Recanati, inaugurata la mostra "Novantatré": le xilografie di Aurora Guazzaroni incantano il pubblico (FOTO)
Fascino, stupore e grande partecipazione alla Piccola Libreria delle Marche, dove è stata inaugurata Novantatré, la mostra dedicata alle xilografie dell’artista marchigiana Aurora Guazzaroni, già visitata da un folto pubblico di appassionati e curiosi. L’esposizione resterà aperta fino al 6 gennaio 2026.
In un’epoca dominata dalla velocità e dalla produzione incessante di immagini, la mostra offre un’immersione in un’arte antica che richiede invece silenzio, lentezza e precisione: la xilografia. Una tecnica che affonda le sue radici nel Quattrocento e che continua ad attirare artisti alla ricerca di un rapporto diretto e consapevole con il gesto creativo.
La xilografia, infatti, nasce dall’incisione del legno: una lavorazione in cui la luce non viene aggiunta, ma liberata togliendo materia. È un processo rigoroso, che richiede strumenti essenziali e una grande capacità di concentrazione: ogni segno è definitivo, ogni traccia ha un peso.

Nel corso dei secoli, questa tecnica ha percorso la storia dell’arte e dell’editoria – dal ruolo centrale nei primi libri stampati alla consacrazione con Albrecht Dürer, fino alla potenza espressiva degli espressionisti tedeschi. Nelle Marche, la xilografia è legata indissolubilmente alla figura di Adolfo De Carolis, che agli inizi del Novecento riportò l’incisione al centro della scena artistica e culturale collaborando, tra gli altri, con Gabriele D’Annunzio.
Con Novantatré, Guazzaroni interpreta uno dei romanzi più intensi di Victor Hugo, ambientato nella Francia del 1793, in piena guerra civile. L’artista non si limita a illustrare la trama, ma ne indaga le tensioni profonde: i contrasti morali, l’energia drammatica, la lotta tra luce e ombra che attraversa l’opera.
La xilografia diventa così il mezzo ideale per esprimere la forza narrativa del romanzo: il bianco e nero come metafora di dilemmi radicali, il segno netto come riflesso delle contraddizioni umane incarnate dai protagonisti - il marchese de Lantenac, Cimourdain e Gauvain.

La mostra rappresenta, dunque, un'occasione unica per riscoprire non solo la potenza visiva della stampa su legno, ma anche la vitalità di una tradizione artistica che nelle Marche trova terreno fertile e un'eredità prestigiosa.
L’esposizione è visitabile fino al 6 gennaio 2026 presso la Piccola Libreria delle Marche di Recanati. Una tappa imperdibile per chi desidera lasciarsi sorprendere da un’arte antica capace, oggi come ieri, di parlare con forza al presente.

(Credit foto: Giorgio Calvaresi)
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