Doppia certificazione di Sostenibilità per Interno Marche Design Hotel: è il terzo hotel al mondo fra le strutture certificate LEED®, primo in Italia Interno Marche Design Hotel, l'hotel che racconta 60 anni di design italiano e che nasce nella villa liberty di Tolentino che fu sede di Nazareno Gabrielli e Poltrona Frau, il cui progetto architettonico e di interior design è stato curato da ORAstudio (lo studio di giovani architetti nato nel 2017 a Tolentino, a cui Franco Moschini ed il suo team hanno voluto affidare questo rivoluzionario progetto) ha ottenuto due certificazioni di eccellenza per la sostenibilità, entrambe con il massimo del punteggio.
Si tratta della certificazione LEED®V4 for Hospitality di livello Platino con ben 87 punti, che attesta Interno Marche come primo Hotel LEED Platinum in Italia nel settore e terzo nel mondo, e della certificazione GBC ®Historic Building, protocollo per la conservazione, riqualificazione, recupero e integrazione di edifici storici che attesta Interno Marche come il primo edificio certificato livello Platino al mondo con 95 punti e lo pone anche come uno dei migliori esempi della Conservazione Post Sisma Centro Italia 2016.
Il protocollo GBC Historic Building di Green Building Council Italia è dedicato agli edifici storici che costituiscono "testimonianza materiale avente valore di civiltà". La certificazione Leed è lo standard mondiale di riferimento per le costruzioni eco-compatibili (viene oggi applicato in 40 Paesi diversi).
Consente, meglio di altri strumenti, di esaltare le caratteristiche “green” degli immobili, conferendo un valore aggiunto. “Siamo fieri di poter annunciare di avere ricevuto ufficialmente le certificazioni LEED®V4 for Hospitality e GBC ®Historic Building, entrambe di rilevanza internazionale - spiega l’ingegner Barbara Capecci, responsabile del progetto per la Moschini spa - Interno Marche è il primo edificio al mondo a potersi vantare di aver conseguito entrambe le certificazioni e lo ha fatto al massimo livello possibile, quello Platino. Si tratta di un risultato frutto di un processo lungo e articolato che ha coinvolto progettisti, tecnici e fornitori, una sfida vinta e un bellissimo risultato per il nostro territorio e per l’Italia”.
“Siamo intervenuti in un bene monumentale adottando un modello di "ricostruzione sostenibile", dimostrando come coniugare architettura contemporanea ed edificio storico, mettendo a sistema gli aspetti tecnici con quelli poetici ed estetici” - affermano Cristiana Antonini e Claudio Tombolini, fondatori di ORAstudio con Federico Pisani e Michele Bonfigli, e responsabili del progetto architettonico e di interior design - .
Un evento di grande rilevanza per il mondo del calcio dilettantistico e professionistico italiano: venerdì 12 luglio alle 17:30 nella sede della Lega Nazionale Dilettanti (LND), patrocinatrice dell’iniziativa, ad Ancona, sarà presentato il nuovo corso di formazione per l’accesso all’esame di abilitazione per direttore sportivo, organizzato dall’Università di Macerata e accreditato dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC).
L'evento vedrà la partecipazione di personalità del mondo politico, accademico e sportivo. Porteranno il loro saluto Francesco Acquaroli, presidente della Regione; Daniele Silvetti, sindaco di Ancona; Claudia Cesari, prorettrice dell'Università di Macerata.
Interverranno, quindi, Fabio Luna, presidente del Coni Marche, che illustrerà l'importanza di una formazione qualificata per i dirigenti sportivi; Ivo Panichi, presidente del Comitato regionale Lnd, che parlerà della collaborazione tra la Lega Nazionale Dilettanti e le istituzioni accademiche per la crescita del calcio dilettantistico; Stefano Villamena, presidente del corso di laurea in “Scienze dei servizi giuridici”, con indirizzo in “consulente giuridico per lo sport” dell'Università di Macerata, che ne spiegherà contenuti e obiettivi formativi; Stefano Pollastrelli, direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, che approfondirà l’importanza della preparazione giuridica per i futuri direttori sportivi.
Gli interventi tecnici saranno guidati da esperti del settore come Luigi Barbiero, coordinatore del Dipartimento Interregionale Lnd-Figc che tratterà la disciplina normativa e regolamentare del direttore sportivo e la funzione dell'elenco speciale; Maria Teresa Montaguti, consigliere nazionale del Dipartimento Interregionale Lnd-Figc, che illustrerà le attività del direttore sportivo.
A conclusione, Ariedo Braida, direttore sportivo di lunga esperienza e fama internazionale, con un intervento su "Il direttore sportivo delle società di calcio. Ruolo, funzioni, strategie", offrirà una panoramica pratica e strategica sul ruolo, arricchita dalla sua vasta esperienza nel campo.
Il corso rappresenta un’opportunità unica per coloro che aspirano a diventare direttori sportivi, fornendo le competenze necessarie per affrontare l’esame di abilitazione e per operare con successo nel mondo del calcio. La collaborazione tra l’Università di Macerata e la Figc garantisce un alto standard formativo, combinando teoria e pratica, e preparando i partecipanti a ricoprire ruoli di rilievo nelle società calcistiche. La presentazione sarà un’occasione per conoscere da vicino i dettagli del corso, le modalità di iscrizione e le prospettive di carriera che esso offre. Un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati e i professionisti del calcio.
Sant'Angelo in Pontano cala l'asso con il Magnitudo festival.
Venerdì 12 e sabato 13 luglio si rinnova l’invito dei ragazzi dell’associazione #enjoySantAngelo che, dopo tre edizioni a tema anni 90’, quest’anno raddoppiano i giorni dell’evento con artisti e spettacoli.
A partire da venerdì sera si alterneranno sul palco spettacoli a tema folkloristico insieme ai simpaticissimi ragazzi di Dubbing Marche e Zio Pecos nel formato “Tremendi live” e i mitici Vinci e Sgrassi. Il sabato sera la musica parte dall’ora di cena insieme a “Giordano Show”,
il Dj maceratese “Dj Silvio” e poi il clou della serata con “Le Donatella”, duo musicale e televisivo composto dalle sorelle gemelle Giulia e Silvia Provvedi. Non solo musica e divertimento al Magnitudo Festival ma anche hamburger, primi piatti, fritti, cocktails e tanta buona birra fornita dal Birrificio “Il Mastio”. Il festival una scarica di divertimento.
È stata dedicata alla figura di Carlo Urbani la seconda giornata de “Il Bello di Unicam”, che ha avuto come parola chiave #restituzione.
È stata infatti inaugurata al Campus universitario presso i locali che hanno ospitato il Rettorato, la governance dell’Ateneo e tutti gli uffici dell’amministrazione dal giorno successivo alla prima scossa del sisma del 2016 fino allo scorso mese di febbraio, la nuova sede della Scuola di Studi Superiori “Carlo Urbani” dell’Università di Camerino.
“Siamo in un luogo a noi caro, un luogo per noi molto importante, simbolo della rinascita e cuore pulsante di un intero territorio – ha affermato il rettore Graziano Leoni – e per questo, una volta trasferitosi il Rettorato in centro storico, abbiamo pensato che potesse essere la sede più adatta e giusta per ospitare le studentesse e gli studenti della Scuola Carlo Urbani, diretta dalla professoressa Loredana Cappellacci che ringrazio per il lavoro che sta svolgendo”.
Sono stati con noi Giuliana Chiorrini moglie di Carlo Urbani, Vincenzo Varagona, giornalista e presidente UCSI, Andrea Piccaluga della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, Riccardo De Angelis e Romeo Marconi, registi del documentario “Carlo Urbani ho fatto dei miei sogni la mia vita”, che è stato proiettato in sala.
Dopo l’inaugurazione il rettore Leoni e la professoressa Loredana Cappellacci hanno consegnato i Diplomi alle allieve ed agli allievi della Scuola che hanno conseguito il titolo nella sessione estiva.
Nel corso della giornata centrale de Il Bello di Unicam sono stati assegnati i due premi di laurea in memoria di Maria Grazia Capulli, la giornalista camerte prematuramente scomparsa autrice e conduttrice della trasmissione giornalistica “Tutto il bello che c’è” a cui è ispirato il Bello di Unicam. Presente all’evento Angelo Capulli, fratello della giornalista, unitamente alla sua famiglia.
Anche quest’anno infatti l'Università di Camerino ha bandito un concorso per l’attribuzione di due premi di 2.500 euro destinati alle migliori tesi, elaborati scientifici, prodotti di ricerca, pubblicazioni su riviste scientifiche e brevetti, presentati da laureate e laureati, dottoresse e dottori di ricerca Unicam che abbiano conseguito il titolo negli ultimi due anni, dottorande e dottorandi e assegnisti e assegniste di ricerca.
L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla volontà manifestata dal dott. Angelo Capulli, di voler ricordare sua sorella attraverso il finanziamento di un premio, volontà che l’Ateneo ha accolto con grande entusiasmo tanto da voler integrare con una somma di pari importo un ulteriore premio.
Vincitrici dell’edizione 2024 sono state Claudia Vitturini per la tesi di laurea magistrale in Medicina Veterinaria su "Presenza di residui farmacologici in Wurstel di suino e pollo e tutela della salute pubblica" ed Elettra Gheco per la tesi di laurea in Chimica su "Acido Poli (Lattico-co-Glicolico): Strategie di sintesi, Impiego di un Nuovo Catalizzatore e Caratterizzazione".
Il Bello di Unicam si chiuderà domani con la giornata dedicata alla #sostenibilità in cui si parlerà di sostenibilità, economia circolare e nuovi materiali con gli ospiti Andrea Caneschi direttore INSTM-Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Scienza e Tecnologia dei Materiali, Alessio Malcevschi delegato RUS Università di Parma, Josè Maria Kenny Università di Perugia, Marco Falzetti direttore APRE. Interverranno inoltre anche i docenti Unicam Enrico Marcantoni, Francesco Nobili, Simonetta Boria e Andrea Dall’Asta. Nel pomeriggio è in programma la visita al Laboratorio Marlic.
Sono partiti i lavori per la trasformazione e l’ampliamento del centro diurno Alzheimer “Tempo alle famiglie” di Camerino che potrà così ospitare fino a venti posti per persone affette da demenza. “Grazie ad un percorso virtuoso che ha consentito all’Unione Montana Marca di Camerino di intercettare e vincere un bando del Psr e di usufruire di un significativo contributo della Federazione Nazionale Pensionati Cgil,Cisl, Uil, potenzieremo un servizio fondamentale che qualifica il nostro territorio tra i più attenti alle problematiche sociosanitarie della popolazione anziana dell’area camerte”.
A parlare è il coordinatore dell’ambito territoriale sociale XVIII, Valerio Valeriani. L’intervento, per complessivi 365.000 euro, riguarderà anche il centro diurno “Millecolori” per persone disabili, con un miglioramento funzionale delle strutture.
“Voglio ringraziare il presidente dell’Unione, Alessandro Gentilucci, per aver creduto in questo percorso che ci ha portato a vincere il bando regionale, e i sindaci, in particolare il sindaco di Camerino, Roberto Lucarelli, per aver messo a disposizione, nelle more dell’iter realizzativo, due Sae grandi e opportunamente attrezzate come avevamo richiesto e che, grazie al personale qualificato di cui disponiamo, renderanno il periodo dei lavori gestibile e sostenibile per gli ospiti”.
“Ricordiamo prosegue Valeriani che si tratta di una soluzione temporanea per la durata prevista dei lavori pari a 245 giorni, e che i tecnici comunali hanno individuato, su richiesta dei coordinatori delle due strutture, non solo le Sae ma anche altri spazi idonei per le attività laboratoriali programmate, in modo da ridurre al minimo il disagio e consentire la normale operatività dei centri”.
Tra aspettative più che confermate e nuove ambizioni per il futuro, si è conclusa domenica 7 luglio la prima edizione del “Los Passo Festival”, la grande novità che ha infiammato l’estate treiese.
Per tre giorni, infatti, il Campo Sportivo “Compagnoni” di Passo di Treia, si è trasformato in una grande arena che ha ospitato attività sportive, spettacoli musicali, attrazioni per tutte le età e migliaia di spettatori accorsi per trascorrere delle belle serate estive in compagnia e spensieratezza.
La prima serata ha visto esibirsi Marco Mosck, dj affermato che si caratterizza per la grande diversità di generi prediligendo hit commerciali, dance e tech house. Francesco Cangiotti, creatore del concept “Z Chalet Mountain Club” che ha proposto sonorità nu house, tech house con sfumature techno, un sound edm che non si è rivelato affatto banale, ed Emiliano Effe che grazie alla sua esperienza quarantennale alla console ha fatto ballare tutti.
La seconda serata è stata dominata dallo scenografico dj set di Debla, giovane promessa del panorama deejayng nazionale, che sta riscuotendo un grande successo in giro per l’Italia, grazie al suo sound contemporaneo, dopo aver mixato per anni nelle consolle dei più importanti club di riferimento del nostro territorio.
La domenica, il gran finale è stato affidato ai goliardici ragazzi del Cala Jo che sono stati accompagnati da Fabio Effe, nello spazio dedicato alla musica anni 90. Notti Indie, format curato da tre esperti dj, ognuno portatore di un bagaglio di esperienze uniche, che sono servite a rendere la serata ancora più emozionante e coinvolgente.
Accanto alla musica, “Los Passo Festival” ha ospitato numerose attività sportive che hanno accontentato una vasta platea di appassionati: i fuoristrada guidati dallo storico gruppo “Prima Ridotta” di S.Severino Marche; il team “Fardamatti” con le straordinarie esibizioni di Elia Benetton (campione italiano bmx freestyle), Filippo Ferri, Nico Borin e Lucas Brandi; la palestra Idylle con i suoi atleti che si sono cimentati nelle arti marziali; le ragazze di Eterea Arte Aerea hanno tenuto tutti con il fiato sospeso grazie alle loro acrobazie, ad oltre quindici metri di altezza, accompagnate da uno straordinario spettacolo pirotecnico; “Vic Bickepacking” che ha radunato una schiera di ciclisti per la riuscitissima pedalata tra le colline treiesi, tra di loro c’era anche un ospite speciale, il coraggioso ciclista montecosarese Lorenzo Baccifava protagonista di una straordinaria pedalata dal Giappone fino Montecosaro ed altre avventure attorno al globo.
Una manifestazione apprezzata da grandi e piccini che si sono potuti divertire tra i gonfiabili posti all’interno dell’area bimbi.
Al termine della lunga tre giorni passotreiese, il presidente dell’Associazione “Passo dopo Passo” Edoardo Teloni e tutti i membri del direttivo hanno voluto ringraziare sentitamente l’amministrazione comunale di Treia per il sostegno, la Pro Loco Treia per il patrocinio, le famiglie Passeri e Palazzesi per il supporto logistico, l’Associazione Polisportiva Aurora Treia per la concessione dell’impianto sportivo, gli sponsor e la carica degli oltre 70 volontari di cui spiccano le capacità e l’efficienza degli addetti alla cucina, i quali con solerzia hanno servito piatti prelibati e abbondanti.
L’affluenza del pubblico è stata crescente di sera in sera, dimostrando un grande interesse e partecipazione da parte della popolazione, che ha accolto con entusiasmo questa nuova iniziativa, destinata a diventare un appuntamento fisso nel calendario estivo della città.
“Los Passo Festival” ha dimostrato di essere una straordinaria occasione di incontro, divertimento, valorizzazione del territorio e dell’associazionismo giovanile, e ha posto basi solide per edizioni future sempre più ricche e coinvolgenti.
Per il terzo anno consecutivo, lo Shada Beach Club, capitanato da Diego Cingolani esce vittoriosa nella finale categoria Élite della terza edizione del Torneo Barbaro davanti ad una cornice di pubblico delle grandi occasioni.
Dopo la prima frazione terminata sullo 0-0, è Vittorio Guzzini ad aprire il match. Subito dopo Federico Ruggeri sigla la rete del momentaneo pareggio. Ma sullo scadere una splendida acrobazia di Ernest Alla sancisce il 2-1 a favore dello Shada Beach Club.
Per quanto riguarda i premi individuali sono stati assegnati il migliore portiere a Diego Cingolani, miglior giocatore Ernest Alla, capocannoniere Luca Balloni e miglior giovane promessa a Lionel Scocco (2008).
Per quanto riguarda le finali delle altre categorie, trionfano i veregrensi Palozzi FC, per 6-5, guidati da Nicola Mazza e Edoardo Brugnini; nella categoria Junior la squadra Monteco Comanna, e nella categoria Women le potentine di Pescara-Manzia ai calci di rigore.
“Non posso che sentirmi soddisfatto nel vedere così tanto seguito per tale evento -afferma Nicholas Rapari, organizzatore del Torneo Barbaro- Lo scopo della manifestazione è sempre stato racchiuso nello slogan “fare di un campetto il luogo d’incontro” e abbiamo cercato insieme a tutti coloro che mi hanno sostenuto di non fare mancare nulla ai partecipanti e agli spettatori, rivitalizzando allo stesso tempo il turismo del mio paese Morrovalle. Senza la mia famiglia, la mia ragazza e i miei amici tutto ciò non sarebbe stato possibile e non posso che dedicare tale successo a loro. Altro ringraziamento importante a coloro che hanno creduto nell’evento attraverso una sponsorizzazione o attraverso le varie collaborazioni, elementi imprescindibili per la fattibilità dell’evento. Infine, un caloroso grazie alle 52 squadre provenienti da tutta la regione Marche alle quali diamo l’appuntamento alla prossima edizione".
Ai campionati italiani categoria Allievi di Molfetta, Sofia Tomassoni, giovanissima atleta del Cus Macerata, ha tagliato il traguardo della 5km di marcia con un notevole sesto posto.
Sofia si è fatta valere conducendo una marcia precisa e regolare e finendo col miglior piazzamento in carriera a livello nazionale. Dopo il recente trionfo ai Campionati regionali in Ancona, in Puglia la recanatese ha dato un ulteriore saggio di bravura fermando il cronometro a 24’58’’99 che risulta essere il suo nuovo primato personale.
A riprova del risultato davvero eccellente, il fatto che la gara si è svolta sotto una fastidiosa calura, vedeva al via la bellezza di 34 ragazze e che inoltre è stata vinta dall’abruzzese Serena Di Fabio con la nuova migliore prestazione mondiale dell’anno Under18. (e naturalmente nuovo record italiano di categoria).
Felice per il sesto posto della Tomassoni ovviamente anche l’allenatore della sezione atletica del Cus, Diego Cacchiarelli. Per Sofia (marciatrice e modella nelle passerelle) infine è stato una sorta di auto-regalo. Giusto il giorno prima, infatti, aveva spento 17 candeline.
Il Giardino delle Farfalle vi invita a due serate tra parole e musica. Nell’ambito del programma “I mercoledì al Giardino”, nasce una mini rassegna di libri sui temi legati alle aree interne e alla valorizzazione della montagna.
Mercoledì 10 e mercoledì 17 luglio, dalle ore 19.00 arriva "Svolazzando tra libri e musica", con il cibo locale, l’accoglienza dei gestori Fabiana Tassoni e Patrizio Guglini che, nonostante gli effetti del sisma sul territorio, stanno valorizzando il luogo con creatività e professionalità.
Mercoledì 10 luglio Augusto Ciuffetti presenta il suo primo romanzo "Un tempo, un tempo c'era un paese" (Rubbettino Editore), con la partecipazione del maestro Lallo Pascucci alla chitarra. Una storia che nasce tra i piccoli paesi e tra la gente dell' Appennino italiano, tra chi resta, chi se n'è andato e chi decide di tornare.
Mercoledì 17 luglio Maurizio Serafini presenta "Concerto per Cornamusa e Giramondo. In viaggio con musicisti ribelli" (Terre di Mezzo Editore). La meraviglia dei cammini, degli incontri, della musica e il viaggio che porta a creare il Montelago Celtic Festival. Evento con la partecipazione straordinaria della musica di Luciano Monceri.
Entrambi gli appuntamenti saranno condotti dalla giornalista Barbara Olmai.
Con un comunicato sui propri canali social, la Maceratese ha annunciato l'ingaggio dell'esperto difensore centrale argentino Pablo Javier Lucero.
Classe '93, Lucero porta con sé non solo una struttura fisica imponente, ma anche un temperamento da vero leader in difesa. Reduce dall'esperienza positiva con il Bisceglie, si è distinto anche per il suo autentico vizio del gol, con ben 12 centri nelle ultime due stagioni.
"Con il suo impegno e la sua esperienza, Lucero è pronto a rinforzare la nostra retroguardia. Benvenuto, Pablo, nella famiglia della Maceratese". Con queste parole il club biancorosso ha accolto l'arrivo del suo nuovo difensore.
“Il salame Casserotto di Montecosaro- afferma Flavio Vai, Delegato per la Regione Marche di ONAS, Organizzazione Nazionale Assaggiatori Salumi- è un salume di cui avevo sentito parlare da tempo, riportato nel “Il Buon Paese” di Slow Food 1994 e nelle “Le Marche nel Bicchiere 2013-AIS” di Piergiorgio Angelini, ma che ho avuto modo di conoscere ed assaggiare solamente nel settembre 2024, nella bella cornice di Montecosaro con Adino Fontana professionista e grande appassionato di salumeria. Il nostro lavoro in ONAS è rivolto anche alla riscoperta, valorizzazione e promozione della salumeria storica delle Marche che rischia di perdersi definitivamente. L’incontro con Fontana mi ha confermato che una caratteristica del Salame Casserotto di Montecosaro nella fase di insacco, riportava alla tradizione storica marchigiana".
"Come ONAS MARCHE- prosegue lo stesso- abbiamo tra gli scopi quello di promuovere, far conoscere e valorizzare i salumi e ci siamo impegnati in questi anni sulla salumeria storica marchigiana. In questo contesto abbiamo presentato, fatto conoscere e assaggiare il Casserotto di Montecosaro a TIPICITA’ 2024 di Fermo e alla 1° Rassegna della Salumeria Marchigiana 2024 organizzata da AMAP e dalla Regione Marche all’Abbadia di Fiastra. A fine estate presenteremo alla Regione la pratica per inserire il Salame di Montecosaro tra i PAT Prodotti Agroalimentari Tradizionali delle Marche. sarebbe un giusto riconoscimento per questo interessante salume.
Dal 2021 sono impegnato personalmente in questo lavoro di ricerca, catalogazione e valorizzazione di salumi storici delle Marche, abbiamo fatto inserire nei PAT della Regione Marche la Salsiccia di Senigallia, la Coppa di Pianello Vallesina con il Pecorino e il salame Morsetto di Fiuminata. Lo scorso marzo abbiamo presentato la pratica per l’inserimento della Salsiccia del Fermano e a breve presenteremo la pratica per l’inserimento del Casserotto di Montecosaro. Nel 2025 chiederemo l’inserimento di altri 2 salumi. Questo lavoro lo stiamo portando avanti con il servizio agricoltura della Regione Marche, in particolare con Ferruccio Luciani, che vorrei qui ringraziare per la sua professionalità e disponibilità".
Sull'importanza dei salumi storici e sconosciuti nelle Marche, Flavio Vai ha affermato: " Sono tanti, noi stiamo lavorando solo sui salumi che hanno caratteristiche di unicità anche a livello nazionale. I salumi che le ho elencato hanno tutti caratteristiche di unicità che, nel corso di presentazioni a Convegni, a Tipicità e alla 1° Rassegna sulla Salumeria delle Marche e sulla stampa anche on line, abbiamo avuto modo di far conoscere".
Sul Casserottto di Montecassiano, prosegue il Delegato per la Regione Marche: " Mi rifaccio al racconto di Adino Fontana: il Salame Casserotto prende il nome dalla parte più elevata del centro storico di Montecosaro, un luogo dove vennero edificate delle strutture difensive già prima dell’anno 1000. L’esistenza di una rocca è confermata anche dal ricordo degli anziani del luogo che, fino agli inizi del ‘900, potevano vedere i ruderi dei torrioni collegati fra loro da mura poderose. Il possente manufatto ha ora completamente perduto le sue strutture perimetrali.
Il Salame Casserotto ha una storia di circa 40 anni, iniziata nei primi anni ‘80 del secolo scorso quando Adino Fontana titolare di un piccolo salumificio, ha cominciato a far cucire a mamma Amelia (oggi novantenne ed in perfetta forma), gli involucri di tela di forma rotondeggiante, in sostituzione del tradizionale budello naturale di suino o bovino normalmente utilizzato per l’insacco dei salami. La forma rotondeggiante ricordava quella della parte più’ alta di Montecosaro, da qui il nome di Casserotto".
Giovedì 11 e venerdì 12 luglio torna l’appuntamento con il “Playground Settempedano”, evento sportivo di basket 3x3 nato nel 2018 da un’idea di Giacomo Vignati e Giorgio Severini sotto l’egida della Società Amatori Basket e con il patrocinio del Comune.
Dodici le squadre iscritte all’edizione 2024: i Papavoys, I bimbi di Campetella, le Bimbe di picci, il team Birre e porchetta, i Looney Tunti, i Drunkers, Le bimbe di Gianpablo, i C’è da spostare una macchina, i Maravigliosi e il team Che te saccio e altre due formazioni di Jesi e Fabriano.
Si giocherà sul terreno di gioco di viale Bigioli. Per il secondo anno consecutivo il “Playground Settempedano” farà parte anche del circuito nazionale Estathé 3x3 Italia streetball circuit.
Insieme all’aspetto agonistico la manifestazione vedrà allestita anche un’area food and drink e un dj set con la partecipazione straordinaria di Valerio Vitali. Speaker ufficiale dell’evento sarà Giorgio Bruzzechesse.
In vista dell’evento il campetto esterno all’Istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi” è stato completamente risistemato dagli organizzatori i quali hanno anche realizzato un murales, cancellando un vecchio dipinto, che è stato dedicato a Giacomo “Jake” Bonci, ragazzo settempedano morto in un incidente d’auto nell’ottobre 2021. Per l’occasione sono stati anche sistemati i canestri della struttura.
La manifestazione si chiuderà sabato 13 luglio, in notturna, con il terzo Memorial Giacomo Bonci con una gara di tiro da 3 ad iscrizione libera, a partire dalle ore 20. Alle ore 21 Partita del cuore con la partecipazione di dj Malozz e, a seguire, concerto dei “Mi Vergogno”, dalle ore 22, della “Prode Società Merende”, dalle ore 23, e per chiudere dj Bonx. Durante la serata lotteria di beneficenza.
I fondi raccolti verranno devoluti in beneficenza all’associazione onlus settempedana “L’Anello della Vita”.
Supportare la ricerca di base o di frontiera svolta in modalità collaborativa, per affrontare fenomeni complessi che richiedono l’apporto di discipline, approcci metodologici e saperi diversi: è questo l’obiettivo del progetto "Costellazioni collaborative di ricerca" con cui l’Università di Macerata, in linea con il Piano Strategico, ha finanziato cinque gruppi di ricerca per un totale 240 mila euro. A descrivere i dettagli, il rettore John Mc Court e la prorettrice con delega alla ricerca Silvana Colella insieme ai docenti referenti dei progetti.
“Con le "Costellazioni collaborative di ricerca" vengono premiato progetti interdisciplinari e internazionali, tutti valutati – ci tengo a dirlo - da revisori esterni e non interni. Questo conferma che il nostro è un Ateneo molto attivo, che guarda al contesto di Erua, cioè della nostra Alleanza europea: è questa la direzione verso cui vorremo cercare di crescere. Questi sono cinque dinamici esempi di intelligenza umana anche quando coinvolgono, come in alcuni casi, l’intelligenza artificiale”, sottolinea il rettore John Mc Court.
“Molto spesso negli ambiti di finanziamento si prediligono alcune direzioni di ricerca. Con le “Costellazioni” promosse dal nostro Ateneo stiamo invece proponendo un sostegno alla ricerca di base, ovvero a una ricerca interdisciplinare, fondamentale, sciolta, capace di nutrire anche la ricerca applicativa”, spiega la prorettrice Silvana Colella.
I progetti selezionati contribuiranno a creare reti di ricerca internazionali e interdisciplinari, a sviluppare nuovi paradigmi scientifici e ad aumentare l’impatto della ricerca di UniMc sulla comunità accademica e la società. Emerge l'importanza della ricerca interdisciplinare per affrontare sfide complesse e attuali, per comprendere e gestire le dinamiche sociali, culturali e politiche contemporanee, promuovendo innovazione, inclusività e sostenibilità.
Ecco i cinque progetti nel dettaglio.
Thinking in Opposites to improve Creativity (TOC): A challenging hypothesis for Cognitive Sciences and AI, coordinato da Ivana Bianchi, indaga come il pensare per contrari possa migliorare la creatività.
All’interno delle scienze cognitive c'è ancora molto da comprendere sui meccanismi del pensiero creativo umano. La creatività è, d’altro canto, un obiettivo importante per lo sviluppo di innovazione nella società, e sentirsi creativi incide anche nel benessere individuale. La creatività è al contempo una grande sfida per l'Intelligenza Artificiale.
Dentro questa cornice generale, il progetto vuole studiare, nello specifico, l’effetto di training che invitano ad essere creativi “pensando per contrari” su diverse tipologie di utenti: designer, creatori di campagne di comunicazione, insegnanti, studenti. Questo ampio campo di applicazione, che prevede ricerca in laboratorio e ricerca sul campo, ricerca con esperti e con non-esperti, è un primo forte elemento di forza del progetto. Il secondo è la varietà di misure comportamentali usate, anche supportate dall’Ia. Infatti, oltre a studiare l’effetto del training rispetto al numero e all’originalità delle soluzioni ideate, si osserverà come il suggerimento modifica il percorso di pensiero, analizzando il dialogo e i ragionamenti ad alta voce delle persone, i disegni che producono, pensando e studiando i loro movimenti oculari mentre perlustrano i termini del problema.
Il fenomeno delle migrazioni ambientali e climatiche e il loro impatto sulle dinamiche economiche e sociali nella regione euromediterranea, economiche e sociali nella regione euromediterranea, coordinato da Andrea Caligiuri, studia le migrazioni indotte da cambiamenti climatici.
Il fenomeno dei migranti ambientali/climatici ha ricevuto attenzione in ambito scientifico e accademico solo a partire dal rapporto dell'Intergovernmental Panel on Climate Change del 1990, il quale evidenziava l'influenza dei cambiamenti climatici sulle migrazioni. Il gruppo di ricerca, supportato dal Centro interdipartimentale di Ricerca sull’Adriatico e il Mediterraneo (CiRAM), si concentrerà su questo aspetto del fenomeno migratorio nella regione euro-mediterranea, caratterizzata da una popolazione costiera numerosa e vulnerabile all’innalzamento del mare, all’erosione delle coste, a fenomeni di siccità e scarsità d'acqua. Diversi organismi internazionali portano avanti iniziative per supportare i paesi costieri nella messa a punto di strategie comuni ma diversificate per gestire gli impatti che il fenomeno ha sulle loro società. Tuttavia, nessuno studio sembra analizzare il fenomeno in una prospettiva più articolata e complessa. Pertanto, la ricerca si focalizzerà sui diversi aspetti del fenomeno, in un prospettiva storica, giuridica, economica e sociale, al fine di elaborare proposte di policy per la governance del fenomeno stesso, e sulle loro interrelazioni, favorendo la definizione di un nuovo approccio alla ricerca sulle migrazioni che valorizzi la sostenibilità ambientale.
Afrodiscendenze, traiettorie identitarie e linguaggi plurali: presenze, posizionamenti e autonarrazioni in prospettiva decoloniale, coordinato da Rosita Deluigi, studia le comunità afrodiscendenti moderne, esplorandone identità e linguaggi, compresi quelli artistico-visuale e musicale, in una prospettiva decoloniale.
Il progetto si concentra sulle rappresentazioni e sulle narrazioni plurali, al di là delle identità tradizionali, sfidando idee monoculturali ed eurocentriche. Attraverso un approccio transdisciplinare, si soffermerà sulla contemporaneità, indagando le consapevolezze presenti rispetto alla storia, dalle narrazioni al riconoscimento delle alterità e alle storie biografiche-autobiografiche, per promuovere una rilettura dei concetti di identità e pluri/multilinguismo come elementi dinamici, relazionali e interconnessi. Saranno sviluppate piste di ricerca che indaghino la possibilità di recuperare lingue e linguaggi che promuovano partecipazione, esaminando concetti come la creolizzazione e l'afropolitanisme, valorizzando lessici che aiutino a comprendere meglio la complessità dei discorsi politici e sociali attuali.
Le nuove sfide alla democrazia nell’ecosistema digitale, responsabile Giovanni Di Cosimo, esplora le implicazioni e i rischi conseguenti alle campagne elettorali on line nel contesto europeo.
Di recente, la Commissione ha adottato un "pacchetto per la difesa della democrazia" per promuovere elezioni libere e regolari, incentivare la partecipazione dei cittadini e contrastare le ingerenze di paesi terzi. Analoghe priorità sono perseguite dal regolamento Ue sulla trasparenza nella pubblicità politica, approvato nel febbraio 2024. Le novità riflettono il mutato quadro internazionale e il ruolo di internet nella comunicazione politica, evidenziando vulnerabilità delle democrazie rispetto a ingerenze extra-Ue che possono manipolare il discorso pubblico.
La ricerca affronterà queste sfide con un metodo innovativo: dati anonimizzati del dibattito politico online saranno selezionati dai data scientists con l’Intelligenza Artificiale, basandosi su domande formulate dagli scienziati sociali. I risultati saranno analizzati collettivamente per proporre riflessioni e soluzioni replicabili a livello europeo. Parteciperanno studiosi di otto atenei internazionali, creando un network di ricercatori già individualmente attivi sul tema.
reSTOrative naRratIvES – Stories, coordinato da Silvia Pierosara, si concentra sulle narrazioni riparative e il loro impatto. Alle pratiche narrative si tende comunemente ad associare un potere di legame. I racconti ripercorrono l’esperienza vissuta alla ricerca del suo senso e collegano dimensioni che sarebbero altrimenti lontane. Un collegamento che è tanto più prezioso quanto meno si considera definitivo: propria del narrare è la possibilità di imbastire sempre nuove tessiture. Avvalendosi di una rete di competenze provenienti dall’etica, dalla psicologia dello sviluppo, dalla giurisprudenza, dalla sociologia, dalla medicina, dalla letteratura, dalla storia delle idee, dall’ingegneria dell’informazione, dall’architettura, dai visual e cultural studies, questo progetto si propone di sondare e valutare il potere riparativo delle narrazioni, avanzando proposte concrete, “istruzioni per l’uso” delle narrazioni che siano funzionali a consolidare il tessuto relazionale delle società e delle democrazie odierne.
Altro camion rimorchio rimasto bloccato nella salita di Borgo San Giuliano. L’ennesimo episodio è avvenuto, intono alle14:45 di oggi, a Macerata.
Il guidatore, che stava procedendo in direzione via Leopardi, non è riuscito a proseguire la manovra, resa complicata dalle dimensioni del mezzo rispetto a quelle della strada.
A quel punto è iniziato il calvario sia per il conducente del mezzo pesante che per gli automobilisti maceratesi. Il camion ha creato disagi nelle arterie della città. Oltre allo stesso Borgo San Giuliano, sono rimaste coinvolte anche via Leopardi e via Maffeo Pantaleoni, quest’ultima interessata dal maxi cantiere.
Sul posto è intervenuta la polizia locale per direzionare il traffico,
Una lite condominiale, sorta per motivi banali, che poteva finire in tragedia. Questo lo scenario ricostruito dai carabinieri della Stazione di Monte San Giusto, unitamente ai militari del N.O.R. – Sezione Radiomobile della Compagnia di Macerata e alla Stazione di Corridonia, che hanno individuato il responsabile dell’aggressione a tre cittadini rumeni nella serata del 06 luglio.
I fatti sarebbero nati da un banale problema condominiale, a quanto inizialmente emerso causato proprio dai tre stranieri – due fratelli e un loro connazionale – che, con i loro schiamazzi, hanno infastidito il proprietario dell’appartamento sottostante che prima ha preteso silenzio e tranquillità verbalmente, ma vedendosi disatteso è immediatamente passato alla violenza. Imbracciando una motosega, si è presentato alla porta della loro abitazione ed ha iniziato a minacciarli brandendo l’arma impropria, probabilmente per risultare più convincente.
I rumeni – giustamente preoccupati – si sono poi rifugiati presso un’altra abitazione non molto distante, dimora di uno di loro, ma sono stati raggiunti dall’aggressore qualche ora dopo. Quest’ultimo, con la scusa di risolvere il diverbio, ha attirato fuori uno dei presunti “responsabili” ed ha subito iniziato a minacciarlo con una roncola da giardino di circa 60 cm. Quando la situazione è poi degenerata, l’aggressore ha addirittura tentato di sferrare un colpo diretto al corpo del tunisino; colpo che per fortuna non è andato a segno, perché lo straniero si è difeso frapponendo la sua mano sinistra. A quel punto, l’aggressore è fuggito e la vittima è stata soccorsa dai sanitari del Pronto Soccorso dell’ospedale di Macerata, che lo hanno dimesso con una prognosi di 10 giorni s.c. per ferita da taglio.
Nelle ore immediatamente successive, l’attività dei carabinieri ha permesso di individuare e rintracciare il responsabile, un cinquantaquattrenne di Monte San Giusto, il quale nel frattempo si è disfatto della roncola utilizzata per l’aggressione ma non della motosega, che è stata posta sotto sequestro. Totalmente diversa la dinamica e le motivazioni della lite fornite dall’aggressore, che ha riferito di aver agito a causa di alcune molestie rivolte alla moglie da parte dei tre stranieri. Ma la verità sarà svelata soltanto dal processo, che vedrà l’aggressore accusato di minacce aggravate e lesioni personali aggravate.
Tempestivo l’intervento dei militari dell’Arma, che grazie alla cooperazione tra le stazioni – capillari e radicate nel territorio – e il dispositivo di pronto intervento del Nucleo Radiomobile, sono riusciti ad individuare e fermare l’aggressore, che adesso dovrà rispondere dei reati commessi in quella folle serata di luglio.
Il 3 luglio, nella prima mattinata, gli agenti della Volante del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Civitanova Marche sono intervenuti in risposta a una chiamata al 112 da parte di un ragazzo. Quest'ultimo aveva segnalato di essere stato picchiato dal padre, il quale stava a sua volta aggredendo la madre, che aveva tentato di difenderlo. Gli agenti hanno raggiunto l’abitazione indicata dal giovane di 13 anni, visibilmente scosso. All'interno, hanno prestato soccorso alla madre, una donna albanese di 42 anni, e ai suoi altri due figli: una ragazza di 16 anni e un bambino di quasi due anni, entrambi feriti.
Dopo aver assistito le vittime, gli agenti hanno affrontato l'uomo, 47 anni, anche lui di origine albanese, che si trovava in una camera urlando e protestando contro i suoi familiari, cercando di minimizzare quanto accaduto. Sulla base delle prove raccolte, gli agenti hanno arrestato l'uomo per maltrattamenti in famiglia e lesioni gravi contro la moglie e i figli minori. Questi ultimi sono stati accompagnati al Pronto Soccorso dell'ospedale di Civitanova Marche e poi dimessi con una prognosi di alcuni giorni.
Successivamente, la donna e i suoi figli sono stati accolti presso il Commissariato di Civitanova Marche, dove è disponibile una stanza dedicata alle vittime più vulnerabili, attiva da novembre dell'anno precedente. L'uomo, già noto per episodi simili, è stato trasferito presso la casa circondariale di Ancona Montacuto, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
Dopo la festa che la sezione Anpi “Capitano Salvatore Valerio” e la Città di San Severino Marche, Medaglia d’Oro al Merito Civile per la partecipazione alla lotta partigiana, hanno voluto organizzare per ricordare l’80esimo anniversario della Liberazione della città dal nazifascismo, la comunità settempedana è tornata a riunirsi per celebrare, come ogni anno, gli Eccidi di Chigiano e Valdiola e rendere omaggio ai martiri che persero la vita in quella che la memoria popolare ricorda come “l’eccidio del ponte di Chigiano”.
Questa piccola frazione di San Severino, come riporta l’Istituto Storia Marche, fu al centro della lotta che si accese, a marzo del 1944, tra le forze nazifasciste e i partigiani. C’è chi riconduce la salvezza di Chigiano al coraggio di un semplice contadino: quel giorno di marzo, infatti, mentre i tedeschi stavano ultimando il piazzamento delle mine per far saltare in aria il paese, un settempedano che viveva lì chiese di parlare in tedesco al comandante e lo persuase ad annullare gli ordini impartiti spiegandogli che lì c’era solo brava gente che non aveva alcuna colpa.
Tuttavia quel giorno, era il 24 marzo 1944, si verificò un altro episodio tragico: cinque partigiani del gruppo “Porcarella”, guidato da Agostino Pirotti, furono catturati e uccisi. Si trattava di quattro giovani originari di Osimo: Francesco Stacchiotti (22 anni), Piero Graciotti (22 anni), Lelio Castellani (20 anni), Umberto Lavagnoli (21 anni) e Giuseppe Paci (21 anni). Gli uomini, spinti a forza con il calcio delle armi e riempiti di farina nella bocca, furono posti contro il parapetto del ponte e colpiti alle gambe dalle raffiche di mitra poi, così feriti dolorosamente, ad uno ad uno gettati dal ponte alto una decina di metri sul ghiaioso letto del Musone ma, constatato che non erano ancora finiti, vennero lapidati e brutalmente sfregiati, come ricordano le pagine di quella che fu la storia di quella terribile giornata in cui anche il partigiano russo Josip Dimitrov venne costretto ad assistere alla violenza, per poi essere anch’egli fucilato, nei pressi di Corsciano.
“Ricordare gli Eccidi di Chigiano, dedicare ai martiri questa giornata, non è solo un dovere civico, ma anche un impegno morale – ha affermato il sindaco Rosa Piermattei - Le vittime di quella brutale repressione furono persone comuni, uomini che sognavano un futuro di libertà e giustizia. A questi martiri va il nostro pensiero e il nostro vivo ricordo nello sforzo comune di rinnovarne la memoria che è, e deve continuare ad essere, un filo capace di unirci al passato e guidarci verso il futuro”.
“È fondamentale- ha proseguito il primo cittadino- che anche le nuove generazioni conoscano questi eventi, comprendano il valore della libertà e della democrazia, e imparino che la pace e la convivenza civile sono beni preziosi che richiedono il contributo di tutti. Il sacrificio di coloro che persero la vita a Chigiano ci ricorda quanto sia importante difendere i diritti umani, la dignità e il rispetto per ogni individuo. Questi principi sono le fondamenta della nostra Costituzione e devono essere sempre al centro della nostra azione politica e sociale. Che il sacrificio delle vittime di Chigiano ci ispiri a essere cittadini migliori, più consapevoli e più uniti. Che la loro memoria illumini il nostro cammino e ci dia la forza di affrontare le sfide del presente con coraggio e determinazione”.
Accanto al gonfalone medagliato della Città, anche il gonfalone del Comune di Serra San Quirico, le bandiere e i rappresentanti dell’Anpi delle diverse sezioni del territorio insieme a quelle di Osimo e Serra San Quirico, il medagliere del Comitato provinciale di Macerata.
Presenti il sindaco Piermattei, il presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata, il consigliere comunale di Serra San Quirico, Pier Luigi Adorisio, il presidente provinciale Anpi, Francesco Rocchetti, la presidente della sezione cittadina, Donella Bellabarba, i rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, dell’Associazione Nazionale Carabinieri, della Polizia Locale e i volontari del gruppo comunale di Protezione Civile.
Donella Bellabarba ha ricordato come donne, madri e padri di queste zone “con grande semplicità e ritenendolo necessario e per niente eroico, scelsero di non farsi dominare dalla paura e prendere in mano il proprio destino, e quello dell’Italia, trasformandosi da sudditi in cittadini. Furono anche accoglienti e protettivi nei confronti degli ebrei, dei renitenti alla leva e di coloro che fuggivano dai campi di concentramento. La nostra – è stata la voce della presidente Anpi “sez. Cap. Salvatore Valerio”, Donella Bellabarba – è stata una comunità aperta e solidale insieme ai parroci”.
Dopo la deposizione di una corona di alloro al Monumento ai Caduti di Chigiano si è tenuto un reading a cura dell’associazione Sognalibro dal titolo: “Le donne settempedane nella Resistenza”.
A seguire la professoressa Annalisa Cegna, direttrice dell’Istituto storico di Macerata e docente di Storia contemporanea di Unimc, ha tenuto un intervento sulla “Resistenza taciuta. Donne che liberano, donne che si liberano”. Forte fu la presenza femminile nelle bande partigiane: nella Banda Mario si registrò la presenza di ben 145 donne.
“La Resistenza non ci sarebbe semplicemente stata senza le donne, quello femminile non fu un solo e semplice contributo – ha sottolineato la Cegna, per spiegare – Esse ebbero una infinità di ruoli del tutto analoghi rispetto agli uomini ma alcune questioni hanno fatto in modo che il loro lavoro passasse in secondo piano. Il fattore principale fu che la lotta di Liberazione doveva essere tarata su un esercito regolare e un esercito di donne non era ammissibile a quel tempo. Molte donne, così come molti uomini, fecero le staffette ma questo concetto va un po’ superato perché se per gli uomini si parla di partigiani per questo ruolo altrettanto si dovrebbe fare anche per le donne perché quell’impegno non fu di secondo ordine o da sottovalutare”.
L’intervento della Cegna è poi terminato con la lettura di quanto scritto da una eroina partigiana, Walkiria Terradura, scomparsa appena un anno fa.
Poker cuciniero di convocati ai Giochi Olimpici di Parigi 2024. Saranno quattro i tesserati della Lube Volley a cercare gloria all’ombra della Tour Eiffel con le rispettive selezioni nazionali tra sabato 27 luglio e sabato 10 agosto.
Il libero Fabio Balaso e lo schiacciatore Mattia Bottolo scenderanno in campo con la maglia dell’Italia nella Pool B. Un Gruppo di ferro con Brasile, Egitto e Polonia. Lo schiacciatore Eric Loeppky, stella del Canada, e il centrale Barthelemy “Babar” Chinenyeze, al rientro da un infortunio e punto di riferimento della Francia padrona di casa, si daranno battaglia nella Pool A, girone che vede al via anche le insidiose Serbia e Slovenia. Nella Pool C, l’unica senza tesserati della Lube, ma con l’ex capitano biancorosso Luciano De Cecco portabandiera della propria nazionale, competeranno Argentina, Germania, Giappone e USA.
Il Presidente di COSMARI srl Massimo Rogante, insieme al direttore Brigitte Pellei, ha incontrato,a Fiastra, il nuovo sindaco e vice Giancarlo Ricottini e Marcello Cocci, e, a Caldarola, il neo sindaco Giuseppe Fabbroni.
Durante le visite, oltre che dei servizi forniti da COSMARI, si è parlato del processo selettivo del sito per la nuova discarica nella Provincia di Macerata e della necessaria formazione, soprattutto dei giovani utenti, riguardo alla corretta differenziazione dei rifiuti da conferire e al rispetto dell’ambiente.
"Gli incontri con i Sindaci nelle rispettive zone territoriali stanno avvenendo anche con i nuovi eletti- afferma il presidente Rogante - e ciò favorisce la creazione di un legame diretto con le nuove Governance comunali, consentendo di valutare insieme le opportunità di perfezionamento dei servizi. L’obiettivo essenziale è rendere più efficiente l’intero sistema di smaltimento rifiuti, ottimizzando la raccolta differenziata per meglio preservare l’ambiente in cui viviamo e proteggere la qualità della vita".
Come di consueto, infatti, l’Asd Nuova Sibillini sta curando con grande attenzione questo aspetto, che conclude sempre degnamente la grande festa sui pedali di Caldarola. Ecco che, quindi, saranno premiate le prime 10 società con maggior numero di iscritti, i primi tre assoluti del percorso lungo, uomini e donne, in base alla somma dei tempi di percorrenza dei tratti cronometrati, i primi tre assoluti del percorso medio, uomini e donne, in base al tempo di percorrenza del tratto cronometrato. Inoltre, per la prima volta verranno premiati i primi di categoria dei due percorsi, in base ai tempi dei tratti cronometrati.
Molto curato anche l’aspetto gastronomico, a partire dai ristori: il punto forte su tutti e tre i percorsi sarà la gustosa grigliata di carne a Sant’Ilario, curata dall’agriturismo Le Casette. Sul tracciato lungo ci saranno poi i ristori a base di cibi salati e dolci e bevande varie a Ripe di San Ginesio, in Contrada Poggio e a Santa Maria Maddalena, entrambe nella zona di Sarnano. Nel medio ci saranno quelli a Ripe di San Ginesio e in Contrada Poggio. Per tutti cocomerata e ristoro finali all’arrivo a Caldarola. Poi via con il pranzo finale composto da un’ampia scelta e che prevederà anche Vernaccia e dolci alla Vernaccia.
Tre i tracciati: il più lungo di 151 chilometri e 2827 metri di dislivello, il medio di 119 chilometri e 1965 metri di dislivello e il corto di 68,56 chilometri e 1128 metri di dislivello. Sui primi due tracciati saranno presenti tratti cronometrati per gli appassionati dell’agonismo.
Come gadget per tutti i partecipanti ci sarà una coperta in pile 120x160 griffata Granfondo dei Sibillini, che potrà essere scelta in diversi colori: rosso, rosa, nero e antracite. In caso di iscrizione in coppia, inoltre, si potrà scegliere anche la versione matrimoniale, disponibile in numero ridotto. Questi splendidi gadget sono stati ideati e realizzati totalmente in Italia dalla ditta umbra DIPA, che si trova a Santa Maria degli Angeli di Assisi, in provincia di Perugia.
La segreteria sarà attiva sabato 13 luglio dalle ore 14 alle ore 19.30 e domenica 14 luglio fino a 30 minuti prima della partenza. Partenze alla francese dalle ore 7 alle ore 9 e "partenza ufficiale" alle ore 8.
Fino al 14 luglio quota d’adesione di 35 euro. Per i gruppi che iscriveranno dieci atleti, sarà previsto un’undicesima iscrizione gratuita, così come per i gruppi superiori a 15 iscritti, il 16° e il 17° saranno gratuiti.