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"2016-2019, Tre anni dopo". Muccia, Baroni: "Dobbiamo ripartire dal turismo e dalle attività produttive" (FOTO E VIDEO)

"2016-2019, Tre anni dopo". Muccia, Baroni: "Dobbiamo ripartire dal turismo e dalle attività produttive" (FOTO E VIDEO)

“Le persone che si trovano attualmente fuori dalla propria abitazione a Muccia sono 557, 142 i nuclei familiari beneficiari del contributo di autonoma sistemazione. 69 sono le partiche della ricostruzione che sono state presentate, 25 quelle avviate e 14 già concluse. Ci sono infatti delle persone che hanno presentato le schede Aedes B, hanno ottenuto i lavori, li hanno portati a termine e sono rientrate a casa. Da qualche giorno è partita anche una E. Le zone rosse nel territorio comunale ci sono ancora e piano piano, stiamo procedendo, in alcuni punti, con il ridimensionamento”.  A tracciare il bilancio a tre anni dal sisma che ha colpito il Centro Italia nel 2016 è il primo cittadino di Muccia Mario Baroni.

"Le chiese sono tutte inagibili e il 25 ottobre inaugureremo la nuova struttura religiosa i cui lavori sono stati affidati al Consorzio Cns e che è stata realizzata grazie al contributo del foto-reporter Guido Picchio - spiega il sindaco -. La Chiesa si collocherà al centro del Pian di Giove e con la sua posizione costituirà il nuovo cuore pulsante di Muccia. La struttura che si sta creando è di circa 130 metri quadrati, all'interno dei quali sarà compresa anche l'abitazione del parroco". Un segno di vicinanza e solidarietà al comune montano che arriva a quattro mesi di distanza dall'inaugurazione della scuola "De Amicis", donata dalla Fondazione Andrea Bocelli.

 

“Subito dopo quei momenti, come prima cosa, abbiamo pensato alla sistemazione delle persone nelle casette e alla ripartenza immediata delle attività produttive, che rappresentano la linfa vitale di una comunità – ha continuato Baroni -. Tutto ciò nonostante, per quanto riguarda le Sae, ci siano stati dei problemi (pavimenti marci e distaccamento dei soffitti, ndr.), che non sono dipesi da noi ma da errori eseguiti durante la progettazione.”

“Credo che la macchina sia partita, ora bisogna però alimentarla continuamente con la benzina ma soprattutto cercare di snellire i procedimenti – ammonisce il primo cittadino -. Qui il problema sta nelle gare, soprattutto per quanto riguarda le opere pubbliche: dobbiamo trovare una risoluzioni alle lungaggini della burocrazia perché non possiamo aspettare sei o sete mesi per una passerella e perché la popolazione sta iniziando a capire che la ricostruzione di questo terremoto non durerà solo 5 anni ma molto di più.”

“Poi c’è la questione del cratere, dove all’interno ci sono 138 comuni che, credo sia evidente, non possono essere considerati allo stesso livello – osserva il sindaco -. Qui a Muccia c’è il 90% di inagibilità degli edifici; credo sia importante fare una distinzione tra questi comuni maggiormente danneggiati e chi invece ha solo il 10% di inagibilità sul territorio comunale. Con questo non voglio dire che questi ultimi non debbano essere considerati ma che si proceda in maniera diversa perché le due realtà sono diverse.”

La formula della ripartenza, per il primo cittadino Baroni, sta nelle attività produttive e nel rilancio del turismo. “Dobbiamo approvare le progettazioni per queste realtà e farle ripartire il prima possibile. Prima del sisma Muccia poteva contare 200 posti letto ora ne abbiamo solo 50; voi capite bene la diversità tra il prima e il dopo e questi paesi, come sappiamo tutti, vivono di turismo. È fondamentale che si metta in moto la macchina per far ripartire al più presto l’economia di Muccia e di tutta la zona montana.”

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