Muccia

Lo speciale legame tra Don Peppe e la comunità di Muccia: il ricordo del Sindaco Mario Baroni (FOTO)

Lo speciale legame tra Don Peppe e la comunità di Muccia: il ricordo del Sindaco Mario Baroni (FOTO)

La scomparsa di Don Giuseppe Branchesi ha lasciato un grande vuoto nella provincia di Macerata ma ci sono delle comunità che più di ogni altre hanno avuta la possibilità di apprezzare e condividere l'opera del sacerdote che con la sua trasparanza e disponibilità è stato capace di unire e lasciare un segno indelebile nel cuore di tutti. Una di queste è stata senza dubbio Muccia, dove Don Peppe è stato una presenza costante nei momenti più duri che il paese dell'entroterra maceratese ha affrontato dopo il sisma ma anche in quelli più gioiosi come la grande giornata di festa per l'inaugurazione della nuova chiesa di San Biagio, donata dal CNS, nell'area SAE di Pian Di Giove. “Noi come comunità abbiamo sempre pregato affinché Don Peppe guarisse e tornasse ytra noi – dichiara il Sindaco di Muccia Mario Baroni che poi ha voluto ricordare con con queste parole l'opera di Don Peppe - il ricordo che porto nel cuore non è solo il mio ma di tutta Muccia perché lui qui ha lasciato un segno importante in quanto ha capito le difficoltà che stavamo attraversando a causa del terremoto e delle dimissioni per motivi di salute del nostro sacerdote” Un uomo che è stato capace con la sua sensibilità di condividere le sofferenza di un'intera comunità e quindi di prenderla per mano: “E’ stato qui nel momento in cui abbiamo inaugurato la Chiesa e poi è anche tornato il primo dell’anno partecipando insieme a tutti noi al tombolone, oltre ad essere presente anche alla festa degli alberi insieme ai bambini - ricorda commosso il primo cittadino - . Tutte giornate indimenticabili dove lui ci è stato sempre vicino e per questo lo ricordiamo con particolare affetto perché oltre a lasciare una traccia indelebile ha anche guidato tutta la nostra comunità- e aggiunge - La situazione post sima che Muccia stava attraversando era drammatica  ma lui è  riuscito a ricompattare tutti e ha condiviso le nostre difficoltà standoci sempre vicino” Un ricordo indelebile che rimarrà sempre nei cuoi di chi lo ha conosciuto: “Non dimenticheremo mai il suo modo di fare, trasparente e capace di coinvolgere tutti – afferma Baroni, che poi rivolge un pensiero a nome di tutta la comunità alla famiglia ma non solo - facciamo le nostre più sentite condoglianze a tutta la famiglia e anche alla Curia perché sicuramente quella di Don Peppe sarà una mancanza importante, senza poi dimenticare Polentari che erano presenti all’inaugurazione della Chiesa di Muccia contribuendo a fare una grande festa” “Siamo veramente dispiaciuti e fino all’ultimo abbiamo sperato che guarisse ma purtroppo non è andata così – conclude Baroni - ora come Amministrazione vedremo di organizzarci per onorare a dovere la memoria di un grande uomo e sacerdote con il quale si era creata una splendida sintonia”

19/04/2020 16:35
Muccia, il Sindaco Baroni: "attivati servizi di consegna a domicilio dei farmaci e spesa"

Muccia, il Sindaco Baroni: "attivati servizi di consegna a domicilio dei farmaci e spesa"

"Sono stati attivati dei servizi mirati a far rimanere le persone a casa il più possibile in modo che questa emergenza passi il prima possibile". Non solo un forte messaggio, ma anche un impegno preso dal sindaco di Muccia Mario Baroni che così come i suoi concittadini, è anche lui in queste settimane chiamato ad affrontare responsabilmente l’emergenza Coronavirus. "In accordo con i volontari Protezione Civile - spiega Baroni - da lunedì abbiamo attivato il servizio per quanto riguarda la consegna di farmaci a domicilio e inoltre abbiamo reso note alla cittadinanza delle locandine dove sono scritti tutti gli esercizi commerciali che si sono disponibili ad effettuare la consegna della spesa o dei pasti a casa, il tutto completamente gratuito. Queste sono soluzioni che oltre a spingere la gente a seguire le indispensabili precauzioni previste dal decreto “Io resto a casa", sono nate per rispondere ai bisogni essenziali delle persone più anziane o o con ridotta mobilità" Delle misure di contenimento del Covid-19 che stanno proseguendo con opere di prevenzione e sanificazione del territorio.: "Ci siamo organizzati per cercare di eliminare al massimo ogni possibilità di rischio di contagi e infatti da ieri mattina abbiamo provveduto alla disinfezione delle strade nelle zone più abitate come le località di Giove,Col di Giove, Varano e nelle frazioni di Massaprofoglio e Costafiore. Di questo devo ringraziare il Cosmari che sono stati molto celeri e disponibili nel fare tutto il lavoro in questo momento di difficoltà".

18/03/2020 18:00
Muccia, bretella superstrada- Valnerina: iniziano i lavori

Muccia, bretella superstrada- Valnerina: iniziano i lavori

Nei prossimi giorni inizieranno a Muccia, a cura della Quadrilatero SpA,  i lavori di costruzione della bretella di collegamento della superstrada 77 Valdichienti con la SP 209. Attualmente il  collegamento  della superstrada direzione mare-monti con la Valnerina è assicurato da uno svincolo provvisorio realizzato pochi giorni prima dell’apertura della nuova arteria e soprattutto due mesi  prima del terremoto. "Questa opera,  già di per se importante, oggi dopo l’evento sismico è diventata addirittura  fondamentale per il collegamento di un territorio cosi duramente colpito", ha dichiarato il presidente della Provincia Antonio Pettinari. "Ritendo inoltre altrettanto necessario il miglioramento della mobilità di quel comprensorio  montano, attraverso la realizzazione  di un altra bretella di collegamento dello stesso svincolo con la vecchia SS 77 e la SP 256 in vista anche dell’innesto della Pedemontana”.  

28/02/2020 17:58
Ricostruzione post-sisma, dal nuovo commissario alcuni sindaci si aspettano più continuità e meno burocrazia

Ricostruzione post-sisma, dal nuovo commissario alcuni sindaci si aspettano più continuità e meno burocrazia

E' notizia di ieri la nomina di Giovanni Legnini come nuovo cammissario straordinario per la ricostruzione post-sisma dopo il lavoro svolto dall'uscente Piero Farabolli. Si tratta del quarto commissario nominato negli ultimi 3 anni e mezzo che si troverà ad affrontare una situazione di stallo per quanto riguarda i lavori di ricostruzione, con tante situazioni ancora ferme al palo come confermano alcuni dei sindaci dei paesi del createre che hanno commentato così l'insediamento di Legnini. Mauro Falcucci - sindaco di Castel Sant’Angelo sul Nera: “ Immagino che il dott.Legnini, considerata la sua precedente esperienza come consigliere regionale in Abruzzo, già conosca, anche se in forma indiretta, le problematiche di un post-sisma quindi sarà interessante vedere quale sarà la sua prima iniziativa - esordisce Falcucci -  essendo una commissario straordinario c’è anche da capire se questo termine comporta poteri diversi dall’ordinario ma a parer mio la cosa più urgente su cui dovrà subito mettere mano è quella di sistemare al più presto la questione del personale. Se non si stabilizza questo aspetto nel pieno rispetto delle regole qualsiasi iniziativa che si vorrà intraprendere porterà ad un nulla di fatto come risultato e dico questo a nome di tutti quei piccoli comuni che sono stati distrutti dal sisma. Ogni qualvolta c’è un nuovo commissario noi aspettiamo sempre fiduciosi che le cose possano cambiare ma ora è lui che ci deve dare prova di come intende agire perché i quattro commissari che si sono susseguiti negli ultimi anni, denotano una mancanza di continuità sul lavoro che c’è da fare in queste zone, per questo mi auguro che sia un commissario veramente operativo in quanto noi siamo sempre gli stessi ma sono sempre loro che cambiano” Pietro Ciecoli - sindaco di Montecavallo: “ La nomina del nuovo commissario era un già nell’aria e quindi ora mi auguro che al dott. Legnini sia stata data l’autonomia e di conseguenza il portafoglio necessario per gestire tutta la struttura perché altrimenti il suo lavoro non sarà tanto diverso da quello fatto dai suoi predecessori, visto e considerato che parliamo sempre di una carica il cui mandato scadrà a fine anno – spiega Ciecoli - se non gli sarà dato il potere politico necessario per prendere decisioni rimarremo sempre fermi in quanto la situazione nelle nostre zone si aggrava ogni giorno che passa. Senza dubbio c'è inoltre bisogno di controllare i lavori durante il loro svolgimento e fine dopodiché chi ha sbagliato pagherà, non come è stato fatto fino ad ora e cioè in maniera preventiva rischiando di bloccare tutto senza poi considerare i filoni di spese pazze che sono state fatte alle quali nessuno ha mai posto un controllo. Dal nuovo commissario mi aspetto una scossa forte in questo senso, coinvolgendo magari di più i sindaci dei comuni del cratere e i componenti Regione, ma sinceramente ho qualche perplessità perché negli ultimi anni, al di là dei colori politici che ci governano, ne abbiamo viste veramente di cotte e di crude” Mario Baroni - sindaco di Muccia: “ Negli ultimi 3 anni e mezzo sono arrivati 4 commissari diversi e questo mi lascia molto perplesso sulla volontà di ricostruire - chiosa Baroni-  ora è il turno del dott.Legnini, di cui non metto assolutamente in dubbio le qualità considerando il suo bagaglio di esperienze, ma quello di cui si deve rendere conto immediatamente è che qui siamo ancora ad un punto zero e di lavoro da fare ce n'è veramente tanto. Spero che i tempi siano più brevi, ma secondo me passeranno almeno altri 4-5 mesi solamente per capire da dove iniziare a metter mano. Auguro al nuovo commissario un buon lavoro ma è lampante che per quanto riguarda il suo ruolo, il fattore che in questi anni è venuto più a mancare è stato quello della continuità perché tutti i commissari che si sono susseguiti hanno dovuto sempre ricominciare dall’inizio e tutto ciò non ha fatto altro che ritardare i tempi dei lavori per la ricostruzione. Il dott. Legnini inoltre dovrà fare chiarezza su diverse cose come ad esempio la programmazione dei lavori per le opere pubbliche, le cui garaedi assegnazione corrispondono ad un iter lungo due anni e questo non è accettabile per un comune come il nostro che necessita di interventi immediati. La continuità dei lavori comunque rimane la cosa più importante perché se viene a mancare è inutile aspettarsi qualcosa di positivo”.    

15/02/2020 13:08
Muccia, donata una struttura polifunzionale: il progetto sarà presentato il 29 gennaio

Muccia, donata una struttura polifunzionale: il progetto sarà presentato il 29 gennaio

Mercoledì 29 gennaio, all'Eremo Beato Rizzerio di Muccia, verrà ufficialmente presentato il progetto della struttura polifunzionale per l'emergenza donata dalla Cnce (Commissione Nazionale Paritetica delle Casse Edili) alle comunità colpite dai terremoti del 2016/17 in provincia di Macerata. La struttura sorgerà di fronte allo stabilimento "Varnelli" e costituirà un punto attrezzato di prima emergenza in caso di ulteriori scosse, ma non solo: "Consentirà un rilancio turistico del paese e dell'intero entroterra duramente colpito dal terremoto - commenta il sindaco Mario Baroni -. La nostra idea è quella di organizzare al suo interno giornate tematiche dedicate ai prodotti tipici delle zona, in modo che tutti i produttori locali possano promuoversi, esponendo le loro eccellenze culinarie".  All'evento di presentazione saranno presenti il rettore dell'Università di Camerino Claudio Pettinari, il presidente Cnce Carlo Trestini, il vice-presidente Cnce Antonio Di Franco, il professor Giuseppe Losco della Scuola di Architettura e Design "E.Vittoria" dell'Università di Camerino (sede di Ascoli Piceno) e il prefetto di Macerata Iolanda Rolli. 

24/01/2020 16:09
Muccia, ricostruzione post-sisma: prossima apertura della sopraelevata pedonale

Muccia, ricostruzione post-sisma: prossima apertura della sopraelevata pedonale

Prossima apertura a Muccia della sopraelevata pedonale con ascensore e scale che permette il passaggio tra le SAE ed i centri commerciali eliminando l'attraversamento stradale. Il Sindaco Mario Baroni afferma: "L'iniziativa è importante perchè permette alle persone di spostarsi, soprattutto consente agli anziani di fare spesa tranquillamente e inoltre di collegare le SAE, l'inaugurazione è prevista la prossima settimana, i lavori sono iniziati tra l'agosto ed il settembre dello scorso anno, il ponte è stato montato 2-3 giorni fa, è un grande traguardo". (foto di Augusto Fulgenzi)

17/01/2020 15:59
“Loro hanno bisogno di case e non di passerelle politiche”: il malumore dei terremotati dopo l'annuncio del premier Conte

“Loro hanno bisogno di case e non di passerelle politiche”: il malumore dei terremotati dopo l'annuncio del premier Conte

“Che torna a fare? Per continuare a prendere in giro la popolazione colpita? Basta con le pagliacciate, ci vogliono una vera volontà e fatti seri e concreti!”. È uno delle centinaia di commenti social arrivati dopo l’annuncio del 28 dicembre del premier Giuseppe Conte nelle zone del sisma (LEGGI QUI). "Tornerò presto nelle zone terremotate per valutare l'applicazione del decreto sisma" aveva spiegato il premier a margine della conferenza stampa nella quale aveva affrontato il bilancio di fine anno del suo Governo. Un annuncio che però ha suscitato molto malumore, soprattutto tra chi vive ormai da oltre tre anni nei luoghi del cratere. “Puoi anche restare a casa che è meglio” o “Vuoi venire a vedere la casetta di legno in cui vivo o la casa inagibile dove dovrei vivere?” o anche “Rimani a casa. Meglio. Fai più bella figura” continuano i commenti social. C’è chi inoltre parla di direttive concrete che permettano una rapida ricostruzione. “Date a loro sacchi di tela per portare via le macerie. Almeno faranno qualche cosa!”. “Di tornare può fare tranquillamente a meno. Che dia una svegliata alla ricostruzione”. C’è infine chi chiosa ricordando le tante “sfilate” politiche avvenute in questi anni che a poco sono servite nella risoluzione del post sisma. “Loro hanno bisogno di case e non di passerelle politiche”.

30/12/2019 13:38
Terzo Natale nelle Sae, la speranza e la delusione dei terremotati

Terzo Natale nelle Sae, la speranza e la delusione dei terremotati

Si è concluso anche il quarto Natale nelle Sae per i comuni maceratesi del cratere. Come per gli anni precedenti, il sentimento comune rimane quello di amarezza e di delusione. Molti sindaci e cittadini non hanno potuto partecipare nemmeno alla messa di mezzanotte proprio perché le chiese non ci sono e, con loro, nemmeno i parroci che devono dividersi tra più di un comune. “Le persone hanno passato il Natale nelle casette come è avvenuto l’anno prima e come quelli prima ancora – ha spiegato il sindaco di Muccia Mario Baroni -. I cittadini vorrebbero tornare a festeggiare nelle loro abitazioni ma questo desiderio non sembra affatto vicino dato che l’ultimo decreto non ha cambiato molto lo stato delle cose. Ci aspettavamo qualcosa di più ma purtroppo così non è stato e c’è chi non ha recepito nulla delle nostre richieste”. Il sindaco Baroni inoltre continua a sottolineare, come fatto già in passato, che “non è possibile trattare tutti i comuni del cratere allo stesso modo perché non si fa politica sulla pelle delle persone e non bisogna nemmeno illuderle. A Muccia abbiamo il 75% degli edifici inagibili e non credo che la situazione sia la stessa in tutti i comuni del cratere". Per non parlare del calo di presenze proprio in questo periodo di festività; se prima la montagna era una delle mete preferite dai viaggiatori sotto in periodo natalizio, da quattro anni non è più così. “Se non tornano le persone qui è la morte; dobbiamo incentivare tutti gli attori per far sì che i turisti tornino in montagna". Gli abitanti di Muccia hanno potuto celebrare la messa della sera della Vigilia e quella del giorno di Natale nella nuova struttura inaugurata a ottobre. Nessuna funzione la sera del 24 invece a Castelsantangelo sul Nera dove la messa di Natale è stata officiata solo nel pomeriggio del 25 dicembre grazie al parroco di Visso don Gilberto Spurio. “Il sentimento è quello di delusione e amarezza perché le risposte dal decreto non ci sono state – le parole del primo cittadino Mauro Falcucci -. L’unica soddisfazione di questo quarto Natale è che hanno affidato le pianificazioni”. Il sindaco torna poi sull’approvazione del decreto sisma, “una delusione totale perché qui non tutti i comuni sono uguali e hanno gli stessi danni – ha osservato -. Ovviamente scatta una ‘solidarietà alla rovescia’ per i comuni vicini che possono iniziare i lavori delle B ma a Castelsantangelo queste classificazioni ci toccano marginalmente dato che noi abbiamo tutte schede con inagibilità E”. “Qui servono esenzioni totali e le applicazioni delle norme sulla montagna per far tornare la gente a vivere in montagna – ha continuato Falcucci -. Il presidente Conte, dopo la visita nelle nostre zone, ha onorato gli impegni formali ma non quelli sostanziali”. “Sentimento a tratti di speranza e a tratti di rassegnazione” a Pieve Torina. “Noi cerchiamo di diffondere nella popolazione sentimenti positivi perché la speranza è quella di ricostruire al più presto” – ha spiegato il primo cittadino Alessandro Gentilucci che proprio qualche giorno prima di Natale ha consegnato un’abitazione a un terremotato invalido e alla propria famiglia. “Da qui ai prossimi giorni ne consegneremo altre" ma la speranza di mescola facilmente alla delusione. “Dal decreto sisma ci aspettavamo qualcosa di diverso dato che abbiamo condiviso un percorso ben preciso con tutti gli attori – ha commentato il sindaco -. Se le misure vengono attuate in maniera parziale è normale che poi non si può continuare a fare il bene della popolazione in toto.” Sull’autocertificazione Gentilucci parla di una soddisfazione a metà. “Erano necessarie delle linee guida per i tecnici di modo che loro potessero poi lavorare in tutta serenità per la ricostruzione ma così non è stato perché il decret lascia troppo all’interpretazione” ha osservato il sindaco ricordando poi la necessità di aumentare la forza lavoro per la ricostruzione. “A tre anni dal sisma ci aspettiamo che chi di dovere ci ascolti in modo attento” ha concluso Gentilucci.

26/12/2019 14:22
Muccia, furgone prende fuoco in galleria: superstrada chiusa nella corsia mare-monti (VIDEO e FOTO)

Muccia, furgone prende fuoco in galleria: superstrada chiusa nella corsia mare-monti (VIDEO e FOTO)

Un furgone, che trasportava carta, ha preso fuoco all'interno della galleria Gelagna, in superstrada (SS77), sulla corsia mare-monti nel territorio comunale di Muccia. Sul posto sono tempestivamente intervenuti i vigili del fuoco per tentare di domare le fiamme nel più breve tempo possibile. Secondo una prima ricostruzione, l'autista del furgone sarebbe riuscito ad allontanarsi dal mezzo, prima di riportare serie conseguenze fisiche. Il tratto superstradale risulta chiuso al traffico per permettere ai vigili del fuoco di operare. Una densa colonna di fumo nero risulta visibile anche a distanza di chilometri.  Il traffico è stato deviato sulla viabilità secondaria con uscita obbligatoria allo svincolo di Muccia Sud, ed è intervenuto anche il personale Anas sul posto per ripristinare la transitabilità nel più breve tempo possibile.  I vigili del fuoco hanno spento le fiamme e messo in sicurezza lo scenario dell’intervento, la corsia è rimasta chiusa al traffico per più di un'ora. Non si segnalano persone coinvolte.

23/12/2019 16:45
Post-sisma, incontro tra Farabollini e il prefetto Rolli: rilevazione delle presenze nei cantieri

Post-sisma, incontro tra Farabollini e il prefetto Rolli: rilevazione delle presenze nei cantieri

È stato siglato oggi a Macerata, come riferisce l'ANSA Marche, un accordo di collaborazione per l'attivazione sperimentale di sistemi informatici di rilevazione delle presenze autorizzate nei cantieri della ricostruzione post terremoto. L'incontro per la firma è avvenuto in Prefettura a conclusione di un percorso pilota che era stato messo in atto su sollecitazione del prefetto Iolanda Rolli che aveva istituito, lo scorso giugno, il Tavolo di Monitoraggio dei flussi di manodopera, come previsto dalle norme per la ricostruzione. "La firma dell'Accordo di collaborazione è un primo strumento che conferma come la ricostruzione del centro Italia, il cantiere più grande d'Europa, sia responsabile e condivisa nell'ottica della tutela sia dei terremotati che dei lavoratori - ha commentato il commissario alla ricostruzione Piero Farabollini -. Abbiamo da subito aderito al tavolo istituito dal prefetto che ha voluto trovare una soluzione condivisa a un problema stringente quanto spinoso come il rispetto delle norme e la conseguente necessaria attività di controllo". Fonte ANSA Marche

17/12/2019 15:55
Fiducia del Senato al decreto sisma: è legge

Fiducia del Senato al decreto sisma: è legge

160 voti favorevoli, 119 contrati e nessun astenuto; il decreto sisma, dopo aver avuto l’ok dalla Camera lo scorso 28 novembre, è stato approvato oggi dal Senato con il voto di fiducia. La legge, che sarà ufficiale dopo la pubblicazione in Gazzetta, prevede delle norme volte ad accelerare la ricostruzione nei territorio colpiti dal sisma del 2016. “Il decreto Sisma approvato oggi dal Senato è lo stesso testo di quello uscito dalla Camera. Quindi – ha affermato il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli - c'è una grandissima delusione sotto questo profilo. Non smetteremo di lottare perché venga recepito il principio della semplificazione. Allo stato attuale useremo tutti gli strumenti che ci sono messi a disposizione, ma questi non avranno la possibilità di accorciare in maniera drastica e significativa i tempi procedurali che significano lavoro, ricostruzione e garanzia per le famiglie del nostro territorio e questa per noi è una cosa troppo importante.” "Sorprendente il comunicato di ieri del Commissario Farabollini sul decreto terremoto dal quale si apprende la notizia della presentazione al Senato di emendamenti correttivi, peccato sia fuori tempo massimo poiché il decreto non è più emendabile perché il Governo lo ha blindato con il ricorso alla Fiducia”. È quanto ha dichiarato il portavoce laziale di Fratelli d’Italia Paolo Trancassini che ha continuato “Siamo al paradosso e basiti. Assistiamo all’ennesimo capitolo di questa bruttissima storia quale è la ricostruzione: un rappresentante del Governo come è il Commissario che bussa tardivamente alla porta del suo stesso Governo e la trova chiusa e sbarrata. Si sono spente le luci e del terremoto e della ricostruzione se ne parlerà nuovamente quando e se Conte avrà bisogno dell’ennesima passerella. Questa la vergognosa realtà della quale prenderà atto anche il “complice” Farabollini" ha concluso l'onorevole.  "Concretezza: è questo il 'fil rouge' che lega le tante piccole misure contenute nel dl Sisma che oggi diventa legge - ha commentato Giorgio Fede, senatore marchigiano del Movimento 5 Stelle -. Conosco il senso di sconforto e frustrazione in cui vivono migliaia di cittadini, come in tanti comuni delle mie Marche, che hanno perso tutto a causa del terremoto. Per questo, senza troppi squilli di tromba, con questo decreto abbiamo voluto portare a casa quelle piccole semplificazioni e quei cruciali alleggerimenti fiscali indispensabili nei comuni interessati da eventi sismici. Soprattutto in riferimento alle aree del Centro Italia, arrivano finalmente quegli impulsi decisivi per far partire la ricostruzione per davvero. Stanziamo nuovi fondi per consentire alle amministrazioni comunali del cratere di assumere personale ad hoc per smaltire il carico burocratico. Sblocchiamo l'ordinanza 80 per le varianti in corso d'opera al 30% per la ricostruzione leggera. Proroghiamo al 30 giugno 2020 il termine per presentare la documentazione della ricostruzione per danni lievi. Diamo una corsia preferenziale alla ricostruzione delle scuole, e per la ricostruzione pesante diamo modo alle regioni di istituire programmi straordinari - ha concluso Fede - . Vedere cantieri aperti e mezzi al lavoro è il primo segnale di rinascita che le popolazioni aspettano: vogliamo che il 2020 possa essere un anno di svolta in tal senso". “Con l'approvazione definitiva del decreto sisma si sono evidenziate ulteriormente tutte le crepe e le falle che fino a oggi ha avuto la guida commissariale”. Così il capogruppo di Italia Viva, Fabio Urbinati, dopo il via libera in Senato del provvedimento. “Nonostante la gestione positiva dell'emergenza - sottolinea Urbinati - sulla ricostruzione siamo ancora molto indietro, e soprattutto non si vedono svolte per l'anno a venire. Inutile procedere a colpi di emendamenti. Noi di Italia Viva abbiamo già proposto un cambio di rotta repentino, poiché crediamo che la ricostruzione rappresenti per le Marche una grandissima opportunità di lavoro e di sviluppo. Sostanzialmente vogliamo essere padroni del nostro destino”. Secondo il consigliere regionale di Italia Viva “le procedure messe in campo presentavano criticità già dopo la nomina di Vasco Errani e sono proseguite con la gestione successiva dell’odierno Ministro delle infrastrutture, Paola De Micheli, e con l'attuale commissario Piero Farabollini. Non possiamo buttare la croce addosso a questo Governo – evidenzia Urbinati - poiché qualcosa di positivo in questo decreto c’è. La gestione del terremoto ha interessato tutto l'arco costituzionale dei partiti e a nostro avviso quella peggiore è stata condotta dall’Esecutivo Lega-Movimento Cinque Stelle. Invito quindi la stessa Lega a non strumentalizzare la vicenda del sisma, in quanto nella prima bozza del famoso contratto sottoscritto dal Governo giallo-verde non c'era una riga riguardante le questioni del terremoto”. E ancora: “Ora ci confronteremo con i vertici e chiederemo che le risorse in campo per il sisma del Centro-Italia vengano inserite nel programma “shock” presentato a Torino da Matteo Renzi per sbloccare immediatamente tutte le procedure. Forse bisognava puntare i piedi un po' prima – conclude Urbinati - perché non è più tempo di difendere l'indifendibile solo per amor di partito, i cittadini e le istituzioni devono venire prima”.

11/12/2019 15:55
L’Appennino post sisma protagonista a Fabriano con il roadshow Cia (FOTO)

L’Appennino post sisma protagonista a Fabriano con il roadshow Cia (FOTO)

L'Appennino da rivivere dopo il terremoto nel Centro Italia del 2016, protagonista, oggi, a Fabriano, nella quarta tappa del roadshow di Cia-Agricoltori Italiani, dedicato al progetto il "Paese che Vogliamo". Secondo format già rodato, il viaggio di Cia, nelle aree interne, arriva a fare il punto tra comuni del cratere con l’appuntamento interregionale delle Cia di Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo e Molise. Affidata, dunque, ai tavoli tematici e all’incontro conclusivo per la presentazione del documento di sintesi, la riflessione sui cinque asset strategici, secondo Cia, allo sviluppo dell’Italia e fondamentali per la tenuta e la rinascita delle zone colpite dal sisma. Infrastrutture fisiche e digitali, governo del territorio, filiere produttive, fauna selvatica, enti locali e politiche europee, gli ambiti da cui ripartire, soprattutto nelle zone terremotate, la cui rinascita, a tre anni dalla prima scossa, è ancora frenata da una ricostruzione lenta e complicata. Sulle vite di 600 mila persone residenti nelle quattro regioni coinvolte, pesano oltre a dolore e amarezza, anche tante macerie (ne restano da smaltire 797 mila tonnellate su 2 milioni, ben 463 mila solo nelle Marche). Pesa sulla quotidianità di 50 mila sfollati, una ricostruzione ferma al 4% nei comuni praticamente distrutti, con oltre il 50% dei danni. Rallentano sciaguratamente, la corsa contro lo spopolamento, in territori già vulnerabili, i ritardi e le inefficienze di una burocrazia rigida e inadeguata all’emergenza. Per ripristinare condizioni sufficienti, ci vorranno 20/25 anni. Nel frattempo, la faccenda conta tre governi, 86 ordinanze, 2 mila provvedimenti attuativi per 138 comuni. A Fabriano, Cia-Agricoltori Italiani ha ricordato che va gestita un’area, quella che rientra nel cratere, di 8 mila km quadrati con più di 15 mila km di rete stradale (11 mila km di competenza comunale) a servizio di quasi 2 mila centri urbani (131 comuni per 8 province). Emblematico il caso delle Marche, la regione più grande con i suoi 348.473 mila abitanti, 30 mila sfollati (su 49.285 totali) e 15.297 aziende agricole, alle prese con il 75% delle criticità per dissesto idrogeologico causato dal sisma. Un territorio, il cui gap infrastrutturale costa 6 miliardi al Pil annuo regionale e che, con Abruzzo, Umbria e Lazio si divide dal 2016, circa 1 miliardo di euro per 1400 interventi di ripristino e messa in sicurezza delle infrastrutture, come previsto dal Ministero delle Infrastrutture e in buona parte appaltati. Tra i fondamentali, restano i tempi di attuazione, senza dimenticare che la penisola, tra l’altro, è a prescindere, uno dei paesi europei più interessati a fenomeni franosi con il Centro Italia ad alto rischio. “Non esistono comuni di serie A e di serie B. Occorre tenerlo a mente, soprattutto quando si parla di aree interne e post sisma - ha precisato Dino Scanavino, presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani -. Il roadshow che stiamo realizzando, lo ribadisce ora, anche in vista del passaggio al Senato del Decreto Sisma. A riguardo, bene la proroga al 2020 dello stato di emergenza, ma vanno superati ancora tanti cavilli burocratici. Si lavori sodo alla messa in sicurezza delle strade - ha concluso Scanavino -. Serve una mappatura scrupolosa per l’accesso di nuovi comuni al fondo dedicato di 5 milioni. Risollevare le regioni terremotate, vuol dire rimettere in sesto l’Italia”. La tappa marchigiana dedicata all'Appennino ha riunito intorno ai tavoli oltre 100 rappresentanti di istituzioni, enti, organizzazioni e società civile. “È la conferma di una forte volontà di coesione - ha detto Mirella Gattari, presidente di Cia Marche.- È urgente concreta sinergia tra i nostri territori, serve ad accelerare il ricambio generazionale, a trovare benefici fiscali fondamentali per la ripresa dell'economia, a ridurre i gap che li tengono lontani dai grandi centri”. Quindi “chiediamo piani di sviluppo mirati, legge quadro nazionale sull'Appennino e attenzione vera dell'Europa”, ha aggiunto Gattari nella tavola rotonda conclusiva, a nome del coordinamento che -oltre a Cia Marche - ha coinvolto le Cia di Umbria, Lazio, Abruzzo e Molise. Rispettivamente rappresentate dai presidenti regionali Matteo Bartolini, Fabrizio Pini, Mauro Di Zio e Nicolino Potalivo. All’evento, che ha ricevuto il patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, sono intervenuti Luca Ceriscioli, presidente Regione Marche; Gabriele Santarelli, sindaco di Fabriano; Mauro Falcucci, sindaco di Castelsantangelo sul Nera; Nando Ottavi, presidente Simonelli Group; Michele Maiani, presidente Uncem Marche; Gino Sabatini, presidente Camera di Commercio Marche. Con la tappa di Fabriano, arriva online la piattaforma dedicata al progetto Cia “Il Paese che Vogliamo”. Metterà a disposizione documenti e approfondimenti, ma darà soprattutto l’opportunità di contribuire lasciando suggerimenti e proposte.

04/12/2019 11:30
Terremoto Centro Italia: "Il Comitato di Muccia è a noi sconosciuto, dov'è stato sinora?"

Terremoto Centro Italia: "Il Comitato di Muccia è a noi sconosciuto, dov'è stato sinora?"

"Abbiamo sempre detto di non avere governi amici e di non voler essere strumentalizzati da nessuno, è la coerenza che ci rappresenta". Il Coordinamento Terremoto Centro Italia, attraverso un comunicato stampa, evidenzia con forza come il Comitato di Muccia non faccia parte del novero di associazioni che lo compongono: "È a noi sconosciuto e avremmo gradito, se esistesse veramente, una sua ampia collaborazione viste le problematiche avute a Muccia".  "Ci chiediamo, pertanto, dov'era questo pseudo comitato, quando Muccia affrontava il grave problema delle Sae; dov'era quando abbiamo convocato TV e giornali per far conoscere i famosi disagi; dov'era quando affrontavamo con tante difficoltà il problema della salubrità e delle muffe nelle Sae; dov'era quando, urlando, cercavamo supporti per far conoscere e denunciare questa drammatica situazione. Se è un comitato neo costituitosi saremo lieti di annoverarlo all'interno del Coordinamento per rappresentare, insieme, tutte le problematiche del post sisma. Sottolineiamo l'importanza di mettere sempre la verità al di sopra di tutto, di mettere la faccia in ogni cosa che proponiamo o facciamo". LEGGI ANCHE: La replica di Farabollini  "In un paese di 800 anime non è difficile conoscerci tutti; invitiamo, dunque, il tal Manuel Gentili a farsi riconoscere dai suoi concittadini e presentare i sostenitori di questo fantomatico comitato. Certi di avere gli stessi scopi al di sopra di ogni ambizione personale - concludono dal Comitato di Coordinamento Terremoto Centro Italia -, attendiamo fiduciosi una sua positiva e sana collaborazione".  

30/11/2019 11:49
Sisma, Farabollini smorza le polemiche: "Con Cesca solo contatti, non è stato corrisposto alcun compenso"

Sisma, Farabollini smorza le polemiche: "Con Cesca solo contatti, non è stato corrisposto alcun compenso"

“Se mi fossi piegato ai desiderata di chicchessia avrei forse vissuto un mandato più tranquillo visto che sono stato contestato indistintamente da ogni parte. Amareggia l’ennesima strumentalizzazione di una vicenda del tutto trasparente con cui si vuole intenzionalmente ledere l’operato e l’onorabilità del Commissario e di un professionista". Risponde così, il Commissario straordinario alla ricostruzione, Piero Farabollini, alle polemiche innescate dalla dichiarazione di Manuel Gentili di ieri, il quale si era presentato come membro del Comitato dei Terremotati di Muccia per denunciare la nomina nello staff del commissario alla Ricostruzione dell’avvocato Massimo Cesca, della Lega, vicino al deputato Tullio Patassini. Gentili denunciava, in una nota stampa, l’opportunità di spendere 50mila euro per un esperto quando le stesse professionalità si sarebbero potute trovare tra i dipendenti pubblici. (Leggi Qui) “Del tutto per inciso – spiega Farabollini -, i contatti con l’avvocato Cesca ci sono stati ad inizio anno per avviare e coordinare una piattaforma sulla legalità nelle attività della ricostruzione intrapresa successivamente nel quadro di iniziative istituzionali. Di conseguenza la collaborazione con il professionista non ha più avuto seguito e nessun compenso è stato corrisposto. Da notare che, a sollevare l’inesistente questione, un comitato di cui a Muccia non si trova traccia”. Gli fa eco lo stesso avvocato Massimo Cesca: “Alcuni mesi fa sono stato contattato dalla struttura Commissariale al fine di avviare una collaborazione per la disamina delle molteplici problematiche derivate dal sisma del 2016. Pur avendo dato la mia disponibilità, in concreto non vi è stato alcun seguito e, di conseguenza, non ho percepito alcun compenso. Tanto dovevo precisare per neutralizzare ulteriori polemiche assolutamente infondate e pretestuose”.  

29/11/2019 19:09
Muccia, il Comitato Terremotati contro Farabollini: "È evidente il suo fallimento finora"

Muccia, il Comitato Terremotati contro Farabollini: "È evidente il suo fallimento finora"

“Negli anni passati dal terremoto tutti abbiamo ristretto l’elenco delle nostre certezze. Di queste alcune se si sono fortificate e radicate. In particolare, ormai siamo consapevoli della rilevanza limitatamente elettorale delle problematiche dei territori terremotati. In questi giorni, anche per via del Decreto- Sisma in discussione alla Camera dei Deputati, si susseguono numerosi interventi di tutti i partiti senza distinzione tra maggioranza o minoranza”. Ad affermarlo, in una nota stampa, è Manuel Gentili del Comitato Terremotati Muccia, che spiega: “la critica che ci sentiamo di muoverci è però alla struttura commissariale del professor  Farabollini . Questa infatti nell’assoluto rallentamento nell’elaborazione dei progetti e delle richieste dei tecnici anziché erigersi a difesa delle aree terremotate, per una veloce ricostruzione, si piega ai desiderata della politica territoriale; impegnandosi a corrispondere incarichi nel rispetto di una tradizione politica tipica del nostro paese. In questo caos fermo, nella mancanza di fondi per l’assunzione di tecnici da destinare agli uffici per la ricostruzione la struttura commissariale ha pensato bene di impegnare soldi per aumentare i consulenti esterni senza ricorrere ai funzionari pubblici”. “Per fare un esempio – continua il membro del Comitato -  il Commissario ha nominato l’avvocato Massimo  Cesca della Lega, collaboratore dell’Onorevole  Patassini  della Lega e concittadino del Commissario  Farabollini , come consulente esterno individuando nell’Avvocato  un collaboratore esterno da inserire a supporto della struttura commissariale. Siamo sicuri delle capacità del legale quello che ci lascia sconcertati è l’opportunità di spendere circa 50000  Euro  per un’attività che i dipendenti della pubblica amministrazione avrebbero potuto svolgere con nessun ulteriore costo. Noi certamente non possiamo prendere lezioni dal Senatore  Arrigoni , commissario regionale di un partito che pur avendo uomini all’interno della struttura commissariale non ha fatto nulla per far ripartire la ricostruzione.  È  evidente il fallimento di  Farabollini  e del suo Staff leghista”. Se queste sono le premesse per il governo della Regione – conclude Gentili -  è bene che il Senatore  Arrigoni  si renda conto che il popolo marchigiano, in particolare il popolo terremotato, non hanno “l’anello al naso”   e saranno ben attenti a dare la propria fiducia a chi veramente potrà meritarsela”.  

28/11/2019 18:24
Muccia festeggia la Festa degli alberi (FOTO)

Muccia festeggia la Festa degli alberi (FOTO)

Questa mattina a Muccia si è tenuta la Festa degli alberi. Alla presenza dei bambini delle elementari sono stati piantati, lungo il viale di accesso all’Area SAE di Pian di Giove, dei meli e dei cespugli ornamentali. Con questa giornata il Comune di Muccia e l’Amministrazione tutta hanno voluto festeggiare la natura come portatrice di bellezza, benessere e rinnovamento. Hanno partecipato all’inziativa: l’Assessore Angelo Sciapichetti, i Carabinieri e il Corpo forestale di Macerata. Protagonista della Festa degli alberi è stato anche Don Peppe Branchesi, che ha incantato i bambini con i suoi discorsi di gioia e di amore rendendo la giornata davvero festosa.    

28/11/2019 17:05
Ricostruzione post-sisma, Andrea Bocelli premiato con il Picchio d'Oro 2019

Ricostruzione post-sisma, Andrea Bocelli premiato con il Picchio d'Oro 2019

Sarà Andrea Bocelli a ricevere il Picchio d'Oro 2019 in occasione della Giornata delle Marche, prevista per il prossimo 10 dicembre al Teatro Rossini di Pesaro (a partire dalle 16:30, ndr). Il tenore è stato insignito del prestigioso premio in quanto - attraverso la fondazione che porta il suo nome (la Andrea Bocelli Foundation, ndr) - è riuscito a riportare la speranza nelle aree del cratere sismico grazie alla ricostruzione delle scuole di Sarnano e Muccia, oltre che alla prossima inaugurazione dell'Accademia Musicale di Camerino. Il premio vuole essere il modo di ringraziare l'artista per quando fatto a favore delle popolazioni terremotate.  La scelta è stata fatta da una commissione speciale presieduta dal vicepresidente del consiglio regionale Renato Claudio Minardi, e composta anche dai consiglieri Busilacchi e Giacinti per la maggioranza, e dai consiglieri Giorgini e Celani per la minoranza. Il nome di Bocelli è stato condiviso all'unanimità da tutti i componenti della commissione, stante la seguente motivazione: "La scelta di guardare alle giovanissime generazioni è motivo di grande speranza e la sua presenza ha mantenuto accesi i riflettori, riportando un segnale di solidarietà e di vicinanza come ambasciatore di questi valori". Accanto al Picchio d'Oro vi sarà anche la consegna del premio speciale del presidente Ceriscioli agli operatori turistici delle Marche per l'ottenimento del World Top Destination “Best in Travel 2020 di Lonely Planet”.    

28/11/2019 11:55
Rinegoziazione dei mutui da parte dei comuni del cratere sismico: lettera delle tre Unioni al Governo

Rinegoziazione dei mutui da parte dei comuni del cratere sismico: lettera delle tre Unioni al Governo

Possibilità di rinegoziazione dei mutui da parte dei Comuni compresi nel cratere sismico del Centro Italia. L’emendamento, da inserire, su richiesta dei proponenti, in sede di conversione del “decreto sisma 2019” o nella legge di Stabilità per l’anno 2020, è stato approvato ufficialmente la settimana scorsa nel Consiglio dell’Unione Montana Potenza Esino Musone. Anche l’Unione Monti Azzurri, presieduta da Giampiero Feliciotti, e l’Unione Marca di Camerino, con il presidente Alessandro Gentillucci, hanno appoggiato la proposta. La missiva verrà inviata entro oggi al Presidente della Repubblica e al Governo. “La richiesta è quella di rinegoziare i mutui perché tutta Italia, a oggi, può farlo a tassi più agevolati rispetto a quelli che i comuni avevano stipulato nell’occasione – ha spiegato il Presidente dell’Unione capofila della proposta Matteo Cicconi -. Attualmente i mutui, nelle zone del cratere, sono sospesi ma quando si ripartirà con il pagamento, grazie a questo emendamento, i cittadini potranno pagare con un tasso più agevolato. La richiesta è stata promossa su istanza dei sindaci del cratere e verrà ora inoltrata al Governo.” Un emendamento appoggiato anche dall’Unione Marca di Camerino, “in stretta sinergia con gli altri presidenti perché questo è un percorso di unione che ci ha sempre contraddistinto – le parole di Alessandro Gentilucci -. Dovremmo però anche richiedere altri percorsi che certamente sono molto importanti come delle linee guida applicative ben definite, serie e chiare per i tecnici che debbono certificare la ricostruzione.” “Le tre Unioni Montane sollecitano fortemente l’applicazione di questa rinegoziazione perché altrimenti i comuni si troverebbero all’improvviso a non poter assolvere al soddisfacimento del pagamento – ha aggiunto il presidente Giampiero Feliciotti -. È importante che venga preso in considerazione altrimenti saremmo, come sempre, cornuti e mazziati.” "I mutui concessi dalla Cassa depositi e prestiti Spa a Comuni inseriti negli allegati 1, 2, 2-bis del D. Lgs. n. 189/2016, trasferiti al Ministero dell’economia e delle finanze in attuazione all’articolo 5, commi 1 e 3, del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, possono essere oggetto di operazioni di rinegoziazione che determinino una riduzione totale del valore finanziario delle passività totali a carico degli enti stessi - si legge nell'emendamento che verrà inviato al Governo -, ferma restando la data di scadenza prevista nei vigenti piani di ammortamento. Possono essere oggetto di rinegoziazione i mutui che, alla data del 1° gennaio 2020, presentino le seguenti caratteristiche: interessi calcolati sulla base di un tasso fisso; oneri di rimborso a diretto carico dell’ente locale beneficiario dei mutui; scadenza dei prestiti successiva al 31 dicembre 2022; debito residuo da ammortizzare superiore a 10.000 euro; mancanza di rinegoziazione ai sensi del decreto del Ministero dell’economia e delle finanze 20 giugno 2003, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 144 del 24 giugno 2003; senza diritto di estinzione parziale anticipata alla pari." "La rinegoziazione avrà effetto dalla annualità in cui riprende il pagamento delle rate sospese dalla normativa applicabile agli enti locali i cui territori sono stati colpiti dagli eventi sismici del 2016. Tale misura consentirebbe ai comuni del cratere sismico, i cui mutui sono al momento sospesi, di accedere alla possibilità di rinegoziazione degli stessi, contribuendo a liberare risorse preziose da destinare ai nostri territori ancora gravemente in difficoltà."

05/11/2019 17:10
Grande festa a Muccia. Inaugurata la nuova chiesa di San Biagio: tornano a suonare le campane (FOTOGALLERY e VIDEO)

Grande festa a Muccia. Inaugurata la nuova chiesa di San Biagio: tornano a suonare le campane (FOTOGALLERY e VIDEO)

Grande giornata di festa ieri a Muccia per l'inaugurazione della nuova chiesa di San Biagio, donata dal CNS, nell'area SAE di Pian Di Giove. Si è trattato di un piccolo, ma indispensabile passo verso un lento ritorno alla normalità.  Un centro di aggregazione indispensabile in un territorio come quello di Muccia che ha subito gravi danni a seguito delle scosse del terremoto del 2016, come sottolineato dal sindaco Mario Baroni: "È una giornata importante per tutta la nostra comunità. Sentivamo la mancanza di un luogo di ritrovo come questo: la situazione nei container era diventata insostenibile. Ho sollecitato il commissario Farabollini (presente a Muccia, ndr) a velocizzare la ricostruzione, in particolare quella delle opere pubbliche: il municipio, la casa di riposo e il teatro. La proroga dello stato di emergenza è un fatto positivo, ma che si dia il 60% di abbuono a chi ha preso la "busta paga pesante" è esagerato. Chi ha avuto lo stipendio non ha bisogno di questi regali. Guido Picchio è stato il trascinatore della costruzione della nuova chiesa".  L'Arcivescovo di Camerino Francesco Massara ha officiato la cerimonia di consacrazione della nuova chiesa, assieme a Don Giovanni Fabbrizi, parroco di Muccia;  Padre Felice, parroco del Bambin Gesù di Polidoro; Don Giuseppe Branchesi, parroco di Santa Maria in Selva e Don Eraldo Pittori.  "Inauguriamo un luogo di culto che è in mezzo alle case della gente: un segno di gioia e speranza" ha sottolineato il vescovo Massara, che nella giornata di ieri ha ritrovato il paparazzo più famoso del mondo, Rino Barilllari: i due si erano conosciuti in Calabria, di cui entrambi sono originari. Un momento di amarcord. Il "King" del gossip, grande amico di Guido Picchio, è giunto direttamentre da Roma per partecipare all'inaugurazione.  Dal palco l'evento è stato condotto magistralmente da Marco Moscatelli, mentre i polentari di Santa Maria in Selva, capeggiati da Don Giuseppe Branchesi hanno offerto ai presenti le proprie prelibatezze. Si è anche danzato sulle note dell'orchestra di Roberto Carpineti.  All'inagurazione hanno partecipato il prefetto di Macerata Iolanda Rolli, il commissario alla ricostruzione Piero Farabollini, il questore di Macerata Antonio Pignataro, gli onorevoli Mirella Emiliozzi e Tullio Patassini,  il Presidente del Consiglio di Gestione del CNS Alessandro Hinna.  (Foto di Lucia Montecchiari) 

26/10/2019 11:58
Sold-out per lo spettacolo "Viva la gente" al Palasport di Sarnano

Sold-out per lo spettacolo "Viva la gente" al Palasport di Sarnano

Domani, sabato 26 ottobre, al Palasport di Sarnano andrà in scena Viva La Gente, lo show internazionale di Up With People, rappresentato in tutto il mondo da oltre cinquant’anni. Sarnano è l’unico piccolo comune inserito nel tour italiano di Up With People: l’adesione all’iniziativa è stata caldeggiata e supportata dalla Andrea Bocelli Foundation con cui il Comune di Sarnano ha stretto un intenso rapporto dopo la costruzione della nuova scuola secondaria. Il tour di Up With People si è aperto il 16 ottobre a Potenza, riscuotendo un grandissimo successo e attirando l’attenzione dei media locali e nazionali. La serata di domani è il culmine di una settimana di scambio culturale durante la quale 100 ragazzi tra i 18 e 29 anni di nazioni diverse sono stati ospiti presso le famiglie sarnanesi, coinvolgendo la popolazione in numerose attività sul tema della multiculturalità e della cooperazione tra popoli. I 100 ragazzi di Up With People sono stati impegnati nelle scuole di ogni ordine e grado, non solo a Sarnano, ma anche in altri due Comuni del cratere come Camerino e Muccia; hanno svolto attività sociali come l’animazione presso la Casa di Risposo per anziani di Sarnano e la pulizia del Parco Urbano di Muccia, ma soprattutto hanno portato con entusiasmo un messaggio di solidarietà che ha emozionato tutta la popolazione. L’accoglienza è stata calorosa e appassionata: trovare una collocazione per 100 ragazzi in un piccolo paese dove moltissime persone hanno perso la propria casa a causa del sisma sembrava un’impresa quasi impossibile, ma le famiglie sarnanesi hanno dato il massimo della loro disponibilità. Non è mancato neanche il sostegno di alcune realtà locali come la Cooperativa Pars Onlus e l’azienda Feel Blue, senza dimenticare anche la partecipazione delle associazioni del territorio che si sono impegnate ad organizzare attività rivolte ai ragazzi. Lo show di domani sera, incentrato proprio su questi temi tanto cari a Up With People, sarà il climax di questa meravigliosa iniziativa che il Comune di Sarnano ha avuto il privilegio di ospitare. Gli oltre 1200 biglietti per la serata sono terminati in pochi giorni e domani sera il Palasport sarà gremito di persone provenienti da tutta la provincia per assistere a uno spettacolo che, ne siamo certi, susciterà una grandissima emozione in tutto il pubblico, proprio come è successo ieri, giovedì 24 ottobre, durante la rappresentazione destinata alle scuole. Nel corso della serata si terrà anche una lotteria di beneficienza organizzata dall’AVULSS ricavato sarà devoluto alla realizzazione di un nuovo bagno per disabili nella Casa di Riposo del Comune di Sarnano. Domenica 27 ottobre, infine, i ragazzi trascorreranno la giornata in famiglia e in molti approfitteranno per scoprire insieme il territorio, prima di ripartire alla volta della terza tappa del tour che si terrà nella città di Agrigento. Si tratta di un’iniziativa di rilievo nazionale che ha coinvolto tre Comuni del cratere e che racconta la vitalità del nostro territorio, la disponibilità dei suoi abitanti e soprattutto l’entusiasmo di un gruppo di giovani che si fanno sostenitori di un dialogo tra popoli, oggi quanto più necessario. Credit Foto: Profilo ufficiale "Up With The People" 

25/10/2019 19:34
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