Continuano i furti nel maceratese. Infatti, nella tarda serata di ieri, i malviventi sono entrati in un'abitazione di Montefano, forzando la finestra. Una volta dentro la casa, hanno rubato circa 2.000 euro di denaro contante insieme ad alcuni gioielli.
I militari, inoltre, indagano anche su un altro caso di furto, avvenuto a Montecassiano ieri mattina. Questa volta, i ladri hanno fatto irruzione in un'azienda, prelevando svariati portalampade industriali. Il danno è di alcune migliaia di euro.
Il Chiesanuova FC conquista una vittoria fondamentale al comunale “Sandro Ultimi” nel derby contro il Montefano, per 1 – 0. Con questa partita, la formazione del Presidente Bonvecchi balza al secondo posto. I Biancorossi hanno giocato senza Giansante e Medei per infortunio, mentre gli ospiti privi di Moschetta, anche lui infortunato. E’ stata una vincita meritata dove i ragazzi di Mister Travaglini hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo giocando con grinta e determinazione, rispetto alla gara precedente contro la Pinturetta Falcor.
Parte subito bene il Chiesanuova. Al 1’ Morettini impegna a terra Rocchi. Al 6’ Chiesanuova è ancora pericolosa con una punizione dalla destra di Santoni in area; segue il colpo di testa di Morettini che, però, manca per un soffio il vantaggio. Al 10’ la gara poteva cambiare volto quando il direttore di gara Clementi di Ancona assegna un calcio di rigore a Bonacci, nonostante le varie proteste da parte dei biancorossi; sulla battuta va Aquino, ma Natali lo ferma. Al 25’, al 28’ e al 38’ gli ospiti conquistano 3 punizioni dal limite, dove Aquino, in giornata negativa, tira alto. Al 40’, Pasqui con un gran tiro impegna Rocchi a terra.
Anche nella ripresa, il Chiesanuova FC parte bene. Al 53’ Chiaraberta supera 3 avversari, serve un pallone d’oro in area per Santoni, ma il portiere Rocchi evita il vantaggio biancorosso. Al 78’ il Chiesanuova FC con Chiaraberta entra in area: per tutti è un sacrosanto rigore tranne per l’arbitro, che ammonisce il giocatore per simulazione. Nel frattempo il guardalinee di destra, ben appostato, richiama l’attenzione decretando il calcio di rigore, che Giuseppe Aquino trasforma in gol. Nel finale arrembaggio degli ospiti, ma la difesa del Chiesanuova FC fa buona guardia e al 93’ Morettini sfiora il raddoppio con un pallonetto.
CHIESANUOVA – MONTEFANO1 - 0
CHIESANUOVA: Natali, Belelli, Rango, De Santis, Aquino Giuseppe, Aringoli, Chiaraberta, Morettini, Pasqui (65’ Rosetti) Santoni (79’ Ferrini) Rapaccini.All. Travaglini Luca
A disposizione: Piermattei, Piccinini, Picchio, Conocchiari, Splendiani.
MONTEFANO: Rocchi, Cesari (89’ Lorenzetti) Mengoni, Camilloni (79’ Dourasse) Donati, Silvestroni (84’ Bonifazi) Aquino Carlos, Gigli, Latini (55’ Palmucci) Rossini, Bonacci. All. Lattanzi Roberto.
A disposizione: Zacconi, Secula, Cingolani.
Arbitro: Clementi di Ancona
Angoli: 5 – 3
TEMPI DI RECUPERO: 2 - 5
AMMONITI: Aquino, Cesari, Latini, Silvestroni
NOTE:
RETI: 78’ Aquino (Rigore)
In località Osteria Nuova, nel comune di Montefano, la ricostruzione procede veloce. La Chiesa della frazione, profondamente segnata dal sisma, è stata demolita in tre settimane e le macerie sono già state portate via.
"In una settimana è stato fatto il basamento in cemento armato - testimonia un cittadino - e martedì 24 ottobre sono iniziati i lavori per costruire un manufatto in legno che dovrà sostituire la chiesa".
In 5 giorni, tre operai hanno fatto i lavori commissionati dalla Caritas. La ditta che sta eseguendo questi lavori è del nord Italia ed è la stessa che ha fatto i lavori a Tolentino vicino alla chiesa di San Nicola. Numeri che sorprendono dopo un anno di quasi immobilismo e di ricostruzione che procede molto lentamente.
Già avviata l'operazione che prevede la chiusura di 4300 uffici postali in tutta Italia, 159 quelli nelle Marche che dovrebbero quantomeno subire radicali riduzioni di orari di apertura se non la soppressione vera e propria entro il 2019, 52 quelli solo nella provincia di Macerata. Una scelta quella di Poste Italiane basata sulla razionalizzazione dicono, ma che già da tempo trova diversi oppositori.
Infatti già molte sono le segnalazioni dei cittadini che si trovano e si troverebbero ancor più in difficoltà, famiglie che per un invio postale devono e dovranno fare diversi chilometri. Per non parlare della mole di lettere in giacenza, bollette consegnate dopo la scadenza, o addirittura raccomandate urgenti portate al destinatario "con calma". Questi i dati che risultano dalle prime verifiche effettuate. E non sono decisamente confortanti.
A lanciare l'allarme è Patrizia Terzoni, portavoce del Movimento Cinque Stelle alla Camera dei Deputati. “Uno scenario che desta non poca preoccupazione - commenta Terzoni - Se da una parte è vero che oggi tante operazioni si possono fare online o altrove, penso soltanto alla possibilità di pagare una bolletta dal tabaccaio, dall’altra ci sono piccoli centri dove il servizio postale ha ancora un ruolo basilare, soprattutto laddove è alta la concentrazione di cittadini in là con gli anni. In base al documento di 124 pagine che ci è stato consegnato, gli uffici a cui diremo addio sono 52 nella provincia di Pesaro-Urbino, 11 in quella di Ancona, 52 in quella di Macerata, 22 in quella di Fermo e altri 22 in quella di Ascoli-Piceno, molti dei quali in piccole realtà o in comuni interni dove a breve per un invio postale bisognerà fare svariati chilometri. Comprendiamo l’esigenza di riorganizzazione di Poste Italiane, ma un taglio così netto ci pare una scelta scriteriata”.
Il Ministero risponde cercando di rassicurare, dicendo che in alcuni casi degli uffici rimarranno aperti due volte a settimana e che si tratta solo di un piano di razionalizzazione, ma al contrario delle intenzioni la risposta non rassicura per nulla.
"In base alle prime verifiche - prosegue la Terzoni - abbiamo appurato che non sono pochi nelle Marche gli uffici chiusi in via definitiva. Inoltre la scure su questo servizio ha prodotto una mole notevole di missive in giacenza, con bollette consegnate anche dopo la scadenza e compromettendo persino invii prioritari, come raccomandate dell'Inps, avvisi di Equitalia e telegrammi. Naturalmente come M5s non staremo a guardare, e chiederemo al ministro Graziano Delrio di prendere in mano la situazione, perché i cittadini in difficoltà per queste chiusure rischiano di diventare parecchi e molte famiglie ci stanno già inviando segnalazioni”.
Un problema da risolvere con la massima urgenza, considerati i tempi stretti con cui si sta procedendo nell'effettuazione di questa manovra. Gli Uffici Postali del maceratese sub judice sono quelli di Acquacanina, Apiro, Appignano , Belforte del Chienti, Bolognola, Caldarola, Camerino, Camporotondo di Fiastrone, Castelraimondo, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Cingoli, Colmurano, Corridonia, Esanatoglia, Fiastra, Fiordimonte, Fiuminata, Gagliole, Gualdo, Loro Piceno, Matelica, Mogliano, Monte Cavallo, Monte San Martino, Montecassiano, Montefano, Montelupone, Morrovalle, Muccia, Penna San Giovanni, Petriolo, Pieve Torina, Pievebovigliana, Pioraco, Poggio San Vicino, Pollenza, Potenza Picena, Recanati, Ripe San Ginesio, San Ginesio, San Severino Marche, Sant'Angelo in Pontano, Sarnano, Sefro, Serrapetrona, Serravalle di Chienti, Tolentino, Treia, Urbisaglia, Ussita, Visso.
Dalla lista evidente anche la chiusura di tantissimi uffici nel cratere dei comuni terremotati. Un ulteriore disagio quindi per le popolazioni colpite dal sisma. Viene da chiedersi se il Ministero abbia valutato anche questo di aspetto.
IN QUESTO LINK L’ELENCO DI TUTTI I 4300 UFFICI POSTALI INTERESSATI DAL PIANO DI RIORGANIZZAZIONE: https://www.poste.it/Elenco_def_Fase-3_Step-1.pdf
Altro pareggio nel posticipo serale della quarta giornata del campionato di Promozione tra Helvia Recina e Montefano. Partita combattuta tra due squadre appaiate in classifica e con tre ex tra le fila del Montefano, mister Lattanzi, Mengoni e Rocchi, lo scorso anno nelle fila dell'Helvia.
Su un rimpallo a centrocampo Bonacci si invola verso Palmieri ma mette a lato col destro. Il Montefano chiude bene gli spazi e pressa alto e su un contropiede è Palmieri a far carambolare il pallone su Bonacci, azione preludio al gol degli ospiti. Al 23' altro lancio a scavalcare la difesa, il numero 11 del Montefano stavolta salta Palmieri e mette dentro il vantaggio.
L'Helvia prova a spingere con più insistenza ma l'unico vero pericolo per Rocchi arriva al 39' con Romasnski il cui destro è respinto però sulla linea da un difensore. Vantaggio meritato per gli uomini di Lattanzi a fine primo tempo ed Helvia che perde anche Di Crescenzo per infortunio, sostituito ad inizio ripresa da Ramadori.
La prima prodezza della serata è al minuto 54 con Ramadori che dal limite spara un destro al volo di rara potenza che batte l'incolpevole Rocchi. Gol straordinario di Ramadori. Il Montefano non ci sta ed è Rossini a colpire la traversa sotto misura a porta vuota con un gran destro. In due minuti a ridosso dell'ora di gioco è l'Helvia a sfiorare il vantaggio, prima con Badiali che impegna Rocchi con un tiro cross sotto la traversa e poi su punizione con il portiere che respinge corto e dalla mischia scaturisce il palo anche per l'Helvia. L'Helvia ribalta l'iniziale svantaggio al minuto 69 con Ramadori che apre il campo sulla sinistra per l'inserimento di Montanari che batte Rocchi in diagonale. Il pari arriva comunque con un disimpegno sbagliato dall'Helvia al limite dell'area e Palmucci che batte Palmieri con un tracciante imparabile sul palo lontano.
Un punto a testa che muove la classifica di entrambe e lascia l'amaro in bocca da ambo le parti. “Penso che il pari sia giusto – il commento di mister Carassai a fine gara – perchè le occasioni da gol sono state da entrambe le parti e loro hanno fatto bene nel primo tempo, noi nella ripresa dove siamo stati più precisi e pericolosi. Mi è piaciuto il carattere della squadra che ha reagito dopo un primo tempo sofferto e l'atteggiamento costruttivo e propositivo è quello giusto. Peccato per qualche disattenzione difensiva su cui lavoreremo in settimana e complimenti anche al Montefano che è una bella squadra. Speriamo di riavere presto Di Crescenzo e Foglia che per noi sono fondamentali”.
Aria di derby in casa Helvia Recina per l'arrivo del Montefano nella quarta giornata del campionato di Promozione Girone B. Reduci dal successo in casa della Pinturetta Falcor nello scorso week end gli arancio neri sono attesi dal primo crocevia della stagione nel confronto diretto con il Montefano, guidato in panchina dall'ex allenatore Roberto Lattanzi, con il quale l'Helvia ha conquistato la promozione in Eccellenza, la salvezza due stagioni fa e la retrocessione dello scorso anno, con le due squadre appaiate in classifica a quota sei punti alle spalle del trio di testa Atletico Piceno, Potenza Picena e San Marco Servigliano Lorese.
In palio punti pesanti per la corsa alla zona play off, obiettivo dichiarato di entrambe le squadre.La gara sarà disputata in notturna alle 20.30 allo stadio Helvia Recina, indisponibile nel pomeriggio, e con le due società accordatesi per evitare il posticipo a domenica.In amichevole nel precampionato il Montefano si era imposto 2-1 a Villa Potenza, dimostrandosi più cinica e rodata ma ad un mese di distanza e su un terreno in erba sarà una partita completamente diversa. Sarà anche sfida tra bomber con Di Crescenzo da una parte e Aquino dall'altra già con tre reti a referto in altrettante gare.
In casa Helvia rientra dalla squalifica Marco Badiali a centrocampo e si lavora per il recupero degli infortunati. Buone notizie anche dalla Juniores di mister Tartuferi che viaggia a punteggio pieno dopo le prime tre giornate del Girone C del campionato di categoria grazie alle vittorie su Sangiorgese e Dinamo Veregra in trasferta e Montalto in casa e domenica pomeriggio ci sarà la sfida casalinga con il Trodica, ancora a secco di punti e reti dopo le prime uscite.
Domenica 10 settembre, ore 21.30, presso il Convento dei Servi di Maria San Filippo - Chiostro dei Frati, a Montefano, sarà presentato l’ultimo libro di Osvaldo Fanella: "Le parole delle foglie che cadono" (Affinità Elettive, Ancona).
Alla presenza dell’autore, interverranno Antonella Ventura presidente dell’Associazione Arte per le Marche e Maurizio Boldrini direttore del Minimo Teatro che leggerà estratti dall’opera poetica. Osvaldo Fanella, che ha operato in ruoli di vertici presso grandi gruppi industriali e dei servizi, già membro del Management Board Sida Group e del Management Academy Istituto di Studi direzionali, ha pubblicato altri due libri di poesie e racconti: “Note dal mercato dell’acqua” (Edizioni Universitarie Romane, 2006) e “Come il sasso sull’onda ogni sera” (Marte Editrice, Teramo 2012).
Alla prima lettura la scrittura di Fanella si mostra garbata, gentile ed ha una caratteristica tipica della poesia vera: appena girata la pagina per passare a un’altra poesia il lettore è portato a ritornare indietro e a riposare l’immaginazione nella pagina precedente, scoprendo che l’abito semplice della parola indossato da Osvaldo Fanella è un velo dal quale traspare un’anima bella di sogno e di futuro, una scrittura che "obbliga" il pensiero ad essere coscienza e conoscenza.
Brutto incidente sul lavoro questa mattina a Montefano, in via Pallotta, intorno alle 11.30.
Un uomo, L.C. di 53 anni, mentre stava lavorando su una pianta di fico, per cause in corso di accertamento è preciptato rimanendo infilzato su un cancello all'altezza del ginocchio. Prontamente soccorso, i sanitari del 118 hanno allertato l'eliambulanza all'ospedale regionale di Torrette ad Ancona.
Sul posto anche i Carabinieri e i Vigili del fuoco.
Le condizioni del ferito sono serie ma non sarebbe in pericolo di vita.
Edifici in legno e case in terracotta:questa la nuova frontiera dell'edilizia post sisma.
Dopo le "tiny houses" di origine americana - piccole case eco-friendly e dal prezzo accessibile - espressione di un modo nuovo di concepire la vita, all'insegna della sostenibilità e dell'essenzialità, un nuovo modello di "abitare" che sta prendendo piede in Italia è il c.d. ecovillaggio.
Si tratta cioè di un complesso abitativo totalmente autosufficiente dal punto di vista energetico ed economico.
E nelle Marche il primo esempio prenderà il via dal 2018, nelle campagne del comune di Montefano, nel maceratese: l'idea rientra nell'ambito dell'attività dell'impresa sociale Montefauno, azienda agricola di prodotti biologici.
Il progetto dell’ecovillaggio “La Magione” - che sarà realizzato in convenzione con l’Università Politecnica delle Marche di Ancona - viene concepito come un esempio concreto di un nuovo modo di abitare e vivere su questo pianeta.
Nel sito della Montefauno si legge infatti:
"La creazione del villaggio ecosostenibile, nello splendido contesto delle colline marchigiane, tra mare e montagna, contempla:
unità abitative in paglia e terra cruda (circa 40);una struttura ricettivo-turistica;due imprese agricole sociali: una destinata alla produzione, lavorazione e trasformazione di ortaggi ed un'altra per l'estrazione di tinture naturali.una cooperativa sociale: per le attività di assistenza, i corsi di crescita personale, centro olistico, percorsi educativi e formazione professionale"Inoltre, nonostante l'utilizzazione per la realizzazione delle case di materiali totalmente riciclabili e prodotti sul posto, "per praticare il vero risparmio energetico e per le naturali caratteristiche coibentanti dei prodotti (paglia e legno)", la loro durata sarà garantita nel tempo e si caratterizzeranno per l'isolamento termo-acustico e la resistenza ad eventuali scosse di terremoto.
Le finalità del progetto di ecovillaggio sono chiaramente indicate dagli ideatori:
"Il progetto di eco-villaggio “La Magione” vuole essere un esempio concreto della fattibilità di un nuovo modo di abitare e vivere su questo pianeta:
Sostenibilità dal punto di vista abitativo ed alimentare,
Posti di lavoro etici ed integrati nel contesto socio-economico locale;
Attività socio culturali di comunità che portano un valore aggiunto alla qualità della vita;
Nuovo modo di abitare e costruire, possibile impiegando tecniche innovative con materiali naturali e incentivando l’autocostruzione.
Le parole chiave dell’intervento sono: basso impatto ambientale, utilizzo di materiali naturali recuperati in loco totalmente riciclabili, risparmio energetico.
Chiaramente tutto il villaggio sarà autosufficiente dal punto di vista energetico e saranno presenti tutti gli accorgimenti possibili per ridurre i consumi; nello specifico della risorsa acqua, oltre a dispositivi e sistemi di minimizzazione degli sprechi, verrà creato un impianto di fitodepurazione che fornirà acqua depurata da riutilizzare per usi agricoli. Sarà al contempo incentivata la vita sociale con la creazione di spazi comuni dove poter condividere, oltre agli spazi, anche tutte le esperienze significative quali ad esempio la crescita e l’educazione dei figli alla vita sociale, la condivisione".
Nel villaggio è previsto che si stabiliscano 40 famiglie ed uno dei membri di ciascuna potrà lavorare in una delle varie attività che nasceranno. Ovviamente anche l’azienda agricola Montefauno rientrerà nell'ecovillaggio con la consueta attività di coltivazione di prodotti biologici, per la trasformazione dei quali verrà anche costruito un apposito capannone.
(foto tratta dal sito www. montefauno.it)
Si è conclusa ieri la 22esima edizione del Memorial Nino Verdenelli di calcio a 5.
La caratteristica del torneo è che ogni squadra deve avere almeno 8 giocatori su 10 residenti nel comune di Montefano e nella Frazione di Montefiore di Recanati.
Vincitrice del torneo è stata la Caffetteria del Borgo che ha avuto la meglio per 5 a 4 della Giessegi dopo una battaglia spettacolare e davanti a più di 600 spettatori.
Miglior giocatore del torneo è stato Matteo Palmucci (Caffetteria del Borgo), Capocannoniere Nevzat Seferi(Giessegi), Miglior portiere Mattia Bagnarelli (Caffetteria del Borgo), Miglior giovane Alessio Donati (Caffetteria del Borgo), Miglior giocatore non di Montefano Mattia Mezzanotte (Giessegi) e Premio Fairplay Michele Giubileo (Giessegi).
Un drammatico schianto oggi pomeriggio è costato la vita ad un 48enne di Montefano.
L'incidente è avvenuto sulla Civitanova-Foligno, la vittima, Rossano Balducci stava viaggiando nella galleria Cupigliolo quando, per cause ancora da accertare ha urtato un autoarticolato che procedeva a velocità ridotta.
Nonostante l'immediato intervento dei sanitari del 118 per l’uomo non c’è stato nulla da fare.
Mercoledì 12 luglio il Minimo Teatro diretto da Maurizio Boldrini festeggia i suoi 35 anni di attività presso il Teatro La Rondinella, messo a disposizione dal Comune di Montefano.
Il luogo è stato intenzionalmente scelto perché è l’unico teatro del territorio in cui il Minimo non era mai stato nel corso della sua lunghissima attività. Per l’occasione gli allievi-attori della Scuola di Dizione Lettura e Recitazione e di Ingegneria Umanistica propongono una densa serata che comprende due prove e uno spettacolo, allo scopo di dimostrare il percorso tipico del Minimo Teatro che va dallo studio base alla sua applicazione, per giungere poi al materiale finito. Con inizio alle ore 20.30, parte la prima prova dal titolo “Reperti da studio” che consiste nella pratica di alcuni pezzi classici del repertorio utilizzato solitamente dal Minimo per addestrare gli allievi al controllo degli schemi base della traduzione recitativa. Alle 21.45, la seconda prova “Voci d’Adelchi” consiste nell'applicazione dello studio al gesto verbale nudo, l’attore solo con la sua studiata musicalità. Alle ore 23 inizierà l’effettivo, l’affettivo “spettacolo”, in cui le studiate strategie e i codici espressivi declinano nel tentativo di donare agli spettatori il gran teatro non raccontabile e memorabile. Sarà il momento di “Spoglie d’Adelchi”, in cui gli attori sono autori e artefici totali della loro poesia di scena.
Gli allievi sono: Simona Branchesi, Andrea Capannelli, Alessandro Corazza, Maria Chiara Mannetta, Lorenzo Tombesi e poi Jennifer De Filippi, Valentina Lauducci, Serenella Marano, Elisabetta Moriconi, Francesca Santinelli, Lorenzo Vecchioni, Simone Verducci. Inoltre, durante la serata sarà disponibile il libro fresco di stampa “Lezione su Carmelo Bene” di Maurizio Boldrini. Certo, per spettatori e attori sarà una maratona e con il caldo di questi giorni c’è il rischio che qualcuno tracolli, però c’è in palio il Minimo premio del Teatro.
Nella serata mercoledì, 14 giugno, presso la sede provinciale di Fratelli D’Italia, si sono riuniti i membri del Movimento Gioventù Nazionale della Provincia di Macerata, per il rinnovo del direttivo.Eletto come presidente, il giovane Michele Zacconi, consigliere comunale di maggioranza del comune di Montefano, come vicepresidente è stato nominato Basili Matteo. Completano la squadra del nuovo direttivo: Ciampechini Lorenzo, Campeol Daniele, Pallotta Rebecca, Passamonti Nicolò e Patrizi Riccardo.
Sulla scia della scuola di formazione politica svoltasi quest'ultimo anno, obiettivo del nuovo direttivo sarà quello di continuare a rafforzare l'aggregazione, la partecipazione giovanile e la cultura politica attraverso eventi ed appuntamenti in tutto il territorio provinciale.
Prossimo appuntamento, nel mese di Luglio, sarà infatti l'annuale Festa della Gioventù ormai giunta alla XII e dizione durante la quale avrà luogo il Congresso Regionale di Gioventù Nazionale.
A partire dal prossimo giugno e con attuazione graduale durante l’estate avranno luogo dei cambiamenti dei parroci nelle varie comunità della diocesi. Questi cambiamenti sono dovuti al naturale invecchiamento che ha ridotto notevolmente ed in pochissimi anni la disponibilità di clero.
Mons. Marconi nota che «quando sono arrivato, nel 2014, in diocesi erano impegnati nel servizio attivo sul territorio come parroci o viceparroci 86 sacerdoti. Oggi tra i defunti, quelli ritirati per motivi di età, salute o impegno altrove, ne abbiamo 57 cioè ben 29 in meno, un calo di un terzo in tre anni». Questo comporta una necessaria riorganizzazione, soprattutto rinunciando all’idea che ogni parrocchia, anche piuttosto grande, possa avere un parroco che risiede in canonica.
«Questa situazione di difficoltà – ha continuato il Vescovo – acuita dai problemi del terremoto, può essere un’opportunità per crescere nella corresponsabilità. Anche i laici ed i consacrati debbono sentirsi e vanno considerati parte attiva e punti di riferimento per la vita di fede della nostra Chiesa». «Rispetto alle vicine diocesi marchigiane – continua Mons. Marconi – abbiamo ancora un clero relativamente numeroso, ma la gente era abituata fino a ieri ad avere sempre un prete a portata di mano e celebrazioni della Santa Messa a orari comodi e spesso a pochi metri da casa. Questo oggi non è più oggettivamente possibile, anche se devo lodare l’impegno generoso e la disponibilità dei miei preti».
Si ribadisce che i cambiamenti tra i vari parroci e referenti coinvolti avverranno in maniera graduale a seconda delle situazioni.
Effettive dal 1 Giugno 2017:
Don Gianni Cararo, parroco alla Parrocchia delle Vergini in Macerata, cappellano al Monastero Corpus Domini (le Monachette), confessore straordinario del Seminario Diocesano Missionario Redemptoris Mater
Don Gianni Compagnucci parroco della Parrocchia di San Catervo in Tolentino
Don Iagnesh Shantappa Konganawor parroco delle Parrocchie di San Donato in Montefano, Santa Maria Assunta in Castelnuovo di Recanati, San Biagio in Montefiore di Recanati. Come collaboratori delle parrocchie don Fabio Olano, don Eugenee Offor
Don Alejandro Gonzalez Parrilla parroco di San Domenico e Sant’Agostino in Recanati e Santa Maria in Montemorello. Come collaboratori della Parrocchia di Santa Maria in Montemorello ci saranno i frati Cappuccini ivi presenti
Don Nori Domino collaboratore della Unità Pastorale di Montecassiano – Sambucheto.
Effettive dal 1 Settembre 2017:
Don Luca Beccacece, responsabile dell’oratorio cittadino e collaboratore dell’Unità Pastorale di Porto Recanati. Collabora con i parroci cittadini don Roberto Zorzolo, don Lorenzo di Re.
Giornata nera per i motociclisti. Dopo l'incidente avvenuto poco prima di mezzogiorno lungo la strada che va da Gelagna Bassa a Camerino, verso le 13 un altro sinistro ha interessato nuovamente un mezzo a due ruote.
Per cause in corso di accertamento, un 40enne in sella a una moto Ktm ha avuto la peggio nello scontro fra la sua due ruote e una Smart nei pressi del centro abitato di Montefano. Viste le gravi condizioni in cui versava, i sanitari del 118 ne hanno disposto il trasferimento in eliambulanza a Torrette.
Sul posto polizia e vigili del fuoco.
Avevano creato una rete tra le province di Ancona e Macerata, nel quadrilatero Filottrano-Appignano-Montefano-Recanati, per lo spaccio di cocaina, hascisc e marijuana con un giro d'affari mensile da 60 mila euro circa, ma sono stati bloccati e arrestati a Filottrano dai carabinieri di Osimo che stavano indagando su di loro da aprile. In manette Marco Pesaresi, di 38 anni, domiciliato ad Appignano, noto con il 'nome d'arte' di 'Ramon loco' (Ramon il pazzo), e la sua compagna Arazeli Marialuza Morales Navarro, di 24 anni, nata in Perù, ma cittadina italiana, studentessa universitaria incensurata.
I due erano diventati punto di riferimento per pusher locali, consumatori giovanissimi e adulti e noti personaggi del luogo. Nella borsa della donna c'erano due 'pietre' bianche di cocaina purissima grezza in cristalli, del peso complessivo di circa 250 grammi. Sul mercato dello spaccio avrebbero fruttato 50 mila euro. Nel domicilio della coppia c'erano 1,5 kg di hascisc e un'agenda con la contabilità.
Serie di incidenti, fortunatamente senza conseguenze gravissime per le persone coinvolte, nel pomeriggio del 25 aprile lungo le strade della provincia di Macerata.
A Tolentino, in via Cristoforo Colombo, l'incidente ha visto coinvolte due vetture, una delle quali si è ribaltata, e sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco.
A Montefano, in località Imbrecciata, sono entrate in collisione due auto, una delle quali è finita fuoristrada: le persone ferite sono state tre, tutte portate in ospedale ma in condizioni che non destano preoccupazione.
A Cingoli, lungo la strada provinciale 26 in località Castreccioni, un incidente ha coinvolto tre macchine e i feriti, portati in ospedale ma non gravi, sono stati due. Anche negli ultimi due incidenti sono intervenuti i vigili del fuoco.
Una seconda edizione del Premio Arturo Ghergo “benedetta” anche dalla presenza di Vittorio Sgarbi: il famoso critico d’arte ha infatti raggiunto la compagna Sabrina Colle, già madrina del Premio, durante la cerimonia che si è tenuta ieri, sabato 25 marzo, a Montefano.
Maurizio Galimberti, Premio alla carriera, ha realizzato direttamente sul palco del teatro La Rondinella la sua ultima opera fotografando proprio Sabrina Colle. La tecnica usata per il ritratto è quella che l’ha reso famoso a livello internazionale, ovvero il mosaico composto con una serie di Polaroid a fare da tessere: lo stesso modus operandi con cui Galimberti ha ritratto celebrità come George Clooney o Catherine Zeta-Jones. Il giovane Alessandro Scattolini, Premio al giovane talento, gli ha fatto da assistente. Il ritratto è andato a riempire una cornice vuota nella mostra con le opere dei due premiati inauguratasi sempre ieri allo Spazio Ghergo, e che rimarrà aperta fino al 16 luglio.
Durante la premiazione è stato proiettato il filmato “Ghergo Bianco/Nero e Colore”, realizzato nel 1999 da Cristina Ghergo e Pasquale Pozzessere contestualmente alla chiusura dello storico studio di Arturo in via Condotti a Roma, e per cui Sabrina Colle ha partecipato come attrice.
«Sono felice – ha detto Vittorio Sgarbi – di essere tornato a Montefano, che negli scorsi anni mi aveva colpito tra tutti i paesi delle Marche per la presenza di Padre Alberto Maggi, una figura quasi eretica. Ho sempre percepito questo paese come un luogo di misteri. Conosco bene Galimberti e i suoi lavori. Mentre l’arte come la si intende in modo classico è immortale, la fotografia blocca il tempo in modo crudele, è l’espressione artistica che più assomiglia alla vita, perché nasce già morta e rappresenta la morte stessa».
«Ghergo – ha spiegato Maurizio Galimberti – è un fotografo inarrivabile: è come se uno scrittore contemporaneo dovesse confrontarsi con la Divina Commedia. L’unica possibilità per esprimersi senza imitarlo era quella di allontanarsi, cosa che ho fatto grazie all’utilizzo di una Polaroid, una macchina di qualità ma relativamente economica, diversa dagli obiettivi costosi che si usavano negli studi. Sono stato ispirato tra gli altri da Duchamp e i futuristi, in seguito ho trovato il mio linguaggio e la mia propria visione. Bisogna credere in ciò che si fa: io lavoro con rigore e rispetto verso me stesso, elimino ciò che non mi piace per non prendere in giro né me né gli altri».
«Il mio lavoro premiato, “Le piume del Baikal” – ha chiarito Alessandro Scattolini –, è stato realizzato lo scorso ottobre, sull’isola di Ol'chon, nel lago Baikal in Siberia. Ho deciso di vivere lì per un mese, per capire come fosse la vita di persone quasi completamente isolate per la conformazione del territorio. All’inizio è stato piuttosto difficile perché la maggior parte degli abitanti era molto chiusa, poi altre persone mi hanno invece aperto la loro porta e accolto. Quando fotografiamo abbiamo in mente qualcosa che ci hanno raccontato: io volevo far rivivere i racconti di mio padre e di mio nonno sull’Italia di 50 anni fa. La situazione in Siberia è diversa, ma la gente vive con la stessa semplicità».
«Irene e Cristina Ghergo e Pasquale Pozzessere sono la mia famiglia – ha detto Sabrina Colle –. Ho conosciuto Cristina negli anni ’90, quando ero modella, e mi ha portato su terrazze inaccessibili e posti irraggiungibili di Roma, dove ancora si respirava l’aria di Alberto Moravia e Carmelo Bene. Nel filmato che è stato proiettato rappresento una serie di donne ritratte da Ghergo, ora non sarei più capace di ripropormi in un ruolo del genere. Non ho più quella leggerezza: ma è stato un bellissimo momento, l’apice di una carriera fortunata».
«La fotografia – ha aggiunto Denis Curti, comitato scientifico del Premio Arturo Ghergo – non dice mai la verità: la fotografia non può mentire ma i fotografi possono essere bugiardi, e quelli bravi scelgono un preciso punto di vista per raccontare il mondo, facendosi carico di una grande responsabilità. Galimberti ha una capacità di sintesi senza precedenti: uno dei motivi che ci ha spinto ad assegnargli il Premio Ghergo è la sua capacità di rendere unici i suoi ritratti».
«Abbiamo deciso – ha detto Vittorio Salmoni, ideatore del Premio e membro del comitato scientifico – di continuare e proporre una seconda edizione del Premio Arturo Ghergo nonostante le difficoltà dovute al terremoto: sia perché l’unica speranza di rigenerazione per questo territorio è attraverso la cultura, sia perché abbiamo la responsabilità di pensare al futuro e a chi verrà dopo di noi».
«È un’esperienza – ha concluso Simona Teoldi, P.F. Turismo, commercio e tutela dei consumatori della Regione Marche – partita qualche anno fa, quella del distretto culturale evoluto, di cui il Premio fa parte: un’iniziativa di politica culturale pubblica. Siamo convinti che con le nuove risorse europee e nazionali si possa ripartire, anche contando sulla determinazione delle persone sfollate sulla costa di tornare nei propri luoghi: una volontà che non era affatto scontata in quelle zone che già hanno sofferto di uno spopolamento negli anni».
Sarà l’attrice e storica compagnia di Vittorio Sgarbi l’ospite di spicco della seconda edizione del Premio, che avrà luogo sabato 25 marzo al Teatro La Rondinella di Montefano. Verrà ritratta da Maurizio Galimberti, a cui è stato assegnato il Premio Ghergo alla carriera.
Sabrina Colle sarà la madrina della seconda edizione del Premio fotografico Arturo Ghergo, che si terrà al teatro La Rondinella di Montefano sabato 25 aprile, a partire dalle ore 16.
L’attrice, modella e storica compagna di Vittorio Sgarbi si è resa protagonista del Premio ricoprendo un ruolo importante nel documentario sulla vita del fotografo “delle dive” che verrà trasmesso durante la cerimonia di premiazione; per l’occasione Sabrina Colle diventerà la nuova musa di Maurizio Galimberti (Premio Ghergo alla carriera), colui che ha ritratto personalità come Johnny Depp, George Clooney e Lady Gaga.
Sabrina Colle verrà quindi ritratta con la famosa tecnica reinventata dal Maestro: quella del “mosaico fotografico” con la Polaroid, che è diventata ormai suo marchio di fabbrica e che gli è valsa numerosi premi. Un’occasione per gli spettatori di assistere alla creazione in diretta di un nuovo lavoro, che si andrà ad aggiungere alla lista dei ritratti che vede in Galimberti uno degli sperimentatori più apprezzati nel panorama italiano e internazionale.
Durante la premiazione verrà quindi proiettato “Ghergo Bianco/Nero e Colore”, documentario di Cristina Ghergo e Pasquale Pozzessere. Si tratta del racconto della vita di Arturo Ghergo, che si apre con la nascita del fotografo a Montefano per poi proseguire con l’attività svolta nello studio di via Condotti a Roma, dove sono passati divi del cinema, personalità politiche di spicco e papi. Il cortometraggio ha la regia dello stesso Pozzessere.
La premiazione si svolge alla presenza dell’amministrazione comunale, degli ospiti istituzionali (Regione Marche, Università degli Studi di Camerino, Poltrona Frau), della giuria e dei curatori del Premio. Dopo l’apertura di palazzo Pallotta alle ore 16, Vittorio Salmoni introdurrà la seconda edizione del Premio insieme ad un intervento di Cristina Ghergo, presidente della giuria. Denis Curti, del comitato scientifico, assegnerà quindi il Premio Arturo Ghergo a Maurizio Galimberti (alla carriera) e Alessandro Scattolini (al giovane talento), ed inaugurerà la mostra con le opere dei due premiati che rimarrà aperta fino al 16 luglio.
Ad Arturo Ghergo, fotografo di dive e divi, di stile e seducente bellezza, Montefano, amata città natale, dedica un premio di fotografia, il premio "Arturo Ghergo", che aspira a far rivivere l’interesse per l’Invenzione meravigliosa proprio in quei luoghi che il grande fotografo lasciò da giovane, spinto da un’ostinata e favolosa passione.
Anche questa seconda edizione del premio è stata promossa nell’ambito del progetto Regionale del Distretto Culturale Evoluto delle Marche, A.M.A.M.I. di cui l’UNICAM - Università di Camerino è capofila. Il progetto A.M.A.M.I. si distingue per la sua Strategia di sviluppo territoriale, costituita dalla opportunità di sperimentare la contaminazione di esperienze innovative superando l'idea di una "progettazione locale" in favore di una "co-progettazione multilocalizzata".
Promotore del progetto è il Comune di Montefano con la collaborazione dell’ Associazione Effetto Ghergo per la parte organizzativa. Il premio è a cura di Denis Curti. Dopo un primo approfondimento nel mondo della fashion photography con Ferdinando Scianna, il premio si apre alle esperienza della fotografia creativa assegnando il premio alla carriera a Maurizio Galimberti, vero capofila della scuola sperimentalista italiana, e ill premio al giovane talento, invece assegnato ad Alessandro Scattolini per il suo lavoro intitolato “Le piume del Baikal” .
La giuria del premio è composta da Cristina Ghergo, presidente di giuria e fotografa professionista, Denis Curti, critico esperto di fotografia e direttore de Il Fotografo, e Pasquale Pozzessere, regista.