Provincia Macerata

Matelica, Belisario è la 'Cantina Cooperativa dell'anno 2025': brinda con 'Tre Bicchieri' sul Gambero Rosso

Matelica, Belisario è la 'Cantina Cooperativa dell'anno 2025': brinda con 'Tre Bicchieri' sul Gambero Rosso

Cantina Cooperativa dell’anno 2025 e Tre Bicchieri per il Cambrugiano Ris. 21, assegnati alla Cantina Belisario di Matelica. Un’eccellenza marchigiana nello strategico settore vitivinicolo nazionale e regionale ha conseguito entrambi i premi che saranno riportati all’interno della prestigiosa e riconosciuta guida ‘Vini d’Italia 2025’ del Gambero Rosso. “Siamo felicissimi e soddisfatti per il riconoscimento Cantina Cooperativa dell’anno 2025, significa che abbiamo sbagliato poco. Il Gambero Rosso per motivi storici, per le tante persone che fanno parte del panel giudicante, per la capillare conoscenza della vitivinicoltura italiana sia a livello di prodotti che di imprese, ha un metro di giudizio molto oggettivo, scevro da preconcetti legati a metodi, modi, filosofie produttive. Quindi essere la Cantina Cooperativa dell’anno nella Guida dei Vini D’Italia 2025 significa solo che è stata evidenziata in Belisario una costanza comportamentale, uno stile, un percorso progettuale, un uso della storia per costruire il futuro, anche un modo pacato, umile ma fiero di fare impresa che insieme hanno costruito un successo”, le parole di Antonio Centocanti, presidente della Cantina Belisario di Matelica, durante la cerimonia di consegna dei premi che si è svolta oggi, 13 ottobre a Roma, Teatro Brancaccio, alla presenza, tra gli altri dei curatori della guida del Gambero Rosso Giuseppe Carrus, Gianni Fabrizio e Marco Sabellico. “Il ‘genius loci’, nell’ambito di un territorio che ci ha dato tutto e al quale abbiamo dato tutto fin dalla nostra fondazione come cantina sociale, sono i motivi conduttori di ogni nostro pensare e fare. Il legame con il territorio supera gli stereotipi e la retorica di quasi tutti gli storytelling del mondo vino: dal 1971 è vita vissuta, non argomento di comunicazione e marketing. Da 54 anni questa azienda lavora per dare motivo di vita ai vigneti dell’Alta Vallesina e per dare dignità ai lavoratori della cantina. E per conseguire questi duplici obiettivi, bisogna produrre vini molto buoni con prezzi giusti, vini che emozionano, vini che si fanno amare”, ha proseguito Centocanti. Un traguardo, certamente. Ma anche un punto prestigioso dal quale ripartire. “Essere Cantina dell’anno 2025 ci consentirà un ulteriore step internazionale con l’anteprima di Chicago del 20 e 21 ottobre prossimi e agli eventi Tre Bicchieri® nel mondo organizzati dal Gambero Rosso”, ricorda il presidente Centocanti. Ma non è certo la ‘vetrina’ che insegue la cantina Belisario, anzi. L’enologo Roberto Potentini, infatti, è già proiettato sul futuro. “I nostri progetti si dividono in due grandi temi: il primo è la conferma continua delle nostre origini, producendo vini come il Cambrugiano, il Meridia, il Del Cerro, i Vigneti B, il San Leopardo, spinti dalla ricerca del miglioramento continuo e della qualità, ma nel solco di stili maturati in 37 anni di vinificazioni di queste etichette. Alla Belisario sappiamo molto bene che l’aspetto più difficile non è il ‘fare’, ma il ‘ripetersi migliorandosi’. E' la lettura della storia presente e la visione del futuro: Animologico, Noi150, le bolle dei Nadir ed altre etichette di progetti vitivinicoli più nuovi e innovativi, sono figli del pensare al futuro. Una filosofia che ci spinge a non produrre e proporre ciò che già gli amanti del vino trovano da altri e copiarli. Noi, alla Belisario, siamo animati nel ricercare l’oltre, il domani, il desiderio futuro dei consumatori, i loro desideri, anticipandoli o determinandoli ex novo”, conclude Potentini. Anche l sindaco di Matelica, Denis Cingolani, ha espresso parole di elogio per la Cantina Belisario e il suo lavoro: “Un premio che la cantina Belisario si merita tutto; siamo veramente orgogliosi di questo titolo che mette in evidenza l’azienda, ma anche l’intero territorio del Verdicchio di Matelica e la nostra città. Mi congratulo con la cantina Belisario e con il suo presidente Antonio Centocanti per questo importante riconoscimento”.

13/10/2024 14:50
Passaggio di campana al Kiwanis Club Macerata: Cesare Tallé succede a Patrizia Papetti (FOTO)

Passaggio di campana al Kiwanis Club Macerata: Cesare Tallé succede a Patrizia Papetti (FOTO)

Il Kiwanis Club Macerata ha celebrato il passaggio di campana tra la presidente uscente, Patrizia Papetti, e il nuovo presidente, Cesare Tallè, in una serata ricca di emozioni, riconoscimenti e prospettive per il futuro. Durante il suo discorso, la presidente Papetti ha espresso grande empatia e gratitudine verso i soci, gli amici e la sua squadra operativa, ringraziando chi ha lavorato al suo fianco in un anno ricco di iniziative e successi per la comunità. All’evento erano presenti figure di rilievo come il Dottor Mario Rosati, i rappresentanti dell’Associazione Piombini Sensini e Patrizia Stefanelli, che hanno contribuito a rendere la serata ancora più significativa. Un momento di particolare rilievo è stato il riconoscimento della socia Barbara Trasatti, premiata dal Luogotenente Governatore Renato Galeotti per il suo impegno nel rilancio dell’immagine del club sui social media. Galeotti ha espresso soddisfazione per l’operato di Patrizia Papetti e delle altre quattro presidenti della XX Divisione, sottolineando il valore della collaborazione e dei progetti realizzati nel corso dell’anno. Il nuovo presidente Cesare Tallè ha presentato la sua squadra, composta da molti soci di lunga data, pronta a proseguire con determinazione e passione il lavoro svolto. La serata è stata allietata dall’esibizione dei ragazzi de La Zandella di Montecassiano, che hanno regalato momenti di gioia e spensieratezza ai presenti. Il Kiwanis Club Macerata è pronto a guardare al futuro con entusiasmo, augurando al nuovo presidente Tallè un anno ricco di prosperità e iniziative. 

13/10/2024 13:50
"Striscia lo Striscione" a Macerata: Cristiano Militello intervista i cittadini per la sua rubrica

"Striscia lo Striscione" a Macerata: Cristiano Militello intervista i cittadini per la sua rubrica

Cristiano Militello, volto noto di Striscia la Notizia e celebre per la sua rubrica "Striscia lo Striscione", ha passeggiato tra le bancarelle del tradizionale mercatino de "Il Barattolo" a Macerata. Militello è stato uno dei protagonisti della giornata di sabato all'Overtime Festival, dove ha presentato il suo libro dall’irriverente titolo "Giulietta è 'na zoccolaforever". L 'evento, svoltosi alle 18:30 in piazza Cesare Battisti, è stato moderato da Nicola Calzaretta, giornalista del Guerin Sportivo. Nel libro, Militello raccoglie alcuni degli striscioni più esilaranti visti negli stadi italiani, mostrando il lato più ironico e creativo dei tifosi. Oltre a partecipare attivamente al festival, ha approfittato della sua permanenza in città per registrare interviste con i cittadini maceratesi, che andranno in onda su Canale 5 fra due settimane all'interno della sua rubrica. Nel pomeriggio, essendo in programma il match di campionato Maceratese-Sangiustese alle 15:00, Militello sarà anche allo stadio Helvia Recina Pino Brizi per intervistare i tifosi prima della partita. 

13/10/2024 13:30
San Severino, col buio smarriscono il sentiero: famiglia soccorsa dai vigili del fuoco

San Severino, col buio smarriscono il sentiero: famiglia soccorsa dai vigili del fuoco

Perdono l'orientamento e smarriscono il sentiero durante la passeggiata: pomeriggio di preoccupazione per una famiglia. Il fatto è avvenuto nella zona di Canfaito, nel territorio comunale di San Severino Marche.  Madre, padre e i due figli non riuscendo più a trovare il sentiero a causa dell'avanzare del buio, hanno lanciato l'allarme al 112 intorno alle 18:30 di ieri. Alla loro ricerca sono partiti i vigili del fuoco di Tolentino e Camerino.  Proprio la squadra di Tolentino - grazie alle coordinate fornite - ha rintracciato i componenti della famiglia, con l'ausilio di un mezzo fuoristrada, nelle vicinanze di Chigiano. Adulti e ragazzi sono stati ricondotti, in buono stato di salute, al luogo di partenza della gita.   

13/10/2024 13:18
"Elezioni americane: Trump o Harris? Nulla cambia, a vincere è sempre il blocco imperialistico dominante"

"Elezioni americane: Trump o Harris? Nulla cambia, a vincere è sempre il blocco imperialistico dominante"

Il giorno delle elezioni presidenziali statunitensi si avvicina sempre più. E allora può essere utile svolgere qualche considerazione critica intorno a questo evento tanto atteso, da cui molti ritengono dipendano le sorti del pianeta. La tesi che intendo esprimere è la seguente: che vinca Donald Trump o che vinca Kamala Harris, a vincere è comunque il blocco oligarchico neoliberale e imperialista ad oggi dominante. Ritengo palesemente mendace e, di più, assurda la narrazione pur largamente diffusa secondo cui bisognerebbe sperare in Donald Trump. Di più, ritengo proditoria e infantile la narrazione stessa secondo cui dobbiamo aspettarci qualche possibile cambiamento radicale proveniente dalla civiltà del dollaro. Parafrasando il mio compianto maestro Costanzo Preve, la Trump-mania di numerosi sedicenti antisistema è una sorta di wishful thinking, ossia una forma di subordinazione e di interiorizzazione della collocazione - fintamente dissidente - nell’impero americano. Come a dire: vorremmo un imperatore buono e non cattivo, vorremmo Traiano (Trump) e non Nerone (Harris). La Trump-mania non è una riflessione dialettica sui nessi tra l’Europa e la civiltà a stelle e strisce, cioè tra la colonia e l'impero. È, invece, semplicemente la forma di interiorizzazione della subalternità: la forma di chi, appunto, preferisce un imperatore buono, senza mai mettere in discussione il proprio ruolo di suddito dell'impero. Anche per questo, come dicevo, non nutro alcuna speranza di cambiamento dalle elezioni americane prossime vetture. Oltretutto, che Donald Trump non rappresenti realmente una possibile alternativa all'ordine vigente mi pare lampante per più ragioni difficilmente confutabili. Anzitutto, sul piano strettamente economico, non dimentichiamo che Donald Trump nel 2017 ha deregolamentato la finanza. E con ciò ha fatto l'ennesimo dono al comparto di Wall Street, o anzi War Street, come ormai sarebbe più opportuno appellarla. La deregolamentazione della finanza ha prodotto il disastro del 2007 e il fatto che anche Trump continui a seguire la via della deregolamentazione ci segnala in modo adamantino non soltanto che nuovi disastri finanziari ci attendono all'orizzonte ma anche che lo stesso Trump è del tutto interno al paradigma che pure dice a parole di voler contrastare. Come non mi stanco di sottolineare, con i suoi modi guasconi e con le sue uscite temerarie, Donald Trump risulta semplicemente una anomalia del sistema neoliberale, del quale è comunque parte integrante. Sul piano geopolitico, poi, non dimentichiamo che Donald Trump è schierato totalmente dalla parte di Israele, in misura non inferiore alla sua rivale Kamala Harris. Addirittura, nei giorni scorsi ha sostenuto la necessità per Israele di colpire i siti nucleari dell'Iran. Nulla da aggiungere, dunque. Per non parlare poi del radicato odio di Trump verso la Cina, un odio su cui recentemente anche il nuovo segretario della NATO, Rutte, gli ha dato sostanzialmente ragione. Come sappiamo, il vero nemico di Washington, soprattutto per l'avvenire, sarà la Cina, e non è da escludersi che la civiltà dell'hamburger utilizzi Taiwan contro la Cina come già ha utilizzato e sta utilizzando l'Ucraina contro la Russia. Insomma, per nutrire speranze in Donald Trump bisogna essere stolti o in cattiva fede, o tutte e due le cose insieme. Con questo, si va di bene, non intendo certo prestare il mio supporto a Kamala Harris. Vorrei anzi dire che peggio di Donald Trump vi è solo lei. Del resto, Kamala Harris non è altro se non un Joe Biden al femminile: visione ultra liberista sul piano economico, prospettiva iper-imperialistica sul versante delle relazioni internazionali, e, dulcis in fundo, difesa a oltranza del capitalismo woke dell'arcobaleno funzionale alla deregolamentazione integrale dell'immaginario. Insomma, nemmeno da Kamala Harris possiamo attenderci qualche cambiamento. Se ella dovesse vincere, allora avremmo semplicemente la continuazione delle sciagurate politiche già poste in essere da Biden. Insomma, di una cosa possiamo essere certi: la salvezza, se mai vi sarà, non arriverà senz'altro da Washington. Potremmo anzi dire che l'imperativo oggi è più che mai quello di salvarsi da Washington.

13/10/2024 12:50
Civitanova, rissa sventata nella notte: movida senza incidenti grazie alle forze dell'ordine

Civitanova, rissa sventata nella notte: movida senza incidenti grazie alle forze dell'ordine

Sabato sera senza particolari incidenti quello appena trascorso a Civitanova Marche. È positivo il bilancio dei servizi straordinari del territorio disposti dal questore di Macerata su input del Prefetto di Macerata e coordinati dal dottor Zenobi, dirigente del locale commissariato di polizia.  Numerosi, infatti, erano gli eventi nei vari locali cittadini, e sicuramente il più attrattivo era quello legato alla presenza presso il "Donoma" del trapper "Simba la Rue" che, come spesso accade, attira pubblico anche dalle zone limitrofe della provincia e non.  La nottata della movida del sabato sera è scivolata via senza problemi particoli, anche grazie all’impiego di un proporzionato servizio di sicurezza  dei locali interessati al divertimento civitanovese. Le uniche problematiche si sono registrate nella fasi di chiusura e deflusso degli avventori proprio al "Donoma". Due gruppi composti da cittadini nordafricani hanno iniziato a litigare, cercando di avere uno scontro fisico. Il massiccio impiego delle forze dell’ordine ha impedito qualsiasi contatto facendo in modo che i due schieramenti non venissero a contatto. Alcuni giovani, però, hanno iniziato una fuga in direzione piazza XX Settembre tentando di spostare il focus della contesa. Personale della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e  della Guardia di Finanza ha - anche in questa occasione - monitorato i due gruppi disperdendo i componenti di entrambe le fazioni. In tre sono stati raggiunti e bloccati dopo aver tentato di scappare. Per accertamenti di rito sono stati successivamente condotti successivamente al locale Commissariato in quanto autori di frasi ingiuriose nei confronti delle forze dell'ordine a seguito delle quali sono stati denunciati.  Si tratta di cittadini stranieri provenienti dalla provincia di Ancona, tutti maggiorenni. Nei loro confronti sono stati adottati anche provvedimenti amministrativi. Complessivamente, al termine del servizio, sono stati accompagnati presso il Commissariato della Polizia di Stato quattro individui, uno dei quali è stata trovato in possesso di 1,8 grammi di cocaina e sarà segnalato alla locale  Prefettura, mentre gli altri tre soggetti, che avevano tentato di iniziare la rissa, tutti tunisini e residenti fuori dalla provincia di Macerata, sono stati denunciati per resistenza a pubblico ufficiale e sanzionati per ubriachezza molesta. Sequestrate, grazie all'unità cinofila della Guardia di Finanza, diverse dosi di stupefacente: in particolare hashish (17.7 grammi) e cocaina (3.3 grammi).     

13/10/2024 12:30
L'illusione del perfetto: chi è l'anima gemella di Narciso?

L'illusione del perfetto: chi è l'anima gemella di Narciso?

Nella mia analisi sulla figura del Narcisista e della sua Vittima, adotterò il maschile per la prima e il femminile per la seconda, per una convenzione puramente grammaticale, considerando che il narcisismo può manifestarsi in entrambi i generi. La Vittima del Narcisista è una persona insicura che, durante l’infanzia, non ha ricevuto l’affetto e la protezione necessari, sviluppando così profonde fragilità. Il Potenziale partner, desideroso di ricevere finalmente le attenzioni e l’amore mancanti nell’infanzia, viene attratto dalla recita del Narcisista, che si mostra con un atteggiamento adulatorio, gentile e solare.  Crede, così, di aver trovato finalmente la cura per le proprie ferite, diventando inconsapevolmente la vittima del suo bisogno di essere amato. Sia la vittima che il suo carnefice portano dentro di sè profonde insicurezze, nate quando erano ancora bambini, ma hanno reagito in modi opposti e speculari. La prima cerca qualcuno da accudire e da comprendere, il secondo tenta di controllare l’altro, instaurando una dipendenza che confermi costantemente la sua superiorità. La vittima si contraddistingue per una forte empatia accompagnata dal desiderio di salvare l’altro, donando tutta se stessa per un ideale d’amore che, in realtà, si rivela essere solo un’illusione. Si crea così un connubio perfetto, un incastro tossico in cui entrambi costruiscono la loro Comfort Zone, basata su un equilibrio ambiguo e confuso. La vittima si barcamena senza alcuna consapevolezza, intrappolata nel  comportamento altalenante del narcisista che alterna dolorosi abusi psicologici a momenti di apparente felicità e amore.  Questi attimi di connessione emotiva la rendono riluttante ad allontanarsi, spingendola a credere di dipendere completamente dal suo carnefice. Le manipolazioni subite l’hanno convinta di non valere e di non poter essere autonoma. Per spezzare queste dinamiche è fondamentale confrontarsi con il mondo esterno dal quale si tende ad estraniarsi e cercare l’aiuto di un professionista che possa accompagnare in un percorso di ricomposizione della personalità frammentata. All’inizio il cammino sarà impegnativo, ma attraverso un profondo processo di consapevolezza, si potrà aprire una nuova via e scoprire una vita libera e felice.  

13/10/2024 11:30
Donna cade col motorino a causa di una buca: quali sono le responsabilità del Comune?

Donna cade col motorino a causa di una buca: quali sono le responsabilità del Comune?

Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, "Chiedilo all'avvocato". In questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato tematiche riferibili al risarcimento danni, soprattutto quelli dovuti alle cadute causa le buche sempre più presenti nei marciapiedi e strade cittadine. Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana alla domanda posta da una lettrice di Macerata, che chiede: "In caso di caduta rovinosa a terra con il proprio motorino a seguito delle buche presenti su di una strada comunale con relativi danni fisici: a quali responsabilità va incontro il Comune?".  Il caso di specie ci porta a quanto già consolidato dalla Cassazione a Sezioni Unite, da ultimo, con la sentenza 20943 del 2022 che "la responsabilità di cui all'articolo 2051 del codice civile ha carattere oggettivo, e non presunto, essendo sufficiente, per la sua configurazione, la dimostrazione da parte dell'attore del nesso di causalità tra la cosa in custodia ed il danno, mentre sul custode grava l'onere della prova liberatoria del caso fortuito, rappresentato da un fatto naturale o del danneggiato o di un terzo, connotato da imprevedibilità ed inevitabilità, dal punto di vista oggettivo e della regolarità o adeguatezza causale, senza alcuna rilevanza della diligenza o meno del custode". La responsabilità ex art. 2051 del codice civile ha natura oggettiva e discende dall'accertamento del rapporto causale fra la cosa in custodia e il danno, salva la possibilità per il custode di fornire la prova liberatoria del caso fortuito, ossia di un elemento esterno che valga ad elidere il nesso causale e che può essere costituito da un fatto naturale e dal fatto di un terzo o della stessa vittima.  Tale essendo la struttura della responsabilità ex art. 2051 c.c., l'onere probatorio gravante sul danneggiato si sostanzia nella duplice dimostrazione dell'esistenza (ed entità) del danno e della sua derivazione causale dalla cosa, residuando, a carico del custode - come detto- l'onere di dimostrare la ricorrenza del fortuito. Nell'ottica della previsione dell'art. 2051 c.c., tutto si gioca dunque sul piano di un accertamento di tipo causale (della derivazione del danno dalla cosa e dell'eventuale interruzione di tale nesso per effetto del fortuito), senza che rilevino altri elementi, quali il fatto che la cosa avesse o meno natura "insidiosa" o la circostanza che l'insidia fosse o meno percepibile ed evitabile da parte del danneggiato (trattandosi di elementi consentanei ad una diversa costruzione della responsabilità, condotta alla luce del paradigma dell'art. 2043 c.c.). Al cospetto dell'art. 2051 c.c., la condotta del danneggiato può rilevare unicamente nella misura in cui valga ad integrare il caso fortuito, ossia presenti caratteri tali da sovrapporsi al modo di essere della cosa e da porsi essa stessa all'origine del danno. Al riguardo, deve pertanto ritenersi che, ove il danno consegua all'interazione fra il modo di essere della cosa in custodia e l'agire umano, non basti a escludere il nesso causale fra la cosa e il danno la condotta colposa del danneggiato, richiedendosi anche che la stessa si connoti per oggettive caratteristiche di imprevedibilità ed imprevenibilità che valgano a determinare una definitiva cesura nella serie causale riconducibile alla cosa. Giova richiamare, al riguardo, le lucide considerazioni svolte da Cass. n. 25837 del 2017 (già recepite, fra le altre, da Cass. n. 26524 del 2020 e da Cass. n. 4035 del 2021), secondo cui "la eterogeneità tra i concetti di "negligenza della vittima" e di "imprevedibilità" della sua condotta da parte del custode ha per conseguenza che, una volta accertata una condotta negligente, distratta, imperita, imprudente, della vittima del danno da cose in custodia, ciò non basta di per sé ad escludere la responsabilità del custode. L'esclusione della responsabilità del custode, pertanto, quando viene eccepita dal custode la colpa della vittima, esige un duplice accertamento: (a) che la vittima abbia tenuto una condotta negligente; (b) che quella condotta non fosse prevedibile. "(...) La condotta della vittima d'un danno da cosa in custodia può dirsi imprevedibile quando sia stata eccezionale, inconsueta, mai avvenuta prima, inattesa da una persona sensata. Stabilire se una certa condotta della vittima d'un danno arrecato da cose affidate alla custodia altrui fosse prevedibile o imprevedibile è un giudizio di fatto, come tale riservato al giudice di merito: ma il giudice di merito non può astenersi dal compierlo, limitandosi a prendere in esame soltanto la natura colposa della condotta della vittima". Nel caso specifico della caduta dal motorino in corrispondenza di una buca stradale, non può evidentemente sostenersi che la stessa sia imprevedibile (rientrando nel notorio che la sconnessione possa determinare la caduta del passante) e imprevenibile (sussistendo, di norma, la possibilità di rimuovere il dislivello o, almeno, di segnalarlo adeguatamente); deve allora ritenersi che il mero rilievo di una condotta colposa del danneggiato non sia idoneo a interrompere il nesso causale, che è manifestamente insito nel fatto stesso che la caduta sia originata dalla (prevedibile e prevenibile) interazione fra la condizione pericolosa della cosa e l'agire umano. Pertanto in risposta alla nostra lettrice risulta corretto affermare che: "La caduta dal motorino dovuta ad una buca stradale non può essere catalogata come caso fortuito idoneo a rescindere il nesso causale tra la cosa in custodia al Comune ed il danno subito che dovrà pertanto essere risarcito dall’Ente stesso (Cass. Civ., Sez. III, sentenza n. 4051/2023)". Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.                                                                                      

13/10/2024 11:20
Corridonia, prende a bastonate il rivale: denunciato. A Macerata in due dicono addio alla patente

Corridonia, prende a bastonate il rivale: denunciato. A Macerata in due dicono addio alla patente

Quattro denunciati e due persone segnalate alla Prefettura di Macerata: è il risultato dei servizi di prevenzione svolti nei giorni scorsi dai carabinieri del Comando provinciale.  A Corridonia i militari sono intervenuti in Contrada Sarrocciano, dove era stata segnalata una lite. L'aggressore è stato identificato in un cittadino rumeno pregiudicato, che nascondeva a bordo della sua autovettura un bastone di legno, utilizzato poco prima per percuotere il contendente. L'uomo è stato denunciato per porto abusivo di strumenti atti ad offendere.  A Civitanova è stato deferito all'autorità giudiziaria un uomo incensurato per rapina. Vantando un credito nei confronti di un altro soggetto, si era recato presso l’abitazione del debitore con fare aggressivo e minaccioso, strappandogli dalle mani lo smartphone.  Due persone, inoltre, sono state segnalate al Prefetto per uso personale di stupefacenti: un 24enne, residente in un piccolo comune della provincia, fermato dal nucleo radiomobile di Tolentino mentre era alla guida della sua autovettura, deteneva nell'abitacolo una dose di 0,5 grammi di cocaina. È scattato il ritiro del titolo di guida. Segnalazione anche per un operaio 35enne di Casal di Principe, fermato dalla sezione radiomobile di Macerata, che è risultato in possesso di 0,92 grammi di hashish.  Infine, sempre la sezione radiomobile di Macerata, ha provveduto alla denuncia di due giovanu, un 28enne e un 30enne entrambi residenti nel capoluogo, per guida in stato di ebbrezza alcolica. Il primo aveva un tasso alcolemico pari 0,94 g/l (quasi due volte superiore al limite di legge), mentre il secondo pari a 2,21 g/l (oltre quattro volte superiore al limite di legge). I militari hanno ritirato ad entrambi la patente di guida, mentre i veicoli sono stati affidati a persone di fiducia.

13/10/2024 11:00
Cingoli - Promettono guadagni facili con falsi investimenti via WhatsApp: scovati 4 truffatori

Cingoli - Promettono guadagni facili con falsi investimenti via WhatsApp: scovati 4 truffatori

Truffati rispettivamente per 2mila e 3mila euro due cittadini si rivolgono ai carabinieri di Cingoli. Identificati e denunciati i quattro responsabili: si tratta di pregiudicati, due residenti a Roma e due residenti rispettivamente nelle province di Reggio Calabria e Piacenza.  Dalle indagini è emerso che gli indagati avevano creato, curandone la gestione, un portale internet, dove erano pubblicizzate forme di investimento con rendimenti elevatissimi. I quattro, tramite WhatsApp, contattavano le potenziali vittime e le invitavano a versare il denaro da investire a mezzo bonifico bancario; quindi simulavano guadagni esponenziali, inducendo gli investitori ad impegnare ulteriori cospicue somme in denaro. Al momento della richiesta di riscossione delle somme investite e dei relativi interessi, i malcapitati si rendevano conto di essere stati vittima di un raggiro. Dagli accertamenti effettuati è emerso che il denaro inizialmente veniva accreditato su conti correnti intestati a ditte sull’orlo del fallimento, quindi veniva trasferito in un istituto di credito olandese.  

13/10/2024 10:40
Sant'Angelo in Pontano, non si hanno più sue tracce da giorni: scattano le ricerche di un pastore

Sant'Angelo in Pontano, non si hanno più sue tracce da giorni: scattano le ricerche di un pastore

Pastore fa perdere le sue tracce, si attivano le ricerche. Si tratta di un uomo di 42 anni, di origini romene, che si trovava nel territorio comunale di Sant'Angelo in Pontano per ragioni di lavoro. I soccorsi sono stati allertati nella serata di sabato dal fratello, che da giorni non riesce più a mettersi in contatto con lui telefonicamente.  Sul posto sono giunti subito dieci uomini dei vigili del fuoco oltre ai volontari della protezione civile comunale e ai carabinieri che, esaminata la situazione, hanno deciso di attivare il protocollo per le persone scomparse. Ai fini della ricerca, nella zona di Contrada Perilli, sono impiegati cani molecolari e droni. +++ AGGIORNAMENTO+++ Un’altra squadra di tecnici della stazione di Macerata del Soccorso Alpino e Spelologico Marche è impegnata nelle ricerche del pastore di 40 anni di cui ancora non si ha traccia. Sul posto sono presenti i Vigili del Fuoco, i Carabinieri e la Protezione Civile.     

13/10/2024 09:50
Montecassiano, precipita dal balcone: donna trasferita d'urgenza a Torrette

Montecassiano, precipita dal balcone: donna trasferita d'urgenza a Torrette

Precipita dal terzo piano facendo un volo di circa 6 metri: una donna di 43 anni in gravi condizioni a Torrette. Il fatto è avvenuto nella serata di sabato, intorno alle 21:30, in un'abitazione sita in via La Malfa, a Sambucheto di Montecassiano.  Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118. Gli operatori dell’emergenza, valutate le condizioni della donna, hanno richiesto l'ausilio dell'elisoccorso. La 43enne è stata trasferita all'ospedale regionale in gravi condizioni. Gli operatori dell’emergenza, valutate le condizioni della donna, hanno richiesto l'ausilio dell'elisoccorso. La 43enne è stata trasferita all'ospedale regionale in gravi condizioni.     

13/10/2024 09:40
Tolentino, incidente nella notte lungo la provinciale: quattro feriti, uno grave a Torrette

Tolentino, incidente nella notte lungo la provinciale: quattro feriti, uno grave a Torrette

Scontro frontale nella notte: quattro feriti, un paziente trasferito d'urgenza a Torrette. È il bilancio di un incidente avvenuto poco prima delle 5 del mattino lungo la strada provinciale 77, nel territorio comunale di Tolentino. Ancora da accertare l'esatta dinamica di quanto avvenuto, al vaglio dei carabinieri della locale Compagnia, diretti dal maggiore Giulia Maggi. Violento l'impatto tra le vetture.  Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118 che hanno provveduto alle cure in loco degli occupanti delle vetture. Ad avere la peggio è stato il giovane conducente al volante di una delle due auto coinvolte nel sinistro, un 21enne, per il quale è stato necessario il caricamento in eliambulanza e il successivo trasferimento in codice rosso all'ospedale regionale. Altre tre persone, tutte presenti a bordo della seconda auto, sono state condotte per accertamenti all'ospedale di Macerata.   

13/10/2024 09:23
Morrovalle, schiacciato da un aratro nel capannone: muore 81enne

Morrovalle, schiacciato da un aratro nel capannone: muore 81enne

Mentre sistema alcuni attrezzi nel capannone, un aratro da rimorchio per trattore, sistemato in bilico su una parete, gli cade addosso uccidendolo. L'incidente mortale sul lavoro è avvenuto nel pomeriggio di sabati a Morrovalle dove l'81enne Giovanni Battistelli è deceduto all'interno del proprio capannone, adiacente all'abitazione in via Lazzarini. Il corpo senza vita dell'uomo è stato trovato dalla moglie che era andata a cercarlo e che poi ha fatto la segnalazione. Sul posto, oltre ai sanitari del 118 e della Croce Verde, sono intervenuti i carabinieri della locale stazione per accertare la dinamica dell' incidente avvenuto poco dopo le 16.  

13/10/2024 09:10
Cluentina, zero punti ma tante buone indicazioni per il futuro

Cluentina, zero punti ma tante buone indicazioni per il futuro

Termina con una sconfitta la settimana horribilis della Cluentina (infortuni dei portieri e dimissioni improvvise dell’allenatore, sostituito dal vice Salvucci) di cui si avvantaggia un Monticelli finora a secco di vittorie. Giornata caldissima, quasi agostana che condiziona l’avvio di gara vissuto su ritmi piuttosto blandi. Nella prima frazione di gioco si fanno preferire gli ascolani di mister Settembri guidati dalle folate di Petrucci, dall’incisività di Filiaggi e dalla pericolosità dell’eterno Galli. La prima occasione dell’incontro arriva al 10’: cross di Mariani Gibellieri dalla destra e conclusione di testa di Mattei che trova Amico reattivo e pronto a bloccare. Al 14’ è protagonista la Cluentina con l’opportunità più spettacolare del primo tempo: meraviglioso lancio a tagliare da sinistra a destra di Giaconi che pesca Torresi il quale penetra in area e conclude di potenza: il portiere Castelletti non riesce a trattenere poi la difesa sbroglia. Altre due opportunità per il Monticelli: al 23’ Petrucci crossa in area per Galli che manca di pochissimo la conclusione di testa; al 28’ bella apertura per Filiaggi che scatta sul filo del fuorigioco poi conclude di potenza con Amico che, d’istinto, devia in corner. È il preludio al gol (35’) che vede ancora protagonista la coppia Filiaggi-Galli: cross del primo dalla destra e incornata perfetta del secondo sulla quale Amico non può nulla. Nel secondo tempo Salvucci toglie Trobbiani ed inserisce Mancini cercando, in tal modo, di alzare il baricentro della Cluentina; nel contempo l’ingresso di Del Rosso (all’esordio stagionale dopo il grave infortunio) al posto di Giaconi è utile a garantire maggior profondità sulla catena di sinistra. La mossa è azzeccata tanto che, almeno nella prima mezz’ora, si gioca quasi esclusivamente nella metà campo ascolana. Tuttavia ai biancorossi manca spesso incisività negli ultimi metri e la squadra fa una gran fatica a concludere in porta. In tal modo tanto dominio sul piano del gioco non riesce a tradursi nella concretezza del gol. Al 60’ un calcio d’angolo di Mancini trova Menghini a deviare di testa ma Castelletti blocca senza difficoltà; nei dieci minuti successivi la Cluentina colleziona una serie di corner ma non riesce a sfruttarne nessuno: al 71’, a seguito di uno di tali calci d’angolo, si accende una mischia in area dove un difensore ascolano tocca probabilmente il pallone con una mano ma l’arbitro preferisce sorvolare.  Gli ultimi squilli della partita sono del Monticelli con due ripartenze: al 76’ un bel cross di Galli trova Marini pronto alla deviazione in rete, ma Amico riesce a deviare in angolo; all’85’ traversone di Petrucci, nuova conclusione di Marini e nuova ribattuta di Amico quindi la palla finisce sui piedi di Galli che spara altissimo.  La Cluentina esce dal “Tonino Seri” con le pive nel sacco ma sono diversi gli elementi positivi che emergono da questa sconfitta: in primo luogo la crescita di Mancini che sembra finalmente tornato ai suoi livelli standard e che, quando avrà i novanta minuti nelle gambe, potrà fare, come sempre, la differenza; si è visto finalmente in campo Matteo Del Rosso, giocatore di almeno una (se non due) categorie superiori, autore di una prestazione spavalda, con tanta corsa e tante buone indicazioni per il futuro; il carattere e la maturità di tutti i giocatori – nessuno escluso – che hanno dimostrato per l’ennesima volta di saper reagire alle tante avversità di questo primo scorcio di campionato. Concetti condivisi dal presidente Massimiliano Marcolini: "viviamo un momento di grande difficoltà, questo è scontato, ma la squadra ha risposto con una buona prestazione, soprattutto nel secondo tempo. In fondo il Monticelli ha tirato in porta due volte soltanto mentre noi siamo stati quasi sempre, più che nella metà campo avversaria, direi addirittura nella trequarti. Poi, è chiaro, se non segni non vinci e spesso non pareggi neanche. Ne usciremo come sempre con il lavoro, allenandoci intensamente mentre, per quanto riguarda la società, stiamo cercando una guida tecnica appropriata a quella che è la nostra realtà. La prossima settimana dovremo rimboccarci le maniche tutti, nessuno escluso".  Anche Il capitano Marco Menghini sottolinea la reazione della squadra alle difficoltà del momento: "è stato il classico fulmine a ciel sereno, non ce lo aspettavamo. Di fatto la notizia è arrivata solo due giorni prima della partita ed è una situazione difficile da gestire, soprattutto per una squadra giovane come la nostra. Di positivo c’è il fatto che abbiamo dato tutti il massimo e la reazione c’è stata. Forse l’approccio ne ha un po’ risentito, è mancata un pizzico di aggressività all’inizio ma, con lo scorrere dei minuti, abbiamo giocato sempre meglio: ciò sta a significare che la squadra c’è ed è viva". Mister Simone Salvucci è sconsolato, avrebbe voluto un risultato diverso, proporzionale alla qualità della prestazione: "non era facile, viste le condizioni di partenza. Tuttavia debbo fare i complimenti a tutti i ragazzi perché hanno reagito da squadra vera, fatta da veri uomini. L’avversario di oggi era affamato di punti ed è una squadra la cui classifica di certo non rispecchiava il suo valore, oggi si è visto benissimo. Dispiace perché avremmo decisamente meritato il pareggio tanto che, soprattutto nella ripresa, abbiamo sempre avuto in mano il pallino del gioco che però non siamo riusciti a concretizzare. Ci manca ancora un po’ di cinismo e un po’ di coraggio davanti alla porta ma sono certo che sapremo migliorare anche questo difetto".  Che dire a mister Salvucci se non grazie? Ha preso in mano una squadra dall’oggi al domani, l’ha protetta, coccolata e disposta in campo con coraggio, finendo la gara addirittura con quattro attaccanti e un trequartista. L’ha costantemente spronata, incoraggiata e sostenuta per tutti i novanta minuti. E, al fischio finale, ha consolato e fatto i complimenti a tutti. Un vero uomo tra gli uomini.     IL TABELLINO CLUENTINA – MONTICELLI 0-1 CLUENTINA: Amico, Pagliarini, Giaconi (51’ Del Rosso), Kakuli (83’ Camilloni F.), Menghini, Bosetti, Torresi (89’ Pierantoni), Trobbiani (51’ Mancini), Pacini, Camilloni M., Troscé (75’ Cappelletti).  Allenatore: Simone Salvucci   MONTICELLI: Castelletti, Canala, Natalini (84’ Palanca), Santoni, Padella, Vallorani, Petrucci (95’ Cannellini), Mattei (75’ Vespa), Galli, Mariani Gibellieri, Filiaggi (71’ Marini). Allenatore: Cristian Settembri   Arbitro: Francesco Giorgini (Jesi) Assistenti: Nello Grieco, Michele Pio Rinaldi (Macerata)   MARCATORI: 35’ Galli SPETTATORI: circa 150RECUPERO: 2’+ 6’

12/10/2024 19:45
Terzo giorno di Overtime, Da Riccardo Cucchi a Katia Senesi: "Un altro calcio è possibile"

Terzo giorno di Overtime, Da Riccardo Cucchi a Katia Senesi: "Un altro calcio è possibile"

Anche il terzo Giorno di Overtime si è concluso. Molti eventi e incontri interessanti si sono susseguiti nella giornata dell'11 ottobre, ed hanno riempito la città di racconti di sport e cultura. In collaborazione con Unimc, ospite all'Overtime Riccardo Albini, l'inverntroe del Fantacalcio. Un incontro quindi, moderato dal prof Giacomo Gistri, sul fanta gioco ormai più conosciuto al mondo. L agiornata è proseguita con molti Incontri, da Giampaolo Calvarese a Giuseppe Dossena e Massimiliano Verdino, parlare di calcio africano.  Alla Galleria degli Antichi Forni, presente invece Riccardo Cucchi, per parlare del libro "Un Altro calcio è ancora possibile": "Io penso che un altro calcio sia ancora possibile. A condizione naturalmente che il calcio sappia capire che può vivere ancora a lungo rispettando la passione di chi lo segue. Il calcio deve tornare quello degli oratori, il calcio dei bambini non può essere a pagamento. Mi mette tristezza leggere in alcuni parchi vietato giocare a calcio" - si spiega Riccardo Cucchi - "Noi giocavamo dapertutto. Credo che il calcio abbia un debito di riconoscenza negli oratori. Oggi ho l'impressione che la mercificazione anche del calcio dei bambini credi disuguaglianza sociale. Soprattutto credo che questo abbia smorzato il talento. L'altro calcio è un calcio dove si può finalmente tornare a vivere con empatia. appassionati in curva e i bambini per strada. C'è una grande frase di Borges: laddove un bambino prende a calcio qualcosa per strada, li la storia del calcio. Non vorrei si fosse perso questo spirito a discapito della visione di calcio come generatore di profitto". Spostandoci poi al Teatro della Filarmonica, spazio a Gianluca Rocchi e Katia Senesi, per un incontro sul mondo dell'albitraggio. "È stato un momento, quello che mi ha visto entrare a far parte del comitato nazionale Aia, in cui ho avuto il timore di non essere adatta al ruolo. Venivo dal tecnico, quindi questo è un ruolo che non conoscevo nel dettaglio. - ci ha raccontato Katia Senesi - È stato un mettersi in gioco. Poi ho scoperto che quello che era stato fatto in passato non solo da me ma anche dalle altre ragazze in associazione, aveva un pò tracciato il percorso. Questo ha poi portato alla promozione di una terna arbitrale in Serie A. L'arbitro è un'attività particolare ma poco conosciuta si pensa solo che sia qualcuno che fischia e fa un errore". La serata si è conclusa con l'evento al Teatro Lauro Rossi, che ha visto Lele Adani, Nicola Ventola e Antonio Cassano portare sul palco il loro programma Vivaelfutbol. 

12/10/2024 19:18
Riscatto della Settempeda, battuta l'Aurora Treia per 1-0

Riscatto della Settempeda, battuta l'Aurora Treia per 1-0

Il riscatto richiesto alla Settempeda arriva puntuale grazie al bel successo sull’Aurora Treia che interrompe una serie nera di tre sconfitte e fa tornare il sorriso e dà tre punti che fanno bene a morale e classifica. Biancorossi ben diversi da Montecosaro: concentrati, convinti, determinatie capaci di mostrare un bel gioco. Insomma, tutto ciò che nell’opaca prova con la Vigor era mancato oggi lo si è visto e tutto ciò è servito per portare a casa l’obiettivo della vigilia che era quello di cambiare passo, di avere una reazione giusta e confermare che questo gruppo ha qualità e può fare bene. Squadra e tecnico sono da elogiare per come hanno preparato e giocato un match delicato e in campo tutti hanno dato il massimo. Difesa attenta, centrocampo compatto e abile nel girare palla, attacco pungente. Da elogiare quindi tutti i protagonisti, ma non si può non menzionare Nicolas Rango che da ultimo arrivato ha subito esordito facendo molto bene e mettendo la ciliegina sulla torta con il gol partita. Adesso la classifica è sicuramente migliore, ma si dovrà continuare così cercando prestazioni e soprattutto punti a partire dalla prossima gara con la Sangiorgese, trasferta che si prospetta difficile malgrado l’ultimo posto di una rivale delusa e ferita e proprio per questo ancora più temibile. Brutto pomeriggio per una Aurora Treia che conferma le difficoltà di questo avvio di stagione e ora la classifica inizia a preoccupare. A parte qualche guizzo (su tutti quello di Germinale con traversa colpita), la squadra va ancora troppo a sprazzi, non è continua e commette diversi errori sia nella costruzione che in difesa dove soffre un po’ troppo. Il lavoro da fare è ancora tanto, tuttavia il tempo c’è così come le potenzialità per migliorare e risalire la china.   LA CRONACA – Il sesto turno del girone B propone al Soverchia l’atteso derby tra Settempeda e Aurora Treia due squadre che chiedono a questo scontro diretto punti importanti per muovere la classifica (sono appaiate a quota 4) e per uscire da un momento particolare in cui sono mancati risultati (biancorossi ko per tre volte di fila; treiesi con quattro pareggi e un ko su cinque giornate). Il match è sentito e c’è molta attesa e lo si capisce anche dalla splendida cornice di pubblico. Mister Ciattaglia presenta un undici con novità: difesa a tre (Mulinari a sinistra e l’under D’Angelo a destra con l’ex Palazzetti centrale), subito dentro il neo arrivo Rango a centrocampo dove ci sono anche Pagliari, Quadrini e come esterni Massini e Montanari, in attacco dietro Cappelletti c’è Farroni. Nell’Aurora desta sorpresa la panchina per Borrelli e Germinale con mister Cornacchini che si affida ad un 4-3-3 in cui ci sono tre under (Tiberi tra i pali e poi Regueyra e Giuli) e come attaccanti Candidi, Angeletti e Ibii. Pronti via e ritmi subito buoni. C’è equilibrio con le due squadre che cercano di giocare palla e di spingere in avanti. Contatto nell’area ospite che lascia tiepide proteste locali. Candidi, punizione alta, e Ibii, sinistro debole, sono le risposte dell’Aurora. Al 14’ però grosso rischio per i locali: Palazzetti ha una indecisione e perde palla consentendo ad Angeletti di fuggire verso la porta ma è prontissimo in uscita Bartoloni ad anticipare l’attaccante avversario. Primo cambio, forzato, della gara è quello che Cornacchini deve fare per l’infortunato Regueyra che lascia il posto a Bontempo. Al 20’ su angolo avversario ripartenza biancorossa a campo aperto con Farroni che fa viaggiare Quadrini che arriva in area dopo un testa a testa con Petrini: quest’ultimo sembra essere trattenuto per la maglia poi il portiere esce e sembra colpire Quadrini che va giù. L’arbitro sceglie la cosa per lui più semplice, ovvero di non intervenire lasciando giocare. Al 23’ pallone sulla destra per Massini che arriva in corsa e calcia di destro con sfera larga di poco dalla parte opposta. Alza i giri la Settempeda prendendo campo e provandoci un po’ di più in questa parte centrale della frazione. Supremazia che trova giusto premio al 39’: Palazzetti da sinistra taglia l’area con un cross esemplare che trova l’inserimento di Rango che al volo con il destro mette fra palo e portiere. Settempeda avanti grazie al neo arrivo che bagna l’esordio al meglio (esultanza sotto i Boys e poi corsa in panchina per l’abbraccio a Ciattaglia). Squadre al riposo con questo risultato e dagli spogliatoi l’Aurora esce con un doppio cambio che era nell’aria e cioè dentro i due pezzi da 90 Borrelli e Germinale (fuori Giuli e Candidi). Sembra voler prendere campo la formazione treiese, ma la Settempeda quando accelera sembra poter far male e creare pericoli come al 5’ quando un cross morbido da sinistra non viene deviato in porta per un soffio da Rango sempre attivo e pronto ad inserirsi.   Primi cambi anche per la Settempeda: fuori Rango (molto bene alla prima) e Farroni, dentro Dolciotti e l’ex Andreucci. Un ottimo Cappelletti si mette in luce quando riceve in area spalle alla porta, si gira e calcia rasoterra con Tiberi reattivo nel deviare in angolo. Al 17’ Aurora ad un passo dal pari: punizione di Borrelli da sinistra con palla che spiove in area dove Germinale va in spaccata alla deviazione volante andando a colpire una clamorosa traversa. Al 24’ angolo di Quadrini che vede l’uscita imprecisa di Tiberi che consente a Montanari di provare il sinistro che finisce alto. Subito dopo episodio dubbio con gol annullato alla Settempeda su segnalazione dell’assistente di destra: cross rasoterra da sinistra che genera una mischia davanti a Tiberi con doppio tocco di Cappelletti che alla fine spinge la palla in porta ma tutto è reso vano dal fischio arbitrale. Borrelli sbaglia e Andreucci può scattare fin dentro l’area con tiro finale alto. Cornacchini alla mezzora esaurisce le cinque sostituzioni. L’Aurora tenta di imbastire qualche trama ma lo fa con poche idee chiare ed a sprazzi mostrando anche imprecisioni nei passaggi. In tal modo diventa facile per i ragazzi di casa gestire e controllare la situazione senza correre alcun rischio nell’ultimo spezzone di gara, cosa che riesce fino al triplice fischio (5’ di recupero) che porta alla Settempeda una vittoria meritata.   IL TABELLINO   SETTEMPEDA-AURORA TREIA 1-0   MARCATORI: pt 39’ Rango   SETTEMPEDA: Bartoloni, Palazzetti, D’Angelo, Pagliari, Mulinari, Montanari, Quadrini, Rango (14’st Dolciotti), Cappelletti (40’st Roldan), Farroni (14’st Andreucci), Massini. A disp. Braghetti, Piccinini, Eugeni, Rabini, Staffolani Edoardo, Staffolani Alessandro. All. Ciattaglia   AURORA TREIA: Tiberi, Regueyra(17’pt Bontempo), Morresi(21’st Raffaeli), Rozzi, Filacaro, Marini, Candidi (1’st Germinale), Petrini (30’st Micheli), Allegretti, Giuli (1’st Borrelli), Ibii. A disp. Frascarelli, Di Francesco, Romanzetti, Montecchia. All. Cornacchini   ARBITRO: Uncini di Jesi; assistenti Riggio e Rapari di Macerata   NOTE: ammoniti: Rango, Micheli. Angoli: 4-3. Recupero: pt 2’; st 5’

12/10/2024 19:00
Overtime, Beppe Dossena al cortile di Picchio News racconta la 'sua' Africa: "E quell'esperienza con Gheddafi..." (VIDEO e FOTO)

Overtime, Beppe Dossena al cortile di Picchio News racconta la 'sua' Africa: "E quell'esperienza con Gheddafi..." (VIDEO e FOTO)

Nel cortile di Picchio News in corso della Repubblica, in collaborazione con Overtime Festival, è stato ospite nel pomeriggio di ieri Giuseppe Dossena, campione del mondo nel 1982, che dopo una vita da calciatore con le maglie, tra le altre, di Torino e Sampdoria ha vissuto una seconda fase calcistica allenando molte squadre al di fuori dell'Europa tra cui spicca la sua esperienza come ct della Nazionale del Ghana. L 'evento è stato organizzato all'interno del programma di Overtime, e prevedeva la presentazione del libro "Polvere D'oro. il calcio africano come metafora culturale" del fotografo Massimiliano Verdino, presente anch'esso all'evento. Ha moderato l'incontro il giornalista Dario Ronzulli. Un appuntamento che quindi ha portato un approccio al calcio diverso, quello africano, raccontato dalle immagini di Verdino e dai ricordi e gli occhi di Dossena.  "In Africa ho riscoperto il colore, prima scattavo solo in bianco e nero. L'africa era un tripudio di colori, ha spiegato Verdino. Quando ho deciso di andare lì sono anche tornato all'analogico. Ho quindi usato rullini e fotocamere analogiche. Non volevo interferenze di schermi. Lo scatto a cui sono più affezionato è quello della copertina. Ho visto dal campo da calcio questo tifoso e l'ho inseguito per scattargli un primo piano"- ha dichiarato il fotografo sulla genesi del suo progetto e del libro. Ha continuato poi sull'Overtime: "Sono amico del festival. Ho già presentato qui il mio progetto fotografico e cerco ogni anno di partecipare. Cerco ogni anno di rinnovarmi e anche questo è servito come stimolo per riuscire nella creazione del libro". Abbiamo poi ascoltato Giuseppe Dossena, sulla sua esperienza in Africa: "Mi ricordo tutto di quel periodo. Devi aver passione per il calcio e voglia di scoprire ed esplorare qualcosa di diverso. L'ho praticamente visitata tutta, avendo seguito le nazionali del Ghana, maschili e femminili. Il calcio africano è appassionate. I colori, gli odori, la luce. Sono esperienze che ti segnano. Overtime è stato un ottimo contenitore per raccontare questa storia parlando anche del libro di Massimiliano. Abbiamo vissuto insieme alcuni periodi in Ghana. Oggi è stato facile per me aprire l'album dei ricordi". E poi un commento sulla Nazionale italiana odierna: "Sono due Mondiali che rimaniamo a fare gli spettatori. Non dovrebbe essere così per il terzo. Abbiamo bisogno di lavorare molto per trovare il modo di essere protagonisti. In assenza di talenti, però, la voglia, il carattere e l'organizzazione possono far la differenza. dobbiamo mettere in campo queste qualità".  L'incontro quindi, oltre che raccontare la genesi del libro di Verdino, è stato un tuffo nell'album dei ricordi di Dossena. Dall'esperienza in Ghana a quella in Libia, dove ha dovuto interfacciarsi con il figlio di Gheddafi, Saadi: "Quando segnava regalava un'autovettura a tutta la squadra, se però la partita dopo andava male, le ritirava". Un insieme di fotografie, reali e di racconto, di due persone che hanno toccato una realtà calcistica diversa dalla nostra.    

12/10/2024 17:54
Macerata, condannato per spaccio e irregolare sul territorio: espulso 43enne

Macerata, condannato per spaccio e irregolare sul territorio: espulso 43enne

Espulso un nigeriano irregolare condannato per spaccio.  La polizia di Stato, a seguito dell'intensificazione delle attività sul territorio, ha svolto molteplici controlli in diverse zone della città e in alcuni esercizi pubblici. Nel corso dei servizi, pianificati nell'ambito del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica tenutosi in prefettura, è stato identificato un soggetto nigeriano di 43 anni gravato da una condanna per cessione di stupefacenti, nello specifico eroina, e da numerosi pregiudizi di polizia per reati della stessa natura.  Al controllo effettuato dagli operanti l'uomo, un disoccupato, è risultato irregolare sul territorio nazionale in quanto destinatario di un decreto di rigetto della protezione internazionale emessa dalla Commissione Territoriale di Salerno. Nei confronti del 43enne, il questore di Macerata aveva disposto il rigetto dell'istanza di rinnovo del permesso di soggiorno per la presenza di condanne emesse dall'autorità giudiziaria. Nella giornata del 10 ottobre scorso, in collaborazione con il personale della Squadra Mobile, il personale dell'Ufficio Immigrazione ha notificato il decreto di accompagnamento in frontiera emesso dal questore. Il 43enne è stato accompagnato dal personale specializzato della questura dall'aeroporto di Fiumicino fino a quello della città di Lagos (Nigeria).    

12/10/2024 16:15
Lancia bottiglie piene d'acqua contro l'arbitro: scatta il Daspo per un tifoso della Civitanovese

Lancia bottiglie piene d'acqua contro l'arbitro: scatta il Daspo per un tifoso della Civitanovese

Il questore di Macerata ha emesso un provvedimento di Daspo nei confronti di un 40enne tifoso della Civitanovese, resosi responsabile di lancio di oggetti in campo durante l’ultimo incontro casalingo. Dalla disamina delle immagini effettuate dagli operatori della polizia scientifica, infatti, è emerso che l’uomo avrebbe lanciato delle bottigliette d’acqua piene in campo all’indirizzo dell’arbitro. Il gesto, posto in essere quale forma di protesta nei riguardi delle decisioni da questo adottate nell’ambito della partita, costituisce reato pertanto l’uomo è stato deferito all’autorità giudiziaria per il reato di “lancio di oggetti pericolosi”, come previsto dalla vigente normativa, e successivamente sottoposto alla misura del Daspo. Essa si costituisce nel con divieto di frequentare i luoghi dove avvengono manifestazioni sportive per il periodo di un anno. È al vaglio della polizia di Stato la posizione di numerosi altri tifosi nei cui confronti potrebbero essere adottati ulteriori analoghi provvedimenti.  

12/10/2024 15:30
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