Il Comune di Civitanova Marche ha pubblicato un avviso rivolto alle cartolibrerie e librerie interessate ad accreditarsi per la fornitura gratuita dei libri di testo agli alunni delle scuole primarie residenti in città per l’anno scolastico 2025/2026. Il bando pubblico, con tutte le modalità di partecipazione e il modulo di domanda, è disponibile al seguente link: clicca qui. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare l’Ufficio Servizi Educativi e Formativi.
Sono stati identificati e denunciati dai carabinieri della stazione di Urbisaglia i due uomini ritenuti responsabili del furto avvenuto lo scorso marzo all'interno della chiesa dell'Abbazia di Chiaravalle di Fiastra, nel territorio di Tolentino. Si tratta di un 53enne di origini napoletane, residente a Macerata, e di un 47enne di Corridonia, entrambi già noti alle forze dell'ordine.
Il colpo era stato messo a segno nella notte dell’11 marzo. I malviventi, approfittando della porta laterale lasciata aperta, si erano introdotti nella chiesa e, una volta dentro, avevano forzato un mobile in ferro utilizzato come cassaforte, asportando le offerte dei fedeli, per un bottino di circa 3mila euro.
La denuncia era stata sporta nei giorni successivi dal parroco dell'Abbazia. Immediato '’avvio delle indagini da parte dei carabinieri, che attraverso l’analisi dei filmati del sistema di videosorveglianza e con ulteriori accertamenti info-investigativi sul territorio, sono riusciti a risalire all’identità dei due presunti responsabili. I due uomini sono stati denunciati all'autorità giudiziaria.
Li Matti de Montecò hanno fatto proprio colpo lo scorso febbraio nella prima edizione di Casa Sanremo Performer. Così tanto da essere già stati selezionati per il bis. L'associazione di Montecosaro sarà nuovamente protagonista nella manifestazione nazionale andata in scena prima del Festival al PalaFiori, anzi per la seconda edizione potrà godere di una vetrina migliore.
Il direttore artistico Ermanno Croce e il coreografo Domenico Primotici (ex della trasmissione "Amici") sono nuovamente venuti in città nei giorni scorsi per assistere dal vivo all'esibizione dei bambini del gruppo folk e, a distanza di qualche mese, hanno ribadito il grande apprezzamento. Anzi, alla presenza del sindaco Lorella Cardinali, hanno chiesto espressamente l'esibizione pure dei membri adulti.
Come accennato la seconda volta sarà ancora più bella. Lo scorso febbraio l'associazione si è recata in Liguria esibendosi con otto ballerini di saltarello più un suonatore di organetto (tutti tra i 9 e i 10 anni di età), questa volta potrà giovarsi di uno spazio diverso e maggiore. Li Matti de Montecò beneficeranno di mezz'ora tutta per loro e potranno aggiungere anche momenti esclusivamente canori nonchè sketch in dialetto.
Da sottolineare infine che l'edizione 2026 di Casa Sanremo Performer avrà una durata doppia, arrivando a 15 giorni. "Era già stato motivo di orgoglio partecipare alla prima edizione come unico gruppo folk nazionale - dichiara l'insegnante Monia Scocco - e sarà ancora più bello tornare tra qualche mese anche perchè il formato è stato arricchito. Sul palco del PalaFiori avremo modo di raccontare meglio le nostre tradizioni popolari marchigiane. La nuova chiamata ci riempie di soddisfazione e ci fornisce nuovo slancio per proseguire la nostra attività di salvaguardia e valorizzazione delle tradizioni. Sarà anche una promozione per tutta Montecosaro".
Lunedì 7 aprile, nella suggestiva cornice di Villa Quiete a Montecassiano, si è tenuta la presentazione del Macerata Opera Festival 2025, uno degli appuntamenti culturali più attesi dell’estate marchigiana. L’evento organizzato dal Rotary Club di Macerata ha rappresentato un momento di incontro e condivisione che ha saputo unire cultura, tradizione e solidarietà, come ha sottolineato la Presidente del Club Irene Tedone.
Numerose le presenze istituzionali, tra cui rappresentanti dei Club Service cittadini, autorità Rotariane e Civili che hanno testimoniato l’importanza del Festival nel tessuto sociale del territorio. Il Direttore Artistico Marco Vinco e la Sovraintendente Lucia Chiatti, hanno presentato la 6I Stagione Lirica che si svolgerà dal 18 Luglio al 10 Agosto 2025, nello splendido scenario per la sua unicità, dell’Arena Sferisterio.
In programma tre grandi titoli: "La Vedova Allegra" di Francesco Lehàr in una nuova produzione che inaugurerà la stagione il 18 luglio, insieme ai due grandi capolavori di Giuseppe Verdi: "Rigoletto" e "Macbeth" firmati rispettivamente dai registi Federico Grazzini e Emma Dante. La serata ha visto un momento particolarmente importante per il Rotary Club di Macerata, infatti è stata presentata la XXVI edizione del "Rotary all'Opera", evento che ogni anno rinnova l’impegno del Club cittadino nella promozione della Cultura e nella valorizzazione del connubio tra Amicizia Rotariana e Solidarietà.
Il 19 luglio con "Rigoletto", sarà la data che ospiterà l’evento 'Rotary all'Opera', dove Rotariani italiani ed internazionali si riuniranno per assistere al capolavoro di Verdi, preceduto come da tradizione, da uno speciale momento conviviale rappresentato dalla Cena di Gala presso il Cortile di Palazzo Buonaccorsi a Macerata.
La serata è stata di grande interesse e molto partecipata e ha anche visto la presenza di Francesca d’Alessandro (vicesindaco e assessore alle politiche sociali, inclusione e pari opportunità) e Katiuscia Cassetta (assessore alla cultura del Comune di Macerata".
Serrapetrona ha ospitato un evento di rilevanza organizzato dal Rotary Tolentino, presieduto da Giuseppe Bocci, con un tema di fondamentale importanza per il futuro del settore vitivinicolo: "Il vino tra tradizione, mercato e regole: presente e futuro di un patrimonio italiano". L’incontro, tenutosi alla cantina Alberto Quacquarini, ha visto la partecipazione di esperti del settore e ha offerto spunti di riflessione sulle sfide e le opportunità che il mondo del vino si trova ad affrontare, tra innovazione, tradizione e regolamentazione.
Tra i relatori, Roberto Potentini, enologo e docente universitario, che ha fornito un’analisi dettagliata dei vini dealcolizzati, un settore emergente che sta guadagnando terreno, soprattutto in Paesi come gli Stati Uniti, la California, la Nuova Zelanda, l’Australia e la Francia. Secondo Potentini, sebbene questi vini non rappresentino una minaccia per i consumatori tradizionali, possono attrarre nuovi segmenti di mercato, come quelli delle bevande analcoliche.
"In Italia, il fenomeno è ancora agli inizi, con una regolamentazione che è entrata in vigore solo alla fine del 2024, ma la crescita del settore è già visibile", ha aggiunto Potentini. Potentini ha, inoltre, evidenziato il calo dei consumi di vino, che nelle Marche è passato da 110 litri pro capite nel 1980 a soli 24 litri nel 2023. C’è stata una discesa che si è verificata in particolare dal 2007 in poi.
Ha anche sottolineato come, nonostante questa discesa, la cultura del vino sia diventata sempre più sofisticata, con un forte interesse per l’enoturismo e lo "storytelling" legato alle cantine. Benedetto Ranieri, socio del Rotary Tolentino, ex direttore generale dell’assessorato dell’agricoltura della Regione Marche e moderatore dell’incontro, ha focalizzato l’attenzione sulla viticoltura nelle Marche, descrivendo una regione particolarmente vocata alla produzione vinicola, con oltre 11.000 aziende vitivinicole e 18.000 ettari di terreno coltivato a vigna.
Ha trattato la storia del vitigno. La più antica testimonianza della presenza della vite coltivata è rappresentata da ritrovamenti di reperti inerenti la lavorazione del vino in Mesopotamia. In Italia è arrivata con gli Etruschi. Ha parlato delle difficoltà che il settore sta vivendo o vissuto, come le malattie delle viti e i costi energetici, ma ha anche sottolineato le opportunità offerte dalla tecnologia.
A prendere la parola è stata anche Paola Calafati Claudi, segretario dell’Unesco Tolentino Terre Maceratesi, che ha illustrato l’importanza del “Registro nazionale dei paesaggi rurali di interesse storico” e delle pratiche agricole tradizionali, un’iniziativa fondamentale per la tutela delle tradizioni vitivinicole. Il nutrizionista Roberto Talamonti ha poi condiviso le sue riflessioni sul rapporto tra vino e nutrizione, approfondendo i benefici e i rischi legati al consumo moderato di vino.
La serata è stata, inoltre, un’occasione per degustare alla cantina Quacquarini la vernaccia, vino spumante docg che rappresenta una vera e propria eccellenza del territorio. La produzione di questo vino è limitata a un’area circoscritta che include l’intero comune di Serrapetrona e parte dei comuni limitrofi. La sua particolare tecnica di spumantizzazione, che prevede tre fermentazioni, lo rende un prodotto unico nel suo genere.
Alla serata hanno partecipato, infine, il presidente dell’Unione Montana Monti azzurri di San Ginesio Giampiero Feliciotti, il sindaco di Serrapetrona Silvia Pinzi, il sindaco di Caldarola Giuseppe Fabbroni, il governatore eletto del Distretto 2090 Stefano Gobbi, insieme ai fratelli Luca e Mauro Quacquarini, titolari della cantina insieme alla sorella Monica, che hanno offerto ai partecipanti una visione completa del futuro del vino nelle Marche, tra innovazione, tradizione e sfide del mercato.
L’incontro ha rappresentato un’importante occasione di confronto e crescita per tutti i presenti, con l’auspicio che la cultura del vino marchigiano possa continuare a prosperare, valorizzando le tradizioni e accogliendo le nuove sfide del mercato globale. Al termine c’è stata la cerimonia dell’ingresso di due nuovi soci del Rotary Tolentino, Simone Scisciani, socio unico e amministratore unico dell’impresa edile Scisciani e Frascarelli e Stefano Vissani professionista nell'allevamento del bestiame per la produzione di suini.
La Macagi Cingoli continua a scrivere la storia in Serie A Gold di pallamano e batte anche Pressano, ottenendo la quinta vittoria consecutiva. I ragazzi di Palazzi, infatti, hanno battuto 32-29 la formazione trentina nella 22^ giornata di campionato nel turno infrasettimanale di mercoledì 9 aprile. Al termine di una sfida equilibrata, giocata a viso aperto da entrambe le squadre, i locali sono più lucidi nel finale e riescono a piazzare il colpo del ko. Ora Cingoli è in vantaggio di 3 punti sulla zona play-out occupata proprio da Pressano e Camerano.
PRIMO TEMPO - L’inizio di partita è molto contratto, vista l’importanza della posta in palio. Albanesi neutralizza due tiri, Loizos fa gli staordinari su Stappini. Dopo 3 minuti la sfida si sblocca con il gol di Makhlouf. Fraj pareggia subito, Albanesi ipnotizza Hamouda, Ciattaglia colpisce un palo e Naghavialhosseini non riesce a superare Loizos: il 2-1 di Strappini arriva solo al 7° minuto.
Ne segue un botta e risposta tra le due squadre: la Macagi riesce a portarsi sul +2 sul 5-3 grazie a Ciattaglia e Makhlouf, con in mezzo una traversa colpita da Francesco Rossi. Al 15’, poi, Cingoli conquista il +3 con Renaud-David sul 9-6: poco prima Albanesi aveva detto di no ad Hamouda in ben due tentativi.
Pressano, comunque, è vivo e riesce a rimontare. Sull’11-9, infatti, gli ospiti trovano un break di 0-5 firmato doppio D’Antino, Hamouda, Pilati e Mazzucchi, conquistando il momentaneo +3 sull’11-14 al 24’. In questo frangente Loizos è decisivo su Renaud e Makhlouf. Passano tre minuti e i locali si riportano a -1, con un break messo a segno da Naghavialhosseini e Mangoni al 26’ (13-14). Soria segna il nuovo +2 trentino, ma Naghavialhosseini ristablisce le distanze.
Segue una fase contraddistinta da tanti errori. Fraj impatta sulla traversa, Hamouda non trova lo specchio, Mangoni colpisce un palo, Albanesi neutralizza un tiro di Soria, Loizos è attento su Renaud. Somma dai 7 metri, però, non sbaglia e segna il gol del 15-15 che chiude il primo tempo, con Albanesi che nega per due volte a Pilati di far chiudere agli ospiti il parziale iniziale in vantaggio.
SECONDO TEMPO - L’equilibrio permane anche nella ripresa, con la Macagi Cingoli che riesce a spuntarla con più lucidità. I cingolani piazzano subito un break di 4-1 con Makhlouf, Renaud, Ciattaglia e ancora Makhlouf, riportandosi in vantaggio di 3 reti sul 19-16 al 36° minuto. In questi istanti Albanesi neutralizza un 7 metri a D’Antino, mentre Hamouda colpisce una traversa.
Pressano ci mette due minuti per pareggiare i conti: Strappini fallisce il possibile +4 con un Loizos attento, i compagni mettono a segno uno 0-3 con Mazzucchi, Vagnoni e Hamouda ed è 19-19. Si procede punto su punto: Cingoli resta avanti fino al 22-21, poi subisce l’uno-due ospite con Francesco Rossi e Mazzucchi, parziale di 22-23 al 43’. La Macagi torna avanti subito con Strappini e D’Benedetto (24-23). Sul 26-25 Pressano torna sul +1 grazie agli acuti di Vagnoni e Soria, per il 26-27 al 50’.
Qui i cingolani piazzano l’allungo decisivo. Mangoni pareggia, D’Antino sbaglia de volte, così Renaud firma il nuovo vantaggio locale sul 28-27. Il possibile pari di Francesco Rossi finisce sul palo, così Makhlouf segna il 29-27 al 55’ con uno splendido pallonetto a porta vuota da 30 metri. Hamouda accorcia, poi Pressano sbaglia un tiro in situazione di superiorità numerica da extra-player.
Cingoli ne approfitta e con i gol di Mangoni, Strappini e Renaud vola sul +4 del 32-28 all’alba dell’ultimo minuto. Il gol di Soria serve solo a portare in parità gli scontri diretti, visto il 32-29 dell’andata. La festa del PalaQuaresima può finalmente iniziare.
Tabellino
Macagi Cingoli 32-29 Pressano (15-15)
Macagi Cingoli: Albanesi, Coppola, Jaziri, D’Agostino, D’Benedetto 1, Ciattaglia 4, Naghavialhosseini 3, Mangoni 3, Somma 1, Bordoni, Latini, Strappini 6, Renaud-David 6, Compagnucci, Gigli, Makhlouf 8. All. Palazzi
Pressano: Loizos, Facchinelli, Villotti, Rossi N., D’Antino 5, Rossi F. 1, Mazzucchi 4, Pilati 1, Hamouda 9, Piffer, Folgheraiter, Moser, Vagnoni 2, Soria 4, Fraj 3. All. Dumnic
Arbitri: Dionisi – Maccaroni
(Credit foto: Doriano Picirchiani)
Sala della Biblioteca strapiena per l'evento "Nonne e nonni, un dono prezioso" organizzato dall'assessorato alle politiche sociali ed educative della città di Civitanova Marche nel percorso de "I dialoghi educativi".
L'incontro, aperto a tutta la cittadinanza, ha esplorato, a partire dalla testimonianza di Maria Rosaria Cervellini e Dante Solazzi, nonni di 11 nipoti, tanti meccanismi relativi ai ruoli generazionali e ai legami affettivi e familiari, e anche le dinamiche tra le molte esperienze vissute coi nonni che diventano base e fondamenta per il vivere civico e comunitario.
Il dibattito è stato moderato da Agostino Basile, neuropedagogista clinico e responsabile scientifico della progettualità, che ha illustrato anche diversi riferimenti pedagogici e modelli teorici, legati alle esperienze di quotidianità emerse.
"I Dialoghi Educativi sono una forma di riflessione e interazione reciproca e innovativa con la cittadinanza, che porta sguardi divergenti e nuove prospettive - ha dichiarato soddisfatta l'assessore di pertinenza Barbara Capponi, presente per l'intero evento, che ha portato i saluti istituzionali in apertura e in chiusura - Cosa può portare l'esperienza di una coppia di nonni per la comunità? Abbiamo vissuto un viaggio che ci ha fatto approdare alla risposta a questa domanda con la consapevolezza che la pluralità di concetti e modelli esperita nella relazione coi nonni diviene ricaduta concreta sulla cittadinanza e sulla comunità intera non solo per il grande lavoro che fanno a sostegno delle famiglie, ma per l'incredibile impatto che hanno nella costruzione della identità del nipote e dunque del cittadino di domani".
"La relazione coi nonni fa vivere tutte le dimensioni essenziali che rendono un bambino quello che sarà una persona piena - ha aggiunto Capponi -. Ciò include la trasmissione di valori, la formazione della personalità, lo sviluppo delle competenze sociali ed emotive, e la costruzione di una solida base per la vita adulta e comunitaria. Grazie dunque a tutti i nonni, rappresentati dagli splendidi relatori. Ringrazio loro, il dottor Basile, il Cda della Biblioteca, la Presidente Aggarbati ed i consiglieri presenti, per aver ospitato l'evento, Rachele Villotti per l'organizzazione sempre impeccabile e professionale e ovviamente tutti i presenti che hanno scelto di condividere con noi una serata di crescita e bella riflessione".
Ai presenti è stato rilasciato un attestato di partecipazione. Il prossimo incontro di dialoghi educativi si terrà a maggio, e a breve verranno dati i dettagli della nuova data e del nuovo argomento in discussione.
Da oggi il comune di Matelica subentrerà nell'archivio nazionale informatizzato dei registri dello stato civile (ANSC). Matelica è il 222esimo comune in Italia, nonché il primo all’interno della provincia di Macerata a digitalizzare il proprio servizio anagrafe.
L'istituzione dell'ANSC ha visto la creazione di un’unica piattaforma centralizzata, accessibile a tutti i comuni, che permette la gestione digitale di tutte le operazioni relative all’iscrizione, alla trascrizione, all’annotazione, alla conservazione ed alla comunicazione degli atti negli appositi registri dello stato civile. L’amministrazione comunale della Città di Matelica è molto soddisfatta e fiera di questo importante cambiamento che garantisce una maggiore fruibilità di questo servizio di rilievo per i cittadini e per l'ente.
Confindustria Macerata ricerca per un'importante azienda metalmeccanica un/a impiegato amministrativo (codice annuncio Conf 488_bis). La risorsa si occuperà di attività contabili e amministrative, supportando il team nella gestione delle operazioni fiscali e contabili aziendali.
Mansioni e responsabilità: Registrazione in prima nota delle operazioni contabili; Gestione e liquidazione IVA; Compilazione dei modelli INTRASTAT; Adempimenti amministrativo-contabili vari; Supporto nella preparazione dei bilanci e delle dichiarazioni fiscali. Requisiti richiesti: Diploma di Istituto Tecnico Economico; Buona conoscenza della lingua inglese; Residenza o domicilio a Macerata o nei comuni limitrofi. Precedenti esperienze nel ruolo saranno considerate un plus, ma si valutano anche profili da formare. Sede di lavoro: provincia di Macerata, zona industriale di Sforzacosta.
SECONDO ANNUNCIO - La stessa azienda è anche alla ricerca di un/a addetto al back office commerciale (codice annuncio Conf 489_bis) per la gestione degli ordini estero e Italia. Mansioni e responsabilità: Gestione degli ordini provenienti dal mercato Italia ed estero; Inserimento e monitoraggio degli ordini nel sistema gestionale; Interfaccia diretta con i clienti per aggiornamenti sullo stato degli ordini; Preparazione e invio di offerte commerciali; Supporto al team commerciale per attività di post-vendita. Requisiti richiesti: Ottima padronanza della lingua inglese (scritta e parlata); Residenza o domicilio a Macerata o nei comuni limitrofi; Gradita (ma non indispensabile) esperienza pregressa nel settore metalmeccanico; Buona conoscenza dei principali strumenti informatici e software gestionali. Sede di lavoro: provincia di Macerata, Zona industriale di Sforzacosta.
Gli interessati possono inviare la la propria candidatura tramite la pagina dedicata di Confindustria Macerata (https://lavoro.confindustriamacerata.it/) e a f.dora@faggiolatipumps.it con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali (Reg. UE 2016/679). I presenti annunci sono rivolti ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.
Nuovo duro attacco all'amministrazione comunale da parte di Manola Gironacci, presidente dell'associazione ViviAmo Civitanova, che interviene con una nota dai toni critici sul crescente numero di varianti urbanistiche e nuovi progetti edilizi in città.
"Per questa maggioranza - accusa Gironacci - sembrerebbe che l’unica urgenza per Civitanova siano le varianti e costruire palazzi". Un’accusa che punta il dito su quella che viene definita una gestione "troppo sbilanciata verso l’edilizia, a discapito di bisogni più concreti per la cittadinanza, come l’assistenza agli anziani o lo sviluppo turistico".
Secondo la presidente dell’associazione civica, la popolazione di Civitanova è in calo, invecchia, e le nascite diminuiscono. "Ma mentre i residenti chiedono risposte, l'Amministrazione guarda altrove - prosegue -. Non si costruiscono case di riposo, non si investe sui servizi: si pensa solo al cemento".
Nel mirino anche il progetto "Broccolo" a Fontespina, dove un’ex area campeggio rischia di diventare terreno edificabile. Gironacci auspica che almeno in questo caso venga rispettata la destinazione turistica dell’area: "Speriamo che Fratelli d’Italia faccia valere la propria posizione, portata avanti con coerenza da Pierpaolo Borroni, Angelo Broccolo del comitato CEA e dall’avvocato Siria Carella, oggi nel direttivo di FdI Civitanova".
Non manca un affondo politico interno: Gironacci definisce contraddittoria la gestione delle varianti da parte dell'amministrazione, facendo riferimento a Scocco ed Ercoli, i cui progetti sono stati inizialmente bocciati in consiglio per poi, secondo la nota, assistere a un "via libera" ad altri interventi edilizi.
Infine, l’ex assessore sottolinea la mancanza di una visione turistica: "Siamo ad aprile e non c’è ancora un programma per la stagione estiva, mentre altri comuni hanno già pubblicato gli eventi di Pasqua e quelli in arrivo. È un'amministrazione che parla solo di mattone, dimenticando tutto il resto".
Mai stato così pop! Tra risate e provocazioni il Liceo Classico Filelfo di Tolentino trionfa alla Notte Nazionale con un’esplosione di comicità, genio e creatività: un successo straordinario per lo spettacolo andato in scena lo scorso 4 aprile al Teatro Spirito Santo, in occasione dell’XI edizione della Notte Nazionale del Liceo Classico che si è svolta in contemporanea in 350 Licei italiani e in 17 licei stranieri.
Un'apoteosi di divertimento, passione, talento e originalità ha stupito un teatro sold out fin dal primo annuncio dell’evento. Dopo un originale e ironico cortometraggio introduttivo, girato tra Firenze, Roma e la nuova stazione "Tolentino campus", al grido "il classico si ama", sono saliti sul palco in perfetto stile sanremese, “fil rouge” della serata, i due sfolgoranti presentatori dello spettacolo, gli ex studenti Tommaso Foresi e Leonardo Cruciani, veri showmen che, con la loro conduzione esilarante, fresca e spesso spiazzante, con la battuta sciolta e la sicura presenza scenica, hanno dimostrato di non aver nulla da invidiare ai presentatori professionisti.
Tra una frizzante gag comica e l’altra, un susseguirsi di esibizioni ha travolto e incantato il pubblico in ogni momento dello spettacolo: dall’intensa performance canora del Coro giovanile dell’Istituto "Filelfo", che si è ricostituito ed è tornato per la prima volta dopo sei anni a cantare sotto la direzione del maestro Fabiano Pippa, all'Olimpovision song contest, emozionante coreografia danzata con la quale gli studenti del biennio, per una sera Dei dell'Olimpo, hanno catapultato gli spettatori nel cuore della mitologia greca, facendo brillare una volta di più la bellezza della cultura classica.
L’apice della serata è stato senza dubbio l'attesissima rappresentazione della commedia Lisistrata Smile, liberamente ispirata alla celebre opera Lysistrata di Aristofane, messa in scena per la prima volta nell'Atene del V secolo a.C.. La rivisitazione moderna della commedia aristofanea ha conquistato il pubblico per la sua assoluta e sorprendente originalità, di un’attualità inaspettata e coinvolgente.
A partire dalla spassosa, fresca e irriverente rappresentazione di una classe durante una lezione di greco, la storia segue poi le vicende della testarda Lizzy, che, animata da un carattere focoso e dalla voglia di fare giustizia, trascina le sue amiche e le donne dell’intera città in una particolare protesta per la conquista di potere e dignità: uno sciopero del sesso. Contro di lei si schiererà l’ingegnoso Eros, ragazzo armato di grande fermezza d’animo e spirito d’iniziativa, che si cimenterà in un elaborato contrattacco per la difesa dei suoi diritti e di quelli di tutti gli uomini.
Il brillante spettacolo, che ha spiccato per la sua indiscussa comicità oltre che per la sfrontatezza con cui sono stati messi in scena argomenti a volte piccanti, nasconde anche significati e messaggi profondi, quali la demistificazione delle maschere e degli stereotipi di genere, la ricerca e riscoperta di sé stessi e della propria identità, la voglia di crescere e diventare adulti prima del tempo e l’effetto dei mass media sulle vite degli adolescenti; un notevole accento è posto su un tema al giorno d’oggi importantissimo, il desiderio di emergere dalla massa e di essere ammirati, che nel corso della pièce teatrale è stato analizzato sotto ogni suo aspetto, con tutti i personaggi volti a cimentarsi in una profonda analisi della loro personalità e della loro volontà di trovare qualcuno che li apprezzi per ciò che sono.
I giovani studenti-attori, accompagnati dalle coreografie di un talentuoso corpo di danza, sono riusciti in modo trascinante a trasmettere le forti emozioni provate dai loro personaggi e, con la genuinità delle loro azioni, hanno saputo intrattenere e divertire il pubblico in sala che si è profuso in elogi e apprezzamenti, a partire dal dirigente scolastico, Donato Romano, particolarmente soddisfatto per la dedizione, le doti creative ed espressive che hanno condotto a un risultato tanto straordinario.
A vincere sul palco la bravura e il coinvolgente lavoro di squadra, al quale ognuno ha contribuito con il proprio talento e la propria energia, assaporando cosa significhi far parte di una realtà dove la passione e la motivazione si traducono in un'esperienza condivisa e memorabile. Ogni gesto, ogni battuta, ogni movimento sembrava raccontare il profondo legame creatosi tra i ragazzi stessi, i docenti e la passione che li unisce.
Indiscussi i meriti del regista e coreografo Fabio Bacaloni che ha saputo realizzare con attori così giovani, molti dei quali per la prima volta sulla scena, uno spettacolo senza pari. "Questa esperienza teatrale non è solo un modo per veicolare la profondità e la bellezza della cultura classica, è qualcosa di unico, un viaggio che va dritto al cuore", ha detto commossa e orgogliosa dei ragazzi la professoressa Claudia Canestrini coordinatrice del Liceo Classico, che insieme alle colleghe Laura Dionisi, Laila Boldorini e Marcella Borgiani ha ideato e curato lo spettacolo.
"Non è solo un atto creativo, è un atto d’amore. Quello che conta davvero è intrecciare un tessuto di condivisione, in cui ciascuno si sente apprezzato per quello che è, senza maschere, senza giudizi. Ma soprattutto, ciò che rende speciale e costituisce il vero valore di questa esperienza è il fatto che ci si emoziona insieme, ci si diverte insieme. Quando succede questo, la scuola non è più solo un luogo di impegni e fatiche, ma diventa un percorso di felicità, dove ogni passo è fatto con passione, con gioia e con il desiderio di crescere insieme nella consapevolezza della propria unicità e del proprio essere speciali", ha concluso Canestrini.
(Credit foto: Giacomo Palmieri, Lucrezia Palmieri e Silvia Sciapichetti)
Domenica scorsa, nell'assoluta incertezza delle condizioni meteo, si è svolta a Muccia la prima edizione di "Pista in piazza". Il racconto in tempo reale di come dal maiale si arriva al prodotto finito.
Dal maiale al prosciutto, ai salami, al ciauscolo, alle salsicce, alla lonza, alla coppa, allo strutto e tanto tanto altro perché del maiale non si butta via niente, come arcinoto. Chi ha partecipato ha poi potuto gustare i piatti tipici del giorno della pista: tagliatelle con sugo di osso spinale, grigliata mista, fagioli con le cotiche, padellaccia, crescia di granturco, crostino con impasto di salsiccia, sfriguli.
L’evento è stato realizzato grazie alla collaborazione tra l'amministrazione comunale guidata da Mario Baroni (vice Stefano Antonelli) e Pro loco (presidente Roberto Braghetti). Un grazie speciale da Comune e Proloco va anche ad altre persone che hanno reso possibile la manifestazione: Carlo Lana e Maurizio Quadrani (i bravissimi norcini in piazza), Andrea Liberati (che ha spiegato alla sua spettacolare maniera, passo passo, le fasi della pista), Annette Habluetzel (coordinatrice scientifica UnicamIdel progetto SaiMarche), e i bravissimi cuochi Sergio Bentivoglio e Alessandro Marzufero.
Inoltre: le aziende Sapori di campagna di Valfornace, La Melanda di Taro di Fiordimonte, Il caseificio Federica Maggi di Serravalle di Chienti. Ultimo non per importanza il grazie degli organizzatori ad Antonio Lo Cascio, Marco Cingolani e Nika che con il loro spettacolo sono riusciti a riscaldare un pomeriggio decisamente freddo!
Tra le tante novità che hanno animato l'edizione 2025 del Vinitaly a Verona, una proposta innovativa e affascinante ha attirato l'attenzione di distributori e importatori italiani ed esteri: si tratta di BEVOSOBRIO, giovane e dinamica realtà marchigiana con sede a Civitanova Marche, che sta riscuotendo un grande interesse tra gli operatori del settore.
L’azienda ha saputo distinguersi grazie a un'offerta originale e di alta qualità: bevande analcoliche pensate come eleganti alternative a spumanti e cocktail tradizionali, ma con il plus di essere pronte da servire. Una scelta che unisce gusto, salute e convivialità, nel segno del motto che accompagna BEVOSOBRIO: "Bere senza compromessi".
La proposta di BEVOSOBRIO risponde a un trend sempre più diffuso: il desiderio di bere responsabilmente senza rinunciare al piacere del brindisi o dell’aperitivo. Ideali per chi è in gravidanza, per chi guida o per chi semplicemente ha scelto uno stile di vita senza alcol, le bevande dell’azienda si rivolgono a un pubblico attento, moderno e consapevole.
I prodotti BEVOSOBRIO nascono da uve provenienti da vitigni selezionati con cura, trasformate in bevande sofisticate e dal gusto inconfondibile. Ma non è solo il palato a essere soddisfatto: l’azienda ha scelto di operare nel rispetto dell’ambiente, con pratiche sostenibili e imballaggi riciclabili al 100%.
Nel corso delle giornate veronesi, l'azienda BEVOSOBRIO ha avuto il piacere di incontrare numerosi professionisti italiani e stranieri, attratti dalla novità del concept e colpiti dalla qualità del prodotto. Curiosità, degustazioni e contatti commerciali si sono susseguiti con ritmo serrato, confermando il crescente interesse verso il mercato delle bevande analcoliche premium.
"Siamo entusiasti dell’accoglienza ricevuta a Vinitaly - afferma Luca Biondi, ceo di BEVOSOBRIO - il grande interesse dimostra che c’è spazio per un bere diverso, più consapevole ma altrettanto gratificante. Continueremo a lavorare per innovare nel rispetto della qualità, della salute e dell’ambiente".
Che si tratti di un aperitivo con gli amici, di una cena elegante o di un semplice momento di relax, BEVOSOBRIO offre la soluzione giusta per chi vuole brindare senza compromessi, con gusto e responsabilità.
Il Vinitaly si conferma dunque non solo una vetrina internazionale, ma anche un laboratorio di tendenze, dove realtà come BEVOSOBRIO possono farsi conoscere e contribuire a scrivere un nuovo capitolo nella cultura del beverage. E questa è solo la prima bollicina.
La CBF Balducci HR inciampa a Trento in Gara 2 di Semifinale del Playoff Serie A2 Tigotà, superata dall’Itas al tie break in una sfida nervosa e con tanti alti e bassi. 3-2 il risultato che premia le trentine, avanti 2-0 e poi rimontate dalle arancionere che dominano terzo e quarto set, ma le padrone di casa sono state più lucide nei finali di primo, secondo e quinto set, i più equilibrati.
La serie si deciderà in Gara 3, in programma al Fontescodella domenica 13 aprile alle ore 17. Sugli scudi Decortes (29) e Mazzon (24), le arancionere attaccano meglio (39% vs 30%) ma non è sufficiente contro i 19 muri di Trento (17 quelli maceratesi), con Zojzi MVP (19).
Il primo set sembra indirizzarsi in campo arancionero fino al 12-18, con la CBF Balducci HR molto più efficace in attacco (Decortes 7 punti), inizia però a farsi sentire il muro trentino che piano piano mangia il margine maceratese: dal 17-21 l’Itas (con Batte in regia) arriva fino al 23-22 e poi chiude con Marconato 25-23: sono 7 i muri vincenti della squadra di casa a fine set. Nel secondo set è partita ancora più equilibrata: la CBF Balducci HR prova a scappare sul 17-20 con la solita Decortes (altri 7 punti) e con 5 muri vincenti, Trento non molla con i colpi di Ristori (5 e 42%) e una battuta efficace (2 ace), le maceratesi arrivano prima al set ball ma non sfruttano la palla per chiudere mentre l’Itas lo fa alla prima occasione, 27-25.
Decortes e Mazzon (5 punti a testa) guidano la rimonta arancionera nel terzo set: l’attacco CBF Balducci HR vola al 47%, Trento si ferma al 30% e il vantaggio accumulato dalle maceratesi nel cuore del parziale stavolta arriva fino in fondo, 21-25. Nel quarto si procede a strappi, quello decisivo è della CBF Balducci HR fino al 10-18 con 5 muri (Mazzon 2 con il 71% in attacco), sul servizio di Zojzi Trento torna a -2 ma ancora Mazzon sale ancora in cattedra guidando le arancionere al 18-25. Nel quinto set la CBF Balducci HR parte meglio, per poi subito un altro maxi parziale dalle trentine (dall’1-4 al 7-4), rientra sul 12-12 ma deve cedere ai colpi di Weske, 15-12.
LA PARTITA - Coach Lionetti parte con Bonelli-Decortes, Mazzon-Busolini, Battista-Bulaich, Bresciani libero. Coach Parusso schiera di nuovo Prandi-Weske, Molinaro-Marconato, Zojzi-Ristori, Fiori libero.
Il turno al servizio di Decortes vale subito lo 0-3 con l’ace dell’opposta, Weske ferma Battista (3-4), Mazzon va in fast (3-5), Busolini la imita (4-6), c’è il pallonetto di Battista (5-7). L’ace di Weske riporta Trento in parità (7-7), Busolini non passa (8-7), Mazzon contrattacca (8-9), Decortes mette giù il 10-11. Mazzon stoppa Marconato (10-12) e Bonelli la imita su Zojzi (10-13), Decortes e Mazzon allungano ancora per il 10-15. Battista mette il mani out (12-17), Decortes contrattacca (12-18), entra Batte per Prandi in regia nell’Itas, Molinaro va in primo tempo (14-18), Weske mura due volte Decortes (16-18), Busolini sblocca in fast (16-19).
Decortes contrattacca (16-20), Bulaich firma il mani out (17-21), entra Morandini al servizio ma arriva il colpo di Weske per il 19-21 sul servizio della neo entrata Bassi. Molinaro mura (20-21) poi Decortes va a segno (20-22), Zojzi ferma Mazzon per il 22-22 e Decortes per il 23-22. Entrano Allaoui e Fiesoli per Bonelli e Decortes, il capitano va subito a segno (23-23), Marconato guadagna il set ball (24-23) e chiude a filo rete 25-23.
Bulaich firma il 2-2 e il 2-3 nel secondo set, c’è il mani out di Decortes (2-4), Mazzon aggancia a muro (2-5), Zojzi mette l’ace (4-5), Weske contrattacca (5-5). C’è il muro di Mazzon (5-6), Battista vincente (6-7), Molinaro mura (8-7), entra Allaoui per Bonelli, Decortes non trova la riga (9-7) poi va a segno due volte (9-9). Decortes ancora vincente (10-10), Bulaich chiude il 10-11. Zojzi sbaglia (11-12), Mazzon mette il 13-13, Bulaich mani out (14-14), ancora muro di Mazzon per il 15-15, è il turno di Morandini al servizio, Allaoui mura Molinaro (15-16), l’errore di Ristori tiene avanti le arancionere (16-17).
Busolini mura (16-18), c’è il fallo in palleggio di Zojzi (16-19), entrano Prandi e Bassi nell’Itas, Battista firma il mani out del 17-20, Decortes mette giù il 18-21, rientrano Batte e Weske. Decortes non trova la riga (20-21), Marconato ferma Bulaich (21-21), Mazzon inchioda il primo tempo (21-22), ma Zojzi trova l’ace del 23-22. Bulaich firma il 23-23, Decortes contrattacca (23-24), Ristori annulla (24-24), Battista guadagna un altro set point (24-25), Weske va a segno (25-25). Molinaro ferma Battista (26-25), entra Caruso per Busolini, Ristori chiude 27-25.
Nel terzo set resta Allaoui in palleggio, entrano Caruso al centro per Busolini e Fiesoli in banda per Bulaich, le arancionere vanno prima sul 2-5 con il muro di Allaoui e poi ancora sul 4-8 sempre a muro con Mazzon, la centrale firma pure il 4-9 a filo rete.
Rientra Prandi per Batte nell’Itas, Battista sbaglia (6-9), Mazzon va a segno (6-10) e Decortes pure (7-11), Zojzi contrattacca (9-11) poi non trova il campo (9-13), Caruso a filo rete mette giù il 9-14. C’è l’ace di Battista (9-15), Fiesoli mette il 9-16, Decortes piazza il 10-17 e l’11-18, Marconato ferma Mazzon (13-18), Fiesoli firma la pipe del 13-20. C’è l’invasione arancionera (15-20), Battista vincente (15-21), Caruso va a segno (16-22), l’attacco di Battista colpisce l’asta (18-22), Ristori sbaglia il servizio (18-23). Trento rientra con due muri consecutivi sul 20-23, entra Bulaich per Fiesoli, Decortes va a segno (20-24), chiude Mazzon 21-25.
Trento parte forte nel quarto set (3-0) ma i colpi di Decortes ricuciono subito (5-6), Mazzon mura Marconato (5-7), Fiesoli mette l’ace del 5-8. Mazzon a filo rete firma il 5-9 e il 6-10 in primo tempo, Caruso il 6-11, Battista ferma Weske (6-12), Decortes contrattacca (6-13), l’attacco di Ristori tocca l’asta (7-14).
Battista va a segno (8-15), entra Bulaich per Battista, Decortes mani out (9-16) e diagonale (10-17), Weske sbaglia (10-18), al suo posto entra Bassi, c’è l’errore di Decortes (12-18). Ristori infila il 13-18 sul muro, poi ferma Mazzon (14-18), ancora lei mette il 15-18, c’è l’ace di Zojzi, 16-18. Entra Bonelli per Allaoui, Mazzon mette giù il 16-19 poi mura Ristori (16-20), Bulaich piazza il pallone all’incrocio delle righe (16-21), c’è ancora Mazzon (17-22), Bulaich ferma Bassi (17-23). Mazzon piazza anche l’ace del 17-24, chiude Bulaich 18-25.
C’è Bonelli in campo, l’ace di Fiesoli vale lo 0-2, quello di Mazzon l’1-4, Marconato ferma Decortes (3-4), Prandi piazza l’ace del 4-4. Bulaich sbaglia (5-4), Weske contrattacca (6-4), c’è anche il muro di Zojzi (7-4), rientrano Busolini e Allaoui. Decortes mette giù il 7-5, Bulaich mura (8-6), Decortes va a segno (9-7), c’è il muro di Fiesoli (9-8). Decortes passa (10-9) poi sbaglia (11-9), Mazzon c’è in primo tempo (11-10), Bulaich piazza l’11-11, ancora Mazzon a segno (12-12). Weske contrattacca (14-12), chiude ancora Weske 15-12.
IL TABELLINO
ITAS TRENTINO - CBF BALDUCCI HR MACERATA 3-2 (25-23 27-25 21-25 18-25 15-12)
ITAS TRENTINO: Ristori 15, Molinaro 10, Prandi 2, Zojzi 19, Marconato 10, Weske 20, Fiori (L), Bassi 4, Batte 2, Pizzolato 1, Giuliani. Non entrate: Iob, Zeni (L). All. Parusso.
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Busolini 4, Decortes 29, Bulaich Simian 15, Mazzon 24, Bonelli 1, Battista 10, Bresciani (L), Fiesoli 7, Caruso 4, Allaoui 1, Morandini, Sanguigni. Non entrate: Orlandi, Garbuglia. All. Lionetti.
ARBITRI: Jacobacci, Lambertini
NOTE - Durata set: 28', 33', 26', 27', 16'; Tot: 130'. MVP: Zojzi.
(Foto Rubin/Lvf)
Grave incidente nel tardo pomeriggio a San Lorenzo di Treia, dove - poco prima delle 19:00 - un uomo di 56 anni è caduto rovinosamente dalla sua mountain bike ed è stato trasportato in eliambulanza all'ospedale regionale di Ancona.
Per cause ancora in fase di ricostruzione, l'uomo ha perso il controllo del mezzo a due ruote mentre percorreva le strade del bike park, cadendo violentemente a terra. Immediatamente sono scattati i soccorsi e sul posto sono arrivati i sanitari del 118.
Viste le condizioni in cui versava il paziente, è stata allertata l'eliambulanza con la quale il ferito è stato trasferito in codice rosso a Torrette: non sarebbe in pericolo di vita, ma i sanitari hanno riscontrato un violento trauma toracico.
Nella serata di martedì 8 aprile, un ambiente intimo, al Caffè Maretto di Civitanova Marche, ha accolto il giornalista Nicola Porro. Padroni di casa il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica, il consigliere regionale Pierpaolo Borroni e il consigliere comunale Gianluca Crocetti che, con passione e determinazione, prosegue la sua rassegna di eventi con FilosofARTE. Il violino di Valentino Alessandrini ha contribuito, con la sua musica, ad allietare l'incontro.
Dopo un lungo viaggio in auto da Roma, che poi ridendo ci confesserà essere durato ben otto ore, arriva Nicola Porro, un po' stanco, ma sempre disponile e motivato. Ci saluta con un sorriso aperto e rassicurante.
Un volto familiare che ci accompagna in tv tutti i lunedì con Quarta Repubblica, vicedirettore del quotidiano Il Giornale, editore della casa editrice Liberilibri, saggista, nonché ideatore della rassegna stampa quotidiana la Zuppa di Porro "cucinata in diretta e trasmessa in streaming video".
Quando gli chiedo in quali dei molteplici ruoli sente di esprimersi al meglio, senza esitazione, mi risponde che la cosa a cui tiene di più e che gli sta donando molte soddisfazioni è la 'Zuppa di Porro', che - ogni mattina - con tono pungente e propositivo ci regala nozioni puntuali di economia, politica e attualità; riuscendo ad arrivare in modo diretto e chiaro ai molti che lo seguono fedelmente.
Confesso di essere anch’io una sua ascoltatrice e quando gli domando quali sono le sue previsioni sulla crisi economica del momento, mi rassicura, fiducioso sul fatto che le "forze potenti del mondo troveranno un accordo". Durante la cena, tra un boccone e l’altro proseguiamo la conversazione parlando delle sue origini pugliesi, nelle quali riconosce la sua parte più sana, legata alla terra e alla vita contadina.
Mi racconta, poi, che essere nato e cresciuto a Roma gli ha trasmesso la giusta leggerezza, mentre Milano rappresenta per lui la città del business. Quando affrontiamo il tema della libertà mi dice che "non è soltanto quella economica, ma anche la possibilità di poter fare ciò che si vuole a casa propria, senza arrecare nocumento a terzi, ed essere poi libertari nel non giudicare con canoni propri ciò che fanno gli altri".
Il nostro discorso prosegue sull’argomento trattato nel suo libro "La grande bugia verde", nel quale sostiene che il riscaldamento climatico non è responsabilità unica dell’uomo "e nel caso lo fosse - mi ribadisce -, lo sarebbe soltanto in misura ridotta". La finalità principale del suo saggio è di poter sviluppare un pensiero critico che vada oltre un’ideologia data per appurata, senza essere tacciato di negazionismo.
Nicola Porro crede che, come ogni buon liberale dovrebbe fare, sia importante addurre argomenti fondati, che possano coltivare ragionevoli dubbi sulla reale responsabilità umana sul cambiamento del clima. Trovandomi di fronte ad un grande giornalista, di lunga esperienza, non posso non chiedergli quale consiglio darebbe ad un giovane che desidera intraprendere questa professione.
Con molta semplicità mi risponde che per lui la cosa più importante è "stare per strada, trovare la notizia e raccontare una storia nella sua realtà, senza dover dare sempre le proprie opinioni, tutti vogliono commentare su come va il mondo, tante opinioni ma poche notizie!".
Grata, per avermi dedicato con gentilezza ed umiltà il pochissimo tempo che aveva a disposizione per cenare, prima dell’incontro pubblico che lo attendeva all’Auditorium "F. Scarfiotti" di Potenza Picena, saluto non solo un professionista competente, ma anche una persona dotata di una bella umanità.
"Tra Apm ed Atm ('Automatich Teller Machine" c.d "Bancomat") ci sono delle differenze. Proviamo a farle comprendere al centrosinistra. Per far fronte ai bilanci comunali hanno utilizzato l’Apm, la municipalizzata del Comune di Macerata, come la cassaforte di famiglia. Ora che, fortunatamente per i maceratesi, il centrosinistra è all’opposizione si permette di dire che la colpa di tutti i problemi presunti o meno sarebbe del centrodestra". È quanto dichiarano, in una nota stampa, i capigruppo di maggioranza del comune di Macerata, Aldo Alessandrini (Lega), Alessandro Bini (Lista Civica), Pierfrancesco Castiglioni (Fratelli d’Italia), Antonella Fornaro (UDC) e Sandro Montaguti (Forza Italia).
"Hanno provocato disastri ed ora ci vorrebbero perfino dare lezioni di gestione delle risorse pubbliche e di economia aziendale - aggiungono i capigruppo -. Ai tempi dell’amministrazione Carancini, il Comune ha acquistato il parcheggio dei Giardini Diaz che sarebbe tornato pubblico al termine della concessione: sono quindi stati spesi diversi milioni per comprare una struttura che sarebbe comunque tornata tra i beni del Comune".
"Non bastasse questa perla del parcheggio, il Comune, sempre con la giunta Carancini, si è fatto anticipare i canoni di concessione delle lampade votive per circa 275mila euro, poi 1.5 milioni di canoni sempre anticipati di concessione dei parcheggi, poi 932mila euro di canoni anticipati per l’affitto della nuova sede di viale don Bosco. Secondo il Pd la colpa è del centrodestra. In sintesi - si legge ancora nella nota - si sono fatti anticipare canoni per 2.7 milioni dalla liquidità Apm ed utilizzato altri milioncini per acquistare un parcheggio che sarebbe diventato comunale".
"Tra Apm e Atm ci sono delle differenze che il centrosinistra non ha percepito equivocando magari sul suono delle parole. L'Apm è una società di capitali a partecipazione pubblica ed è qualcosa di completamente diverso rispetto alle Atm cioè agli sportelli automatici che di norma si trovano all'esterno di ogni banca, da cui si possono fare varie operazioni - rimarcano dal centrodestra -. È qui che il centrosinistra deve essersi confuso quando era al governo: ha scambiato l’Apm per il proprio bancomat personale da cui attingere in continuazione dimenticando le regole base anche dei bilanci familiari".
"Per fortuna, dall’insediamento fino ad oggi, la nostra smministrazione, con la diligenza del buon padre di famiglia, con oculatezza e massima attenzione delle risorse a disposizione, ha lavorato e sta lavorando garantendo stabilità economica ad Apm nonostante tutto quanto effettuato ed appena descritto dai nostri predecessori - proseguono Alessandrini, Bini, Castiglioni, Fornaro e Montaguti -. A tal proposito in condizioni storiche ed economiche avverse e diverse da quelle dell’era Carancini l'amministrazione Parcaroli ha comunque sostenuto e sostiene APM valorizzando il proprio gioiello di famiglia nel percorso finalizzato alla costituzione del Gestore Unico, percorso di cui non è dato rinvenire traccia nell’oltre ventennio di amministrazione di centrosinistra".
"Nel medesimo solco di sostegno la Regione Marche che ha erogato per il Trasporto Pubblico locale cospicui contributi sia 'una tantum' causa del covid sia strutturali incrementando i corrispettivi chilometrici del trasporto urbano in relazione all’inflazione dal 01 01 2022 con delibera di Giunta Regionale n. 1233 del 3 ottobre 2022 (con corrispettivo unitario diventato di euro 1,56 km con un incremento annuo di € 60.473,26)", concludono i capigruppo.
Un gesto concreto per migliorare la sanità del territorio e rafforzare la qualità delle cure offerte ai cittadini. È quello compiuto dalla Fondazione Carima, che ha donato due ecografi di ultima generazione e una colonna laparoscopica alle unità operative di chirurgia, anestesia e rianimazione dell’ospedale di Camerino.
La donazione è stata ufficializzata questa mattina durante una conferenza stampa molto partecipata, che ha visto la presenza di numerose autorità istituzionali e sanitarie, a partire dal vicepresidente della Giunta regionale e assessore alla sanità Filippo Saltamartini, il consigliere regionale Renzo Marinelli, il vicesindaco di Camerino Antonella Nalli, il rettore di Unicam Graziano Leoni, e altri rappresentanti delle forze dell’ordine e della direzione medica ospedaliera.
"Per me è un onore essere qui a celebrare una sinergia importante consolidata nel tempo con la Fondazione Carima, che desidero ringraziare per queste importanti donazioni di tecnologie all’avanguardia che ci permettono di elevare la qualità dell’offerta sanitaria erogata ai nostri cittadini - ha dichiarato il direttore generale dell'Ast di Macerata Alessandro Marini -. L'ospedale di Camerino rappresenta un punto di riferimento strategico per tutto l’entroterra montano, è nostra volontà potenziare i servizi e renderlo ancora più attrattivo perché abbiamo professionisti di elevata competenza che vi lavorano, che sono capaci dare risposte efficaci e tempestive ai bisogni di salute della popolazione".
"Da inizio anno sono state fatte 100 assunzioni nell'Ast di Macerata e cercheremo di valorizzare la vocazione importante che la struttura ospedaliera di Camerino è in grado di esprimere", ha aggiunto il dg Marini che ha poi accennato ai prossimi lavori di ampliamento del pronto soccorso previsti per un importo di 600mila euro.
"L'ospedale di Camerino è di fondamentale importanza per tutta la popolazione del nostro territorio - ha sottolineato il vicesindaco di Camerino Antonella Nalli – e, soprattutto, funziona molto bene con i suoi reparti diretti da competenti professionisti. Ringrazio la Fondazione Carima per aver pensato anche alla nostra struttura ospedaliera".
"Sono stato presente come paziente in vari reparti dell’ospedale e posso testimoniare per esperienza vissuta la qualità e l’umanità delle cure presenti a Camerino - ha affermato il consigliere regionale Renzo Marinelli - . Oggi, rispetto agli anni passati, l'ospedale di Camerino rappresenta un’eccellenza del territorio, capace di attrarre utenza anche da fuori Regione per l’elevata competenza dei professionisti che vi lavorano".
"La donazione della Fondazione Carima contribuisce a dare energia ad un territorio dove è forte la sinergia tra le Istituzioni. Per l’Università di Camerino la presenza dell'ospedale è fondamentale per i propri studenti e fa la differenza - ha affermato il Magnifico Rettore di Unicam Graziano Leoni -. La donazione di oggi non è solo rivolta all'ospedale di Camerino, ma anche alla sua Università e a tutto l’entroterra montano".
"Oggi tutte le 17 apparecchiature biomediche che abbiamo donato per un valore di un milione e seicento mila euro all’Ast di Macerata per innovare le tecnologie sanitarie nei vari Ospedali sono state consegnate e sono funzionanti - ha dichiarato il segretario generale della Fondazione Carima Gianni Fermanelli -. Ringrazio il Consiglio di Amministrazione, le mie collaboratrici e il personale tecnico dell’Ast perché grazie al lavoro svolto insieme ci hanno permesso di realizzare tutto questo".
I Primari Angelo Leo, di Anestesia e Rianimazione, e Guglielmo Miconi di Chirurgia Generale hanno poi illustrato i vantaggi degli ecografi e della colonna laparoscopica di ultima generazione donati ai rispettivi reparti.
"Vorrei ricordare come l’ospedale di Camerino nel 2024 ha erogato trecentomila prestazioni ambulatoriali, con un aumento di centomila prestazioni in un anno rispetto al 2023 - ha affermato il vicepresidente della Giunta e assessore alla sanità della regione Marche Filippo Saltamartini -. La precedente programmazione in materia sanitaria aveva la logica degli ospedali unici, noi invece nel Piano Socio Sanitario abbiamo previsto che l’Ospedale di Camerino è un Ospedale di Primo Livello, che serve un territorio importante con un bacino di utenza di 150 mila persone, in aree interne e disagiate. Dal 2012 al 2020 sono state tolti 37 miliardi alla Sanità, con il nostro governo di centro destra il Fondo sanitario 2025 è stato portato a 136 miliardi, il suo massimo storico".
"Stiamo formando anche i medici che i precedenti governi non hanno formato. Dal 2021 nelle Marche abbiamo finanziato 150 borse di specializzazione in più, prima erano 5 l’anno. Stanno arrivando pertanto più risorse – ha aggiunto l'assessore Saltamartini - e i prossimi anni avremo anche i Medici di Medicina Generale che ora sono carenti a causa di scelte politiche 'del non tutto a tutti".
“Vorrei ringraziare i professionisti che vengono a lavorare a Camerino, perché sono un esempio di elevata competenza dimostrata non solo attraverso i numeri delle prestazioni erogate, ma anche attraverso l’attaccamento ad un territorio montano, che ha ancora tanto da offrire in termini di servizi e qualità della vita. Vorrei ringraziare anche tutti gli operatori sanitari per aver lavorato con sacrificio e spirito di servizio quando l'ospedale di Camerino era stato trasformato in ospedale Covid – ha concluso l’assessore -. La vostra professionalità e abnegazione non va dimenticata in quel difficile periodo della pandemia".
Dopo la cocente sconfitta sul campo del K Sport Montecchio, che ha permesso ai pesaresi di staccare in classifica la Maceratese e prendersi in solitaria la vetta del girone, il presidente biancorosso Alberto Crocioni ha scelto esprimere una sua riflessione a mente fredda.
"A distanza di qualche giorno e a mente fredda dalla partita di Montecchio mi sento di fare questa riflessione – ha dichiarato Crocioni –. La squadra ha lottato e dato tutto, ma abbiamo peccato in maturità nelle due espulsioni che, in una gara così delicata, non dovevano verificarsi".
Il presidente ha voluto poi evidenziare l'impegno costante della società: "Stiamo dando il massimo sotto ogni aspetto per raggiungere l’obiettivo prefissato ad inizio stagione. Ringrazio i nostri sponsor, che continuano a starci vicini con grande fiducia".
Fondamentale, per Crocioni, anche il lavoro dello staff tecnico: "L’organizzazione e le capacità dello staff ci hanno permesso di amalgamare una rosa praticamente nuova, portandoci in alto in classifica. Ma ora dobbiamo saper gestire meglio molte situazioni. Ricordiamoci chi siamo: essere la Maceratese significa alzare il livello di attenzione e responsabilità".
Infine, un messaggio ai tifosi: "Un grazie di cuore ai nostri sostenitori, che ci hanno seguito in massa sia in casa che in trasferta. La stagione non è finita: bisogna crederci fino alla fine, che sia spareggio oppure play-off".
Ora la Maceratese guarda all’ultimo turno di campionato con un solo obiettivo: battere il Monturano e sperare in un passo falso del Montecchio sul campo dell’Urbino. Solo in quel caso i biancorossi potrebbero riagganciare la vetta e accedere direttamente allo spareggio promozione. Altrimenti sarà tempo di playoff. Ma una cosa è certa: la squadra di Crocioni non ha intenzione di mollare.
Presentazione del libro “gli immemori di santa Dinfna” al Teatro Comunale di Urbisaglia. Venerdì 11 aprile 2025, alle ore 18.00, il Teatro Comunale di Urbisaglia ospiterà la presentazione del libro “Gli immemori di santa Dinfna”, scritto da Simone Censi. Il libro è il frutto di un'esperienza personale dell'autore, maturata nel contesto familiare, e si propone come un sostegno per coloro che si trovano ad affrontare la difficile realtà dell’Alzheimer.
L’opera vuole essere anche una riflessione sulla fragilità dei ricordi più cari e sulla resilienza necessaria per custodire questi doni preziosi, che spesso sfuggono a causa della malattia. Il libro si pone come un gesto di speranza e supporto per tutte le famiglie che vivono quotidianamente con la realtà dell’Alzheimer.
L'iniziativa, che è aperta a tutti, rappresenta il secondo appuntamento di una serie di eventi previsti nell'ambito del Progetto “Star Bene Insieme”, un'iniziativa che vede la collaborazione tra l'Associazione Afam Alzheimer Uniti Marche Odv, l'Impresa Sociale Cambiamenti, le Avulss dei Comuni di Loro Piceno, Urbisaglia e Colmurano, e le Amministrazioni Comunali dei rispettivi Comuni.
L'evento non solo offrirà l'opportunità di ascoltare l'autore, ma anche di condividere riflessioni e esperienze sulla malattia, creando un momento di incontro e di crescita collettiva.