Bentornati cari lettori a questa ennesima puntata della rubrica. Purtroppo non mi sento ancora di essere ottimista, i dati ospedalieri della regione Marche sono evidentemente migliorati, ma questa settimana si è accentuato un trend che ho segnalato anche nelle precedenti.
Possiamo notare come sia accaduta una strana e preoccupante divergenza ovvero un calo dei positivi, ma un contestuale aumento dei sintomatici. Ricordiamo che il famoso Rt si calcola sui sintomatici: attualmente nelle Marche siamo a un +15% su base settimanale, se questo valore non scende entro giovedì, il 26 aprile non si potrà riaprire.
Notiamo anche che il rapporto sintomatici/positivi è ancora notevolmente aumentato. Oramai siamo quasi al doppio di prima dell'inizio della terza ondata, il che potrebbe significare che stiamo perdendo il doppio degli asintomatici rispetto a prima.
Dai dati degli ingressi in terapia intensiva si nota come vi sia un ritardo di 14-16 giorni rispetto alla variazione dei positivi, abbiamo il serio rischio - fra 2 settimane - di ritrovarci con i dati dei ricoveri in stallo, o addirittura in risalita.
A livello nazionale i positivi hanno praticamente smesso di crescere, continua la discesa dei dati ospedalieri e decessi.
Possiamo dedurre che la zona arancione non sia efficace: vi è ancora la logica perversa dello "state a casa", quando le abitazioni private sono il primo luogo di contagio, ed è impossibile controllare gli assembramenti nelle abitazioni, non mi sorprenderebbe che una zona gialla con bar e ristoranti all'aperto aperti possa essere più efficace della attuale zona arancione,
Nelle regioni notiamo un andamento abbastanza singolare, ovvero un calo dei contagi al centronord mentre aumentano i casi al sud. Forse le festività pasquali sono state vissute differentemente tra le 2 aree del paese.
Le vaccinazioni sono ancora troppo poche affinché possano avere effetto concreto sulla diffusione dei contagi, ed ancora non sembrano aver avuto un concreto effetto sui decessi. Questo potrebbe avvenire fra circa 2 settimane
Oggi si celebra la Giornata del Mare: novità sulla app della Guardia Costiera
Istituita dal decreto legislativo 3 novembre 2017, n. 229 di Revisione ed integrazione del Codice della nautica da diporto, l’11 aprile ricorre la “giornata del mare e della cultura marinara”, che vede anche la Guardia Costiera impegnata nell’obiettivo di promuovere e sviluppare presso gli istituti scolastici di ogni ordine e grado la cultura del mare intesa come risorsa di grande valore culturale, scientifico, ricreativo ed economico, sostenendo la promozione di iniziative volte a diffonderne la conoscenza, nella consapevolezza che la scuola rappresenti il miglior veicolo per educare i giovani anche in tale ambito.
Proteggere il mare e preservare il suo inestimabile patrimonio ambientale, sociale e culturale a beneficio delle nuove generazioni: fedele alla sua missione istituzionale, la Guardia costiera rinnova l’ormai consolidata collaborazione con il Ministero dell’Istruzione con un nuovo protocollo d’intesa che il Ministro Patrizio Bianchi e il Comandante Generale, l’Ammiraglio Giovanni Pettorino hanno siglato lo scorso 9 aprile a Roma.
Diverse le iniziative poste in essere a livello territoriale dalla Guardia Costiera, oltre al lancio a livello nazionale del concorso scolastico dal titolo “La cittadinanza del mare - 2021”, incentrato sul tema della sostenibilità ambientale e dei cambiamenti climatici, giunto ormai alla terza edizione.
Un’importante novità che coinvolge tutti i cittadini: disponibile da oggi la nuova “funzione-avvistamenti” dell’App #PlasticFreeGC nata nell’ambito dell’omonimo progetto di comunicazione ed educazione ambientale sul contrasto alla dispersione delle microplastiche in mare, lanciato dal Comando generale della Guardia Costiera nel 2019 su diretto mandato dell’allora Ministero dell’Ambiente. Con la nuova funzionalità “avvistamenti”, il cittadino avrà l’opportunità di segnalare in diretta, attraverso il proprio smarthphone, la presenza in mare di particolari specie marine.Tutte le informazioni confluiranno presso la Centrale operativa nazionale del Comando generale, per essere sottoposte a una verifica di carattere scientifico curata dall’Istituto Tethys Onlus - che si adopera per la conservazione dell'ambiente marino e con il quale la Guardia Costiera ha sottoscritto uno specifico protocollo operativo – e per poi essere condivise con le Istituzioni e con l’intera comunità scientifica.
Infine, in occasione della giornata del mare verrà presentato ufficialmente anche un rinnovato rapporto di collaborazione tra il Comando generale della Guardia Costiera e il Ministero della Cultura, in forza del quale la Guardia Costiera collaborerà con l’Istituto centrale per il patrimonio immateriale, in mirate iniziative per la promozione dei valori legati alla conservazione della memoria sulle tradizioni marittime delle realtà costiere per le quali oggi come in passato – le Capitanerie di porto rappresentano riferimento imprescindibile nella propria funzione di garante della sicurezza degli usi civili del mare. Ciò, con lo scopo di recuperare e consegnare alle future generazioni quel patrimonio immateriale - rappresentato da tradizioni verbali, racconti legati al mondo del mare, ricordi di pescatori e naviganti – che costituisce identità unitaria e patrimonio collettivo.
Accusa un malore in A14 e va sbattere con l'auto contro una barriera Jersey.
L'incidente è avvenuto, intorno alle 19 della serata odierna, lungo il tratto autostradale tra Porto Recanati e Civitanova Marche in direzione sud.
L'uomo ha perso il controllo della propria vettura, a causa di un malore improvviso, ed è andato a urtare una barriera Jersey.
Sul posto sono intervenuti gli operatori del 118, che hanno trasferito il conducente dell'auto all'ospedale. Le condizioni dell'uomo risultano essere gravi a causa del malore che lo ha colto.
I rilievi sono spettati alla Polizia Stradale.
I finanzieri della Tenenza di Porto Recanati hanno concluso una complessa operazione di servizio, denominata “Domino cinese”, che ha permesso di smascherare un articolato intreccio di aziende coinvolte, a vario titolo, in una maxi frode fiscale di oltre 10 milioni di euro nonché in plurimi illeciti in materia di lavoro e di normativa antiriciclaggio. Denunciati 10 imprenditori, tra cui un italiano. Disposto il sequestro di beni per circa 4 milioni e 200mila euro.
L'articolata indagine di polizia economico-finanziaria e giudiziaria è durata poco più di due anni, sotto il coordinamento del Procuratore della Repubblica Giovanni Giorgio, nei confronti di una serie di imprese, dislocate anche fuori dal contesto regionale.
Il servizio, che ha interessato ben 11 imprese operanti nel settore della lavorazione delle tomaie, si è sviluppata attraverso il minuzioso esame delle contabilità aziendali e dei conti bancari dei titolari nonché mediante ulteriori riscontri operati sul campo ed ha per permesso di disvelare una serie di condotte illecite, sia di natura fiscale che di carattere penale, poste in essere al fine di consentire agli indagati cospicui vantaggi fiscali.
Ammonta, infatti, ad oltre 10 milioni di euro, la base imponibile ai fini delle imposte sui redditi complessivamente evasa, mentre l’imposta sul valore aggiunto sottratta è di oltre 2 milioni e 500 mila euro. Le inadempienze in materia di lavoro, invece, hanno portato all’individuazione di 55 lavoratori dipendenti irregolari e all’omesso versamento di ritenute per oltre 40mila euro.
Il sistema di frode consisteva, in sostanza, nell’utilizzare partite IVA di imprenditori inconsapevoli, sia italiani che cinesi, per mezzo delle quali fatturare prestazioni per orlature di tomaie che, in realtà, erano fornite “in nero” da altre imprese gestite da cinesi. In questo modo non veniva di fatto corrisposta l’IVA da parte dell’impresa committente, mentre l’impresa che effettivamente eseguiva i lavori percepiva il corrispettivo della prestazione senza assoggettarlo a tassazione.
Ciò ha altresì consentito a queste ultime imprese di porsi sul mercato in regime di “concorrenza sleale”, ovvero - potendo praticare prezzi altamente competitivi - in una posizione di vantaggio rispetto alle altre aziende che operano osservando le regole.
I pagamenti delle prestazioni non fatturate venivano regolati per contanti, con prelevamenti effettuati sui conti bancari di due imprese “filtro” ovvero intestati a una persona fisica. In proposito, sono stati accertati trasferimenti di denaro contante, in violazione alla normativa antiriciclaggio, per circa 800 mila euro, che hanno portato alla contestazione di sanzioni amministrative per circa 300 mila euro e alla denuncia di una persona per uso improprio dei conti bancari.
Il tutto ruotava intorno ad un imprenditore italiano, dominus del sistema di frode, ma a loro volta i soggetti cinesi, al fine di ridurre ulteriormente il loro carico fiscale, già abbondantemente eroso per effetto dell’omessa fatturazione e dichiarazione delle prestazioni effettuate, hanno utilizzato fatture per operazioni inesistenti emesse da altre imprese, sempre di cinesi, ovvero hanno autoprodotto fatture false, quantificate in circa 900mila euro.
E inoltre, decorsi pochi anni dall’inizio delle attività, alcune imprese hanno cessato la partita IVA, omettendo di presentare le prescritte dichiarazioni annuali delle imposte ed il titolare si è reso irreperibile sul territorio nazionale, facendo ritorno in Cina.
Nell’ambito dell’inchiesta, i vari Giudici per le Indagini Preliminari del Tribunale di Macerata, chiamati a giudicare, hanno emesso– su richiesta del Procuratore della Repubblica - 4 provvedimenti, disponendo, complessivamente, il sequestro per equivalente di beni fino a concorrenza delle imposte evase per circa 4 milioni e 200 mila euro.
Su iniziativa del consigliere regionale Marco Ausili e del consigliere e presidente della IV Commissione Elena Leonardi, il Gruppo Consiliare di Fratelli d’Italia in Regione ha depositato una proposta di legge volta a istituire nelle Marche il servizio di psicologia scolastica.
“Crediamo sia fondamentale intervenire sull’intera comunità scolastica, composta da studenti, insegnanti, dirigenti, personale ATA, educatori e famiglie, per sostenere il loro benessere psicologico che in questo momento così complesso rischia di essere compromesso” hanno sostenuto i due consiglieri di Fratelli d’Italia.
La proposta di legge, sottoscritta da tutti i consiglieri del gruppo FdI, ha l’obiettivo di inserire all’interno della scuola primaria e secondaria di I e II grado, sia pubblica che paritaria, un servizio di psicologia a scuola svolto da professionisti per accompagnare gli studenti nello sviluppo emotivo, affettivo e sociale, sostenendo il personale nel loro compito e promuovendo la collaborazione scuola-famiglia.
Sino ad ora, all’interno delle istituzioni scolastiche, la figura dello psicologo è intervenuta solo in caso di bisogno dei singoli studenti, in caso di specifici protocolli, e solo in certe realtà scolastiche. Ora, in virtù della presente proposta, la figura dello psicologo scolastico tende a diventare organica e funzionale al sistema educativo nel suo complesso.
Capannone Nervi,Il Movimento 5 Stelle ipotizza un utilizzo efficiente delle risorse regionali
Interrogazione di Lupini e Ruggeri per fare chiarezza sui progetti riguardanti la struttura a Porto Recanati
«La Regione valuti la possibilità di un utilizzo più congruo e utile delle risorse economiche per il recupero funzionale del capannone ad ora fatiscente». Lo chiedono la consigliera regionale Simona Lupini e la capogruppo Marta Ruggeri, entrambe di M5s, rilanciando una perplessità che è stata sollevata per primi dai cittadini di Porto Recanati. La reale priorità, infatti, appare il consolidamento del capannone in disuso, anche per garantire la sicurezza pubblica.
«Interroghiamo il presidente Francesco Acquaroli – argomentano Lupini e Ruggeri – per ottenere una risposta chiara a una domanda molto semplice. Il progetto comunale da 120.000 euro, finanziato dalla delibera di giunta regionale 1659 del dicembre 2020, ha un reale valore turistico oppure si rischia lo spreco di denaro pubblico? Riteniamo opportuno, se non doveroso, che la Regione disponga un sopralluogo per verificare lo stato del manufatto, valutando l’opportunità di revocare i fondi disposti dalla delibera di giunta regionale. In base ai risultati dell’ispezione, si potrebbe concordare con l’amministrazione comunale un progetto per ristrutturare il Capannone Nervi. A nostro giudizio è infatti prioritario un intervento per mettere in sicurezza la struttura, da considerare l’indispensabile base per farne poi un’attrazione di tipo turistico».
L’interrogazione di Lupini e Ruggeri spiega che il capannone fu costruito nel 1955 ed è stato per oltre sessant’anni una fabbrica di concimi chimici. Dal 2002, su richiesta della Soprintendenza marchigiana, il Ministero Mibac l’ha vincolato quale bene monumentale. Risale invece al dicembre 2020 la delibera di giunta regionale che ammette il progetto presentato dall’amministrazione comunale di Portorecanati (120.000 euro per l’illuminazione artistica della struttura in disuso) ai finanziamenti per gli interventi di accoglienza turistica. «L’ente locale – concludono Lupini e Ruggeri – ha già investito 100.000 euro per mettere in sicurezza la copertura in amianto, ma resta evidente lo stato di abbandono in cui versa la struttura, che nel frattempo ha subito un inesorabile decadimento. Alcune sue parti sono crollate e altre sembrano in procinto di farlo».
In occasione del trentacinquesimo anniversario della morte dell’Illustre concittadino di Porto Recanati Prof. Attilio Moroni, l’Associazione lo Specchio ha deciso di ricordare l’importante figura del Professore con una serie di articoli sulla rubrica tenuta dal Prof. Lino Palanca sullo specchiomagazine.it, "Cose di casa nostra” .
Il ricordo del Prof. Attilio Moroni vive fortissimo nella mente e nel cuore di chi lo ha conosciuto, come studioso, rettore dell’Università di Macerata e soprattutto come cittadino di Porto Recanati.
“Sono solito rispondere scherzosamente agli amici che chiedono le mie origini, che io sono nato come Venere dalla spuma del mare, che ho origine classiche sì, ma povere”.
Un rapporto di amore-odio per il mare e soprattutto il ribadire in modo orgoglioso, nonostante i tanti titoli e meriti acquisiti, le proprie umili origini marinare.
Un rapporto quello con Porto Recanati che continuerà per tutta la vita con una dedizione e un rispetto che ancora mancano a tanta gente che ha avuto la fortuna di conoscerlo.
Continua in tutta la provincia di Macerata l’attività di controllo del territorio della Polizia di Stato finalizzata al contrasto dei reati connessi allo spaccio e al consumo di sostanze stupefacenti.
Nella giornata di ieri l’attenzione della Polizia si è concentrata nelle città di Recanati, Porto Recanati e Potenza Picena dove sono state sottoposte a controllo tutte le aree verdi, i parchi e le aree più sensibili per la prevenzione dei reati, specie di quelli connessi allo spaccio di sostanze stupefacenti e per il controllo del rispetto da parte dei cittadini delle norme in atto per il contrasto all’epidemia di Covid-19.
Nel corso dei servizi, a cui oltre alla Questura di Macerata, hanno concorso unità del Reparto Prevenzione Crimine, del Reparto cinofili antidroga della Polizia e della Polizia Stradale, sono state effettuate perquisizioni personali per la ricerca di sostanze stupefacenti su persone, successivamente estese alle rispettive abitazioni.
Una di queste, operata su un soggetto di origini nigeriane, ha consentito di rinvenire alcuni grammi di marijuana mentre un soggetto di origini peruviane è stato trovato in possesso di hashish.
Tutta la sostanza era divisa in dosi pronte allo spaccio, pertanto i due soggetti sono stati denunciati all’A.G. per il reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Nel corso dei controlli sono state identificate 66 persone, sottoposti a controllo 55 veicoli. Sono state rilevate e contestate tre infrazioni alle norme anti-covid e tre al Codice della Strada. E’ stata altresì sequestrata una patente di guida risultata falsa e l’uomo che l’aveva esibita ai poliziotti denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato di Uso di atto falso.
"Apprendiamo dalla documentazione presente nel bilancio di previsione 2021 – 2023 che l’amministrazione comunale persevera nel voler realizzare l’illuminazione del capannone Nervi con i 120mila euro stanziati dalla Regione Marche. Addirittura, dando il titolo a questo lavoro di 'Illuminazione artistica Capannone Nervi'. La nostra opposizione al progetto e alla decisione di volerlo realizzare, a prescindere da qualsiasi motivazione valida e contraria ad esso si potesse portare, l’avevamo già rappresentata al Sindaco e alla Vice Sindaco nella riunione dello scorso 22 febbraio 2021".
A parlare sono un gruppo di nove cittadini di Porto Recanati, tramite una nota firmata congiuntamente nella quale esprimono la disapprovazione per l'esecuzione del progetto, finanziato dalla Regione Marche, d’illuminare il capannone Nervi (ex Montecatini), e la decisione dell'Amministrazione comunale di realizzarlo.
Nello specifico i firmatari della nota sono: Antonia Carrassi, Fabrizio Pontoni, Luca Fumo, Lucia Giorgetti, Massimo Spaccesi, Orietta Agostinelli, Riccardo Agostinelli, Simonetta Bernardi e Viviana Manganaro Aquarela.
"La recrudescenza della pandemia con il passaggio della nostra provincia in zona rossa non ha comunque impedito che intraprendessimo alcune iniziative importanti - aggiungono i cittadini -. Ciò a conferma, contrariamente a quanto si potrebbe pensare da un nostro prolungato e apparente silenzio sulla questione, della nostra determinazione nel voler stoppare un’iniziativa che riteniamo non essere altro che uno spreco di denaro pubblico".
Il gruppo ha infatti inviato una pec alla Soprintendenza ai beni culturali, alla Protezione Civile, e all’ASUR per una richiesta di sopralluogo sulla struttura del Nervi ("anche il Genio Civile è a conoscenza della richiesta inviata agli Enti appena citati" puntualizzano i cittadini); inviato un'e-mail alla dirigente del Servizio Turismo della Regione Marche per conoscere la procedura amministrativa seguita; inviato una pec a 17 Comuni marchigiani, segnalati dal FAI per il recupero di opere artistiche/naturali/infrastrutturali, importanti, recanti l’invito ai sindaci di quei comuni, ad aderire e ad essere solidali all'0biettivo di dirottare i 120mila euro, destinati per l’illuminazione del Nervi, verso il recupero di opere artistiche che ne avessero una più urgente ed effettiva necessità; inviato una e-mail e due messaggi, tramite “Messenger” (la piattaforma di messaggistica di Facebook), alla consigliera regionale di Fratelli d’Italia Elena Leonardi, presidente della IV commissione permanente Sanità e Politiche Sociali della Regione Marche, per un incontro, per sensibilizzarla al problema e conoscerne il suo punto di vista.
Le richieste del gruppo dei cittadini sottoscrittori della nota sono due: "Per prima cosa chiediamo che, ancora prima che si diano inizio alle fasi 1 e 2 dei lavori previsti sul capannone Nervi (fase 1 illuminazione della struttura al costo di 120mila euro; fase 2 rifacimento del tetto al costo di euro 500mila euro), siano esperiti i sopralluoghi e le verifiche strutturali, necessari a sincerarsi sulla stabilità dell’edificio e a salvaguardare la sicurezza pubblica che potrebbe essere messa a rischio, a seguito di un eventuale crollo, dalla dispersione nell’ambiente delle fibre di amianto contenute nella copertura del capannone"
"A motivo di una nostra contrarietà allo spreco di denaro pubblico - aggiungono i nove cittadini portorecanatesi in conclusione -, chiediamo che per il capannone Nervi, che è una struttura caratterizzante la nostra città e per il quale non esiste tuttora una proposta per un suo recupero e riuso a lungo termine, sia aperto un dibattito pubblico".
A seguito delle elezioni tenutesi lo scorso 17 marzo, è stato definito il nuovo Consiglio Direttivo della Croce Azzurra di Porto Recanati che ha provveduto ad assegnare le cariche sociali. Un momento atteso da sette anni.
Il nuovo Presidente sarà Michele Tetta, mentre il vice sarà Mauro Monachesi. Segretario diverrà Domenico Matassini, mentre l'economo sarà Marco Veltri. Ad avere la carica di consiglieri saranno, inoltre, Orietta Foresi, Hans Rommel e Manuel Veltri.
"Sono un volontario della Croce Azzurra dal 2000, ed assieme ai colleghi Matassini e Monachesi, ho deciso di prendere in mano la situazione dopo la mal gestione passata, che ha accumulato debiti su debiti sino a trovarci - alla situazione attuale - con 5 mensilità non pagate, mezzi fatiscenti e una sede non a norma. Già un anno fa avevamo intenzione di eleggere un nuovo Consiglio Direttivo, ma tutto è stato rimandato a causa del lockdown" sottolinea il neo presidente Tetta.
"Ci tengo a ringraziare per il supporto in fase di iter burocratico l'avvocato Enrico Alessandrini, e voglio dedicare questa nomina a mia madre, scomparsa all'età di soli 48 anni - aggiunge Tetta -. Da oggi in avanti lavoreremo per richiedere l'aiuto dei portorecanatesi, metteremo dei salvadanai all'interno delle attività commerciali e poi ci troveremo in piazza per raccogliere i proventi".
"L’ennesima fake news targata PD. I consiglieri regionali, non paghi della figuraccia fatta durante il consiglio straordinario sulla pandemia, continuano a diffondere notizie false e vergognose rispetto al piano vaccini della Regione Marche". È quanto dichiara la presidente della IV Commissione Sanità e Politiche Sociali delle Regione Marche Elena Leonardi in una dura nota rilasciata nel pomeriggio di oggi.
"L’ultimo caso è quello del consigliere Carancini che attacca la Regione e afferma che la giunta Acquaroli vorrebbe anteporre “gli interessi di categoria al bene della comunità”, sottintendendo che nelle Marche si avvieranno prima le vaccinazioni per le categorie professionali rispetto a quelle dei disabili e delle persone fragili - aggiunge Leonardi -. Carancini si riferisce agli accordi che la giunta Acquaroli, prima in tutta Italia, sta portando avanti con le categorie economiche, i sindacati e gli ordini professionali per avviare in futuro le vaccinazioni anche sui luoghi di lavoro".
"Si si usasse la logica chiunque capirebbe facilmente che l’attacco di Carancini è l’ennesima polemica becera e strumentale a cui purtroppo ci sta abituando l’opposizione del PD nelle Marche - incalza la consigliera regionale di Fratelli d'Italia -. Prima di tutto le interlocuzioni della giunta con le categorie sono ancora in corso e l’eventuale inizio delle vaccinazioni sui luoghi di lavoro dipenderà prima di tutto dalla disponibilità dei vaccini. Bisogna ricordare a Carancini anche che per le categorie più fragili e i disabili è riservato il vaccino di Pfizer e Moderna, mentre le categorie non a rischio al momento vengono vaccinate con AstraZeneca e ci auguriamo presto con altre tipologie di vaccini. Quindi in ogni caso sono due linee diverse di vaccinazione, una con Pfizer e Moderna e un’altra con AstraZeneca, che non si sovrappongono e che dipendono principalmente dalla quantità di vaccini che lo Stato invia alle Regioni".
"Infatti le nuove forniture previste di Pfizer saranno dedicate a completare i richiami di chi ha già ricevuto la prima dose e all’avvio della vaccinazione per le categorie più fragili e chi ha patologie - precisa Leonardi -. L’obiettivo finale, quello per cui tutti oggi dovremmo fare il tifo, è quello di vaccinare più persone possibile nel più breve tempo possibile e invece di generare continui allarmismi il Partito Democratico potrebbe fare pressioni sul Governo di cui fa parte per chiedere un maggiore invio di vaccini".
"Spiace costatare che neanche di fronte alla pandemia e alla salute dei cittadini non si arresta la campagna di speculazione politica messa in atto dal PD nelle Marche" constata amaramente Leonardi in conclusione.
“Sulle vaccinazioni dei professionisti il consigliere Carancini, come al solito, aziona il vortice della polemica senza guardare ai fatti. E i fatti dicono che, tra il ‘dire e il fare’, c’è di mezzo il ‘pianificare’. Una caratteristica essenziale per un buon amministratore, ma che Carancini sembra ignorare nonostante sia stato per dieci anni sindaco di Macerata”.
Così Renzo Marinelli e Anna Menghi, rispettivamente capogruppo e consigliera della Lega in Regione, commentando la polemica sollevata a proposito dei vaccini che la Regione metterebbe a disposizione dei professionisti, quando disponibili, perché provvedano all’autosomministrazione.
“La Regione non apporta nessuna modifica alle priorità stabilite dal governo; semplicemente attua lo stesso protocollo avviato con le aziende. Perché in quel caso il consigliere Carancini non ha avuto niente da ridire? Forse che i professionisti sono una categoria di serie B? – si chiedono i consiglieri leghisti che chiosano – Verità è che l’assessore Saltamartini, per fortuna, non sta con le mani in mano in attesa dell’arrivo dei vaccini come forse farebbe Carancini, ma ne pianifica lo smistamento per raggiungere l’obiettivo dell’immunità di gregge nel più breve tempo possibile. Carancini non resti chiuso nei suoi sospetti, ma si apra agli effetti della lungimiranza, virtù da cui molti dipendono, ma che non tutti possiedono”.
Puntata d’esordio domenica 14 marzo per “Storie in rete” con la campionissima di softball Marta Gambella.
Alle ore 21.15 sulle pagine Facebook dell’associazione Oltre i limiti onlus e della compagnia teatrale Gli smisurati sarà trasmesso in diretta il primo incontro di “dialoghi oltre la pandemia”. Si tratta di una serie di eventi online promossa per raccogliere fondi in favore della realtà che riunisce le famiglie di persone con disabilità gravi, Oltre i limiti, allo scopo di acquistare un pulmino attrezzato alle esigenze del loro trasporto.
Prima e principale protagonista di questo speciale viaggio sarà appunto Marta Gambella, vincitrice con la società Macerata Softball di 5 campionati italiani (1998, 1999, 2000, 2001 e 2004) e 4 Coppe dei Campioni (1999, 2000, 2001 e 2006), oltre che capitano per anni della nazionale seniores azzurra con la quale ha raggiunto 238 presenze. Insieme a lei converseranno intorno alle sue vicende umane e sportive il regista e attore teatrale, oltre che educatore impegnato nel sociale, Stefano Crucianelli e la speaker motivazionale, influencer e attrice teatrale Ilaria Baccifava, con l’aiuto “dietro le quinte” dell’inviata tra i social Alessandra Giannangeli. L’incontro sarà infatti anche l’occasione per rivolgere a Marta Gambella alcune domande o richiesta di aneddoti e curiosità all’attenzione della campionissima.
Per partecipare alla raccolta fondi per l’acquisto del pulmino attrezzato è già possibile effettuare la propria donazione attraverso l’IBAN: IT65A0311169110000000011144 (intestato a Oltre i limiti Onlus); indicando nella causale: “donazione per pulmino attrezzato”.
Ennesimo blitz delle Forze dell’Ordine all’Hotel House di Porto Recanati in provincia di Macerata: smascherato il trucco per i permessi di soggiorno, con ben 236 partite Iva fittizie e 113 evasori totali (leggi qui la notizia).
“Grazie alle donne e agli uomini in divisa, ai residenti perbene, alle istituzioni che non mollano: non si possono tollerare fortini di illegalità” ha commentato il leader della Lega Matteo Salvini, la cui ultima visita al palazzone multietnico risale al giugno del 2020.
"All’epoca, su 480 unità immobiliari circa 100 erano all’asta, i residenti censiti erano scesi a 1.300, con una ventina di abusivi che spacciavano (erano centinaia) e cinque persone agli arresti domiciliari. Gli italiani residenti non arrivavano a dieci, l’etnia più numerosa era quella pakistana seguita da quella bengalese e senegalese" sottolinea Salvini, che da ministro dell’Interno si era presentato all’Hotel House nel settembre 2018 osservando una situazione decisamente più critica.
In quel periodo, i residenti erano più di 1.700, ma in passato erano arrivati addirittura a 4mila. “È la prova che il lavoro fatto con la Lega al governo ha dato risultati” aveva affermato Salvini.
Scoperti dalle Fiamme Gialle 113 evasori totali alloggiati nel palazzone multietnico.
Nell’ambito di autonome attività d’iniziativa per il contrasto all’evasione e alle frodi fiscali – obiettivo prioritario della Guardia di Finanza – le Fiamme Gialle della Tenenza di Porto Recanati hanno portato a conclusione una complessa e articolata operazione di monitoraggio e controllo nei confronti di tutti i soggetti residenti alloggiati nel condominio “Hotel House”, riscontrando un gran numero di irregolarità tributarie e non solo.
In particolare, la Guardia di Finanza, oltre a concorrere nell’espletamento di servizi a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, ha posto costante attenzione operativa sul comprensorio svolgendo un gran numero di interventi in materia di: monitoraggio delle operazioni di trasferimento di valuta, contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, alla contraffazione dei marchi e all’abusivismo commerciale, tutela del “made in Italy” e sicurezza prodotti, di contrasto all’evasione fiscale nel settore delle locazioni immobiliari, al lavoro “nero” e, soprattutto, al cosiddetto “sommerso d’azienda”.
Ed è proprio con riguardo a quest’ultimo comparto che i finanzieri della Tenenza di Porto Recanati hanno concluso in questi giorni una complessa ed articolata attività di monitoraggio e controllo delle partite I.V.A. insistenti presso il complesso.
Nel dettaglio, le Fiamme Gialle recanatesi hanno posto sotto la lente d’ingrandimento ben 437 posizioni afferenti altrettante partite I.V.A., facendo emergere una serie ragguardevole di irregolarità, sia formali che sostanziali, maturate in un contesto – quello dell’”Hotel House” – caratterizzato da una significativa dinamicità dei flussi di arrivo e partenza di immigrati che, però, negli ultimi due anni ha subito un sostanziale rallentamento, verosimilmente proprio per effetto, anche, dei reiterati controlli messi in campo dal Corpo che, con un’azione costante, incisiva e capillare, ha indotto a regolarizzare molte di tali posizioni fiscali dei soggetti residenti o alloggiati presso il condominio in argomento e ha rimosso definitivamente situazioni di irregolarità, il tutto con un rilevante effetto deterrente che ha scoraggiato il reiterarsi di condotte illecite, quali la fittizia apertura di partite I.V.A. strumentali al conseguimento di benefici non spettanti, come, appunto, quello dell’ottenimento del permesso di soggiorno.
La verifica delle singole posizioni fiscali ha portato, in particolare, alla scoperta di n. 113 evasori totali (soggetti che non hanno mai presentato alcuna dichiarazione dei redditi e dell’I.V.A., sottraendo a tassazione ricavi per circa 240.000 euro, con un’I.V.A. dovuta e non versata all’Erario di circa 50.000 euro), alla cessazione d’ufficio di n. 236 partite I.V.A. poiché di fatto totalmente inattive, al ricongiungimento del domicilio fiscale di n. 89 partite I.V.A. con l’effettivo luogo di esercizio dell’attività, alla denuncia alla competente A.G. di n. 3 persone per il reato di immigrazione clandestina e di n. 1 soggetto per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Le operazioni ispettive hanno consentito di appurare che molte delle partite I.V.A. in essere presso l’”Hotel House” avevano ad oggetto l’esercizio del commercio ambulante, attività questa che per molti immigrati è tra quelle di più facile avvio in quanto non implica l’impiego di risorse finanziarie e disponibilità cospicue. Dai mirati controlli eseguiti poi su tali posizioni – anche su segnalazione dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Macerata, a cui sono state richieste informazioni sui permessi di soggiorno rilasciati agli intestatari di dette partite I.V.A. – è emersa in taluni casi la totale inesistenza di qualsiasi attività e l’utilizzo strumentale della partita I.V.A. al solo fine di ottenere l’agognato permesso!
In altre circostanze, invece, non è stato possibile verificare se l’attività dichiarata fosse reale ovvero strumentale al rilascio del permesso di soggiorno, avendo i soggetti da tempo lasciato il territorio nazionale. Comunque, atteso che nella quasi totalità dei casi i cittadini stranieri hanno omesso di procedere alla cessazione della partita I.V.A., si è proceduto alla cancellazione della stessa per evidente inattività, ciò anche allo scopo di impedirne un qualsiasi utilizzo in eventuali future attività fraudolente.
Infine, in molti altri casi – per dare una parvenza di operatività alle partite I.V.A. accese, laddove ad esse non faceva seguito l’esercizio di alcuna attività lavorativa – sono state sì presentate le prescritte dichiarazioni annuali delle imposte, che però si sono rivelate meri atti formali in cui sono stati dichiarati redditi molto esigui – finalizzati a giustificare il sostentamento sul nostro territorio – ricompresi tra i 7.000 e i 10.000 euro, da cui sono scaturite imposte dovute, anch’esse esigue, che peraltro nella quasi totalità dei casi non sono state neanche versate.
La capillare attività eseguita dai Finanzieri della Tenenza di Porto Recanati ha contribuito, da un lato, ad azzerare quasi del tutto talune attività illecite nel tempo proliferate all’interno del complesso e sul territorio circostante e, dall’altro, a “normalizzare” la situazione dal punto di vista fiscale. Si è passati, infatti, da un numero di partite I.V.A. attive nel 2016 pari a 271 alle attuali 82, con una media di aperture annuali nell’ultimo quinquennio scesa da 48 (con un picco registrato nel 2017 di 97) a 5 del 2020.
Analogo calo si è registrato tra i cosiddetti evasori totali, laddove la percentuale media, rispetto alle partite I.V.A. attive, è scesa dal 90% circa (ultimo quinquennio) al 55% nel 2019 (ma su un numero decisamente minore di partite I.V.A. attive), con ulteriore decremento verificatosi nel 2020. Contestualmente, l’effetto di deterrenza dei controlli in corso ha determinato un sensibile aumento percentuale dei redditi dichiarati.
La Provincia di Macerata eseguirà i lavori di ripristino della funzionalità della provinciale 100 “Porto Recanati - Scossicci”. Il Presidente Antonio Pettinari, con proprio decreto, ha autorizzato l’intervento, utilizzando i fondi non spesi dei lavori effettuati lo scorso novembre su questa provinciale, che riguardavano la ricostruzione del marciapiede e del corpo stradale e, contestualmente, la manutenzione della scogliera a ridosso della strada.
Tale progetto, finanziato per un valore di 300mila euro, ha avuto una minore spesa e l’Amministrazione provinciale ha chiesto alla Regione Marche, da cui provenivano parte dei finanziamenti oltre alle risorse proprie impiegate dalla Provincia, il nulla osta per utilizzare queste economie.
Dopo il via libera, si è deciso di destinare la somma risparmiata di 100mila euro alla manutenzione delle opere di protezione della spiaggia (pennelli), presenti nel tratto di strada in cui l’Ente è intervenuto.
“Grazie alle minori spese dei lavori precedenti - afferma Pettinari - riusciamo ad eseguire un altro intervento molto utile per la provinciale e per le attività balneari. Tale lavoro dal costo complessivo di 170mila euro verrà eseguito anche con la compartecipazione del Comune di Porto Recanati, che ha destinato per queste opere 70mila euro”.
Nella mattinata odierna la Questura di Macerata ha svolto un servizio nel comune di Porto Recanati, comprensivo della zona antistante l’Hotel House. Ad essere impegnati sono stati gli agenti della Squadra Mobile, della Digos e le unità cinofile antidroga.
I controlli hanno interessato le vie di comunicazione più importanti della città rivierasca, con l’effettuazione di posti di controllo nel corso dei quali sono state sottoposte a controllo 48 autovetture ed identificate 88 persone.
"I controlli verranno ripetuti nei prossimi giorni, anche per l’aggravarsi dell’emergenza epidemiologica e saranno elevate sanzioni ai sensi della vigente normativa attuata dal Governo per il contenimento del Covid-19 nei confronti di coloro che verranno sorpresi nella zona senza un giustificato motivo" ha sottolineato il Questore Vincenzo Trombadore.
“Posso annunciare che è stato stanziato dalla Regione Marche un nuovo intervento, dell’importo di 100mila euro, per la difesa della costa di Porto Recanati. La zona di Scossicci al momento è quella che presenta le maggiori difficoltà, per questo la Regione ha individuato Porto Recanati fra le quattro realtà emergenziali per le quali destinare fondi specifici".
Questo quanto afferma Elena Leonardi, Consigliere regionale di Fratelli d’Italia.
"Sono personalmente al lavoro per cercare possibilità di ulteriori finanziamenti di questi interventi a difesa delle nostre coste - aggiunge Leonardi -, cercando tra i fondi europei e i capitoli di spesa del Recovery Fund; nel frattempo, però, posso affermare che la Regione ha individuato uno stanziamento utile al rafforzamento e manutenzione dell'esistente per garantire la tenuta del litorale come emerso dal confronto con gli operatori del settore".
"Spero che questo intervento possa diventare uno strumento a salvaguardia non solo degli operatori balneari, che già vivono dei momenti di tensione dovuti alla recrudescenza della pandemia, ma anche per tutto il patrimonio ambientale della costa oltre alle infrastrutture che altrimenti sarebbero esposte agli effetti delle mareggiate - sottolinea Leonardi -. Basta ricordare cosa è accaduto questo inverno, quando il mancato completamento dei lavori di realizzazione delle scogliere nel lato Sud del litorale portorecanatese ha provocato danni ingenti anche alla Pineta. Anche in quel caso, ho personalmente interessato l’Assessore Aguzzi per riuscire a sbloccare la situazione e completare la realizzazione del progetto, ottenendo ulteriori risorse".
"Auspico che questi nuovi fondi servano per interventi utili alla protezione di Scossicci, rafforzando così un’operazione di messa in sicurezza di tutto il litorale cittadino” conclude il consigliere regionale Leonardi.
Nell’ambito dei servizi di controllo economico del territorio, finalizzati al contrasto dei traffici illeciti in genere e alla verifica del rispetto delle prescrizioni in materia di contenimento della diffusione dell’epidemia da coronavirus, i finanzieri del Comando Provinciale hanno messo a segno, nel corso del fine settimana, degli interventi a contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti. (leggi l'articolo)
Nel corso di un operazione a Porto Recanati, i finanzieri della locale Tenenza sono intevenuti mentre era in atto la cessione di una dose di cocaina, denunciando un quarantaseienne albanese e segnalando l’assuntore alla competente Prefettura. La successiva perquisizione domiciliare permetteva di rinvenire sostanza da taglio, del tipo mannitolo, ed una cospicua somma di denaro contante, ritenuto provento dell’attività di spaccio.
L’extracomunitario è stato quindi sanzionato in realzione ai divieti di spostamento previsti dalle norme in materia di contenimento della diffusione del coronavirus ed è stato altresì denunciato alla locale Procura in quanto è risultato sottoposto al regime di isolamento obbligatorio poiché positivo al Covid-19.
Complessivamente, le Fiamme Gialle hanno sequestrato 13.430 euro in denaro contante, ritenuto provento dell’attività di spaccio.
Tragico investimento a Porto Recanati: un uomo perde la vita. Caccia al pirata della strada.
È quanto avvenuto, intorno alle 20 di questa sera, in località Scossicci nei pressi dell’Hotel 'Il Brigantino'.
Per cause in fase di accertamento, un 52enne di Porto Recanati è stato travolto da un'auto che dopo l'impatto ha fatto inizialmente perdere le proprie tracce senza fermarsi a prestare soccorso.
Lanciato l'allarme sono giunti prontamente gli operatori sanitari del 118 che hanno subito prestato le prime cure all'uomo, ma i traumi riportati nell'investimento erano troppo gravi e così è deceduto poco dopo.
Sul luogo dell'incidente sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Civitanova Marche per ricostruire l'esatta dinamica del tragico evento.
- AGGIORNAMENTO -
Poco dopo l'auto, con alla guida una ragazza 30enne è tornata sul posto e si è assunta le responsabilità di quanto accaduto, dopo che in un primo momento si era allontanata per via dello spavento.
(Servizio in aggiornamento)
"Provo vergogna per questo "erudito professore universitario" che trova normale, forse anche con una punta di malcelata arroganza, insultare una donna, una madre, un'esponente politico unica leader donna italiana presidente di un partito nazionale e di quello Europeo dei Conservatori".
Così la consigliera regionale di Fratelli d'Italia Elena Leonardi esprime la propria vicinanza alla leader nazionale del proprio partito, Giorgio Meloni, definita durante un'intervista radiofonica "rana dalla bocca larga", "scrofa" e "vacca" dal docente universitario Giovanni Gozzini, ordinario di Storia contemporanea all'Università di Siena.
"Credo che l'Università per cui lavora tal Giovanni Gozzini debba come minimo sospendere chi ha dimostrato tanta volgare bassezza in totale antitesi con quei principi di rispetto verso l'altro che sono certa ogni Ateneo vuole trasmettere ai propri studenti. Significativa la solidarietà espressa a Giorgia Meloni dal Presidente Mattarella, mi chiedo se riusciremo a sentire forte la condanna delle femministe, di quella sinistra che ogni 25 novembre s'indigna e si mette in prima fila per denunciare e condannare la violenza contro le donne" aggiunge Leonardi.
"Pensate se quegli stessi insulti fossero stati rivolti ad una donna e una politica della sinistra italiana, ad esempio una Boldrini o una Bellanova, quante voci oggi griderebbero parole di condanna verso l'inaccettabile violenza verbale di quest' "uomo" (ammetto una certa difficoltà morale a definirlo tale). Fatela sentire quando serve la vostra voce, a difesa di ogni donna! Solidarietà a Giorgia Meloni!" conclude nella sua nota Elena Leonardi.