Muccia

Muccia, ricostruzione post-sisma: prossima apertura della sopraelevata pedonale

Muccia, ricostruzione post-sisma: prossima apertura della sopraelevata pedonale

Prossima apertura a Muccia della sopraelevata pedonale con ascensore e scale che permette il passaggio tra le SAE ed i centri commerciali eliminando l'attraversamento stradale. Il Sindaco Mario Baroni afferma: "L'iniziativa è importante perchè permette alle persone di spostarsi, soprattutto consente agli anziani di fare spesa tranquillamente e inoltre di collegare le SAE, l'inaugurazione è prevista la prossima settimana, i lavori sono iniziati tra l'agosto ed il settembre dello scorso anno, il ponte è stato montato 2-3 giorni fa, è un grande traguardo". (foto di Augusto Fulgenzi)

17/01/2020 15:59
“Loro hanno bisogno di case e non di passerelle politiche”: il malumore dei terremotati dopo l'annuncio del premier Conte

“Loro hanno bisogno di case e non di passerelle politiche”: il malumore dei terremotati dopo l'annuncio del premier Conte

“Che torna a fare? Per continuare a prendere in giro la popolazione colpita? Basta con le pagliacciate, ci vogliono una vera volontà e fatti seri e concreti!”. È uno delle centinaia di commenti social arrivati dopo l’annuncio del 28 dicembre del premier Giuseppe Conte nelle zone del sisma (LEGGI QUI). "Tornerò presto nelle zone terremotate per valutare l'applicazione del decreto sisma" aveva spiegato il premier a margine della conferenza stampa nella quale aveva affrontato il bilancio di fine anno del suo Governo. Un annuncio che però ha suscitato molto malumore, soprattutto tra chi vive ormai da oltre tre anni nei luoghi del cratere. “Puoi anche restare a casa che è meglio” o “Vuoi venire a vedere la casetta di legno in cui vivo o la casa inagibile dove dovrei vivere?” o anche “Rimani a casa. Meglio. Fai più bella figura” continuano i commenti social. C’è chi inoltre parla di direttive concrete che permettano una rapida ricostruzione. “Date a loro sacchi di tela per portare via le macerie. Almeno faranno qualche cosa!”. “Di tornare può fare tranquillamente a meno. Che dia una svegliata alla ricostruzione”. C’è infine chi chiosa ricordando le tante “sfilate” politiche avvenute in questi anni che a poco sono servite nella risoluzione del post sisma. “Loro hanno bisogno di case e non di passerelle politiche”.

30/12/2019 13:38
Terzo Natale nelle Sae, la speranza e la delusione dei terremotati

Terzo Natale nelle Sae, la speranza e la delusione dei terremotati

Si è concluso anche il quarto Natale nelle Sae per i comuni maceratesi del cratere. Come per gli anni precedenti, il sentimento comune rimane quello di amarezza e di delusione. Molti sindaci e cittadini non hanno potuto partecipare nemmeno alla messa di mezzanotte proprio perché le chiese non ci sono e, con loro, nemmeno i parroci che devono dividersi tra più di un comune. “Le persone hanno passato il Natale nelle casette come è avvenuto l’anno prima e come quelli prima ancora – ha spiegato il sindaco di Muccia Mario Baroni -. I cittadini vorrebbero tornare a festeggiare nelle loro abitazioni ma questo desiderio non sembra affatto vicino dato che l’ultimo decreto non ha cambiato molto lo stato delle cose. Ci aspettavamo qualcosa di più ma purtroppo così non è stato e c’è chi non ha recepito nulla delle nostre richieste”. Il sindaco Baroni inoltre continua a sottolineare, come fatto già in passato, che “non è possibile trattare tutti i comuni del cratere allo stesso modo perché non si fa politica sulla pelle delle persone e non bisogna nemmeno illuderle. A Muccia abbiamo il 75% degli edifici inagibili e non credo che la situazione sia la stessa in tutti i comuni del cratere". Per non parlare del calo di presenze proprio in questo periodo di festività; se prima la montagna era una delle mete preferite dai viaggiatori sotto in periodo natalizio, da quattro anni non è più così. “Se non tornano le persone qui è la morte; dobbiamo incentivare tutti gli attori per far sì che i turisti tornino in montagna". Gli abitanti di Muccia hanno potuto celebrare la messa della sera della Vigilia e quella del giorno di Natale nella nuova struttura inaugurata a ottobre. Nessuna funzione la sera del 24 invece a Castelsantangelo sul Nera dove la messa di Natale è stata officiata solo nel pomeriggio del 25 dicembre grazie al parroco di Visso don Gilberto Spurio. “Il sentimento è quello di delusione e amarezza perché le risposte dal decreto non ci sono state – le parole del primo cittadino Mauro Falcucci -. L’unica soddisfazione di questo quarto Natale è che hanno affidato le pianificazioni”. Il sindaco torna poi sull’approvazione del decreto sisma, “una delusione totale perché qui non tutti i comuni sono uguali e hanno gli stessi danni – ha osservato -. Ovviamente scatta una ‘solidarietà alla rovescia’ per i comuni vicini che possono iniziare i lavori delle B ma a Castelsantangelo queste classificazioni ci toccano marginalmente dato che noi abbiamo tutte schede con inagibilità E”. “Qui servono esenzioni totali e le applicazioni delle norme sulla montagna per far tornare la gente a vivere in montagna – ha continuato Falcucci -. Il presidente Conte, dopo la visita nelle nostre zone, ha onorato gli impegni formali ma non quelli sostanziali”. “Sentimento a tratti di speranza e a tratti di rassegnazione” a Pieve Torina. “Noi cerchiamo di diffondere nella popolazione sentimenti positivi perché la speranza è quella di ricostruire al più presto” – ha spiegato il primo cittadino Alessandro Gentilucci che proprio qualche giorno prima di Natale ha consegnato un’abitazione a un terremotato invalido e alla propria famiglia. “Da qui ai prossimi giorni ne consegneremo altre" ma la speranza di mescola facilmente alla delusione. “Dal decreto sisma ci aspettavamo qualcosa di diverso dato che abbiamo condiviso un percorso ben preciso con tutti gli attori – ha commentato il sindaco -. Se le misure vengono attuate in maniera parziale è normale che poi non si può continuare a fare il bene della popolazione in toto.” Sull’autocertificazione Gentilucci parla di una soddisfazione a metà. “Erano necessarie delle linee guida per i tecnici di modo che loro potessero poi lavorare in tutta serenità per la ricostruzione ma così non è stato perché il decret lascia troppo all’interpretazione” ha osservato il sindaco ricordando poi la necessità di aumentare la forza lavoro per la ricostruzione. “A tre anni dal sisma ci aspettiamo che chi di dovere ci ascolti in modo attento” ha concluso Gentilucci.

26/12/2019 14:22
Muccia, furgone prende fuoco in galleria: superstrada chiusa nella corsia mare-monti (VIDEO e FOTO)

Muccia, furgone prende fuoco in galleria: superstrada chiusa nella corsia mare-monti (VIDEO e FOTO)

Un furgone, che trasportava carta, ha preso fuoco all'interno della galleria Gelagna, in superstrada (SS77), sulla corsia mare-monti nel territorio comunale di Muccia. Sul posto sono tempestivamente intervenuti i vigili del fuoco per tentare di domare le fiamme nel più breve tempo possibile. Secondo una prima ricostruzione, l'autista del furgone sarebbe riuscito ad allontanarsi dal mezzo, prima di riportare serie conseguenze fisiche. Il tratto superstradale risulta chiuso al traffico per permettere ai vigili del fuoco di operare. Una densa colonna di fumo nero risulta visibile anche a distanza di chilometri.  Il traffico è stato deviato sulla viabilità secondaria con uscita obbligatoria allo svincolo di Muccia Sud, ed è intervenuto anche il personale Anas sul posto per ripristinare la transitabilità nel più breve tempo possibile.  I vigili del fuoco hanno spento le fiamme e messo in sicurezza lo scenario dell’intervento, la corsia è rimasta chiusa al traffico per più di un'ora. Non si segnalano persone coinvolte.

23/12/2019 16:45
Post-sisma, incontro tra Farabollini e il prefetto Rolli: rilevazione delle presenze nei cantieri

Post-sisma, incontro tra Farabollini e il prefetto Rolli: rilevazione delle presenze nei cantieri

È stato siglato oggi a Macerata, come riferisce l'ANSA Marche, un accordo di collaborazione per l'attivazione sperimentale di sistemi informatici di rilevazione delle presenze autorizzate nei cantieri della ricostruzione post terremoto. L'incontro per la firma è avvenuto in Prefettura a conclusione di un percorso pilota che era stato messo in atto su sollecitazione del prefetto Iolanda Rolli che aveva istituito, lo scorso giugno, il Tavolo di Monitoraggio dei flussi di manodopera, come previsto dalle norme per la ricostruzione. "La firma dell'Accordo di collaborazione è un primo strumento che conferma come la ricostruzione del centro Italia, il cantiere più grande d'Europa, sia responsabile e condivisa nell'ottica della tutela sia dei terremotati che dei lavoratori - ha commentato il commissario alla ricostruzione Piero Farabollini -. Abbiamo da subito aderito al tavolo istituito dal prefetto che ha voluto trovare una soluzione condivisa a un problema stringente quanto spinoso come il rispetto delle norme e la conseguente necessaria attività di controllo". Fonte ANSA Marche

17/12/2019 15:55
Fiducia del Senato al decreto sisma: è legge

Fiducia del Senato al decreto sisma: è legge

160 voti favorevoli, 119 contrati e nessun astenuto; il decreto sisma, dopo aver avuto l’ok dalla Camera lo scorso 28 novembre, è stato approvato oggi dal Senato con il voto di fiducia. La legge, che sarà ufficiale dopo la pubblicazione in Gazzetta, prevede delle norme volte ad accelerare la ricostruzione nei territorio colpiti dal sisma del 2016. “Il decreto Sisma approvato oggi dal Senato è lo stesso testo di quello uscito dalla Camera. Quindi – ha affermato il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli - c'è una grandissima delusione sotto questo profilo. Non smetteremo di lottare perché venga recepito il principio della semplificazione. Allo stato attuale useremo tutti gli strumenti che ci sono messi a disposizione, ma questi non avranno la possibilità di accorciare in maniera drastica e significativa i tempi procedurali che significano lavoro, ricostruzione e garanzia per le famiglie del nostro territorio e questa per noi è una cosa troppo importante.” "Sorprendente il comunicato di ieri del Commissario Farabollini sul decreto terremoto dal quale si apprende la notizia della presentazione al Senato di emendamenti correttivi, peccato sia fuori tempo massimo poiché il decreto non è più emendabile perché il Governo lo ha blindato con il ricorso alla Fiducia”. È quanto ha dichiarato il portavoce laziale di Fratelli d’Italia Paolo Trancassini che ha continuato “Siamo al paradosso e basiti. Assistiamo all’ennesimo capitolo di questa bruttissima storia quale è la ricostruzione: un rappresentante del Governo come è il Commissario che bussa tardivamente alla porta del suo stesso Governo e la trova chiusa e sbarrata. Si sono spente le luci e del terremoto e della ricostruzione se ne parlerà nuovamente quando e se Conte avrà bisogno dell’ennesima passerella. Questa la vergognosa realtà della quale prenderà atto anche il “complice” Farabollini" ha concluso l'onorevole.  "Concretezza: è questo il 'fil rouge' che lega le tante piccole misure contenute nel dl Sisma che oggi diventa legge - ha commentato Giorgio Fede, senatore marchigiano del Movimento 5 Stelle -. Conosco il senso di sconforto e frustrazione in cui vivono migliaia di cittadini, come in tanti comuni delle mie Marche, che hanno perso tutto a causa del terremoto. Per questo, senza troppi squilli di tromba, con questo decreto abbiamo voluto portare a casa quelle piccole semplificazioni e quei cruciali alleggerimenti fiscali indispensabili nei comuni interessati da eventi sismici. Soprattutto in riferimento alle aree del Centro Italia, arrivano finalmente quegli impulsi decisivi per far partire la ricostruzione per davvero. Stanziamo nuovi fondi per consentire alle amministrazioni comunali del cratere di assumere personale ad hoc per smaltire il carico burocratico. Sblocchiamo l'ordinanza 80 per le varianti in corso d'opera al 30% per la ricostruzione leggera. Proroghiamo al 30 giugno 2020 il termine per presentare la documentazione della ricostruzione per danni lievi. Diamo una corsia preferenziale alla ricostruzione delle scuole, e per la ricostruzione pesante diamo modo alle regioni di istituire programmi straordinari - ha concluso Fede - . Vedere cantieri aperti e mezzi al lavoro è il primo segnale di rinascita che le popolazioni aspettano: vogliamo che il 2020 possa essere un anno di svolta in tal senso". “Con l'approvazione definitiva del decreto sisma si sono evidenziate ulteriormente tutte le crepe e le falle che fino a oggi ha avuto la guida commissariale”. Così il capogruppo di Italia Viva, Fabio Urbinati, dopo il via libera in Senato del provvedimento. “Nonostante la gestione positiva dell'emergenza - sottolinea Urbinati - sulla ricostruzione siamo ancora molto indietro, e soprattutto non si vedono svolte per l'anno a venire. Inutile procedere a colpi di emendamenti. Noi di Italia Viva abbiamo già proposto un cambio di rotta repentino, poiché crediamo che la ricostruzione rappresenti per le Marche una grandissima opportunità di lavoro e di sviluppo. Sostanzialmente vogliamo essere padroni del nostro destino”. Secondo il consigliere regionale di Italia Viva “le procedure messe in campo presentavano criticità già dopo la nomina di Vasco Errani e sono proseguite con la gestione successiva dell’odierno Ministro delle infrastrutture, Paola De Micheli, e con l'attuale commissario Piero Farabollini. Non possiamo buttare la croce addosso a questo Governo – evidenzia Urbinati - poiché qualcosa di positivo in questo decreto c’è. La gestione del terremoto ha interessato tutto l'arco costituzionale dei partiti e a nostro avviso quella peggiore è stata condotta dall’Esecutivo Lega-Movimento Cinque Stelle. Invito quindi la stessa Lega a non strumentalizzare la vicenda del sisma, in quanto nella prima bozza del famoso contratto sottoscritto dal Governo giallo-verde non c'era una riga riguardante le questioni del terremoto”. E ancora: “Ora ci confronteremo con i vertici e chiederemo che le risorse in campo per il sisma del Centro-Italia vengano inserite nel programma “shock” presentato a Torino da Matteo Renzi per sbloccare immediatamente tutte le procedure. Forse bisognava puntare i piedi un po' prima – conclude Urbinati - perché non è più tempo di difendere l'indifendibile solo per amor di partito, i cittadini e le istituzioni devono venire prima”.

11/12/2019 15:55
L’Appennino post sisma protagonista a Fabriano con il roadshow Cia (FOTO)

L’Appennino post sisma protagonista a Fabriano con il roadshow Cia (FOTO)

L'Appennino da rivivere dopo il terremoto nel Centro Italia del 2016, protagonista, oggi, a Fabriano, nella quarta tappa del roadshow di Cia-Agricoltori Italiani, dedicato al progetto il "Paese che Vogliamo". Secondo format già rodato, il viaggio di Cia, nelle aree interne, arriva a fare il punto tra comuni del cratere con l’appuntamento interregionale delle Cia di Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo e Molise. Affidata, dunque, ai tavoli tematici e all’incontro conclusivo per la presentazione del documento di sintesi, la riflessione sui cinque asset strategici, secondo Cia, allo sviluppo dell’Italia e fondamentali per la tenuta e la rinascita delle zone colpite dal sisma. Infrastrutture fisiche e digitali, governo del territorio, filiere produttive, fauna selvatica, enti locali e politiche europee, gli ambiti da cui ripartire, soprattutto nelle zone terremotate, la cui rinascita, a tre anni dalla prima scossa, è ancora frenata da una ricostruzione lenta e complicata. Sulle vite di 600 mila persone residenti nelle quattro regioni coinvolte, pesano oltre a dolore e amarezza, anche tante macerie (ne restano da smaltire 797 mila tonnellate su 2 milioni, ben 463 mila solo nelle Marche). Pesa sulla quotidianità di 50 mila sfollati, una ricostruzione ferma al 4% nei comuni praticamente distrutti, con oltre il 50% dei danni. Rallentano sciaguratamente, la corsa contro lo spopolamento, in territori già vulnerabili, i ritardi e le inefficienze di una burocrazia rigida e inadeguata all’emergenza. Per ripristinare condizioni sufficienti, ci vorranno 20/25 anni. Nel frattempo, la faccenda conta tre governi, 86 ordinanze, 2 mila provvedimenti attuativi per 138 comuni. A Fabriano, Cia-Agricoltori Italiani ha ricordato che va gestita un’area, quella che rientra nel cratere, di 8 mila km quadrati con più di 15 mila km di rete stradale (11 mila km di competenza comunale) a servizio di quasi 2 mila centri urbani (131 comuni per 8 province). Emblematico il caso delle Marche, la regione più grande con i suoi 348.473 mila abitanti, 30 mila sfollati (su 49.285 totali) e 15.297 aziende agricole, alle prese con il 75% delle criticità per dissesto idrogeologico causato dal sisma. Un territorio, il cui gap infrastrutturale costa 6 miliardi al Pil annuo regionale e che, con Abruzzo, Umbria e Lazio si divide dal 2016, circa 1 miliardo di euro per 1400 interventi di ripristino e messa in sicurezza delle infrastrutture, come previsto dal Ministero delle Infrastrutture e in buona parte appaltati. Tra i fondamentali, restano i tempi di attuazione, senza dimenticare che la penisola, tra l’altro, è a prescindere, uno dei paesi europei più interessati a fenomeni franosi con il Centro Italia ad alto rischio. “Non esistono comuni di serie A e di serie B. Occorre tenerlo a mente, soprattutto quando si parla di aree interne e post sisma - ha precisato Dino Scanavino, presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani -. Il roadshow che stiamo realizzando, lo ribadisce ora, anche in vista del passaggio al Senato del Decreto Sisma. A riguardo, bene la proroga al 2020 dello stato di emergenza, ma vanno superati ancora tanti cavilli burocratici. Si lavori sodo alla messa in sicurezza delle strade - ha concluso Scanavino -. Serve una mappatura scrupolosa per l’accesso di nuovi comuni al fondo dedicato di 5 milioni. Risollevare le regioni terremotate, vuol dire rimettere in sesto l’Italia”. La tappa marchigiana dedicata all'Appennino ha riunito intorno ai tavoli oltre 100 rappresentanti di istituzioni, enti, organizzazioni e società civile. “È la conferma di una forte volontà di coesione - ha detto Mirella Gattari, presidente di Cia Marche.- È urgente concreta sinergia tra i nostri territori, serve ad accelerare il ricambio generazionale, a trovare benefici fiscali fondamentali per la ripresa dell'economia, a ridurre i gap che li tengono lontani dai grandi centri”. Quindi “chiediamo piani di sviluppo mirati, legge quadro nazionale sull'Appennino e attenzione vera dell'Europa”, ha aggiunto Gattari nella tavola rotonda conclusiva, a nome del coordinamento che -oltre a Cia Marche - ha coinvolto le Cia di Umbria, Lazio, Abruzzo e Molise. Rispettivamente rappresentate dai presidenti regionali Matteo Bartolini, Fabrizio Pini, Mauro Di Zio e Nicolino Potalivo. All’evento, che ha ricevuto il patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, sono intervenuti Luca Ceriscioli, presidente Regione Marche; Gabriele Santarelli, sindaco di Fabriano; Mauro Falcucci, sindaco di Castelsantangelo sul Nera; Nando Ottavi, presidente Simonelli Group; Michele Maiani, presidente Uncem Marche; Gino Sabatini, presidente Camera di Commercio Marche. Con la tappa di Fabriano, arriva online la piattaforma dedicata al progetto Cia “Il Paese che Vogliamo”. Metterà a disposizione documenti e approfondimenti, ma darà soprattutto l’opportunità di contribuire lasciando suggerimenti e proposte.

04/12/2019 11:30
Terremoto Centro Italia: "Il Comitato di Muccia è a noi sconosciuto, dov'è stato sinora?"

Terremoto Centro Italia: "Il Comitato di Muccia è a noi sconosciuto, dov'è stato sinora?"

"Abbiamo sempre detto di non avere governi amici e di non voler essere strumentalizzati da nessuno, è la coerenza che ci rappresenta". Il Coordinamento Terremoto Centro Italia, attraverso un comunicato stampa, evidenzia con forza come il Comitato di Muccia non faccia parte del novero di associazioni che lo compongono: "È a noi sconosciuto e avremmo gradito, se esistesse veramente, una sua ampia collaborazione viste le problematiche avute a Muccia".  "Ci chiediamo, pertanto, dov'era questo pseudo comitato, quando Muccia affrontava il grave problema delle Sae; dov'era quando abbiamo convocato TV e giornali per far conoscere i famosi disagi; dov'era quando affrontavamo con tante difficoltà il problema della salubrità e delle muffe nelle Sae; dov'era quando, urlando, cercavamo supporti per far conoscere e denunciare questa drammatica situazione. Se è un comitato neo costituitosi saremo lieti di annoverarlo all'interno del Coordinamento per rappresentare, insieme, tutte le problematiche del post sisma. Sottolineiamo l'importanza di mettere sempre la verità al di sopra di tutto, di mettere la faccia in ogni cosa che proponiamo o facciamo". LEGGI ANCHE: La replica di Farabollini  "In un paese di 800 anime non è difficile conoscerci tutti; invitiamo, dunque, il tal Manuel Gentili a farsi riconoscere dai suoi concittadini e presentare i sostenitori di questo fantomatico comitato. Certi di avere gli stessi scopi al di sopra di ogni ambizione personale - concludono dal Comitato di Coordinamento Terremoto Centro Italia -, attendiamo fiduciosi una sua positiva e sana collaborazione".  

30/11/2019 11:49
Sisma, Farabollini smorza le polemiche: "Con Cesca solo contatti, non è stato corrisposto alcun compenso"

Sisma, Farabollini smorza le polemiche: "Con Cesca solo contatti, non è stato corrisposto alcun compenso"

“Se mi fossi piegato ai desiderata di chicchessia avrei forse vissuto un mandato più tranquillo visto che sono stato contestato indistintamente da ogni parte. Amareggia l’ennesima strumentalizzazione di una vicenda del tutto trasparente con cui si vuole intenzionalmente ledere l’operato e l’onorabilità del Commissario e di un professionista". Risponde così, il Commissario straordinario alla ricostruzione, Piero Farabollini, alle polemiche innescate dalla dichiarazione di Manuel Gentili di ieri, il quale si era presentato come membro del Comitato dei Terremotati di Muccia per denunciare la nomina nello staff del commissario alla Ricostruzione dell’avvocato Massimo Cesca, della Lega, vicino al deputato Tullio Patassini. Gentili denunciava, in una nota stampa, l’opportunità di spendere 50mila euro per un esperto quando le stesse professionalità si sarebbero potute trovare tra i dipendenti pubblici. (Leggi Qui) “Del tutto per inciso – spiega Farabollini -, i contatti con l’avvocato Cesca ci sono stati ad inizio anno per avviare e coordinare una piattaforma sulla legalità nelle attività della ricostruzione intrapresa successivamente nel quadro di iniziative istituzionali. Di conseguenza la collaborazione con il professionista non ha più avuto seguito e nessun compenso è stato corrisposto. Da notare che, a sollevare l’inesistente questione, un comitato di cui a Muccia non si trova traccia”. Gli fa eco lo stesso avvocato Massimo Cesca: “Alcuni mesi fa sono stato contattato dalla struttura Commissariale al fine di avviare una collaborazione per la disamina delle molteplici problematiche derivate dal sisma del 2016. Pur avendo dato la mia disponibilità, in concreto non vi è stato alcun seguito e, di conseguenza, non ho percepito alcun compenso. Tanto dovevo precisare per neutralizzare ulteriori polemiche assolutamente infondate e pretestuose”.  

29/11/2019 19:09
Muccia, il Comitato Terremotati contro Farabollini: "È evidente il suo fallimento finora"

Muccia, il Comitato Terremotati contro Farabollini: "È evidente il suo fallimento finora"

“Negli anni passati dal terremoto tutti abbiamo ristretto l’elenco delle nostre certezze. Di queste alcune se si sono fortificate e radicate. In particolare, ormai siamo consapevoli della rilevanza limitatamente elettorale delle problematiche dei territori terremotati. In questi giorni, anche per via del Decreto- Sisma in discussione alla Camera dei Deputati, si susseguono numerosi interventi di tutti i partiti senza distinzione tra maggioranza o minoranza”. Ad affermarlo, in una nota stampa, è Manuel Gentili del Comitato Terremotati Muccia, che spiega: “la critica che ci sentiamo di muoverci è però alla struttura commissariale del professor  Farabollini . Questa infatti nell’assoluto rallentamento nell’elaborazione dei progetti e delle richieste dei tecnici anziché erigersi a difesa delle aree terremotate, per una veloce ricostruzione, si piega ai desiderata della politica territoriale; impegnandosi a corrispondere incarichi nel rispetto di una tradizione politica tipica del nostro paese. In questo caos fermo, nella mancanza di fondi per l’assunzione di tecnici da destinare agli uffici per la ricostruzione la struttura commissariale ha pensato bene di impegnare soldi per aumentare i consulenti esterni senza ricorrere ai funzionari pubblici”. “Per fare un esempio – continua il membro del Comitato -  il Commissario ha nominato l’avvocato Massimo  Cesca della Lega, collaboratore dell’Onorevole  Patassini  della Lega e concittadino del Commissario  Farabollini , come consulente esterno individuando nell’Avvocato  un collaboratore esterno da inserire a supporto della struttura commissariale. Siamo sicuri delle capacità del legale quello che ci lascia sconcertati è l’opportunità di spendere circa 50000  Euro  per un’attività che i dipendenti della pubblica amministrazione avrebbero potuto svolgere con nessun ulteriore costo. Noi certamente non possiamo prendere lezioni dal Senatore  Arrigoni , commissario regionale di un partito che pur avendo uomini all’interno della struttura commissariale non ha fatto nulla per far ripartire la ricostruzione.  È  evidente il fallimento di  Farabollini  e del suo Staff leghista”. Se queste sono le premesse per il governo della Regione – conclude Gentili -  è bene che il Senatore  Arrigoni  si renda conto che il popolo marchigiano, in particolare il popolo terremotato, non hanno “l’anello al naso”   e saranno ben attenti a dare la propria fiducia a chi veramente potrà meritarsela”.  

28/11/2019 18:24
Muccia festeggia la Festa degli alberi (FOTO)

Muccia festeggia la Festa degli alberi (FOTO)

Questa mattina a Muccia si è tenuta la Festa degli alberi. Alla presenza dei bambini delle elementari sono stati piantati, lungo il viale di accesso all’Area SAE di Pian di Giove, dei meli e dei cespugli ornamentali. Con questa giornata il Comune di Muccia e l’Amministrazione tutta hanno voluto festeggiare la natura come portatrice di bellezza, benessere e rinnovamento. Hanno partecipato all’inziativa: l’Assessore Angelo Sciapichetti, i Carabinieri e il Corpo forestale di Macerata. Protagonista della Festa degli alberi è stato anche Don Peppe Branchesi, che ha incantato i bambini con i suoi discorsi di gioia e di amore rendendo la giornata davvero festosa.    

28/11/2019 17:05
Ricostruzione post-sisma, Andrea Bocelli premiato con il Picchio d'Oro 2019

Ricostruzione post-sisma, Andrea Bocelli premiato con il Picchio d'Oro 2019

Sarà Andrea Bocelli a ricevere il Picchio d'Oro 2019 in occasione della Giornata delle Marche, prevista per il prossimo 10 dicembre al Teatro Rossini di Pesaro (a partire dalle 16:30, ndr). Il tenore è stato insignito del prestigioso premio in quanto - attraverso la fondazione che porta il suo nome (la Andrea Bocelli Foundation, ndr) - è riuscito a riportare la speranza nelle aree del cratere sismico grazie alla ricostruzione delle scuole di Sarnano e Muccia, oltre che alla prossima inaugurazione dell'Accademia Musicale di Camerino. Il premio vuole essere il modo di ringraziare l'artista per quando fatto a favore delle popolazioni terremotate.  La scelta è stata fatta da una commissione speciale presieduta dal vicepresidente del consiglio regionale Renato Claudio Minardi, e composta anche dai consiglieri Busilacchi e Giacinti per la maggioranza, e dai consiglieri Giorgini e Celani per la minoranza. Il nome di Bocelli è stato condiviso all'unanimità da tutti i componenti della commissione, stante la seguente motivazione: "La scelta di guardare alle giovanissime generazioni è motivo di grande speranza e la sua presenza ha mantenuto accesi i riflettori, riportando un segnale di solidarietà e di vicinanza come ambasciatore di questi valori". Accanto al Picchio d'Oro vi sarà anche la consegna del premio speciale del presidente Ceriscioli agli operatori turistici delle Marche per l'ottenimento del World Top Destination “Best in Travel 2020 di Lonely Planet”.    

28/11/2019 11:55
Rinegoziazione dei mutui da parte dei comuni del cratere sismico: lettera delle tre Unioni al Governo

Rinegoziazione dei mutui da parte dei comuni del cratere sismico: lettera delle tre Unioni al Governo

Possibilità di rinegoziazione dei mutui da parte dei Comuni compresi nel cratere sismico del Centro Italia. L’emendamento, da inserire, su richiesta dei proponenti, in sede di conversione del “decreto sisma 2019” o nella legge di Stabilità per l’anno 2020, è stato approvato ufficialmente la settimana scorsa nel Consiglio dell’Unione Montana Potenza Esino Musone. Anche l’Unione Monti Azzurri, presieduta da Giampiero Feliciotti, e l’Unione Marca di Camerino, con il presidente Alessandro Gentillucci, hanno appoggiato la proposta. La missiva verrà inviata entro oggi al Presidente della Repubblica e al Governo. “La richiesta è quella di rinegoziare i mutui perché tutta Italia, a oggi, può farlo a tassi più agevolati rispetto a quelli che i comuni avevano stipulato nell’occasione – ha spiegato il Presidente dell’Unione capofila della proposta Matteo Cicconi -. Attualmente i mutui, nelle zone del cratere, sono sospesi ma quando si ripartirà con il pagamento, grazie a questo emendamento, i cittadini potranno pagare con un tasso più agevolato. La richiesta è stata promossa su istanza dei sindaci del cratere e verrà ora inoltrata al Governo.” Un emendamento appoggiato anche dall’Unione Marca di Camerino, “in stretta sinergia con gli altri presidenti perché questo è un percorso di unione che ci ha sempre contraddistinto – le parole di Alessandro Gentilucci -. Dovremmo però anche richiedere altri percorsi che certamente sono molto importanti come delle linee guida applicative ben definite, serie e chiare per i tecnici che debbono certificare la ricostruzione.” “Le tre Unioni Montane sollecitano fortemente l’applicazione di questa rinegoziazione perché altrimenti i comuni si troverebbero all’improvviso a non poter assolvere al soddisfacimento del pagamento – ha aggiunto il presidente Giampiero Feliciotti -. È importante che venga preso in considerazione altrimenti saremmo, come sempre, cornuti e mazziati.” "I mutui concessi dalla Cassa depositi e prestiti Spa a Comuni inseriti negli allegati 1, 2, 2-bis del D. Lgs. n. 189/2016, trasferiti al Ministero dell’economia e delle finanze in attuazione all’articolo 5, commi 1 e 3, del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, possono essere oggetto di operazioni di rinegoziazione che determinino una riduzione totale del valore finanziario delle passività totali a carico degli enti stessi - si legge nell'emendamento che verrà inviato al Governo -, ferma restando la data di scadenza prevista nei vigenti piani di ammortamento. Possono essere oggetto di rinegoziazione i mutui che, alla data del 1° gennaio 2020, presentino le seguenti caratteristiche: interessi calcolati sulla base di un tasso fisso; oneri di rimborso a diretto carico dell’ente locale beneficiario dei mutui; scadenza dei prestiti successiva al 31 dicembre 2022; debito residuo da ammortizzare superiore a 10.000 euro; mancanza di rinegoziazione ai sensi del decreto del Ministero dell’economia e delle finanze 20 giugno 2003, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 144 del 24 giugno 2003; senza diritto di estinzione parziale anticipata alla pari." "La rinegoziazione avrà effetto dalla annualità in cui riprende il pagamento delle rate sospese dalla normativa applicabile agli enti locali i cui territori sono stati colpiti dagli eventi sismici del 2016. Tale misura consentirebbe ai comuni del cratere sismico, i cui mutui sono al momento sospesi, di accedere alla possibilità di rinegoziazione degli stessi, contribuendo a liberare risorse preziose da destinare ai nostri territori ancora gravemente in difficoltà."

05/11/2019 17:10
Grande festa a Muccia. Inaugurata la nuova chiesa di San Biagio: tornano a suonare le campane (FOTOGALLERY e VIDEO)

Grande festa a Muccia. Inaugurata la nuova chiesa di San Biagio: tornano a suonare le campane (FOTOGALLERY e VIDEO)

Grande giornata di festa ieri a Muccia per l'inaugurazione della nuova chiesa di San Biagio, donata dal CNS, nell'area SAE di Pian Di Giove. Si è trattato di un piccolo, ma indispensabile passo verso un lento ritorno alla normalità.  Un centro di aggregazione indispensabile in un territorio come quello di Muccia che ha subito gravi danni a seguito delle scosse del terremoto del 2016, come sottolineato dal sindaco Mario Baroni: "È una giornata importante per tutta la nostra comunità. Sentivamo la mancanza di un luogo di ritrovo come questo: la situazione nei container era diventata insostenibile. Ho sollecitato il commissario Farabollini (presente a Muccia, ndr) a velocizzare la ricostruzione, in particolare quella delle opere pubbliche: il municipio, la casa di riposo e il teatro. La proroga dello stato di emergenza è un fatto positivo, ma che si dia il 60% di abbuono a chi ha preso la "busta paga pesante" è esagerato. Chi ha avuto lo stipendio non ha bisogno di questi regali. Guido Picchio è stato il trascinatore della costruzione della nuova chiesa".  L'Arcivescovo di Camerino Francesco Massara ha officiato la cerimonia di consacrazione della nuova chiesa, assieme a Don Giovanni Fabbrizi, parroco di Muccia;  Padre Felice, parroco del Bambin Gesù di Polidoro; Don Giuseppe Branchesi, parroco di Santa Maria in Selva e Don Eraldo Pittori.  "Inauguriamo un luogo di culto che è in mezzo alle case della gente: un segno di gioia e speranza" ha sottolineato il vescovo Massara, che nella giornata di ieri ha ritrovato il paparazzo più famoso del mondo, Rino Barilllari: i due si erano conosciuti in Calabria, di cui entrambi sono originari. Un momento di amarcord. Il "King" del gossip, grande amico di Guido Picchio, è giunto direttamentre da Roma per partecipare all'inaugurazione.  Dal palco l'evento è stato condotto magistralmente da Marco Moscatelli, mentre i polentari di Santa Maria in Selva, capeggiati da Don Giuseppe Branchesi hanno offerto ai presenti le proprie prelibatezze. Si è anche danzato sulle note dell'orchestra di Roberto Carpineti.  All'inagurazione hanno partecipato il prefetto di Macerata Iolanda Rolli, il commissario alla ricostruzione Piero Farabollini, il questore di Macerata Antonio Pignataro, gli onorevoli Mirella Emiliozzi e Tullio Patassini,  il Presidente del Consiglio di Gestione del CNS Alessandro Hinna.  (Foto di Lucia Montecchiari) 

26/10/2019 11:58
Sold-out per lo spettacolo "Viva la gente" al Palasport di Sarnano

Sold-out per lo spettacolo "Viva la gente" al Palasport di Sarnano

Domani, sabato 26 ottobre, al Palasport di Sarnano andrà in scena Viva La Gente, lo show internazionale di Up With People, rappresentato in tutto il mondo da oltre cinquant’anni. Sarnano è l’unico piccolo comune inserito nel tour italiano di Up With People: l’adesione all’iniziativa è stata caldeggiata e supportata dalla Andrea Bocelli Foundation con cui il Comune di Sarnano ha stretto un intenso rapporto dopo la costruzione della nuova scuola secondaria. Il tour di Up With People si è aperto il 16 ottobre a Potenza, riscuotendo un grandissimo successo e attirando l’attenzione dei media locali e nazionali. La serata di domani è il culmine di una settimana di scambio culturale durante la quale 100 ragazzi tra i 18 e 29 anni di nazioni diverse sono stati ospiti presso le famiglie sarnanesi, coinvolgendo la popolazione in numerose attività sul tema della multiculturalità e della cooperazione tra popoli. I 100 ragazzi di Up With People sono stati impegnati nelle scuole di ogni ordine e grado, non solo a Sarnano, ma anche in altri due Comuni del cratere come Camerino e Muccia; hanno svolto attività sociali come l’animazione presso la Casa di Risposo per anziani di Sarnano e la pulizia del Parco Urbano di Muccia, ma soprattutto hanno portato con entusiasmo un messaggio di solidarietà che ha emozionato tutta la popolazione. L’accoglienza è stata calorosa e appassionata: trovare una collocazione per 100 ragazzi in un piccolo paese dove moltissime persone hanno perso la propria casa a causa del sisma sembrava un’impresa quasi impossibile, ma le famiglie sarnanesi hanno dato il massimo della loro disponibilità. Non è mancato neanche il sostegno di alcune realtà locali come la Cooperativa Pars Onlus e l’azienda Feel Blue, senza dimenticare anche la partecipazione delle associazioni del territorio che si sono impegnate ad organizzare attività rivolte ai ragazzi. Lo show di domani sera, incentrato proprio su questi temi tanto cari a Up With People, sarà il climax di questa meravigliosa iniziativa che il Comune di Sarnano ha avuto il privilegio di ospitare. Gli oltre 1200 biglietti per la serata sono terminati in pochi giorni e domani sera il Palasport sarà gremito di persone provenienti da tutta la provincia per assistere a uno spettacolo che, ne siamo certi, susciterà una grandissima emozione in tutto il pubblico, proprio come è successo ieri, giovedì 24 ottobre, durante la rappresentazione destinata alle scuole. Nel corso della serata si terrà anche una lotteria di beneficienza organizzata dall’AVULSS ricavato sarà devoluto alla realizzazione di un nuovo bagno per disabili nella Casa di Riposo del Comune di Sarnano. Domenica 27 ottobre, infine, i ragazzi trascorreranno la giornata in famiglia e in molti approfitteranno per scoprire insieme il territorio, prima di ripartire alla volta della terza tappa del tour che si terrà nella città di Agrigento. Si tratta di un’iniziativa di rilievo nazionale che ha coinvolto tre Comuni del cratere e che racconta la vitalità del nostro territorio, la disponibilità dei suoi abitanti e soprattutto l’entusiasmo di un gruppo di giovani che si fanno sostenitori di un dialogo tra popoli, oggi quanto più necessario. Credit Foto: Profilo ufficiale "Up With The People" 

25/10/2019 19:34
La nuova scuola "De Amicis" di Muccia apre le porte al cast internazionale di "Viva la Gente" (FOTO)

La nuova scuola "De Amicis" di Muccia apre le porte al cast internazionale di "Viva la Gente" (FOTO)

"Viva la Gente", che negli ultimi 52 anni è stata in tournée in più di 70 nazioni in tutto il mondo, ha scelto Sarnano come ulteriore tappa (dal 21 al 28 ottobre) e oggi, martedì 22 ottobre, è ospite negli spazi della nuova scuola “E. De Amicis” di Muccia realizzata dalla Andrea Bocelli Foundation e inaugurata lo scorso 26 giugno. Una delegazione di 10 componenti del cast internazionale proveniente da 20 nazioni animerà le aule e gli spazi della scuola coinvolgendo i giovani studenti in attività di formazione e gioco. Presenti anche i rappresentanti della ABF, in particolare il Direttore Generale Laura Biancalani, che già ieri ha dato il benvenuto ai partecipanti che con le finalità proprie dell’iniziativa trascorreranno il proprio tempo partecipando a progetti sociali e vivranno con le famiglie ospitanti del posto. Un’altra delegazione, di 80 persone, ha invece approfittato delle giornata per visitare Camerino, tra macerie e i nuovi luoghi quali l’Università. Proprio a Camerino ABF farà tappa per il nuovo progetto di ricostruzione dedicato alla nuova Accademia della Musica. Una giornata con dimostrazioni di ballo e canto con la musica che ha fatto sempre da filo conduttore nelle aule dei Licei di Camerino. La delegazione si è quindi spostata nel centro storico della città fino a Piazza Cavour, San Venanzio, San Domenico, e Orto Botanico accompagnati da Carlo Orsolini, Giuliana Pisciarelli, Vania Valeri e Margherita Santarelli. Presente il consigliere Riccardo Pennesi che ha portato il suo saluto da parte dell'amministrazione, accogliendo e salutando i giovani nella città ducale già questa mattina ai Licei. Il 26 ottobre alle ore 21.30 Viva la Gente metterà in scena spettacoli pubblici al Palazzetto dello Sport a Sarnano. Il ricavato delle vendite dei biglietti dello spettacolo sarà devoluto al Comune di Sarnano. Famoso soprattutto per l’intrattenimento ricco di energia, vivace e a portata delle famiglie, il cast farà visita a decine di comunità di tutti gli Stati Uniti, Europa e Messico nei cinque mesi del tour mondiale. Da più di 50 anni, i cast di Viva la Gente girano il mondo facendo spettacoli per milioni di persone, tra cui i quattro straordinari halftime show del Super Bowl. La visita di Viva la Gente a Sarnano è promossa in collaborazione con la Andrea Bocelli Foundation.

22/10/2019 17:36
Muccia, venerdì 25 ottobre l'inaugurazione della nuova Chiesa: il programma (VIDEO)

Muccia, venerdì 25 ottobre l'inaugurazione della nuova Chiesa: il programma (VIDEO)

Venerdì 25 ottobre a partire dalle ore 15:00, nell’Area SAE Pian di Giove di Muccia, sarà celebrata la festa d'inaugurazione della nuova chiesa di San Biagio donata dal CNS di Bologna.  La giornata avrà inizio già dalle ore 14:30 quando dall'Eremo Beato Rizerio partirà la processione con la Madonna Col de' Venti. All'altezza del piazzale Giasone Piccioni, la Madonna verrà calata dall'auto per essere trasportata a spalle sino alla nuova chiesa. Nell'area SAE Pian di Giove avverrà, quindi, tutta la cerimonia di inaugurazione alla presenza del Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, dell’Assessore alla Protezione Civile Angelo Sciapichetti, del Commissario Straordinario di Governo alla ricostruzione per le zone del terremoto Piero Farabollini, del Capo Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli e del Presidente del Consiglio di Gestione del CNS Alessandro Hinna. La Santa Messa di consacrazione verrà officiata da Sua Eccellenza Mons. Francesco Massara - Arcivescovo di Camerino. Al termine della cerimonia religiosa si potrà godere dell'offerta culinaria proposta dai polentari di Santa Maria in Selva, capeggiati dal parrocco don Giuseppe Branchesi: ci saranno polenta e porchetta per tutti i presenti. La grande festa serale avrà, poi, come protagonista l'orchestra di Roberto Carpineti.  L'evento vedrà anche la partecipazione del paparazzo Rino Barillari e di don Felice Riva, cappellano dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Palidoro. Sia Barillari che don Felice Riva sono legati da un rapporto d'amicizia personale con il fotoreporter Guido Picchio, adoperatosi in prima persona per la costruzione della chiesa di San Biagio. 

22/10/2019 11:40
Muccia, l'inaugurazione della nuova Chiesa in diretta streaming su Picchio News

Muccia, l'inaugurazione della nuova Chiesa in diretta streaming su Picchio News

Il sindaco del Comune di Muccia Mario Baroni e Don Giuseppe Branchesi danno appuntamento a tutti per venerdì 25 ottobre a partire dalle ore 15:00 - nell’Area SAE Pian di Giove - per l'inaugurazione della nuova chiesa di San Biagio donata dal CNS.  L'evento sarà trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube di Picchio News, a partire dalle ore 14:30, orario nel quale partirà la processione verso la nuova chiesa.  Si tratta di un piccolo gesto per un ritorno alla normalità, un centro di aggregazione indispensabile in un territorio come quello di Muccia che ha subito gravi danni a seguito delle scosse del terremoto del 2016. La cerimonia di consacrazione verrà officiata da Sua Eccellenza Mons. Francesco Massara - Arcivescovo di Camerino.   Saranno presenti il Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, l’Assessore alla Protezione Civile Angelo Sciapichetti, il Commissario Straordinario di Governo alla ricostruzione per le zone del terremoto Piero Farabollini, il Capo Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli, il Presidente del Consiglio di Gestione del CNS Alessandro Hinna. In serata polenta e porchetta per tutti, grazie alla collaborazione con i polentari di Santa Maria in Selva, capeggiati da Don Giuseppe Branchesi. Ad allietare la cena sarà l'orchestra di Roberto Carpineti.  Ecco il video del lancio dell'evento con il sindaco Baroni e Don Giuseppe Branchesi: 

21/10/2019 21:12
Muccia, "Un passo verso la normalità": il 25 ottobre l'inaugurazione della nuova Chiesa donata dal CNS (VIDEO)

Muccia, "Un passo verso la normalità": il 25 ottobre l'inaugurazione della nuova Chiesa donata dal CNS (VIDEO)

Dopo tre anni, le campane del Comune di Muccia tornano a suonare. Si terrà il 25 Ottobre alle ore 15:00 nell’Area SAE Pian di Giove l’inaugurazione della nuova chiesa di San Biagio donata dal CNS al Comune di Muccia. Un piccolo gesto per un ritorno alla normalità, un centro di aggregazione indispensabile in un territorio che ha subito i danni del terremoto. Per il Sindaco del Comune di Muccia Mario Baroni “E’ un momento importantissimo, si ritorna indietro di tre anni, un passo verso il ritorno alla normalità. Voglio ringraziare il CNS, che ci è stato molto vicino e che ha donato, insieme alle proprie imprese, la Chiesa di San Biagio alla nostra gente. Sarà un giorno di festa, i tagli dei nastri sono importanti perché significa che si riparte”.  “Abbiamo accolto con grande piacere la proposta del Sindaco - afferma Francesco Cantarella, direttore operativo settore Energia del CNS -. Conosciamo molte bene queste zone, dopo il grande lavoro svolto con la gestione dell’appalto SAE ci sembrava giusto donare un centro di aggregazione per la popolazione, ci siamo attivati immediatamente, coinvolgendo tutte le imprese che hanno partecipato alla costruzione delle casette, siamo veramente contenti di contribuire in piccola parte alla ricostruzione del Comune di Muccia che ha subito gravi danni dal terremoto”.  Il CNS ha contribuito per il 50% alla realizzazione della chiesa, la parte restante è stata coperta dalle nostre imprese socie: Briganti Soc. Coop., Conscoop Soc. Coop. Cosp Tecno Service Soc. Coop., Eulero Engineering, Gesta S.p.A., Kineo Energy e Facility S.r.l., L’Internazionale Soc. Coop.  Officerà la cerimonia di consacrazione Sua Eccellenza Mons. Francesco Massara - Arcivescovo di Camerino. Saranno presenti il Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, l’Assessore alla Protezione Civile Angelo Sciapichetti, il Commissario Straordinario di Governo alla ricostruzione per le zone del terremoto Piero Farabollini, il Capo Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli, il Presidente del Consiglio di Gestione del CNS Alessandro Hinna.

10/10/2019 11:00
"2016-2019, Tre anni dopo". Muccia, Baroni: "Dobbiamo ripartire dal turismo e dalle attività produttive" (FOTO E VIDEO)

"2016-2019, Tre anni dopo". Muccia, Baroni: "Dobbiamo ripartire dal turismo e dalle attività produttive" (FOTO E VIDEO)

“Le persone che si trovano attualmente fuori dalla propria abitazione a Muccia sono 557, 142 i nuclei familiari beneficiari del contributo di autonoma sistemazione. 69 sono le partiche della ricostruzione che sono state presentate, 25 quelle avviate e 14 già concluse. Ci sono infatti delle persone che hanno presentato le schede Aedes B, hanno ottenuto i lavori, li hanno portati a termine e sono rientrate a casa. Da qualche giorno è partita anche una E. Le zone rosse nel territorio comunale ci sono ancora e piano piano, stiamo procedendo, in alcuni punti, con il ridimensionamento”.  A tracciare il bilancio a tre anni dal sisma che ha colpito il Centro Italia nel 2016 è il primo cittadino di Muccia Mario Baroni. "Le chiese sono tutte inagibili e il 25 ottobre inaugureremo la nuova struttura religiosa i cui lavori sono stati affidati al Consorzio Cns e che è stata realizzata grazie al contributo del foto-reporter Guido Picchio - spiega il sindaco -. La Chiesa si collocherà al centro del Pian di Giove e con la sua posizione costituirà il nuovo cuore pulsante di Muccia. La struttura che si sta creando è di circa 130 metri quadrati, all'interno dei quali sarà compresa anche l'abitazione del parroco". Un segno di vicinanza e solidarietà al comune montano che arriva a quattro mesi di distanza dall'inaugurazione della scuola "De Amicis", donata dalla Fondazione Andrea Bocelli.   “Subito dopo quei momenti, come prima cosa, abbiamo pensato alla sistemazione delle persone nelle casette e alla ripartenza immediata delle attività produttive, che rappresentano la linfa vitale di una comunità – ha continuato Baroni -. Tutto ciò nonostante, per quanto riguarda le Sae, ci siano stati dei problemi (pavimenti marci e distaccamento dei soffitti, ndr.), che non sono dipesi da noi ma da errori eseguiti durante la progettazione.” “Credo che la macchina sia partita, ora bisogna però alimentarla continuamente con la benzina ma soprattutto cercare di snellire i procedimenti – ammonisce il primo cittadino -. Qui il problema sta nelle gare, soprattutto per quanto riguarda le opere pubbliche: dobbiamo trovare una risoluzioni alle lungaggini della burocrazia perché non possiamo aspettare sei o sete mesi per una passerella e perché la popolazione sta iniziando a capire che la ricostruzione di questo terremoto non durerà solo 5 anni ma molto di più.” “Poi c’è la questione del cratere, dove all’interno ci sono 138 comuni che, credo sia evidente, non possono essere considerati allo stesso livello – osserva il sindaco -. Qui a Muccia c’è il 90% di inagibilità degli edifici; credo sia importante fare una distinzione tra questi comuni maggiormente danneggiati e chi invece ha solo il 10% di inagibilità sul territorio comunale. Con questo non voglio dire che questi ultimi non debbano essere considerati ma che si proceda in maniera diversa perché le due realtà sono diverse.” La formula della ripartenza, per il primo cittadino Baroni, sta nelle attività produttive e nel rilancio del turismo. “Dobbiamo approvare le progettazioni per queste realtà e farle ripartire il prima possibile. Prima del sisma Muccia poteva contare 200 posti letto ora ne abbiamo solo 50; voi capite bene la diversità tra il prima e il dopo e questi paesi, come sappiamo tutti, vivono di turismo. È fondamentale che si metta in moto la macchina per far ripartire al più presto l’economia di Muccia e di tutta la zona montana.”

28/09/2019 09:47
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