Sabato 27 gennaio al teatro comunale di Petriolo alle ore 21:15 si svolgerà il Concerto "Around Morricone" con lo Stefano Conforti Jazz Quartet.
Swingano magistralmente sui temi di Morricone. Con perizia, gusto e grande rispetto (amore, direi) per il materiale che usano. Nitidezza melodica, pulizia sonora, senso dell'equilibrio sono i maggiori pregi del loro raffinato lavoro. Con questo commento di JazzItalia vogliamo presentare il gruppo “Stefano Conforti Jazz Quartet” ed il suo “Around Morricone”, un progetto che ha rivisitato in chiave jazz le più note composizioni del grande Ennio.
Swingare un classico come Morricone non è un compito da sottovalutare ma gli arrangiamenti di Conforti hanno fatto centro riuscendo pienamente nell'impresa di offrire sia un'elegante ed originale reinterpretazione sia di conservare il fascino del materiale musicale preesistente arricchendolo di nuova luce. Il sax del musicista marchigiano sarà sicuramente il personaggio chiave di questo affascinante e raffinato viaggio musicale attraverso le bellissime colonne sonore di C'era una volta in America, Mission, La leggenda del pianista sull' oceano, Nuovo Cinema Paradiso, Metti una sera a cena e molte altre.
Accompagneranno il Maestro Conforti in questo splendido concerto il pianista Giovanni Tornambene, il contrabbassista David Padella e il batterista Roberto Bisello.
Ingresso libero.
Il Comune di Petriolo e l'Associazione Culturale Diego De Minicis hanno unito le loro forze per creare un evento che vuole lottare contro il tempo, la malasorte e l'intolleranza che distruggono i ricordi e annientano i personaggi. Un concerto, infatti, per omaggiare due artisti è stato organizzato per sabato 16 dicembre alle ore 21.15 al teatro comunale di Petriolo.
Due personaggi si incontrano in questo evento ad ingresso libero: lo scultore Diego De Minicis, strappato alla vita a 29 anni di età e Ennio Porrino, insigne musicista caduto nell'oblio più totale, ambedue vissuti nella prima metà del 900.
Diego De Minicis amava la musica, come testimoniato da lettere e documenti per cui per onorarlo in occasione del 75° anno della sua morte, abbiamo preso in considerazione il musicista Ennio Porrino. Quale elemento lega in qualche modo i due artisti? Ambedue sono nati e cresciuti in quel periodo, la prima metà del 900, che oggi per una distorta idea di politica viene osteggiata. Artisti eccelsi vengono nascosti fino a dimenticarli. Si fa cioè un'operazione chirurgica amputando un periodo storico, come scrive Alessandro Zignani in “La Storia Negata. Musica e Musicisti dell'Era Fascista”.
Anche per Diego De Minicis opere come il bozzetto del Monumento a Filippo Corridoni, come l'opera perduta L'Assalto all'Avanti sono guardate con sospetto. Noi pensiamo che sia giunta l'ora di storicizzare gli eventi e di sdoganare gli artisti.
Come Diego De Minicis, nel campo della scultura, sentiva solo il suo IO, così anche il musicista Porrino traeva musica dalla sua origine Sarda e la rendeva in forma personalissima, che non può essere dimenticata.
E' un concerto che riparla di un musicista e di uno scultore, che non si sono nutriti di mode effimere ed occasionali, ma solo del loro IO e della loro sensibilità.
Pianisti: Michele Cioppettini e Michele Sampaolesi
Sabato 2 Dicembre, alle ore 21.15, presso il Teatro comunale di Petriolo la Compagnia “Lagrù” presenterà lo spettacolo “Shakespeare e altre fregnacce!”, con Cesare Catà e la regia di Piero Massimo Macchini. Siamo già al quarto spettacolo della stagione teatrale che ha avuto inizio il mese scorso e che sta riscuotendo la calorosa partecipazione della cittadinanza.
“Shakespeare e altre fregnacce” è un ardito esperimento di cabaret letterario. Qui i temi psicologici più profondi del teatro shakespeariano raggiungono il pubblico per una via inaspettata, in cui si mescolano lacrime e risate. Tra inglese elisabettiano e vernacolo fermano-maceratese, lo spettatore è invitato a un viaggio, ironico e filosofico, attraverso il Giulio Cesare, Molto rumore per nulla, l'Amleto e Sogno di una notte di mezza estate. Come Shakespeare sapeva, talvolta delle tragedie non si può che ridere.
Gli spettacoli che accompagneranno il Comune di Petriolo per tutto il periodo invernale, saranno un’importante occasione di aggregazione della comunità in un momento difficile come quello attuale del post sisma. Per facilitare la partecipazione sono state applicate delle tariffe ridotte, e alcuni spettacoli saranno ad ingresso gratuito.
A seguito degli eventi sismici del 2016, l’unico spazio pubblico di aggregazione rimasto agibile nel territorio di Petriolo è il Teatro comunale, per questo motivo l’Amministrazione ha deciso di ripartire da questo luogo di arte e cultura, e di farne un simbolo di rinascita.
La stagione si è inaugurata lo scorso 11 Novembre, giorno di San Martino, uno dei patroni di Petriolo, con la commedia “Gemini: una strana commedia degli equivoci”, a cura della Nuova Compagnia Teatrale Picena.
Al fine di favorire la partecipazione della popolazione del comune di Petriolo e dei territori limitrofi, l’amministrazione comunale ha previsto alcune agevolazioni tariffarie.
L’Amministrazione e tutta la comunità, invitano tutti coloro che vogliono trascorrere una serata speciale presso il Teatro, a partecipare a questa splendida iniziativa rivolta a grandi e piccini.
Già avviata l'operazione che prevede la chiusura di 4300 uffici postali in tutta Italia, 159 quelli nelle Marche che dovrebbero quantomeno subire radicali riduzioni di orari di apertura se non la soppressione vera e propria entro il 2019, 52 quelli solo nella provincia di Macerata. Una scelta quella di Poste Italiane basata sulla razionalizzazione dicono, ma che già da tempo trova diversi oppositori.
Infatti già molte sono le segnalazioni dei cittadini che si trovano e si troverebbero ancor più in difficoltà, famiglie che per un invio postale devono e dovranno fare diversi chilometri. Per non parlare della mole di lettere in giacenza, bollette consegnate dopo la scadenza, o addirittura raccomandate urgenti portate al destinatario "con calma". Questi i dati che risultano dalle prime verifiche effettuate. E non sono decisamente confortanti.
A lanciare l'allarme è Patrizia Terzoni, portavoce del Movimento Cinque Stelle alla Camera dei Deputati. “Uno scenario che desta non poca preoccupazione - commenta Terzoni - Se da una parte è vero che oggi tante operazioni si possono fare online o altrove, penso soltanto alla possibilità di pagare una bolletta dal tabaccaio, dall’altra ci sono piccoli centri dove il servizio postale ha ancora un ruolo basilare, soprattutto laddove è alta la concentrazione di cittadini in là con gli anni. In base al documento di 124 pagine che ci è stato consegnato, gli uffici a cui diremo addio sono 52 nella provincia di Pesaro-Urbino, 11 in quella di Ancona, 52 in quella di Macerata, 22 in quella di Fermo e altri 22 in quella di Ascoli-Piceno, molti dei quali in piccole realtà o in comuni interni dove a breve per un invio postale bisognerà fare svariati chilometri. Comprendiamo l’esigenza di riorganizzazione di Poste Italiane, ma un taglio così netto ci pare una scelta scriteriata”.
Il Ministero risponde cercando di rassicurare, dicendo che in alcuni casi degli uffici rimarranno aperti due volte a settimana e che si tratta solo di un piano di razionalizzazione, ma al contrario delle intenzioni la risposta non rassicura per nulla.
"In base alle prime verifiche - prosegue la Terzoni - abbiamo appurato che non sono pochi nelle Marche gli uffici chiusi in via definitiva. Inoltre la scure su questo servizio ha prodotto una mole notevole di missive in giacenza, con bollette consegnate anche dopo la scadenza e compromettendo persino invii prioritari, come raccomandate dell'Inps, avvisi di Equitalia e telegrammi. Naturalmente come M5s non staremo a guardare, e chiederemo al ministro Graziano Delrio di prendere in mano la situazione, perché i cittadini in difficoltà per queste chiusure rischiano di diventare parecchi e molte famiglie ci stanno già inviando segnalazioni”.
Un problema da risolvere con la massima urgenza, considerati i tempi stretti con cui si sta procedendo nell'effettuazione di questa manovra. Gli Uffici Postali del maceratese sub judice sono quelli di Acquacanina, Apiro, Appignano , Belforte del Chienti, Bolognola, Caldarola, Camerino, Camporotondo di Fiastrone, Castelraimondo, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Cingoli, Colmurano, Corridonia, Esanatoglia, Fiastra, Fiordimonte, Fiuminata, Gagliole, Gualdo, Loro Piceno, Matelica, Mogliano, Monte Cavallo, Monte San Martino, Montecassiano, Montefano, Montelupone, Morrovalle, Muccia, Penna San Giovanni, Petriolo, Pieve Torina, Pievebovigliana, Pioraco, Poggio San Vicino, Pollenza, Potenza Picena, Recanati, Ripe San Ginesio, San Ginesio, San Severino Marche, Sant'Angelo in Pontano, Sarnano, Sefro, Serrapetrona, Serravalle di Chienti, Tolentino, Treia, Urbisaglia, Ussita, Visso.
Dalla lista evidente anche la chiusura di tantissimi uffici nel cratere dei comuni terremotati. Un ulteriore disagio quindi per le popolazioni colpite dal sisma. Viene da chiedersi se il Ministero abbia valutato anche questo di aspetto.
IN QUESTO LINK L’ELENCO DI TUTTI I 4300 UFFICI POSTALI INTERESSATI DAL PIANO DI RIORGANIZZAZIONE: https://www.poste.it/Elenco_def_Fase-3_Step-1.pdf
Giovedì 12 ottobre alle ore 17 si terrà al Teatro Comunale di Petriolo un incontro organizzato in collaborazione con Confartigianato imprese Macerata dal titolo "Fare Impresa", progetto di tutoraggio e accompagnamento per tutti i giovani che intendono avviare un'attività d'impresa e che saranno così seguiti nei primi anni di vita dell'azienda.
Durante gli incontri gratuiti verrano affontate le tematiche relative alla creazione d'impresa.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma dell'associazione "La tua Petriolo"
"Finalmente il 2 agosto è stata riaperta piazza San Martino, in modo altisonante, con avvisi trionfali e con concerto finale dell’”Italian Brass Band”, quasi a voler sottolineare la rapidità dell’ intervento. Peccato però che anche Visso ci ha superato sulla dirittura di arrivo, visto che il sabato precedente è stato rimosso il controllo militare per l’ accesso alla zona a traffico limitato per cui è libero anche il transito verso Ussita e Castelsantangelo.
Facciamo comunque i nostri complimenti al Sindaco e all’Amministrazione Comunale perché son riusciti in soli 276 giorni a riaprire la salita di via san Martino, senza che sia stato eseguito il ben minimo lavoro sulla sede comunale e sulla Chiesa di San Marco, che tutti ben sappiamo è stata dichiarata agibile dopo l’intervento eseguito dalla Parrocchia, e che essi invece ritenevano tanto pericolosa. Che la casa comunale e la Chiesa non fossero “tanto pericolose” l’avevano capito anche i frequentatori del Circolo Auser, che ormai da diversi mesi stazionavano lungo la salita all’ altezza dell’ ingresso laterale. Vogliamo sperare che i nostri amministratori riescano entro la data dell’ anniversario del terremoto, 24 agosto, a riaprire una parte più consistente del centro storico, affinché il nostro piccolo centro possa ricominciare a rivivere, portando a termine un numero ben più consistente di messe in sicurezza e non solo due (quella della Chiesa della Misericordia e della casa di Righi), ma soprattutto eseguendo quelle necessarie.
Non andremo molto lontano se continuano ad eseguire le messe in sicurezza anche quando non servono, ma solo perché, dopo cinque o sei ispezioni tra tecnici ufficiali e quelli reclutati dagli amministratori, qualcuno scrive quello che il Sindaco vuole sentirsi dire. Così è stato con la casa di Righi, che ha danni cosiddetti “lievi” secondo un tecnico incaricato dal proprietario, ma l’amministrazione l’ ha reputata tanto pericolosa da metterla in sicurezza; così è stato per la Chiesa della Misericordia, che certamente dentro dovrà essere restaurata, ma che è stata dichiarata agibile da tecnici della Protezione Civile e della Soprintendenza !
Dimenticavamo che essi, come dice abitualmente il Sindaco, - a differenza delle “vecchie” amministrazioni - eseguono i progetti e i lavori con criterio e lungimiranza. A noi invece sembra che essi stanno distruggendo il vecchio per creare il nulla, basta pensare al Parco delle Fonti, il nuovo blocco loculi che ancora non si vede, la non ancora chiara identificazione del terreno ove localizzare le SAE (casette),….
Sicuramente farebbero meglio se facessero un sereno esame di coscienza e si dimettessero, anziché raccontarci tante storie strappalacrime su facebook!"
Quest’anno ricorrono i 160 anni della Banda musicale “Città di Petriolo”, fondata nel 1857 e che dal 2000 si è arricchita anche della presenza delle majorette, diventando così “Corpo Bandistico e Majorettes “Città di Petriolo”.
Per festeggiare tale evento, l’Associazione ha deciso di dare al tradizionale Festival delle Bande da Parata e Majorettes, giunto alla XVIII edizione, un risvolto particolare. Con la consapevolezza del difficile momento che la comunità del nostro territorio sta vivendo nell’affrontare le conseguenze del dramma del terremoto, ha organizzato per i giorni 4-5-6 agosto. la manifestazione “Sis-Banda - Musica dal cratere”, un raduno bandistico che vede coinvolti alcuni gruppi musicali del “cratere”, e precisamente, oltre a quella di Petriolo, le bande di Norcia e di Tolentino, nonché quella gemellata di Mezokövesd, con l’intento appunto di reagire ad un evento traumatico, riscoprendo e riattivando le proprie risorse interiori, così da tornare ad essere protagonisti e attori delle proprie emozioni e della propria vita, in modo da poter guardare al futuro con la fiducia e la voglia di ricostruire e di ricostruirsi.
Le tre serate sono alquanto ricche ed articolate: venerdì 4 si potranno apprezzare la bravura dell’ Orchestra di Fiati e Corpo Majorettes di Mezokövesd dirette dal maestro Panyi Zoltán , la cittadina ungherese con cui è gemellata Petriolo; sabato 5 sarà la volta del Complesso bandistico “Città di Norcia”e della Banda e Majorette di Petriolo dirette dal M° Massimiliano Luciani, il cui organico per l’occasione sarà integrato da molti ex strumentisti, a testimonianza che una banda vive di musica, ma anche di rapporti umani; domenica 6 ci sarà l’ esibizione dell’ Associazione musicale “Nazzareno Gabrielli” di Tolentino diretta dal Maestro Daniele Beridni.
A conclusione della serata gli organici bandistici di Petriolo, Tolentino e Mezokovesd si uniranno per accompgnare quattro brani per solista e banda: il percussionista Alssandro Dotti eseguirà con la macchina da scrivere il brano Typewriter , il sassofonista Daniele Berdini eseguirà il concerto di Bellini per Solo e Banda, Il Trombettista Mario Bracalente eseguirà la Virga de la Macarena mentre il Tenore Massimiliano Luciani eseguirà l’aria “Nessun Dorma” dalla Turandot e sarà diretto dal Maestro David Crescenzi, ospite della manifestazione insieme al Dott. Borgani Orfeo della Ominima ditta di strumenti musicali.
In occasione della festa della Piccola Grande Italia, la Sezione Comunale della Federcaccia di Petriolo, con il patrocinio della Federcaccia Provinciale Macerata e Legambiente Marche, ha organizzato il 29 maggio una giornata ecologica presso la Scuola d’Infanzia “Pietro e Sofia Savini”, al cospetto delle autorità locali quali il Sindaco di Petriolo Dott. Domenico Luciani, il corpo docenti, il Presidente Provinciale Federcaccia Macerata Nazzareno Galassi ed il Presidente della Federazione Ornitologica Italiana – Sezione Macerata Marino Cecchi, alle quali il Presidente Michele Merola ha rivolto pubblicamente i ringraziamenti per aver onorato della loro presenza il lieto evento.
Durante la manifestazione è stata apposta un Cassettina Nido, per la nidficazione dei piccoli uccelli insettivori, alla quale i bambini hanno dato il nome di “La casetta CinCin”. L’apposizione della cassetta ha riscosso enorme gioia tra gli alunni, i quali si sono dimostrati molto interessati allo scopo perseguito dalla stessa.
Particolare rilevanza ha inoltre avuto la mostra ornitologica, richiesta dal Presidente della Federcaccia Petriolo Michele Merola e gentilmente accolta e presentata dalla Federazione Ornitologica Italiana – Sezione Provinciale Macerata, nella persona del Presidente Marino Cecchi e del Vice Presidente Nazionale Diego Crovace, durante la quale sono state presentate ai bambini alcune specie di uccelli nonché le loro particolarità ed abitudini, utilizzando una metodica finalizzata al semplice apprendimento e distribuendo ai bambini materiale informativo.
Al termine dell’evento il Presidente Merola, a nome di tutti i soci della Sezione Comunale Federcaccia Petriolo, ha donato alla Scuola il libro intitolato “Il cacciatore in favola” di L. Gottardi e P. Filippi, nel quale gli autori illustrano, senza alcuna allusione all’utilizzo delle armi, le reali abitudini degli animali selvatici, come ad esempio la lepre non ha una tana come il coniglio, narrando di folletti del bosco, esplicando le abitudini naturali dell’orso.
Un’ottima iniziativa che è stata possibile soprattutto grazie allla disponibilità dimostrata dalla prof.ssa Lauretta Corridoni, Dirigente dell’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII, alla quale il Presidente rivolge i suoi più vivi ringraziamenti.
Tra le oltre 400 fasce tricolore di sindaci italiani che apriranno la parata del prossimo 2 giugno, Festa della Repubblica, ai Fori Imperiali di Roma, ci sarà anche un'ampia rappresentanza marchigiana, guidata dal presidente di Anci Marche Maurizio Mangialardi.
Gli amministratori dei comuni terremotati saranno in prima fila.
Le fasce tricolori marchigiane che hanno garantito la presenza partiranno dai comuni di: San Benedetto del Tronto, Apiro, Appignano del Tronto, Arquata del Tronto, Ascoli Piceno, Belforte del Chienti, Castelraimondo, Castignano, Colmurano, Comunanza, Cupra Marittima, Esanatoglia, Fiastra, Force, Macerata, Mogliano, Monsampietro Morico, Monte Rinaldo, Montedinove, Montegallo, Monteleone di Fermo, Monteprandone, Offida, Ortezzano, Penna San Giovanni, Petriolo, Pieve Torina, Poggio San Vicino, Pollenza, San Severino Marche, Senigallia, Urbisaglia, Sefro, Bolognola, Acquasanta Terme.
"Apprezziamo l'iniziativa e l'attenzione dimostrata", ha detto Mangialardi, "...considerando che 87 dei 131 comuni del cratere sono purtroppo proprio delle Marche ed è un giusto riconoscimento all'impegno di prima forza civile del Paese in un momento storico tanto complesso per il centro Italia e per le Marche in particolare".
A Petriolo di Macerata quest’anno il tradizionale Cantamaggio ci sarà.
Il castello, cuore pulsante del nostro borgo, è inaccessibile dopo la scossa del 24 ottobre 2016 e giocoforza è in parte cambiato lo scenario della festa, giunta quest’anno alla quinta edizione.
Sarà quindi un Cantamaggio un po’ particolare, che vuole fermamente provare a riportare un sorriso al paese, la cui vita è stata stravolta.
Il Cantamaggio, assieme alla Pasquella, la Passió’ e lo Scacciamarzo, è uno dei più noti canti rituali di questua della tradizione della nostra Marca centrale. Questi canti propiziatori vengono eseguiti sin da tempi immemori da musici e cantori popolari, che portavano casa per casa -e portano ancora- auguri di benessere per la comunità ed i singoli per la stagione agricola che inizia, seguendo un cerimoniale ben preciso.
A Petriolo sentiamo di avere la necessità di far rivivere la tradizione del Cantamaggio, coi suoi cantori che passando casa per casa chiedono il permesso di suonare portando auguri di prosperità in cambio di una mangiata e una bevuta, per tenere viva la cultura dell’ospitalità.
Quello dell’accoglienza è un ricordo ancestrale di quando, nei tempi antichi, prima ancora dei Santi e prima ancora del Cristo, erano gli dei a bussare alle porte delle case travestiti da uomini: riservare loro un buon trattamento poteva far scendere sulla casa il favore del cielo, qualcosa di irrinunciabile in quel mondo duro. Nel contempo era un modo per tramandare un insegnamento di umanità e fraternità, senza il quale -i vecchi lo sapevano- il mondo sarebbe certo ben peggiore
Oggi che il Cantamaggio, e con esso le tradizioni popolari, sono oggetto di una miracolosa, lenta ma inarrestabile resurrezione, oggi che di riavvicinarci alla Natura e di recuperare il concetto di comunità abbiamo tanto bisogno, anche a Petriolo di Macerata, per il quinto anno, vogliamo confermarlo in salute.
Quindi, nello spirito della nostra buona e antica tradizione, domenica 14 maggio 2017 una nutrita schiera di gruppi provenienti da tutte le Marche si ritroverà a Petriolo (Macerata), luogo natio di Giovanni Ginobili, il padre nobile dell’etnomusicologia marchigiana.
La giornata inizierà alle ore 9.00 con il raduno in piazza delle squadre che per tutta la mattinata porteranno il buon augurio coi loro canti e la loro gioia in tutte le case per le contrade e le vie del paese.
Poi, dopo pranzo, tutti sono invitati in piazza Umberto I, dove dalle ore 15.00 fino a sera, tutti i gruppi partecipanti suoneranno e canteranno per la gente che interverrà, e il tutto scaturirà in una festa spontanea e comunitaria al modo di una volta, al suono del saltarello e dei versi della tradizione e in compagnia di fava, pecorino, porchetta e vino.
Nel corso della giornata, infine, non dimenticatevi di scattare le foto e immortalare tutto ciò che vi colpisce e vi circonda utilizzando i tag ufficiali che sono: #cantamaggiopetriolo #scattapetriolo #igersmacerata #igersmarche #giovanniginobili #pitriommia
L’evento è presentato dalla Pro Petriolo 2000 di Petriolo MC in collaborazione con lo storico gruppo di portatori della tradizione popolare del maceratese Pitrió’ mmia, l’associazione culturale L’Orastrana e col patrocinio del Comune di Petriolo.
Ingresso gratuito
Sabato 8 Aprile alle ore 21.30, presso il teatro comunale di Petrillo, andrà in scena lo spettacolo "La Cantatrice Calva" di Eugène Ionesco, una produzione della compagnia Calabresi Te.Ma. Riuniti di Macerata, per la regia di Paolo Nanni e Piergiorgio Pietroni.
"La Cantatrice Calva" è stata scritta nel 1950 e definita dallo stesso autore anticommedia. È il primo esempio di teatro dell'assurdo: la vicenda subisce uno straniamento tramite l'utilizzo esasperato di frasi fatte, dialoghi contrastanti, concetti scontati e cliché.
Si rappresenta, nel chiuso di un salotto borghese, la parodia di una ipotetica società priva di contenuti, senza personalità ed incapace di dialogare, indaffarata quasi esclusivamente nell'esibizione di luoghi comuni. Fra amnesie, situazioni surreali, incongruità, contraddizioni, reticenze, due strampalate coppie, un pompiere e una cameriera scivolano sempre più in un'aggressiva, ambigua, confusionaria perdita di senso.
Nella interpretazione del regista Paolo Nanni, supportato da Piergiorgio Pietroni, "La Cantatrice Calva" mette in scena la nostra follia normalizzata, l'erosione della identità personale e collettiva. L'anticommedia di Ionesco diviene il luogo delle antipersone, cioè esseri disumanizzati, poiché privati di relazioni autentiche. Teneri, smaniosi, ma traditi da una realtà contorta e superficiale, che li plasma a sua immagine e somiglianza. Eppure una possibilità di armonia e autenticità esiste, anche nella follia e nell'omologazione.
Il sisma non fermerà la musica. Questo è, più di tutti, il motto che caratterizza lo spettacolo musicale "Il mio Henghel" dedicato al celeberrimo clarinettista italiano Henghel Gualdi che si terrà sabato 18 marzo alle ore 21,15 presso il teatro comunale di Petriolo.
Patrocinato dalla amministrazione comunale di Petriolo e organizzato dall’associazione camerte Adesso Musica l'itinerario musicale, un viaggio tra musica swing, colonne sonore e standar jazz è stato tracciato dal Maestro Vincenzo Correnti (clarinettista solista e voce narrante) stretto amico e collaboratore dello stesso Gualdi.
Sul palco il M° Correnti sarà affiancato da quattro musicisti: Giacomo Correnti (batteria), Andrea Passini (contrabbasso), Chiara Ercoli (pianoforte) e Morosi Matteo (trombone) che oltre ad essere nativi di Camerino, hanno mosso i primi passi nel mondo della musica partendo dall'Istituto Musicale Nelio Biondi (sito nella medesima cittadina).
A quest'ultimo, gravemente lesionato a causa dei recenti eventi sismici, sarà devoluto l'incasso della serata (derivante da eventuali donazioni volontarie) al fine della costruzione di una nuova sede.
Giorgio Colangeli questa sera, venerdì 27 gennaio, inaugurerà la stagione teatrale di prosa al teatro dell'Iride di Petritolo, con la direzione artistica di Alessandro Rutili. E' un viaggio tra i canti più belli, interessanti ed anche più misteriosi della Divina Commedia, raccontati da Colangeli con grande trasporto, ironia e propria rivisitazione sognatrice.
Quindi non la solita 'lettura interpretativa' sentita e vista in ogni salsa, ma un vero spettacolo dove un unico attore farà rivivere personaggi, luoghi, con monologhi forti ma allo stesso tempo con 'trovate' comiche che scalderanno il pubblico.
Un occasione da non perdere a prezzi "popolari".
Giorgio Colangeli Attore di Cinema e Teatro con alle spalle più di 80 film e vincitore del David di Donatello 2007 per il Film l'Aria Salata.
Non bastano le enormi problematiche e le ingenti spese dovute a traslochi improvvisati per chi ha dovuto lasciare la propria abitazione a causa del terremoto. Per chi si è trovato una autonoma sistemazione (e chi ha l'inagibilità da novembre ancora deve vedere arrivare un centesimo del contributo previsto), c'è anche il (costoso) rebus delle utenze. Un mare magnum dove la chiarezza appare una chimera e dove le uniche certezze sembrano gli oneri a carico di chi, non certo per scelta, ha dovuto cambiare casa.Partiamo da un dato di fatto oggettivo. Nelle ordinanze di inagibilità viene chiaramente indicato di procedere "alla chiusura della erogazione delle forniture di acqua e gas". Difficile interpretare l'ordinanza in maniera diversa da quella di provvedere presso i distributori a staccare le utenze. Sarebbe stato sufficiente, invece, chiudere in autonomia i rubinetti? Forse. Di certo, chi ha provveduto presso i singoli gestori a staccare le utenze, nel momento in cui potrà fare rientro nella sua abitazione dovrà pagare nuovamente l'allaccio, per un importo stimato intorno ai 200 euro. La domanda è lecita: era obbligatorio staccare le utenze? Se sì, è normale che poi l'utente debba pagare nuovamente l'allaccio?Non basta. A chi ha staccato l'utenza del gas è arrivata anche un'altra beffa: 30 euro di spese per la chiusura del contatore. Oltre a tutto questo, chi è riuscito a trovare una nuova sistemazione, di certo non poteva pensare di andare ad abitare in una casa senza corrente elettrica. Così, ben prima che sui conti correnti dei terremotati venga accreditato un solo centesimo di contributo autonoma sistemazione, nelle nuove cassette della posta sono arrivate le bollette. Sì. Bollette con una 50ina di euro da pagare per l'allaccio della corrente elettrica (anche se questa è una semplice ipotesi, visto che la voce viene indicata sotto un generico "altri importi"). Curioso anche come venga indicato come periodo di fatturazione il mese di ottobre, quando in realtà i terremotati sono andati ad abitare nei nuovi domicili solo a novembre. Insomma, non bastano le traversie e i disagi per chi ha la casa inagibile. Ci sono anche tutte queste altre peripezie burocratiche da attraversare, con l'unica certezza che a rimetterci è sempre e comunque il cittadino.
Riceviamo e pubblichiamo una lettera di vibrante protesta inviataci da una nostra lettrice, Letizia AnticoIn seguito alla possibilità offerta da Trenitalia agli “sfollati” (così si legge sul sito) di ottenere biglietti gratuiti, e avendo io casa inagibile (rientrando quindi, ahimè, nella categoria “sfollati”), mi sono recata alla Stazione di Macerata per usufruire di questa possibilità e prendermi il biglietto per andare a Milano, dove studio e dove devo tornare per dare gli esami.Si parlava già da giorni di file interminabili alla biglietteria, di lamentele da parte delle persone che dovevano attendere anche sette ore per un biglietto, del fatto che ci fosse un solo operatore attivo, ecc… lamentele più che lecite, certo, se quelle persone avessero avuto una reale necessità di ottenere i biglietti!Infatti, fattami coraggio, una volta arrivata in biglietteria ho iniziato a fare qualche domanda; cosa scopro?Delle trenta persone in coda, solo io e un’altra ragazza avevamo l’abitazione inagibile; il resto stava approfittando della situazione per… prenotarsi le vacanze!! Alla faccia dell’ “emergenza sismica”!Ciò è stato loro possibile, perché Trenitalia ha dichiarato che il biglietto si poteva ottenere “mediante la sola esibizione di un valido documento in cui si attesti la residenza” in uno dei Comuni colpiti, facendo così cadere il requisito di “sfollato”.Il biglietto sarebbe stato da concedere soltanto a chi presentava il documento che attestasse l’inagibilità della propria struttura abitativa, rilasciato dalla Protezione Civile dopo i vari controlli; invece è bastata una semplice carta d’identità. E così, il maceratese medio, fregandosene di chi non ha più una casa e di chi aveva più bisogno di quei biglietti, si è messo in fila alle biglietterie, intasandole.Ora, la maggior parte delle famiglie sfollate ha cose ben più importanti a cui pensare che sprecare sette ore della propria vita in coda a una biglietteria ferroviaria, quindi molti, come me e mio fratello, hanno dovuto rinunciare. Benché sfollati, dopo tutte le noie burocratiche, economiche e “psicologiche” che uno deve subirsi in queste situazioni, nemmeno la soddisfazione di viaggiare almeno una volta gratuitamente per raggiungere la propria sede universitaria o di lavoro, o semplicemente dei familiari; insomma, dopo il danno... la beffa.Trenitalia ha certamente sbagliato; forse si è sbagliato anche a non dare nessun comunicato alle biglietterie ferroviarie affinché si creasse un “ordine di priorità”, permettendo a chi aveva il foglio di inagibilità di saltare la coda. Meno d’accordo con le lamentale sulla “biglietteria unica”, sufficiente per completare le pratiche delle sole famiglie sfollate (di numero certamente più contenuto) quelle per le quali il biglietto gratuito doveva essere elargito e sulle spalle delle quali gli altri hanno vergognosamente mangiato.Infatti se fosse stato dato SOLO agli sfollati, non ci sarebbero state tante persone (ognuna delle quali faceva il biglietto per tutta la famiglia!) e in dieci minuti io avrei ottenuto il mio biglietto.Ho scritto a voi perché nei giorni scorsi si è parlato tanto di disorganizzazione, ma nessuno ha messo l’accento sull’ignominia di certa gente che si è fatta le vacanze sulle spalle dell’ “emergenza sismica”, senza alcun pudore. Perché se il servizio offerto è stato deprecabile, l’umanità delle persone avrebbe potuto far qualcosa per sanare l’errore, invece ne ha approfittato. Altro che solidarietà! “La Marca è la più ignorante ed incolta provincia dell’Italia, qui tutto è insensataggine e stupidità” scriveva Leopardi. E mi viene da pensare che le cose non siano cambiate poi molto da quel “secol superbo e sciocco”.E’ andata così, il biglietto me lo sono pagata, come sempre, dignitosamente. Invece la vostra, di dignità, è rimasta nell’atrio della Stazione di Macerata, in fila alla biglietteria.Letizia Antico
Sono 44.598 le verifiche effettuate su edifici privati dalle squadre di tecnici ed esperti abilitati per le verifiche di agibilità con procedura FAST (Fabbricati per l'Agibilità Sintetica post-Terremoto), attivata dopo il terremoto in centro Italia. In base ai dati aggiornati al 23 dicembre - rendo noto il Dipartimento di Protezione civile - i controlli sono stati 20.699 nelle Marche, 14.182 in Umbria, 8.273 in Abruzzo e 1.444 nel Lazio.Gli edifici risultati agibili sono complessivamente 20.030, mentre sono 13.290 gli esiti di "non utilizzabilità" per temporanea, parziale o totale inagibilità, oltre a un 1.252 edifici che, pur non essendo danneggiati, risultano "non utilizzabili" per solo rischio esterno. A questi si aggiungono 10.026 edifici per i quali le squadre non hanno avuto la possibilità di accedere agli immobili e, pertanto, sono necessari ulteriori sopralluoghi. (Ansa)
Caro Babbo Natale, sono ancora io. Ti ricordi di me? Ti avevo scritto un po' di tempo fa per chiederti la stazione di polizia dei Lego per regalo. Te lo giuro: ho fatto ancora il buono e faccio sempre i compiti. Ma devo chiederti un favore grande: non voglio più la stazione di polizia dei Lego. Vorrei tanto un'altra cosa.Lo so che è tardissimo e so anche che forse ti arrabbierai... ma se hai un minuto da dedicarmi posso spiegarti tutto.Non sono un bambino capriccioso, ma invece del gioco che ti avevo chiesto vorrei tanto che tu potessi portare ai miei genitori il Cas (Contributo Autonoma Sistemazione, ndr). Non so cosa sia e spero tanto che non sia una parolaccia, ma te lo chiedo con tutto il cuore... porta il Cas ai miei genitori e lascia stare la stazione di polizia. Sai, dopo che ti avevo scritto la prima letterina, sono cambiate tante cose dentro casa mia. Anzi, dentro quest'altra casa dove mi hanno portato senza neanche chiedermi niente i miei genitori qualche giorno dopo che c'è stato il terremoto. Non stiamo male qui, veramente. Ma mi manca tanto casa mia... E come ti dicevo prima, dopo che siamo arrivati in questa nuova casa sono cambiate tante cose. Io sono piccolo, ma li sento i miei genitori parlare. E vedo anche che sono tanto tristi e preoccupati. Sento papà che dice sempre che ha dovuto spendere un sacco di soldi per venire ad abitare qui e che un po' ha dovuto anche farseli prestare da un amico, perchè la banca non glieli dava... Lui lavora tanto ma non ha uno stipendio fisso e anche quando è stato male non gli hanno riconosciuto neanche un centesimo perchè non ha, come la chiama lui, "la busta paga". E anche la mia mamma prima lavorava un po' di più, ma adesso, con i tempi che corrono la chiamano sempre meno e guadagna pochi soldini.L'altra sera li sentivo mentre parlavano fra di loro e dicevano sempre che aspettano questo Cas per poter respirare un po' di più. Erano sicuri che almeno per Natale qualcuno avrebbe portato loro questo Cas per trascorrere delle festività più tranquille e magari poter fare anche qualche pensiero. Dicevano anche che comunque a me non avrebbero fatto mancare niente, ma erano tanto tristi. Papà diceva anche che qualcuno gli aveva detto che non avrebbe dovuto pagare le bollette per qualche tempo e che invece la mattina stessa erano arrivate in banca e aveva dovuto pagarle... Loro hanno fatto tanti sacrifici per comprarsi la casa dove vivevamo, ma il terremoto ce l'ha rovinata e adesso per stare in quest'altra casa dobbiamo pagare: ti pare giusto Babbo Natale? Perchè non c'è nessuno che regala ai miei genitori il Cas? Ho capito che è una cosa che gli devono dare per forza ma che se non arriva fra poco non sapremo neanche come fare la spesa... Sono anche un po' arrabbiati perchè li ho sentiti che dicevano che a qualcuno qui intorno forse un altro Babbo Natale come te il Cas lo ha portato, ma a noi che siamo fuori casa da fine ottobre non lo porta mai nessuno... Ti prego Babbo Natale, ti prego con tutto il cuore: non mi importa più della stazione di polizia dei Lego, ma porta il Cas a papà e mamma perchè non posso più vederli così tristi. A me penserai l'anno prossimo. Grazie Babbo Natale, ti voglio tanto bene.P.S.: l'anno prossimo non sbagliare casa, mi raccomando! Spero tanto che saremo di nuovo a casetta nostra!
Le ordinanze 7 e 8 del Commissario per la Ricostruzione mettono le basi operative per ripartire (In calce all'articolo il link con il prezziario integrale).
L’ordinanza del Commissario per la Ricostruzione .n. 7 del 14 dicembre 2016 contiene l’ “Approvazione del Prezzario Unico Cratere Centro Italia 2016” e stabilisce che lo stesso rappresenta il presupposto imprescindibile dell’erogazione del contributo per la concessione dei finanziamenti agevolati per la ricostruzione.
L’articolo 6, comma 7, del decreto legge n. 189 del 2016 prevede infatti che
“la concessione dei finanziamenti agevolati per la ricostruzione siano erogati in forza di una metodologia di calcolo basata sul confronto tra il costo convenzionale al metro quadrato per le superfici degli alloggi, delle attività produttive e delle parti comuni di ciascun edificio e i computi metrici estimativi redatti sulla base del prezzario unico interregionale, predisposto dal Commissario straordinario d'intesa con i Vice -commissari nell'ambito del cabina di coordinamento di cui all'articolo 1, comma 5, del medesimo decreto – legge, tenendo conto sia del livello di danno che della vulnerabilità”
Ciò premesso, l’articolo 1 dell’ordinanza stabilisce che
“2. Il “Prezzario Unico Cratere Centro Italia 2016” allegato alla presente ordinanza viene utilizzato, in luogo dei prezzari regionali adottato dalle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria, nell’elaborazione dei computi metrici estimativi, nella definizione degli importi a base di appalto, nei procedimenti per la valutazione di anomalia delle offerte, nella redazione dei progetti e nella
valutazione degli stessi ai sensi e per gli effetti dell’articolo 23, comma 7, del decreto legislativo n. 50 del 2016, nonché in fase di esecuzione dei contratti”.
Strettamente connessa all’ordinanza sul prezzario, è la successiva
ordinanza n. 8 recante “Determinazione del contributo concedibile per gli interventi immediati di riparazione e rafforzamento locale su edifici che hanno subito danni lievi a causa degli eventi sismici del 24 agosto 2016 e successivi”
che all’articolo 1 “Ambito di applicazione” dispone che
“Le disposizioni della presente ordinanza si applicano nei Comuni di cui all’articolo 1 del decreto legge 17 ottobre 2016, n. 189, nonché nei Comuni di cui all’elenco aggiuntivo approvato con l’ordinanza del Commissario straordinario n. 3 del 2016, emessa ai sensi dell’articolo 1 del decreto legge 11 novembre 2016, n. 205.
Le stesse definiscono i criteri e parametri per la determinazione dei costi ammissibili a contributo e la successiva quantificazione dei contributi concedibili per gli interventi immediati di riparazione e rafforzamento locale di interi edifici che hanno riportato danni lievi a norma degli articoli 8 del decreto legge n. 189 del 2016 e 9 del decreto legge n. 205 del 2016, nonché dell’ordinanza del Commissario straordinario n. 4 del 17 novembre 2006, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 278 del 28 novembre 2016”.
L’ articolo 2 “Determinazione del contributo” scende nel dettaglio e chiarisce che
“1. Per l’esecuzione degli interventi di cui all’articolo 1, comma 1, il contributo è determinato sulla base del rapporto tra costo dell’intervento e costo convenzionale, secondo i parametri indicati nell’Allegato 1 alla presente ordinanza, in relazione alle diverse tipologie degli edifici interessati dagli interventi”.
L’Allegato 1 “Parametri per la determinazione dei contributi” specifica che per gli edifici a destinazione e tipologia prevalentemente residenziali Il costo ammissibile a contributo, per edifici a destinazione e tipologia prevalentemente residenziale, è pari al minore importo tra:
“- il costo dell’intervento, così come risulta dal computo metrico-estimativo redatto sulla base dell’Elenco dei prezzi appositamente approvato dal Commissari - al lordo delle spese tecniche e dell’IVA se non recuperabile e - il costo convenzionale ottenuto moltiplicando il costo parametrico di 370 Euro/mq più IVA se non recuperabile, per la superficie complessiva dell’unità immobiliare fino a 120 metri quadrati.
Per le superfici superiori a mq 120 e fino a mq 200 il costo parametrico si riduce al 60% ed ulteriormente al 30%, per le superfici eccedenti i 200 metri quadrati. Nel caso di unità immobiliari a destinazione produttiva il costo parametrico è pari al 70% di quello destinato alle abitazioni. I costi parametrici sono incrementati nelle ipotesi di cui all’articolo 3 della presente ordinanza”.
Quindi :
contributo = costo dell’intervento * costo convenzionale
e il costo convenzionale = 370 Euro/mq più IVA * superficie dell’immobile fino a 120 metri quadrati
Ai fini della determinazione del contributo, nel costo dell’intervento rientrano:
i costi sostenuti per le indagini e le prove di laboratorio sui materiali che compongono la struttura ritenuti strettamente necessari, per le opere di pronto intervento e di messa in sicurezza, per le opere di riparazione dei danni e di rafforzamento locale delle strutture danneggiate dell’intero edificio e per le finiture connesse agli interventi sulle strutture e sulle parti comuni dello stesso ai sensi dell’art. 1117 del codice civile, nonché le spese tecniche.
Ai sensi dell’articolo 5, comma 2, del decreto legge n. 189 del 2016, il contributo è pari al 100% del costo ammissibile per ciascuna unità immobiliare.
La procedura per la concessione del contributo
L’ Articolo 6 dell’ordinanza n. 8 sull’ “Avvio dei lavori e concessione del contributo” indica la procedura da seguire per ottenere il contributo: il tutto si avvia con la comunicazione di inizio lavori presentata a norma dell’articolo 2 dell’ordinanza commissariale n. 4 del 2016 che costituisce comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA). In particolare, con la perizia ivi allegata si assevera che i lavori sono conformi agli strumenti urbanistici, al regolamento edilizio, alle normativa sull’efficientamento energetico e che gli stessi interessano alcune strutture dell’edifico per la loro riparazione e per il rafforzamento locale, conformemente al punto 8.4.3 delle NTC08.
2. La comunicazione di inizio lavori e tutte le istanze inerenti e conseguenti sono inviate all’Ufficio speciale a mezzo PEC, utilizzando l’apposito modulo di cui all’Allegato 2 alla presente ordinanza, ovvero attraverso la piattaforma informatica operante sul sito del Commissario straordinario, che verrà istituita con successivo provvedimento.
L’Ufficio speciale, utilizzando la procedura informatica, trasmette immediatamente al comune la comunicazione di inizio lavori per i provvedimenti di competenza.
3. Nel termine di sessanta giorni dalla pubblicazione della presente ordinanza, il soggetto interessato deposita all’Ufficio speciale territorialmente competente la domanda di contributo corredata dalla documentazione necessaria ed entro il medesimo termine, possono altresì presentare domanda di contributo, con le medesime modalità, anche i soggetti che non abbiano già comunicato l’avvio dei lavori.
4. L’Ufficio speciale nei sessanta giorni successivi provvede agli accertamenti istruttori e determina il contributo ammissibile, dandone comunicazione al richiedente, all’istituto di credito prescelto ed al Vice Commissario delegato attraverso la piattaforma informatica istituita dal Commissario straordinario.
5. Nei dieci giorni successivi alla determinazione del contributo da parte dell’Ufficio speciale, il Vice Commissario adotta il decreto di concessione del contributo dandone comunicazione, attraverso la piattaforma informatica, al richiedente, al Comune, all’istituto di credito prescelto ed al Commissario straordinario.
6. Il beneficiario del contributo segnala all’Ufficio speciale per la ricostruzione l’apertura di un conto corrente dedicato al progetto, caratterizzato dal CUP che lo identifica, indicando l’IBAN di detto conto.
Tutte le transazioni finanziarie relative al progetto dovranno riportare il CUP per cui vengono effettuate riportando, nei bonifici in addebito, la causale del pagamento scelta tra quelle pubblicate su apposita sezione del sito del DIPE.
L’articolo 7 sull’“Erogazione del contributo” chiarisce che il contributo è erogato dall’istituto di credito che è stato prescelto dal richiedente all’impresa esecutrice dei lavori ed ai professionisti che hanno curato la progettazione, la direzione dei lavori ed il coordinamento del progetto per la sicurezza.
Il contributo è erogato dall’istituto di credito direttamente al richiedente, sulla base delle percentuali indicate al precedente comma 1 e previa produzione dei documenti ivi indicati, oppure, a richiesta del beneficiario in un’unica soluzione, a seguito della presentazione della documentazione di cui al comma 1, lettera b). L’istituto di credito dà comunicazione al Comune ed al Commissario delegato delle avvenute erogazioni con periodicità mensile.
I tempi e i modi sono i seguenti:
a) il 50% del contributo, entro trenta giorni dalla presentazione all’Ufficio speciale dello stato di avanzamento dei lavori redatto, con riferimento all’art. 194 del d.P.R. n. 207 del 2010, dal direttore dei lavori utilizzando il prezziario unico di cui all’articolo 6, comma 7, del decreto legge n. 189 del 2016, che attesti l’esecuzione di almeno il 50% dei lavori ammessi e della dichiarazione del legale rappresentante dell’impresa attestante il rispetto, nei confronti dei fornitori e delle eventuali imprese subappaltatrici, dei tempi di pagamento non superiori a trenta giorni dalla data di erogazione del contributo;
b) il 50% a saldo del contributo, entro trenta giorni dalla presentazione all’Ufficio speciale del quadro economico a consuntivo dei lavori, redatto come alla lettera a) dal direttore dei lavori ed approvato dall’Ufficio speciale. A tal fine il direttore dei lavori trasmette all’Ufficio speciale la seguente documentazione:
i. attestazione di esecuzione dei lavori e di raggiunta piena agibilità dell’edificio che documenti la sussistenza delle condizioni necessarie a garantire il rientro nelle abitazioni dei nuclei familiari occupanti ovvero la ripresa delle attività produttive che ivi si svolgevano;
ii. consuntivo dei lavori redatto sulla base dei prezzi di cui alla precedente lettera a) con allegazione, nel caso delle varianti in corso d’opera, di un quadro di raffronto tra le quantità di progetto e le quantità finali dei lavori;
iii. rendicontazione delle spese effettivamente sostenute, da documentarsi a mezzo fatture. Qualora la spesa sostenuta sia superiore al contributo concesso dovranno essere emesse distinte fatture per gli importi relativi al contributo che erogherà l’istituto di credito e per quelli relativi alle spese a carico del richiedente;
iv. documentazione fotografica comprovante le diverse fasi degli interventi eseguiti;
v. dichiarazione a firma del legale rappresentante dell’impresa affidataria attestante il rispetto, nei confronti dei fornitori e delle imprese esecutrici, di tempi di pagamento non superiori a trenta giorni dalla data di erogazione del contributo per ogni stato di avanzamento lavori, con impegno a pagare i fornitori e le imprese subappaltatrici entro trenta giorni dal riconoscimento del saldo del contributo.
E’ possibile anche per il richiedente ottenere un anticipo fino al 20% dell’importo ammesso a contributo purchè lo abbia richiesto in sede di domanda di contributo e alle seguenti condizioni:
a) che sia stato emesso il decreto di concessione del contributo;
b) che sia stato stipulato, in data antecedente la presentazione della domanda di anticipo, il contratto con l’impresa affidataria dei lavori;
c) che vengano presentate fatture di importo pari all’anticipo richiesto, a cui va aggiunta l’IVA se non recuperabile;
d) che sia allegata polizza fideiussoria incondizionata ed escutibile a prima richiesta nell’interesse dell’impresa affidataria dei lavori a favore del Commissario straordinario, di importo almeno pari all’ammontare dell’anticipo. La fideiussione può essere bancaria o assicurativa o rilasciata dagli intermediari iscritti nell’albo di cui all’articolo 106 del d.lgs. 1 settembre 1993, n. 385, che svolgono in via esclusiva o prevalente attività di rilascio di garanzie e che sono sottoposti a revisione contabile da parte di una società di revisione iscritta nell’albo previsto dall’articolo 161 del d.lgs24 febbraio 1998, n. 58.
Su richiesta del beneficiario, l’erogazione del contributo di cui al comma precedente può avvenire in un’unica soluzione a conclusione dei lavori, a seguito della presentazione della documentazione di cui al comma 1, lettera b).
http://www.csrsisma2016.it/assets/pdf/Allegato%201%20Ordinanza%20n.%207_ridotto.pdf
La questione della lentezza e delle difficoltà nelle verifiche certificate AeDES l’avevamo lanciata da questa rubrica (leggi qui 'http://bit.ly/aedespicchio') giusto un mese fa. Da allora non ce ne siamo stati con le mani in mano e, sull'argomento abbiamo sollecitato più volte la giunta regionale, parlato con il prefetto, incitato sindaci a protestare, messo in allarme parlamentari di tutti gli schieramenti politici. Insomma, per dirla in prosa, in questi giorni abbiamo messo in piedi un gran bel casino, tanto che alla fine qualcosa si è mosso.Proprio ieri, Fabrizio Curcio, il capo dipartimento della Protezione Civile ha firmato un’ordinanza con la quale si sospendono le procedure definite all’indomani del terremoto del 24 agosto per lo svolgimento delle verifiche di agibilità con scheda Aedes, sugli edifici e sulle strutture interessate dagli eventi sismici. Tutto ciò - come si legge già nell’incipit dell’art. 1 dell’ordinanza – “in ragione dell’elevato numero di edifici da sottoporre a verifica a seguito del aggravamento della situazione, conseguente agli eventi sismici di fine ottobre.” Finalmente e, a distanza di un mese, qualcuno si è reso conto che un numero esiguo di tecnici abilitati, non avrebbe mai potuto far fronte, se non in tempi biblici ad un territorio danneggiato e di proporzioni abnormi. Peccato che, a differenza nostra che lo avevamo intuito subito, ci abbiano messo una trentina di giorni in più.La nuova modalità prevede che sia lo stesso proprietario (o avente titolo) dell’abitazione, ubicata in fascia A, che ha già avuto un riscontro di “non utilizzabilità” FAST, ad incaricare “tecnici professionisti iscritti agli ordini e collegi professionali abilitati all'esercizio della professione relativamente a competenze di tipo tecnico e strutturale nell'ambito dell'edilizia”. Molto più semplicemente significa che innanzitutto è necessario avere un riscontro FAST in cui si attesti l’inagibilità della casa. Quindi, e solo da quel momento, si può incaricare un tecnico di fiducia (ingegnere, architetto o geometra) purché iscritto al rispettivo ordine o collegio professionale, per realizzare la verifica con le stesse modalità previste dal manuale AeDES. Ovviamente il tutto vale solo per le abitazioni private.Epperò al provvedimento, per essere efficace, non basta il tempo della pubblicazione in Gazzetta per l’entrata in vigore. Al comma 2 dell’art. 1 si stabilisce infatti che “il Commissario Straordinario del Governo per la Ricostruzione, con proprio provvedimento, disciplina le modalità per lo svolgimento delle attività di cui al presente comma.” Quindi da adesso la palla passa immediatamente a Vasco Errani. Per dovuta correttezza glielo diciamo sin da subito che gli diamo tempo fino al 31 dicembre per disciplinare lo svolgimento di queste attività, dopodiché, se non provvederà, lo attaccheremo tutti i giorni a testa bassa.Indubbiamente si tratta di un passo in avanti gigantesco che coinvolge e rende protagonisti, sia nei tempi che nelle modalità della ricostruzione, non solo la parte pubblica, ma anche privati cittadini.Di contro c'è il rischio, tutt'altro che infondato, che questo genere di procedura possa verosimilmente mettere in moto molti contenziosi anche su diversi livelli. Va tuttavia concesso che non c’era alternativa a questa strada e bisogna riconoscere al Dipartimento della Protezione Civile, quindi al Governo una certa dose di coraggio che sinora era decisamente mancato.Sarà un caso, ma da quando non c’è più Renzi e a Palazzo Chigi gli è subentrato Gentiloni, il capitolo del terremoto ha segnato alcune significative novità. Intanto alla Camera dei Deputati, in seconda lettura del decreto, si è registrato un voto favorevolmente unanime. Circostanza che al Senato non si era verificata, nonostante l’argomento ne fornisse tutti i presupposti. Poi sul territorio, si producono interessanti ordinanze o atti amministrativi che vanno ad incidere positivamente sul processo di ricostruzione.Paradossalmente ed in due mesi, con l’adrenalinico Renzi si è manifestata solo una vuota paralisi amministrativa. Per contro ed in pochissimi giorni, con il più flemmatico Gentiloni si stanno facendo significativi passi in avanti. Non solo con i provvedimenti, ma anche nel versante del dialogo tra diverse forze politiche. Il che non sarà molto, però sicuramente aiuta…
Finalmente pare si sia arrivati ad una svolta significativa sul versante delle verifiche agli edifici lesionati dagli eventi sismici che si susseguono dal 24 agosto. Il Dipartimento di Protezione Civile sembra aver accolto le numerose proteste provenienti dai territori danneggiati e sta prendendo i giusti provvedimenti. Le rimostranze riguardavano l'esiguo numero di verificatori abilitati AeDES - gli unici titolati alla classificazione per eventuali danni riscontrati agli immobili - a fronte di un territorio decisamente troppo ampio. La normale procedura avrebbe portato a tempi lunghissimi per le verifiche se solo si considera che un sopralluogo impiega mediamente un paio di ore ed assorbe almeno due tecnici. Da qui le proteste dei sindaci che, negli ultimi giorni, sono state rappresentate in Parlamento, in sede di approvazione della legge sui provvedimenti relativi al terremoto, dall'Onorevole Simone Baldelli, vice presidente della Camera dei Deputati e parlamentare di Forza Italia eletto nelle Marche.Lo si apprende dal seguente comunicato stampa del Dipartimento di Protezione Civile.Tecnici professionisti iscritti agli ordini e ai collegi professionali saranno autorizzati a svolgere le verifiche AEDES (Agibilità e danno nell’emergenza sismica) sugli edifici privati dichiarati “non utilizzabili” secondo la scheda sintetica FAST, su diretta chiamata dei proprietari degli immobili. Lo stabilisce la nuova ordinanza, la numero 422, firmata dal Capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio.La decisione di sospendere la procedura attualmente in vigore è stata presa, d’intesa con le quattro Regioni coinvolte, a seguito del notevole aumento delle richieste di sopralluogo di agibilità giunte dopo gli eventi del 26 e del 30 ottobre scorsi, richieste che, se venisse mantenuta la procedura definita dopo il terremoto del 24 agosto, non sarebbe possibile soddisfare in tempi ragionevolmente brevi con le squadre a oggi a disposizione della Dicomac e delle Regioni.Queste, in sintesi, sono le disposizioni contenute nell'ordinanza n° 442 del 16 dicembre 2016: ulteriori interventi urgenti di protezione civile conseguenti agli eventi sismici che hanno colpito il territorio delle Regioni Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo a partire dal giorno 24 agosto 2016 ed in corso di pubblicazione in Gazzetta UfficialeNuova procedura per per lo svolgimento delle verifiche di agibilità con scheda Aedes L’ordinanza dispone che dal giorno della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è sospesa la procedura definita all’indomani del terremoto del 24 agosto per lo svolgimento delle verifiche di agibilità con scheda Aedes, coordinate dalla Direzione di comando e controllo (art. 3 dell’ordinanza n. 392/2016), sugli edifici e sulle strutture interessate dagli eventi sismici. La sospensione di tale attività, e la conseguente identificazione di un una nuova procedura, è disposta in ragione del notevole aumento del numero di edifici da sottoporre a verifica per l’aggravamento della situazione di danneggiamento successiva ai terremoti di fine ottobre.Incarico diretto dei proprietari ai tecnici per le verifiche di agibilità con scheda Aedes I proprietari di immobili privati (o aventi diritto sugli stessi) che sono stati dichiarati “non utilizzabili” dopo verifiche con schedaspeditiva Fast incaricano direttamente tecnici specializzati a effettuare verifiche di agibilità post-sismica con scheda Aedes.Modalità di svolgimento delle verifiche con scheda Aedes svolte dai tecnici incaricati dai privati I tecnici incaricati devono essere professionisti iscritti agli ordini e collegi professionali abilitati all’esercizio della professione con competenze di tipo tecnico e strutturale nell’ambito dell’edilizia. Le verifiche devono essere svolte dai tecnici secondo le istruzioni del Manuale per la compilazione della scheda di 1° livello di rilevamento danno, pronto intervento e agibilità per edifici ordinari nell’emergenza post-sismica (Dpcm 8 luglio 2014). Sarà il Commissario Straordinario del Governo per la Ricostruzione, con proprio provvedimento, a disciplinare ulteriormente lo svolgimento delle attività di verifica d’agibilità richieste dai privati.Presupposto per i contributi per la ricostruzione privata e quantificazione fabbisogni Sae L’ordinanza ribadisce che la valutazione dell’agibilità degli edifici privati attestata attraverso la compilazione della scheda Aedes è condizione necessaria per l’ottenimento dei contributi per la ricostruzione privata (art. 6 del decreto-legge n. 189/2016). Ricorda, inoltre, che le schede Aedes sono anche utilizzate dai comuni ai fini della ricognizione e quantificazione dei fabbisogni delle Soluzioni abitative in Emergenza.Incarico diretto dei proprietari ai tecnici per le verifiche di agibilità con scheda Fast I proprietari di edifici privati (o aventi diritto sugli stessi) nei 131 comuni non ricompresi nell’allegato 1 al decreto-legge n. 189/2016 e nell’Ordinanza Commissariale n. 3/2016 possono richiedere la verifica di agibilità con scheda Fast, presentando istanza, corredata da ordinanza sindacale di sgombero, se esistente, o perizia giurata che comprovi che i danni subiti dall’immobile siano stati causati dagli eventi sismici.Il ruolo della Dicomac La Dicomac continua a svolgere il proprio ruolo di coordinamento delle squadre abilitate Aedes in riferimento alle seguenti attività: - rilievo con scheda Aedes sugli edifici pubblici; - completamento dei rilievi con scheda Aedes nei comuni di Amatrice, Accumoli e Arquata; - ulteriori approfondimenti con scheda Aedes sugli edifici già verificati con scheda Fast e con esito “sopralluogo non eseguito” (difficoltà di accesso all’area o assenza del proprietario); - qualsiasi sopralluogo con scheda Aedes ripetuto su richiesta, con perizia asseverata di un tecnico di parte; - sopralluoghi da ripetere in seguito a verifiche con scheda Aedes con esito “D” rilasciato da tecnici coordinati dalla Dicomac.