Proseguono i controlli della Guardia di Finanza di Macerata nell’ambito delle attività di contrasto agli illeciti economico-finanziari e, in particolare, al fenomeno del lavoro sommerso.
Nel corso di un’ispezione effettuata dai militari della Tenenza di Camerino presso un’attività commerciale del luogo operante nel settore della ristorazione e somministrazione di bevande, sono state riscontrate diverse irregolarità.
Al termine delle verifiche, le Fiamme Gialle hanno individuato due lavoratori in nero e tre dipendenti regolarmente assunti, ma ai quali il datore di lavoro corrispondeva parte della retribuzione “fuori busta”.
Inoltre, i militari hanno accertato che, per questi ultimi, erano state registrate nei LUL (Libri Unici del Lavoro) meno ore rispetto a quelle effettivamente prestate, configurando la violazione amministrativa prevista per l’infedele registrazione dei dati obbligatori.
Per i due lavoratori irregolari è stata formalizzata la contestazione dell’illecito amministrativo e applicata la maxi-sanzione prevista dall’articolo 3, comma 3, del D.L. n. 12/2002, convertito nella Legge n. 73/2002, che va da 1.950 a 11.700 euro per ciascun lavoratore scoperto.
Durante l’attività ispettiva, è emersa anche l’omessa esecuzione e il mancato versamento delle ritenute fiscali per circa 350 euro nei confronti dei tre lavoratori risultati irregolari.
Grande soddisfazione per il successo della mostra “Nacque al mondo un sole”, ospitata fino a domenica scorsa al Lido Cluana e promossa dall’Associazione Dantesca Civitanovese e dall’Associazione “Arte”, con il patrocinio del Comune di Civitanova Marche.
La collettiva, dedicata a Dante Alighieri e San Francesco d’Assisi, ha registrato 330 visitatori. La vendita di alcune opere esposte ha consentito di raccogliere oltre 3.000 euro, devoluti al Guardiano dei Frati Cappuccini di Civitanova Alta per le loro attività di carità.
Gli espositori, in tutto 47 artisti, hanno presentato opere perlopiù originali e create appositamente per l’occasione, ispirate alla figura di San Francesco così come descritta da Dante nel Canto XI del Paradiso della Divina Commedia.
Tra i visitatori figurano anche una quarantina di allievi dell’associazione civitanovese di promozione sociale “Il Sostegno Educativo”, centro impegnato nel supporto alle funzioni educative familiari. Molti hanno lasciato un pensiero sul registro presenze, con commenti che spaziano da un semplice “Complimenti!” a un sentito “Grazie per questa meraviglia di arte e di testimonianza”.Una visitatrice ha descritto l’esposizione come “un respiro di umanità”.
Durante la mostra si è tenuta anche un’apprezzata esibizione francescana del gruppo Divivaluce, che ha contribuito a rendere ancora più intenso il clima spirituale e artistico dell’iniziativa.
I presidenti delle due associazioni promotrici, Anna Donati (Associazione “Arte”) e Domenico Bartolini (Associazione Dantesca Civitanovese), hanno espresso gratitudine verso i visitatori per la loro generosità e verso i volontari che hanno reso possibile l’allestimento e l’apertura della mostra.
Il progetto “Nacque al mondo un sole”, da cui la collettiva ha preso il nome, è stato realizzato con la collaborazione del Comune di Civitanova Marche, del Banco Marchigiano, dei Teatri di Civitanova, dell’Unitre, delle Grafiche Fioroni e dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini della Provincia Picena.
L’iniziativa prosegue con due appuntamenti al Teatro Annibal Caro di Civitanova Alta: venerdì 8 novembre, alle 21.15, andrà in scena “Divina Commedia, poesia e musica” di Pietro Conversano; venerdì 15 novembre, sempre alle 21.15, si terrà il Concerto di beneficenza dell’Orchestra “Insieme per gli altri”.
Negli ultimi anni il marketing ha vissuto una profonda trasformazione. Le nuove tecnologie digitali e la crescita esponenziale dei social media – insieme all’affermazione definitiva dell’influencer marketing come alternativa alle tradizionali campagne pubblicitarie – hanno spinto le agenzie di comunicazione a ripensare i propri servizi, per rispondere alle nuove esigenze del mercato.
Ma in che modo è cambiata la domanda? A spiegarlo è Mario Carlocchia, innovation manager e consulente strategico di MAP Srl, azienda con sede a Potenza Picena, riconosciuta per la sua esperienza e costante capacità di innovazione nel mondo della comunicazione.
“Prima del Covid – spiega Carlocchia – la comunicazione si concentrava soprattutto sulla pianificazione media offline, sulle attività di ufficio stampa e sulle collaborazioni dirette con testimonial e influencer per promuovere brand e prodotti. Con la pandemia e il blocco delle attività, l’attenzione si è spostata sempre di più sulla figura dell’influencer, capace di creare contenuti anche da casa. Da questa esigenza, circa cinque anni fa, è nata la nostra business unit Casatalent (www.casatalent.it), una divisione innovativa dell’agenzia”.
Negli anni, l’influencer marketing si è affermato come il “quarto potere dei media”, collocandosi – in termini di investimenti – subito dopo il digital, la televisione e la stampa, e sullo stesso livello della radio. Sempre più brand hanno scelto di coinvolgere i creator all’interno delle proprie strategie di marketing, consapevoli che una campagna strutturata con i talent consente di raggiungere nuovi pubblici, incoraggiare l’acquisto, promuovere l’azienda e rafforzare la fiducia nei consumatori, creando relazioni durature.
Oggi, tuttavia, limitarsi a selezionare e gestire i creator non basta più. Come sottolinea Carlocchia, è diventato essenziale coordinare le attività in modo innovativo e articolato, offrendo servizi integrati, contenuti originali e soluzioni personalizzabili.
Forte di questi principi, il progetto Casatalent si è imposto come una realtà capace di affrontare con professionalità un settore in forte crescita, ma ancora complesso da gestire.
“Casatalent è nato fin da subito per stare al passo con i tempi – aggiunge Carlocchia –. Non si propone solo come contenitore dedicato all’influencer marketing e ai talent, ma come piattaforma integrata che offre ai brand una strategia multicanale efficace. Di recente abbiamo introdotto tre nuove aree: il retail marketing, l’area eventi e il marketing olfattivo. Servizi innovativi che permettono alle aziende di presentarsi sul mercato in modo originale, superando i modelli tradizionali di comunicazione”.
In un panorama in continua evoluzione, MAP Srl e Casatalent dimostrano come l’innovazione, la creatività e la capacità di leggere i cambiamenti del mercato siano oggi le vere chiavi per costruire una comunicazione efficace, autentica e sostenibile.
“Sana alimentazione, sana vita, il ruolo del cibo nella salute quotidiana: l’olio di oliva” è stato il tema dell’ultimo incontro del Rotary Tolentino, presieduto da Iole Rosini, che si è svolto al ristorante Chiaroscuro di Belforte del Chienti.
Relatore della serata è stato Giovanni Caprioli, professore associato di chimica degli alimenti alla Scuola di scienze del farmaco e dei prodotti della salute dell’Università di Camerino e responsabile del Corso di studi di scienze gastronomiche. Caprioli recentemente è stato inserito nel Top 2% degli scienziati più influenti al mondo, secondo la classifica elaborata dalla Stanford University. Il professore ha sottolineato l’importanza dell’olio di oliva come alimento cardine della dieta mediterranea, alla base della piramide alimentare quindi rientra tra gli alimenti da consumare quotidianamente.
<<I benefici dell’olio di oliva – ha spiegato Giovanni Caprioli - sono legati alla sua qualità. È quindi importante scegliere, tra i vari oli disponibili in commercio, quello extravergine di oliva (Evo) che viene prodotto senza essere sottoposto a rettifica quindi a trattamenti chimici o fisici che ne alterano la sua composizione. Un buon olio Evo deve avere un gusto perfetto ed una bassissima acidità, inferiore allo 0.8%>>. <<L’olio Evo, ha aggiunto il docente, rappresenta la principale fonte di grassi nella dieta mediterranea grazie al suo profilo in acidi grassi: contiene in prevalenza acidi grassi monoinsaturi (tra cui l’acido oleico), seguiti da saturi ed infine da poliinsaturi tra cui due acidi grassi essenziali>>.
<<Questo equilibrio rispecchia perfettamente quello consigliato dai nutrizionisti. Essendo un alimento di origine vegetale è privo di colesterolo, contiene alti livelli di vitamine tra tutte la E, carotenoidi ed altre molecole bioattive come i fitosteroli (ad azione ipocolesterolemizzante) e soprattutto i polifenoli che sono molecole a spiccata azione antiossidante che contribuiscono alla stabilità dell’olio, sono responsabili della piccantezza (parametro di qualità molto positivo dell’olio)>>.
I polifenoli svolgono molteplici azioni biologiche importanti tra tutte quella antiossidante ed antinfiammatoria>>. A moderare l’incontro è stato Benedetto Ranieri, socio del club ed ex direttore generale dell’assessorato dell’agricoltura della Regione Marche. Ranieri ha offerto un interessante excursus storico sull’origine dell’olivo risalente a circa 6.000 anni fa tra Turchia, Armenia e Siria da dove si è poi diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo grazie al commercio, diventando una pianta di grande valore storico, culturale ed economico. In Italia l’olivo è arrivato circa 6500 anni fa. Ranieri ha, inoltre, ricordato che nelle Marche ci sono 163 frantoi, soffermandosi anche sulle problematiche legate alle malattie delle olive e alle frodi commerciali.
<<Spesso l’olio importato da paesi come Turchia, Grecia, Tunisia, Marocco o Spagna – ha evidenziato – viene venduto in parte come se fosse italiano, ingannando così i consumatori e penalizzando le produzioni locali di qualità>>. La serata si è conclusa con un ampio dibattito e con la consapevolezza che la sana alimentazione inizia proprio dalla scelta consapevole degli alimenti, tra cui l’olio extravergine d’oliva, autentico simbolo della dieta mediterranea e alleato prezioso della salute quotidiana.
Icidente stradale nel tardo pomeriggio di oggi, intorno alle 18:30, lungo la Strada Statale 361 “Septempedana” a San Severino Marche, nei pressi della rotatoria che conduce al supermercato Sì con Te e all’ospedale “Bartolomeo Eustachio”.
Tre autovetture sono rimaste coinvolte in un tamponamento a catena avvenuto nel breve rettilineo che precede l’intersezione. Le cause dell’incidente sono in corso di accertamento da parte della Polizia Locale, intervenuta per i rilievi e la gestione del traffico.
A scontrarsi sono state una Peugeot 208, condotta da un 19enne di origini albanesi residente a San Severino Marche, una Jeep Compass guidata da una 50enne di Matelica e una Ford EcoSport condotta da una donna residente a Esanatoglia.
Nonostante la violenza dell’impatto, i tre conducenti hanno riportato solo ferite lievi. Sono stati soccorsi dal personale sanitario del 118 e trasportati all’ospedale di San Severino per accertamenti e cure.
La Polizia Locale sta lavorando per ricostruire la dinamica esatta della collisione e stabilire eventuali responsabilità.Il traffico ha subito forti rallentamenti e la carreggiata è rimasta chiusa per circa un’ora e mezza, per consentire i soccorsi, la rimozione dei veicoli e gli accertamenti del caso.
Altro che “Macerata: la città in cui amerai vivere e lavorare”. Il nuovo slogan, più realistico e decisamente più aderente al terreno (anzi, alle buche del terreno), potrebbe essere: “Macerata: la città in cui amerai vivere e inciampare”. Sì, perché mentre si stanziano milioni di euro per marciapiedi futuristici in zone dove non passa neanche un’anima — riferimenti volutamente non casuali — in viale Giacomo Leopardi, quello che costeggia le mura cittadine, la vera sfida quotidiana è non finire gambe all’aria.
Le radici degli alberi, evidentemente stanche di essere ignorate, hanno deciso di ribellarsi. Spaccano l’asfalto, sollevano il marciapiede e gridano silenziosamente: “Vogliamo attenzione!”. E i cittadini? Loro, più che godersi il panorama mozzafiato, devono abbassare lo sguardo per evitare che il mozzafiato arrivi da una storta alla caviglia.
A segnalare la situazione sono stati diversi cittadini — e, dopo un rapido sopralluogo, è impossibile dargli torto. Il viale tra i più frequentati della città sembra un campo minato, non certo un bel biglietto da visita per gli studenti che parcheggiano alle Fosse o per i lavoratori diretti verso il centro.
E allora, in attesa che qualcuno decida di rimettere in sesto quello che dovrebbe essere uno dei viali più belli e panoramici del capoluogo, resta solo da aggiornare lo slogan ufficiale. Perché a oggi, più che “vivere e lavorare”, a Macerata bisogna vivere e guardare dove si mettono i piedi.
Ancora una volta il Cus Macerata si conferma tra le migliori realtà italiane dell’atletica leggera. L’ultima impresa arriva dal Campionato italiano di società di marcia, conclusosi ad Alessandria, dove la polisportiva universitaria ha sfiorato il trionfo nazionale, chiudendo al secondo posto dopo una lunga stagione di gare in giro per l’Italia.
Protagoniste sulle strade piemontesi le cussine Elisa Marini, Sofia Tomassoni e Giulia Miconi, guidate dal tecnico Diego Cacchiarelli.Nella categoria Seniores, Miconi ha firmato una prestazione da incorniciare: 1h37’34” sui 20 km, nuovo primato personale e terzo posto assoluto dietro alla cinese Zhuoma Baima e all’abruzzese Martina Sciannamea.
Ottime anche le prove nella categoria Juniores. Sofia Tomassoni ha chiuso la gara al terzo posto con il tempo di 1h46’13”, centrando anch’essa il proprio record personale e siglando la terza prestazione italiana stagionale di categoria. Sfortuna invece per Elisa Marini, costretta al ritiro a soli tre chilometri dal traguardo per un problema fisico, dopo una prova di grande intensità.
Una chiusura di stagione comunque da applausi per il Cus Macerata, che dopo un lungo percorso — da gennaio in Puglia, passando per Sicilia, Toscana e infine Piemonte — torna a casa con prestigio e visibilità da top club nel panorama dell’atletica nazionale.
Soddisfazione anche per il presidente De Introna, che ha sottolineato come “il valore di queste ragazze e del lavoro di squadra continui a portare in alto il nome del Cus Macerata”.
Ora la marcia si ferma per qualche settimana, in attesa del nuovo avvio previsto per gennaio. Nel frattempo, il nuovo responsabile di sezione Daniele Luciani lavorerà con il gruppo in vista degli appuntamenti cross e indoor.
C’era una volta Zemanlandia: un regno dove il calcio era poesia in corsa, attacchi vertiginosi, difese sempre in apnea. Una terra in cui il Pescara incantava l’Italia, segnando 90 gol in una stagione e conquistando la Serie A a suon di vittorie. In quella squadra che faceva sognare, non c’erano solo i giovani talenti destinati alla Nazionale – Immobile, Insigne, Verratti – ma c’era lui, Marco Sansovini, "il Sindaco". Terzo miglior marcatore della storia biancoazzurra, autore di 16 gol in quella stagione memorabile, Sansovini era capitano e guida carismatica della squadra. E qualche anno dopo, insieme a Lapadula e Caprari, avrebbe festeggiato un’altra promozione in Serie A, confermando la sua capacità di fare la differenza nei momenti decisivi.
Dopo oltre 400 presenze e più di 100 gol tra i professionisti, Sansovini ha intrapreso la carriera da allenatore, maturando esperienze nelle giovanili di Pescara, Spal, Pineto e Modena. Oggi siede sulla panchina della Sangiustese, nel campionato di Eccellenza Marche, e ha già dimostrato di saper trasmettere la sua leadership anche fuori dal campo. Subentrato alla quarta giornata al posto di Giandomenico, l'ex attaccante ha trovato una squadra reduce da tre sconfitte consecutive. La svolta è arrivata rapidamente: dopo il pareggio all’esordio contro la Jesina (2-2), la Sangiustese ha collezionato quattro vittorie consecutive contro Chiesanuova, Fermignanese, Civitanovese e Montegranaro, risalendo immediatamente la classifica e portandosi a soli tre punti dalla vetta. "Non credo di aver fatto niente di particolare – ha dichiarato Sansovini a Picchio News – se non essermi messo a disposizione dei ragazzi. Ho trovato una grande voglia di lavorare da parte loro e tutto è andato in maniera molto naturale. Trovare i risultati poi aiuta a farne altri".
Alla sua prima esperienza da allenatore in terra marchigiana, il tecnico si è detto colpito dal livello del campionato di Eccellenza: "Un campionato difficile e molto livellato, con tante squadre di valore, fisiche e organizzate. La classifica, ad oggi molto corta, parla chiaro".
Una Sangiustese che alle vittorie ha saputo coniugare anche un bel gioco. Abbiamo chiesto a mister Sansovini se nelle sue idee c'è l'influenza del maestro boemo: "Zeman mi ha aiutato sicuramente a crescere, così come tanti altri allenatori che ho avuto e da cui cerco di apprendere. Voglio però metterci anche del mio, soprattutto come persona. Questo è un po' il mio credo".
Nell'ultima vittoria contro il Montegranaro, la sua squadra è riuscita a ribaltare il risultato vincendo 3-1 dopo lo svantaggio iniziale. Segno di crescita anche sotto il punta di vista caratteriale. "Era la prima volta, sotto la mia gestione, che andavamo in svantaggio. Non abbiamo perso la testa, abbiamo continuato a giocare e siamo riusciti a vincere meritatamente".
Da ex bomber gli chiediamo un commento sui suoi due attaccanti Perpepaj e Grassi, punti di riferimento della squadra. "Sono ragazzi che si applicano molto e che si sacrificano per la squadra, una delle prime cose che gli chiedo. Come per loro due, posso dire la stessa cosa degli altri: tutti stanno dando il loro contributo, dai più giovani ai subentrati".
La Sangiustese in estate ha fatto un mercato importante e ora sta risalendo la classifica. Sansovini però mantiene i piedi per terra: "Non mi pongo obiettivi a lungo termine, è ancora presto. Mi piace lavorare esclusivamente sulla settimana corrente. L’unico obiettivo è preparare al meglio la partita che affronteremo domenica a Urbino".
Dopo una carriera da calciatore ai massimi livelli, gli chiediamo cosa si aspetta dal suo futuro in panchina: "Sicuramente l’ambizione c’è, è un lavoro che mi piace e mi gratifica molto. Ora sono molto felice di essere qui alla Sangiustese perché ho trovato un ambiente ottimo che mi permette di lavorare con tranquillità e con tutti gli strumenti a disposizione. Per il momento questo presente mi soddisfa appieno".
Da Zemanlandia all’Eccellenza Marche: l'avventura di Sansovini alla guida della Sangiustese è solo all’inizio, ma già promette grandi soddisfazioni.
Grande entusiasmo e forte partecipazione a San Severino Marche per l’apertura del Campionato italiano indoor di tiro alla fune FIGeST Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali. Il palasport comunale "Albino Ciarapica" ha ospitato la prima tappa della stagione, dedicata alla prestigiosa categoria 600 kg, richiamando alcune delle squadre più forti d’Italia in una giornata all'insegna di sport, passione e sana competizione.
L'evento di rilevanza nazionale non si è limitato al campionato: il programma ha incluso anche un torneo promozionale nella categoria 510 Kg, a conferma del forte impegno della Federazione nel valorizzare e far crescere la disciplina, coinvolgendo nuovi atleti e appassionati.
La cerimonia inaugurale ha visto la partecipazione di numerose autorità, a sottolineare il valore sportivo e culturale dell'appuntamento. Sono intervenuti: Enzo Casadidio, presidente nazionale FIGeST, Matteo Capeccia, responsabile del Dipartimento tiro alla fune FIGeST, Rosa Piermattei, sindaco della Città di San Severino Marche. Paolo Paoloni, assessore comunale allo Sport, Renzo Marinelli, consigliere regionale, Giovanni Soverchia, presidente del San Severino Volley, Graziella Sparvoli, presidente dell’associazione Palio dei Castelli.
Nel suo discorso di saluto, il sindaco Rosa Piermattei ha voluto sottolineare il profondo legame tra la disciplina e l’identità locale: "I giochi e gli sport tradizionali rivestono un'importanza fondamentale per la nostra comunità. A San Severino Marche, il tiro alla fune è una delle sfide centrali della rievocazione storica del Palio dei Castelli, un elemento vivo della nostra cultura". Un legame ribadito dalla presenza in gara di ben due formazioni di casa, espressione della passione settempedana.
Prima del fischio d’inizio, il presidente nazionale FIGeST, Enzo Casadidio, ha omaggiato il primo cittadino settempedano con la spilla simbolo del Coni e dello sport italiano e una placca FIGeST raffigurante tutte le discipline facenti parte della Federazione, un gesto che sancisce il ruolo di San Severino Marche come polo di riferimento per gli sport e i giochi tradizionali.
L’entusiasmo del pubblico e la qualità delle sfide in campo hanno reso questa prima tappa un successo, ponendo le basi per una stagione di campionato avvincente e rafforzando la collaborazione tra FIGeST e la città di San Severino Marche.
Massimiliano Stramaglia, professore ordinario di Pedagogia generale e sociale all’Università di Macerata, si è aggiudicato il “Resm International Transdisciplinary Senior Monographic Award” con la monografia scientifica "Pedagogia e Alta Sensibilità. Una nuova sfida per l’educazione".
Il premio, promosso dal comitato scientifico dalla Collana Ricerche Educative e Scienze Motorie di Tab Edizioni, è alla sua seconda edizione ed è intitolato alla memoria di Gino Bellagamba, il cattolico ferrarese che, da presidente dell’Associazione italiana maestri cattolici, dirigente scolastico e docente universitario, ha saputo coinvolgere e animare lo spirito dei più giovani.
“Ringrazio la Commissione che mi ha attribuito questo importante riconoscimento e l’Editore Studium che ha saputo credere nel mio progetto - afferma Stramaglia -. Mi dicono che Bellagamba fosse gentile: mi riconosco appieno in questo tratto di gentilezza. L’Alta Sensibilità, scoperta da Elaine Aron, si accompagna spesso a una particolare attenzione nei confronti degli altri".
"L’obiettivo della mia ricerca è stato quello di leggere l’Alta Sensibilità dal punto di vista educativo e didattico: non soltanto psicologico o neuroscientifico. Sono onoratissimo del risultato". Il Premio Resm “Gino Bellagamba” sarà conferito nel mese di gennaio 2026. Per Massimiliano Stramaglia è il sesto Premio scientifico della carriera.
Approda anche a Macerata, dopo un intenso tour di presentazioni in tutta Italia, il libro che riporta alla luce uno dei casi più enigmatici e discussi degli ultimi quarantacinque anni: Il mistero De Rothschild – Le verità dietro al Giallo dei Sibillini, scritto da Francesco Torresi, docente originario di Sarnano e da vent’anni insegnante a Bassano del Grappa (Vicenza).
Il volume, definito da molti “il giallo dell’anno”, ripercorre con precisione giornalistica e rigore documentario la vicenda che, dal 1980, continua a incuriosire e dividere: la scomparsa di Jeannette Bishop May, ex baronessa De Rothschild, e della sua amica Gabriella Guerin, originaria di Ronchis (Friuli), svanite il 29 ottobre 1980 ai Piani di Ragnolo, vicino a Sassotetto. I loro resti furono poi rinvenuti solo nel gennaio 1982, in un boschetto di Podalla di Fiastra.
Una storia dai contorni mai del tutto chiariti — tra ipotesi di “morte bianca” e sospetti di duplice omicidio — che la stampa dell’epoca definì “il Giallo dei Sibillini” o addirittura “il Giallo del secolo”.
Torresi, nel suo lavoro, ha analizzato l’enorme mole di articoli, dossier e documenti nazionali e internazionali, ma anche raccolto nuove testimonianze e dettagli inediti provenienti dal territorio marchigiano. Centrale nel libro è la figura del geometra Nazzareno Venanzi, tecnico incaricato da Jeannette per la ristrutturazione di un cottage a Schito, la cui versione dei fatti apre scenari mai esplorati prima.
L’autore presenterà il libro giovedì 30 ottobre alle ore 16 presso la Sala Castiglioni della Biblioteca Comunale Mozzi Borgetti di Macerata (piazza Vittorio Veneto), insieme a Giorgio Iacobone, dirigente della Digos di Macerata all’epoca dei primi fatti, e al giornalista Maurizio Verdenelli.
Un appuntamento da non perdere per gli appassionati di misteri irrisolti, storia locale e cronaca nera d’autore.
La provincia di Macerata si conferma tra le più virtuose delle Marche nella gestione dei rifiuti urbani. Secondo il Rapporto Rifiuti Urbani Marche 2024 pubblicato da ARPAM, i 55 comuni maceratesi hanno raggiunto una media del 73,62% di raccolta differenziata, superando ancora una volta l’obiettivo del 65% fissato dalla normativa nazionale e mantenendosi sopra la media regionale, pari al 71,9%.
Nel 2024, in provincia di Macerata sono stati raccolti 113.839 tonnellate di rifiuti differenziati e 40.791 tonnellate di rifiuti indifferenziati, per un totale di 154.631 tonnellate di rifiuti urbani. Ogni cittadino maceratese ha prodotto in media 510 chilogrammi di rifiuti, di cui oltre 370 chilogrammi avviati a raccolta differenziata.
Dalle tabelle ARPAM emerge un quadro complessivamente positivo per gran parte del territorio. Molti comuni hanno superato ampiamente il 75% di differenziata, con risultati particolarmente buoni nelle aree collinari e montane dove il sistema “porta a porta” è ormai consolidato. Appignano (oltre l'80%), Treia (sopra il 77%), Cingoli (oltre il 76%), Caldarola (oltre il 76%) e Tolentino (vicino al 75%) figurano tra i centri più virtuosi. Anche il capoluogo, Macerata, mantiene buoni livelli con una percentuale di raccolta differenziata che sfiora il 73%, in linea con la media provinciale.
Alcuni comuni dell’alta valle del Potenza e dell’entroterra mostrano ancora margini di miglioramento, con percentuali intorno al 65-68%, appena sopra la soglia minima. ARPAM evidenzia che le differenze locali dipendono anche dai sistemi di raccolta adottati e dal livello di diffusione del compostaggio domestico, che contribuisce a ridurre la produzione di rifiuti organici avviati agli impianti.
A livello provinciale, la frazione organica resta la componente principale della raccolta differenziata, seguita da carta e cartone e plastica. Nel complesso regionale, le Marche hanno raccolto oltre 146.000 tonnellate di rifiuto organico e più di 102.000 tonnellate di carta e cartone; la provincia di Macerata, che ospita anche impianti di recupero cartario, contribuisce in modo rilevante a questi risultati.
Nel 2024, le Marche hanno prodotto complessivamente 768.415 tonnellate di rifiuti urbani, con un lieve aumento rispetto all’anno precedente (+0,29%). La raccolta differenziata regionale ha interessato 553.000 tonnellate, pari al 71,97%, confermando un trend di stabilità dopo anni di crescita costante.
Arpam sottolinea che la provincia di Macerata "si distingue per la qualità del servizio e per il forte radicamento della cultura ambientale". L’agenzia aggiunge che "il prossimo passo è aumentare l’autosufficienza impiantistica e ridurre ulteriormente il rifiuto residuo pro capite".
La collaborazione tra cittadini, gestori e amministrazioni comunali continua dunque a essere il punto di forza del territorio, che anche nel 2024 consolida la propria posizione tra le province più attente all’ambiente e alla sostenibilità.
I dati in forma grafica:
l Comune di Recanati ha approvato, con delibera del Consiglio comunale, un passaggio cruciale nel percorso di riapertura dell’ex Hotel Gallery. Con la decisione di ieri, l’amministrazione ha infatti formalizzato il trasferimento della proprietà superficiaria da Banca Intesa Intrum alla GMB S.r.l. di Porto Recanati, società composta da imprenditori del territorio che otterrà in concessione l’utilizzo della struttura.
L’accordo sancisce così la rinascita di uno dei simboli dell’accoglienza cittadina, con l’obiettivo di riportare in funzione un albergo a quattro stelle dotato di servizi di alta qualità e comfort moderni. Un passo che segna un deciso potenziamento della ricettività turistica della città leopardiana.
Soddisfatto il sindaco Emanuele Pepa, che ha voluto sottolineare il valore strategico dell’operazione:
“Con questo importante passaggio – ha dichiarato – abbiamo realizzato un obiettivo atteso da anni. Il ritorno di una struttura ricettiva a quattro stelle, richiesta da tanti turisti, è essenziale per lo sviluppo del turismo a Recanati. Dopo l’accordo con l’Ente Chiesa San Filippo Neri per l’apertura dell’Ostello a Villa Colloredo, questo è un altro risultato cardine per la crescita della città”.
Il primo cittadino ha poi ringraziato tutti coloro che hanno contribuito al risultato, dall’assessore al Patrimonio Sabrina Bertini ai dirigenti comunali, dai consulenti al segretario comunale. Un ringraziamento speciale è andato alla GMB S.r.l., “che ha deciso di investire nel nostro territorio e di ridare vita a una struttura che appartiene alla storia di Recanati”.
L’ex Hotel Gallery, situato all’interno del Seminario cittadino e di proprietà comunale, sarà gestito da GMB attraverso una concessione pubblico-privata, con garanzie aggiuntive per l’Ente grazie a un addendum fideiussorio a carico della società.
Il progetto prevede ora un intervento di ristrutturazione completo, finalizzato a restituire alla città una struttura moderna, funzionale e all’altezza dei flussi turistici che ogni anno animano la patria di Leopardi.
“Benvenuta GMB e grazie a chi crede nelle potenzialità del territorio – ha concluso il sindaco Pepa –. Recanati è pronta a riabbracciare un’eccellenza della sua ricettività alberghiera”.
Le Federazioni di categoria Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs delle Marche esprimono vicinanza e solidarietà ai lavoratori coinvolti nell’assalto ai due furgoni portavalori della società Mondialpol, avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri lungo l'autostrada A14.
Le sigle sindacali sottolineano come l’attività delle guardie giurate impiegate nel trasporto valori resti "una delle più esposte a rischi e aggressioni", con episodi che si ripetono in tutto il Paese, spesso con gravi conseguenze per la sicurezza e la salute degli operatori.
"Vogliamo evidenziare le criticità del settore - spiegano le segreterie regionali - e sollecitare interventi urgenti, sia nel confronto con le associazioni datoriali che con le istituzioni". I sindacati ricordano che, nonostante le proposte avanzate al Ministero dell’Interno per migliorare la sicurezza dei portavalori, "nessuna risposta concreta è finora arrivata". Rimasta senza esito anche la richiesta di incontro sulle piattaforme regionali, che includono "misure legate alla salute, alla sicurezza e alla contrattazione integrativa".
"Le responsabilità delle guardie armate - prosegue la nota - non sono commisurate al salario percepito. Molti lavoratori sono costretti a turni massacranti, con numerose ore di straordinario, aumentando così i rischi di incidenti e malattie professionali".
Le federazioni chiedono maggiori tutele e il rispetto del contratto nazionale, denunciando un sistema segnato da continui cambi di appalto e gare al massimo ribasso, che spesso mettono in pericolo le condizioni contrattuali e salariali dei dipendenti. A questo si aggiunge la diffusione di contratti "pirata", con retribuzioni più basse e minori diritti, situazione che costringe i sindacati a continui interventi legali per tutelare i lavoratori.
Le segreterie marchigiane di Filcams, Fisascat e Uiltucs rinnovano dunque le loro richieste al Ministero dell'Interno e alle associazioni datoriali, invitando anche la Regione Marche a farsi parte attiva nel sostenere la sicurezza e la dignità dei lavoratori del settore della vigilanza privata e del trasporto valori.
Terminata la costruzione dei piloni è iniziato in questi giorni l'assemblamento dei conci in acciaio delle travi principali che costituiranno il nuovo ponte sul Chienti a Piediripa. Ieri mattina il sopralluogo del presidente della Provincia, Sandro Parcaroli, del vicepresidente Luca Buldorini e del dirigente del settore viabilità, Matteo Giaccaglia, per verificare come sta procedendo l’opera, iniziata il 30 gennaio scorso.
“Voglio ringraziare la ditta Cagnini Costruzioni perché sta rispettando i tempi previsti per la realizzazione di un’opera viaria molto importante per il territorio provinciale e che si inserisce in uno sviluppo complessivo più ampio, penso ad esempio alla Mattei – Pieve, con il nuovo svincolo di Campogiano, al nuovo sottopasso di via Roma, senza dimenticare però lo sviluppo anche della vallata del Potenza, a cui la Provincia sta lavorando da mesi", ha commentato Parcaroli.
Il ponte, per una lunghezza complessiva di 180,45 metri, sarà realizzato in acciaio e calcestruzzo e permetterà di passare dall’attuale viabilità a due corsie alle future quattro corsie (due per ogni senso di marcia). Prevista anche la realizzazione di una pista ciclopedonale sul lato destro del ponte (direzione Corridonia-Macerata), a due corsie, larga 2,50 metri che permetterà anche la discesa verso le sponde del fiume Chienti, sia dal lato Corridonia che dal lato Macerata.
Il progetto prevede anche l’allargamento della strada esistente, verso nord, fino alla rotatoria di intersezione tra la Provinciale 34, la strada 485 e la Provinciale 63 nel comune di Macerata e, verso sud, fino alla rotatoria in prossimità del centro commerciale "CorridoMnia".
L’importo complessivo dei lavori ammonta a 9.782.983,82 euro, finanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. "Una volta terminato l’assemblamento dei conci, si procederà con il sollevamento delle travi e il posizionamento sui piloni, mentre le saldature avverranno in quota - ha aggiunto Buldorini -. Siamo molto soddisfatti di come stanno procedendo i lavori e, una volta terminata l’opera, ci permetterà di andare a sistemare anche il vecchio ponte per il quale è già previsto uno specifico finanziamento. Come amministrazione abbiamo investito e continueremo a farlo fino all’ultimo giorno del nostro mandato sulla sicurezza stradale".
Oltre 40 chilogrammi di marijuana sono stati sequestrati dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Civitanova Marche all’interno di cinque colli giacenti presso l’hub di una società di spedizioni. Il destinatario dei pacchi è stato identificato e denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Macerata.
L’operazione rientra nei servizi di prevenzione e contrasto ai traffici illeciti di sostanze stupefacenti, rafforzati in seguito alle indicazioni del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. I militari hanno monitorato i magazzini dei corrieri espressi presenti sul territorio, controllando i colli in arrivo e in partenza per individuare eventuali spedizioni sospette.
Durante uno di questi controlli, alcuni pacchi emanavano un forte odore di sostanza stupefacente e non erano corredati da documentazione che ne giustificasse il contenuto. Dopo aver contattato il rappresentante legale della società e aver ottenuto la presenza di un delegato, i finanzieri hanno proceduto all’ispezione, rinvenendo al loro interno complessivamente oltre 40 chilogrammi di marijuana, subito sottoposti a sequestro probatorio.
Il destinatario, individuato in modo univoco, è stato denunciato a piede libero, nel rispetto della presunzione di innocenza fino al termine degli accertamenti. L’operazione si inserisce nel più ampio dispositivo di contrasto al traffico e allo spaccio di droga sul territorio maceratese, confermando l’impegno costante della Guardia di Finanza nella tutela della salute pubblica e nella salvaguardia della sicurezza dei cittadini.
È di tre persone arrestate il primo bilancio dell’indagine sull’assalto al portavalori avvenuto ieri lungo l’autostrada A14, tra i caselli di Porto Recanti e Civitanova Marche (leggi qui). Un episodio definito dal procuratore della Repubblica di Macerata, Giovanni Narbone, "di particolare gravità e con un forte eco sulla stampa".
Durante la conferenza stampa tenutasi questa mattina presso il Comando provinciale dei carabinieri, Narbone ha ricostruito i primi sviluppi dell’inchiesta, parlando di una rapina pluriaggravata compiuta con "l’utilizzo di armi da guerra" da parte di un gruppo di professionisti del crimine.
"Ci troviamo di fronte a soggetti difficili da contrastare – ha spiegato Narbone – perché agiscono con estrema velocità. Nell’immediatezza del fatto siamo riusciti ad arrestare tre persone coinvolte, una delle quali ferita al polpaccio destro e trasportata prima all’ospedale di Civitanova e poi a Torrette. Anche le altre due persone fermate sono complici, trovate in possesso di munizioni da arma da fuoco, chiodi a quattro punte e una maschera, nei pressi di un varco normalmente chiuso della sede autostradale”.
Il procuratore ha sottolineato la prontezza dell’intervento dei carabinieri, che sono stati allertati “grazie alla segnalazione di alcuni cittadini”. “Questo – ha aggiunto – dimostra quanto la collaborazione della popolazione sia fondamentale. Solo attraverso la rapidità di segnalazione è stato possibile intervenire con tempestività e raccogliere subito elementi utili per gli accertamenti e per l’identificazione dei responsabili”.
Secondo le prime ricostruzioni, il commando avrebbe tentato il colpo contro un furgone portavalori e due mezzi di scorta, con un bottino potenziale di circa tre milioni di euro. Durante l’assalto sarebbero stati sparati colpi d’arma da fuoco, prima contro gli pneumatici e poi in direzione dei conducenti, circostanza per la quale la Procura sta valutando anche l’ipotesi di tentato omicidio.
I reati ipotizzati sono molteplici: rapina pluriaggravata, porto di armi da guerra, interruzione di pubblico servizio per il blocco delle strade, oltre a una serie di reati "satellite" legati ai veicoli rubati e utilizzati per il colpo. “Abbiamo tanto materiale su cui lavorare – ha detto Narbone – per proseguire con gli approfondimenti necessari all’identificazione e alla cattura di tutti i componenti della banda. Ne abbiamo stimati circa sette, ma il numero potrebbe essere anche superiore per la complessità con cui il colpo è stato pianificato”.
Il procuratore ha infine ribadito la soddisfazione per il primo risultato operativo: “Come rappresentante della Procura non posso che rallegrarmi per il lavoro svolto dai carabinieri. È un risultato importante e quasi unico, che ci permette di proseguire le indagini con un quadro già solido di elementi investigativi”.
Il colonnello Raffaele Ruocco, comandante provinciale dei Carabinieri di Macerata, ha sottolineato la complessità e la pericolosità dell’azione criminale. "È un colpo che ha pochissimi precedenti per organizzazione e mezzi utilizzati", ha dichiarato. "L’attenzione dei cittadini è stata decisiva per la cattura di alcuni individui, incaricati di garantire la sicurezza della fuga. Il gruppo era particolarmente attrezzato: disponeva di motociclette, chiodi, un furgone di supporto e un disturbatore di frequenze".
Ruocco ha ringraziato i militari e le forze di polizia per l’efficace collaborazione: "La sinergia tra la nostra stazione e la Polizia ha permesso di ricostruire rapidamente la dinamica dei fatti e intervenire anche sul luogo dove si era verificata l’esplosione di un veicolo. Il soggetto ferito, trovato nei pressi di un vivaio, è stato soccorso dal proprietario, al quale poi è stato sottratto un furgone per la fuga. L’assalto è avvenuto intorno alle 17:45 e non è riuscito grazie ai sistemi di sicurezza speciali installati sui mezzi portavalori, che si attivano automaticamente in casi come questo".
Il comandante dei carabinieri di Civitanova, Angelo Chiantese ha invece ricostruito i fatti: "Attraverso alcune segnalazioni siamo giunti in una stradina di campagna adiacente a un accesso secondario collegato alla sede autostradale. Sul posto abbiamo rinvenuto un furgone predisposto per la fuga, al cui interno erano presenti motociclette, disturbatori di frequenza e chiodi a quattro punte. Erano circa le 17:20 e abbiamo immediatamente innalzato lo stato di allerta.
"Nel frattempo, sulla sede autostradale, il fatto era in corso - ha proseguito Chiantese -. I malviventi hanno affiancato in corsa i furgoni portavalori della Mondialpol, aprendo il fuoco con fucili d’assalto Kalashnikov e lanciando chiodi sulla carreggiata, riuscendo così a bloccare i mezzi. Hanno tentato più volte di aprirli, ma senza successo - come confermato dai sistemi di sicurezza dei blindati - intorno alle 17:45. Non riuscendo nel loro intento, si sono dati alla fuga, abbandonando anche un veicolo, una Maserati, e uscendo dall’autostrada, verosimilmente perché uno dei componenti della banda era rimasto ferito".
"Durante la fuga, udendo l’arrivo delle sirene dei carabinieri, hanno dato fuoco ai veicoli per poi abbandonarli - ha spiegato il comandante della stazione di Civitanova Marche -. Hanno quindi tentato di impossessarsi di altre auto e si sono diretti verso un vivaio, dove - mentre il ferito veniva soccorso dal vivaista - altri tre complici hanno rubato il furgone dello stesso vivaista, trovando le chiavi all’interno. Il ferimento del malvivente sarebbe riconducibile a un colpo esploso da una delle guardie giurate di scorta ai furgoni".
"Sono in corso accertamenti balistici per confermare questa ipotesi. Tre persone, tutte di origine pugliese e con precedenti penali, si trovano attualmente in stato di fermo: due facevano parte del gruppo predisposto per la fuga (il 43enne Savino Pugliese e il 51enne Giuseppe Rubbio), mentre il terzo è il ferito (il 56enne Savino Costantino), coinvolto direttamente nel tentato assalto. Grazie alla collaborazione con la Polizia di Stato, le indagini proseguono per l’identificazione degli altri membri della banda. Secondo le ricostruzioni, il colpo è stato portato avanti da almeno sette persone", ha concluso Chiantese.
Un weekend da ricordare per Montefano, che sabato 25 e domenica 26 ottobre ha ospitato la prima edizione marchigiana di “Monumenti Aperti”, la grande iniziativa nazionale dedicata alla valorizzazione del patrimonio culturale. Il debutto nella nostra regione si è concluso con un bilancio più che positivo: oltre 600 visitatori hanno affollato il Teatro La Rondinella e il Ciclo Museo, accolti da 81 giovanissimi ciceroni provenienti dall’Istituto Comprensivo “Luca Della Robbia”.
L’inaugurazione ufficiale si è svolta sabato pomeriggio con il taglio del nastro da parte del sindaco Angela Barbieri e del vice sindaco Mirco Monina, alla presenza degli studenti e dei primi curiosi. «La gioia più grande è stata vedere i ragazzi vivere e raccontare con naturalezza i luoghi della cultura – ha commentato il sindaco Barbieri –. È un’iniziativa che fa crescere il paese, e siamo orgogliosi che Montefano sia stata la prima località delle Marche a ospitarla».
A rendere unica l’esperienza sono stati i ragazzi, riconoscibili dai loro “cappellini rossi”, che hanno guidato i visitatori con competenza ed entusiasmo. Gli alunni della classe 5ªA della scuola primaria “Olimpia” hanno portato in scena uno spettacolo originale scritto per l’occasione, replicato ben sette volte nei due giorni. Le classi 3ªA e 3ªB hanno invece curato una mostra di disegni, plastici e poesie allestita nel foyer del teatro, leggendo i propri componimenti davanti a un pubblico partecipe.
Gli studenti della classe IIC della scuola secondaria “Falcone e Borsellino” si sono invece trasformati in vere e proprie guide museali, accompagnando i visitatori tra curiosità storiche e aneddoti, oltre a presentare un progetto speciale: il podcast “Volare, alla scoperta di Montefano”, scritto e registrato interamente da loro e già disponibile sulle principali piattaforme di streaming.
“Monumenti Aperti”, promosso a livello nazionale dall’associazione cagliaritana Imago Mundi OdV, mira a sensibilizzare i cittadini sull’importanza del patrimonio storico e artistico attraverso visite guidate e attività educative. Il presidente nazionale Massimiliano Messina ha espresso soddisfazione per l’entusiasmo con cui Montefano ha aderito al progetto.
L’evento è stato curato dall’Associazione Culturale La Rondinella, con il coordinamento del regista Marco Bragaglia e il supporto di Inkal Comunicazione, sotto il patrocinio del Comune di Montefano.
Un ringraziamento speciale è stato rivolto alla dirigente scolastica Filomena Maria Greco e alle insegnanti che hanno seguito passo dopo passo gli studenti nel loro percorso formativo e artistico.
Per due giorni, Montefano ha dimostrato come la cultura possa essere un motore di comunità e partecipazione. Tra applausi, curiosità e visite guidate sold-out, il borgo si è trasformato in un grande laboratorio di storia e creatività, con protagonisti i più giovani.
Un successo che lascia ben sperare per le prossime edizioni e che, come ha sottolineato il sindaco Barbieri, «ha saputo unire scuola, istituzioni e cittadini in un unico grande abbraccio culturale».
In vista dell'aumento dell'affluenza di cittadini nella zona del cimitero comunale durante le festività di Ognissanti e della Commemorazione dei defunti, il comune di Macerata ha adottato una nuova ordinanza della polizia locale che sarà in vigore da mercoledì 29 ottobre fino a lunedì 4 novembre.
Il provvedimento prevede una serie di misure temporanee per regolare la circolazione e garantire la sicurezza nell'area di contrada Vallebona, interessata come ogni anno da un notevole incremento del traffico. In base alle necessità, il personale della polizia locale potrà disporre il divieto di transito lungo la contrada, consentendolo soltanto ai residenti e ai veicoli a servizio di persone invalide. Limitazioni sono previste anche per l’area antistante l’ingresso del cimitero, dove potranno accedere esclusivamente i mezzi a servizio di persone diversamente abili e quelli di pubblica utilità.
L’ordinanza stabilisce inoltre il divieto di sosta con rimozione forzata nei tratti adiacenti al civico cimitero e lungo la strada che conduce all'area di parcheggio e all'elisuperficie, sul lato destro in uscita e nei punti regolarmente segnalati. Analogo divieto sarà in vigore, durante gli orari di apertura del cimitero, anche negli stalli a ridosso del muro di contenimento di via Pancalducci, fatta eccezione per i veicoli a servizio di persone con disabilità o delle forze di polizia.
Per sabato 2 novembre, in occasione della commemorazione dei defunti, è inoltre previsto il divieto di sosta con rimozione forzata in via Pancalducci, dalle ore 8 alle 11, nel tratto antistante il Santuario di Santa Maria delle Vergini, dove potrà essere celebrata la messa in caso di maltempo. Nella stessa giornata, dalle 8 alle 12, sarà in vigore anche il divieto di transito nell'area di accesso al cimitero, con deroga solo per i mezzi delle persone diversamente abili, dei servizi di pubblica utilità e delle forze di polizia.
L'amministrazione comunale di Macerata invita i cittadini a prestare attenzione alla segnaletica temporanea e a collaborare con il personale in servizio, al fine di agevolare lo svolgimento ordinato e sicuro delle celebrazioni legate alle festività di Ognissanti e della Commemorazione dei defunti.
Una raccolta di firme per denunciare lo stato di degrado di via Ancona, a ridosso della ferrovia e del sottopasso che collega con via Alfieri. Sono circa ottanta i residenti che hanno sottoscritto un documento consegnato nei giorni scorsi all’ufficio protocollo del comune di Macerata, indirizzato al sindaco Sandro Parcaroli e all'assessore competente Paolo, per chiedere interventi urgenti di pulizia, manutenzione e sicurezza.
Nel testo, i cittadini descrivono una situazione di abbandono protratta da anni, nonostante - scrivono - "i tanti solleciti fatti agli uffici comunali e i sopralluoghi della polizia locale". A firmare la denuncia anche i portavoce Elvio Cingolani, Giuseppe Camoranesi, Romeo Renis, Stefano Caraffa e Domenico Sirocchi.
Tra i problemi segnalati figurano sporcizia diffusa, erba incolta, presenza di ratti, un’area dietro i bidoni dei rifiuti trasformata in “discarica a cielo aperto” e telecamere di videosorveglianza non funzionanti. Particolare preoccupazione viene espressa per il sottopasso pedonale che collega via Ancona a via Alfieri, utilizzato ogni giorno da residenti, famiglie e studenti diretti ai Salesiani o al supermercato. “Il sottopasso – si legge nel documento – è completamente abbandonato, con muri imbrattati da scritte e disegni osceni, cattivo odore, pavimentazione pericolosa e nessun deterrente contro il vandalismo”.
I residenti lamentano inoltre una scarsa illuminazione in alcuni tratti e la presenza di esche per topi lasciate in modo improprio, potenzialmente pericolose anche per gli animali domestici.
Nella lettera di accompagno, i cittadini spiegano di aver più volte segnalato la situazione all’Ufficio ambiente, alla Polizia locale e alle Ferrovie, "senza ottenere alcun intervento risolutivo" "Questa condizione - scrivono - suscita un forte sentimento di insicurezza, abbandono e mancanza di igiene, con ripercussioni negative sulla qualità della vita di chi abita e frequenta la zona".
La richiesta al Comune è chiara: ripristinare decoro, sicurezza e pulizia in un’area che - affermano i residenti - "merita dignità e attenzione dopo anni di incuria".