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Il drone era polacco, non russo: la prova che è l'Europa a volere la guerra

Il drone era polacco, non russo: la prova che è l'Europa a volere la guerra

Alla fine, la verità viene a galla, nonostante gli sforzi di chi prova a tenerla sommersa per il proprio interesse. E così, adesso, leggiamo sugli organi ufficiali della stampa che il famoso drone che aveva colpito Lublino, in Polonia, non era russo, come tutti in Europa senza un attimo di esitazione avevano invece sostenuto a tambur battente. Pare infatti che fosse polacco, secondo quanto ora ammesso dagli stessi organi della propaganda che inizialmente non avevano alcun dubbio sull'origine russa del drone.

In effetti, benché non ne avessimo le prove, ci pareva decisamente strano che il drone potesse essere russo: da subito, la notizia puzzava di false flag, di invenzione della propaganda per giustificare, more solito, il manicomiale riarmo europeo e la demenziale narrazione secondo cui la Russia di Putin aspira a invadere l'Europa.

Perché dunque Varsavia ha taciuto? Perché non si è ammesso da subito che non era russo il drone in questione? La vicenda ricorda, a tratti e con le debite proporzioni, quella della famosa provetta agitata da Colin Powell per giustificare l'invasione dell'Iraq.

A stupire non è soltanto il vergognoso livello della propaganda europea, ma anche il fatto che, al cospetto di una così grave notizia, non si sia registrato il dovuto moto di indignazione da parte delle istituzioni europee. Ricordiamo che, dopo l'accaduto, Varsavia aveva schierato 40.000 uomini dell'Esercito e Macron aveva inviato tre caccia a sostegno della Polonia. L'Italia, per parte sua, aveva giurato fedeltà agli alleati del Patto Atlantico.

Perché non si ammette onestamente che quella della imminente invasione russa dell'Europa è una menzogna, utilizzata dagli euroinomani delle brume di Bruxelles soltanto per giustificare l'ingiustificabile riarmo dell'Europa fatto sulle spalle degli ignari cittadini europei? Perché non si ammette che non è la Russia, ma l'Europa a volere a tutti i costi la guerra?

L'abbiamo ribadito diverse volte e lo facciamo anche ora: se la Russia aggredirà l'Europa, ciò accadrà perché l'Europa l'avrà portata allo sfinimento e l'avrà provocata oltre ogni misura, come in effetti sta facendo oscenamente da mesi.

E dire che in un suo recente intervento, Papa Leone XIV si è rivolto con parole decisamente critiche alla Russia di Vladimir Putin: ha dichiarato, infatti, che "la Nato non ha cominciato alcuna guerra". Con queste parole, il pontefice intende dire che la responsabilità reale del conflitto in atto è integralmente russa e deve essere ravvisata nell'invasione dell'Ucraina nel 2022.

Insomma, la logora narrazione dell'Occidente imperialista o, meglio, dell'uoccidente liberal-atlantista: il quale, come non ci stanchiamo di sottolineare, ha gradualmente preso ad accerchiare la Russia fin dagli anni Novanta, quando, venuta meno l'Unione Sovietica ingloriosamente, ha mirato unicamente a normalizzare la Russia e a renderla, per così dire, una dependance di Washington, trovando però in Vladimir Putin una fermissima resistenza.

Insomma, in antitesi con quanto sostenuto dal pontefice, la guerra è stata indubbiamente occasionata dalla NATO e dalla sua libido dominandi planetaria. Gioverebbe oltretutto far notare pacatamente a Leone XIV che di guerre la NATO ne ha principiante davvero parecchie, dalla Serbia all'Iraq per citarne due soltanto.

 

Insomma, il nuovo pontefice - le cui origini americane potrebbero indubbiamente orientarne lo sguardo - sposa integralmente la causa dell'imperialismo di Washington. Non l'avremmo mai immaginato, ma ci troviamo oggi a rimpiangere perfino Bergoglio, il quale, nonostante la sua teologia del nulla e la sua religione smart e low cost, sul tema bellico era perfettamente nel vero, quando sosteneva che la guerra era principiata per via dell'abbaiare scomposto della NATO ai confini della Russia.

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