Il Comitato "Voce Libera Montecassiano" rappresentato a Roma dalla presidente dell'Osservatorio nazionale amianto di Pesaro, Elisabetta Sacchi. Nei giorni scorsi, infatti, la presidente - anche a nome delle altre associazioni delle Marche ("Ala" di Senigallia e "Appignano senza amianto") - ha avuto un incontro con la senatrice Vilma Moronese, presidente della Commissione Ambiente del Senato a Roma.
“L’incontro è stato positivo, il fine era quello di portare l’attenzione del Parlamento sulla tragedia dell’amianto che continua a mietere vittime. Si fa presente che a tutt'oggi si hanno oltre 6.000 vittime in Italia. Dobbiamo accelerare le bonifiche da amianto sia nelle coperture delle case, negli immobili della pubblica amministrazione, fabbriche e attività produttive e anche in quei siti in fallimento come la Fornace Smorlesi di Montecassiano" ha sottolineato la presidente Sacchi.
"Poche settimane fa il Parlamento Europeo, a larghissima maggioranza, ha votato una risoluzione che impegna gli Stati membri a varare a breve dei piani definitivi di bonifica dell’amianto. Sono stati affrontati diversi temi con la senatrice, in primis la mappatura o il censimento dell’amianto su tutto il territorio. È fondamentale per avere un quadro reale della situazione. Solo da qui si può calcolare il bisogno di stanziare risorse e individuare i siti più pericolosi per mettere in sicurezza l’intera popolazione - ha puntualizzato Sacchi -. L’estensione del super bonus del 110% alla bonifica diretta dell’amianto, l’obbligo per l’Inail di garantire il contributo economico a tutte le aziende che avanzano la domanda per la bonifica dell’amianto, soprattutto per gli immobili di servizio alle attività agricole e infine la realizzazione delle discariche. Speriamo di arrivare ad una strategia condivisa per risolvere definitivamente il problema dell’amianto nel nostro paese".
"La senatrice ha dato piena disponibilità a collaborare con Ona e tutte le altre associazioni marchigiane compresa la complicata vicenda di Montecassiano con il suo comitato Voce libera, non solo per sensibilizzare il Parlamento e verificare la possibilità di presentare già in sede di bilancio le nostre proposte. Ci è stata anticipata la volontà di lavorare ad inizio anno a una proposta normativa di aggiornamento della legge 257 del 1992. Confidiamo che tutto ciò abbia un seguito operativo" ha concluso la presidente Elisabetta Sacchi.
“Il trasferimento dell'Hospice da Montecassiano al secondo piano dell'ospedale di Macerata - decisione definitivamente assunta qualche giorno fa - è l'ennesima dimostrazione di una Direttrice di Area Vasta 3 che insegue i problemi piuttosto che anticiparli, che assume decisioni non facendosi carico dei malati, priva di buon senso e capacità manageriale”. Così il consigliere regionale Pd, Romano Carancini, riguardo il possibile trasferimento dell’Hospice al nosocomio del capoluogo.
“Parafrasando Manzoni- scrive Carancini in una nota - se le qualità, i fondamentali, per guidare il sistema della più importante Area Vasta della regione, dopo Torrette, la Direttrice Daniela Corsi non le ha, da sola certo non se le può dare”. “Non ci si inventa governo clinico e organizzativo da un giorno all'altro: questo può farlo solo l'assessore Saltamartini, altra figura politico-amministrativa inadeguata - che l'ha nominata in una notte di mezzo inverno, ispirato dal più ferreo principio di lottizzazione e soprattutto senza una motivazione seria e plausibile per quel ruolo così impegnativo. Non tutti i medici sono buoni manager per la sanità.
Il trasferimento dell'Hospice dal territorio all'interno di una struttura ospedaliera è una aberrazione, una nuova scelta incomprensibile nella gestione della sanità maceratese. Spieghi la direttrice Corsi con quale criterio decide di spostare i pazienti dell’Hospice, che vivono quotidianamente una situazione delicata e molto particolare, dentro i sollecitati e asettici ambienti ospedalieri.
L’erogazione delle cure palliative presso la struttura residenziale dell’Hospice garantisce ai pazienti con malattie degenerative e in fase terminale un complesso integrato di servizi, prestazioni e assistenza, sia dal punto di vista medico che dal punto di vista sociale e spirituale. È evidente che si tratta di casi prioritari, spesso complessi sotto vari punti di vista, per i quali anche il giusto contesto risulta determinante perché finalizzato a restituire, almeno in parte, il calore e le attenzioni di un ambiente familiare, la comodità di una casa, la normalità della vita quotidiana”.
“Ci saremmo quindi aspettati - continua Carancini - una diversa capacità di gestione da parte della direzione di Area Vasta 3, ma soprattutto ci saremmo aspettati un maggiore rispetto nel cercare di garantire una condizione ambientale adeguata ai pazienti dell’Hospice i quali, invece, si troveranno stanziati dentro un ospedale e in diretto contatto con gli utenti del servizio sanitario, quindi in un contesto ben lontano dalla normalità e dalla “pace” che dovrebbe accompagnarli nel loro percorso.
Ci verrà certamente detto che si tratta di una soluzione temporanea, prima che l’Hospice venga definitivamente trasferito a Corridonia, ma ciò non cambia il fatto che, in un anno di guida della sanità, il governo regionale delle destre non è stato in grado di trovare una soluzione più adeguata e attenta. Ancora una volta, nostro malgrado, siamo costretti a constatare una totale mancanza di controllo, sia in termini di tutela delle categorie più fragili, sia in termini di visione per un progetto che sia vicino alle persone senza però sacrificare la qualità dei servizi, anzi cercando piuttosto di raggiungere livelli sempre migliori.
Non arriva certo a tutti i cittadini, ma è chiara la strategia del duo Saltamartini-Corsi: spogliare la sanità del capoluogo per spostare il baricentro in altri territori.Esempi a bizzeffe, due vale la pena di ricordarli”. "Il ridimensionamento dell'ospedale di 1° livello di Macerata a favore del rafforzamento di Civitanova - prosegue l'ex sindaco di Macerata -. La Corsi non replichi che si tratta di campanilismo, si legga piuttosto il Balduzzi che può farle bene. L'altra faccia dello smantellamento di Macerata? Abbiamo lasciato - consapevolmente - andar via, direzione Pesaro, Francesco Logullo un professionista di altissimo valore che aveva fatto dell'Ospedale di Macerata, dell'Unità Operativa Complessa di Neurologia, un punto di riferimento nazionale. Con il silenzio assordante della politica maceratese, voglio congratularmi con la Direttrice dell’Area Vasta 3 Daniela Corsi. La missione si sta attuando”.
Una raccolta fondi a favore della Croce Verde di Macerata che ha provato in tutti i modi a salvare Marco. L’iniziativa è stata lanciata su GoFundMe dal gruppo di amici di Marco Staffolani, il 29enne di Montecassiano tragicamente scomparso la scorso settimana.
“La sera del 31 ottobre - raccontano gli amici -, un attimo prima Marco stava parlando e subito dopo era steso a terra privo di sensi. Dopo dieci minuti - scrivono - è arrivata la Croce Verde che ha continuato la rianimazione per cinquanta minuti, al termine dei quali ne hanno dichiarato la morte”.
“La causa - spiegano - è stata una dissecazione aortica, legata al manifestarsi di un problema congenito”. “Il personale della Croce Verde - continuano - è stato molto professionale e soprattutto di supporto dopo aver realizzato quanto era successo. Abbiamo organizzato questa raccolta fondi per aiutarli ad avere sempre a disposizione apparecchiature mediche di ultima generazione e per avere le risorse per organizzare corsi di primo soccorso ai cittadini che lo desiderano”.
Con oltre quattrocento condivisioni la campagna ha abbondantemente superato i duemila euro raccolti e si può raggiungere al link https://gf.me/v/c/4srp/7x6927-ciao-marco
Non ce l’ha fatta Riccardo Camilletti, il 46enne investito a Montecassiano lo scorso sabato 30 ottobre, mentre viaggiava in sella alla sua bici.
Camilletti stava transitando lungo la provinciale 361, quando è stato travolto da una Fiat Panda condotta da un 85enne. Il 46enne nell’impatto è caduto a terra picchiando violentemente la testa sull’asfalto. Immediato l’arrivo sul posto del personale del 118 che ha trasportato il ferito all’ospedale di Macerata.
Fatale per lui un’emorragia cerebrale, l’uomo si è spento nella mattinata di ieri (giovedì 4 novembre) nel reparto di Rianimazione dell’ospedale del capoluogo, dopo cinque giorni di ricovero in cui l’uomo non ha più ripreso conoscenza.
Riccardo Camilletti era residente a Montecassiano e lascia la compagna Lucia.
Un problema congenito all'aorta. Questo quanto emerso dall’esame autoptico svolto nella giornata di ieri sul corpo del 29enne Marco Staffolani, il ragazzo originario di Montecassiano che ha perso la vita domenica scorsa mentre si trovava in casa di amici.
L’autopsia, svolta ieri mattina all’obitorio di Macerata, ha rivelato che a causare la morte improvvisa di Staffolani è stata la dissecazione aortica, un problema congenito molto grave che gli ha causato una successiva compressione del cuore. Ora saranno fatte ulteriori valutazioni, per capire se ci possano essere responsabilità.
Nel corso delle indagini, condotte dai carabinieri di Macerata, è emerso, infatti, che pochi giorni prima, il 25 ottobre, il 29enne era andato due volte, la mattina e poi la sera, al pronto soccorso di Camerino. In entrambi i casi aveva lamentato forti dolori alla schiena, ed era stato sottoposto a una serie di accertamenti. Tutte e due le volte, però, lo stesso ragazzo aveva poi firmato per essere dimesso dal reparto.
Considerato che c’erano stati dei sintomi sospetti e che il giovane era stato visitato, il sostituto procuratore Enrico Riccioni aveva disposto l’autopsia, per chiarire le cause della morte e valutare l’eventuale collegamento tra i sintomi e il decesso, nonché eventuali responsabilità dei medici che lo avevano visitato. La procura di Macerata ha aperto un fascicolo ipotizzando la colpa medica, e tre dottori di Camerino sono stati iscritti al registro degli indagati.
Concluso l’esame autoptico, la salma di Marco Staffolani è stata restituita ai familiari. Il funerale è stato fissato dunque per venerdì mattina alle 10, nella Collegiata di Montecassiano.
La comunità di Montecassiano piange il giovane Marco Staffolani.
Il 29enne è stato colto da un malore, intorno alla mezzanotte di ieri, mentre si trovava in casa di amici dove era andato a vedere la partita Roma-Milan.
Immediato l'arrivo dei soccorsi del 118, ma ogni tentativo di rianimarlo è risultato vano. A stroncare la giovane vita di Marco sarebbe stato un infarto risultatogli fatale. Sarà tuttavia l'autopsia, disposta sul corpo del 29enne, a chiarire le cause della morte.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri per gli accertamenti di rito.
Auto contro bici: grave un 46enne trasportato all'ospedale di Macerata.
È il bilancio di un incidente che si è verificato nel pomeriggio odierno,intorno alle 17, lungo l'arteria che da Vallecascia conduce a Montecassiano.
Per cause ancora in fase di accertamento, l'uomo, in sella alla bici, è stato urtato da un'auto ed è caduto rovinosamente a terra.
Lanciato l'allarme sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118 che hanno trasportato il ciclista all'ospedale di Macerata. Le condizioni del 50enne risultano essere gravi.
Si complica la vicenda giudiziaria sull'omicidio di Rosina Carsetti, la 78 enne uccisa nella sua villetta a Montecassiano la notte del 24 dicembre dello scorso anno. Per il delitto sono tre gli imputati, la figlia Arianna Orazi, il nipote Enea Simonetti e il marito Enrico Orazi.
Stando a quanto è trapelato sembrerebbe infatti che lo scorso 30 settembre il 21enne Enea sia stato sentito dal gip Giovanni Manzoni su richiesta dei due legali Andrea Netti e Valentina Romagnoli. La richiesta dell'interrogatorio è legata alla volontà di ottenere la scarcerazione per lo stesso sulla base delle risultanze delle perizie dei Ris che hanno confermato l'assenza del dna del ragazzo sul corpo di Rosina. Confermando la sua assenza in casa al momento dell'omicidio, Enea ha poi puntato il dito nei confronti del nonno, Enrico Orazi, figura finora ritenuta dagli inquirenti marginale nel delitto.
L'ordinanza del Gip ha tuttavia respinto la richiesta di scarcerazione sulla base di un quadro giudiziario e probatorio ancora piuttosto confuso. Le dichiarazioni del nipote hanno comportato anche un avvicendamento nella difesa di Enrico Orazi, dal momento che non risulterebbe più possibile tutelare gli interessi di entrambi gli imputati viste le differenti posizioni processuali.
A sostenere la fondatezza del quadro probatorio finora ricostruito spetterà allora al giudice nell'Udienza Preliminare, primo vero banco di prova per ottenere l'avvio o meno del processo. La data fissata è quella del 19 novembre.
“Vorrei ringraziare di cuore tutta l’equipe dell’Hospice di Montecassiano per aver aiutato la mia famiglia a rendere la morte di mio padre dignitosa”.
Con queste parole Tiziana Verdicchio ha voluto ringraziare medici, paramedici e volontari della struttura assistenziale che hanno assistito a casa il padre Galizio, scomparso nei giorni scorsi all’età di 90 anni.
L’uomo è deceduto in seguito a una malattia, durante la quale è stato assistito con grande professionalità dal personale dell’Hospice che è stato sempre accanto ai familiari.
“La presenza giornaliera di medici e infermieri che venivano a casa a somministrare le terapie per il dolore e insegnavano a noi familiari come gestire l’emergenza, anche tramite supporto telefonico h24 – afferma Tiziana Verdicchio – hanno reso quella che era una situazione drammatica più sopportabile. Grazie di cuore”.
Travolta da due auto alla fermata del bus: interviene l'eliambulanza.
L'incidente è avvenuto, intorno alle 14 del pomeriggio odierno, in via Primo luglio, nei pressi del campo sportivo.
Ancora incerta la dinamica di quanto accaduto. Da una prima ricostruzione sembrerebbe che la studentessa di 14 anni, una volta scesa dal bus, sia stata investita mentre attraversava da un'auto che sopraggiungeva (una Volkswagen Polo Nera) per poi essere colpita anche da un secondo veicolo in corsa (una Volkswagen Golf bianca).
Scattato l'allarme sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118, che hanno richiesto anche l'intervento dell'eliambulanza, atterrata proprio al campo sportivo di Montecassiano.
La giovane è stata trasferita d'urgenza all'ospedale regionale Torrette di Ancona.
Per ricostruire quanto avvenuto, i rilievi saranno svolti dai carabinieri.
Seconda domenica di ottobre a teatro, con gli spettacoli di “Caro teatro”, la rassegna organizzata all’Annibal Caro della Città Alta dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Civitanova Marche, in collaborazione con l’associazione Piccola Ribalta e azienda Teatri di Civitanova; un progetto nato 24 anni fa e che riparte dopo lo stop del 2020 dovuto alla pandemia.
La compagnia “La Moscheta” di Verona, che sarà protagonista domenica 10 ottobre alle ore 17,30 con la rappresentazione “Una casa di pazzi”, ha anticipato l’arrivo a Civitanova con questo post: “Il ritorno su un palco al chiuso, in un vero teatro (e che teatro) dopo un anno esatto di assenza”.
“La riapertura domenica scorsa del portone del teatro Annibal Caro dopo un anno di chiusura – ha riferito Luigi Ciucci, presidente dell’associazione culturale promotrice della rassegna – ci ha regalato un’emozione immensa, condivisa dal pubblico in sala che ha aspettato con pazienza di poter tornare in presenza, e la notizia della possibilità di accogliere con la capienza del 100%, ci riempie di felicità vera”.
Fino al 7 novembre, in scena generi diversi dal brillante al drammatico per accontentare i diversi gusti degli spettatori. Una proposta teatrale ad un prezzo accessibile: un abbonamento per 6 spettacoli € 30,00, anche grazie al contributo che l'amministrazione Comunale di Civitanova Marche riconosce ogni anno al Comitato organizzatore.
Taglio del nastro, ieri pomeriggio, per il nuovo stabilimento della RR Italia a Valle Cascia di Montecassiano.
L’azienda – che dal 1975 produce tubi in Pvc – raddoppia con l’apertura del nuovo impianto industriale che affiancherà quello storico di Piediripa. La RR Italia negli ultimi è cresciuta, puntando su materiali di prima scelta e di ultima generazione, da qui l’esigenza di espandersi ulteriormente sul territorio con l’apertura della nuova sede.
“Essere qui ora è un traguardo, ma anche un punto di inizio – ha dichiarato il Ceo del gruppo Riccardo Rapanelli - . Io e mia sorella Caterina vogliamo guardare avanti con umiltà e spirto di crescita”.
Tra le autorità presenti all’inaugurazione, oltre al sindaco di Montecassiano Leonardo Catena, il direttore di Confindustria Macerata Gianni Niccolò.
“Siamo in un momento unico nella storia del nostro Paese che ci ha messi tutti a dura prova, ma questa nuova apertura rappresenta senz’altro un segnale che contribuisce a dare speranze e prospettive al territorio. Quando gli imprenditori, che sono uomini coraggiosi, continuano ad investire è sempre un ottimo segnale".
Il nuovo stabilimento è sorto, però, non senza difficoltà. Alcuni residenti della zona avevano protestato contro la sua apertura facendo anche ricorso al Tar. Istanza, poi rigettata dallo stesso Tribunale lo scorso luglio.
“C’erano tutte le autorizzazioni da parte di tutti gli enti apreposti – ha spiegato il primo cittadino Catena – per cui faccio i miei auguri a questa azienda, nella speranza che possa creare ulteriori posti di lavoro”.
“Siamo stati contattati per la caduta parziale di una copertura di eternit presso l'ex consorzio agrario di Sambucheto nel territorio montecassianese. Abbiamo ricevuto in forma anonima nella nostra "affollatissima"' cassetta della posta una pennetta usb che mostra in maniera inequivocabile il danno sopra il sito. La situazione è a dir poco preoccupante. Il capannone è confinante se non attaccato a molte abitazioni”. Così, in una nota, il comitato Voce libera Montecassiano che denuncia di nuovo la presenza di amianto sul tetto di un capannone abbandonato che sta cadendo, dopo il caso dell’ex fornace Smorlesi.
“Preso atto della gravità in cui versa la copertura ci poniamo delle domande: perché l'amministrazione pubblica invece di intervenire velocemente e in modo concreto per tutelare la salute dei residenti non è in grado di risolvere questi evidenti problemi ? Da quanto tempo è avvenuto il danneggiamento? Come nostra prassi abbiamo preso tutte le informazioni del caso e abbiamo già presentato esposto all' ASUR all' ARPAM e per informazione agli organi amministrativi comunali. È pensiero comune tra la maggioranza degli abitanti del paese e della frazione interessata che questa classe amministrativa si sia dissociata dai problemi reali presenti nel nostro territorio”, concludono.
La A.S.D. Positie Art I.M.B.A. (International Muay Boran Accademy) di Montecassiano diretta dall’Istruttore Marco Dari e l’I.M.B.A. di Pesaro diretta dal Maestro Luigi Quierolo hanno rappresentato la Regione Marche allo Stage Nazionale di Arti Marziali organizzato dal Responsabile del Settore Arti Marziali ACSI, Maestro Giancarlo Bagnulo tenutosi a Montesilvano il weekend scorso.
Dopo le difficoltà e i rallentamenti della pandemia ancora in atto, all’evento hanno partecipato circa 350 atleti delle varie Arti Marziali.
Di particolare rilevanza la corposa adesione di molte delegazioni estere e Maestri di fama internazionale, per citarne alcuni Maestro Fernand Capizzi dalla Francia, esperto di Judo, Ju Jitsu e Difesa Personale; il Maestro Luigi Carniel esperto Daito Ryu e Katori Shinto Ryu, proveniente dalla Svizzera, il Maestro Jens Hogsander proveniente dalla Svezia, e non poteva mancare il Bramajarn Marco De Cesaris, fondatore e direttore tecnico della International Muay Boran Academy (IMBA), l’organizzazione mondiale dedita allo sviluppo e alla diffusione della Muay Boran nel mondo, dal 1993, di cui la l’A.S.D. Positive Art è fiera di farne parte da diversi anni. In questo evento Il Gran Master De Cesaris ha tenuto un interessantissimo seminario sul Muay (Antica Arte e Marziale Thailandese)
È stato un evento, racconta l’Istruttore Marco Dari dell’IMBA di Montecassiano, dove si è potuto respirare un aria diversa, l’Aria del fascino e la bellezza delle Arti Marziali. Disciplina, tradizione, Arte e rispetto, questo è quello che si è assaporato. Il nostro Maestro, Gran Master Marco De Cesaris, anche questa volta, ha organizzato un seminario di un alto livello indimenticabile per chiunque dall’ultimo arrivato all’Istruttore più anziano. Un grazie di cuore va ai miei Allievi, i Nak (Studente di Muay Thai in lingua Thai) Nak Riccardo Camilletti, Nak Lino Possanzini, Nak Francesco Cedri, Nak Fabrizio Lo Presti, Nak Chiara Flamini, Nak Alessio Severini, nak Paolo Pagnanelli, Nak Giacomo Cetraro, che hanno partecipato con entusiasmo facendosi valere Questo è lo spirito che ci accumuna uno con l’altro, lo stare insieme come il Muay ci insegna.
Un ringraziamento, inoltre, all’organizzazione ACSI che ha avuto molta cura nel mettere in atto tutte le direttive di prevenzione e salvaguardia anti-Covid all’interno del palazzetto durante l’organizzazione degli spazi
Incidente sul lavoro a Montecassiano. Un agricoltore stava lavorando nelle vigne, quando è rimasto schiacciato dal trattore.
Il fatto si è verificato, intorno alle 14 di oggi, in località Cimarella nelle campagne di Montecassiano.
L'uomo stava svolgendo dei lavori tra i filari, quando il mezzo si è ribaltato, e il rimorchio dello stesso gli ha schiacciato le gambe.
Una volta scattato l'allarme sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118. Vista la gravità della situazione si è reso necessario l'intervento dell'eliambulanza, che ha trasferito l'uomo a Torrette.
Giovedì 23 settembre ha inizio il corso di primo soccorso presso la sede della Croce Verde di Morrovalle-Montecosaro e come lo scorso anno sono previste anche le modalità a distanza (tramite zoom) che permetterà a chiunque di seguire le lezioni da casa.
Il corso prevede 12 lezioni, a cadenza bisettimanale (lunedì e giovedì ore 21:30) e terminerà il 4 novembre con la consegna degli attestati di partecipazione.
Come da normativa, è previsto l’obbligo di green pass per tutti i partecipanti poiché le lezioni pratiche si svolgeranno in presenza e dovrà essere garantito lo standard di sicurezza richiesto.
Si inizierà con un’analisi delle piccole emergenze quotidiane, come comportarsi di fronte ad una perdita di sangue, come gestire una frattura, un’ustione o una distorsione.
Si proseguirà poi con delle lezioni sui principali sistemi dell’organismo (cardiocircolatorio, respiratorio, neurologico), come riconoscere le patologie più importanti e trattarle nel modo migliore.
Ci si occuperà successivamente dei parametri vitali (pressione arteriosa, saturazione, frequenza cardiaca), e verrà messo in pratica su manichini il massaggio cardiaco e la disostruzione da corpo estraneo.
Ci saranno poi lezioni dedicate alla donna in gravidanza, agli aspetti medico-legali e tanto altro.
Il focus del corso sarà sul momento della pratica, l’obiettivo degli organizzatori è che tutti i partecipanti concludano il percorso sapendo fare correttamente le manovre di soccorso, come il massaggio cardiaco in caso di arresto cardiocircolatorio o la disostruzione da corpo estraneo.
“Vogliamo trasmettere il messaggio che ognuno di noi può dare il suo contributo in caso di emergenza anche solo dopo aver seguito un corso di primo soccorso”, spiega la Croce Verde.
Per poter partecipare al corso di primo soccorso è necessario iscriversi compilando il modulo che trovare sulla nostra pagina Facebook “croce verde Morrovalle montecosaro” o per chi non avesse i social può richiedere il modulo inviando un’email a formazione@croceverdem-m.it
Altre informazioni possono essere richieste tramite email o telefonando al numero 0733865550
Sfiorata una vincita storica alla ricevitoria del bar-pizzeria "Dal buon gestore" di via Garibaldi, a Montecassiano. Un fortunato giocatore del Superenalotto è andato vicino a sbancare il jackpot da 81 milioni di euro. A separarlo dal "6" un solo numero.
La schedina è comunque valsa all'anonimo vincitore un "cinque", 1 "quattro", due "tre" e quattro "due" per un valore complessivo di quasi 30mila euro (29.700 euro). La nostra regione si conferma, così, particolarmente baciata dalla Dea bendata in questo 2021 dopo la storica vincita del "6" da oltre 156 milioni avvenuta lo scorso 22 maggio a Montappone (leggi qui).
"Non ho idea di chi possa essere stato il fortunato vincitore - ci dice il titolare Francesco Antinori -, mi trovo in un luogo di passaggio quindi potrebbe anche essersi trattato di un avventore non abituale. Una vincita del genere non capitava da parecchi anni ormai. Dopo tante disgrazie, a Montecassiano finalmente viviamo anche una gioia".
"La salute della cittadinanza non può aspettare le tardive ordinanze dell'amministrazione comunale. Lo scorso 18 luglio abbiamo fatto un secondo esposto alla Procura della Repubblica per delle nuove e pericolose rotture presso il sito della ormai arcinota Fornace Smorlesi". A riferirlo è Maurizio Maccioni, presidente del comitato "Voce Libera Montecassiano".
"Le spaccature si sono verificate per l'esatteza presso il capannone 37 - sottolinea Maccioni -. Un nuovo edificio interessato oramai a questa infinita problematica. Per conoscenza abbiamo avvisato anche gli enti preposti al controllo come Asur e Arpam. L'amministrazione montecassianese, anch'essa stessa interessata tramite Pec, ha scritto in data 10 agosto un'ordinanza nel quale specificava che entro 20 giorni avrebbe dato seguito per verificare la gravità della situazione".
"In data 31 agosto 2021 il sindaco ha notificato e pubblicato una seconda ordinanza fotocopia alla precedente per prorogare di altri 20 giorni la sistemazione del rovinoso danno - aggiunge Maccioni -. Di proroga in proroga ci sentiamo presi in giro e ci chiediamo semplicemente se tutti gli organi sopracitati siano stati puntualmente messi al corrente della gravosa situazione visto il periodo di ferie".
"Chiediamo espressamente a chi di dovere di intervenire su queste pericolose lungaggini burocratiche - dichiara il presidente del comitato 'Voce Libera Montecassiano' -. Come comitato cittadino costituito a norma di legge chiediamo delucidazioni per quanto riguarda anche la situazione della ex cava confinante con la Fornace. Sono passati circa 3 anni e mezzo da quando 400 autotreni, provenienti dal nord Italia, hanno depositato materiale nel terreno risultato poi pericoloso. Dalle indagini investigative del N.O.E. ancora a tutt'oggi non sono pervenute notizie certe per quando riguarda l'accertamento di eventuali responsabilità penali. Secondo noi una tempistica lenta per il riscontro della verità e per la tutela della salute pubblica".
"La nostra priorità assoluta è dare un seguito serio a questa ingarbugliata e triste vicenda. La salute dei cittadini tutti viene prima degli "interessi" di pochi. Siamo piuttosto preoccupati per la gravità della situazione che si protrae da decenni. C'è un detto che dice: 'le carte camminano per stare ferme', speriamo che ciò non avvenga mai più" conclude Maccioni.
Montecassiano ha abbracciato il suo campione. Un abbraccio fortissimo, stracolmo di affetto, per un ragazzo speciale e un atleta super, da parte della sua gente, dei suoi amici, compagni di scuola, professori e di tutti coloro che si sono letteralmente innamorati di questo campione, fuoriclasse per doti atletiche, ma anche per semplicità e simpatia.
Ndiaga Dieng, per tutti “Cenga”, nel corso di una festa di popolo voluta dall’amministrazione comunale e dal Sindaco Leonardo Catena, è stato accolto in un bagno di folla ieri pomeriggio (sabato) nel piazzale delle Clarisse, nel cuore del centro storico di Montecassiano.
La sua Montecassiano, dove vive nella frazione di Sambucheto, e i tanti che hanno imparato a conoscerlo in questi mesi in cui progressivamente si è sempre più parlato delle sue gesta sportive, fino allo scorso 3 settembre quando alle 3,13 della notte tantissimi sportivi e non si sono incollati alla televisione per seguire quei 1500 metri, specialità in cui il 21enne originario del Senegal va come un treno. E così è stato anche in quella notte giapponese, in quella che è stata ribattezzata dagli addetti ai lavori una delle più belle performance dell’intera Paralimpiade di Tokyo 2020, conquistando un bronzo meraviglioso.
“Attualmente è lo sportivo di Montecassiano più forte di tutti i tempi – ha detto il Sindaco Catena orgoglioso del suo concittadino e della sua famiglia, mamma Nabou e papà Malick, che non si stancano mai di ringraziare tutti “per le opportunità che avete dato al nostro ragazzo”.
“E’ stata una meravigliosa festa in famiglia”, ha aggiunto il consigliere comunale con delega allo sport Paolo Spernanzoni che ha curato l’organizzazione avvalendosi anche di una efficientissima Pro loco e del supporto durante l’iniziativa della Protezione civile.
“Esempi come quello di Cenga – ha detto Luca Savoiardi presidente del Comitato Paralimpico Marche, nel corso dell’iniziativa condotta dal giornalista Nico Coppari – sono da traino per tutto il movimento paralimpico e da modello per tantissimi giovani”.
“Sei stato bravissimo Cenga, un premio all’impegno enorme che hai messo in questi anni e negli ultimi tempi con la sveglia alle 6 del mattino per prepararti al meglio”, ha affidato ad un video messaggio Maurizio Iesari, allenatore amatissimo dal campione montecassianese che è affiliato con l’Anthropos di Civitanova Marche e con l’Atletica Avis di Macerata.
“Un orgoglio per tutto il movimento sportivo”, ha detto Fabio Romagnoli, delegato Coni per la provincia di Macerata.
Non sono mancati siparietti divertenti con aneddoti, grazie anche alla simpatia di Cenga. Come quello regalato dalla Preside Silvana Bacelli omaggiando il campione con una maglia con su la scritta “Solo per roppe il ghiaccio”, citando la frase detta a Tokyo al termine dei 400 da un autentico Cenga, in preparazione della gara dei suoi 1500. Quella della storica medaglia.
Sempre nella giornata di ieri Ndiaga Dieng ha ricevuto l'affettuoso saluto dell'Atletica Avis Macerata. Il forte mezzofondista bianco rosso ha ricevuto l’abbraccio virtuale ma particolarmente sentito di tutti gli avisini presenti allo stadio Helvia Recina, all’inizio della quotidiana seduta di allenamento, senza cerimoniale, spontaneo, alla presenza dei dirigenti avisini, in primis del Presidente Fabio Romagnoli che ha fatto gli onori di casa ringraziando Ndiaga per le emozioni che ci ha fatto vivere in queste ultime settimane dal Giappone, portando anche il saluto di tutti i compagni di allenamento che sudano e faticano al campo per inseguire un sogno come ha fatto lui.
Romagnoli, in rappresentanza anche del Coni Marche, ha voluto congratularsi con il popolare “Cenga” per la stupefacente impresa ottenuta nel più grande palcoscenico dello sport mondiale.
All’Helvia Recina “Cenga”, antro nascente del parolimpismo italiano a soli 22 anni, si è trovato a gentire l’entusiasmo non solo dei mezzofondisti dell’AVIS ma di tutto il movimento dell’atletica leggera maceratese.
Con lui sugli scudi anche Il suo allenatore Maurizio Iesari, vero artefice di un percorso tecnico vincente conseguito con grande tenacia e precisa metodologia, che ha condiiviso le felicitazioni e gli apprezzamenti che le autorità hanno voluto rivolgere ai due personaggi.
Era infatti presente l’Assessore allo Sport del Comune di Macerata Riccardo Sacchi che si è congratulato per la bella immagine di sport che saliva dallo stadio.
In rappresentanza dell’Anthropos di Civitanova il suo Presidente Nelio Piermattei e Mauro Ficerai, Direttore Tecnico della FISDIR hanno sottolineato la straordinaria crescita tecnico-agonistica di Dieng dall’inizio del suo esordio nell’atletica leggera.
Un plauso e parole di apprezzamento ci sono state anche dal Responsabile Provinciale dell’AIA Gilberto Sacchi e dalla nuova Presidente della SEF Macerata Maria Pia Luchetti.
La suggestiva e spontanea iniziativa è stata coordinata dall’ottima segretaria dell’Atletica AVIS Macerata Antonella Gentili.
(Credit foto Atletica Avis Macerata)
Attimi di grande paura quelli vissuti due notti fa a Montecassiano, quando una donna ha puntato il fucile contro una decina di persone che si trovavano nei pressi di un bar. Per lei, 46enne maestra d'asilo, è scattata la denuncia dei carabinieri per il reato di minaccia aggravata.
IL FATTO - Poco prima dell'una di notte la donna, dopo aver passato la serata passeggiando tra i vicoli del centro storico del paese, si sarebbe recata presso il suo garage uscendone con un vecchio fucile. Con l'arma imbracciata avrebbe poi avvicinato gli avventori di un bar che, terrorizzati alla sua vista, sono scappati.
Sul posto sono subito stati chiamati i carabinieri, che sono immediatamente giunti a Montecassiano per evitare che potesse accadere il peggio. I militari hanno subito tolto dalle mani della donna, in evidente stato confusionale, il fucile che - fortunatamente - era comunque scarico.
Da successivi accertamenti i carabinieri hanno verificato che l'arma era detenuta irregolarmente dalla donna, la quale non ha saputo giustificare alla pattuglia intervenuta il motivo del suo gesto. Da successive ispezioni avvenute nella sua abitazione si è anche appurato come il vecchio fucile fosse l'unica arma che la 46enne aveva in casa.