alle ore 11:00, anche alla presenza del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli. Il merito di questa straordinaria rinascita va a Roberto Gujusa e Isabella Del Vecchio, i titolari di Alessia Manifatture che hanno intrapreso il lungo e complesso percorso di restauro, trasformando quello che era un autentico gioiello nascosto in una realtà che oggi rappresenta “un viaggio tra arte, storia e cultura d’impresa”. “Ma non era meglio un capannone?” è stata la provocazione rivolta a Roberto, titolare di Manifatture Alessia, che ha risposto con convinzione: “Arte, bellezza, storia”. Il riferimento al soffitto nero che nascondeva una storia millenaria ha simboleggiato perfettamente la filosofia del progetto: portare alla luce ciò che il tempo aveva coperto. Il professor Giuseppe Valentini Malavolti, storico dell’arte, ha tracciato un affascinante ritratto del cardinale Giacomo e di suo fratello Clemente, raccontando “la storia di un percorso di successo di uomini comuni, storia di un’amicizia” che ha lasciato tracce indelebili in questo palazzo. Particolarmente toccante l’intervento del professor Romano Benini, che ha sottolineato come “noi siamo ciò che siamo stati” e ha celebrato la vocazione italiana per “il bello e ben fatto”. “Noi italiani sappiamo connettere mente, braccia e cuore: questa è l’artigianalità”, ha concluso, sintetizzando perfettamente lo spirito del progetto. Francesco Acquaroli si è mostrato particolarmente colpito: “Viviamo in una regione bellissima, sono orgoglioso di questa ristrutturazione. Il saper fare che va trasmesso, l’autenticità. Conserviamo la nostra bellezza”. Il presidente ha concluso augurando “tanti successi” all’iniziativa. Isabella, socia del progetto, ha chiuso la cerimonia con un ringraziamento “emozionantissimo” a tutti i presenti, amici e dipendenti che hanno reso possibile questa rinascita. Villa Valentini si presenta oggi come un esempio di eccellenza nella conservazione del patrimonio artistico marchigiano.

21/09/2025 11:00
Regionali 2025, Maika Gabellieri incassa il sostegno di Giusy Versace: "La politica è ascolto"

Regionali 2025, Maika Gabellieri incassa il sostegno di Giusy Versace: "La politica è ascolto"

Grande partecipazione all’iniziativa "Oltre gli Ostacoli", organizzata da Maika Gabellieri, candidata alle elezioni regionali delle Marche con "Noi Moderati". L’incontro ha visto come ospite d’eccezione la senatrice Giusy Versace, testimone di resilienza, determinazione e impegno civile. Aprendo l’evento, Maika Gabellieri ha presentato la senatrice come “un esempio di forza e di donna capace di trasformare le difficoltà in opportunità, restituendo fiducia e speranza nella politica”. La candidata ha sottolineato come l’iniziativa non sia stata pensata in chiave elettorale, ma come un momento di ascolto e confronto con le realtà associative del territorio, per costruire risposte concrete ai bisogni della società. La senatrice Giusy Versace ha condiviso con il pubblico la propria esperienza personale e politica, sottolineando come l’impegno di chi sceglie di dedicarsi alla collettività rappresenti un atto di responsabilità e di amore verso il prossimo. Ha ricordato le battaglie portate avanti in Parlamento per il riconoscimento di diritti e sovvenzioni agli atleti paralimpici, frutto di un lavoro costante a favore dell’inclusione. Nel suo intervento ha inoltre ribadito il valore insostituibile dello sport, della famiglia e dell’aggregazione come strumenti fondamentali per la crescita dei giovani e per la costruzione di una società più consapevole e solidale. Infine, ha voluto rimarcare l’importanza della partecipazione democratica, invitando i cittadini a recarsi alle urne non solo come segno di rispetto verso chi ha lottato per conquistare il diritto di voto, ma anche come gesto di responsabilità: contribuire alle scelte politiche del Paese significa essere protagonisti del cambiamento, evitando di restare distanti e limitarsi in seguito alla sola critica. Le testimonianze delle associazioni hanno rappresentato un momento centrale dell’incontro. Rachele Villotti ha illustrato l’esperienza di Cavalli delle Fonti (Onlus), che attraverso l’ippoterapia accompagna i ragazzi con disabilità in un percorso di integrazione, rivendicando per loro il diritto di svolgere le stesse attività dei coetanei normodotati. Nestore Toscano ha invece ripercorso la crescita di Anthropos, società sportiva avviata nel 1989 con soli nove iscritti e oggi realtà consolidata con oltre 250 atleti, con impianti in tredici comuni e capace di affermarsi con un palmarès prestigioso a livello nazionale e internazionale, ed ha riconosciuto in Maika Gabellieri (con la quale ha collaborato durante il suo mandato di assessore) una "figura politica attenta e attiva". A chiudere, Teresa Biancucci ha presentato L’Orchestra Parallela, fondata da Renzo Morreale per dare voce a ragazzi e adulti con disabilità attraverso la musica, un progetto che oggi conta sessanta iscritti ed è diventato simbolo di inclusione culturale nel territorio. Nel suo intervento finale, Maika Gabellieri ha ribadito il senso profondo dell’iniziativa: "Ascoltare il territorio significa dare dignità a chi ogni giorno costruisce valore con il proprio impegno. La politica deve partire dall’ascolto, trasformando i bisogni in azioni concrete e misurabili. Solo così possiamo restituire fiducia ai cittadini”. Ha chiuso l’incontro Tablino Campanelli, coordinatore regionale di Noi Moderati, ringraziando tutti i partecipanti e sottolineando come eventi come “Oltre gli Ostacoli” rappresentino un esempio di politica vicina alle persone e capace di raccogliere le sfide del presente.

21/09/2025 10:40
Recanati, minaccia un ragazzo con un coltello e gli ruba le collane: denunciato un 24enne

Recanati, minaccia un ragazzo con un coltello e gli ruba le collane: denunciato un 24enne

Momenti di paura nella serata del 1° settembre nel parcheggio pubblico dietro il Borgo Marinaro di Porto Recanati, dove un ragazzo di 19 anni, residente a Recanati, è stato vittima di una rapina. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della Stazione di Recanati, il giovane sarebbe stato avvicinato da un uomo armato di coltello che, dopo averlo minacciato e strattonato, gli avrebbe strappato dal collo due collane in oro. Subito dopo, il rapinatore si è dato alla fuga per le vie cittadine. La vittima, nonostante lo spavento, ha inseguito l’aggressore e durante la fuga il malvivente ha perso la refurtiva, che è stata così interamente recuperata dal proprietario. Il 19enne si è poi recato al pronto soccorso dell'ospedale di Recanati, dove i sanitari hanno riscontrato escoriazioni multiple e lo hanno dimesso con una prognosi di tre giorni. Le indagini avviate immediatamente dai militari hanno portato, in breve tempo, all’individuazione del presunto autore: un 24enne marocchino, domiciliato a Recanati. Per lui è scattata la denuncia all'autorità giudiziaria con l’accusa di rapina aggravata. MONTE SAN GIUSTO - Inoltre, i carabinieri della stazione di Monte San Giusto hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare personale nei confronti di un uomo di 78 anni, già residente in paese e oggi senza fissa dimora. Il provvedimento, emesso dal Gip del Tribunale di Macerata, prevede per l’anziano il divieto di avvicinarsi alla persona offesa a una distanza inferiore ai 500 metri. Contestualmente è stato disposto anche il divieto di dimora nei comuni di Monte San Giusto, Morrovalle e Civitanova Marche. La misura è scaturita dal rifiuto dell’uomo di accettare l’applicazione del dispositivo elettronico di controllo che gli era stato proposto. I carabinieri hanno sottolineato che proseguiranno con i controlli sul territorio al fine di verificare il rispetto delle prescrizioni imposte dall’autorità giudiziaria, a tutela della vittima e della collettività.  

21/09/2025 10:00
Lexus Open Tolentino, l'azzurra Nuria Brancaccio in finale: sfiderà l'ucraina Oleksandra Oliynykova

Lexus Open Tolentino, l'azzurra Nuria Brancaccio in finale: sfiderà l'ucraina Oleksandra Oliynykova

Sono passati oltre tre anni dall’ultima (e unica) finale giocata da Nuria Brancaccio a livello Wta 125. A Bari, nel 2022, la campana si arrese all’austriaca Julia Grabher, ma dopo un lungo inseguimento la 25enne azzurra si è guadagnata l’opportunità di provarci una seconda volta. Lo farà domenica dalle 16 al Lexus Tolentino Open, dove dopo aver scampato un grosso pericolo al debutto (sotto 5-2 nel set decisivo contro la croata Bejlek) ha cambiato passo e trovato il tennis dei giorni migliori, inanellando una serie di tre vittorie in due set. L’ultima nella serata di sabato contro l’olandese Arantxa Rus, mancina classe 1990 con un passato fra le prime 50 del mondo e anche un titolo Wta in bacheca, vinto nel 2023 ad Amburgo. Ma sulla terra battuta del Tennis Tolentino la più forte è stata l’azzurra, seguita in tribuna da una leggenda del tennis italiano come Roberta Vinci, oltre che dal coach Matteo Giangrande e dal preparatore atletico Diego Compiani. In un Centrale stracolmo di spettatori, come a Tolentino è presto diventata una piacevole abitudine, la tennista nativa di Torre del Greco si è imposta con un doppio 6-4, riuscendo a fare la differenza nei momenti chiave del confronto. Nel primo set si è fatta recuperare due volte un break di vantaggio, ma ne ha trovato un terzo sul 4-4 e l’ha difeso con i denti. Stesso copione nel secondo set, con la differenza che l’allungo decisivo è arrivato nel settimo game. Ma non è mancato il brivido, con tre chance consecutive del 5-5 cancellate dall’azzurra, prima della chiusura al terzo match-point, dopo un’ora e 37 minuti di battaglia. “Sono veramente contenta – ha detto la campana –, perché tenevo un sacco a conquistare questa finale. Il pubblico mi ha aiutata davvero tantissimo, sin dal primo giorno. Con Tolentino è stato amore a prima vista”. Oggi pomeriggio, la Brancaccio se la vedrà con l’ucraina Oleksandra Oliynykova, sorpresa di un torneo che l’ha vista esprimere un tennis di enorme qualità, dal punto di vista sia tecnico sia tattico. E ha sempre dominato, lasciando le briciole a tutte le avversarie incontrate. Ultima l’azzurra Silvia Ambrosio, che nella sua prima semifinale Wta partiva con discrete ambizioni e invece non è riuscita a reggere il confronto, anche a causa di un problema alla coscia destra che ha richiesto una vistosa fasciatura fra primo e secondo set. Ma anche dopo l’intervento del fisioterapista la musica non è cambiata, fino al doppio 6-2 che ha regalato alla tennista di Kiev, classe 2001, la prima finale Wta in carriera. Un risultato che ribadisce la dirompente crescita di una ragazza che fino a un anno fa non era mai entrata nelle prime 300 del mondo, mentre oggi è numero 163 e salirà ancora dopo il risultato di Tolentino. Un bene per lei, come per la visibilità della campagna che ha lanciato e porta avanti da un po’, chiamata “Drones 4 UA”. Attraverso la vendita di attrezzature e altri cimeli raccolti nella sua attività in giro per il mondo, Oleksandra finanzia l’acquisto di droni da donare alle forze armate ucraine, fra le quali è impegnato anche suo padre.   Tornando al tennis, domenica alle 16 sarà in campo per puntare al titolo più importante in carriera. Per l’ingresso al Tennis Tolentino è previsto un biglietto, al prezzo di 5 euro. (Credit foto: Ludovico Cecoli) 

21/09/2025 09:40
Macerata, Ricci fa il 'pugno chiuso' (di vittoria) con Schlein: "È tempo di cambiare" (FOTO)

Macerata, Ricci fa il 'pugno chiuso' (di vittoria) con Schlein: "È tempo di cambiare" (FOTO)

Nel cuore di Macerata, a Piazza Vittorio Veneto, si è svolta una delle tappe conclusive della campagna elettorale del centrosinistra. Matteo Ricci, candidato alla presidenza della Regione Marche, è tornato nella città con il sostegno della segretaria nazionale del Partito Democratico, Elly Schlein, per lanciare un messaggio chiaro a pochi giorni dal voto del 28 e 29 settembre: “È tempo di cambiare, è tempo di ridare una speranza ai marchigiani”. L’incontro si è svolto in un clima partecipato, con l’obiettivo di sottolineare quelle che per il candidato di centro sinistra sono le carenze dell’attuale giunta regionale guidata da Acquaroli e presentare un’alternativa fatta di diritti, servizi pubblici, lavoro e futuro per i giovani. “Se dopo cinque anni non hai combinato nulla sulle liste d’attesa e sulla sanità – ha detto Ricci dal palco – è ora di cambiare. Non possiamo continuare a sentire giustificazioni e scaricabarile. Se vanno avanti così, per spiegare i problemi della sanità finiranno per dare la colpa a Garibaldi”. Il candidato ha puntato l’attenzione sulle mancanze della giunta Acquaroli in materia di salute mentale, disabilità, dipendenze e disturbi alimentari: “Temi scomparsi dal dibattito pubblico, che invece devono tornare centrali. Vogliamo rimettere al centro la questione sociale”. Elly Schlein ha rafforzato il messaggio, sottolineando come il disegno della destra sulla sanità sia “preciso e pericoloso”. “Nelle Marche – ha detto – la gente paga la sanità due volte: prima con le tasse, poi per curarsi fuori regione. Noi vogliamo che la salute sia davvero un diritto, non un privilegio per chi può permetterselo”. Tra i punti più applauditi, la proposta di introdurre un salario minimo legale, definito da Ricci come una “priorità di giustizia sociale”. “Sotto i nove euro non è uno stipendio, è sfruttamento”, ha dichiarato. Schlein ha aggiunto: “La precarietà genera paura del futuro, e noi dobbiamo combatterla”. Grande attenzione è stata riservata anche ai giovani. Ricci ha proposto misure per favorire il rientro di chi è emigrato all’estero: “Chi torna, non pagherà le tasse per cinque anni. E per i neolaureati che restano nelle Marche, vogliamo introdurre bonus che li incentivino a restare”. Sul fronte economico, non è mancata la critica alla recente introduzione della ZES da parte del governo: “Se dopo cinque anni la Regione ha bisogno che il governo nazionale intervenga per stimolare l’economia, significa che qualcosa non ha funzionato. Noi vogliamo aiutare le imprese ad aprirsi a nuovi mercati, non chiuderci con i dazi e la logica del nazionalismo economico”. Ricci ha parlato anche di cultura e identità, lamentando lo scarso interesse della destra per il patrimonio artistico e culturale della regione: “Siamo la terra di Rossini, Leopardi, Padre Matteo Ricci – e non quello che si candida, ironizza – eppure la cultura viene trattata come un lusso. Va invece valorizzata e comunicata meglio”. In chiusura, il messaggio è stato netto e condito da un 'pugno chiuso' - in segno di vittoria e scevro da ideologie politiche - rivolto al pubblico: “Se Acquaroli dopo cinque anni si nasconde dietro la maschera di Giorgia Meloni – ha detto Ricci – è la dimostrazione che non c’è un progetto per le Marche. Io invece la faccia ce la metto, e non mi nascondo. Andiamo a vincere, per dare una speranza vera a questa terra”.

21/09/2025 09:00
Sarnano: dispersi lungo il sentiero, i vigili del fuoco soccorrono una famiglia

Sarnano: dispersi lungo il sentiero, i vigili del fuoco soccorrono una famiglia

I Vigili del fuoco sono intervenuti intorno alle ore 17:45 presso “Le Pozze dell’Acqua Santa” per prestare assistenza a una famiglia composta da due adulti e due bambini che aveva smarrito il sentiero. La squadra VVF di Tolentino, una volta raggiunti e verificato che erano in buone condizioni di salute, li ha riaccompagnati fino alla loro auto.

20/09/2025 20:00
Cluentina, buona la prima: un pareggio che sa di vittoria contro la favorita Folgore Castelraimondo

Cluentina, buona la prima: un pareggio che sa di vittoria contro la favorita Folgore Castelraimondo

La Cluentina debutta in campionato con un prezioso pareggio contro la blasonata Folgore Castelraimondo. Nonostante il caldo torrido, le due squadre hanno dato vita a una partita equilibrata e ben giocata. Il risultato finale rispecchia l'andamento del match e rappresenta un'ottima partenza per i biancorossi. Sulla carta, la Folgore era la favorita, potendo contare su un organico di qualità nonostante alcune assenze. La Cluentina, dal canto suo, ha dovuto fare i conti con l'assenza di Monteverde e la forma non ottimale di altri giocatori chiave, ma mister Gesuelli ha saputo trarre il meglio dai suoi ragazzi. La squadra ha mostrato un bel calcio, creando diverse occasioni pericolose grazie a un gioco palla a terra che ha messo in difficoltà gli avversari. La Cluentina parte forte, con un Ceesay in grande spolvero che al 3' impegna severamente il portiere Pigliapoco con una conclusione potente e, poco dopo, con un tiro da posizione favorevole bloccato senza troppi problemi. Dopo il primo quarto d'ora la Folgore si riorganizza e il match si fa più equilibrato. Al 33' protestano gli ospiti per un presunto fallo da rigore di Gesuelli su Gianfelici, ma l'arbitro lascia correre. Pochi minuti dopo, un corner insidioso di Canuti sfiora il gol olimpico, alla Palanca, con la palla che balla sulla linea di porta prima che il portiere riesca ad impossessarsene. Nella ripresa, la Cluentina sblocca subito il risultato: al 47' Canuti serve Mancini, che con un pregevole colpo di tacco libera Ceesay per il gol del vantaggio. La Folgore ha l'opportunità di pareggiare al 58' con Aquila che, indisturbato, spreca un'occasione di testa. Al 66' un clamoroso errore arbitrale annulla una chiara occasione da gol per i biancorossi per un fuorigioco inesistente fischiato a Di Marino che era giunto a tu per tu con il portiere. Al 69' arriva il pareggio degli ospiti, quando un corner di Midei trova la testa di Aquila, che stavolta non sbaglia e ristabilisce la parità. Nel finale, entrambe le squadre hanno una chance per vincere la partita, ma le conclusioni di Bisbocci e Ceesay non vanno a buon fine. A fine gara, mister Gesuelli si mostra soddisfatto: "È stata una sfida tra Davide e Golia, che abbiamo interpretato nel modo giusto, giocando a calcio con efficacia e pulizia. Solo così potevamo fare risultato, altrimenti l'avremmo persa. Peccato per quella disattenzione sul gol del pareggio, ma il risultato è giusto e ci dà fiducia. Bravi tutti, stiamo diventando una vera squadra. Il migliore? Il capitano Menghini, un leader di razza pura". Il tabellino CLUENTINA: Pennesi, Mogetta (54’ Torresi), Gesuelli F., Di Marino (61’ Montecchiari), Pagliarini, Menghini, Cappelletti (61’ Ricotta), Ceesay, Lovascio (61’ Cullhaj), Canuti, Mancini (87’ Gentili). All. R. Gesuelli. FOLGORE CASTELRAIMONDO: Pigliapoco, Binanti (61’ Doko), Girolamini, Midei, Carletti Orsini, Lispi, Ferrari (61’ Anastasi), Aquila, Bisbocci, Gianfelici, Ulissi (57’ Rocci). All. Cervelli. MARCATORI: 47’ Ceesay (CL), 69’ Aquila (FC). Arbitro: Luca Maurizi Spettatori: circa 150 

20/09/2025 18:45
Triathlon, Sara Durazzi diventa atleta professionista: orgoglio del Grottini Team Recanati

Triathlon, Sara Durazzi diventa atleta professionista: orgoglio del Grottini Team Recanati

Un traguardo importante per Sara Durazzi, 29enne senigalliese e tesserata del Grottini Team Recanati ASD, che ha ottenuto la licenza da atleta professionista rilasciata dalla Federazione Italiana Triathlon. Questo riconoscimento le permette ora di competere tra i PRO nelle più importanti competizioni internazionali come Ironman, Challenge Family, Powerman (duathlon) e Xterra (off-road triathlon). La conferma del salto di qualità è arrivata dopo una serie di prestazioni di altissimo livello. Tra le più recenti spicca il 10° posto assoluto ottenuto nella Ironman 70.3 di Vichy, in Francia. Poco prima, a Klagenfurt (Austria), Durazzi aveva completato il classico triathlon lungo — 3,8 km di nuoto, 180 km in bici e 42 km di corsa — con un tempo finale di 10 ore, 26 minuti e 40 secondi, chiudendo al 12° posto assoluto. Risultati che hanno sancito il suo ingresso ufficiale nel mondo dei professionisti. Il percorso di Sara è però iniziato già nel 2021, con successi nei campionati regionali e ottimi piazzamenti in quelli italiani. Già alla Ironman di Cervia del 2024, con un 5° posto di categoria e il 38° assoluto, era evidente il suo potenziale. “Sono molto contenta di questo riconoscimento, tutto nasce dalla passione per il nuoto. All’inizio è stata dura poi è stato un crescendo,” ha raccontato Sara. Il suo allenamento, svolto in gran parte in solitaria nella sua città natale di Senigallia, è supportato a distanza dal Grottini Team: “Ci vuole molta costanza mentale e fisica. Anche se non posso allenarmi direttamente con il team, sono sempre supportata in ogni esigenza”. Oltre alla carriera sportiva, Sara lavora come infermiera presso l’Opera Pia Mastai Ferretti di Senigallia, dimostrando che è possibile coniugare con equilibrio vita professionale e sport ad altissimo livello.

20/09/2025 18:35
ANCR Macerata: “Il coraggio degli Internati Militari Italiani parla ancora oggi ai giovani e alle istituzioni”

ANCR Macerata: “Il coraggio degli Internati Militari Italiani parla ancora oggi ai giovani e alle istituzioni”

Ci sono storie che non devono più restare nell’ombra. Sono quelle dei 500 soldati maceratesi deportati nei lager nazisti dopo l’8 settembre 1943, di cui almeno 1 su 4 non tornarono mai più a casa. Erano ragazzi di appena vent’anni, chiamati a scegliere tra aderire alla Repubblica Sociale o affrontare la prigionia. Scelsero la seconda strada, pagando con la fame, il freddo e la disumanizzazione. Oggi li chiamiamo Internati Militari Italiani (IMI): 650.000 soldati d'Italia capaci di trasformare il loro “NO” nel primo vero atto di resistenza morale e fisica che contribuì alla Liberazione del nostro Paese. Per la prima volta, l’Italia dedica loro il 20 settembre la “Giornata degli internati italiani nei campi di concentramento tedeschi durante la seconda Guerra mondiale”, istituita con legge n. 6/2025 e celebrata quest’anno al Quirinale con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, che da anni porta avanti un percorso di memoria e testimonianza, ritiene che anche Macerata abbia il dovere di ricordare i suoi figli.  Negli ultimi mesi, l’associazione che nel 1946 mutò il nome proprio per accogliere i reduci della prigionia, ha condotto una ricerca storica basata su fonti diverse (archivi ufficiali, studi indipendenti, elenchi dei caduti nei cimiteri militari d’onore all'estero), che ha permesso di delineare un primo quadro della vicenda degli IMI maceratesi. Questo lavoro, in parte già disponibile sul sito www.ancrmacerata.it sarà presto consultabile da tutti anche presso il Sacrario Militare della Provincia di Macerata. «Non parliamo solo di numeri, ma di storie che hanno inciso nel tessuto delle nostre comunità – afferma Mauro Radici, presidente della sezione ANCR di Macerata – Conosciamo le vicende attraverso toccanti testimonianze dirette o diari spesso postumi, curati dai familiari, come Gianbattista Boldrini socio ANCR di Matelica, Secondo Berdini di Macerata, Pierino Mucci di Urbisaglia (padre del segretario della Federazione provinciale ANCR di Macerata), Costantino Quattrini di Montecosaro, Giovanni Detto di Potenza Picena, Calizio Ulderigi di Recanati, giusto per citarne alcuni. Quei giovani erano i nostri padri, i nostri nonni, i nostri vicini di casa. Oggi chiedono a noi di non dimenticare, ma soprattutto ai giovani e alle istituzioni di farne tesoro per costruire un futuro fondato sulla dignità e sulla pace». Negli anni, ANCR Macerata ha sostenuto commemorazioni e conferenze, presentazioni di diari e libri, cerimonie come la consegna delle Medaglie d’Onore da parte della Prefettura ai familiari dei reduci. Iniziative concrete che hanno dato un volto e una voce a chi troppo a lungo è rimasto in silenzio. Il messaggio che giunge da questa nuova ricorrenza è chiaro: la memoria non è un esercizio del passato, ma una responsabilità del presente. Le istituzioni locali, le scuole, le associazioni e le famiglie sono chiamate a collaborare per trasmettere alle nuove generazioni il significato profondo di quella scelta: resistere senza armi, per non diventare complici del male. «La libertà di cui oggi godiamo – ha ricordato il Presidente Mattarella – ha un debito verso il coraggio di quegli uomini». In linea con lo spirito espresso dal Presidente Nazionale Prof. Antonio Landi, l’ANCR Macerata rinnova dunque il proprio impegno: continuare a raccontare, a ricercare, a coinvolgere. Perché anche il sacrificio degli Internati Militari Italiani diventi un patrimonio vivo, condiviso e attuale, capace di ispirare le scelte di oggi e di domani.

20/09/2025 18:25
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