"2016-2019, Tre anni dopo". Pioraco, Cicconi: "Necessario ridare un sentimento propositivo materiale e spirituale ai cittadini" (FOTO E VIDEO)
“120 nuclei familiari percepiscono il Cas e abbiamo installato 34 Sae nel territorio comunale. Nel periodo immediatamente successivo al sisma sono state 753 le richieste di sopralluogo: 171 gli immobili dichiarati agibili mentre 582 quelli inagibili. Ho già firmato 11 revoche alle ordinanze di inagibilità. A Pioraco non abbiamo delle zone rosse ma al contrario il quartiere “Madonnetta”, vista la sua particolarità, è completamente perimetrato e abbiamo firmato il 9 ottobre la stipula di un accordo con l’Università Politecnica delle Marche, Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Architetture, con la quale affidare alla stessa la ricerca per individuare il miglior modello costruttivo da realizzare tenendo conto delle caratteristiche del territorio.” A tracciare il bilancio di Pioraco a tre anni dal sisma è il primo cittadino, eletto lo scorso maggio, Matteo Cicconi.
“L’istituto scolastico, che comprende le scuole materne, elementari e medie, era stato ammodernato qualche anno fa e, dopo le scosse, è stato dichiarato agibile e dunque l’attività didattica non ha mai subito degli stop – ha proseguito il sindaco -. Diversamente è avvenuto per una parte del Comune, che è attualmente inagibile, e per la casa di riposo “Agnese Mataloni”. La struttura, alla quale abbiamo dato la massima priorità in termini di ricostruzione visti anche i posti di lavoro che offriva, ospitava 25 persone che sono ora state trasferite presso le strutture dell’Asur di Matelica. È già stato predisposto un intervento da 1,2 milioni di euro e stiamo per pubblicare tutta la documentazione necessaria per la gara e per l’affidamento dei servizi tecnici.”
“Anche il Cinema 70, un luogo di socializzazione e ricreativo, è attualmente inagibile – ha continuato il primo cittadino -. Anche in questo caso abbiamo inviato il C.I.R. e l’USR ha dato riscontro positivo; gli uffici stanno attualmente lavorando per disporre tutta la documentazione necessaria e procedere con il bando per l’affidamento dei lavori. Diverse attività commerciali hanno subito la delocalizzazione e sono ora tutte raggruppate in una struttura dedicata posizionata davanti alla sede comunale provvisoria.”
Anche a Pioraco, come in molti altri comuni del cratere maceratese, le due chiese principali hanno subito dei forti danni e sono attualmente inagibili. “Sono entrambe di proprietà della Diocesi di Camerino e San Severino Marche e stiamo parlando della struttura di San Francesco e della Chiesa del Vittorino – spiega Cicconi -. Per quest’ultima sono già iniziati i lavori e, in attesa di poterle restituire alla comunità, le funzioni religiose attualmente vengono svolte in una piccola chiesa che non ha subito danni.”
“Un'altra grande difficoltà che ha creato il sisma è relativa alla Cartiera – racconta il primo cittadino -. La scossa di ottobre l’ha fatta completamente crollare: è venuto giù il tetto e l’Azienda, la Regione e il Comune sono intervenuti tempestivamente affinché venissero portate via le macerie e si potesse procedere al ripristino dei moduli. Attualmente delle due macchine, solo una è in funzione e speriamo che per il futuro possa essere ripristinata anche la seconda.”
“Possiamo dire che la fase dell’emergenza è conclusa e speriamo si possa iniziare presto, in maniera propositiva e forte, con quella della ricostruzione – ha concluso Cicconi -.Dobbiamo far ripartire celermente i lavori anche perché la maggior parte della popolazione è anziana e soprattutto perché Pioraco vive, come gran parte delle città montane, di turismo e di natura.”
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