Civitanova, pubblicati gli scritti di Maria Assunta Canaletti: "Grande esempio di forza e solarità"
L’Avis-Admo e Come Ginestre ricordano l’amica scomparsa lo scorso marzo dopo una malattia: “Grande esempio di forza e solarità per chi ha avuto il privilegio di conoscerla”.
Il 27 marzo la sua ultima poesia, il 30 marzo il suo ultimo respiro, ma la luce e il bene che Maria Assunta Canaletti ha elargito in vita rimarranno custoditi nel libro di scritti che i figli Eleonora e Christian e gli amici dell’associazione Come Ginestre e Avis Admo hanno fatto pubblicare in questi giorni, edito da Grafiche Fioroni. Moglie di Sandro Ciribè, madre di Christian ed Eleonora e nonna di cinque nipoti, ha dedicato la sua vita alla famiglia e al volontariato, iniziando come donatrice di sangue e poi prestando attivamente il so impegno a favore dei gruppi Come Ginestre e di tante altre associazioni civitanovesi.
La raccolta di pensieri “Ed io che sono” è stata presentata questa mattina nella Sala della Giunta del Comune di Civitanova Marche, alla presenza dell’assessore Barbara Capponi, del consigliere regionale Pierpaolo Borroni e del giornalista Adolfo Leoni, che ne ha scritto la prefazione dopo aver condiviso con lei negli ultimi sette anni un percorso di fede.
“Pubblicare questo libro era il suo sogno e voi avete il merito di averlo realizzato, grazie di cuore” – queste le parole di ringraziamento della figlia Eleonora, commossa per la presenza delle tante persone che questa mattina erano all’incontro e che hanno voluto testimoniare la bellezza, la forza e la vena ironica della mamma “Assuntina”, strappata alla vita a soli 69 anni.
“Assuntina ha fatto tanto per gli altri, ci manca, ma tutto il buono che ha dato arriverà lontano e aiuterà ancora tante persone che la conosceranno anche grazie a questi scritti – ha detto l’assessore Capponi affidando il ricordo alla lettura di una poesia, un omaggio alla sua vita e al bene che ha dato alla famiglia e alla comunità.
“Una donna che teneva molto a sé e agli altri – ha sottolineato Leoni –. Come tutti gli artisti amava comporre, in un mondo che scompone e disgrega, lei legava le persone tra loro. Fino alla fine non si è data per vinta ed ha lottato perché amava la vita, anche con i suoi dolori”.
“La nostra associazione trae il nome dai versi di Leopardi nel descrivere la ginestra, un fiore forte e coraggioso che sa tornare in vita anche dopo la distruzione – ha detto la signora Orioli, presidente Come Ginestre. Il titolo del libro di Assuntina trae spunto da un verso del Canto notturno di un pastore errante dell’Asia e i suoi versi ora entreranno nei ricordi delle persone care che non la dimenticano. Il dono della scrittura lo ha tramandato alla nipote, premiata nei giorni scorsi per un componimento poetico dedicato al nonno. Un ringraziamento particolare va Mariella Ranieri per la meticolosa revisione”.
“Da donatore Avis ho conosciuto Assunta – ha ricordato il consigliere regionale Borroni – che possedeva una gentilezza e una profondità unica. Sono felice di essere qui a ricordarla e voglio ringraziare le associazioni che hanno avuto questo merito di pubblicare questo bel libro”.
Anche la presidente Avis Chiara Cesaretti ha sottolineato i grandi talenti artistici e di impegno sociale della signora Canaletti, che ha fatto parte anche del direttivo Avis, ma che si occupava di ogni dettaglio creativo in occasione delle varie ricorrenze. Il libro sarà donato dalle associazioni nel corso delle iniziative che saranno organizzate per beneficenza.
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