Petriolo
A Petriolo "Segrete corrispondenze": Diego de Minicis, Ugo Caggiano e Osvaldo Licini
Segrete corrispondenze: Diego de Minicis, Ugo Caggiano, Osvaldo Licini. Questo è il titolo dell’evento di chiusura dell’esposizione delle opere di Caggiano presso il museo Diego De Minicis di Petriolo. Chiusura importante che sarà siglata nel nome di Osvaldo Licini di cui si parlerà con la professoressa Daniela Simoni, direttrice della stessa Casa Museo Licini ed una delle voci più autorevoli per parlare dell‘artista di Monte Vidon Corrado. L'appuntamento è per domenica 23 giugno a partire dalle ore 18. Dopo l’avvio della mostra, il 18 maggio, con il contributo del massimo conoscitore di Ugo Caggiano, il professor Lucio Del Gobbo che ha delineato l’intera parabola umana ed artistica di Caggiano si è cercato, successivamente, con l’appuntamento del 21 maggio, che ha visto protagonista il professore Roberto Cresti, di tracciare le coordinate del percorso artistico di Caggiano all’interno dell’evoluzione delle avanguardie europee del ‘900. “L’arte non oggettiva”, alla quale il docente e direttore artistico del Museo Palazzo Ricci di Macerata associa l’opera di Caggiano, affonda le radici nella prima avanguardia russa, il suprematismo di Malevic per poi propagarsi verso altri movimenti astrattisti quali il De Stijl di Piet Mondrian, Il cavaliere Azzurro di Kandinskij, Jean Miro, Paul Klee, poi Alberto Burri fino a Alexander Calder. Nell’appuntamento di chiusura con Daniela Simoni il focus si sposterà, in parte, su alcune corrispondenze espressive che si possono ritrovare tra Caggiano e Licini ma soprattutto sulla condivisione di un’origine, di un presupposto o qualcosa che semplicemente possiamo chiamare base di partenza: questo è il territorio, la terra natìa, il paesaggio non solo in sé come fonte di ispirazione ma come vera e propria madre e materia viva anche in senso metafisico. L’arte di Licini, che sfugge ad una definizione univoca, può essere però considerata un percorso (errante, erotico, eretico) di trasfigurazione totale e potente del paesaggio in tante direzioni: antropomorfica piuttosto che geometrica o semplicemente poetica. Il paesaggio, l’ambiente naturale-storico della fascia medio collinare del Piceno maceratese è l’orizzonte culturale nel quale vive anche l’arte di Caggiano ed è il bene fondamentale che tutti noi, alla fine, vogliamo e dobbiamo celebrare e valorizzare perché costituisce la nostra risorsa unica e fondamentale. In questo senso, da Petriolo, il museo Diego De Minicis tramite la figura di Ugo Caggiano vuole lanciare un messaggio di sostegno al patrimonio culturale del territorio come baricentro del lungo processo di ricostruzione post sisma. Daniela Simoni e Mario Montalboddi dialogheranno sull’arte a partire dalla proiezione di “This Bitter Earth” il video che contiene una bellissima intervista ad Ugo Caggiano curata da Enrico Tallei poco tempo prima della scomparsa dell’artista nel 2020. In chiusura, la famiglia Caggiano rispondendo all’impegno annunciato del sindaco di Petriolo dall’Amministrazione Comunale a realizzare la “casa di Ugo Caggiano” farà dono alla comunità di Petriolo di tre opere in segno di riconoscenza e di stimolo.
In sella alla scoperta di speciali itinerari tra 4 comuni maceratesi: arriva la "Bellezza in bicicletta"
Sabato 25 maggio è una data che ha rappresentato un momento cruciale per lo sviluppo del territorio della Regione Marche con la presentazione ufficiale del progetto "La Bellezza in Bicicletta" del Gal Sibilla (Guppo di Azione Locale), che ha coinvolto i Comuni di Tolentino, Corridonia, Petriolo e Mogliano. Questo ambizioso Progetto Integrato Locale (PIL), frutto della collaborazione tra enti pubblici e comunità locali, rappresenta una delle prime esperienze di integrazione tra iniziative pubbliche e private nella regione. Avviato cinque anni fa, il progetto mira a promuovere il cicloturismo attraverso la creazione di una rete di percorsi e servizi dedicati al turismo dolce, in linea con il più ampio progetto Cluster Bike della Regione Marche. I percorsi, ideati per valorizzare le risorse ambientali, culturali ed enogastronomiche locali, includono interventi mirati alla creazione di nuove piste ciclabili, strutture bike-friendly, info Bike Point e totem informativi collegati a una Web App dedicata. Queste iniziative non solo rendono l'entroterra marchigiano più accessibile e accogliente per i ciclisti, ma contribuiscono anche a migliorare la qualità della vita della popolazione locale e ad aumentare l'occupazione. Sempre nella mattinata di sabato, assessori e sindaci dei Comuni coinvolti, accompagnati da giornalisti e blogger, hanno partecipato a una staffetta in sella alle e-bike, organizzata dallo staff di ‘Noi MarcheBikeLife'. Un press tour finalizzato a esplorare alcuni tratti di quattro itinerari che fanno parte del progetto “La Bellezza in bicicletta”. Quattro percorsi, interconnessi tra loro, uniti sotto il segno di una coerenza tematica e geografica: dalle ‘Acque’, all’‘Arte e cultura’, al ‘Sacro’ fino ai ‘Secret places’. Una rete d’itinerari che permette di scoprire le bellezze di una terra ancora in gran parte satellitare rispetto alle mete turistiche principali come la Toscana e l’Umbria. A tal riguardo, era il 1957 quando Guido Piovene nel suo viaggio per tutta l’Italia, regione dopo regione, fino agli angoli più remoti, si fermò nelle Marche. Nel suo viaggio-reportage, “ Viaggio in Italia”, diventato un capolavoro letterario, ha scritto pagine memorabili sul territorio di questa regione: “E’ abitudine dei viaggiatori stranieri, cercando quale delle nostre regioni dia il senso peculiare del nostro Paese, indicare la Toscana e l’Umbria. Credo che questo accada perché di solito le Marche sono fuori dai lori itinerari. Questa regione, infatti, non è conosciuta ai più per visione diretta in proporzione alla sua grande bellezza naturale e artistica. […]” Il ritrovo là dove la piazza è un palcoscenico metafisico: Corridonia Sabato mattina, nella piazza di Corridonia, dove le linee nette delle architetture disegnano un assetto razionalista che si staglia come una sorta di palcoscenico metafisico, si è ritrovato il gruppo di giornalisti e blogger, giunti dalle varie province marchigiane, per scoprire uno dei percorsi del progetto PIL “Bellezza in bicicletta”. Qui, sotto un cielo soleggiato e azzurro, ad accoglierli e coordinarli con calorosa gentilezza sono stati Loredana Miconi, sua sorella Sonia e Mauro Fumagalli, referenti di ‘Noi Marche Bike Life’. Dopo un momento di chiacchiere e conoscenze, ognuno dei presenti ha ricevuto la propria bicicletta elettrica fornita, per l’occasione, da Alex Maurizi e Gianluca Biondi, entrambi gestori di punti noleggio di e-bike, rispettivamente a Mogliano e a Petriolo. Va detto che alcuni, in virtù dei muscoli e della respirazione temprati dall’esperienza, hanno portato con sé le proprie bici muscolari. A officiare la partenza dell’‘allegra brigata’, l’assessore Massimo Cesca e Gemma Acciarresi, affiancati dall’assessore Nelia Calvigioni, i quali si sono uniti per un tratto della pedalata. Quest’ultimi, dopo aver organizzato un benvenuto con tanto di colazione, hanno mostrato ai presenti il nuovo e accogliente Urban Hub al cui interno si trova il totem digitale dove sono contenute tutte le informazioni riguardanti gli itinerari e i servizi del progetto in questione. Concluso il momento conviviale-istituzionale, tutti in sella lasciandosi alle spalle la statua di Corridoni, punto focale immobile di questa scenografia urbana la quale, nonostante le ombre storiche della sua commissione, contraddistingue il Comune di Corridonia per unicità e fascino. Dopo un passaggio tra le viuzze del borgo, ci si dirige alla volta di altri paesaggi tutti da scoprire. «Ed ecco già mutato il mio rumore/s’impunta un attimo e poi si sfrena/ fuori da sonni enormi/ e un altro paesaggio gira e passa» (V. Sereni, Ancora sulla strada di Zenna) Verso il paese che sorge incastonato tra due valli: Petriolo Uscita da Corridonia, la comitiva, fra strade asfaltate e interpoderali costellate da arbusti, ginestre querce e roverelle, si è diretta verso Petriolo trovandosi ad attraversare un panorama che, con il progressivo pedalare, si imprime negli occhi con l’impeto dello stupore; a destra Macerata e i borghi circostanti, poco più in là il caratteristico Monte San Vicino per poi spostare lo sguardo verso sinistra dove si possono ammirare i vigneti della cantina Muròla che si estendono come una tappeto verde dietro cui si stagliano gli Appennini come guardiani silenziosi. Pedalata dopo pedalata, lasciando nei tratti in discesa i freni per godersi un po' di ebrezza e brezza, la ‘compagine su due ruote’ è poi giunta alle porte di Petriolo dove, questa volta, ad accoglierli, nei pressi della nuova e tecnologica stazione di ricarica per e-bike, è stato il sindaco Matteo Santinelli. Qui, l’assessore Cesca ha raccontato che tutt’oggi nelle campagne a confine tra Corridonia e Petriolo abita l’ex responsabile marketing della BBC, ammaliata da questo territorio. Arrivati nel centro storico si fa tappa presso il punto noleggio BikeHello di Gianluca Biondi; significativo è il fatto che è stato tra le prime attività a riaprire dopo il terremoto. Qui, i turisti hanno sia la possibilità di essere indipendenti seguendo gli itinerari tracciati da Gianluca sia di andare in gruppo, seguendo una guida d’eccezione come quest’ultimo. La bellezza della bicicletta è anche quella che scaturisce dalla possibilità di imbattersi non solo in squarci paesaggistici improvvisi ma anche di accedere a scene inaspettate d’intime e quotidiane epifanie: all’improvviso dall’entrata secondaria del Santuario della Madonna della Misericordia esce Mariano Mercuri, un signore profondamente appassionato della storia e dell’arte di Petriolo che ha guidato i ciclo visitatori in un rapido quanto affascinante tour d’eccezione al Museo dei legni processionali. Intanto, fuori, sul lato opposto della strada, un capannello di persone in trepida attesa per uno matrimonio che sta per celebrarsi. Una rapida foto di gruppo sulla scalinata della parrocchia dei SS.Martino e si riparte. “L’Italia nel suo insieme è una specie di prisma, nel quale sembrano riflettersi tutti i paesaggi della Terra […] L’Italia, con i suoi paesaggi, è un distillato del mondo. Le Marche dell’Italia” (Piovene, ‘Viaggio in Italia’) Seguendo le strade che portano al verde rifugio dei Cistercensi: l’Abbadia di Fiastra Lasciato il piccolo Comune di Petriolo, prosegue l’itinerario; questa volta in direzione della Vallata del Chienti con tappa all’Abbadia di Fiastra la cui Riserva naturale narra di una variegata biodiversità riconducibile al cosiddetto bosco planiziario dove regnano, verdeggianti, il Cerro, Carpino bianco, Orniello, Carpino nero, Roverella, Leccio, Quercia e altre specie. Pedalando attraverso strade dove si sprigionano profumi di erbe selvatiche e fiori primaverili, mentre il fiume Fiastra, nascosto più in là, scorre placido, e tagliando per sentieri in mezzo a campi di grano, la carovana è giunta nei pressi del nucleo principale: l’Abbadia cistercense di Chiaravalle col suo chiostro, i suoi archi romanici, dove i monaci meditavano e lavoravano, intrecciando fede e lavoro. Giunti sul posto, l’appetito inizia a farsi sentire incontrando un tempismo perfetto data la presenza di un lauto banchetto allestito con un’ampia scelta di cibo e bevande che hanno allietato gli spiriti e le pance di tutti. Qui, a raccogliere il testimone di questa staffetta è stato l’assessore al turismo Diego Aloisi in rappresentanza del comune di Tolentino. Una sosta artistica e storica che diventa una pausa di riflessione dove la radice -ciclo- inerente al mondo della bicicletta pone un correlativo con un più ampio ‘ciclo’; quello in cui passato e presente si toccano e s’intrecciano come gli alberi che danno vista a questo santuario naturale. Dopo il momento di ristoro ognuno ha recuperato la sua bici alla volta di Mogliano. “E’ anche come il fiume senza fine/ che passa e resta; è specchio di uno stesso/ Eraclito incostante, uno e diverso/ sempre, come il fiume senza fine” (J.L. Borges, ‘Arte poetica’) La meta finale fra gli intrecci di un’antica sapienza artigiana: Mogliano Sulla via verso l’ultima tappa, l’‘allegra brigata’, per un medio tratto, ha abbandonato l’asfalto per inoltrarsi su sentieri sterrati, più avventurosi, che offrono la possibilità di osservare il panorama da una prospettiva ulteriore e di assumere un approccio più cosciente del territorio circostante. A tal riguardo, lungo il tragitto, si è passati in una zona dove interi campi vengono destinati alla coltivazione sperimentale del materiale genetico di cereali, foraggere, proteo-oleaginose volte a mantenere, nel tempo, le diverse varietà. Attraversata la strada, le biciclette hanno affrontato una delle ultime salite, giungendo nei pressi di una delle due croci che danno il nome all’omonimo percorso; qui, a raccogliere il testimone di questa staffetta è stata la sindaca di Mogliano, Cecilia Cesetti, che ha da subito dimostrato un’ottima dimestichezza con la bici. Dunque, il gruppo de “ La Bellezza in bicicletta” è pronto a ripartire e a dirigersi verso il centro storico di Mogliano in un luogo speciale che prende il nome di “Intreccio Vivo”; un laboratorio artigianale d’intreccio del vimini e di altri materiali, creato e gestito da un gruppo di giovani ragazzi dove il più grande ha 25 anni. A spiegarci questa realtà, che produce in serie limitata anche per Hermés e Bugatti, è Alex Maurizi, ventiquattrenne che ha raccolto l’eredità di un mestiere di famiglia, saltato per due generazioni, unendo sapientemente la tecnica allo spirito imprenditoriale. All’interno di quest’officina dell’intreccio è inoltre possibile noleggiare le e-bike con lo scopo di fornire un mezzo attraverso il quale conoscere, sotto più aspetti, le realtà peculiari del territorio. Dopo questa digressione immersiva nelle trame di Intreccio Vivo, i ciclo viandanti, hanno fatto l’ultimo sprint finale arrivando in piazza dove ad accoglierli c’era la pro loco del Comune che ha gentilmente offerto salumi, formaggi, bruschette e un piatto di pasta per tutti. Finito il pranzo, lasciate le bici in piazza, l’itinerario è proseguito a piedi, per una manciata di metri, verso il teatro dedicato al dio delle arti: Apollo. "Mia terra, mia labile strada, / sei tu che trascorri o son io?/ Che importa? Ch’io venga o tu vada,/ non è un addio!" (Pascoli, ‘La bicicletta’) La “Bellezza in bicicletta” al Teatro Apollo Infine, nel primo pomeriggio, presso il caratteristico teatro settecentesco di Mogliano, si è tenuta la conferenza per la presentazione ufficiale del progetto “ La Bellezza in bicicletta” a cui hanno partecipato in un primo tempo le istituzioni con il presidente del Gal Sibilla, Stefano Giustozzi, gli assessori Massimo Cesca il quale ha informato i presenti dell’info bike point a San Claudio e dell’ Urban Hub al pian terreno del municipio. L’assessore al Turismo, Diego Aloisi, ha fatto riferimento al percorso ciclo pedonale che parte dal suggestivo Castello della Rancia fino al cuore verde dell’Abbadia di Fiastra. La sindaca di Mogliano, Cecilia Cesetti, ha tracciato un excursus sul progetto legato al recupero delle fonti storiche Acquevive, Calcaticcio e Grande, progetto che ha coinvolto anche Petriolo, rappresentato dal sindaco Matteo Santinelli, con la Fonte Buona e le sue acque solfuree. Poi, il turno di chi ha fatto parte della rete progettuale e operativa: Loredana Miconi e Mauro Fumagalli di ‘Noi Marche Bike Life’, che si sono occupati rispettivamente di mettere in rete e su App tutti i servizi e-bike utili ai turisti e di costruire itinerari che possano cucire tutte le bellezze e le unicità del territorio. Sul palco anche Elena Santilli, responsabile area Cultura & Experience Design di Expirit, che, seguendo le linee carsiche della filologia, ha individuato le quattro aree tematiche degli itinerari: Acque, Arte e cultura, Sacro e Secret places. Un lungo lavoro portato avanti anche da un nutrito team di professionisti di Expirit, tra cui Simona Angeletti, responsabile della Comunicazione. Infine l’architetto Alessandra Panzini, che, oltre a moderare l’evento, è stata la Facilitatrice dello Sviluppo locale di tutto il progetto. Quest’ultima ha spiegato i fabbisogni da cui si è poi sviluppato il progetto, ossia quelli di “Promuovere il turismo e-bike nel territorio in questione e, in maniera collaterale, promuovere un territorio come sistema integrato per la crescita del turismo e per lo sviluppo della ricettività orientata al bike. Il costo totale d’investimento è stato di oltre 1 milione e 426 mila euro con il contributo di 1 milione e 125 mila per un totale di 13 interventi finanziati: 8 interventi pubblici e 5 interventi privati”. Così, finita la presentazione, si è conclusa una giornata che lascia aperto uno stradario di itinerari tutti da percorrere, scoprire e riscoprire in sella alle proprie bici.
Macerata, al Don Bosco 150 alunni per Eureka! Funziona: ecco le scuole vincitrici
Giovedì 16 maggio, al Teatro Don Bosco di Macerata, più di 150 ragazzi hanno partecipato alla finale di "Eureka! Funziona!". L'evento, promosso dai Giovani Imprenditori di Confindustria Macerata in collaborazione con Federmeccanica e il Ministero dell’Istruzione, ha visto “salire” sul podio: per le scuole medie la classe 2B dell’Istituto Comprensivo "Lorenzo Lotto" di Monte San Giusto con il progetto “Magic Roulotto”; per le scuole elementari il primo posto in classifica è andato alla classe 5A dell’istituto “G. Ginobili” di Petriolo con “Il sistema solare”. "Eureka! Funziona!" mira a sviluppare la cultura tecnica e scientifica nelle scuole attraverso l’ideazione e la costruzione di un giocattolo tecnologico (quest’anno incentrato sul tema della meccanica), utilizzando un kit fornito da Federmeccanica. Questo approccio integra teoria e pratica, stimolando creatività, lavoro di squadra e capacità imprenditoriali. Carlo Rotini, delegato del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Macerata, ha dichiarato: “I ragazzi ogni volta ci stupiscono: se riusciamo a trasferire loro i concetti di innovazione e conoscenza, con responsabilità e la giusta dose di curiosità, riusciranno a essere i protagonisti del cambiamento che noi tutti auspichiamo. Il successo dell’iniziativa ci spinge a continuare coinvolgendo sempre più studenti". Molto caloroso è stato l’augurio di Carmina Laura Giovanna Pinto, delegata dell’Ufficio Scolastico Regionale, che ha salutato e incoraggiato i giovani partecipanti a fare tesoro di questa esperienza di learning by doing. Teresa Lapucci, del team di ricerca avanzata della Clementoni, ha illustrato le analogie tra le fasi del progetto scolastico e quelle del suo team nel lancio di un giocattolo vero. Grazie alla conduzione di Francesco Facciolli, l’evento è stato molto partecipato dai ragazzi, che con entusiasmo hanno seguito attentamente ogni fase della giornata. L’evento si è concluso con il plauso di tutto il corpo insegnante, dato il carattere multidisciplinare dell’iniziativa.
Petriolo, "Ugo Caggiano incontra Diego De Minicis": una mostra e un evento celebrano l'artista del fiabesco
Un duplice evento per celebrare Ugo Caggiano, pittore e scultore marchigiano del fiabesco e del visionario. Diego De Minicis incontra Ugo Caggiano questo è il titolo dell'esposizione che verrà inaugurato Petriolo il prossimo sabato 18 maggio alle ore 17. Si tratta di un esperimento di “contaminazione” tra due figure apparentemente molto lontane dal punto di vista artistico. Innanzitutto però è proprio la città di Petriolo che crea un legame avendo dato i natali ai due artisti a distanza di molti anni: il primo nel 1913 e l’altro nel 1941. De Minicis muore nel 1942, dopo una breve vita volontario al fronte russo. Durante la guerra, quindi, avviene questa sorta di passaggio di consegne tra i due artisti petriolesi. "Al di là delle curiosità anagrafiche quello che è più importante sottolineare è che si tratta per Ugo Caggiano della prima uscita petriolese che va in qualche modo a siglare l’impegno che l’amministrazione comunale si è presa di valorizzare il fondo di opere che la famiglia di Caggiano ha deciso di mettere a disposizione della città di Petriolo, afferma Mario Montalboddi, architetto e curatore della mostra. Un impegno che l’attuale sindaco ha rimarcato già nell’occasione dell’apertura del Museo '900 dedicato a Diego De Minicis sul finire del 2022". "Per la città di Petriolo Diego De Minicis e Ugo Caggiano sono i punti di riferimento dell’arte moderna e contemporanea. Diego De Minicis ha già la sua casa e prossimamente anche Ugo Caggiano troverà la sua all’interno di un centro storico devastato dal sisma 2016 e che sta cercando di risollevarsi anche attraverso la creazione di spazi culturali e museali che possano valorizzare a pieno anche il patrimonio artistico del '900 e del contemporaneo". "È chiaro - prosegue Montalboddi - che la triangolazione dovrà perfezionarsi con la creazione dello spazio giusto per la figura certamente più rappresentativa nel '900 dal punto di vista culturale per Petriolo, vale a dire Giovanni Ginobili. Quindi Diego De Minicis ospita nel suo spazio museale alcune opere di Ugo Caggiano". Come si diceva una sperimentazione, una contaminazione foriera di risultati del tutto inaspettati. Nello spazio che racconta la vicenda più che tragica di un artista alla ricerca di una sua dimensione dentro quel ventennio che precede la deriva bellica, un mondo pressoché in bianco e nero. All’interno di questo contesto plumbeo si insinua la visione coloratissima dell’esperienza artistica che trasmette Ugo Caggiano. "De Minicis è un grande scultore e un grande disegnatore ed aspira alla perfezione del dettaglio seguendo un percorso tracciato in avvio dal novecentismo di Margherita Sarfatti. Ugo Caggiano è un pittore che gioca con le forme e i colori lasciandosi alle spalle qualsiasi suggestione realistica e soprattutto qualsiasi nostalgia metafisica o sogno neoclassico. Cosa che invece consuma De Minicis". "Caggiano è figlio delle avanguardie europee da Kandinskij a Mirò per tornare poi a Wladimiro Tulli. Dalle sue opere sgorga un amore sincero per la natura e per il paesaggio (le campagne marchigiane) nella sua essenza di geometrie e colori e in questo si avvicina anche L’idea al nostro grande Osvaldo Licini". "All’interno del Museo De Minicis sono allestite le cosiddette “Semoventi” di Caggiano, spiega ancora Montalboddi. Sculture leggere, multimateriali, filiformi che vogliono essere toccate per muoversi e librarsi nell’aria. Accanto a queste straordinarie creazioni una serie di “pietre miliari” che forse sono l’espressione più poetica di Ugo proprio perché irriducibili a un significato certo e chiuso. Nell’idea di pietra miliare si confonde l’anelito a un cammino certo e scandito ritmicamente, ma in realtà è ben presto evidente l’assenza di qualsiasi tonalità morale che lascia il posto al sogno del pellegrino avventuroso". È invece per martedì 21 maggio alle ore 18, al teatro comunale di Petriolo, la conferenza dal titolo “Paesaggi della mente. Ugo Caggiano e l’arte non-oggettiva". L’evento prevede una lectio magistralis del professor Roberto Cresti, docente di Storia dell’Arte Contemporanea all’Unimc e direttore artistico di Palazzo Ricci a Macerata, con la partecipazione dello stesso Mario Montalboddi. Al termine dell’evento prevista la visita al museo “Diego De Minicis”.
Sisma, nuovo aumento di fondi per il Santuario Madonna della Misericordia di Petriolo
La cabina di coordinamento sisma 2016 ha approvato l’incremento dei fondi destinati alla ricostruzione del Santuario della Madonna della Misericordia nel Comune di Petriolo . Il contributo originario di 350 mila euro è stato aumentato di poco più di 1 milione di euro, per un importo totale di 1,36 milioni. L’intervento della Cabina sul contributo programmato si è reso necessario per i costi aggiuntivi emersi durante la redazione del progetto esecutivo. Il Santuario della Madonna della Misericordia, riveste un profondo valore storico e culturale per la comunità di Petriolo. Il progetto di riparazione dei danni da terremoto mira a preservare e valorizzare questa importante eredità, in modo che il santuario possa resistere in modo più ottimale alle prossime sollecitazioni sismiche, garantendo la sicurezza delle persone che lo frequentano. “L’Appennino centrale è ricco di luoghi storici, di altissimo valore culturale e identitario per tutta la comunità locale, e il Santuario della Madonna della Misericordia ne è un esempio - dichiara il commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 -. Abbiamo lavorato di concerto con la Regione e con l’Ufficio speciale ricostruzione per far sì che le esigenze progettuali potessero essere pienamente accolte, in modo da fornire sufficienti risorse per il completo ripristino di questo importante complesso”. Il progetto di restauro del complesso situato tra via della Pace e piazza San Martino prevede una serie di interventi significativi, sia a livello strutturale che artistico. Questo edificio si estende su tre piani, con due livelli seminterrati dedicati rispettivamente al teatro e all'archivio comunale. Sul fronte strutturale, il piano di interventi include il rinforzo delle pareti della chiesa per garantire la continuità muraria, oltre al consolidamento delle volte in camorcanna e della muratura della torre campanaria. Il restauro invece riguarderà gli elementi artistici, le superfici dipinte e gli apparati decorativi. Inoltre, sarà necessaria la ricostruzione di putti e cornici che sono stati danneggiati dal sisma, per preservare e valorizzare l’identità artistica del complesso.
Camilleri lo definì "eroe dei nostri tempi: Giuseppe Antoci a Petriolo per la "Giornata della legalità"
Per la “Giornata della legalità” a Petriolo arriva Giuseppe Antoci, presidente onorario della Fondazione Caponnetto, già presidente del Parco dei Nebrodi e coordinatore di Federparchi Sicilia. Ufficiale al Merito della Repubblica con provvedimento di iniziativa del capo dello Stato Sergio Mattarella “per la sua coraggiosa determinazione nella difesa della legalità e nel contrasto ai fenomeni mafiosi”, il politico è stato invitato dal Comune nell’ambito del progetto “Le vie della legalità”, in collaborazione con l’istituto comprensivo “Giovanni XXIII” di Petriolo e Mogliano. E venerdì (23 febbraio), alle 10 al teatro comunale di Petriolo, presenterà alla platea di ragazzi, cittadini, autorità civili e militari, il libro “La mafia dei pascoli”. La mattinata sarà aperta dai saluti del sindaco Matteo Santinelli. A dialogare con l’autore, la giornalista Tiziana Tiberi. Impegnato da tempo nella testimonianza dei valori di legalità e cittadinanza attiva e definito dallo scrittore Andrea Camilleri “un eroe dei nostri tempi”, Antoci in passato ha denunciato gli interessi dei clan messinesi sui fondi europei. Nel 2013 Antoci era stato nominato presidente del Parco dei Nebrodi, un territorio che si estende per 86mila ettari tra le province di Messina, Catania e Enna, la più grande area protetta della Sicilia. Durante il suo mandato, mise a punto un protocollo di legalità con l’obiettivo di arginare le truffe ai fondi europei per l’agricoltura. Sui Nebrodi, ma anche altrove, era attivo infatti un sistema di truffe all’Unione europea fondato sull’affitto a cifre ridottissime di terreni poi sfruttati per incassare gli aiuti comunitari. Il protocollo Antoci estese l’obbligo di certificazione antimafia anche ai contratti d’affitto sui terreni agricoli, diventando parte integrante del nuovo Codice antimafia. La notte tra il 17 e il 18 maggio 2016 è stato vittima di un attentato, da cui uscì illeso grazie all’auto blindata e all’intervento degli agenti di polizia addetti alla sua scorta.
Petriolo, oltre un milione per il Santuario della Madonna della Misericordia: ok al progetto
Il Santuario della Madonna della Misericordia di Petriolo è uno dei luoghi simbolo del comune maceratese. Ricco di storia, arte e cultura, incastonato tra le mura del castello, il sito era stato gravemente danneggiato dalle scosse sismiche del 2016/2017. «L’Ufficio Speciale Ricostruzione ha appena approvato il progetto esecutivo dell’intervento che ne prevede la riparazione, determinando il contributo di 1 milioni e 361 mila euro - dichiara il commissario Straordinario al sisma 2016 Guido Castelli -. Un passo che certifica la bontà della triangolazione con la Struttura commissariale e il presidente della Regione, Francesco Acquaroli. La nostra attenzione verso gli edifici di culto, ed in particolare verso siti così rilevanti da molteplici punti di vista è, infatti, massima. Il Santuario della Madonna della Misericordia rappresenta un patrimonio del territorio e riveste un ruolo di vitale importanza per non solo per Petriolo ma per le Marche, esercitando una funzione simbolica e identitaria, oltre che religiosa e sociale». «L’approvazione del progetto significa molto per la nostra comunità, poiché va a sbloccare una situazione rimasta ferma per anni - aggiunge il sindaco Matteo Santinelli - Proprio per l’importanza che riveste il Santuario, cuore del nostro borgo, mi sento di ringraziare Struttura commissariale, Usr e Regione per il lavoro svolto, che conferma l’auspicato cambio di passo della ricostruzione. Il prossimo passaggio della procedura sarà l’indizione della gara di affidamento dei lavori, un ottimo viatico in vista del 2025, anno in cui festeggeremo il cinquecentenario del Santuario». Il complesso, ubicato tra Via della Pace e Piazza San Martino, si sviluppa su tre piani, di cui due seminterrati sono destinati a teatro e ad archivio comunale. Nello specifico, il progetto mira al miglioramento sismico e alla riparazione dei danni alle parti strutturali. Tra i principali interventi in programma: il rinforzo e il ripristino della continuità muraria delle pareti della chiesa, il rinforzo delle volte in camorcanna, il rinforzo della muratura della torre campanaria. In merito alle opere architettoniche, è previsto tra l’altro il restauro degli elementi artistici, delle superfici dipinte e degli apparati decorativi, oltre alla ricostruzione dei putti e delle cornici danneggiate. Secondo la tradizione, la prima domenica di settembre del 1525 la statua in legno policromo della Ma-donna giunse dall’Abruzzo alla Chiesa della Misericordia di Petriolo, su un carro trainato da buoi. Questi si fermarono dinanzi alla Chiesa e non vollero più proseguire. La popolazione di Petriolo vi colse un segno miracoloso del volere della Madonna e trasportò la statua all’interno della chiesa, dove è ancora oggi conservata.
San Severino, serbatoio di eternit abbandonato in una pineta: i cacciatori a difesa dell'ambiente
Continuano i controlli sul territorio da parte delle guardie venatorie volontarie della sezione provinciale Federcaccia di Macerata. A San Severino Marche, all'interno di una pineta, è stato ritrovato abbandonato, nelle vicinanze di una strada, un serbatoio di eternit con problemi di inquinamento per il territorio circostante. Nel comune di Petriolo è stato rinvenuto un "laccio" predisposto dai bracconieri per la cattura della fauna selvatica in modo illegale. "Come sempre è intervenuta prontamente la polizia provinciale per gli adempimenti di competenza - afferma il coordinatore provinciale Federcaccia Macerata, Nazzareno Galassi -. Colgo l'occasione per ringraziare le guardie volontarie e la polizia provinciale che con competenza e professionalità sono sempre presenti sul territorio per far rispettare le normative, finalizzate alla tutela del territorio e della fauna selvatica". Il coordinamento provinciale delle guardie venatorie volontarie della Federcaccia è attivo tutti i giorni e le segnalazioni possono essere effettuate telefonando al 339/5981898 o al numero verde della polizia provinciale 800216659.
Petriolo, "Ugo Caggiano incontra Diego De Minicis": una mostra evento nel giorno del compleanno dell’artista
Un compleanno speciale. Appuntamento straordinario a Petriolo con la mostra "Ugo Caggiano incontra Diego De Minicis". Per festeggiare il genetliaco del pittore e scultore nativo di Petriolo (scomparso nell’aprile 2020), il Comune lo omaggia con un evento itinerante che si terrà il 27 dicembre. L’orario è fissato per le ore 17:00, al teatro Comunale, dove ci sarà una conferenza dedicata alla figura di Caggiano, a cui seguirà la mostra pittorica allestita nella Sala degli Artisti e poi l'incontro al museo De Minicis. Alla conferenza introduttiva interverranno illustri ospiti come Mario Montalboddi, architetto e ideatore della mostra, Lucio Del Gobbo critico d’arte e curatore della monografia su Ugo Caggiano e infine l’editore Alessandro Seri. Al termine della conferenza, nella quale verrà proiettato anche un video commemorativo sullo stesso Caggiano, si passerà alla Sala degli Artisti (sita nelle vicinanze del teatro) dove verrà allestita l’opera pittorica dell’artista marchigiano. Infine al museo dove vi sarà l’incontro tra le opere scultoree di Caggiano e quelle di De Minicis, artista novecentesco nativo anch’egli di Petriolo. Un vero e proprio viaggio immersivo, dunque, per festeggiare al meglio l’opera di Ugo Caggiano, artista visionario del fiabesco e dell’astrattismo."Caggiano è stato un poeta visivo", scrive il critico d'arte Daniele Taddei. "Un artista vero che ha dato tutto per l'arte sacrificando affetti e lavoro. Le sue opere sono racconti, fiabe, momenti della sua infanzia. Infanzia che sarà sempre presente nel suo pensiero. Ugo sarà felice di questo traguardo, tra i più significativi del proprio percorso artistico, e il sogno finalmente si è avverato con la presenza nel museo della sua città. Felice compleanno Ugo". “L’arte mi ha salvato - diceva Caggiano - mi ha fatto vivere e stare bene”. +++ AGGIORNAMENTO del 26 dicembre alle ore 10:40 +++ L'evento è stato rimandato a data destinarsi
A Petriolo arriva il "taxi sociale"
A Petriolo i volontari dell’Anteas scendono in campo per il “Taxi Sociale”. È stato sottoscritto infatti l’accordo tra il sindaco del Comune di Petriolo Matteo Santinelli e la presidente Anteas Macerata (Associazione nazionale tutte le età attive per la solidarietà) per andare incontro ai bisogni di molti cittadini che si trovano in difficoltà negli spostamenti e che necessitano di cure e terapie nelle strutture sanitarie della provincia. Soddisfatta la consigliera delegata ai servizi sociali Danila Damiani, che ha voluto fortemente introdurre questo servizio con la preziosa collaborazione dell’assistente sociale del Comune Barbara Giunchi. “La convenzione prevede il trasporto quotidiano da parte dei volontari di concittadini che hanno bisogno di assistenza, medicinali e altro – spiega la consigliera Damiani -. Il “Taxi Sociale” viene messo in atto da petriolesi che si sono resi disponibili a effettuare il servizio con mezzi del Comune; si rivolge ad un’ampia platea di cittadini che hanno necessità di cure fondamentali. Un servizio strutturato e costante, che denota un cambio di passo sotto il profilo sociosanitario e di cui il paese aveva bisogno. Sarà operativo dalla settimana prossima”. “Ringrazio i volontari – tiene a precisare il sindaco Santinelli -. Sono la profonda dimostrazione di quanto ancora certi valori e principi di solidarietà siano radicati nella nostra comunità. Quindi grazie a David Battista, Stefano Giustozzi, Cinzia Ciccioli, Dario Ciccioli, Nazareno Trisciani, Bruno Donati, Stefano Riccobello, Giuseppe Tiburzi, Agostino Petrelli e Laerte Tombesi. Vorrei anche sottolineare il grande lavoro che sta portando avanti la consigliera Damiani per le fasce sociali più deboli e fragili”.
Sisma, arrivano 3,8 milioni per il centro storico di Petriolo
Interventi di ricostruzione per l’edilizia privata, per il recupero di siti di pregio storico ma anche per la realizzazione di spazi destinati alla socialità. Sono queste le principali direttrici previste dall’Ordinanza Speciale in deroga in favore del Comune di Petriolo approvata nei giorni scorsi dalla cabina di coordinamento, presieduta dal commissario al sisma Guido Castelli e di cui fa parte il presidente della Regione, Francesco Acquaroli. Gli interventi programmati ammontano a 3,8 milioni di euro e consentiranno il completamento di opere, per le quali si rendeva necessario un ulteriore finanziamento, relative a strutture tra le più importanti di questo borgo: punti di riferimento di questa comunità. In particolare, per il Comune del maceratese situato tra i Monti Sibillini e la costa dell’Adriatico i lavori riguardano il recupero della torre-casa, antica dimora della famiglia de Nobili (832mila euro), le zone ipogee della torre (91mila euro), le mura storiche castellane (608mila euro), le cisterne murarie ipogee (40mila euro), interventi su parti comuni di edifici privati (1,65 milioni), interventi di finitura (450mila euro) e altri interventi (180mila euro). Relativamente agli edifici privati qui, oltre ad essere realizzate unità abitative per i cittadini di Petriolo, sorgeranno anche uno spazio espositivo e uno aggregativo. Un’azione che rientra nella strategia della Struttura commissariale che, alla ricostruzione materiale del patrimonio edilizio, affianca anche la riparazione sociale ed economica in favore delle comunità ferite dal sisma. Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha dichiarato: "Sono molto soddisfatto del lavoro che la cabina di regia sta portando avanti. Questi provvedimenti dedicati alle esigenze specifiche dei Comuni contribuiscono a dare velocizzazione in maniera sinergica al ripristino della funzionalità e della socialità dei centri danneggiati, gli interventi previsti anche nel Comune di Petriolo racchiudono molteplici finalità e questo provvedimento sottolinea soluzioni spedite e attese da tempo". Il commissario alla riparazione e alla ricostruzione sisma 2016, Guido Castelli, ha dichiarato: “Mi fa davvero piacere essere riusciti a dare a Petriolo questa ordinanza speciale, di cui vi era la necessità al fine di districare l’iter dei lavori dallo stallo nel quale si trovavano. La strategia di recupero dei nostri borghi dell’Appennino centrale passa certamente attraverso la ricostruzione, ma necessita anche di una costante opera di ricucitura e rafforzamento del tessuto sociale". "La valorizzazione del patrimonio storico, culturale e artistico è certamente funzionale a questo obiettivo, così come lo è la realizzazione di spazi nei quali le comunità possano condividere la quotidianità. Non si tratta solo di luoghi fisici, ma di contenitori vivi, nei quali le persone si incontrano, socializzano, intrecciano legami e preservano le nostre tradizioni. Si tratta di un’opera complessa nella quale crediamo anche con l’obiettivo di contrastare lo spopolamento delle aree interne”. Il sindaco di Petriolo, Matteo Santinelli, ha dichiarato: “Ringrazio davvero il presidente Acquaroli e il commissario Castelli per questo intervento che, per la mia comunità, è davvero di grande rilevanza dal momento che ha consentito di garantire una soluzione ottimale rispetto a interventi che presentavano difficoltà che necessitavano di essere dipanate, al fine di procedere speditamente". "L’attenzione delle istituzioni e il loro proficuo lavoro ci consente di lavorare consapevoli del fatto che possiamo contare sul massimo supporto. Particolarmente importante è poi il fatto che i lavori riguardano luoghi che rappresentano la nostra stessa identità e che si operi per tenere viva la socialità della nostra comunità”.
Lu pruì’ de Sa’ Mmartì’: torna la festa che celebra il vino e le castagne a Petriolo
Torna, per il quinto anno, Lu pruì’ de Sa’ Mmartì’ a Petriolo, la festa d’autunno al profumo di castagne e vino. Sabato 18 e domenica 19 in piazza Umberto I e piazzetta San Martino gli ingredienti saranno: street food, dolci tipici, musica dal vivo e laboratori per bambini. Si parte sabato alle 19 con l’apertura degli stand gastronomici. In piazza Umberto I si potranno gustare panini con salsiccia e capocollo, grigliate e patatine fritte. In piazzetta San Martino pizza per tutti i gusti (anche con la cioccolata), dolcetti, filone di mosto e una particolarità: il gulash, spezzatino tipico della tradizione ungherese. Domenica gli stand apriranno dalle 15. Ovviamente, per tutta la manifestazione, castagne, vin brulé, vino rosso, bianco e cotto a volontà. Questo il programma musicale: sabato alle 21 piazzetta San Martino si accende con i “Peaches in syrup”, una band giovanissima, seguita alle 22.30 in piazza Umberto I dai “Warsavia”, gruppo locale che esegue cover e brani propri in stile folk, reggae e cantautorale. Domenica la festa inizia dal pomeriggio: alle 15, nella piazzetta, animazione per bambini con laboratori e letture animate, a cura dell’associazione Genitori Petriolo. Alle 17.30, nella stessa location, tornano i “Peaches in syrup”. Il finale, alle 19 in piazza Umberto I, spetta alla rock'n roll band “Mecò e il Clan”. La due giorni, promossa dalla Pro Loco (ProPetriolo 2000) in collaborazione con il Comune, l’associazione Genitori Petriolo e l’associazione culturale l’Orastrana, è a ingresso gratuito. Questo appuntamento, giunto alla quinta edizione, prende il nome dal detto: “Quanno vutta lu pruì, la vótte è ppina”, ovvero “Quando versa il forellino, la botte è piena”.
Sisma, Castelli annuncia: "In arrivo 16 milioni per la rinascita del centro di Visso"
Sedici milioni di euro destinati a edifici storici del centro di Visso e quasi 4 milioni per la torre civica, le mura e costruzioni private del Comune di Petriolo. Sono in totale circa 20 i milioni di euro aggiuntivi destinati alle Marche, e in particolare al Maceratese, dalla Cabina di coordinamento, presieduta dal Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli e composta dai presidenti delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. Merito delle misure inserite nelle Ordinanze Speciali in deroga che, nel caso del Comune di Visso, riguarda ulteriori quattro interventi, per un valore complessivo di circa 16 milioni di euro destinati a interventi unitari per gli aggregati pubblico-privati di Palazzo Priori (3,5 milioni), Palazzo Governatori (4,9 milioni), Palazzo Varano (2,7 milioni), la chiesa e Palazzo San Giacomo (5 milioni). In cabina di coordinamento è stata approvata anche un’ordinanza speciale in deroga per il comune di Petriolo. Qui invece sono stati programmati interventi per 3,8 milioni di euro. Nel dettaglio, le opere riguardano: il recupero della torre civica (832mila euro), le zone ipogee della torre (91mila euro), le mura storiche castellane (608mila euro), le cisterne murarie ipogee (40mila euro), interventi su parti comuni di edifici privati (1,65 milioni), interventi di finitura (450mila euro) e altri interventi (180mila euro). Infine, attraverso un'ulteriore modifica all’ordinanza Omnibus, è prevista la realizzazione di una struttura temporanea di supporto agli impianti sciistici di risalita sul Monte Prata, nel Comune di Castelsantangelo sul Nera, prossimi alla riapertura dopo sette anni. Una struttura in grado di offrire ospitalità in sicurezza, la cui realizzazione si rende necessaria in attesa della ricostruzione del rifugio "Nido delle aquile", di cui è stato approvato il progetto definitivo, finanziata dalla Struttura commissariale. Si tratta di un intervento che rientra nella strategia di rilancio per la destagionalizzazione già delineata all’interno del progetto vincitore del bando “Destination Management Comprensorio dei Sibillini”, incluso nel Piano complementare sisma 2009-2016. Un progetto, finanziato con 500 mila euro, che rappresenta lo strumento attuativo per una nuova visione strategica per l’alta montagna del cratere marchigiano teso a valorizzare il “marchio” dei Monti Sibillini e finalizzato a raggiungere con maggiore efficacia quelle tipologie di turismo che prediligono esperienze sostenibili, a contatto con la natura e con le comunità locali. Il “Destination Management Comprensorio dei Sibillini” ha visto l’adesione di nove Comuni proprio del territorio dei Monti Sibillini: Arquata del Tronto, Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Fiastra, Montefortino, Montegallo, Montemonaco, Sarnano e Ussita. Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha dichiarato: “Sono molto soddisfatto del lavoro che la cabina sta portando avanti e dei risultati ottenuti da questo ultimo provvedimento, che contribuisce a dare velocizzazione in uno dei centri più colpiti dal sisma come Visso. Le risorse destinate agli edifici storici del centro di Visso, dove sono iniziate le demolizioni da diversi mesi, e del comune di Petriolo, vanno in questa direzione, accelerando sempre di più i tempi di realizzazione degli interventi". "Oltre alla ricostruzione fisica vi è anche un altro segnale che vogliamo dare a questi territori duramente colpiti ed è quello della speranza per un domani di rinascita sotto molteplici punti di vista: sociale, economica e turistica, per far vivere un centro storico è necessario renderlo fruibile ed abitarlo ma anche innescare un dinamismo che possa stimolare la ripresa economica e l’iniziativa imprenditoriale". "Infine, rinascita turistica, perché questi centri riportati a un nuovo splendore possano poi attrarre nuovi visitatori. In questo provvedimento c'è anche attenzione alle attività sciistiche sul Monte Prata, nel comune di Castelsantangelo sul Nera, prossime alla riapertura. Una buona notizia che pone le basi per un rilancio di tutto il comprensorio dei Sibillini, di grande valore per l’intero sistema turistico marchigiano”. Il commissario straordinario alla Ricostruzione e alla Riparazione sisma 2016, Guido Castelli, ha dichiarato: "Si tratta di interventi molto importanti che si inseriscono all'interno di quel cambio di passo che stiamo imprimendo alla ricostruzione. Visso, in particolare, di questo cambio di passo è uno degli esempi più concreti dal momento che l'incremento di cantieri e lavori è ben visibile". "Mi fa poi particolarmente piacere che queste decisioni odierne per Visso riguardino edifici di pregio del suo centro storico, un autentico gioiello dei Monti Sibillini che è nostro dovere riportare agli antichi fasti. Proprio qui questa estate abbiamo compiuto una visita del centro con il presidente Acquaroli, la cui attenzione nei confronti di questi territori è costante. Positive anche le novità rispetto al centro di Petriolo, borgo al quale dedichiamo risorse ingenti". "Con l’intervento presso Monte Prata, infine, contiamo di mettere l’ultimo tassello per la riapertura dopo sette anni di questi impianti sciistici nell’attesa del ripristino del rifugio che, in un’ottica complessiva, rappresenta il primo presidio della montagna". "Il rilancio dei nostri territori montani è di particolare importanza: rappresenta una priorità di cui siamo ben consapevoli. Il recupero e la strategia di rilancio dei siti feriti dal sisma fa parte integrante del processo di riparazione. La loro fruibilità, infatti, può creare un circolo virtuoso fatto di incentivazione del flusso turistico il quale, a sua volta, può contribuire a rivitalizzare e a rendere attrattivi i nostri borghi, contrastando il processo di spopolamento”.
Petriolo, sfilano la catenina con la tecnica dell'abbraccio: cinque persone denunciate
Furto con la tecnica dell'abbraccio a Petriolo: cinque persone denunciate dai carabinieri. Sono due gli episodi sotto la lente dei carabinieri, che risalgono al 20 ottobre scorso: gli abbracci di una giovane donna sono risultati fatali in un’occasione mentre nell’altra la prontezza della vittima è stata provvidenziale. È quanto accaduto, nel primo caso, a una 84enne di Petriolo che mentre era a passeggio vicino casa, è stata avvicinata da una giovane donna che si trovava in compagnia di un uomo. Con il pretesto di accarezzare il cane che la signora aveva con sé, la sconosciuta si è avvicinata e dopo aver riempito di complimenti l’animale, ha abbracciato l’ignara vittima. Il gioco è fatto: l'anziana, sorpresa da tanta invadenza e sebbene abbia allontanato subito la sconosciuta, poco dopo essere rientrata a casa si è accorta che la catenina in oro che portava al collo, ricordo di affetti passati, era sparita. La vittima del secondo episodio, invece, è un 60enne della zona che stava accompagnando l’anziana madre all’ufficio postale. In questo caso l’uomo è stato avvicinato da due donne, una delle quali la stessa del primo episodio, che hanno tentato un approccio più “focoso”: quando una delle due lo ha abbracciato, è stata subito allontanata con veemenza tanto che sebbene fosse riuscita a slacciargli la catenina in oro che portava al collo, non era riuscita a prenderla perché era scivolata tra gli indumenti. Poco meno di venti giorni dopo i carabinieri individuano i responsabili di entrambi gli episodi in 4 giovani, di età compresa tra i 25 ed i 30 anni, di etnia rom, già noti alle forze dell’ordine per precedenti in materia di furti. I militari della Stazione di Mogliano, grazie alla descrizione effettuata dalle due vittime, incrociando i vari dati acquisiti attraverso la scrupolosa visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona, hanno ripercorso i movimenti delle donne e dell’auto sulla quale viaggiavano, con a bordo gli altri due complici, immortalando i loro volti, ai quali è stata poi dato un’identità certa. In attesa di vagliare le responsabilità del gruppetto criminale per altri casi simili verificatesi in quest’ultimo periodo nei centri vicini, i quattro giovani sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria per furto con destrezza in concorso tra loro. Sono inoltre emerse delle responsabilità anche in capo al proprietario dell’autovettura con la quale il gruppo si è spostato, un 55enne di origine rumena, che è stato pertanto denunciato per favoreggiamento. I carabinieri raccomandano ai cittadini di prestare sempre attenzione a quei soggetti sconosciuti che cercano il contatto fisico, soprattutto se si portano addosso oggetti di valore o il portafoglio. Difatti è proprio di questi giorni la campagna di sensibilizzazione, rivolta a quelle fasce di cittadini socialmente più deboli, che i comandanti delle stazioni carabinieri, nel più ampio progetto promosso dal Comando Provinciale di Macerata, stanno portando avanti con incontri presso le parrocchie e luoghi di aggregazione sul fenomeno delle truffe e dei reati predatori in genere.
Petriolo, settantenni in festa: brindisi e foto ricordo per una giornata speciale
I petriolesi, classe 1953, hanno alzato i calici per brindare al traguardo dei 70 anni d’età. La festa, una conviviale tra amici, si è tenuta domenica 29 ottobre all'agriturismo "I Valeriani" di Macerata. La giornata è iniziata con una santa messa celebrata per loro, alle 11:00, da Don Marco nella chiesa parrocchiale,e si è conclusa in allegria tra abbracci, foto ricordo e scambi di saluti. L’incontro è stata occasione per raccontare delle proprie vite e per riservare un pensiero particolare a coloro che, per vari motivi, non si sono potuti aggregare ai festeggiamenti. Una giornata particolarmente riuscita.